VULVODINIA E NEVRALGIA DEL PUDENDO

da 10 Feb 2014Vulvodinia

LETTERA – SOTTOTITOLI DI VV

AVVICINAMENTO ALLA MEDICINA NATURALE

Buongiorno Dr Vaccaro, sono una ragazza di 32 anni siciliana e, per via di una malattia, da circa 2 anni mi sono avvicinata alla medicina naturale e sto cercando di entrare in un regime alimentare diverso da quello di massa. Il suo contatto mi è stato fornito inizialmente dalla proprietaria di un B&B di Roma, dove sono in cura per la mia malattia, e poi ho visto che anche la mia insegnante di Yoga la seguiva.

NEUROPATIA DEL PUDENDE E VULVODINIA

Cosi ho deciso di contattarla perchè sono affetta da una neuropatia del pudendo cronica per la quale a tutt’oggi non esiste una cura specifica. La patologia si chiama vulvodinia e non è altro che una contrattura dei muscoli del pavimento pelvico che a lungo andare creano una forte infiammazione dei nervi interessati rendendo la situazione cronica.

FARMACI INUTILI ED EFFETTI COLLATERALI A GETTO CONTINUO

Per un anno mi sono curata con Laroxyl (per sfiammare i nervi) e Rivoltril (per decontrarre la muscolatura). Ho riscontrato lievi miglioramenti ma ancora ho quasi tutti i sintomi, cioè bruciore vulvare continuo, fitte anali e prurito infernale. Da oltre 2 mesi ho interrotto di testa mia i farmaci perché sono sempre stata contraria all’assunzione di qualsiasi medicinale. Mi faceva stare male il pensiero che li stavo utilizzando per tutto questo tempo, tra l’altro senza avere grandi risultati.

RICERCA DI UNA SOLUZIONE ALIMENTARE

Il medico mi ha sostituito il Laroxyl col Cybalta, ma non ho voluto prendere nulla perché comunque hanno pesanti effetti collaterali. Adesso mi chiedevo se a livello alimentare posso fare qualcosa per migliorare la situazione. È quasi da 2 anni e mezzo che soffro, e questo è un problema che si sta estendendo a macchia d’olio.

POCHI SPECIALISTI E DONNE LASCIATE A SE STESSE

Il fatto è che sono pochissimi gli specialisti che conoscono questa patologia e noi donne in media abbiamo una diagnosi dopo 4 anni dalla manifestazione della malattia. Grazie per avermi letto! Simona


RISPOSTA

CAMBIAMENTO RADICALE NELLE SCELTE ALIMENTARI-COMPORTAMENTALI

Ciao Simona. Cambiare radicalmente alimentazione e rendere il sangue più fluido, questa è in sintesi la formula per rimettere la situazione in ordine. Zero proteine animali, alta percentuale di crudo, frutta acquosa di stagione, eliminazione di ogni farmaco e di ogni integratore. Obiettivi sui quali si dovrà puntare in modo deciso e progressivo, resistendo agli inevitabili effetti eliminativi che conseguiranno, visto che depurare significa scaricare tossine soprattutto attraverso il sangue. Un discorso alimentare e un discorso idroterapico. Docce e semicupi in questi mesi. Sole e nuotate in mare non appena la stagione lo consente.

INCREMENTARE NEL CONTEMPO LA PREPARAZIONE

Impegno e approfondimenti nel frattempo. Non mancano altre tesine su questo argomento. Vulvodinia, candida e allergie, del 26/7/13, Vestibolite vulvare, vulvodinia e urgenze minzioni, del 18/5/13, Bartolinite, fibromi ed ipertiroidismo, del 12/6/13, Infiammazione vaginale, contagi e contaminazioni, del 20/8/13, tanto per citartene alcune. Studiare con cura le tesine sul colon e sulla stitichezza, visto che la guarigione passa esattamente da quelle parti.

DEFINIZIONE DEL SINTOMO

Vulvodinia è un termine utilizzato per descrivere una sensazione dolorosa cronica che interessa la regione vulvare. Il fastidio può essere descritto come bruciore, dolore, irritazione, sensazione di gonfiore o arrossamento. Il dolore può essere costante o intermittente, localizzato o diffuso. La gravità del problema varia da un lieve fastidio a un dolore molto intenso e debilitante. Si parla di bruciori da rapporti e stimolazioni sessuali, ma anche di dolori spontanei e indipendenti da stimoli

CAUSA DEL SINTOMO

L’esatta causa della Vulvodinia non è nota, però alcune cose si sanno. Nelle donne affette dalla malattia il nervo che interessa il vestibolo vaginale e la vulva presenta delle fibre aumentate di volume e di numero. In alcune donne con vulvodinia è stato riscontrata la presenza di eventi disturbanti, tipo visite ginecologiche stressanti, primi approcci sessuali traumatici, abusi e molestie sessuali, conflitti relazionali.

STIMOLI, ALTERAZIONI ED IPERCONTRATTILITÀ

Questi fattori possono predisporre la donna allo sviluppo della vulvodinia, creando condizioni anomale di tipo psico-biologico. Si è ipotizzato, pertanto, che la malattia sia legata ad un’alterazione localizzata, chiamata neuropatia del nervo pudende, scatenata da una eccessiva risposta a stimoli infiammatori ripetuti e ad una ipercontrattilità della muscolatura vulvo-perineale.

SINDROME DI ALCOCK

La nevralgia del pudendo, conosciuta anche come sindrome di Alcock, è un male cronico che cambia la vita e che, almeno in Italia, gode di ben poche attenzioni e ricerca. Chi ne è affetto può girare per anni alla ricerca di una diagnosi che dia almeno un nome a quel dolore che si concentra soprattutto nell’area perineale. “Ho conosciuto persone che dopo 10 anni ancora brancolavano nel buio totale ed erano psicologicamente distrutti”. Questa è una delle tante testimonianze che circolano nei forum.

DOLOROSA ED INVALIDANTE NEVRALGIA DEL PUDENDO

Non è raro che i pazienti si sentano dare del pazzo. Lei non ha nulla, vada da uno psicologo, dicono spesso i medici. Intanto fare una vita normale diventa sempre più difficile e talvolta si arriva fino a perdere il lavoro. Il decorso della malattia è cronico e gli analgesici tradizionali non sono in grado di attenuare i dolori. In molti casi, le cause della nevralgia del pudendo non sono note, anche se la malattia si associa spesso a traumi, interventi chirurgici e attività sportive, come l’uso intensivo ed eccessivo della bicicletta sportiva, con selle dure e scomode.

INCONTINENZA, STIPSI E INCIDENZA PREVALENTE FEMMINILE

Solo chi ne soffre o ne ha sofferto può capire quali e quante complicazioni comportino le disfunzioni pelvi-perineali, quella odiosa famiglia di disturbi che va dall’incontinenza urinaria o fecale alla difficoltà a svuotare la vescica, dalla stipsi ai disturbi sessuali, compresi l’impotenza e il dolore durante i rapporti. In Italia si stima che il 7% della popolazione soffra di incontinenza urinaria, quasi 4 milioni sono le persone che cronicamente fanno i conti con la stipsi, con un’incidenza prevalente femminile e che aumenta con l’età.

UN INTRICATO LABIRINTO DI MUSCOLI CHIAMATO PELVI

La diagnosi e gli interventi sono resi più difficili dalla complessa anatomia e funzione dell’area. Parliamo di un labirinto intricato di muscoli e nervi che si intrecciano fra loro, abbracciano l’apparato urinario (uretra, vescica) e vaginale (nella donna) formando il pavimento anteriore, fino a coinvolgere l’apparato ano-rettale nel pavimento posteriore. Ma non solo. La pelvi occupa un ruolo centrale del sistema biomeccanico del corpo, ha una funzione di protezione e di sostegno per la vescica, l’intestino e gli organi sessuali.

IMPORTANZA DEL COCCIGE OSSIA DELL’OSSO SACRO

L’osso sacro è l’ultimo tratto della colonna vertebrale. Si parla anche di zona sacrale e di osso sacro-coccige. La zona sacrale può essere considerata un organo a tutti gli effetti. Un organo estremamente sensibile. Basta una banale caduta sull’osso sacro o una deambulazione scorretta per provocare notevoli danni.

MECCANISMI DI COMPENSO NEURO-BIOMECCANICO

Altre condizioni predisponenti sono, ad esempio, scoliosi, iperlordosi, alluce valgo oppure posture lavorative viziate. Si passa troppo tempo seduti, seduti male e su seggiole precarie o inadatte. Il corpo, di fronte all’errore, cerca di adattarsi. E questo chiama in causa naturali meccanismi di compenso neuro-biomeccanico, per cui spesso l’evento scatenante della disfunzione è minimo rispetto all’entità sintomo lamentato, ma l’impatto sulla qualità della vita e sulle normali attività quotidiane è notevole.

STITICHEZZA O COSTIPAZIONE, AFFLIZIONE GRAVISSIMA E SOTTOSTIMATA

La stitichezza è la malattia più sottovalutata, essendo all’origine di ogni anomali funzionale. Per stitichezza si intende ritardo o insufficienza nelle evacuazioni intestinali, determinato da diete intasanti, da sedentarietà, da uso di farmaci e iniezioni, da prodotti animali, pasta, dolci, the, caffè, cioccolata, cole, cibi e bevande-spazzatura. Se l’uomo si alimentasse con frutta e con insalate crude di stagione, con semi d’albero, persino con uova sode, formaggi crudi di malga e pane integrale, non soffrirebbe di questa mortale affezione. I purganti irritano, congestionano e devastano le mucose. I calmanti e gli anti-dolorifici paralizzano i movimenti peristaltici e compromettono la funzione intestinale.

IL RIEQUILIBRIO SI ATTUA SCONFIGGENDO LA STITICHEZZA E RIPRISTINANDO LA CIRCOLAZIONE

Stitichezza significa ristagno fecale e questo comporta una compressione della massa intestinale sulle vene. Si ostacola così il ritorno venoso del sangue verso il cuore. Chiaro che servono strategie a favore della circolazione. Acqua gym, bicicletta, nuoto, lunghe passeggiate rappresentano soluzioni ideali.

Per tonificare il sistema venoso e sveltire la circolazione abbondare con mirtilli, fragole, lamponi, ciliegie, prugne, limoni. Abbondare con gli Omega 3 (avocado, mandorle, pinoli, noci), con le vitamine naturali B-C-E (germe di grano, frutta da guscio, agrumi, semini, sesamo, semi papavero, cereali, legumi), coi minerali organici di traccia rame-zinco-selenio-magnesio (datteri, banana, patate, foglie verdi, alche, legumi, zucca).

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

17 Commenti

  1. Camilla Ripani

    Ciao Simona, ne ho sofferto pure io (come parte di una sindrome nervosa) e sono completamente guarita! Ma stavo malissimo e posso capirti!
    Vorrei permettermi di aggiungere qualcosa ai consigli del magnifico Valdo, che vanno ovviamente seguiti! Voglio dirti: sistema la tua vita "amorosa", allontanando senza esitazione eventuali persone "sbagliate" o che non ci tengono alla coppia quanto ci tieni tu.
    Se puoi, fai un lavoro psicologico sulla rabbia, e pratica esercizi fisici rilassanti e che allevino le contratture interiori. Controlla anche i livelli di vitamina B, eventualmente introducendo i cibi che ne contengono (a me ha aiutato moltissimo x il sistema nervoso).
    Durante le crisi mi aiutavano molto impacchi di argilla verde e lavande con acqua e bicarbonato, molto più utili di qualunque medicinale.
    Prendi in mano la tua vita e l'amore per te stessa, e tutto si sistemerà, ne sono sicura.

    Rispondi
    • Barbara Bassino

      Ciao Camilla. Dici di essere completamente guarita dalla nevralgia del nervo pudendo? Io ne soffro da circa 6 mesi, ho fatto gia' le infiltrazioni ma non hanno dato risultati. Possiamo sentirci affinché tu possa gentilmente spiegarmi cosa hai fatto per guarire? Il tuo aiuto prezioso salverebbe la mia vita e farebbe tornare il sorriso ai miei bimbi… grazie! La mia mail è b.bassino@gmail.com

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    • vanessa barontini

      Ciao camilla mi chiamo vanessa e anch’io sono affetta da nevralgia delpudendo. Puoi dire anche a me come hai fatto a guarire. Sono una mamma disperata. Grazie.

      Rispondi
  2. Ignazio Podda

    Una piccola aggiunta che può fare la differenza, ti consiglio dei trattamenti di riflessologia plantare, uniti ai trattamenti di massaggi craniosacrale. Ti darebbero un grandissimo aiuto senza alcun dubbio, te lo dico perchè uso queste tecniche, e hanno delle qualità eccelse per aiutare il corpo ad autoguarire.
    Tutto il resto scritto dal nobilissimo Valdo e anche Camilla è di capitale importanza naturalmente.
    Sei nella strada giusta… buona guarigione!

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  3. Stefy

    Caio a tutti grazie per i consigli! Camilla come facevi a sapere che ho problemi amorosi? E' vero, è da tanti anni che ne soffro e ancora ci sono dentro.Mi chiedo come hai fatto ad immaginarlo! Cercherò di seguire i vostri consigli ma approfitto della vostra disponibilità per chiedervi se conoscete l'ossigeno ozono terapia. Un neurologo fidato mi ha detto che potrebbe essere una soluzione al problema senza effetti collaterali ma io sono un pò scettica perchè no ne ho mai sentito parlare. Sarebbe davvero utile per me se qualcuno mi desse delle dritte in tal sento. Grazie 🙂

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  4. Stella Fiorilu

    Grazie per l'articolo che è nel suo complesso esauriente. Io soffro di vulvodinia e mi sento di fare delle correzioni . Non è assolutamente consigliabile ad una donna vulvodinica di praticare passeggiate in bicicletta, anzi, la compressione "mirata" sui nervi e prolungata esercitata dal sellino può solo infiammarli ulteriormente e provocare nevriti che se molto intense possono a loro volta provocare una contrazione muscolare come reazione spontanea al dolore; tutto ciò chiaramente può solo peggiorare la situazione e alimentare un circolo vizioso. Insomma, trovo che non sia il caso di dare un consiglio del genere a causa della sua sola dannosità, può chiedere conferma a qualsiasi specialista del settore e a qualsiasi donna vulvodinica. Per quanto riguarda l'alimentazione, è necessario contrastare l'acidità e irritabilità delle urine sul vestibolo, pertanto non solo è necessario bere molto, ma è anche necessario ingerire senza abbondare nell'uso di alimenti che portano alla formazione di ossalato di calcio nell'organismo. Cara stefi, oltre ai buoni consigli del signor Vaccaro io invece ti consiglio di non abbandonare un riferimento medico, e se non ti trovi bene con una cura farmacologica, devi comunque monitorare la situazione con esami, visite e controlli periodici, e puoi scegliere un professionista che applichi una terapia fisica. Ti consiglio Nicoletta Spano a Milano e il suo metodo VSNS che ho seguito anche io. Tantissimi auguri di pronta guarigione! un abbraccio!

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  5. lola

    Io ci soffro da tantissimi anni ( 15 per esattezza)…ho avuto 2 anni e mezzo di vero star bene…ma adesso è tornato il mio incubo.
    Il mio fisioterapista di fiducia che pratica le terapie cranio sacrali mi ha aiutato tantissimo…Ma purtroppo ora pare che il mio dolore si sia riacutizzato.
    Se avete consigli o medici che vi hanno risolto il problema non tenetelo per voi …grazie

    Rispondi
  6. Nunzia Volpicelli

    Vivo a Bologna soffro di vulvodinia da 4.qualcuno può darmi un consiglio non ne posso più! !!!

    Rispondi
    • Benedetta Marconi

      Ciao Nunzia, non so se nel frattempo hai trovato qualcosa. Comunque io ti consiglio il prof. Pesce che il venerdì e il sabato riceve negli ambulatori del centro Gynepro proprio a Bologna. Io sono in cura da lui perché tratta proprio questo tipo di problema ed etra i migliori in Italia. In bocca al lupo!

      Rispondi
  7. hope

    Buongiorno a tutte…io ci soffro da 11 anni e dopo tanti anni di cure farmacologiche e terapie manuali sto malissimo.Vivo a Catania e qui è difficile che un medicoconosce e curi questa malattia.Non so più che fare dono disperata. Mi hanno consigliato di rivolgermi ad un fisioterapista ma sinceramente non saprei nemmeno come spiegare la situazione dato la disinformazione che c é.

    Rispondi
  8. Franco Rosso

    Buongiorno a tutti, sono il dottor Franco Rosso , direttore sanitario del centro di fisioterapia di Alba, Cuneo. Ho il piacere di comunicare a quanti interessati da questa brutta patologia, che da oltre un anno, io ed il mio staff, abbiamo messo a punto un protocollo terapeutico, non invasivo e senza effetti collaterali, che si stà dimostrando molto efficace. I miglioramenti in forma di dolori, avvengono in tempi relativamenti stretti. Quanti interessati ad avere informazioni, potete contattare il centro allo 0173 284207 o scrivendo alla mail franco.rosso6@tin.it oppure commento sul forum
    cordialità

    Rispondi
  9. Rosanna Zanini

    Mi sono capitati casi di vulvodinia, li ho sempre risolti con la T.R.A.R. (terapia rigenerativa artroreumatica, vedi su fb pagina e gruppo) questa terapia i cui risultati sulle malattie artroreumatiche sono pressocché eccellenti, nasce dallo studio comparato della Medicina Tradizionale Cinese, della Riflessologia e dei Punti Trigger occidentali, e della Moxabustione Giapponese, e va a riequilibrare lo squilibrio energetico che causa il dolore.
    Lo squilibrio energetico può essere dovuto a diverse cause che possono essere sia psichiche che fisiche, ma il cui risultato è sempre una stasi di Qi e Sangue. Il momento che si risolve questa stasi il dolore scompare come neve al sole!

    Rispondi
    • Benedetta Marconi

      Salve signora Rosanna, potrebbe gentilmente fornirmi un recapito dove poterla contattare?

      Rispondi
  10. Unknown

    Salve mi fa piacere leggere alcuni commenti positi nel senso di guarigioni…perche io sinceramente non vedo soluzioni:-( ma in sardegna non ci sono specialisti?……

    Rispondi
  11. licia

    sono in cura da pesce da un anno ma non ho tratto giovamenti ora tra l altro ho problemi al coccige per cui non posso neppure stare seduta qualquno puo aiutarmi

    Rispondi
  12. paola

    sono la mamma di una bambina di 11 anni che da 6 anni soffre di vulodinia diagnosticata dopo 3 anni di atroci sofferenze fisiche e psicologiche..ad una bambina di 5 anni veniva detto che non aveva niente,, che si immaginava tutto..
    finalmente a 8 anni la diagnosi, ne segue la terapia con TENS che porta ad un miglioramento ma da allora nessun miglioramento davvero significativo. l’unico periodo di tranqullità relativa si ha avuto dopo un ciclo di agopuntura ma adesso (dopo solo 4 mesi) siamo ricaduti nel baratro con dolori al cocige e alle gambe con il risultato che ora non riesce nemmeno a frequentare la scuola.
    non sappiamo più che pesci pigliare, abbiamo la visita con il dott murina il 2 di dicembre, nel frattempo qualcuno ci puo aiutare con qualche consiglio???

    Rispondi
  13. Nunzia Volpicelli

    Povera stella, io ho 52 anni e mi è stata dignosticata 2 anni fa dopo anni di sofferenza, il consiglio che ti do per mia esperienza, manipolzone . E soprattutto una alimentazione corretta. Io personalmentesto seguendo la dieta del dottor mozzi . E una dieta che si basa sul tu gruppo sangue. In bocca al lupo per la piccola e un abbraccio forte

    Rispondi

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