LETTERA
Buonasera Valdo, ho fatto la richiesta per la tesina. Ho un problema di fibroma all’utero (10cm) diagnosticato recentemente che mi ha provocato un’emorragia molto forte nell’ultimo ciclo. Come è capitato alle signore che hanno scritto sul suo utilissimo blog, il ginecologo ha detto che l’operazione è la sola soluzione. Io non voglio mettermi sotto i ferri. Ho 42 anni, sono vegetariana da 30 anni, con una vita equilibrata, anche se tengo ad essere “rigida con me stessa e gli altri, “la donna legno” dei 5 elementi della medicina cinese. Avrei bisogno di un programma personalizzato. In quanto tempo potrebbe ridursi il fibroma in base alle sue esperienze? PS, Seguendo i suoi articoli e seguendo la dieta vegano-crudista per un mese non ho più l’allergia al polline. Grazie, calorosi saluti, Paola
RISPOSTA
FIBROMI UTERINI: NON È PROPRIO IL CASO DI PERDERE IL SONNO
Ricordo alla Paola e alle tantissime donne con problemi simili, che i fibromi e i fibromiomi colpiscono oltre il 50% delle donne tra i 40 e i 50 anni. Come scrive Herbert Shelton, ci si è spesso chiesti se un fibromioma debba essere considerato un tumore vero e proprio, non essendo altro che un nodulo extra di tessuto muscolare nell’utero. Nella peggiore delle ipotesi si tratta di un tumore benigno che appare negli anni fertili e che poi tende a diminuire e anche a scomparire da solo negli anni successivi del climaterio. Alcuni ginecologi hanno sostenuto per anni che i fibromiomi predisponessero all’adenocarcinoma uterino, vale a dire a un cancro ordinario dell’utero, ma sono stati regolarmente smentiti da ulteriori ricerche e dalle stesse statistiche.
SHELTON È TREMENDAMENTE ATTUALE
Qualcuno obietterà che Shelton faceva queste affermazioni una cinquantina di anni fa, e che oggi le problematiche sono del tutto diverse, per cui si fanno operazioni mini-invasive in laparoscopia, per cui le tecniche chirurgiche si sono molto evolute. Ma questo significa cambiare le carte in tavola. La bravura chirurgica non è mai stata messa in discussione. La critica di base sta nel fatto che i sintomi non si toccano e che l’unico campo in cui si può intervenire rimane quello dei fattori causanti. Il fibroma è chiaramente un sintomo. Shelton rimane pertanto attuale più che mai, come rimangono in vigore più che mai le Leggi Universali della Natura, inclusa la legge di causa ed effetto.
VIETATO INTERVENIRE SUI SINTOMI, E IN PARTICOLARE SUGLI ORGANI DELICATI DELL’APPARATO RIPRODUTTIVO
Come si può guarire dal mal di testa, se la sua causa non viene eliminata? Bisogna intervenire sulle cause, non sugli organi. Non è privo di significato che diversi medici, tra i loro fraseggi, dicano che “Se si trattasse di mia moglie o di mia sorella non deciderei mai di asportare dei fibromi”. Non si inventa nulla-prosegue Shelton- dicendo che tali operazioni non hanno mai posto rimedio ad alcuno dei disturbi per i quali sono state effettuate. Io continuo a ricevere lettere su lettere da donne infelicissime che hanno persino perso l’equilibrio mentale e che si pentono amaramente di essersi lasciate sottoporre all’intervento. Le operazioni inutili hanno un doppio effetto distruttivo sia sul corpo che sullo spirito delle vittime. Il dr Lindhar, celebre medico britannico, non si stancava mai di ripetere che tagliare nell’utero e negli ovai equivale tagliare nel cervello delle donne, comportando catastrofici effetti sull’equilibrio mentale.
OVVIO CHE LA CRESCITA VA BLOCCATA
La stoccata finale di Shelton non fa certo sconti alla chirurgia, né a quella dei suoi giorni né a quella di oggi. “Le ablazioni di utero continuano ad essere effettuate in grandi numeri, non solo perché la cosa è oltremodo redditizia e lucrativa, ma anche perché medici e chirurghi non sanno fare niente di meglio che asportare”. Venendo ora al caso specifico, si pone comunque il problema di bloccare la crescita ulteriore del fibroma, di far in modo che si riduca di volume da un piccolo melone, che sta causando pressione e fastidio in zona pelvica soprattutto in corrispondenza col ciclo, a una insignificante e innocente pallina da golf, e possibilmente a far sì che esso scompaia in modo definitivo per autolisi.
CI SONO AMPIE E CONVINCENTI TESTIMONIANZE DI REMISSIONE NATURALE
Premetto che non faccio il medico e che in ogni caso, al pari dei medici poi, non guarisco nessuno, ma che, a differenza di essi, posso trasmettere informazioni trasparenti e preziose correlate alla Health Science Igienistica e alle Leggi Naturali di Madre Natura e ai principi di orientamento del corpo verso la salute e verso la auto-guarigione, il tutto senza provocare effetti avversi e già questo non è poco. Esiste infatti un vasto numero di persone che usufruiscono di una remissione naturale delle sovra-crescite tumorali e dei fibromi grazie alle libere ricerche ed istruzioni che metto a disposizione del pubblico. Trovo giusto e logico e sensato che la gente venga informata di tutto questo nel suo stesso interesse.
SCARICARE SU CARTACEO LE PIÙ IMPORTANTI TESINE E APPLICARNE I CONTENUTI
Invito non soltanto la Paola, ma chiunque abbia a cuore questo tema, e pertanto anche gli stessi chirurghi, a leggere le mie centinaia di articoli su tumore e cancro e chemio, come del resto fece a suo tempo persino il prof Umberto Veronesi, che nel suo blog segnalò il mio articolo “Zona Tumore Zona Cancro” come una campana dal suono diverso che meritava di essere ascoltata e considerata, e della quale ne sentiremo parlare ancora. Quanto ai fibromi in particolare, cito le tesine più recenti come “Asportazione fibromi con laparoscopia” del 23 febbraio 2017, “Cure naturali del fibroma” del 10 ottobre 2018, “Testimonianze di guarigione da fibroma uterino” del 23 luglio 2019, “Fibroma Uterino che Meraviglia” del 2020, che è poi una strepitosa testimonianza personale e una lezione di igienismo da parte di Caterina Grigorescu, straordinaria studentessa rumena della nostra Scuola HSU-HealthScienceUniversity.
SINTOMI E FATTORI DI RISCHIO DEL FIBROMA
La Paola farà bene a stampare in cartaceo queste ultime tesine, perché in quel modo si può ripetere, sottolineare, scrivere le proprie osservazioni e i propri appunti, mentre la lettura rapida sullo schermo entra spesso da un orecchio per uscire dall’altro. Le ricordo che i sintomi del fibroma, oltre che la massa stessa in sovra-crescita, sono il mestruo abbondante e prolungato per una settimana e oltre, la pressione in zona pelvica, la frequenza urinaria, costipazione e mal di schiena. Quanto alle cause si parla di eccessi di estrogeno e di progesterone, ormoni che stimolano lo sviluppo dell’endometrio durante il ciclo. Evitare quindi alimenti come la soia (a meno che non sia fermentata), e limitare al massimo l’uso della plastica per cibi e bevande, dato che rilascia ftalati, note sostanze che interferiscono con il sistema endocrino. Altro fattore di crescita insulina simile è l’IGF o Insuline-like grow factor che normalmente serve a mantenere in ordine i tessuti, ma che pare influenzare pure la crescita dei fibromi. Quanto poi ai fattori di rischio-fibromi troviamo l’uso della pillola anti-concezionale, l’obesità, la carenza di sole e di vitamina D (che non va affatto contrastata con integratori), carenza di frutta e verdure crude nell’alimentazione.
CONSIGLI IMPORTANTI PER UN SANGUE PULITO, SCORREVOLE E LEGGERMENTE ALCALINO
Da rilevare poi che il sangue denso e grasso, dovuto a diete carenti ma anche a vita stressante, provoca una serie di conseguenze negative su tutti gli organi. Al contrario, un sangue pulito e sgrassato assicura un sistema emuntorio funzionante, un sistema endocrino funzionante, e un sistema immunitario funzionante, per cui il corpo rimane in equilibrio e in salute su tutti i fronti. Ricordiamo l’importanza del betacarotene o vitamina A, da carote, cavoli, spinaci, patate dolci, l’importanza del ferro da mandorle, germe di grano, spinaci, l’importanza della vitamina C da agrumi, melograno, guava, kiwi, mirtilli, broccoli, crescione, radicchio. Evitare i cibi stracotti e devitalizzati, ladri di enzimi pancreatici. Evitare gli zuccheri raffinati, i dolciumi distruttori di vitamina B1. Evitare carni, latticini, fumo, tè, caffè e cole. Tanto sole e tanto esercizio fisico regolare e tutti i giorni.
SCELTE ALIMENTARI E COMPORTAMENTALI DI BASE
I tumori prosperano tutti in ambiente acido e creano intorno a sé l’ambiente acido necessario di cui hanno bisogno per proliferare, vale a dire il cancer milieu. Gli insegnamenti di Otto Heinrich Warburg sono quanto mai chiari. Alcalinizzare il corpo significa spremute e succhi di frutta fresca al risveglio, fetta melone e banana con pop-corn a metà mattina, abbondante verdura cruda ben masticata a pranzo ore 13:30 (es: radicchio, cavolo, carote, ravanelli, fette di mela, pane integrale), seguita da un piatto d cibo cotto vegetale leggero (fagiolini e aglio, patate, porro, cipolline, spinaci, peperonata, polenta e fagioli, riso, miglio, saraceno, mais, poca pasta, poca pizza, zuppa di verdure, patate dolci, castagne). Un grappolo d’uva o un vasetto di mirtilli a merenda verso le 17, e una cena leggera alle 19:30, simile al pranzo ma con metà verdura cruda iniziale rispetto al pranzo. Ovvio che ognuno rispetterà grossomodo lo schema, adattandolo in modo flessibile ai suoi gusti e alle necessità del momento. C’è qualcuno che a volte salta il pranzo o la cena. L’importante è mangiare solo in presenza di buon appetito.
DIGIUNO DEPURATIVO E TEMPI DI DECRESCITA
Inserire un digiuno secco di 1-2-3 giorni (niente cibo e niente acqua) nel fine settimana, rappresenta una accelerata depurativa, sicuramente utile per bloccare la crescita dei fibromi e per farli decrescere. Se scegli il digiuno ad acqua serve qualche giorno in più per ottenere gli stessi risultati. Farlo un paio di volte al mese circa. Non è possibile invece prevedere i tempi di decrescita di un fibroma in quanto ognuno è diverso, ognuno possiede il suo stock di tossine e di acidificazione da smaltire, ognuno possiede il proprio livello di immuno-competenza e la propria scorza, la propria vitalità. Risulta fondamentale aver fiducia nelle cose che si stanno facendo e aver fiducia in se stessi, evitando di vivere nell’ansia di controllare e verificare il risultato che si va ottenendo.
Valdo Vaccaro
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