(Conferenza ABIN di S. Omobono-Bergamo, 5-7 Ottobre 2012)
GLI INGREDIENTI DEL SUCCESSO
Il successo di una manifestazione culturale è proporzionato non solo all’ambiente in cui viene realizzata, alla grinta e alla devozione dei suoi organizzatori e all’attualità dei temi trattati. Il successo dipende soprattutto dal valore qualitativo, sia come gruppo maturo, coeso ed amalgamato, che come singoli motivati ed entusiasti, dei partecipanti all’evento.
Tali ingredienti di base sono stati evidentemente raggiunti in modo brillante, visto che ve ne state tornando a casa con evidente soddisfazione e con qualche rammarico.
PROSSIMO APPUNTAMENTO A NOVEMBRE
Il fatto che diversi di voi abbiano già prenotato un posto per il prossimo appuntamento, sempre qui a Villa delle Ortensie per i giorni 17-18-19 Novembre, sta a dimostrare la concretezza di quanto appena affermato.
TUTTO ESAURITO CON 70 PARTECIPANTI
Un ringraziamento a voi tutti per aver aderito a questo meeting autunnale, facendo un tutto esaurito presso l’Hotel Villa delle Ortensie. Mettere assieme 70 persone provenienti dal Principato di Monaco, dalla Svizzera, dall’Austria, dalla Sicilia, da Napoli, da Roma, dalla Liguria, dal Friuli, da Carpi, da Verbania, da Lecco, da Milano, non è cosa facile, e occorre sottolineare la passione e la regia di Carmelo Scaffidi, di Alex Guglielmi (Nuovo Segretario dell’ABIN) e di Costantino (Contabile e collaboratore del Gruppo).
MAGNIFICA LOCALITÀ E STRUTTURA ALBERGHIERA DI RANGO SUPERIORE
Il tema della salute e dell’etica ci hanno fatti ritrovare in questa magnifica località prealpina della Valle Imagna, a 25 Km da Bergamo e a 55 da Milano, aria pura e filtrata da generosi boschi secolari, acqua solforosa delle Terme, clima mite e sole abbondante nell’arco della giornata e Villa delle Ortensie, un Centro Benessere che chiamare Hotel Cinque Stelle è riduttivo, trattandosi di qualcosa di diverso e di qualcosa di più rispetto a quanto esiste sul mercato turistico-alberghiero.
UN AMBIENTE SUGGESTIVO PER RIPOSARE E RIGENERARSI
Immersa in un parco di oltre 130000 metri quadri, con fiori, piante, fichi, more, nespole, castagne, funghi, erbe silvestri e natura incontaminata, camminamenti e sentieri di montagna tutto intorno, sorge questa residenza gentilizia di fine Ottocento, sapientemente restaurata, e capace di mantenere il fascino e la suggestione dei tempi che furono, questa è Villa delle Ortensie.
Un luogo ideale ed eletto per riposare, per rigenerarsi in un ambiente interamente dedicato al benessere e al rilassamento, dove ognuno può dedicarsi alla ricerca, al ritrovamento e al mantenimento del suo equilibrio mentale, fisico e spirituale.
UNA FILOSOFIA SPICCATAMENTE VEGETARIANA-VEGANA-LEZAETIANA-TENDENZIALCRUDISTA
Il menu dei trattamenti fisici e delle terapie, con tecniche di recupero della funzionalità motoria, con bagni di valore, idrofangoterapia, trattamenti, massaggi, piscina al coperto, ha sorpreso tutti per la qualità superiore del servizio in ogni dettaglio.
Pur prevedendo schemi alimentari validi per tutti, l’hotel professa e promuove una filosofia alimentare decisamente vegetariana, con tendenza vegana e crudista. Cose facili a dirsi, ma difficili da realizzarsi ad alto livello di qualità, sia nella selezione che nella presentazione degli alimenti.
INCOMPARABILE MAESTRIA CULINARIA
Ebbene c’è stato unanime consenso ed apprezzamento nei riguardi della maestria dello chef, capace di offrire colazioni fruttariane a grappoli d’uva bianca e nera, e a spremute fresche d’arancia o di melograno, corredate da pranzi e cene con salad-bar straricco di verdure freschissime.
RIPETUTE CITAZIONI NELLA GUIDA MICHELIN
Lattuga, cicoria, valeriana, cavolo verde e viola, cetriolo, finocchio, zucchini, pomodoro, zucca cruda, sedano-rapa, carote, porri, patate, fagiolini, piselli, mais, bietole rosse, semini vari, mandorle, pinoli, girasole, semi di zucca, salse al prezzemolo, gomasio, olive, capperi, crostini di pane integrale al sesamo, per non menzionare i saggi di alta classe culinaria con creme di cipolla, creme di miglio, gnocchetti di cavolfiore e semi di papavero, e altre squisitezze del genere.
Nessuna meraviglia che la Guida Michelin abbia menzionato più volte la Villa delle Ortensie come isola felice per chi ama alimentarsi al meglio e a prezzi sorprendentemente accessibili.
FANGHI SPECIALI PER MASSIMIZZARE I RISULTATI TERAPEUTICI
I fanghi usati per le cure termali non provengono poi da terre comuni ed aride che poco e niente offrono in termini di efficacia terapeutica, ma da fanghi speciali biodinamicizzati mediante una serie di procedimenti che includono una accurata selezione del terreno, che deve essere grasso e fertile in origine, ed una macerazione del materiale per 3 mesi sotto la corrente di acqua sulfurea rivitalizzante.
UN RINGRAZIAMENTO AL TITOLARE ANGELO BONOMELLI E AL PERSONALE DELLA VILLA
Tant’è che i fanghi di Villa delle Ortensie vengono distribuiti al pubblico in comode confezioni da 1 kg e da 5 kg. Il titolare Angelo Bonomelli, esperto ed appassionato in tecniche salutistiche di stile lezaetiano, tiene a disposizione dei clienti una serie di testimonianze guaritive. Un ringraziamento al personale di Villa delle Ortensie per la gentilezza, la discrezione e l’alta professionalità dimostrata nei riguardi tutti.
UN ARRICCHIMENTO CULTURALE TARGATO DR OLIVIERO
Una menzione particolare al medico omeosinergetico Francesco Oliviero, che ha saputo offrirci con la sua erudizione e la sua arte oratoria, uno squarcio ed una apertura culturale nel complesso mondo della terapeutica olistica a indirizzo psicosomatico e della fisica quantistica, trasmettendo a tutti un prezioso arricchimento e spostando in avanti i paletti e le bandierine dei nostri orizzonti culturali, regalandoci anche qualche senso di rammarico e di inferiorità per essere così colpevolmente lontani dai suoi aulici livelli mentali.
UN TENTATIVO NON CONCLUSO DI FAR QUADRARE IL CERCHIO
Chiaro che il suo schema universalizzante, da epistemologo e da saggio più ancora che da semplice medico, ovvero il suo ammirevole tentativo di mettere assieme Ermete Trismegisto, Ippocrate, Gesù Cristo, lo Yin-Yang, Heisenberg, Einstein, Osho Rajneesh e il Dalai Lama, non è obiettivo facile e scontato.
Chiaro che il suo tentativo di affermare il principio dell’indeterminazione e della soggettività, il suo sforzo di dare una quadratura generale del cerchio, integrando l’Oriente e l’Occidente, è un lavoro improbo.
LE CONTRADDIZIONI NON MANCANO
Chiaro che voler fondere corpo ed anima, materia e spirito, eliminando passato e futuro per vivere nell’eterno presente, quando poi la sua stessa fecondità culturale non può prescindere da quanto lui medesimo ha appreso ieri ed avantieri in funzione del promulgarlo domani e dopodomani, suona alquanto contradditorio.
CI SERVE UN NUOVO MANUALE OPERATIVO, SEMPLICE, SICURO E COMPRENSIBILE
Se Neal Welsh coniuga magnifici sillogismi tipo “Ciò che penso creo, ciò che creo divento, ciò che divento esprimo, ciò che esprimo esperimento, ciò che esperimento sono”, e se dobbiamo uscire in pianta stabile dalla nostra mente, non giudicando per non essere giudicati, non lottando per non essere contrastati, non mantenendo le nostre funzioni d’onda, eliminandole e facendole collassare, noi comuni mortali siamo in credito di un nuovo codice di comportamento concreto, ossia di un manuale-istruzioni aggiornato, che ci permetta di sopravvivere nel caos del vivere quotidiano.
L’ILLUSIONE DEL LIBERO ARBITRIO
Ricordo qui che le funzioni d’onda sono le nostre opzioni operative legate alle nostre intime convinzioni e credenze, quelle che ci illudono di vivere nel libero arbitrio, anziché in una continua prigionia di imposizioni in serie, regalateci dalla micidiale triade famiglia-scuola-televisione, per cui ci illudiamo di scegliere e di fare le cose che vogliamo, mentre in realtà ci comportiamo come degli automi e dei robot che seguono la massa, e che vivono malamente nel diaballon che divide e che ottenebra le menti.
L’UMILTÀ DIMOSTRATA DA OLIVIERO È DI BASILARE IMPORTANZA
Tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare. Tradurre l’enorme mole di dati acquisiti da Oliviero in politiche comportamentali terra-terra non è utopistico ed impossibile, ma non è nemmeno cosa da niente. Il fatto più importante ed apprezzabile, a mio avviso, è l’umiltà con cui egli si sta avvicinando a noi e all’igiene naturale.
L’IGIENE È DA SEMPRE UNA LOTTA CONTRO L’INVASIVITÀ E L’ARROGANZA DELLA MEDICINA CONVENZIONALE
Presumo che lui si renda conto che l’igiene è in lotta frontale e piuttosto dura con la medicina convenzionale, non tanto per il divertimento o la trasgressione del lottare, quanto per la oggettiva necessità di esprimere pareri e di dare suggerimenti concreti che, pur non essendo prescrizioni o cure, pretendono di influire e di incidere sul pensiero e sulle abitudini della gente. In altre parole, stando con noi deve sicuramente concedere degli sconti ad alcuni principi, come quello dell’accettazione e del lasciar andare.
A NESSUNO SIA CONCESSO DI INNAMORARSI DEL PROPRIO PENSIERO E DELLE PROPRIE SCELTE
Ci ha invitati tutti a riflettere e a diventare responsabili, consapevoli. Ci ha invitati a vivere la vita in modo diverso, a non giudicare, a non dividere il bene dal male, a non attaccarci troppo alle cose e alle persone, a non identificarci troppo col nostro pensiero se non vogliamo ammalarci, per cui anche lui potrebbe, al limite, fare un bel fagotto di questi suoi dieci anni di studi, farlo rotolare lungo la collina e farci sopra una sghignazzata, dicendoci con disincantato sorriso che non è vero niente, che si è divertito da matti a giocherellare coi concetti dei grandi pensatori, e che ci ha semplicemente presi per i fondelli.
SONO UN AMMIRATORE DI FRANCESCO OLIVIERO, ACQUA ALCALINA A PARTE
Ma chi scrive non è il diavolo provocatorio e divisore, e nemmeno l’avvocato del diavolo che si mette a martellare sul Francesco Oliviero e a contestare i suoi irresistibili collegamenti, e il suo potenziale culturale frutto di laboriosità e lodevole di fatica intellettuale. Al massimo gli contesta l’acqua alcalina, e questo lui lo sa. Provo per lui non certo gelosia o peggio invidia, ma ammirazione ed amicizia, oltre che desiderio di imparare e di essere competitivo ed in linea coi suoi alti livelli, anche se mi ha simpaticamente e scherzosamente sottratto un percento di audience, alleggerendo e banalizzando i miei compiti, mettendoli in secondo piano.
DOBBIAMO SEMPRE IMPARARE DAL PROSSIMO, E IN PARTICOLARE DA CHI LA SA PIÙ LUNGA DI NOI
Parlare di carote da un lato e di anima dall’altro, fa una grossa differenza. È scontato che gli argomenti da lui affrontati siano stuzzicanti e coinvolgenti, non in forza dell’essere medico, ma piuttosto dell’essere saggio e filosofo, e lui lo è.
CONCETTI IMPORTANTI, IN LINEA PERFETTA COL NOSTRO PENSIERO
Ha detto cose importantissime ed incisive, tipo “Se vogliamo cambiare il mondo occorre prima cambiare noi stessi”, “Dobbiamo creare una massa critica in grado di rifare il percorso a ritroso e di trasformare il pianeta Terra in un mondo migliore, possibilmente in un Eden, in un Eldorado, in un Paradiso Terrestre, mentre le multinazionali, la medicina convenzionale, le convinzioni e le abitudini della massa diseducata e manovrata dai poteri occulti, sta trasformando il tutto in un insopportabile ed insostenibile Inferno Terrestre.
È UN PIACERE ED UN ONORE AVERLO TRA NOI
Ed è su queste precise basi che abbiamo accolto, prima con qualche riserva, ma alla fine con trasparenza ed entusiasmo, il medico militare, l’omotossicologo, lo psichiatra e lo pneumologo dr Oliviero, nell’ambito dell’igiene naturale. Le sue idee e la sua brillantezza rappresentano un arricchimento e una cementazione delle nostre teorie, e non certo un fattore di divisione o di concorrenzialità.
Valdo Vaccaro
Valdo, i tuoi compiti non sono affatto messi in secondo piano! Tu sei il precursore del vegan crudismo!
Ammiro Oliviero e il suo contributo è una marcia in più ma alla fine sei tu che ci sostieni ogni giorno, con la tua determinazione, la tua sicurezza, il tuo lavoro che regali quotidianamente a tutti noi.
Un grazie infinito per tutto quello che fai!
Lucianna Di Biagio
Remanzacco