LETTERA 1
BOLLE BIANCHE IN BOCCA
Ciao Valdo, mi chiamo Daniela, ho 37 anni, seguo il tuo blog ed un’alimentazione vegetale ed integrale. Non bevo, non fumo, niente caffè, bibite, zuccheri, farmaci, integratori, ma so anche che ci sono margini di miglioramento con più crudo, camminate, relax.
Da un mese circa, mi è comparsa una bolla sul labbro inferiore. Non fa male ma è fastidiosa quando parlo o mangio in quanto mi capita di morderla e da oggi mi si è anche un po’ gonfiata la parte esterna.
Da ricerche su altri siti sembrerebbe un mucocele. Premesso che neanche prendo in considerazione l’idea di farmi visitare e quindi di farlo estrarre chirurgicamente, quasi unica soluzione prevista secondo i siti di medicina, ti chiedo come posso risolvere il problema. Grazie.
Daniela
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LETTERA 2
AFTE ORALI DA INTESTINO IN DISORDINE
Ciao Valdo, ti scrivo in merito ad un problema che mi accompagna da due mesi a questa parte, e si tratta delle afte orali. So che non è facile arrivare alla causa di queste ulcerette, ma io credo che, nel mio caso di reflusso gastroesofageo persistente, il tutto derivi da turbe gastro-intestinali. Vorrei chiederti se ci sono alimenti che dovrei evitare in questo periodo (per quanto riguarda le afte nello specifico). Si intende comunque che la mia è una dieta assomigliante molto a quella vegana.
Ti ringrazio anticipatamente. Saluti.
Gianluca
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RISPOSTA
DEFINIZIONE DI MUCOCELE O CISTI ORALE
Le bolle in bocca si riconducono in genere al mucocele, o vescicola o cisti orale, e sono rigonfiamenti pieni di liquido che si possono verificare all’interno di tutto il cavo orale, più spesso sul labbro inferiore. Può comparire anche come bolla sotto la lingua. In genere queste bollicine sono temporanee ed indolori.
A volte, ed in casi rari, possono diventare permanenti, e la medicina come suo solito tende a prospettare l’evenienza negativa e rara per spingere il soggetto colpito verso la cura, preferibilmente chirurgica in questo caso.
CAUSE DEL MUCOCELE
Il mucocele orale è più comunemente causato da traumi alla cavità orale, come ad esempio:
- Mordersi le labbra (causa più frequente)
- Piercing
- Rottura accidentale di una ghiandola salivare
- Denti che causano traumatismo cronico
Altre cause poi sono spesso associate a periodi di abbassamento delle difese immunitarie, carenze vitaminiche, squilibri intestinali e fattori ormonali.
CURE E TRATTAMENTI MEDICI
I medici possono richiedere una biopsia nei casi in cui:
- La cisti mucosa è più grande di due centimetri
- L’aspetto della cisti suggerisce adenoma (tumore) o lipoma
- Non c’è stato un trauma che possa averla causata
I trattamenti utilizzati nelle cisti mucose comprendono terapie laser, crioterapia, iniezioni di corticosteroidi, rimozione chirurgica.
CHE COS’È LA STOMATITE AFTOSA
Le afte, conosciute anche come stomatite aftosa o ulcera aftosa, sono piccole ulcere o piaghe bianche e non contagiose che si manifestano all’interno del cavo orale e causano dei lievi bruciori fin quando non si risolvono spontaneamente cicatrizzandosi.
Le afte possono derivare da qualche carenza di gruppo vitaminico B, da qualche carenza immunitaria, da uso improprio dello spazzolino da denti, da stress emotivo (vedi studenti sotto esame), da stress mestruale, da stress gastrointestinale. In genere, senza alcun farmaco, le afte scompaiono nel giro di 2 settimane.
Da non confondersi con le vescicole della febbre derivanti da pigrizia linfatica e conseguenti intasamenti virali (detriti cellulari inespulsi), chiamati herpes simplex labiale (zona esterna orale, labiale e nasale) ed herpes simplex genitale identico al precedente (zona genitale), fenomeni intossicativi e non contagianti, checché ne dica la medicina.
RIMEDI NATURALI A BOLLE IN BOCCA E AFTE ORALI
Il trattamento si basa sulla gravità della cisti mucosa. Molto spesso il mucocele non richiede una cura e guarisce spontaneamente da solo nel giro di poche settimane, soprattutto se la cisti è superficiale.
Anche le afte guariscono generalmente in un paio di settimane senza dover far nulla. Esistono comunque rimedi naturali che possono aiutare a velocizzare o comunque rendere meno fastidioso il disturbo. Questi comprendono:
- Bevande a base di limone e miele.
- Tisana di malva.
- Radice di liquerizia.
- Gel di aloe vera o tea tree oil, entrambi da applicare direttamente sull’ulcera.
- Altri piante utili sono il rabarbaro, la salvia e la portulaca, che ha la proprietà di proteggere la pelle e le mucose.
Sempre valida l’assunzione di vitamina C naturale, presente in arance, uva, ribes, kaki, melegrane, peperoni, broccoli, rucola, radicchi e spinaci. Ottimi anche i succhi freschi ottenuti con slow juicer.
METODO INTERVENTISTA E METODO IGIENISTA
Vale sempre il discorso delle sostanziali differenze ideologiche e metodologiche tra Medicina e Igiene Naturale. L’Igienistica, partendo dal concetto irrinunciabile di corpo autoguarente, considera tutte le lesioni orali alla stregua di sintomi da non toccare, nonché di mezzi corporali di incapsulazione e smaltimento progressivo di veleni interni in eccesso.
Da tutto questo nasce l’idea della indifferenza tra le varie lesioni, della Cura della Non-Cura e della Non-Interferenza sui sintomi, l’idea di spostare tutte le attenzioni e tutti i rimedi nel campo del fattore causante, lasciando ai meccanismi interni in nostro possesso il compito di procedere.
La Medicina invece, non credendo alle capacità autoguaritive dell’organismo umano, si affanna a predicare pericoli, ad intravedere mostri, a prelevare tamponi, a fare grandi e meticolose differenziazioni tra le varie sindromi del cavo orale e delle labbra, prevedendo per ciascuna di esse determinati trattamenti e determinate classi di farmaci.
Ovvio che il metodo per venirne fuori spontaneamente e secondo metodi naturali esiste. Crediamo o no che la Natura è Sovrana Medicatrice di tutti i Mali? O siamo tutti dei mediocri e degli ignoranti incapaci di recepire le Leggi Universali, incapaci di apprezzare le formidabili potenzialità del corpo umano? Mettiamo pertanto i nostri meccanismi interni nelle condizioni di funzionare al meglio!
Valdo Vaccaro
complimenti proprio cosi ma non dimentichiamo la nostra fragilita