DESCRIZIONE DELLA PATOLOGIA
Le vertigini consistono in una sensazione di stordimento, e sono accompagnate da giramenti di testa e perdita del senso di equilibrio con barcollamento e caduta (caduta da un lato per la vertigo labirintica), nonché da turbamenti circolatori, da stato di agitazione ansiogena, e da distonia neurovegetativa. Ci può pure essere la variante dell’aerofobia, con paura ossessiva delle grandi altezze, che provoca la cosiddetta vertigine delle altitudini.
CONDIZIONI ASSOCIATE
Condizioni associate sono l’ateriosclerosi, l’ipertensione e conseguenti sbalzi depressivi, l’isterismo, il pallore, lo slow-down cardiaco, una caduta del flusso sanguigno al cervello. Le vertigini possono essere considerate simili alle assenze (vedi mia tesina “Assenze e sincopi neuromediate” del 13/7/10), dove subentra nel soggetto una perdita di attenzione e dello stato di coscienza.
IMPORTANTE EVITARE LE CADUTE ROVINOSE
Paradossalmente, non si tratta di patologie gravi quanto di disturbi spettacolari e vistosi, comportanti imbarazzo, panico e fastidio psicologico. In genere non succede nulla di grave, e il pericolo maggiore consiste nelle ferite che uno può procurarsi nelle eventuale cadute.
STRATEGIE DI CONTRASTO
La migliore cosa da farsi in queste situazioni, è quella di prevedere l’arrivo incombente della crisi, di percepire in tempo tramite i nostri sensori l’avvisaglia della defaillance fisiologica. A quel punto ci si può semplicemente sdraiare su una panchina o comunque al suolo, schiena a terra e ginocchia piegate, respirando profondamente, rilassando i muscoli di braccia e gambe, in attesa che passi in una ventina di minuti il momento critico. Ci si può anche appoggiare con la schiena a un muro, oppure a un albero, o anche accomodarsi su una sedia a patto che ci sia.
LE CAUSE SONO SEMPRE DA RICERCARSI NELL’INTOSSICAZIONE DEL SANGUE, E NON CERTO IN VIRUS, BATTERI, ALLERGIE, O ALTRE SCUSANTI
Le motivazioni delle vertigini vanno cercate negli stili di vita errati e nelle condizioni critiche dell’ambiente. Siamo sicuramente in presenza di eccessi alimentari, di cibi sbagliati tipo proteine animali indigeste e putrefattive, tipo sostanze cotte e devitalizzate, nonché di bevande insalubri che vanno dagli alcolici ai nervini (the e caffè), ma anche di fumo attivo e passivo, di inquinamento e di deficienze respiratorie, con penuria di ossigeno ed eccessi di ossido di carbonio e di aria viziata.
LE CONDIZIONI CRITICHE DEL SOGGETTO
A complicare le cose ci sono in genere le condizioni critiche del soggetto, che limitano le capacità assimilative del suo intestino e includono situazioni di disbiosi intestinale, di stitichezza e di scarsa fluidità del sangue. I disturbi digestivi poi hanno sempre un impatto diretto sul cuore, visto che la pressione interna, causata dai gas intestinali risalenti, tende ad inibire e soffocare l’attività cardiaca in zona cervello.
ACIDO PANTOTENICO E MINERALI DI TRACCIA
Una delle maggiori carenze di micronutrienti riguarda l’acido pantotenico o vitamina B5, che si trova nel germe di grano, nei cereali integrali, specie riso nero, nei legumi e nelle mandorle. Mancano in genere anche diversi minerali tipo ferro, magnesio, manganese, litio, per cui si dovrà ricorrere a diete crudiste vegane che abbondino di tutta la frutta possibile (fresca, secca e da guscio), ma anche di foglie verdi (crescione, cavoli, cicorie, lattughe, finocchi, carciofi, sedani, porri, cipolle) e di tuberi (patate, patate dolci, carote, rape, ravanelli, bietole, topinambur, zenzero).
DRASTICO CAMBIAMENTO COMPORTAMENTALE
Ovvio che, per massimizzare il consumo di questi alimenti, serve un drammatico cambio di dieta, dal cibo pesante, grasso, proteico a quello leggero, naturale, fresco e innocente. Anche perché il cibo assurdo e dopante (cotto e animal-proteico), nonché le bevande sbagliate, rubano spazio prezioso alle sostanze giuste e indispensabili di cui il soggetto ha assoluto bisogno. Come comportamenti di supporto serve stop al fumo, regolari esercizi respiratori abbinati a ginnastica aerobica e traspirazione, a esposizione solare dovunque possibile, a esercizi defaticanti di rilassamento muscolare, a stop rigoroso ad ogni farmaco, a sufficiente riposo e sonno.
BASILARE IMPORTANZA DI UNA DIETA RIVITALIZZANTE
Serve in particolare una dieta priva di sale e di dolcificanti (zucchero e aspartame), e ricca al contrario di iodio e di minerali organicati, nonché di vitamine naturali e non sintetiche, in particolare la A, la C, la E e il gruppo B (B1, B2, B3 e la già citata B5), con abbondanza giornaliera di acqua biologica, ovvero di quel prezioso succo zuccherino-clorofillato che solo la frutta fresca e le verdure crude sanno garantire. Tutto questo si trova nei cereali integrali (saraceno, miglio, quinoa, riso scuro, mais, farro, fiocchi di avena rollati a crudo, semini di girasole, di lino, di sesamo, di zucca, di papavero), nella frutta secca (mandorle, pinoli, noci, noccioline, castagne, anacardi, ecc), nei legumi. Utilissime le verdure selvatiche tipo tarassaco, acetosa, selene, ortiche.
Valdo Vaccaro
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