LETTERA
PROSTATITE E REGIMI DIETETICI RESTRITTIVI DA PARTE DI MIO MARITO
Buona giornata. Mio marito, cinquantenne, da oltre 25 anni soffre di prostatiti e uretro-prostatiti.
Oltre ai soliti rimedi farmacologici a base di dosi crescenti di antibiotici, negli ultimi anni ha scelto regimi dietetici sempre più restrittivi, visti dalla prospettiva alimentare della famiglia italiana media, mettendomi un po’ in difficoltà rispetto alla preparazione dei pasti e rendendolo un alieno quando andiamo a pranzo o a cena fuori.
PROGRESSIVA ELIMINAZIONE DEI CIBI COMUNI
Ha cominciato con l’eliminazione di latticini, lieviti, farine raffinate, zucchero bianco, alcolici, caffè, bevande gassate, fritti, insaccati, e così via. Ora ha praticamente eliminato anche le carni, soprattutto le carni rosse.
EMOCROMATOSI TRATTATA CON SALASSI ED ERITROAFERESI
Due anni fa ha scoperto di avere un’emocromatosi ereditaria, mai conosciuta né trattata, che ha provocato un pesante accumulo di ferro in tutti i suoi organi, a partire da fegato e pancreas, e la sta trattando con salassi ed eritroaferesi (sono stati una ventina finora), i rimedi più semplici per abbattere la ferritina e favorire il graduale svuotamento degli organi dall’eccesso di ferro prodotto in 50 anni.
DAI NORMALI 75 KG È PASSATO AGLI ATTUALI 67
Comunque sia, una persona che era stabilmente intorno ai 75 kg ed altezza 177 cm oscilla negli ultimi 4-5 anni tra i 66 e i 67 kg, con un aspetto abbastanza scarnito. Oggi, per contrastare i suoi problemi uretro-prostatici e un ricorrente gonfiore intestinale, ha deciso di intraprendere la via di periodici digiuni, cominciando da settembre-ottobre.
STA PROGRAMMANDO UN DIGIUNO
In questo, trae spunto da una coppia di colleghi che praticano il digiuno nei cambi di stagione un paio di volte all’anno e ha raccolto molto materiale su internet (tra cui le sue considerazioni, dr Vaccaro, ed è per questo che le scrivo), oltre ad aver rispolverato un vecchio libretto sul digiuno di Harold Smith, pubblicato dalla Gribaudi.
TEMO PER UN SUO INDEBOLIMENTO
Io temo che così facendo mio marito si debiliti troppo e peggiori la situazione, mentre egli dice che rimettendo a posto l’intestino e liberando l’organismo da decenni di scorie potrebbe anche riacquisire un po’ di peso e vigoria fisica. Dove sta la verità? Grazie per la cordiale attenzione.
Silvia
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RISPOSTA
IL DIGIUNO NON INDEBOLISCE NESSUNO
Ciao Silvia. I tuoi timori verso il digiuno non sono necessariamente giustificati, visto che il digiuno fatto bene e quando serve non rappresenta un indebolimento ma al contrario un rafforzamento, visto che il non mangiare viene compensato da un riposo digestivo e da un risparmio energetico non indifferenti. Il peso perso da tuo marito non sarebbe molto, essendo lui già in fase di post-dimagrimento, e verrebbe comunque ripreso rapidamente. Devo anche dire però che sbaglia pure tuo marito a utilizzare il digiuno come cura specifica e risolvente, quando invece bisognerebbe prima eliminare diversi errori di impostazione tuttora in atto.
TROPPA IDEOLOGIA MEDICA SULLA PROSTATA
Non mi riferisco alle sue rigide modifiche alimentari che anzi condivido, a patto che le carni vengano eliminate al 100% e non solo per le carni rosse, ma alle convinzioni che albergano in lui sulla prostatite e soprattutto sulla emocromatosi. Parlare disinvoltamente, come state facendo, di ricorso ad antibiotici per la prostata, di ereditarietà e di salassi per la emocromatosi, fa capire quanto siate influenzati dalla medicina convenzionale. Una medicina che non sa e non può risolvere al meglio queste patologie, intervenendo essa sempre sul sintomo e mai sulle cause reali.
L’ALIBI SANITARIO DELLA GENETICA NON REGGE
Accampare l’alibi della genetica vi impedisce di capire i danni che ha fatto a se stesso consumando carni rosse per decine di anni. Ignorare che il dogma genetico è miseramente crollato e che tale materia è letteralmente implosa e rasa al suolo è un fatto grave. Non è questione di geni sbagliati ereditati dal padre o dalla madre, ma una questione di cattive abitudini alimentari mai messe in discussione e modificate in passato. I geni si possono correggere e migliorare, questa è la verità sacrosanta che ha dato una spallata definitiva alla medicina genetica. Spero avrete il tempo di leggere la mia tesina “Emocromatosi da cattive abitudini più che da geni impazziti“.
RIMEDI EFFICACI PER LA URETRO-PROSTATITE CRONICA IRRISOLTA
Ma veniamo al concreto. Trattare la prostata con i rimedi della medicina significa trasformare una semplice afflizione in ostica malattia cronica, causante mali peggiori come malattie alla vescica e ai reni per ritenzioni di urina provocate dalle cure mediche. Per disinfiammare la prostata e recuperarla alla normalità occorrono 3 o 4 bagni giornalieri ai genitali, nonché una dieta vegan-crudista tendenziale con priorità per i cibi vitali e alti sulla scala Simoneton, arricchita da succhi verdi alla clorofilla naturale, succhi di melagrana, germe di grano, semi di zucca, mezza cipolla cruda al giorno, aglio crudo tagliuzzato nelle tegoline, patate in abbondanza, avocado, cavolo, crescione o nasturzio d’acqua, cavolini Bruxelles, portulaca, fichi, uva, mirtillo, porro, zucca, tarassaco, malva, nonché tisane di coda cavallina o equiseto, tisane di ortica e di menta 3 bicchieri al giorno, assai efficaci nelle cure dei genitali.
DIGIUNO EFFICACE PER LA EMOCROMATOSI, PATOLOGIA DA NON PRENDERSI ALLA LEGGERA
Per quanto concerne l’emocromatosi, niente più bistecche e nemmeno ali o cosce di pollo, niente integratori, niente vita sedentaria, niente salassi, niente eritroaferesi. Pure qui bagni ai genitali per 3 semicupi di un quarto d’ora, camminata giornaliera di un’ora respirando profondo e sbuffando sonoramente, esercizi di stretching, esposizioni al sole e sudorazioni. Puntare a un riequilibrio generale e non a una cura specifica sui sintomi. Solo allora si potrà anche inserire, volendo, un bel digiuno fatto a regola d’arte, come descritto in diverse mie tesine, ritrovabili digitando le parola digiuno, dieta, prostata sul motore di ricerca del blog.
ESISTONO ANCHE IL SEMI-DIGIUNO E LA POTENTE CURA DELL’UVA
L’alternativa al digiuno rimane il semidigiuno, basato su alimentazione crudista, rivitalizzante e drenante, su spremute e succhi vari e su cura dell’uva, o su cura dell’uva di mattina alternata a quella dei fichi freschi nel pomeriggio, con al massimo un paio di panini integrali al pomodoro naturale nei momenti di sofferenza per eventuali morsi della fame in zona stomaco.
Valdo Vaccaro
I semicupi sono un toccasana per l'emocromatosi…ma quanti sono guariti così? L'arte dell'improvvisazione.
Se non capisci che è tutto l'insieme che serve per risolvere….non capisco che ci fai qui….mah
La domanda era semplice.
Servono risposte.
Le domande del piffero sappiamo farle tutti.
Le critiche sono ben accette. Costruttive, possibilmente.
Troppo semplice stare sempre a criticare.
Tutto è discutibile. Servivi tu…
Ma tu non sai costruire, con ogni probabilità.
O hai serie difficoltà in materia.
Eh no caro, non è una domanda del piffero. Dato che ha detto di lasciar perdere salassi e quant'altro per iniziare un percorso diverso è più che ovvio chiedere se ha mai avuto dei risultati positivi. Idem per il discorso genetico perché la genetica è una scienza fuffa ma ancora non ho letto di qualcuno che ha modificato i suoi geni con la dieta.
Lascia perdere dai, torna pure ad abbracciare un albero.
Se ci dai un buon paio di robuste cesoie, vedrai che te li modifichiamo noi i geni. E in ogni caso gli diamo una robusta sfoltita. I primi risultati randomizzati non dovrebbero farsi attendere.
Risposte, please. Alternative magari supportate dai fatti.
Qui la maggior parte di noi (io per primo) non ha background accademici o know how medico specialistici però ha un bel faldoncino di esperienze personali vissute direttamente sulla propria pelle. E non è poco. Tu non ce l'hai e quindi, per l'ennesima volta, non sai di che parli.
Non ti stanno bene i consigli di Valdo: perfetto. Però abbi il coraggio di metterci la faccia proponendo soluzioni pratiche da adottare, ponendo l'accento sugli aspetti di maggiore importanza e, soprattutto, sulle implicazioni palesemente e facilmente riscontrabili.
Che te ne venga fuori con le solite domande del piffero, sgradevolmente ed inutilmente polemiche e denigratorie, non fa altro che fornire ulteriori dettagli sul tuo modo di porti e di porre le questioni. Onestamente credo tu ci abbia fornito già un dettagliato identikit su chi sei.
Ripeto, troppo semplice sollevare dubbi (dai quali proveniamo tutti). Comprati una bella scatola di lego e impara a costruire. Non è mai troppo tardi.
Scusami, torno al mio carrubo.
Qual era la domanda? A differenza vostra non sono tuttologo e quando una cosa non la so non mi improvviso. Tu hai mai avuto a che fare con questa malattia? Valdo? Quanti guariti? Quanto sai di genetica e del famoso dogma?
Occhio ad abbracciarlo che tornano i calli.
Servono risposte. Portane qualcuna. Altrimenti taci.
Tranquillo, i calli li avevo ai piedi. Così come avevo cheratosi seborroiche, dermatite seborroiche, allergia a parietaria e graminacee, mal di schiena cronico e, soprattutto, asma bronchiale in bimbo di tre anni. Grazie ai consigli del tuttologo Valdo ho risolto tutto. Definitivamente. Di che vuoi venire a lodarti da queste parti, umile, sapiente e riduzionista Andrea?
Spariti messaggi.
Siete dei grandi!
Poi ditemi che vorreste dialogare ma…no
Ciao
Ps. Aspetto il numero.
(moderatore) @Andrea: continueranno a sparire fino a quando continuerai ad usare questo blog come una chat!
Per questa modalità usa tranquillamente la pagina facebook di Valdo.
Se continuerai su questa strada mi costringerai, mio malgrado, a rimuovere in blocco tutti i tuoi commenti.
Sei stato avvertito.