LETTERA
HO APPENA COMINCIATO COL VEGANISMO CRUDISTA
Egregio dr. Vaccaro, è da pochissimi giorni che ho iniziato a seguire lo stile di alimentazione di vita che lei propone. Il tutto è nato da un mio disagio alimentare. Da tempo sentivo dentro di me un certo rifiuto della carne, bovina e non bovina. Avvertivo insomma la necessità di cambiare qualcosa. In aggiunta a questo, gli ottimi risultati conseguiti da un mio collega d’ufficio grazie a un cambio radicale di dieta, mi hanno portato a tale decisione.
URETRITE E ANTIBIOTICI
Nell’ultimo mese precedente tale cambio, assunsi per ben tre periodi degli antibiotici, nonostante la mia sistematica ritrosia ai medicinali. L’ultima dose la presi per combattere una fastidiosa uretrite che comportava stimolo ad urinare anche dopo la normale minzione. Ho deciso quindi di sospendere il tutto, in quanto non avevo risultati, e mi sono buttato verso l’alimentazione vegetariana crudista (sapori ottimi e preparazione semplice). Fin da subito ho avvertito che qualcosa cambiava. Scomparsa del mal di testa per due giorni e notevole sollievo all’apparato urinario.
RIACUTIZZAZIONE DELLA SOFFERENZA E VOGLIA DI VIVERE MEGLIO
Tuttavia Ieri ho avuto una riacutizzazione della sofferenza, con un costante fastidio. Sono intenzionato a fare, per oggi un semi-digiuno, avendo consumato la prima colazione e per domani digiuno con acqua demineralizzata e, magari continuarla anche per mezza giornata di sabato, avendo degli impegni nei giorni successivi. Ho voglia di risolvere questa infezione. Ho voglia di vivere meglio. Grazie per gli insegnamenti che dà e per quelli che mi darà. Nando dalla Campania
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RISPOSTA
DEFINIZIONE MEDICA DEL TERMINE URETRITE
L’uretrite è un processo infiammatorio acuto o cronico a carico dell’uretra, il piccolo canale che porta l’urina dalla vescica verso l’esterno. La medicina ipotizza le solite cause idiopatiche, traumatiche e iatrogene, ma propende con decisione per quelle batteriche, virali e fungine, prediligendo com’è ovvio per la versione che crea più scompiglio, spavento e sconcerto, quella monatta del contagio, tanto per intenderci. Quella versione terroristica poi che permette la prescrizione e l’assunzione di farmaci. Se un medico non spaventa non è un medico, ma un quaqquaraquà, un ciarlatano senza arte né parte, un elemento da denunciare e da chiudere dietro le sbarre, un pericolo pubblico. Un pericolo pubblico non per la gente che guarirebbe gratis e per sempre, ma per la classe medica che rischia di finire non solo senza lavoro, ma anche di tornare ai tempi di Roma Imperiale, dove la professione medica era considerata attività delinquenziale, per cui curare dei sintomi significava finire nelle patrie galere.
VERSIONE TOSSICOLOGICA DELL’IGIENE NATURALE
La risposta dell’igienismo è diversa. Qualunque sia l’eziogenesi, si tratta di un problema tossicologico dovuto essenzialmente a stato di stitichezza e di sangue denso. L’eventuale presenza di batteri o di virus o di micotossine non comporta alcuna responsabilità di questi microrganismi, ma testimonia soltanto la loro compresenza intasante (nel caso di virus), liberante (nel caso di batteri e candide intervenuti a banchettare sulle sostanze nocive e intasanti). Inutile dunque scaricare le colpe su una partner sessuale, o su un fungo di troppo. Chi ha un metabolismo efficiente e sta in forma fisica accettabile non inciampa per niente in queste situazioni. Il mondo è poi pieno di gente che vive chiusa nel suo chiostro, priva di contatti a rischio, e carica ciononostante di uretriti e di alterazioni di tipo simil-sessuale.
LA PROVA DEL NOVE CHE HA RAGIONE L’IGIENISMO
La cura della non cura, e in particolare la cura del digiuno ad acqua distillata, è la prova del nove che l’igienismo naturale ha ragione al 100% e la medicina ha torto marcio sulla questione del contagio e della infezione batterico-virale-fungina. Se avessero senso logico le teorie monatte, mettersi a letto, riposare, bere acqua e attendere la guarigione, senza prendere alcun antibiotico, alcun antivirale ed alcun antifungino, significherebbe morte garantita, significherebbe essere divorati da quegli orribili mostri chiamati virus (in realtà innocenti detriti cellulari morti e inerti che gli errori alimentari del soggetto hanno costretto a rimanere all’interno del corpo), e da quelle canaglie di batteri opportunisti (in realtà preziosi soci collaboratori che vanno a consumare le sostanze velenose prodotte in ogni organismo già malfunzionante ed intossicato). La realtà invece dimostra che, dopo 3 o 4 giorni di digiuno igienistico, il paziente si ritrova sfebbrato e guarito completamente, senza effetti collaterali, coi batteri che sono rientrati ordinatamente e intelligentemente nei ranghi (visto che il cibo con cui banchettare si era esaurito digiunando), e coi virus che sono stati finalmente espulsi.
MAI CONTRASTARE LE CRISI ELIMINATIVE
Eventuali riacutizzazioni del male, eventuali sintomi di febbre, eventuali mali di testa, che dovessero manifestarsi in queste circostanze, sono ben lungi dall’essere patologie da contrastare o bloccare farmacologicamente, ma sono al contrario sintomi positivi e costruttivi di crisi eliminative, ovvero segni inequivocabili che il sistema immunitario sta facendo il suo lavoro, sta assolvendo il suo ruolo di scaricatore delle tossine interne.
I PREZIOSI SCARICHI DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Ogni qualvolta una persona opta per un periodo di purificazione, sia esso miglioramento dieta, sia esso vacanza rilassante e defatigante, sia esso semidigiuno o digiuno, è logico ed inevitabile che il sistema immunitario, tenuto troppo a lungo schiavo dello stress, dei veleni cibari carnei e alto-proteici, dei caffè e dei cibi salati-zuccherati-concentrati-cotti-arricchiti, dei farmaci e dei vaccini, delle attività sportive prolungate, si scateni finalmente e opti per una operazione liberatoria di scarico una-tantum. Assumere farmaci o anche tisane, caffè, the, cole, in tali circostanze è rigorosamente vietato in quanto il sangue, migliorato e fluidificato, diventerebbe veicolo veloce di neo-avvelenamento intensivo.
GLI AVVELENAMENTI AVVENGONO A LIVELLO INTESTINALE, EPATICO E RENALE
Per una guarigione definitiva occorre piuttosto sconfiggere gli avvelenamenti che partono dal malfunzionamento renale, dall’ammoniaca e dalla creatinina che si formano nelle urine a causa dell’alimentazione acidificante e putrefacente di tipo ittico, carneo e caseinico. Per un miglioramento immediato occorre ricorrere a ottimi centrifugati di carote, di patate, di sedano, di mele, di bietole e di topinambur, a fantastici piatti crudi di cetrioli, di carciofi e di finocchi, e a secondi piatti superenergetici di cereali integrali, di patate, zucche, legumi e cavolfiori. Fin quando circolano in Italia ideologie becere e devianti, come quelle espresse da Agostino Macrì, in rappresentanza addirittura dell’Unione Nazionale Consumatori, c’è ben poco da sperare.
CERCHIAMO DI STABILIRE QUALI SONO GLI SCIENZIATI E QUALI SONO GLI INCOMPETENTI
Macrì si lamenta che sui dibattiti riguardanti l’alimentazione, “intervengano sempre più spesso pseudo-scienziati che attribuiscono pericoli per la salute alla carne bovina, che è insostituibile soprattutto nella prima infanzia”. Lo pseudo-scienziato Valdo Vaccaro si sente chiamato in causa e gli risponde pubblicamente per le rime. La carne è insostituibile ed impareggiabile, non per far crescere sani i bambini, ma per massacrarli anzitempo col peggior veleno esistente sulla terra, che si chiama proteina animale!
UN PAESE MAGNIFICO CHE, PER COLPA DEI BOIA, È COSTRETTO A PUZZARE MALEDETTAMENTE DI SANGUE
Oltre undici grammi al giorno di superproteina vegetale, quelli contenuti in un bicchiere di succo di carote e di sedano, o in un bicchiere di arance e una crema di avena, diventano veleno acidificante per qualsiasi bambino europeo, americano, africano o asiatico che sia. Oltre 20-30 grammi al giorno, quelli di una qualsiasi dieta crudista vegana, diventano veleno acidificante per qualsiasi adulto, maschio o femmina, di qualsiasi professione, di qualsiasi credo e di qualsiasi continente. Queste cose le sanno ormai a memoria anche la OMS e la FAO, oltre che l’ex Ministro della Salute Umberto Veronesi. Ma in Italia, circondati come siamo da sangue e caseina, viviamo ancora ai tempi di Marco Caco.
NON ACCONTENTANDOSI DI AMMAZZARE, I BARBARI VOGLIONO ANCHE L’AUREOLA SANTIFICANTE E GLI ALLORI DELLA SCIENZA
Gli fanno eco, in un indecente, cinico e vergognoso articolo del Blog “Salute 24”, intitolato “Proteine, ferro e pochi grassi: l’importanza della carne bovina”, Robert Pickard, presidente dell’ente macellatorio inglese British Nutrition Foundation, Franca Marangoni, della filiale Italian Nutrition Foundation, e Jeff Wood, professore all’Università di Bristol, dove, tra gli altri sproloqui, appare che gli esseri umani sono indiscutibilmente onnivori, e che la carne bovina è quanto di meglio e di più tenero e salutare esista per l’alimentazione umana. Inutile dire che il convegno, realizzato al Boscolo Exedra di Roma, era sponsorizzato ed organizzato dalla Assocarni, dalla Eblex e dalla Eurocarni.
GIUSTIZIA BOVINA PIUTTOSTO CHE UMANOIDE
Qualche lettore mi ha comunicato la sua irritazione. Gli ho detto che non serve. “Fin quando esisterà un solo macello sulla faccia della Terra, parlare di evoluzione umana sarà una chimera”, scrisse il grande Voltaire. Se pensiamo che non esiste al mondo paesotto privo del suo macello, e che si assassinano giorno e notte a ritmo continuo persone rispettabili e civili, solo perché indifese e con due gambe in più, c’è davvero di che invocare la giustizia divina, che sarà inesorabilmente giustizia bovina, piuttosto che umanoide.
Valdo Vaccaro
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