LETTERA
Valdo, mi chiamo Renata e abito nella provincia di Varese. Sto seguendo da qualche mese il suo canale telegram, che mi sta interessando moltissimo. Da un po’ sto provando anche a seguire i suoi consigli in fatto di alimentazione. Il mio “problema” è che ho attualmente in corso da circa una settimana una bruttissima dermatite che non fa altro che espandersi. Sembravo riuscire a contenerla, in realtà da circa 3 giorni è esplosa e non si arresta. La mia domanda è questa: avendo ben capito che si tratta di una crisi eliminativa, io però non so più cosa fare per il prurito continuo e indescrivibile, le macchie, i puntini, il dolore al tatto. La prego mi aiuti, sono disperata. Io sto facendo impacchi di argilla, sto anche bevendo l’acqua, sto mettendo calendula, tee tree e oli essenziali vari. Ma non ce la faccio più. Renata
RISPOSTA
TUTTO AVVIENE SECONDO PRINCIPI E SECONDO LOGICA
Nessun dubbio che si tratti di un processo depurativo di alto livello. L’intensità di ogni crisi eliminativa è proporzionale al materiale tossico accumulatosi all’interno del corpo, alla sua quantità e alla sua composizione chimica. Impossibile dire esattamente quanti giorni durerà il prezioso fenomeno. Dico prezioso senza esagerare, dal momento che la tua pelle si sta sobbarcando un incredibile lavoro disintossicante, ovvero tutti quei compiti che la restante parte del tuo sistema emuntorio non riesce a gestire e a smaltire. Il fegato svolge un migliaio di funzioni depurative, mentre i reni sono impegnati allo spasimo e senza sosta nel filtraggio del tuo sangue. Pensa dunque a quanto brava è la tua pelle in questo momento. Tu la chiami bruttissima dermatite, in perfetta linea con le definizioni e le valutazioni dei dermatologi convenzionali. La scienza igienista e la medicina naturale la chiamano invece bellissima dermatite.
SERVE TANTA ANGURIA A STOMACO VUOTO
Occorre dunque accogliere con grossa soddisfazione macchie, puntini, dolorini e pruriti vari, possibilmente accelerati dal clima secco di questa estate tropicale.
Non si deve affatto bere tanta acqua come insegnano i dottori e come raccomandano i fabbricanti di acque minerali. Bisogna piuttosto bere in abbondanza acqua biologica, ovvero succo zuccherino da frutta acquosa e succo amarognolo da verdure tenere e ricche di clorofilla.
BISOGNA ALLEGGERIRSI E NON APPESANTIRSI
Perché mai tutto questo? Presto detto. Se bevi un litro d’acqua o due, a malapena riesci a mandar fuori un bicchiere poiché la media dell’uomo attuale viaggia carico di inquinamento, di stress e di preoccupazioni, per cui l’acqua minerale assunta non idrolizza, ma appesantisce ulteriormente l’organismo. Al contrario, l’acqua biologica disincrosta i veleni antichi che il fegato a suo tempo ha distribuito nelle cellule lipidiche e nei cuscinetti di grasso. Inoltre essa, essendo viva, possiede la forza indispensabile per espellere rapidamente le sostanze estranee e sgradite. Ti invito a leggere la mia tesina “Dermatite atopica e straordinaria cura della non cura“.
OCCHIO ALL’ALIMENTAZIONE
Essendo i problemi segnalati derivanti da diversi fattori come anche forfora, secchezza, allergie, problemi intestinali, è importante migliorare le proprie scelte di alimentazione e di comportamento. Una delle vitamine più importanti è sicuramente la biotina. La troviamo in tutta la frutta secca come pinoli, noci, mandorle, pistacchi, anacardi, semini vari, avocado e, in minore ma sempre rilevante misura nei germogli, negli spinaci, cavoli, carote, cavolfiori, ortiche, broccoli, alghe, funghi, grani integrali, lattuga e radicchi vari.
FREGAGIONI, MASSAGGI E CATAPLASMI
Importante curare la respirazione, la traspirazione, l’esposizione solare, e il concentrarsi in particolare sulla depurazione del sangue. Massaggi al cuoio capelluto mediante olio extravergine d’oliva, o con olio di cocco, con olio di lino, o persino con l’interno delle bucce di avocado maturo, apportano sicuro beneficio. Anche le fregagioni sul cuoio capelluto con radice di zenzero o con cipolla rossa piccante o con bulbo d’aglio, stimolano la ricrescita di capelli più forti.
L’uso di cataplasmi di fango termale da applicarsi a freddo alla radice del cranio e sulla fronte, e di notte sul ventre, concludono i miei suggerimenti.
Valdo Vaccaro
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