LETTERA
ULCERA DUODENALE CONFERMATA
Gentilissimo dottore, proprio stamane ho ritirato analisi delle feci effettuate settimana scorsa e mi hanno riscontrato helicobacter pylori con esito positivo, e quindi ulcera duodenale.
Penso che i sintomi dello stomaco siano dovuti probabilmente a questo batterio. Il mio medico mi ha già detto che devo fare, secondo lui, una cura di un mese con 6 pastiglie al giorno. Sono assolutamente contrario, e ho anche la certezza che lei mi suggerirà una cura più efficace senza farmaci. La ringrazio per la sua accurata attenzione, e la saluto.
Erriccetto
RISPOSTA
RIVESTIMENTI GASTRICI E AGGRESSIONI ACIDE
Ogni volta che si mangia, lo stomaco bagna il cibo nei suoi acidi per continuare quella digestione iniziata in bocca mediante accurata masticazione. Gli acidi preposti alla disgregazione di grassi e proteine sono a volte in grado di danneggiare le pareti dello stomaco e del duodeno, che è la parte intestinale più prossima allo stomaco. Il solo motivo perché questo non accade è che i tessuti in questione sono protetti da un rivestimento mucoso e spugnoso che resiste all’aggressione dell’acido.
BOTTONCINO ULCEROSO E SIMULTANEA COMPRESENZA DEL BATTERIO
A volte comunque, complici alcune nostre scelte alimentari, comportamentali e terapeutiche, il tessuto viene corroso e si forma una ulcera peptica, grande in genere quanto un bottone della camicia, con la simultanea compresenza del batterio Helicobacter pylori che, per l’igiene naturale non è causa di un bel niente ma solo conseguenza opportunistica di una pre-esistente situazione patologica locale.
SINTOMI
Il dolore nell’ulcera duodenale viene descritto come una sorta di bruciore intenso, come intenso mal di pancia, o anche come una urgente voglia di cibo, di tipo fastidioso, sordo e costrittivo, che può anche peggiorare di notte. Altri sintomi possono essere il rutto, la perdita di appetito, la nausea e il vomito. L’assunzione di cibo può in effetti fare da calmante e attenuatore dei sintomi. Uno dei consigli medici è di ricorrere infatti a pasti leggeri e frequenti.
TIPI E CAUSE DI ULCERA
Ci sono tre tipi di ulcere, classificabili in duodenali, peptiche e gastriche. Molto più frequenti le duodenali (4-10 volte) rispetto alle gastriche, con prevalenza maschile 3:1, e con picco massimo tra i 30 e i 40 anni.
Sulle cause, è tipico dei medici non pronunciarsi troppo, visto che l’eziologia può condurre a risultati imbarazzanti e mettere a nudo errori nutrizionali e magagne terapeutiche.
Pertanto si fanno solo delle ipotesi. Si parla insistentemente di ipersecrezione acida, di aumento numero cellule acido-secernenti nella mucosa gastrica, di aumento della risposta gastrica agli stimoli secretori.
Si parla di alterata capacità di inibizione da parte dell’ormone peptico gastrina, preposto a regolare la secrezione. Si parla di ridotta secrezione di bicarbonato, o anche di caffeina che stimola le secrezioni e facilita l’insorgenza di lesioni. Non da escludere i danni iatrogeni con i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). L’uso di farmaci tipo l’aspirina e l’ibuprofen, porta a danneggiamento della pellicola protettiva gastrica, tanto che diversi pazienti guariscono con semplice stop all’uso di tali medicine.
La presenza di helicobacter pylori, sia nelle gastriti che nelle duodeniti, si ha nell’85% dei casi.
Secondo la medicina convenzionale, notoriamente pasteuriana e monatta, le alterazioni indotte da questo batterio potrebbero rendere la mucosa duodenale più sensibile all’insulto acido e quindi predisporre all’ulcera.
Il 95% delle ulcere si localizza nel bulbo duodenale, entro 3 cm dal piloro. Complicanze dell’ulcera possono essere emorragie, perforazione e stenosi (occlusione), tutti argomenti buoni per spaventare e spingere a determinate cure.
CURE E TRATTAMENTI MEDICI
Le cure mediche sono basate su farmaci intesi a ridurre la produzione di acido (Pepcic AC o famotidina, Zantac 75 o ranitidina, Tagamet 100 o cimetidina, scordando che, tutti i farmaci alla lunga acidificano).
I medici chiedono anche di interrompere, almeno in via temporanea, l’uso di succo di arancia e di pompelmo, sospettati evidentemente di acidificare. Il consiglio medico sottolinea di bere almeno due litri di acqua al giorno (senza specificare che tipo di acqua), e di bere un bicchiere ogni volta che si sente del dolore.
SOLUZIONI NATUROPATICHE ED ERBORISTICHE
La naturopatia di tipo erboristico consiglia di dare preminenza al riposo, di non bere nulla a tavola ma di farlo lontano dai pasti, di masticare ogni cibo in modo accurato, di bandire carni e proteine animali, piatti piccanti, irritanti, alcolici, caffè e fumo. Suggerisce purè di patate, succo di carota un bicchiere al giorno, succo di cavolo (30-70 grammi al giorno), cavolini di Bruxelles, cavolfiori.
PRIMA REGOLA DELL’IGIENE È CHIUDERE IL RUBINETTO VELENI
Ovvio che l’igiene naturale è assai vicina a tali posizioni. Ovvio che punti tutto su alimenti alcalinizzanti come frutta e verdure crude, e demonizzi carni, pesce, latticini e uova, zucchero e sale, the e caffè, alcol e Coca-Cola, sostanze estremamente acidificanti ed estremamente dannose per il nostro corpo. Prima regola è sempre quella di chiudere il rubinetto dei veleni esterni.
TESINE DA LEGGERE
- Acalasia esofagea, questione virale e questione immunitaria
- Helicobacter, riflussi gastrici e pilorotomia
- Ulcera duodenale guaribile naturalmente
- Vitto Valdiano
UNA FAMOSA GUARIGIONE DI LEZAETA
Lezaeta cita l’odissea di Andres Zuloanga da Santiago, affetto per tre volte ad emorragia allo stomaco. Nel mese di luglio del 1934 doveva sottoporsi a una operazione per ulcera duodenale ed aderenze al fegato.
Ma, prima di sottoporsi all’operazione, volle provare il metodo lezaetiano (derivato da Padre Taddeo di Wiesent, e dalla naturopatia tedesca di Louis Kuhne). In 6 settimane di trattamento, l’infermo ristabilì totalmente la sua salute, normalizzando persino lo stato di eccessiva magrezza che lo aveva accompagnato per anni.
SOSPETTOSA UNANIMITÀ SULLA DEMONIZZAZIONE DEL BATTERIO E SULLE TECNICHE ERADICANTI
Se andiamo su internet, ci sono decine e decine di siti medico-farmaceutici tutti favorevoli a soppressione farmacologica del demonio helicobacter, tutti in gara a chi offre la più efficace terapia eradicante.
Tutti fuorché uno, più che mai nobile ed interessante. Nobile perché firmato da medici coraggiosi e trasparenti.
Ricordiamo che nella flora batterica di sani e malati alberga sempre e comunque, in quantitativi normali, l’Helicobacter pylori, senza causare danni.
DUE IMPORTANTI RICERCHE IN CANADA SMENTISCONO LE CURE MEDICHE
Vi si citano due studi successivi svolti in Canada nel 2003, il primo da Veldhuyzen e Van Zanten, eseguito su 157 pazienti trattati con farmaci attivi anti-helicobacter (lansoprazole, claritromicina e amoxicillina), e il secondo da Kearney D.J. su 432 pazienti con helicobacter e con storie di dispepsia e di ulcera gastrica pregressa, tutti trattati mediante terapie di eradicamento verso il batterio. Ebbene, nel primo studio non vennero riscontrati benefici a lungo termine dei farmaci rispetto al placebo, nel secondo studio invece, a distanza di un anno, i costi per il trattamento della patologia rimasero costanti, indicando che non c’era stata alcuna guarigione.
NIENTE GUARIGIONI MA INSORGENZA DI ALLERGIE ED INTOLLERANZE
Il trattamento eradicante anti-helicobacter non farebbe altro che amplificare il diverticolo successivo, senza risolvere un bel niente. Inoltre causerebbe effetti collaterali come resistenza agli antibiotici e insorgenza di allergie ed intolleranze alimentari. Di fronte a una dispepsia, le alternative naturali sono veramente tante, ed è assurdo che oggi sia quasi obbligatorio sottoporsi a terapie aggressive e non risolutive, come se esse rappresentassero l’unica via di cura.
COMPLIMENTI ALLO STAFF MEDICO DI EUROSALUS, CHE NON ESITA AD ANDARE CONTROCORRENTE
Anche il reflusso gastroesofageo, la gastrite e l’ulcera sono forme patologiche che in gran parte, se non addirittura del tutto, possono essere affrontate e risolte con successo tramite un riequilibrio vitale comportamentale ed alimentare. Il fatto che a firmare gli ultimi due paragrafi sia lo Staff Medico di Eurosalus, a cui vanno tutti i miei complimenti, ha importanza eccezionale e segna un netto cambio di tendenza.
RIPOSO DIGIUNISTICO SEGUITO DA REGIME ALIMENTARE A BASE DI FRUTTA
La naturopatia tedesca del cileno Manuel Lezaeta, suggerisce un regime alimentare a base di frutta cruda per prima cosa (incluso arance e limoni), e a base di insalate crude, più 3 bagni al giorno di 20 minuti cadauno ai genitali e un cataplasma notturno di fango sul ventre, in linea più o meno con la dieta strepitosa vegan-crudista del medico zurighese Max Bircher-Benner, che curava con gran successo gli Zar di Russia e altri regnanti europei.
LE SOLUZIONI INTELLIGENTI ABBONDANO ANCHE FUORI DALL’IGIENISMO
Se pensiamo che il medico iraniano Fereydoon Batmanghelidj curava gli ammalati di gastriti, duodeniti e ulcera duodenale con stop all’alimentazione e cura dell’acqua, non serve nemmeno scomodare le carte vincenti dell’igiene naturale, basate per l’appunto sul riposo fisiologico, ovvero su 3-5 giorni di digiuno totale ad acqua, un giorno a frutta e una ripresa nutrizionale basata sul solito schema nutrizionale vegano tendenzialmente crudista.
Valdo Vaccaro
Il fatto che l'helicobacter pylori sia stato "scoperto" solo di recente o portato all'attenzione della massa, con tutti i mezzi di ricerca che esistono oggi mi insospettisce tonnellate di antibiotici venduti che spazzano via tutto ' come sparare ad un passerotto con un missile cruise, rendoci ancora più deboli e succubi delle lobby farmaceutiche.
un saluto cordiale
n.b. quella del passerotto è solo una metafora non sono un cacciatore.
Io feci una cura inutile di una settimana di antibiotici.Mi dissero che il virus persisteva e che vrei dovuto rifarla aumentando le dosi.Li mandai a quel paese e cominciai ad alimentarmi in maniera più salutare.Da anni non ho piu problemi.