TUMORE, BARRIERA E STRUMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO

da 23 Set 2011Visuale igienista di tumore e cancro

(Conferenza di Roma, AVA, del 22 Settembre 2011)

LA STRAORDINARIA TESTIMONIANZA DELLA SIGNORA NIKOL

Al gentile pubblico chiedo un grande applauso per la Signora Nikol, venuta qui appositamente da Rieti per portare a me, ma soprattutto a voi tutti, il suo messaggio e la sua straordinaria testimonianza personale. “Il nodulo al seno non c’è più, ed è scomparso grazie ai consigli e alla dieta che mi ha raccomandato il caro amico Valdo”. “Il nodulo al seno non c’è più, con grande scorno per tutta la cerchia di medici che mi hanno letteralmente tormentata, terrorizzata, forata ed inforbiciata per oltre un anno, senza cavare un ragno dal buco”. Per chi non si ricordasse della sua incredibile storia, si vada a leggere la tesina “Il calvario femminile del nodulo al seno”.

È IL NOME CHE FA LA DIFFERENZA

Se riesci a prendere un appuntamento col professor Umberto Veronesi ti costerà 500€ per una mezz’oretta, e potrai pure ritenerti fortunato. Non solo lui, ma anche Azzolina, Mandelli e perfino Giorgio Calabrese. Qualunque nome grosso del settore ha una determinata quotazione, basata sulla legge economica della domanda e dell’offerta.

Per ascoltare Valdo Vaccaro, un nessuno, un quasi-abusivo per le leggi italiche, un dilettante allo sbaraglio, un ciarlatano che si permette di trattare un argomento come il cancro senza aver mai messo piede in una sala operatoria, in un ospedale, in una facoltà di medicina, le cose stanno diversamente. Per Valdo Vaccaro si entra gratis in questa saletta dell’AVA, sottoscala capitolino intasato all’inverosimile. E ho piacere che sia così. La mia non è una recriminazione economica. Ognuno ha il suo valore di mercato e la sua considerazione. Chi non è medico, resta in ogni caso fuori dal gioco. Rappresenta una evidente anormalità, una stonatura. Come chiamare un ciclista del Tour de France a dire la sua in un forum sul gioco del calcio. Come chiamare un gay a un meeting dal titolo “Il miglior metodo di conquistare le donne”.

TAGLIARE NON SIGNIFICA NECESSARIAMENTE SAPERE

Sembra quasi che, per conoscere il tumore, tu lo debba necessariamente tagliare, rimuovere, analizzare classificare. Ma, se questo fosse vero, se questo fosse giusto e razionale, non dovremmo nemmeno trovarci qui, nell’anno 2011, cioè 40 anni dopo il lancio della guerra al cancro da parte di Nixon, a parlare di tumore e di cancro, di patologie che sono in spaventoso ed irrefrenabile aumento, nonostante l’esercito di medici e di oncologi che ci circondano in ogni angolo del paese e del mondo intero.

DOVREMMO FARE SONNI TRANQUILLI

Con le frotte di chirurghi che vengono sfornati a getto continuo dagli Atenei di Medicina e Chirurgia, e che fanno a gara nel condurre operazioni estirpative di ogni genere, dovremmo fare sonni tranquilli, dovremmo aver già risolto il problema del cancro non da anni ma da decenni. Tutti sappiamo invece che il cancro è sempre lì e che i chirurghi, con tutti i loro attrezzi taglienti, continuano a fare buchi nell’acqua, e continuano a cercare di convincerci che prima o poi troveranno, a colpi di pinze, di forcipi e di bisturi, il modo di vincere la loro battaglia contro il cancro. I medici, anche quelli dissidenti o radiati dall’ordne, anche quelli che si propongono come alternativi, sono caratterialmente degli amputatori di organi e di tessuti sia per formazione scolastica che per deformazione mentale. È semplicemente più forte di loro.

IL BISTURI È IL SIMBOLO DEL FALLIMENTO SANITARIO

Non sarà piuttosto che più si taglia e meno si sa? Non sarà piuttosto che il professor Oliver Wendell-Holmes, professore di anatomia e fisiologia ad Harvard, avesse tutte le ragioni del mondo nel dire che “Il bisturi è il simbolo del fallimento medico”, e che “Se gettassimo tutta la materia medica sul fondo del mare sarebbe la salvezza per l’umanità e la rovina per i pesci?”

IL SEGRETO DELLA SALUTE STA NELLE MANI DEI FILOSOFI

Non sarà che proprio l’assenza di quel bisturi e di quella laurea in medicina permettano a uno come me di essere molto più credibile e qualificato di un qualsiasi medico esperto ed attrezzato, e carico magari della solita prosopopea dello specialista in tecniche sbagliate? Non sarà che proprio gli scalcinati come me, cioè i filosofi della salute, quelli che non sanno nemmeno cosa sia una sala di anatomia, quelli che usano il bisturi al massimo per tagliare un’anguria o un melone, possiedano la formula giusta per risolvere questi problemi, per togliere le castagne dal fuoco, per tarpare le ali all’infinita arroganza di una chirurgia oncologica sempre più fallimentare, per riportare l’interventismo medico nei giusti binari della logica e del buonsenso?

I BINARI DI PITAGORA E DI IPPOCRATE

In quei binari poi che già avevano tracciato con sapienza e maestria Pitagora ed Ippocrate. In quei binari che parlano non chiaro ma chiarissimo, per cui “La Natura è sovrana medicatrice dei mali”, e non certo il medico, non certo il farmaco, e men che meno il bisturi? Fatto sta che ho in mano due tesine del 28 genaio 2009 e del 19 gennaio 2010, dati rispettivi titoli “Zona Tumore e Zona Cancro”, e “Lipotoxemia ed emoviscosità, ovvero cancro”.

STAMPARE LIBRI E LEGGERE LIBRI SONO COSE ASSAI DIVERSE

La carta si lascia scrivere. Il mondo è pieno di robaccia inutile. I cassonetti delle immondizie sono stracolmi di materiale scritto che nessuno ha mai letto. Libri stampati dai dietologi, ovvero dai massimi creatori di cancro. Atkins, Sears, Agatson, D’Adamo, Montignac, Dukan, bravi a riempire i bidoni della spazzatura. Succede a Manila, in Filippine, ma chissà da quante altre parti ancora. L’ho verificato di persona. L’importante è dire che c’è stata una tiratura di 5 milioni di copie. Nessuno che fornisca le statistiche sulla lettura effettiva dei libri stessi. I miei libri invece non si trovano. Molta gente mi scrive e protesta. Li dovete cercare e magari ordinare su internet. La cosa importante è che essi vengono letti, e non gettati nelle immondizie.

PIÙ CHE CAMPANA FUORI DAL CORO, UN DOCUMENTO-BOMBA IN TERMINI DI CHIAREZZA

Come queste due tesine, che sono state lette ed apprezzate pubblicamente dallo stesso professor Veronesi: “Una campana fuori dal coro e carica di verità”, “Una campana che non sentirete facilmente da altre parti”. E io vi dico, cari amici di Roma, che questi due documenti non sono solo una campana fuori dal coro, ma sono un’autentica bomba. Non è che si tratti di cose superate ed obsolete?

LA FARSA INFINITA DELLA SOSTANZA MAGICA ANTICANCRO

Non hanno forse trovato nel frattempo nuove miracolose sostanze nella giugla dell’Amazzonia, scuoiando nuovi tipi di rane e di pipistrelli, o staccando dai fondali marini nuove alghe e nuovi microrganismi? Tutte balle. È da 50 anni se non di più che la Medicina grida “Eureka” ad ogni ultimo ritrovato magico. La congregazione medica costa carissima. Le servono fondi. Fondi per la ricerca sul cancro che continua nonostante tutto. Ricerca di cosa, poi? Ma se si sa già tutto, non da ieri ma dai tempi di Ippocrate!

IL MAIALINO TOMMY

In “Zona tumore e zona cancro” ho messo in chiaro l’estrema importanza delle parole, la necessità basilare di chiamare ogni cosa col suo nome appropriato. Chiamare una cosa con un nome, piuttosto che con un altro fa una enorme differenza. Definire il maialino come amico inseparabile dell’uomo, chiamarlo Tommy e mettergli magari un cappellino in testa, come succede in Medioriente, dove caracolla per i giardini, familiarizza con cane e gatto, corre incontro affettuoso al padrone e ai suoi bambini, lo salva dai maltrattamenti e dal macello, restituendogli tutta la dignità che esso si merita. Chiamarlo invece suino da allevamento, lo scaraventa nell’inferno della trafila macellatoria e salumeristica.

CHIARIMENTO SU CANCRO E TUMORE

Tumore significa tumore e cancro significa cancro. Vitamina naturale è una cosa, visto che sta nella frutta viva e nelle verdure crude, e vitamina sintetica è tutt’altra cosa, visto che è un vero e proprio farmaco coi suoi bravi effetti collaterali. Minerale significa per noi minerale organicato, quello che non pone stress da intasamento ai glomeruli renali, mentre il minerale degli integratori è un’altra cosa ancora.

CHIARIMENTO SU ZUCCHERO E SUCCO ZUCCHERINO

Zucchero per noi significa succo zuccherino della frutta, o magari il succo di canna e il succo di bietola, e non il prodotto industriale derivato da canna o bietola con cotture ad altissima temperatura e annessi processi di sbiancamento. Proteina per noi significa quella giusta quantità minima di aminoacido che si trova in ogni frutto e in ogni vegetale in quantità equilibrate e razionali, tali da non superare il tetto massimo di 30 grammi al giorno, oltre i quali il nostro pH va in acidificazione. Niente a che vedere quindi con le proteine nobili derivate dai lugubri e angoscianti macelli, strumenti di sofferenza e di morte sia per le innocenti vittime quadrupedi, piumate e pinnate, che per i loro aguzzini bipedi.

LA PAROLA APPROPRIATA SIGNIFICA LIBERTÀ

Questi chiarimenti sono basilari. “Togliere il potere della parola alla gente significa toglierle la libertà, perché la costringi a seguire i tuoi ragionamenti e i tuoi concetti”, diceva un tizio di nome Confucio, vissuto guarda caso 2500 anni fa, ai tempi di Pitagora. La parola “cancro” terrorizza più che far paura, sia per la sua altissima mortalità che per le sofferenze che comporta. Il cancro è la sintesi massima dello squilibrio umano.

TUTTO PARTE CON LA PUTREDINE REALE

Dovessimo tracciare la storia del cancro, andremmo indietro ma non di molto. Non si parlerebbe poi di cancro, ma di tumore benigno e tumore maligno, due cose ben diverse. Anzi si parlerebbe di putredine reale, visto che ad ammalarsi di cancro erano sempre e solo i reali e i dignitari di corte, ovvero quelli che avevano il privilegio esclusivo di mangiare sia la cacciagione (vedi battute di caccia alla volpe e a tutto il resto), che la carne dei propri cavalli e dei propri armenti.

UNA ENORME DISPARITÀ TRA IL TUMORE E IL CANCRO

Restando però ad oggi, la differenza tra un tumore e un cancro è stratosferica, anche se per chi ha delle fette di salame al posto degli occhi, come la medicina moderna, tumore e cancro sono la stessa cosa, miomi, adenomi, lipomi, timomi, noduli, cisti e fibromi, equivalgono a tanti cancri localizzati. Per chi sa come funziona l’organismo, e la scienza igienistica pur snobbando il bisturi ha da sempre dimostrato una perfetta conoscenza funzionale del corpo umano, la differenza tra tumore e cancro è la stessa che passa tra un trullo di Alberobello e il Monte Bianco.

TUMORE COME INCAPSULAMENTO TOSSICO

Il tumore localizzato non è che una forma difensiva, per quanto estrema, creata dal sistema immunitario. Un sintomo serio, ma abbastanza normale, non molto dissimile dal raffreddore. Una costruzione logica e intelligente, una barriera contro la cachessia e contro l’avvelenamento generalizzato, un convogliare l’eccesso tossico interno in un determinato punto di raccolta. Il tumore è l’incapsulamento dei veleni in una nuova entità corporale operante in sinergia col corpo, o se vogliamo in parassitismo con esso. Riceve infatti sangue, e le sue cellule vengono alimentate e ripulite regolarmente.

UNA NUOVA CULTURA CHE RIPRISTINI I FASTI DELLA SCUOLA MEDICA SALERNITANA

Serve evidentemente una nuova cultura, totalmente diversa da quella terroristico-medievale della medicina, per la quale le malattie arrivano tuttora a casaccio, o per l’opera degli spiriti cattivi. Quella medicina dei curati, degli esorcisti, degli stregoni, dei monatti, dei lazzaretti e dei cerusichi, contro cui si scagliò con enorme successo la Scuola Medica Salernitana, l’unica scuola al mondo a tenere alta la reputazione del termine “medicina”.

LA ROMA DEI CESARI SAPEVA FARE LE SUE SCELTE

Se Roma Imperiale, nel periodo del suo massimo splendore, mise al bando la medicina e vietò legalmente ogni attività medicina per 700 anni di seguito, ci dovevano essere dei motivi. Se tra i grandi imperatori, ci fu anche un Marco Aurelio le cui istruzioni igienistiche vengono tuttora lette ed apprezzate in America, ci dovevano essere dei motivi. Se la salute fisica e spirituale della gente e dei mitici legionari era alle stelle, ci dovevano essere dei motivi. Il cavolo crudo era il simbolo ed il segreto della salute romana, secondo Catone il Censore. Ma quando si dice cavolo si va oltre, si dice verdure, frutta, radici e semi.

NON SETTE O SETTANTA, MA SETTECENTO ANNI

Parliamo di una Roma che costruiva strade millenarie, acquedotti strepitosi, stadi, arene, templi, vespasiani cittadini e terme da favola. Parliamo di una Roma capace di pregettare e realizzare grandi opere, ma anche di acculturare, di offrire o imporre la sua lingua e le sue leggi a raggera nel mondo di allora. Di una Roma avanzatissima, amata, temuta ed invidiata. Di una Roma comunque sana e potente. Di una Roma culla della civiltà. Di una Roma senza operazioni, senza farmaci, senza un singolo medico, senza un singolo chirurgo. Settecento anni non sono 7 anni e nemmeno 70. È una enormità. Significa che le cose funzionavano a pennello. Settecento anni di cavoli, carciofi, porri e finocchi. Settecento anni di melograni, fichi, uve, olive, datteri, fichi d’India, carrube ed orzo abbrustolito. Non abbiamo scuse. Non possiamo dire che ci mancano i buoni esempi concreti.

LE SOLUZIONI IGIENISTICHE AL TUMORE

Che fare con un tumore? Con un ospite indesiderato che ci siamo creati e che portiamo addosso, che tende a crescere e a prendere possesso della nostra salute e della nostra sorte? Gli igienisti non tagliano e non rimuovono, non ricorrono al farmaco, alla chemio e alla radiologia. Gli igienisti insegnano a capire il percorso del tumore, a disinnescare, a disgregare, a chelare, a ribilanciare, a far regredire la formazione tumorale.

IL DIGIUNO TOTALE AD ACQUA DISTILLATA O LEGGERA

La loro tavola operatoria si chiama digiuno ad acqua distillata (o almeno ad acqua leggera e priva di troppi minerali inorganici). Pochi giorni di riposo totale, respirando aria e bevendo acqua, prendendo eventuale sole, e una palla da biliardo diventa una nocciola, o addirittura scompare del tutto. Cos’è successo? I 70 trilioni di cellule del corpo umano non amano evidentemente il digiuno, avendo dei bisogni essenziali da soddisfare, coi loro micro-forni mitocondriali che reclamano cibo. Sono pertanto costrette a bussare alla porta del sistema immunitario. “Vogliamo cibo!” Il sistema immunitario offre loro in modo intelligente e selettivo ogni cosa disponibile. Le prime cose sono le acque stanche in eccesso, i grassi, i depositi interni, le cellule extracorporee createsi all’interno.

CANNIBALISMO E SUCCHIAMENTO CELLULARE

Trattasi dunque di autolisi, di auto-scioglimento dei tumori, di cannibalismo cellulare, di succhiamento cellulare del materiale organico riciclabile, operazione gestita e diretta con grande maestria dal sistema immunitario. I veleni invece vanno espulsi, ed è l’acqua che provvede a questo col suo potere solvente e movimentante, provocando le crisi eliminative che spesso la gente non capisce e non sopporta, ma che sono un passo indispensabile per arrivare alla omeostasi, al perfetto equilibrio corporale chiamato comunemente salute.

LEGGI NATURALI E CHELAZIONI INTEGRALI

In pratica il digiuno igienista è una vera e propria chelazione integrale che porta a un riequilibrio quantitativo e qualitativo del peso e delle acque interne, ed anche a una ripulita generale da tutte quelle sostanze non-self, estranee ed incompatibili, che il corpo stesso aveva confinato nelle diverse fosse biologiche del corpo in anni di incuria e di attentati continui da parte del deficiente pilota umano. Non ci si attenda dalla medicina un segnale di approvazione su queste tecniche efficaci, risolutive e sicure. La medicina al massimo fa orecchio da mercante. Per essa non esiste un “potere autoguarente del corpo”, non esiste una “natura sovrana medicatrice dei mali”, non esistono leggi naturali per cui “il corpo non va mai contro se stesso”.

“NOI SIAMO I PESCECANI DELLA SITUAZIONE, E NON MOLLIAMO LA PREDA”

La medicina, può tollerare l’omeopatia, i fiori di Bach, la macrobiotica. Ma vede l’igienismo naturale come il fumo negli occhi. “La cura della non cura? Ma che scherziamo? Sarebbe la fine della pacchia! Che torniamo tutti sul carro agricolo a seminar patate?” “Il nodulo, la ciste, il male, l’adenoma, il cancro, sono tutte entità bizzarre, maligne, idiopatiche, lantaniche, che arrivano misteriosamente da lontano, e che devono essere napalmizzate ed estirpate, trattandosi di orribili mostri invasori”. “Non siamo nell’Anno Zero, quando comandavano gli Imperatori e i Cesari. Siamo nell’anno 2011, in pieno dominio medical-farmaceutico, quando ad imperare siamo noi medici, noi squali mangiatutto, protetti dagli avvocati e dai politici, protetti dalle leggi e spesso dagli stessi nostri pazienti”.

È INDISPENSABILE CHIUDERE IL RUBINETTO VELENI

Il fatto è che, il male (sintomo), rimosso senza intaccare la causa del male, è puro imbroglio. La ricrescita dei tumori, dei noduli e delle cisti è garantita. Le poche volte in cui ciò non succede, è dovuto al fatto che non si trattava di vero tumore ma di semplice infiammazione. Come se non bastasse, le analisi, le visite, gli screening, i raggi, fanno male fisicamente e psicologicamente, anche per lo stress e i traumi emotivi che provocano.

LE MAMMOGRAFIE E LE MALATTIE IATROGENE

C’è un esperimento famoso pubblicato dagli Annali di Medicina Interna, dove risulta che le mammografie sono causa specifica di tumore al seno. Le medicine e i controlli che dovrebbero risolvere i mali, servono invece a crearli. Siamo al paradossale, all’assurdo. Siamo alla commedia comica e tragica nello stesso tempo, qualcosa tra Kafka e Fantozzi. Del resto, le patologie iatrogene, o medico-causate, rappresentano una categoria sempre più consistente.

GLI ANNUNCI TRIONFALI ARRIVANO A FOLATE

La calligrafia dei medici odierni è notoriamente incomprensibile, quasi che la non-chiarezza stesse nel loro Dna. Quando poi si mettono a fare dei calcoli con tanto di numeretti, ancor peggio. Sono bravissimi a barare, a cambiare le carte in tavola. “Il cancro è ormai sconfitto e la sopravvivenza sta già sul 50%”, annunciano trionfalmente ad ogni nuova occasione.

SOPRAVVIVONO DAVVERO IN POCHI

Il problema è che, per giochini strani ma non troppo, quel 50% finisce in realtà per essere un 5 o al massimo un 10%, non perché la medicina li abbia salvati, ma solo perché avevano la scorza incredibilmente dura. Per l’Ospedale Maggiore di Torino e per l’Università di Torino, tagliando la testa al toro si arriva alla quota di 2/3. Due terzi delle persone affette da tumore ed operate che vanno incontro ad esito letale.

L’IMPORTANTE È NON PERDERE IL BONUS

Mezzo secolo di guerra al cancro e siamo peggio che al punto di partenza. Cinquanta anni di fallimenti a ripetizione. Nel 1962, dati del NCI, morivano 277000 persone/anno. Nel 1982 ne morivano 434000. In Italia, nel 1990 i morti per tumore operato erano 147869, ma già un anno dopo, nel 1991, erano saliti a 162200. Le ultime statistiche non le forniscono nemmeno, per non saventare ulteriormente i malati. A loro servono operazioni su operazioni. Ogni affondamento di bisturi sul corpo umano porta a un bonus di 50000 US$, indispensabile per mantenere in piedi una baracca che fa acqua da tutte le parti.

IL VERO PROBLEMA NON È IL CANCRO, MA L’ARROGANZA MEDICA

Sconfiggere il cancro? Ma cosa stanno blaterando! Non c’è nessuno da sconfiggere. Da sconfiggere ci sono molte altre cose come l’ignoranza medica, la corruzione medica, la venalità medica, la vergognosa presunzione medica, le collusioni evidenti e nascoste coi gangli del potere. L’hygiene naturale, inventata da medici veri del calibro di Ippocrate, Asclepiade e Galeno, e riportata a galla da medici trasparenti e incorruttibili del calibro di Isaac Jennings, Russell Thacker Trall, Sylvester Graham, John Tilden ed Herbert Shelton, non ha mai usato le disgrazie altrui per costruire le proprie fortune pecuniarie.

LA NON-INTERFERENZA COME MASSIMA TECNICA TERAPEUTICA

Il tanto vituperato igienismo, cari signori medici congregati, insegna una cosa basilare che voi non ascoltate perché non vi comoda. Insegna che le malattie non sono dei nemici, ma delle reazioni logiche e consequenziali, ottimamente gestite dal sistema immunitario. Il discorso della non interferenza vale anche e soprattutto per il tumore, amico prezioso che ci salva in corner nell’emergenza, proprio perché tumore è il trullo di Alberobello e cancro è invece il Monte Bianco, come detto all’inizio.

I VANTAGGI PECUNIARI AL PRIMO POSTO

Al limite il discorso vale anche per il cancro, che è la degenerazione micidiale del tumore disturbato o trascurato, e che tende a portarci alla tomba veloci e senza troppe sofferenze, a patto che ci siano risparmiati gli accanimenti terapeutici. Il nocciolo del problema è un altro. Per il vostro sistema, signori della medicina, ogni soggetto non operato è una sconfitta professionale. Perdere una vita umana è una routine a cui siete ormai abituati e rassegnati. Perdere però un bel pacchetto di banconote è ancora più tragico, a questo non c’è rassegnazione che tenga.

SE TUTTI DIVENTANO SANI CI FRANA IL MONDO ADDOSSO

La dieta antiossidante, anticostipante, antimuco, anti-acidificante, antiputrefattiva, anti-fermentante, antiurica, antileucocitica, anti-radicali-liberi, la dieta anticancro per eccellenza è senza ombra di dubbio la dieta crudista vegana-fruttariana. Ma, se tutti diventano virtuosi e saggi, se tutti diventano igienisti e sani, se tutti ricorrono a stratagemmi semplici e naturali come il digiuno totale a banalissima ed umile acqua leggera, dove mai andremo a finire? Se tutti si curano con l’acqua del medico iraniano Fereydoon Batmanghelidj, con l’aria dei respirazionisti tibetani e con la tecnica delle auto-sberle del medico cinese Hong Chi Xiao, che sta dilagando in Asia, dove andremo mai a finire? Dove finiranno le tonnellate di aspirine e di statine, le sale chirurgiche, chemioterapiche e radiologiche, le frotte di medici scalpitanti, col bisturi che passa nervosamente da una tasca all’altra, in attesa di un ambito taglio, di una sperata asportazione, di un fantastico trapianto?

E DOVE FINISCONO I PROPAGANDISTI DELL’OMEGA-69?

E dove li metteremo i 25000 propagandisti medici che inseguono ogni medico come dei segugi, a proporre i soliti prodotti infami delle multinazionali? C’è un mio amico medico che ha centrato la risposta azzeccata per uno di questi petulanti piazzisti di Big Pharma, intento a magnificare le doti delle sue pasticche Omega-3. “L’Omega-3, caro amico, mi fa semplicemente schifo, al pari poi di ogni pesce marcio. Se mi porti invece l’Omega-69, posso magari prenderlo in considerazione!”

ALCUNI ALIMENTI CAUSANO PROBLEMI ZERO

E cosa faranno gli alberghi che ospitano migliaia di convenzioni mediche annue? E come reagiranno poi le onoranze funebri, di fronte a un drammatico calo del loro grande business? Facciamo però un passo indietro nella direzione dell’anamnesi, dell’origine delle malattie. Ovvio che vadano prima citate le cose buone, le cose innocenti, che sono l’aria, l’acqua, il sole, il movimento, le carezze, le sberle terapeutiche ed i massaggi. Queste cose causano problemi zero. Se vogliamo cercare la responsabilità di tutte le patologie, oltre che la digestione difficile, oltre che la costipazione, oltre che la disbiosi e i miasmi in zona colon, dovremmo citare il grado di viscosità del sangue, lo scarso apporto di ossigeno alle cellule, il basso livello di vitamina C, lo squilibrio sodio-potassio, il grado vibrazionale non sul minimo di 6500, ma sui 1800 Angstrom tipico dei malati terminali di cancro, dettaglio questo dimostrato da Max Gerson e da altri importanti oncologi.

LA MITICA CELLULA CANCEROGENA

I medici ci hanno imbrogliati per anni e anni, ponendosi alla ricerca dell’Araba Fenice, della mitica cellula cancerogena. La cellula cancerogena in realtà non esiste, ed è proprio per quello che la ricerca sul cancro è tutta una presa per i fondelli. La cellula cancerogena non è che una cellula normalissima, malnutrita e male-ossigenata, sulla quale vanno a crescere e a sovrapporsi delle cellule normali.

OGNI CELLULA È UNA MICRO-CITTÀ IN MOVIMENTO

Ogni cellula attiva è un organismo vivente di per sé, una specie di minuscola metropoli dove avvengono le più svariate operazioni biochimiche ed elettriche. Richiede rifornimento costante di carburante e di ossigeno, e deve essere pure ripulita costantemente dai suoi escrementi.

UNA NURSE CELLULARE CHIAMATA LINFA

La nurse cellulare, responsabile di questa cura, è la linfa, cioè il liquido extracellulare che avvolge in bagno costante la cellula stessa. Linfa che è poi derivazione e continuazione della corrente sanguigna. La qualità della linfa non è casuale e dipende dalla qualità (cioè dalla fluidità) del sangue. La qualità del sangue dipende dalla qualità della dieta e dei comportamenti accessori, oltre che ovviamente dall’efficienza del fegato.

LA MAGGIORE GHIANDOLA DEL CORPO UMANO

Il fegato è di gran lunga la più grossa ghiandola del corpo umano, una centrale biochimica dotata di oltre 500 funzioni. Svolge un ruolo centrale nel metabolismo dei carboidrati, delle proteine, dei lipidi, delle vitamine e degli ormoni, cioè di tutto quello che passa il convento. Svolge funzioni insostituibili di filtraggio, di riserva e di escrezione. Deve rifornire il sangue di appropriati nutrienti e deve pure mantenerlo libero da tutte le tossine.

LE DIETE IN VOGA, FATTE APPOSTA PER INGROSSARE IL FEGATO

Le diete in voga, che si chiamino Mediterranea, Atkins, Zona, South Beach, Gruppi Sanguigni, Montignac, Dukan o Lemme, sembrano fatte apposta per intasare gli organi interni e addensare il sangue, costipare l’intestino ed ingrossare il fegato. Sembrano fatte apposta per intossicare irrimediabilmente l’organismo, per far calare il peso ma far crescere i veleni, in una drammatica sequenza di sbalzi alimentari, tra le crisi isteriche di fame e una irrefrenabile sete che porterà a bere oltremodo, riprendento tutti i chili persi con l’aggiunta degli interessi.

IPERTROFIZZARE IL FEGATO È COME DARSI UNA MARTELLATA IN QUEL POSTO

Danneggiare il proprio fegato con l’alcol e la caffeina, ingrossarlo e ipertrofizzarlo con le carni e i latticini, equivale darsi una martellata sugli attributi. Vai te a farlo capire alla gente. Vai te a sbugiardare i sommelier, i gourmet, i fast-food, i macellai, i casari, i baristi e i nutrizionisti di regime.

LA COLECISTI, IMPORTANTISSIMA GHIANDOLA CHE I MEDICI AMANO RIMUOVERE CON ESTREMA DISINVOLTURA

Da non sottovalutare il ruolo della colecisti che raccoglie e ridistribuisce la preziosa bile, secreta dal fegato. La bile è un liquido giallo-verdastro che, durante la digestione, si riversa nell’intestino favorendo l’emulsione dei grassi, l’assorbimento degli acidi grassi Omega e la peristalsi intestinale. L’ostacolo al deflusso della bile provoca l’itterizia. I danni del carnelattismo, dei cibi cotti e degli integratori includono i calcoli e i nodi alla colecisti, che la medicina tende disinvoltamente ad asportare, quando un buon programma detossificante ripristinerebbe la funzionalità di questa importantissima ghiandola.

LE EPATITI E LE LETTERE DELL’ALFABETO

Le malattie epatiche accompagnano spesso i tumori e hanno un decorso insidioso, asintomatico, per gradi. Solo negli stadi avanzati diventano evidenti ed invalidanti. Ed è così che si arriva alle epatiti croniche classificate dalla medicina in epatite A, B, C, D ed E, dove esistono già dei processi necrotici infiammatori e compresenza (non-causa) di diversi virus epatropi che rappresentano la sporcizia virale, la disintegrazione accelerata dei tessuti epatici. Attribuendo ai picornavirus (singola elica di Rna più nucleo e capside di 27-32 nm) responsabilità per l’epatite A, agli hepadnavirus (involucri contenenti vari antigeni di superficie e da un grosso genoma doppia elioca) per l’epatite B, ai vari herpes virus e all’Epstein-Barr per la C, la D e la E, i virologhi si illudono di avere trovato il bandolo della matassa.

LE PATOLOGIE NON DERIVANO DAI MICRORGANISMI MA DALLE INTOSSICAZIONI

Ma l’igiene naturale non cade in queste mediocri trappole mentali. I dettagli sulle dogmatiche doppie eliche umane e sulla genetica in genere sono smentiti e ridicolizzati dalle ultime ricerche, per cui i libri degli ultimi 30 anni vanno tutti a macero. La genetica di domani includerà pure le doppie eliche dei fattori ambientali che interagiscono con quelle umane, credute fino a ieri fisse ed inalterabili. L’hygiene sa poi troppo bene che i microrganismi sono innocenti e che tutte le epatiti, poco importa la lettera dell’alfabeto, sono causate non dai virus ma dagli avvelenamenti sistemici a cui sottoponiamo il nostro organismo.

LE CHELAZIONI INTEGRALI E I SALVATAGGI MIRACOLOSI DI GERSON

Nei casi peggiori arriva l’ALF (Acute liver failure), ossia la micidiale epatite fulminante. Per risolvere i problemi epatici non si deve ricorrere al lavaggio del fegato ma al riposo totale del corpo, con digiuno assoluto e libera assunzione di acqua leggera. Una specie di chelazione integrale dei veleni, gestita in modo intelligente ed equilibrato dal sistema immunitario. Tale processo di detossificazione accelerata deve essere seguito da dieta rigorosamente crudista-vegana, con poche concessioni al cotto limitato e protetto. Che la frutta sia la più grande amica dei sani e dei malati, lo ha dimostrato clamorosamente il dr Max Gerson che, pur non essendo di provenienza vegetariana o igienistica, arrivò a salvare diverse persone in stato di cachessia terminale con diete rigorosamente fruttariane.

L’ESPULSIONE DEI DETRITI CELLULARI CHIAMATI VIRUS

Col digiuno, se la forza vitale del soggetto non è esaurita del tutto, il fegato si libera dei detriti cellulari intasanti, ovvero dei virus prodotti al suo interno. Già il fatto che questo avvenga e che ci sia guarigione, senza farmaci e vaccini, ma solo con dell’aria e dell’acqua, è la dimostrazione scientifica, la prova schiacciante di laboratorio, che quei virus erano totalmente innocenti. Se fossero davvero dei killer, come pretendono i medici, uno che va al digiuno senza antibiotici e antivirali verrebbe letteralmente divorato dai “mostriciattoli”. Il fegato si libererà così di involucri, genomi, trascrittasi inverse, eliche singole ed eliche doppie, capsidi e contro-capsidi, ovvero di tutte quelle cellule morte ed innocenti che non hanno vita, che non contagiano niente e nessuno, ma che devono solo essere espulse dal corpo.

I PRECURSORI DEL CANCRO E LE ANOMALIE CELLULARI DEI CANCEROSI

Il dr Max Gerson ha studiato attentamente i precursori del cancro e le anomalie cellulari dei cancerosi, individuandoli in:

  1. Deterioramento degli organi fondamentali (intestino, fegato e reni)
  2. Inadeguatezza di enzimi ossidanti.
  3. Eccesso di sodio (abuso di sale marino, di sali dell’Himalaya e di integratori salini).
  4. Carenza di potassio (migliori fonti di potassio).
  5. Eccesso di acqua (90% nelle cellule dei cancerosi, contro il 66% nelle cellule dei sani, secondo il dr Raymond Damadiano, inventore dello scanner diagnostico Fonar). Eccesso di acqua dovuto al troppo sodio presente nel sangue e nelle acque interne. Il sodio, aggressivo e caustico com’è, richiama liquido protettivo e lo ritiene, impedendo il ricambio delle acque. L’acqua in eccesso tende ad ossidarsi con la fermentazione e col rilascio di acido lattico, anziché con la normale ossidazione da respiro e rilascio di anidride carbonica. Ma l’ossigeno da fermentazione ha un’efficacia 15 volte inferiore a quella dell’ossigeno da respirazione.

IL VERO NOME DEL CANCRO È LIPO TOXEMIA, OVVERO INTOSSICAZIONE LIPIDICA DEL SANGUE

Diciamo pure senza mezzi termini che la popolazione mondiale sta giocando col fuoco. Vive in stato di pre-cachessia, mantenendo il suo intestino in costante stato di fermentazione e di febbre gastrointestinale, accompagnato da fenomeni putrefattivi, da miasmi e da riflussi gastrici. E, come non bastasse, vive in costante stato di pre-dialisi, con scarsissimo ricambio acqueo, con nessuna rimozione di sostanze tossiche e con nessun riequilibrio elettrolitico. Il tumore non si sviluppa se prima non c’è stato un danneggiamento del fegato, con disfunzioni nei reni, nella bile e nel sistema linfatico. Non si sviluppa senza un fallimento e una decapitazione del sistema immunitario. Il vero nome del cancro, insomma, è lipotoxemia, cioè intossicazione lipidica del sangue.

LA COSA PIÙ IMPORTANTE È MANTENERE LE DONNE IN STATO DI ANGOSCIA

Nessuna sopresa se in questa situazione si inseriscano i soliti burocrati della Sanità Pubblica. La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ASS N. 4 Medio Friuli, che porta l’ultra-ambizioso marchio SALUTEFVG, non ha perso tempo e ha inviato a mia moglie (e quindi a tutte le donne della regione) una lettera datata Udine, 24 agosto 2011. L’aspetto paradossale della questione è quello di far pervenire questi messaggi, ai limiti del paranoico, a gente che sta magnificamente e che potrebbe in ogni momento fare da testimonial di salute enterica. Ma, in ogni caso, entrare nelle case della gente con lo scopo volente o nolente di spaventare la donna e di farla sentire circondata da mostri e da polipi, è quantomeno ignobile. Questa poi non è prevenzione, non è consiglio dietologico (per nostra fortuna, viste le concezioni aberranti che la medicina ha sul cibo), ma solo promessa di intervento chirurgico in caso di necessità.

IL VIZIO DEL TERRORISMO È INSITO NELLA MENTALITÀ MEDICA

“Gentile signora, nelle scorse settimane Le abbiamo spedito una lettera di invito ad eseguire la ricerca del sangue occulto nelle feci, per la prevenzione del tumore del colon retto, ma ci risulta che Lei non abbia ancora aderito. Le ricordiamo che i controlli regolari permettono di individuare i polipi prima che diventino tumori. L’esame che le proponiamo è semplice e si può eseguire a casa propria. Se ha conservato la nostra precedente lettera può ancora utilizzarla per ritirare gratuitamente in farmacia la provetta. Se invece non la trovasse o avesse cambiato azienda sanitaria di residenza, può richiederne un’altra telefonando al centro screening della sua Azienda Sanitaria. Ci contatti allo stesso numero nel caso in cui avesse già fatto l’esame e non le fosse arrivata la risposta entro 3 settimane dalla data del campione. Cordiali saluti”. Firmato: Il responsabile del programma e il direttore generale dell’azienda, ossia i rappresentanti del Padreterno in Terra.

LETTERE CESTINATE E DA CESTINARSI

Chiaro che entrambe le lettere sono state cestinate. Il “cordiali saluti” al posto di quelli “distinti” di un tempo, non cambia il nocciolo della questione. Questo è terrorismo sanitario bello e buono, preso in fotocopia dai sistemi americani. Una insopportabile invadenza medica al pari delle mammografie, dei papillomi, degli Aids e delle vaccinazioni. Una cosa disgustosa ed insopportabile, avente per obiettivo ancora una volta la donna.

SCARSA OSSIGENAZIONE CELLULARE SIGNIFICA CANCRO

La gente non pare aver inteso che la cellula è un minicorpo che vive e che respira. Se gli stati e i governi lo avessero capito, avrebbero messo in galera tutti i produttori di sali e tabacchi, e quindi se stessi per primi. Una cellula normale degenera quando perde il suo ritmo respiratorio, quando il suo flusso di ossigeno viene per qualche motivo compromesso. Se c’è un blocco totale dell’ossigeno la cellula muore all’istante. Ma quando l’ossigenazione è precaria, essa, in un estremo sforzo di sopravvivenza, ricorre a un processo surrogativo di fermentazione, per soddisfare il suo fabbisogno energetico. Processo inefficiente e precario che riesce comunque a mantenerla in vita, succhiando alcol ed espellendo acido lattico.

IL CANCRO È DOVUTO NON A CELLULE CANCEROGENE MA AD ABITUDINI ALIMENTARI CANCEROGENE

Più avanti si va in questo processo anormale e più la cellula assume le caratteristiche tipiche delle cellule embrionali (ad alto grado di suddivisione e di riproduzione cellulare). Il grado di incontrollabilità del tasso di crescita cellulare (o, se vogliamo, il grado di malignità) è proporzionale al grado di de-differenziazione e di fermentazione della cellula stessa. Lo scrive, tanto per cambiare, non un medico, ma un pilota di Jumbo della Qantas, un genio australiano stile Leonardo, ammiratore di Nathan Pritikin, e autore di Health Revolution, un best-seller dell’igienismo. Il suo nome è da ricordare. Si tratta di Ross Horne. Il cancro insomma non è dovuto a cellule cancerogene ma ad abitudini alimentari e comportamentali di tipo cancerogeno. Il cancro non più “male cellulare” di quanto le code e gli intasamenti stradali non siano un male dell’auto in sé, ha dichiarato il dr D.W. Smithers, nel suo testo “Cancer, an attack on cytologism”.

IL GRASSO È SEMPRE IL MAGGIOR VILLANO

Nel cancro, come in tante altre patologie gravi, il grasso rimane il maggiore e il più villano imputato. Non contribuisce solo alla condizione pre-cancerosa detta lipotoxemia, ma anche alla produzione di estrogeno, ormone stimolante della moltiplicazione cellulare. Aggregazione globuli rossi, piastrine appiccicate e alta viscosità sanguigna accompagnano invariabilmente le diete alto-grasse e alto-proteiche, aggravate regolarmente con zucchero e sale da compensazione, con caffè e fumo da cardio-stimolazione. Cibi-spazzatura e integratori-spazzatura completano il disastro invadendo il nostro corpo e causandogli una spaventosa deficienza di vitamina C naturale, nonché di minerale potassio organicato.

DISINFORMAZIONE MEDICA SULLA VITAMINA C

Tutte le vitamine naturali e i diversi minerali naturali sono essenziali nella prevenzione del cancro. Parlare di questo o quel componente non è appropriato. Per la vitamina A e la D, per il gruppo B e per il potassio, occorre sicuramente una menzione speciale. Ma la vitamina C naturale è super-fondamentale, essendo pure difficile reperirla con sufficienza dalle varie fonti naturali, quando ci si alimenta in modo dissennato come fa la maggioranza. Che fa il popolino? Si riempie di proteine, grassi, cibi cotti, bevande calde, bibite fermentate e dolcificate, succhi di frutta pastorizzati, e così toglie spazio all’acqua biologica e all’acido ascorbico, o vitamina C, che essa contiene. Da notare come la FDA valuti tuttora in 40 mg al giorno la quota giornaliera di vitamina C, quando Cambridge2000 e Oxford2008 hanno stabilito in 300 mg/giorno la quota corretta, e altri autori parlano di 500 e 600 mg/giorno.

I PEZZI DEL MOSAICO: DIETA, COSTIPAZIONE, VISCOSITÀ, TUMORE, CANCRO

La gente continua a non capire un fatto importantissimo. E cioè che ogni cosa sbagliata si mette in bocca è non solo un veleno da smaltire, ma anche un ruba-spazio. Fa male dunque due volte. Una prima come fattore intossicante e una seconda come occupatore abusivo di spazi e funzioni corporali. Ecco dunque che, a questo punto, possiamo mettere assieme i vari pezzi del sinistro mosaico chiamato cancro. Trattasi di uno schema che avviene tutti i giorni con spaventosa, meccanica e fatale ripetitività. Le diete sbagliate causano costipazione, la costipazione causa mancato rinnovo del sangue e quindi alta viscosità del medesimo, l’emoviscosità causa tumore, le cure mediche del tumore (se è vero tumore) causano cancro. Un processo di questo genere ci mette otto anni circa a completarsi. Gli esami e le mammografie fanno solo danni. Non servono poi a nulla, visto che la situazione pre-cancerosa si sviluppa molto prima della evidenza sovra-cellulare.

PER QUANTO MICIDIALI, I BATTERI PUTREFATTIVI VANNO ASSOLTI

La salute umana parte dal colon”, è il titolo di un mio articolo del 24/6/10. La gente sana, ossia quella che non si intasa e che va in bagno regolarmente, mantiene nel colon un’ottima popolazione di batteri aerobi e sapròfiti, vegetal-derivati. La gente costipata invece, cioè il 90% della popolazione, è carica di batteri anaerobi e putrefattivi (da proteine animali), quelli che trasformano gli acidi biliari in acido apocolico e acido deoxicolico, onnipresenti in ogni forma di cancro. Tali acidi entrano nel sangue provocando disastri un po’ dovunque, ingrossando i nodi linfatici, causando appendiciti e infiammazioni a catena. Le proteine animali, generalmente cotte, non vengono digerite e vanno in putrefazione nel colon formando ammoniaca, altro fattore di cancro. Se dobbiamo scagliarci contro qualcuno, questo non è il batterio buono o cattivo, ma le porcherie che immettiamo nel sistema.

FATTORI DI SOPRAVVIVENZA AL CANCRO

La sopravvivenza di un paziente canceroso dipende da 3 condizioni basilari:

  1. Ripristino e disinfiammazione del fegato.
  2. Funzionamento del sistema immunitario (e quindi efficienza del sistema linfatico).
  3. Spirito combattivo e scorza dura del paziente (voglia di vivere, motivazioni, affetti, stato di serenità interna nonostante tutto).

MEGLIO NON INDULGERE NEI FATTORI DI RISCHIO

Nessuno può essere considerato a priori persona cancerosa o, al contrario, persona immune dal cancro. Tutti sviluppiamo condizioni pre-cancerogene, e tutti siamo passibili di sviluppare al nostro interno qualsiasi malattia, anche se messi in totale isolamento o in quarantena. L’effettiva insorgenza del tumore avviene nelle persone che più indulgono nei noti fattori di rischio tumorale che sono:

  • Carenza ossigenativa nelle cellule.
  • Costipazione.
  • Viscosità del sangue.
  • Lipotoxemia (sangue grasso, trigliceridi alti, colesterolo LDL alto, omocisteina alta, accumuli tossici di theina e caffeina, accumuli di ammoniaca e cadaverina, incrostazioni di nicotina e metalli pesanti da  vaccini, da luci al neon e da amalgami dentali).
  • Circolazione impedita in zona tumorale.
  • Obesità.
  • Diete alto-proteiche e diete devitalizzate.

SEGNALI INDICATIVI DI SITUAZIONE CANCEROGENA

Per capire infine se una persona sta covando una situazione cancerogena ci sono, secondo il dr Cornelius Moermar, dei segnali che, presi ad uno ad uno non dicono nulla, ma se coesistenti nell’assieme, diventano un serio indicatore cancerogeno:

  • Pelle diffusamente scura e callosa.
  • Cambiamenti funzionali nelle membrane mucose.
  • Colore smorto ed insalubre della lingua e dell’interno-labbra.
  • Ragadi ai lati della bocca.
  • Anelli squamosi intorno alle narici.
  • Unghie dure, fragili, rigate, sbriciolanti.
  • Capelli secchi e cadaverali.
  • Capelli rigogliosi da eccesso di estrogeno o da scarsità di testosterone.
  • Segni di edema nelle parti basse degli arti inferiori.
  • Bassa vitalità con onde vibrazionali intorno ai 1800 Angstrom, e parassitismo energetico stile buco nero.
  • Gengive sanguinanti per carenza di vitamina C naturale.
  • Vulnerabilità alle ferite per carenza di vitamina C naturale.
  • Sintomi di anemia e di scarsità di sangue.
  • Scarso appetito e perdita peso.

UNDICI PASSI PER ARRIVARE AL CANCRO

Interessante anche analizzare il percorso che conduce alla situazione chiamata cancro. Un percorso che possiamo immaginare in 11 passi.

  1. Toxemia o intossicazione acuta, inizialmente contrastata dal fegato e dal sistema escretorio.
  2. Toxemia cronica, quando le funzioni del fegato declinano per lo stress a cui viene sottoposto in continuazione.
  3. Situazione di allarme nei tessuti caratterizzati da scarsa circolazione sanguigna.
  4. Irritazione del tessuto pre-canceroso e de-differenziazione cellulare (cellule normali che vengono trasformate in cellule originarie-embrionali, a veloce suddivisione.
  5. Ulteriori cadute immunitarie per stress e traumi emotivi.
  6. Formazione tumorale. Le cellule indebolite, quasi soffocate, non vengono più attaccate dai linfociti e formano un tumore benigno sui punti più vulnerabili ed infiammati dell’organismo.
  7. Il circolo vizioso comincia quando i rifiuti dell’entità tumorale si aggiungono alla toxemia in corso.
  8. Ulteriore de-differenziazione di cellule ed aumento del grado complessivo di moltiplicazione cellulare.
  9. Metastasi verso i nodi linfatici. Le cellule miste al materiale putrescente si staccano dal tumore principale ma vengono trattenute dai vasi linfatici.
  10. Metastasi verso il sangue. Non si creano nuovi tumori finché il sangue continua a scorrere liberamente all’interno del tumore.
  11. Metastasi vera e propria. Le cellule in decomposizione albergano nel sangue coagulato e nei vasi bloccati, creando cachessia e marcescenza.

IMMORALI SPRECHI DI TEMPO E DI DANARO PUBBLICO

La verità esiste, ma solo per chi ha voglia genuina di conoscerla. Sir W. Arbuthnot Lane, oncologo britannico e autorità mondiale del settore, scrisse in un suo libro sul cancro che, “Invece di studiare l’alimentazione e la detossificazione, abbiamo sprecato decenni del nostro tempo a esaminare tessuti, a sperimentare nuove tecniche, a tormentare tanti animaletti-cavia, a giocherellare indegnamente coi virus e coi batteri”. “Il mondo percorre un un cammino sbagliato”. “Liberiamo il corpo dalle tossine che lo intasano e alimentiamolo una buona volta in modo corretto”. “Solo così otterremo il miracolo della salute!”

GLI AMMONIMENTI DI ARNOLD EHRET

Il che fa ricordare l’avvertimento di Arnold Ehret, per cui l’errore più comune e distruttivo, l’errore tipico pro-cancro, è quello di acidificare il sangue, o meglio di spingere il sistema immunitario a creare continui tamponi antiacidi, al fine di mantenere stabile il nostro pH sui valori alcalini di 7.30-7.50. Andando oltre il tetto massimo dei 30 g di proteine/giorno, raggiungibili con qualsiasi dieta crudista vegana, anche casuale ed anche distratta, si fanno danni enormi. Anche perché la detossificazione diventa spesso un miraggio. “Il grado di sporcizia interna dell’individuo medio è qualcosa di inimmaginabile”, scriveva lo stesso Ehret, pochi mesi prima che scoppiasse la micidiale Epidemia Spagnola del 1918-19.

IN MANCANZA DI STRATEGIE PURIFICANTI, SI MARTIRIZZA IL PAZIENTE E LO SI RIEMPIE DI FARMACI

Von Brahmer, eminente medico tedesco, in due famose dissertazioni tenute all’Accademia di Parigi e a quella di Berlino, ammonì gli oncologi dicendo che “Il cancro si sviluppa in situazione di impurità del sangue”. “Siccome la medicina è impotente a purificare il sangue, la chirurgia fa la sola cosa che è capace di fare. Estirpa cioè il tumore, ottenendo niente altro che la martirizzazione dell’infermo, con l’aggiunta di una irreversibile intossicazione da farmaci.” Uno strano metodo di guarire le persone.

LE BATTUTE AL VETRIOLO DI HERBERT SHELTON, AUTORE DI “TUMORI E CANCRI”

“La ricerca medica e le fondazioni mediche altro non sono se non grossi imbrogli.” “I soldi investiti nella fondazione Rockefeller hanno procurato, da quando è stata fondata, più dividendi agli affaristi della medicina di quanto abbia prodotto il petrolio nello stesso arco di tempo”. “Noi americani siamo stati abbindolati mediante la paura”. “I capitalisti ci terrorizzano con lo spauracchio del comunismo”. “I militaristi con lo spauracchio della guerra atomica”. “I teologi con lo spauracchio di inferni e purgatori”. “I gangster della medicina ci spaventano con lo spauracchio del loro cancro, dei loro virus e dei loro batteri”. “Tutti si sforzano tenacemente di incrementare il proprio portafogli col contenuto di quello degli altri”.

IL MONDO DI OGGI RICHIEDE ANCHE LA PROFESSIONE CHIRURGICA

Chiudere questo mio intervento sui tumori con le scarnificanti battute al vetriolo di un Shelton comprensibilmente polemico, potrebbe apparire indebito ed ingeneroso verso una categoria di persone rispettabili che hanno comunque dedicato la vita a una determinata professione. Occorre anche dire come il mondo dinamico e rischioso di oggi sia caratterizzato da eventi e da circostanze particolari, da emergenze continue, da incidenti sul posto di lavoro, sulle strade, nelle catastrofi naturali e nelle zone di guerra.

RISPETTO, COMPASSIONE E STOP ALLA INUTILE BARBARIE DELLA VIVISEZIONE

Assurdo sarebbe dunque teorizzare la scomparsa del medico-chirurgo, e assurdo sarebbe demonizzare una intera categoria a priori e in nome dei buoni principi, facendo carico solo ad essa di tutte le manchevolezze e di tutti gli abusi che si registrano giornalmente in campo sanitario. Occorre piuttosto riconoscere che parliamo di risorse umane preziose e insostituibili, se regolamentate entro un quadro normativo chiaro e trasparente, dove il rispetto e la compassione, per l’essere umano come per le creature che lo circondano, diventi per tutti la massima priorità, dove gli orribili e barbari scenari della vivisezione scompaiano dalla faccia della terra. L’importante è che si sappia tracciare una precisa linea di demarcazione tra la grave emergenza e la normalità.

LA SALUTE UMANA NON DEVE ESSERE BANALE OGGETTO DI MERCATO

L’importante è che spariscano i perversi meccanismi automatici, di tipo economico-assicurativo-sanitario che rendono produttivo e conveniente tagliare ed asportare piuttosto che non farlo. Non accada mai che si decida di operare chirurgicamente più per la fame di danaro dell’ospedale e di chi ci lavora, che per l’effettiva necessità del paziente. L’uomo deve imparare innanzitutto a non ammalarsi di grosse patologie ma, se si ammala davvero, deve poter essere sempre considerato come persona da recuperare, e non come banale oggetto di sperimentazione e di mercato. Le operazioni chirurgiche sono incapaci di ristabilire la salute, in quanto sopprimono l’effetto di una causa che continua la sua azione. Quindi niente raschiamenti, e tanto meno rimozioni di noduli, cisti e tumori, qualunque sia la loro natura e la loro ubicazione. Il ritorno alla salute, senza dolori e senza danni, si ottiene solo normalizzando la digestione e favorendo l’eliminazione delle sostanze estranee.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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