LETTERA
TUMORE ALLO STOMACO E DUE CHEMIO PRIVE DI RISULTATO
Gentilissimo Valdo, un mio parente e diagnosticato con cancro allo stomaco, ha seguito due trattamenti di chemioterapia senza nessun miglioramento clinico. È possibile a aiutare qualcuno in questa fase della malattia? Lui ha 40 anni e ha tre figli piccoli. In attesa della tua risposta ti mando cordiali saluti.
Ilir Capa
RISPOSTA
QUALCUNO SI SORPRENDE ANCORA DI FRONTE AL FALLIMENTO DELLA CHEMIO?
Ciao Ilir. Da come ti esprimi, deduco che tu sia sorpreso del fallimento chemioterapico. Quindi voi tutti ci credevate in qualche modo. Diciamo pure che quanto sta succedendo non ha nulla di strano e sorprendente. È al contrario la regola standard, ossia è il fenomeno che continua a ripetersi tutti i giorni, dove si consumano queste azioni teatrali e drammatiche nel contempo, visto che ne va di mezzo il capitale più prezioso della gente chiamato salute.
UN PADRE VA SEMPRE AIUTATO, MA ANCHE UN COMUNE VIANDANTE SOFFERENTE VA AIUTATO
Si può aiutare un padre 40enne di 3 figli piccoli in questa fase critica della malattia? Sicuramente sì. Se questa persona avesse anche 90 anni e non fosse circondato da 3 pargoli, direi la stessa cosa. L’importante è saper uscire con decisione dal vortice dei pensieri negativi, dalle pratiche sballanti e indebolenti, dagli errori a ripetizione commessi nell’insorgenza del disastro e nei processi terapeutici intrapresi malamente da una medicina tutto sommato incapace ed immotivata a risolvere i problemi.
IL FATTORE GUARENTE SU CUI LAVORARE ESISTE E SI CHIAMA MOTIVAZIONE
Il fattore guarente numero uno non è tanto la carota e l’anguria. Non è nemmeno lo schema nutrizionale teoricamente perfetto che uno potrebbe confezionarsi secondo gradimento e necessità. Il fattore capace di scatenare una incredibile forza interna di ribellione al male si chiama motivazione. Quale persona al mondo potrebbe mai possedere motivi per vivere, se non un giovane padre di tre bambini? Questi sono gli strumenti guaritivi, lo sprone, la molla e la spinta sui quali impostare una autentica ed efficace strategia recuperativa, e non certo le chemio, e non certo le diagnosi spaventevoli e raggelanti, oltre che gratuite di chi farebbe bene a cucirsi la bocca, usando una volta tanto le sue qualità sartoriali in modi costruttivi.
ALTERNATIVE ALLA HEALTH SCIENCE SOLO IN SENSO DISPERANTE E PEGGIORATIVO
Abbiamo un pacchetto salute Health Science che va coerentemente seguito ed applicato, oltre che personalizzato evitando schemi fissi intrappolanti. Un pacchetto salute che, anche qualora non dovesse funzionare, non consentirebbe ad altre alternative di fare meglio. Si rivelasse pure esso privo di effetti, vorrebbe dire che il paziente era rovinato a un punto tale da non permettere alcuna forma di recupero. Non si sarebbe alcuna scusa ed alcuno spazio per ricorrere a disperanti operazioni di accanimento terapeutico, utili solo a far guadagnare gettoni di presenza e preziosi compensi assicurativi a ospedali più che mai affamati di fondi.
TUMORE E CANCRO NON SONO LA STESSA COSA, MA FANNO ASSIEME 12000 NUOVI CASI/ANNO IN ITALIA
Il tumore allo stomaco è la terza causa di morte nei paesi occidentali. In Italia le statistiche parlano di 12000 nuovi casi-anno che si aggiungono ai precedenti. Sentiamo in sintesi qui di seguito i pareri della medicina convenzionale, la quale usa ormai da decenni indifferentemente i termini tumore o cancro per la stessa patologia, preferendo il termine cancro, che spaventa e terrorizza di più, facendole così più comodo. E poi passeremo alle più credibili terapeutiche hameriane, e a quelle ancora più affidabili e risolutive dell’igienismo Health Science.
TERAPIA DELLO SPAVENTO E CHIOSE RAGGELANTI DELLA MEDICINA
Il tumore allo stomaco, o tumore gastrico, è una definizione generica che indica qualunque anomalo accrescimento di cellule nell’alveo gastrico. I polipi, ad esempio, sono piccoli tumori benigni, ma da tenere sotto controllo perché in presenza di fattori scatenanti, potrebbero degenerare in un carcinoma, tumore maligno. Anche in questa affermazione si nota l’immancabile chiosa raggelante e sconvolgente che nessuno meglio dei medici sa usare ad arte.
GASTRITI RIPETUTE, CURE SBAGLIATE E VIZIO DEL FUMO COME FATTORI DI PRE-ALLARME
Quest’ultimo tipo di cancro è ancora piuttosto diffuso, ovvero la sua incidenza si situa immediatamente dietro i tumori al seno, alla prostata, al colon e ai polmoni che sono di gran lunga i più diffusi tra la popolazione mondiale. Ad ammalarsi di tumore gastrico sono più facilmente uomini e donne tra i 40 e i 55 anni, fumatori, preferibilmente con pregressi problemi al tubo digerente di natura infiammatoria, come gastrite o ulcera.
ACCRESCIMENTO MASSIVO DI TIPO INTESTINALE O ACCRESCIMENTO ESTESO CON ULCERE
Il tumore gastrico di tipo intestinale, che colpisce prevalentemente gli uomini over 50, e che si caratterizza per la trasformazione maligna del tessuto di rivestimento interno dello stomaco, chiamato epitelio gastrico, in una mucosa simile a quella intestinale. Questa forma tumorale si estende rapidamente interessando tutta la cavità interna dello stomaco. Il tumore allo stomaco di tipo diffuso, invece, ha sempre origine nella mucosa gastrica, in cui si verifica un accrescimento anomalo di cellule neoplastiche che portano alla formazione di ulcere.
EARLY GASTRIC CANCER
Quando le lesioni cancerose vengono individuate in fase precoce e quindi non hanno ancora interessato tutto il tessuto gastrico ma solo la parte più superficiale dell’epitelio, si parla di early gastric cancer, che ha una prognosi decisamente migliore degli altri due, con un 90% di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi.
SPETTRO METASTASICO E FRETTA INTERVENTISTA DELLA MEDICINA
Se non bloccato in tempo, il tumore gastrico tende a diventare metastatico, diffondendosi, attraverso le vie linfatiche e il sangue, ad altri organi tra cui le ossa, il fegato, i polmoni e, meno di frequente, al cervello. Quali sono i sintomi di questo tipo di cancro? Purtoppo, in fase iniziale sono del tutto simili a quelli di una banale gastrite, con acidità e nausea, inappetenza e difficoltà a digerire, che il malato può cercare di alleviare per molto tempo con comuni rimedi anti-acido senza risolvere nulla.
DEBELLARE DEL TUTTO E RICORRERE ALLA CHEMIO
Non di rado arriva, perciò, dal medico per gli esami di rito, primo fra tutti la gastroscopia. Arriva in ritardo, con un cancro già troppo diffuso per poter sperare di debellarlo del tutto. Le terapie indicate sono, in primis, quella chirurgica, con asportazione delle porzioni di stomaco interessate, o persino di tutto l’organo. In questo secondo caso il paziente è comunque in grado di alimentarsi perché l’esofago viene messo in comunicazione con l’intestino tenue. Talvolta è possibile agire anche con la chemioterapia per ridurre le dimensioni del tumore. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è comunque non superiore al 25% dei casi.
GLI STRUMENTI DELLA PAURA E GLI STRUMENTI DELL’IGNORANZA
Anche qui, si evidenziano gli strumenti della paura e la basilare ignoranza della medicina sulla eziologia del tumore e sui metodi di curarlo. 1) Si enfatizza infatti sulla diagnosi precoce, onde anticipare l’intervento in fase iniziale, quasi che intervenire prima fosse garanzia di sopravvivenza, 2) Si parla di debellare del tutto il materiale tumorale, come se questo tagliare-asportare-ricucire fosse davvero utile e risolvente, 3) Si sventaglia il ricorso eventuale alla chemio per ridurre le dimensioni del tumore.
IL DR HAMER NE SA CERTAMENTE DI PIÙ
Quando un paziente ha un conflitto indigeribile, ha quasi mandato giù un boccone ma poi non riesce a digerirlo. Quando ha già comprato una casa per poi rendersi conto che il contratto di vendita non è valido. Quando è stato truffato e perde di nuovo la casa. Allora può sviluppare un carcinoma allo stomaco, cioè un enorme aumento di cellule nello stomaco, un adenocarcinoma con crescita a cavolfiore. Lasciamo da parte le polemiche sulle posizioni antiebraiche del dr Ryke Geerd Hamer. Qui le valutazioni vanno fatte sulla affidabilità scientifica e sui risultati concreti.
SUCCHI DIGESTIVI A LITRI PER DEMOLIRE E RIMPICCIOLIRE IL BOCCONE AMARO
Il conflitto di un boccone indigeribile nell’essere umano può essere una macchina, una casa, un’eredità, un affare andato a monte o un processo perso. Se il boccone, mandato giù con troppa ingordigia, per non lasciarlo al concorrente, si blocca nell’intestino perché troppo grande, allora l’individuo subisce una colica. In senso biologico, il cancro dell’intestino è costituito da milioni di cellule usa e getta che producono, succhi digestivi a litri per demolire, rimpicciolire, il boccone troppo grande, che ad un certo punto diventerà sufficientemente piccolo per poter scivolare giù. Questo processo si chiama conflittolisi.
PANICO IATROGENO E PANICO MEDIEVALE DEI DIAVOLI CON LA FORCA
Il provocare panico iatrogeno davanti ad un processo naturale come il cancro corrisponde oggi esattamente a ciò che era provocare panico nel medioevo davanti al diavolo. Il fatto che nello stomaco possono presentarsi due tipi di cancro, un cancro ulcerativo o un cancro a crescita di cavolfiore, sembra difficile da comprendere. Nella medicina ufficiale non si capivano le correlazioni, non si sapeva neanche differenziare tra conflitto attivo e fase di guarigione. Ogni aumento di cellule ed ogni cambiamento di tessuto venivano semplicemente considerati maligni. Le ulcere invece, che in fase di conflitto attivo danno diminuzione di cellule, venivano considerate benigne. Questo non corrisponde a realtà.
TUMORI ALLO STOMACO E AL DUODENO CORRELATI A SOMATIZZAZIONI CONTINUE E A CONFLITTI INTERNI
Già in tempi antichi gli esseri umani avevano la sensazione che ci fosse un collegamento tra conflitti psichici, emozioni ed eventi significativi, scosse nella vita umana, come la morte del partner o del figlio, e le malattie più gravi e devastanti. Nessuno mette più in discussione che i tumori dello stomaco e del duodeno siano correlati a conflitti. Nessuno può negare oggi che l’uomo somatizza i dispiaceri nello stomaco mettendo a soqquadro la funzionalità gastrica e creando le basi per il tumore.
I TUMORI GASTRICI SI TROVANO AL PILORO O ALLA PICCOLA CURVATURA, MAI NEL FUNDUS ACIDO E VULNERABILE
In passato molti autori di libri di testo medici credevano che l’acido gastrico causasse l’ulcera gastrica. Ma la grande curvatura dello stomaco, dove si trova la maggior parte dell’acido, e che dovrebbe pertanto essere la zona più vulnerabile, non ha mai un’ulcera. I tumori gastrici si trovano sempre negli stessi posti, al piloro e nella piccola curvatura, mai nel fundus o nella grande curvatura. I tumori gastrici e duodenali hanno un’altra particolarità. Visto che il relè si trova nella corteccia cerebrale avviene un’epilessia gastrica dopo l’edema della conflittolisi. Inoltre, il carcinoma duodenale ulceroso ed il carcinoma gastrico ulceroso hanno il loro relè e con ciò il loro focolaio di Hamer quasi nello stesso posto.
FOCOLAI DI HAMER PER CRESCITA A CAVOLFIORE E PER LA CRESCITA ULCEROSA
E quando con regolarità troviamo il focolaio di Hamer per l’ulcera gastrica con crescita a cavolfiore nel tronco cerebrale e per il carcinoma gastrico ulceroso nel lobo parietale destro, dorsalmente all’insula corticale, alla base del centro sensibile, deve esistere un motivo ben preciso.
INCASELLAMENTO DELLE MALATTIE COME IN UN PUZZLE
La Nuova Medicina Germanica non comprende solo la relazione tra psiche, cervello e organo ma fornisce anche le spiegazioni embriologiche ontogenetiche sul fatto che i relè si trovano esattamente in quelle zone del cervello. Si tratta di un sistema così ampio e logico che tutte le malattie trovano il loro posto come in un puzzle.
IL TRAUMA È IL DETONATORE
Ogni malattia è causata da un trauma emotivo che ci coglie impreparati, ci prende in contropiede, un trauma che viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere. Esiste una triade indissociabile di mente-cervello-corpo, tre unità che funzionano sempre insieme. L’intensità del trauma determinerà la gravità della malattia, mentre il tipo di emozione determinerà la localizzazione nel corpo. Quindi la malattia è un simultaneo squilibrio a livello psichico, cerebrale e fisico dovuto ad un trauma emotivo. Senza conflitto non vi è malattia. Rendersene conto è il primo passo verso la guarigione!
NIENTE ESISTE SENZA IL SUO CONTRARIO
Viviamo in un mondo polare, non esiste il giorno se non c’è la notte e non esiste la salute senza la malattia. La medicina ufficiale ha individuato circa un migliaio di malattie, suddividendole in malattie fredde e malattie calde. Quelle fredde sono stato continuo di stress, insonnia, cancro, angina pectoris, neurodermatiti, psicopatologie. Quelle calde sono infezioni, reumatismi, allergie, esantemi. In verità non esistono malattie fredde e calde, ma solo fasi alterne. Tutte le patologie presentano una fase fredda iniziale traumatica detta simpaticotonia, e una calda successiva e ripartiva detta vagotonia. Il superamento del trauma è la chiave di volta per passare in fase rimediale.
FASE FREDDA
Al verificarsi di un trauma, a livello psichico il paziente continua a rimuginare il suo problema. È stressato, non ha più fame, dimagrisce, fa fatica ad addormentarsi. In questo continuo stato di allarme tutte le energie sono mobilitate nel superare il trauma. A livello cerebrale si producono dei cerchi concentrici o focolai di Hamer in una certa area del cervello che presiede al funzionamento di un organo ben preciso. A livello fisico il cervello può dare solo quattro ordini, tipo 1) Creare una massa tipo tumore o ciste, 2) Scavare un buco o una lisi, 3) Inibire un organo, 4) Sbloccare e riattivare un organo.
FASE CALDA
Questa fase ha inizio solamente al momento della soluzione del conflitto. A livello psichico 1) Iniziamo a tirare il fiato. Lo stress si dilegua. Il conflitto è stato risolto. Torna l’appetito, le estremità del corpo riprendono ad essere calde. 2) A livello cerebrale, dove si è verificato il cortocircuito, comincia a formarsi l’edema di riparazione. L’edema sarà evacuato tramite la diuresi. In caso negativo si manifesterà con fasi alterne di ricadute e risoluzioni che avranno come conseguenza il formarsi di una cisti cerebrale al posto dell’edema. 3) A livello fisico, la malattia smette di progredire ed il cervello si ripara. 4) L’eliminazione del conflitto è la chiave di svolta che permette di passare alla fase di riparazione. 5) La malattia ha sempre un senso. Essa è utile, necessaria, vitale per l’individuo e per l’evoluzione della specie.
I MICROBI SONO BENEFICI ALLEATI E MAI NEMICI
I microbi sono nostri alleati. Sono loro che si occupano di riparare i danni durante la seconda fase. È il cervello che invia l’ordine ai nostri amici funghi o batteri. Tutti i microbi arrivano, proliferano e scompaiono per favorire la riparazione secondo una logica ben precisa in sincronia con il nostro cervello e il nostro corpo. Essi fanno parte del programma biologico della Natura. L’uomo convive con i microbi. Il nostro corpo contiene dieci volte più batteri che cellule umane, 1000 miliardi di batteri contro solo 100 miliardi di cellule!
NON TUTTE LE ENFIAGIONI E GLI INDURIMENTI SONO TUMORI
Come dice Shelton nel suo mirabile testo Tumori e Cancri, le neoplasie nascono da eccessi e perversioni nutritive. Cominciano con l’indurimento e l’ispessimento dei tessuti, e come mezzo di difesa in un posto sottoposto a irritazione. Una battaglia e uno sviluppo costante a convogliare ed incapsulare tossine mediante una barriera di tessuti congiuntivi, fino a quando la sovra-crescita diviene eccessiva e può costituire fonte di pericolo per ostruzione circolatoria con cachessia e metastasi. Le crescenze di questo tipo, chiamate osteomi, miomi, neuroni, lipomi, fibromi, epiteliomi e così via, sono note tecnicamente come neoplasmi o nuove crescenze, per distinguerle dalle semplici enfiagioni o dai gonfiori delle ghiandole linfatiche e mammarie.
A VOLTE SERVONO 20 ANNI PER SVILUPPARE UN TUMORE AL SENO GRANDE QUANTO UN’ARANCIA
Il tumore nei primi anni prolunga la vita, ma nella fase degenerativa la accorcia, visto che l’ispessimento fa da ostacolo alla circolazione. Una crescenza può riempire il bacino e l’addome in 5 anni. Altre volte servono 20 anni per lo sviluppo di un tumore grande quanto un’arancia. Sovra-alimentazione e cibi sbagliati causano distensione gassosa degli intestini.
SE NON SOPPRIMI LE CAUSE DI DI PERVERSIONE METABOLICA NON PUOI CERT CONTRASTARE L’INAFFERRABILE CANCRO
Medici e chirurghi sono convinti che non esistano rimedi al di fuori dell’ablazione chirurgica. Dimenticano che né l’asportazione dei tumori, né la loro distruzione mediante raggi, radio e chemio sopprimono la causa. Anzi i tumori si ripresentano in forme maligne e incurabili. Il trattamento radicale dei tumori richiede la soppressione di tutte le cause di perversione e di rallentamento metabolico, oltre che il ripristino di una alimentazione normale. Ma i medici non sanno nemmeno da dove l’inafferrabile cancro provenga.
LE DISFATTE DI UNA MEDICINA FONDATA SULLA LOTTA TRA CORPO E SPAVENTOSI FANTASMI
In tutti i campi nei quali si è avventurata, la medicina ha continuato a raccogliere disfatte incredibili, con milioni di vite perdute, con sprechi di risorse in ricerche inutili, con un giogo tirannico di una casta medica che per millenni ha ucciso gli uomini col pretesto di guarirli. La medicina non si è mai interessata della salute in quanto tale. Tutto il suo insegnamento è fondato sulla nozione irreale ed assurda di una lotta tra il corpo e certe entità vaghe, minacciose, oscure e sfuggenti.
IL MECCANISMO RAZIONALE DELLA AUTOLISI DIGIUNISTICA DI NODULI ADENOMI E TUMORI
Sylvester Graham, uno dei pionieri della American Natural Hygiene Society, rilevava che quando il corposa più nutrimento di quanto gli serve giornalmente, i meccanismi selettivi interni privilegiano come scarto le sostanze meno utili. In conseguenza, tutte le accumulazioni morbose come gozzi, noduli, tumori, cisti, ascessi, adenomi, crescite Hodgkin e non-Hodgkin, diminuiscono rapidamente e spariscono pure grazie a una astinenza severa e prolungata, ossia mediante un digiuno igienistico condotto con criterio, vale a dire a totale riposo energetico, con zero cibi, zero pillole di alcun tipo, e acqua distillata o acqua e limone a volontà, da assumersi a piccoli sorsi.
MAMMOGRAFIE E OPERAZIONI TEMPESTIVE RISULTANO PRIVE DI SENSO
I tumori al seno, che vanno dalle dimensioni di un pisello a quelle di un uovo d’oca, scompaiono entro periodi che vanno dai 3 giorni alle 3 settimane. Centinaia di casi, risolti mediante digiuno, indicano che i chirurghi asportano un gran numero di tumori e cancri che in realtà non sono tali. Non ha dunque senso sostenere che le mammografie sollecitate dagli istituti sanitari e l’operazioni tempestive in tempo utile prevengano o guariscano il cancro.
LA CHIRURGIA FA SEMPRE ENORMI DANNI
La chirurgia è sempre innaturale, invasiva e pericolosa, mentre l’autolisi rappresenta un processo fisiologico privo di pericoli. La chirurgia riduce sempre la vitalità e decapita il sistema immunitario, portando acqua alla perversione metabolica che è poi all’origine del tumore! Il bisturi non è il trionfo della arte medica, ma bensì il suo miserevole e mediocre affondamento, disse l’irripetibile Oliver Wendell Holmes (1809-1894), genio delle battute, eccellente fisiologo e fondatore della Supreme Court of Justice americana. Ovvio che i tumori abnormi in dimensioni potranno essere solo ridotti di volume, e le cisti in sovrannumero non potranno essere riassorbite tutte con facilità. Meglio intraprendere i digiuni quando le neoformazioni sono non troppo sviluppate.
L’EMERGENZA RENDE SPESSO INDISPENSABILE LA PRESENZA ATTIVA E PREZIOSA DELLA CHIRURGIA
Sia ben chiara una cosa. Anche la più caustica critica deve trovare i giusti limiti e il buon senso. Qui non stiamo contrastando e demonizzando il lavoro della chirurgia in toto e in generale. I chirurghi servono e sono preziosi. Guai se non esistessero. La loro abilità e la loro esperienza risultano insopprimibili, irrinunciabili e benefiche. Ma questo riguarda i casi di reale emergenza, i casi di incidenti stradali, del lavoro e dello sport, dove esistono urgenti necessità riparative e ricostruttive.
LA MENTALITÀ DI ERODE
I medici hanno poi la tendenza a considerare tutti i tumori maligni, o suscettibili di diventarlo, e pertanto tendono ad asportarli e distruggerli sulla base di un semplice sospetto. Per non dire di quelle donne pazzoidi e irresponsabili che si fanno asportare il seno in senso preventivo, tipo l’attrice Angelina Jolie. Medici e pazienti sono presi nel vortice della mentalità di Erode. Non sapendo quali tumori sono benigni e quali maligni, li distruggono tutti, nella speranza che tra essi si trovino anche quelli maligni.
MANCANZA DI CONOSCENZA E PRETESA DI INTERVENTI LEGALI ED ESCLUSIVI A OCCHI BENDATI
Un corpo professionale che confessa la propria ignoranza sulla causa del banale raffreddore e che non è capace di porre rimedio a una semplice costipazione, non può pretendere di risolvere uno stato patologico avanzato e complesso come quello del cancro. Anni di enervazione e di tossiemia devono per forza sfociare in una forma patologica, si chiami essa cancro, diabete, cardiopatia, dialisi, demenza e paralisi. Ma se non ne capisci nulla e vuoi per giunta intervenire con una benda sopra gli occhi, non puoi certo ottenere alcunché di buono e di positivo.
LA CAUSA REALE DI CANCRO SE LA RIDE DEL MEDIOCRE ORDINE SANITARIO E DEL PUBBLICO PRIVO DI SCIENZA E DI CONOSCENZA
Grida allarmistiche sui segni premonitori, senza mai parlare di causa reale, possono solo spingere un numero crescente di soggetti a farsi operare senza la minima necessità, mentre la causa reale del cancro se la ride apertamente di un Ordine Sanitario cieco e vittima delle sue illusioni e delle sue monetizzazioni con Big Pharma e le multinazionali. Se la ride pure di un pubblico costantemente ignorante e male informato. La straripante propaganda a favore dei pronti interventi servono solo a colmare gli ospedali di invalidi, di mutilati di soggetti sottoposti a improponibili sofferenze e a persecuzioni terapeutiche, prima di quell’exit che manda prematuramente al cimitero la maggior parte di essi.
SOS CONTINUATI PER CANCRI AGGRESSIVI E PER DIAGNOSI DI MORTE
Una delle tante richieste che mi arrivano ormai giornalmente, si esprimeva in questi termini. “Caro Valdo, mio padre è affetto da un cancro al pancreas molto aggressivo. Sono disperato e degli amici mi hanno indirizzato a te. Ti prego, dimmi come posso avere un tuo consulto ed ottenere il tuo aiuto terapeutico? Attendo tue notizie. Grazie mille per il tempo che potrai dedicarmi”. Alessandro, da Torino
MIA RISPOSTA
Ciao Alessandro. Mi sta bene di darti una mano. Ma non parliamo di terapie e di cure, visto che non è questo il mio sistema operativo. Non voglio, non posso e non devo essere collocato sul piano dei guaritori sia pure eccellenti e di rango tipo Di Bella, Simoncini e simili. Non curo e non guarisco nessuno. Non credo alla curomania del sintomo chiamato tumore ma solo a strategie comportamentali contrastanti la tumorosità. Un filosofo della salute insegna la non-cura del sintomo e la remissione spontanea, insegna a non traumatizzarsi emotivamente, a diventare autonomi e indipendenti. Non si tratta di un intervento all’acqua di rose o di una risposta rimediale secondaria o di serie B. Al contrario fare il meno possibile evitando invasività e danni, lasciando spazio operativo ai meccanismi riequilibranti del nostro corpo, rappresenta spesso il meglio del meglio, senza mancare mai di rispetto ai medici operanti nell’emergenza con tanto di straordinaria abilità chirurgica e terapeutica.
LA SOPRAVVIVENZA DERIVA DALLA SCORZA E A VOLTE DA CIRCOSTANZE FAVOREVOLI DTIPO LA DEA BENDATA
Ovvio che anche la non-cura ha i suoi limiti. Troppa gente si presenta in condizioni disperate. Troppa gente è stracarica di farmaci e di tossine. La differenza tra vivere morire è comunque una questione di attimi, di momenti, di fattori estremamente labili. Uno si tappa il naso, non respira per 3 minuti e finisce all’al di là, si tratti di un ammalato o di un atleta in piena forma. Se uno perde le ultime foglie e non c’è verso di farlo restare al mondo, occorre accettare il verdetto supremo con il necessario spirito di rassegnazione. Non si vive per sempre e non si muore per sempre, ma si procede a cicli vitali.
GLI ACCANIMENTI TERAPEUTICI NULLA HANNO DI POSITIVO
Una cosa è comunque sicura. Se uno ha la scorza giusta, se non ha danneggiato se stesso in modo irreparabile, e se mette il suo corpo nelle migliori condizioni spontanee per autoguarire, e ciononostante non ce la fa per cedimenti strutturali, immunitari, epatici e biochimici interni, significa che è davvero giunta la sua ora e che nessuno e niente al mondo può dargli di più in termini di giorni aggiuntivi e di benessere. La nostra scienza della salute non crede poi ad alcuna forma di accanimento terapeutico. Vivere non va confuso col vivacchiare a penzoloni tra dolori, morfine e valium.
NON ESISTONO GRANDI DIVERSITÀ TRA LE VARIE FORME TUMORALI
Non diamo nemmeno troppa importanza alle differenziazioni tra un tumore e l’altro. I principi che valgono per il tumore alla prostata, per il tumore al seno, per i tumori allo stomaco e all’intestino, sono generali e valgono su tutti i fronti. Le sovra-crescite scelgono i loro punti di crescita nei punti più vulnerabili di ciascun paziente, ossia nei talloni di Achille che ognuno può avere.
CORREZIONE DELLA CHIMICA CORPORALE
È un fatto accertato che un tumore aggressivo si sviluppa solo dopo un periodo di pre-cancro di 8 anni. Ma la prevenzione e l’inversione, ossia il capovolgimento della malattia, nulla guadagnano dalla distruzione delle cellule malate mediante procedure mediche invasive e devastanti, ma possono soltanto realizzarsi attraverso la correzione dei difetti esistenti nella chimica corporale che ha portato alla neoformazione.
DIETE CRUDISTE E RISULTATI STREPITOSI SI SUSSEGUONO DA LUNGO TEMPO
Fin dal 1809 il medico londinese Richard Lambe guariva il cancro usando una dieta di frutta e vegetali crudi. Altri geni dell’oncologia e della bio-chimica germanica come il dr Otto Warburg e il dr Max Gerson, il dr americano William Koch, il medico olandese Cornelius Moerman, avevano evidenziato diverse decadi orsono studi avanzati e risultati strepitosi, basati su 200 anni di esperienze di vari colleghi che li avevano preceduti. Risultati ottenuti con metodi naturali che trovano importanti riconferme in data odierna.
NUTRIMENTO E RESPIRAZIONE CELLULARE
Per essi ogni singola cellula è un organismo vivente che deve essere rifornito di nutrienti, di carburante e di ossigeno, e che nel contempo va ripulito rimuovendo ogni residuo tossico. La dieta occidentale si presenta come tossica, emo-addensante e fegato-devastante, responsabile dunque del deterioramento dell’ambiente cellulare normale e della sua deprecabile trasformazione in ambiente cancerogeno chiamato cancer milieu. Nel 1947, medici tedeschi del calibro di W. Windesch, Otto Waburg, H.A. Schweigart, e anche il dr Spencer Way di Miami, giunsero alla conclusione che la mancanza prolungata di ossigenazione cellulare trasformava le cellule normali in cellule cancerogene.
FONDAMENTALE LA QUALITÀ DEL SANGUE
Il grado di viscosità del sangue è un fattore-chiave di ogni malattia, e questo vale anche per ogni forma di tumore. Non lo diceva dunque solo Padre Taddeo di Wiesent, che tutti muoiono di sangue guasto e non di altro. La libertà del sangue di fluire è un fattore cruciale. Una normale cellula degenera se la sua respirazione e la sua ossigenazione vengono impedite. La cellula, nel suo sforzo per sopravvivere, instaura un processo di fermentazione con produzione di acido lattico al posto della normale anidride carbonica.
FEGATO DEVASTATO E CONDIZIONE IMMUNITARIA COMPROMESSA APRONO LE PORTE AL CANCRO
Il cancro non si sviluppa mai finché il fegato non si stato devastato, con cambiamenti patologici ai reni, alla milza, al pancreas e al sistema linfatico. Il fallimento del sistema immunitario è un pre-requisito per lo sviluppo della crescita cancerogena. Il materiale canceroso in sé non è la malattia ma soltanto il sintomo della reale patologia che si chiama lipotoxemia con degenerazione tessutale e indebolimento cronico della condizione immunitaria. La metastasi poi non si sviluppa quando la circolazione sanguigna è libera di fluire.
EVITARE CADUTE PERICOLOSE DI VITAMINA C
Le autopsie di gente morta per i vari tipi di cancro dimostrano l’esistenza di situazioni pre-cancerogene insospettate. Se un paziente possiede meno di 10 mg % di vitamina C nel suo sangue, è giustificato il sospetto di cancro. Ai guasti causati dalla lipotoxemia, il grasso aggiunge ulteriori rischi di cancro incrementando il GH, ossia l’ormone della crescita e gli estrogeni. L’aggregazione di eritrociti, la collosità delle piastrine e l’alta viscosità del sangue accompagnano una dieta iper-grassa ed iper-proteica, peggiorata poi ulteriormente da zucchero, alcol, cole, the, caffè, sale e dai vari cibi spazzatura sul mercato.
FRUTTA MATURA PRE-DIGERITA E TUMOROSITÀ IN CALO
I cancerosi sono caratterizzati da bassi livelli enzimatici e da basse temperature corporali. Un canceroso vive già entro una difettosa chimica corporale, con organi vitali operanti marginalmente e con diminuita reattività enzimatica. È pertanto imperativo che solo i più semplici, i più sobri, i più digeribili cibi vengano assunti. La frutta matura è addirittura pre-digerita e la sua assimilazione richiede una attività enzimatica risibile.
MAX GERSON E RECUPERO MALATI TERMINALI
La dieta Gerson, basata su frutta e vegetali crudi, bassa in sodio e alta in potassio, si è dimostrata efficace nel recupero estremo di pazienti cancerogeni. Il dr Arbuthnot Lane (1856-1943), celebre chirurgo e salutista, si espresse con enorme chiarezza. Cosa mai dovremmo fare per evitare qualsiasi forma di cancro? Primo, nutrirci meglio mettendo al bando totale tutte le carni e preferendo frutta, vegetali crudi, pane integrale. Secondo, fare in modo di eliminare i rifiuti metabolici interni drenando e ripulendo la casa dove le nostre cellule vivono.
CRUCIFERE E AGRUMI INNANZITUTTO
Il dr Leo Wattenberg, della School of Medicine annessa alla Minnesota University, verificò che cavoli, cavolini di Bruxelles, bietole, rape, broccoli, cavolfiori, spinaci e sedani appartengono alla preziosa famiglia degli indoli. Scoperse pure che gli agrumi contengono sostanze chimiche chiamate flavoni, dotate degli stessi benefici effetti degli indoli. È per questo che consiglio a tutti di tenersi in giardino dei preziosi alberelli di kumquat, miniarancia dalla buccia deliziosa e mangiabile.
SOLE, MELATONINA E GHIANDOLA PINEALE
La prima causa di cancro rimane l’avvelenamento del sangue. La SAD o Standard America Diet, alta in grassi, proteine e carboidrati raffinati, e bassa nelle sostanze integrali e grezze, predispone a tutte le forme di cancro che conosciamo. Stabilita con chiarezza la stretta relazione tra ansietà, stress e insorgenza cancerogena, sappiamo pure che lo spettro ultravioletto di luce naturale, attraverso i suoi effetti sulla retina, va ad attivare la ghiandola pineale produttrice di melatonina, ormone anti-stress a forte influenza anticancerogena.
EVITARE OGNI DECURTAZIONE IMMUNITARIA
Non c’è poi dubbio alcuno sul fatto che, indipendentemente dalle cause di cancro, un sistema immunitario funzionante ed efficiente sia in grado di arrestarlo e distruggerlo. Adenoidi, tonsille, appendice non sono organi di contorno ma importanti componenti del sistema immunitario. Pure ammesso che il corpo sopravvive senza di essi, la loro assenza si fa sentire e viene a mancare un certo grado di protezione. Non è casuale che il cancro si ritrovi spesso in pazienti ai quali sono state rimosse tonsille ed appendice.
DECAPITARE IL SISTEMA IMMUNITARIO NON È CURA MA GRAVE INSULTO
Molte sostanze cancerogene conducono al cancro non tanto per la loro azione diretta contro le cellule, quanto per il loro effetto debilitante sul sistema immunitario. L’effetto paralizzante del colesterolo sui globuli bianchi è un esempio probante. È chiaro ormai a tutti che la chirurgia oncologica, le radiazioni e la chemio sono approcci perdenti, nonché palliativi senza speranza nel trattamento del cancro, e che il sistema immunitario è la sola chiave per sradicare completamente le cellule cancerogene dal corpo umano. Un sistema immunitario devastato può essere rigenerato solo rimuovendo lo stress e ricostruendo una vigorosa salute nell’intero corpo.
TRATTAMENTO MEDICO FALLIMENTARE SU TUTTI I FRONTI
È da un secolo che medici e chirurghi sanno che le operazioni abbreviano e peggiorano la vita dei cancerosi. Sanno anche che i cancerosi non sottoposti ad alcuna pressione indebita e a nessun trattamento vivono più a lungo degli operati. I trattamenti odierni del cancro da parte della medicina convenzionale ed ortodossa sono nel contempo un fallimento e una disgrazia, oltre che un vero e proprio malcostume professionale, scrive il dr Brian A. Richards, nel suo testo The Topic of Cancer del 1982. Il dr Hardin Jones della University of California rincara la dose. Le mie ricerche provano che i cancerosi non trattati vivono addirittura 4 volte più a lungo di quelli curati chirurgicamente. I primi vivono in media 12 anni e i secondi non superano la media di 3 anni!
TERAPIE MEDICHE DEVASTANTI CON DECLINO ACCELERATO DEL PAZIENTE
I tre trattamenti di base sono ovviamente la chirurgia, la radioterapia e la chemio, tutte traumatiche al punto di accelerare il declino del paziente verso la propria scomparsa. Il dr W.A. Dewey, docente di terapeutica alla University of Michigan non le manda a dire. Siccome il radium è diretto solo verso il sintomo materializzato del cancro, risulta non solo essere inutile, ma diventa pure distruttivo nei riguardi dei tessuti sani che circondano in tumore, e nei riguardi dei vasi sanguigni e delle ghiandole protettive che sono indispensabili nel processo di guarigione, rendendo così impossibile ogni cura.
MEDICINE ANTI-CANCRO CHE CAUSANO IL CANCRO
Appare incredibile che le autorità mediche ammettano con disinvoltura che i farmaci usati per curare il cancro siano in realtà fattori causatori di cancro! Siccome la sopravvivenza del paziente dipende primariamente dal ripristino della funzionalità epatica ed immunitaria, la chemio non è solo un fallimento ma una precisa garanzia di decadimento e di degenerazione.
CI SONO CONDIZIONI PEGGIORI DELLA MORTE
Ricordiamo che esistono situazioni assai peggiori della morte stessa. Una di esse è la chemio. Quando radio e chemio vengono usate assieme, la procedura diventa più letale ancora. Ma i medici adottano ugualmente tale sistema, ossessionati come sono dalla voglia cieca ed irresistibile di distruggere le maledette cellule cancerogene indipendentemente da tutto il resto. La realtà odierna è che la professione medica resta gravemente a corto di informazioni vitali non solo sul cancro, ma anche su altre patologie basilari come le cardiopatie e il diabete.
LA REMISSIONE SPONTANEA DEI TUMORI VA SFRUTTATA SISTEMATICAMENTE
Le possibilità di curare il cancro sfruttando la tendenza corporale alla remissione spontanea si basa su 3 fattori che sono A) Residua capacità funzionale del fegato e degli altri organi vitali, B) Capacità di rigenerazione del sistema immunitario, C) Spirito combattente del paziente. In altre parole tutte le guarigioni in campo oncologico vengono realizzate dal corpo stesso quando gli vengano date le possibilità di autoguarire.
IMPORTANZA DEI VEGETALI A FOGLIA SCURA, DEGLI AGRUMI E DELLA VITAMINA-C
I cibi vegetali non sono solo poveri di grassi e ricchi di fibre, ma contengono anche molte sostanze che combattono il cancro. È stato ampiamente dimostrato che i carotenoidi, i pigmenti che conferiscono a frutta e verdura il colore scuro, aiutano a prevenire il cancro. Il Beta-carotene, presente nelle verdure gialle e verde scuro, contribuisce a proteggere dal cancro del polmone e sembra anche aiutare a prevenire il cancro della vescica, della cavità orale, della laringe, dell’esofago, della mammella e del pancreas. Verdure come cavolo, broccoli, ravizzone, rapa, cavolfiore e cavolini di Bruxelles contengono flavoni ed indoli, dotati di poteri anti-cancro. La Vitamina C, che si trova negli agrumi ed in molte verdure, può abbassare il rischio di cancro dell’esofago e dello stomaco. La Vitamina C agisce come antiossidante, neutralizzando i composti chimici cancerogeni che si formano nell’organismo. Blocca inoltre la conversione nello stomaco dei nitrati nelle nitrosamine cancerogene. Il Selenio si trova nei cereali integrali e ha lo stesso effetto antiossidante della Vitamina C e del Beta-carotene. Anche la Vitamina E ha un’azione analoga.
ALCOL E FUMO VANNO DECISAMENTE EVITATI
Un consumo eccessivo di alcol eleva il rischio di cancro di mammella, cavo orale, laringe ed esofago. Se associato al fumo, il rischio aumenta a dismisura. L’alcol aumenta inoltre il rischio di cancro a stomaco, fegato, pancreas e colon. Le evidenze scientifiche indirizzano verso una dieta ricca di fibre e povera di grassi, che includa vari tipi di frutta, verdura, cereali integrali e legumi, come migliore strategia per la prevenzione del cancro.
RISCHI CANCRO DIMEZZATO PER VEGETARIANI E VEGAN TENDENZIALI
Non sorprende quindi che i vegetariani, la cui dieta soddisfa naturalmente tali requisiti, si collochino a livelli di rischio-cancro dimezzati rispetto ai consumatori di carne. Vantano infatti più elevati livelli ematici di Beta-carotene. Assumono più vitamina C, nonché più indoli e fibre dei carnivori. I vegetariani contano anche su un più valido sistema immunitario. Alcuni Ricercatori tedeschi hanno recentemente scoperto che nei vegetariani l’attività delle cellule NKC (Natural Killer Cells) è più che doppia rispetto ai non-vegetariani. Le cellule NKC sono dei Globuli Bianchi specializzati che attaccano e neutralizzano le cellule cancerose. I vegetariani, inoltre, tendono a mangiare più prodotti a base di soia dei non-vegetariani. La soia contiene molte sostanze anti-cancerogene, inclusi lignani e fitoestrogeni. Una dieta ricca di soia può essere uno dei motivi che spiegano la minore incidenza del cancro della mammella nelle popolazioni asiatiche.
Valdo Vaccaro
Commenti
0 commenti