LETTERA
CONDIZIONI DI DISPANEURIA ED AMENORREA DECISAMENTE MIGLIORATE
Carissimo Valdo, so che in procinto della partenza avrai pochissimo tempo per leggere e rispondere, ma data l’urgenza ci provo ugualmente. Tante volte mi sono ripromessa di scriverti negli ultimi mesi, anche solo per aggiornarti sul mio attuale buono stato di salute e ringraziarti dei buoni consigli profusi nelle tue risposte, quasi un anno fa. Ora, su questo aspetto, devo essere telegrafica, ma sappi che le mie condizioni sono decisamente migliorate e da, un paio di mesi, ho superato brillantemente l’amenorrea e la mia fastidiosa dispareunia, con dolori in zona vaginale. Nel frattempo, la mia strada ha incrociato quella di Serena Pacquola e Gioia Audrey Camillo. Ho abbracciato in toto la visione igienistica e spesso faccio crudismo fino al pasto serale. Chiudo questa parentesi e vengo al dunque.
IPOTIROIDISMO ED ASPORTAZIONE TIROIDE SEGUITA DA EUTIROX A VITA PER MIA COGNATA
La mia giovane cognata di 34 anni, sposa da pochi mesi e da tempo affetta da ipotiroidismo, al pari di tutte le donne del suo ramo materno, ha eseguito un ago aspirato con diagnosi di tumore maligno alla tiroide e urgenza di asportazione. Manco a dirlo, l’intervento è già stato fissato per l’8 luglio. Dovrebbe essere seguito da una iodio-terapia, se ho ben capito, e da Eutirox a vita, tanto per cambiare.
DI BUONO C’È CHE NON CONSUMA PIÙ CARNI ROSSE
Negli ultimi 7 giorni ho spulciato il tuo blog in lungo e in largo, leggendo tutto il possibile su tiroide, ipotiroidismo, tumore. Sto cercando in tutti i modi di incoraggiare lei e mia suocera a considerare una strada diversa dall’intervento e ho anche proposto che vengano alla tua conferenza di sabato 27 a Milano. Lei vive a Como e l’intervento è programmato a Milano, ma non so se riuscirà a persuadersi.
Di positivo c’è che da oltre un anno non consuma carni rosse e farine raffinate. Assume più pesce e pochissimi latticini, mentre frutta e verdura non abbondano e, soprattutto, sono spesso inserite durante o dopo i pasti.
GASTRITE, CISTI OVARICHE, ENDOMETRIOSI, PILLOLA E CURE FARMACOLOGICHE
Soffre da anni di gastrite, endometriosi, cisti ovariche, trattate nel tempo sempre con farmaci, nonché pillola contraccettiva. Senza dimenticare l’alopecia areata, che ha combattuto più volte ma che puntualmente si ripresenta, specie nei momenti di maggiore stress. Leggendo i tuoi vari consigli ai diagnosticati di tumore, ho notato suggerimenti diversi a seconda dei casi e del livello di intossicazione degli stessi, con digiuno, semi-digiuno, passaggio graduale al crudismo. Qualora mia cognata volesse considerare la strada igienistica, cosa suggeriresti nel suo caso specifico, visti anche i tempi stretti che le hanno prospettato fino all’intervento?
QUALI CIBI ELIMINARE DEL TUTTO?
Ci sono altri cibi che nel frattempo farebbe bene ad eliminare, perfino da una dieta vegana? Dato lo scetticismo generale, la mia speranza è che, in queste poche settimane a disposizione, la portata della massa si riduca quanto basta da scongiurare l’intervento e dare libero spazio alla via igienistica.
Se mia cognata venisse ad ascoltarti a Milano, avrebbe modo di colloquiare anche solo brevemente con te oppure no?
STO FACENDO TUTTO IL POSSIBILE PER CONVINCERLA
Io sto facendo tutto il possibile, ma so bene che la decisione è solo sua. Ho perso da poco un cugino carissimo, anima nobile, per un tumore al fegato e uno all’occhio. Grande sportivo, lettore di Ehret, bevitore di succhi, forse è approdato tardi alla visione ippocratica della salute, ma comunque sia per il mio cuore è un precedente che non voglio vedersi ripetere. Grazie fin da ora per tutto. Con somma stima.
Angelica
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RISPOSTA
DESOLATO PER IL GRAVE RITARDO
Ciao Angelica. Mi spiace per il ritardo con cui leggo il tuo messaggio e per la risposta che rasenta addirittura la data dell’intervento, fissata tra 5 giorni se non erro. Nel frattempo tutto il discorso su Milano è saltato e non ho potuto incontrare tua cognata per dirle qualcosa di convincente in proposito.
UN ORGANO NOBILE ED INTOCCABILE CHE PRODUCE IL MAGICO LIEVITO TIROXINA
La ghiandola tiroide è posta nella parte anteriore del collo tra laringe e trachea. Il suo compito è legato alle più importanti funzioni vitali. Le disfunzioni e le anormalità di questo nobile ed intoccabile organo possono provocare gravi disturbi sia alla crescita che alle facoltà intellettuali del soggetto in sofferenza. Essa produce un prodigioso lievito ormonale chiamato tiroxina che presiede 1) Lo sviluppo cellulare, 2) Il ricambio liquidi del corpo, 3) La regolazione del metabolismo degli zuccheri, dei prodotti azotati di scarto e dei grassi, 4) La crescita fisica e psichica, 5) La maturità sessuale, 6) La termoregolazione, 7) Il tono psichico.
IMPORTANZA VITALE DEGLI ORMONI TIROIDEI
Sono gli ormoni tiroidei a dettare all’organismo quanto veloce deve lavorare e come deve usare l’energia prodotta nei mitocondri cellulari. L’ipotiroidismo è una sindrome dovuta a insufficiente funzionalità della tiroide. Nell’adulto è causa di flessione del metabolismo basale, per cui si presentano sintomi tipo astenia, sonnolenza, calo memoria, ipotermia, intolleranza al freddo, ridotta sudorazione, cute secca e ruvida, stipsi, artralgie, crampi muscolari.
NON CURE FARMACOLOGICHE ED ANCOR MENO ASPORTAZIONI CHIRURGICHE
Si arriva all’insufficienza tiroidea e all’ipotiroidismo per sovraccarico di sostanze estranee, accumulate per gravi disordini nelle funzioni di nutrizione ed eliminazione. In caso di qualsiasi anormalità non servono cure e asportazioni, ma occorre urgentemente normalizzare la digestione del malato e le funzioni detossificanti del sistema, ed in particolare il potere traspirante ed escretorio della pelle. Operando sul milieu interieur, ovvero sulla chimica interna dell’organismo secondo i concetti del dr Claude Bernard, l’intero corpo viene depurato e riportato a un vigoroso stato di salute.
IPOTIROIDISMO CONSEGUENZA DI DIETE ALTO-GRASSE ED ALTO-PROTEICHE
La tiroide è una importante componente del sistema immunitario. L’ipotiroidismo, al di là delle comuni apparenze, non è mai un derivato di problemi genetici o ereditari, ma soltanto di pessime abitudini alimentari adottate in pianta stabile dalla famiglia eventualmente colpita. L’ipotiroidismo è molto comune tra tutte le popolazioni che si cibano di diete alto-proteiche. Il paese a più alta incidenza di cancro alla tiroide nei paesi occidentali è l’Austria, non a caso eccellente consumatrice d polli, anatra e manzo.
SI È SEMPRE IN TEMPO A CAMBIARE IDEA
Non è mai troppo tardi per cambiare idea. Evento fissato tra 5 giorni? E allora? 5 giorni o 5 ore non fa differenza. Nemmeno se sei già stesa sulla barella dell’ospedale è troppo tardi. Finché non ti hanno portata in sala operatoria e sedata dagli anestetici, hai diritto di manifestare la tua volontà di stoppare la procedura in corso. Nessuno al mondo ti può obbligare a rispettare gli impegni. La legge protegge i sacrosanti diritti dei cittadini in fatto di salute.
NON CADIAMO NELLA RETE DI CHI AMA SPAVENTARE E SVENTOLARE LA BANDIERA DELL’URGENZA E DELL’ULTIMA SPIAGGIA
Il notissimo trucco medico di spaventare a morte il paziente per averlo a totale disposizione senza più resistenze, si può sempre deattivare, prendendosi 6 mesi di tempo per sperimentare vie rimediali meno drammatiche e meno devastanti. Di tiroidi ne hai una sola. È una parte di te. Una volta asportata ne rimani senza in modo irrimediabile. L’Eutirox sarà una magra e temporanea consolazione, e ti verrà ben presto la voglia irresistibile di toglierlo.
UNA PAZIENTE DESTINATARIA DI LETTERE MEDICHE INTIMIDATORIE
A parte le tante testimonianze di gente guarita senza chirurgia, voglio solo citare uno dei casi che mi hanno maggiormente colpito. Una giovane amica di mia moglie, cinese di Hongkong ed abitante in Friuli pure lei, venne un giorno a trovarmi disperata con le lacrime che bagnavano le sue cartelle cliniche. Le lettere dei medici ospedalieri non erano lettere ma autentiche intimidazioni. La spingevano alla asportazione chirurgica visto che le cure a mezzo farmaci non avevano sortito alcun effetto. L’alternativa era quella di soccombere in pochi mesi alla malignità cancerogena del suo male.
TRE POSSIBILI DATE TRA LE QUALE SCEGLIERE, MA TUTTE CESTINATE, CON GUARIGIONE FINALE E CON L’AGGIUNTA DI UNA NUOVA MATERNITÀ
Vi erano pure fissate 3 possibili date per la sala operatoria. Il mio consiglio fu di cestinare tutte le carte e di non subire alcun diktat medico. Le dissi di rilassarsi, di non piangere, di non aver paura visto che il suo giovane organismo avrebbe reagito al meglio in un clima rilassato e disteso, e visto anche che il corpo non va mai contro se stesso, a patto di dargli fiducia e di dargli una mano e un minimo di assistenza sul percorso di recupero. Le consigliai delle passeggiate nei boschi a raccogliere castagne e funghi, imponendo stop radicale a carni, grassi, dolciumi e latticini. La guarigione totale non mi sorprese. Non solo questo. Pochi mesi dopo arrivò pure la strabiliante notizia della sua nuova maternità, condotta pure in massima sicurezza e con successo.
IL DIFETTO NON STA NELLA TIROIDE MA NEL MODO IN CUI ESSA È STATA TRATTATA
Le tue disfunzioni tiroidee non sono causate da disfunzioni della tiroide o da suoi difetti congeniti, visto che il problema dell’ipotiroidismo e dei noduli è sorto negli ultimi anni e non prima. Le cause vanno cercate negli continui errori dietetici e comportamentali, nelle troppe carni bianche e rosse, nei troppi farmaci assunti in passato, nel poco movimento e nella difettosa respirazione. Si richiedono cambiamenti radicali nello stile di vita e maggiore preparazione igienistica, nonché comprensione e rispetto delle leggi naturali, in particolare di quelle che esaltano il corpo come entità autoregolatrice ed autoguarente, per cui non va mai contro se stesso.
IL PERCORSO RIMEDIALE LUNGO UN TRACCIATO DI VIRTUOSA SOBRIETÀ
Il trattamento ideale deve puntare alla normalizzazione del sangue mediante buone digestioni e attiva eliminazione delle scorie da parte del sistema epatico, renale e cutaneo. La dieta sarà ovviamente di tipo prevalentemente vegan-crudista con rigorosità accentuata nel periodo critico di recupero. Comprenderà alghe e avena, foglie crude di cavolo tagliuzzate crude e condite con olio e limone, succo di crescione da pianta intera 60-150 grammi al giorno oppure crescono aggiunto all’insalata con abbondanza, foglie di spinacio in succo o in insalata per metà quantitativo rispetto al crescione.
RIMOZIONE DI OGNI PAURA E MOLTIPLICAZIONE DELLA FIDUCIA E DELL’AUTOSTIMA
Anche l’intero concetto relativo alle responsabilità del tumore tiroideo, è basato su false asserzioni come 1) Che il cancro rappresenti un problema zonale connesso al suo punto di apparizione, 2) Che il corpo del paziente, a parte la formazione tumorale, sia sostanzialmente sano, 3) Che il sistema immunitario del paziente sia normale o quasi-normale. In realtà nessuno di questi punti riflette in modo realistico quanto sta accadendo. La verità è che il timo , e con esso il sistema immunitario, appare svuotato di ogni energia e di ogni efficacia. L’unico modo per venirne a capo sta nella rimozione sistematica di ogni paura, di ogni inquietudine e di ogni stress, ossia nella capacità di pensare in positivo e di raccogliere nella propria interiorità tutte le forze a nostra disposizione, e nel ricostruire la salute dell’intero organismo pezzo per pezzo, cellula per cellula.
Valdo Vaccaro
Angelica di nome e di fatto. Vedere come ti spendi per tua cognata mi commuove, è un tipo di rapporto di cui si parla poco. Sono certa che ce la farà . Un abbraccio:)
Ciao Angelica mi dispiace per tuo cugino, ma da quanto tempo era Ehretista?
Ciao Elisabetta, non siamo solo cognate, ma prima di tutto amiche. Quando apri gli occhi su come funziona l'organismo e su cosa sono davvero le malattie, non vuoi latro, per i tuoi cari, che cambino anche loro prospettiva. In casi come questo poi, ancora di più.
Antonio, mio cugino non era ehretista, ma si era avvicinato ai testi di Ehret, aveva approfondito il nesso alimentazione-salute e iniziato a bere succhi. Solo che inizialmente, quando ancora non sapeva nulla di tutto ciò, aveva accettato di sottoporsi a qualche terapia tradizionale per combattere il tumore al fegato. E purtroppo forse questo ha fatto la differenza.