LETTERA
TUMORE CIRCOSCRITTO ALLA CAPSULA RENALE
Ciao Valdo, Ho un amico a cui é stato diagnosticato un tumore al rene, confinato e circoscritto alla capsula renale. Non ha fatto nessun trattamento all’infuori di una risonanza magnetica, è in ottima forma e dietro mio consiglio ha cominciato la dieta vegana con tutti i corollari (respirazione, bagni caldi freddi, ecc). Gli ho anche regalato il tuo libro Alimentazione Naturale.
ALIMENTAZIONE DOC E QUALCHE CONSIGLIO AGGIUNTIVO
Non ti chiedo assolutamente un parere medico, ma se solo potresti stilarmi una alimentazione DOC per questo caso e se hai qualche consiglio da aggiungere. Grazie e tanti auguri per il tuo meraviglioso Blog. Michele Ladispoli
*****
RISPOSTA
Ciao Michele, dici di non chiedermi un parere medico. Non vorrai mica chiedermi un parere sciamanico, o magari ciarlatano? Forse sarà il caso di unificare i pareri e di chiamarli con aggettivi meno carichi di dietrologie. Parere scientifico, libero, trasparente, non legato a vincoli corporativi-economici-politici-legali, teso a evidenziare la verità, e ad aiutare le persone colpite da una determinata patologia, questo è quanto mi devi chiedere. Un parere salutistico, insomma.
EVITIAMO BABILONIA
Prima cosa da fare, occorre mettersi un po’ sulla stessa lunghezza d’onda, altrimenti entriamo nella Torre di Babele, che continua a fare vittime a millenni di distanza, se guardiamo a cosa succede in Medioriente, in Iraq, in Siria, in Israele e Palestina. Per capirci serve lettere almeno una manciata di tesine, oltre ai libri che ho messo in circolazione.
TESINE DA LEGGERE
- Zona tumore, zona cancro
- L’inevitabile conflitto tra medicina moderna e igiene naturale
- Dialisi, tumori, trapianti e assistenza igienistica
- Vitto Valdiano
TANTI TUMORI DIVERSI O UN SOLO TUMORE DERIVANTE DA CRONICO SQUILIBRIO ACIDIFICANTE ED INFIAMMATORIO?
Tumore al rene, alla capsula renale, al pancreas, al fegato, al testicolo, al cervello. La questione non cambia di una virgola. La medicina vorrebbe che si trattasse di mille cose diverse e differenziate, caratterizzate poi da cellule cancerogene benigne e maligne, da cellule tranquille e cellule indiavolate. In realtà le cellule sono tutte uguali e si sovrappongono in condizioni anomale, creando i tumori. La malignità è un fatto eventuale, successivo, derivante da altri fattori e altre complicazioni, e spesso legato agli stessi interventi affrettati ed invasivi della medicina, visto che la percentuale di malattie oncologiche di carattere iatrogeno o medico-causato è assai elevata.
PONIAMOCI LA DOMANDA FUNZIONALE
Parlando di rene dobbiamo necessariamente fare mente locale e sottolineare le funzioni che il rene ha, come maggiore organo eliminativo-emuntorio-escretivo del corpo, soprattutto per i sali inorganici non assimilati, oltre che per gli scarichi provvidenziali di glucosio, di ammoniaca e di creatinina, sempre intesi come forma di riequilibrio e di collaborazione col meccanismo immunitario. E dobbiamo pure sottolineare la funzione parallela e coordinata della pelle, definita secondo rene del corpo umano.
I PUNTI-CHIAVE DI UNA STRATEGIA ANTITUMORALE
Entrati in questo ordine di idee, dobbiamo necessariamente fare un discorso di difesa e mantenimento del pH, un discorso di lotta all’acidosi, un discorso di duro contrasto alla ritenzione idrica, un discorso di adozione piante diuretiche nella dieta, un discorso di esercizio fisico-aerobico e di esposizione solare, un discorso di serenità spirituale, un discorso di idroterapia, un discorso di fluidificazione del sangue, e quindi di digestioni leggere, prive di costi assimilativi ed evacuativi, prive di assurde leucocitosi, prive di prelevamenti enzimatici e metilici CH3 (vedi anche tesina “Omocisteina barometro funzionale del corpo umano”, del 6/12/11).
SCENDERE A QUESTO PUNTO NEL CONCRETO CON UNO SCHEMA VITALISTICO
Ed è solo a questo punto possiamo scendere al concreto. La parola chiave è “dieta vitale”, oltre che “dieta cruda”. Se poi ci capita di cadere in un innocente piatto di cotto vegano, non facciamone un dramma planetario. Le piccole trasgressioni si superano facilmente.
TANTA FRUTTA, TANTA CLOROFILLA NATURALE ED EVENTUALE ACCELERATA DIGIUNISTICA
Pescare forte nelle risorse naturali e stagionali, nelle angurie, nei meloni, nei cetrioli, nei pomodori, nelle carote, nei sedani, nelle pesche, nei melograni. Parlo poco di mele e pere, ma vanno benissimo anche quelle, soprattutto quando sono appena colte dall’albero. Chiaro che vogliamo dare una accelerata alla disgregazione del nodulo, del mioma, del lipoma, del tumore in linea generale, serve ricorrere al digiuno totale, e poi riprendere lo schema nutrizionale vegano tendenzialmente crudista.
NIENTE SCHEMI FISSI MA PERSONALI INTERPRETAZIONI ED ADATTAMENTI
Non chiedete schemi fissi e comodi, da copiare pigramente senza il proprio coinvolgimento mentale ed interpretativo. Non esistono e non li mando a nessuno. Ognuno deve rimboccarsi le maniche, raccogliere i suggerimenti, e organizzarsi la propria dieta personalizzata. Stare lontano dai test, dai controlli, dallo stress.
L’IGIENE NATURALE NON È MAI ESPERIMENTO STRANO O SALTO NEL BUIO
Pensate a fare le cose per bene e al meglio, e attendete fiduciosi. Il sistema immunitario non è legato alla mutua e nemmeno alle multinazionali. A volte gli effetti di breve periodo sono contradditori e deludenti, nel senso che il corpo manda fuori immancabilmente dei veleni, e che occorre superare senza timori e con grinta questa prima fase.
CURA DELL’UVA, DELLA CLOROFILLA E DELLA MALVA
La cura dell’uva, con 2 kg al giorno va fatta ogni anno. Solo uva, o anche alternando, a debita distanza di 2-3 ore, uva ai fichi freschi, frutti di incomparabile bontà e salute. Limoni, arance e pompelmi sempre in prima linea al risveglio. Mirtilli e frutti di bosco, splendidi. Bevande alla clorofilla verde, con verdure varie centrifugate assieme alle carote e al sedano, super. Ma la pianta forse più amica dei reni rimane sicuramente l’umile malva, consumabile a crudo, nei centrifugati, nei passati di verdura, e soprattutto nel the di malva, con menta e limone, da bersi un litro al giorno, come miglior contrasto di ogni nefrite, di ogni Bright disease, di ogni male della pietra e di ogni tumore renale.
Valdo Vaccaro
Commenti
0 commenti