LETTERA
MOGLIE CON TUMORE AL SENO IN METASTASI SUL PANCREAS
Caro Valdo, dopo averti scoperto, ti seguo sempre sul tuo blog. Sono stato a trovarti alla fine del 2014 in Friuli, per parlarti di mia moglie, che da più di un anno soffre di un tumore al seno, infiltratosi poi anche a livello pancreas. Per fortuna non era tumore al pancreas, ma un’estensione del tumore al seno.
TERAPIA ORMONALE E DIETA ABITUALE OSPEDALIERA AD ALTE PROTEINE ANIMALI
L’ipotesi di cura da te suggerita era naturalmente vegano-crudista. Dimessa dopo un’operazione
alle vie biliari, via colecisti e duodeno, ha portato un Kehr per quasi un anno. Le TAC erano buone. Faceva una leggera terapia ormonale approvata anche ad Aviano. La dieta era quella abituale, con carne, latte, uova, pesce.
IO SONO DIVENTATO VEGANO, LEI NO
Ora l’ultima TAC rileva una progressione. Prima definivano il tumore come “silente”. Non riesco a convincerla a cambiare drasticamente dieta. Io nel frattempo sono diventato vegano con piccolissimi sporadici strappi, quindi non sarebbe difficile fare una dieta comune. Come convincerla? Se non è troppo tardi.
PROSPETTIVA CHEMIO SETTIMANALE
Verso fine gennaio dovrebbe iniziare una chemio settimanale, prescritta dall’oncologa, ex Aviano. Una difficile situazione economica, dovuta alla crisi, la stressa ulteriormente, togliendole serenità e sicurezza. Grazie per avermi letto.
Giovanni
*****
RISPOSTA
MESSAGGIO INCAGLIATO TRA LA TANTA POSTA INEVASA
Ciao Giovanni. Sto cercando di evadere i messaggi ricevuti da gennaio in avanti. Anche il tuo è rimasto purtroppo incagliato tra la posta inevasa e me ne dispiace, vista l’evidente urgenza. Immagino la tua situazione e la sofferenza che esiste in famiglia. Del resto, ho pubblicato in questi primi mesi dell’anno 2017 una serie di tesine che danno indirettamente risposta a tutti i quesiti.
RUOLO DEL KEHR
Il Kehr che porta tua moglie è un tubicino a forma di T impiegato nella chirurgia delle vie biliari per drenare la bile. È stato inventato dal chirurgo tedesco Hans Kehr. Per drenaggio in chirurgia si intende un apparecchio o un sistema che consente la fuoruscita di fluidi contenuti all’interno dei tessuti, delle strutture e delle cavità. Penso che anche questo apparato dovrà essere tolto.
VIVENDO IN CLIMA TESO E ALIMENTANDOSI IN QUEL MODO LA TOSSIEMIA INTERNA SALE E CON ESSA CRESCE PURE LA TUMOROSITA1 CORPORALE
Non intendo entrare nei dettagli di una persona operata, curata ed alimentata secondo i soliti criteri della medicina convenzionale, e per giunta con una prospettiva di chemio. Anche volendo, non mi è possibile farlo. Troppa diversità di pensiero e di metodo tra Medicina e Igienismo. D’altra parte mi hai chiesto di convincerla verso un cambiamento dieta, prima che sia troppo tardi. Non trovo affatto strano che ci sia una progressione della tumorosità in corso, con quel tipo di trattamenti e con tale metodi di alimentazione.
DIFFICOLTÀ OGGETTIVA A CAMBIARE CAMPO
La difficoltà sta non soltanto nel convincere la paziente a cambiare, ma anche nello spingerla a fare qualcosa che stride e confligge frontalmente con quanto le propone la Medicina, la Medicina che la ha tuttora in cura. Quando si segue un determinato percorso curativo non è facile apportare delle modifiche o anche dei ritocchi di tipo contrastante. Subentrano incertezze, ansie, tensioni, difficoltà di rapporto con chi la ha in cura, persino problemi di tipo legale.
RISULTATI NIENTE AFFATTO SODDISFACENTI
I risultati che si stanno ottenendo con le attuali terapie non mi pare siano particolarmente esaltanti. Questo non mi sorprende affatto, visto che tutte le malattie, incluso il tumore al seno in metastasi sul pancreas, inclusi i problemi al sistema biliare, pur nella loro gravità, sono sempre dei sintomi da rispettare e degli smaltimenti di tossine in atto, e pertanto non da rimuovere né col bisturi né con la chemio. Ma la Medicina, ovviamente, non ama essere smentita nelle sue scelte.
CAMBIARE OPINIONE IN CORSO D’OPERA PUÒ ESSERE TRAUMATICO
Ma in queste situazioni di autentica emergenza non vale metterla nella polemica e nei rammarichi. Si è per così dire in corso d’opera, si sta edificando una costruzione di salvataggio o di rovina, a seconda dei punti di vista. Mettere in discussione quello che si sta facendo potrebbe per paradosso non essere produttivo, potrebbe creare ansie e paure addizionali.
PASSAGGIO PROGRESSIVO DALL’EMERGENZA ALLA DIETA VEGAN-CRUDISTA TENDENZIALE
Chiaro che le diete post-operatorie e per chi è in condizioni di convalescenza vanno stabilite sulla base di criteri personalizzati. Si tratta di apportare delle sostanze nutrienti che vengano digerite ed assimilate nel modo migliore possibile. A volte si è in presenza di un sistema gastrointestinale infiammato, di un intestino irritabile e rovinato dai tanti farmaci assunti, per cui occorre ripartire con prudenza, tenendo presente che carote, patate, cavoli mele, ananas sono alimenti amici della digestione, e che le minestrine di verdure non stracotte, il riso con verdure e le verdure cotte ma non stracotte possono andare bene in via temporanea, prima di passare passo dopo passo ed in progressione alla dieta ideale che rimane il vegan-crudismo tendenziale, sostenibile e personalizzato. Vedi anche mie tesine sull’argomento, come “Diete post-operatorie e cibi per la convalescenza” del 13/12/14.
STRTEGIE ANTITUMORALI BASATE SU CIB INNOCENTI, LEGGERI E DIGERIBILI
Per il resto sappiamo benissimo che per contrastare i tumori tutti servono bevande vitali a base di uva, di mirtilli, bietole, carote, rape, sedano, cavolo, acetosa, crescione, piantaggine, salvia, aglio, fitolacca, ravanelli. Sappiamo benissimo che per scongiurare il tumore al seno occorrono insalate crude ben masticate, cicorie, indivie, radicchi, bietole, spinaci, cavoli, crescione, cetrioli, acetosa, tarassaco invernale, valeriana, verdure da orto a foglia verde, avocado, risorse naturali ricche di folati e di gruppo B, a salvaguardia delle delicatissime cellule mammarie. Le verdure da condirsi preferibilmente con olio d’oliva extravergine di qualità ed estratto a freddo. Ovvio che non devono mancare anche verdure saltate in padella tipo tarassaco estivo, spinaci, selene, punte di luppolo, cavolini, ortiche, zucchine, melanzane, peperoni. Sappiamo benissimo che vanno inserite 3 volte al giorno e lontano dai pasti principali frutti dei vari colori. Fare cioè 1) il pieno di viola con more, mirtilli blu, prugne e uva, 2) il pieno di giallo con albicocche, arance, meloni, 3) il pieno di rosso con mele rose, fragole, pomodori, lamponi, melegrane, anguria, 4) il pieno di bianco con banane e pere.
PROTAGONISTA CORPORALE E COMPARSE VEGETALI AMICHE INSEPARABILI
Resta il fatto che non è la frutta e la verdura a possedere delle qualità miracolose e una capacità intellettiva anti-cancerogena. Sarebbe troppo bello e troppo simpatico. Le qualità guaritive vere da protagonista ce l’ha sempre il corpo umano col suo apparato auto-guarente. Il ruolo di frutta e verdura rimane basilare come comparse ed ancelle servitrici, visto che esse, assunte con metodo, con criterio e buonsenso, non tolgono energia digestiva all’organismo e lasciano lavorare il protagonista senza mettergli i bastoni fra le ruote.
Valdo Vaccaro
Commenti
0 commenti