LETTERA
TUMORE AL SENO DI MIA MOGLIE
Mi scusi Dr Vaccaro, le scrivo poiché in questi giorni il sottoscritto è entrato nel club dei terrorizzati. Proprio quest’oggi dopo diverse ecografie e mammografie è stato riscontrato un tumore al seno sinistro di mia moglie. Non sappiamo ancora l’entità né il tipo.
Sono una decina di giorni che vago per i siti per cercare cure alternative, ma districarsi nelle stesse è difficile sia per la loro applicazione che per i costi. Un amico mi ha segnalato il suo blog e nello stesso mi ha parlato del dr Nacci, che lei ha citato diverse volte.
SCADENZE IMMEDIATE E PANICO INEVITABILE
Siamo in un momento bruttissimo della nostra esistenza. Fare una scelta è una responsabilità di vita o di morte. Tenga presente che abbiamo 2 figli e vorrei si godessero la mamma per tanti anni ancora. Mi serve un suo urgente consiglio circa il metodo crudista poiché il 29/04 deve fare una risonanza magnetica, seguita da biopsia il 06/05.
SOLITA PRIORITÀ MEDICA È L’ELIMINAZIONE DEL TUMORE
Il nostro dramma interiore sta nelle solite incognite e nelle solite insicurezze. I medici ci hanno spiegato che, seppur urgente, c’è ancora margine per eliminare il tumore prima con radio e chemio e poi con operazione. Essendo secondo loro il male interno alla mammella, questa strategia sarebbe urgente e indispensabile, oltre che priva di alternative.
CI SENTIAMO DISORIENTATI E INDEBOLITI
Da parte nostra siamo convinti della malafede della medicina ufficiale e tentati pertanto ad intraprendere un altro percorso. La campagna diffamatoria ordita contro chi la pensa diversamente ci rende confusi, indeboliti, privi di garanzie ed incerti sul da farsi.
In definitiva Lei cosa farebbe nelle nostre condizioni? E qual’è eventualmente lo schema da seguire per il suo tipo di dieta? La ringrazio.
Franco da Roma
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RISPOSTA
DIAMOCI UNA GRAN CALMATA E UNA INIEZIONE DI SERENITÀ
Ciao Franco. Comincio col dire che il vostro panico e il vostro terrore sono assurdi e ingiustificati.
Non approvo tutto questo precipitarsi e questo correre ansimando. Non capisco e non condivido tutte queste visite prefissate entro pochi giorni per risonanze, biopsie e altre soluzioni che seguiranno. Il metodo di spaventare il paziente e la sua intera famiglia, ancora una volta sta dimostrando la sua micidiale efficacia.
CANCELLARE GLI APPUNTAMENTI PRESI E PRENDERE 6 MESI DI TEMPO
Spero di non incocciare negli strali della medicina e in accuse di abuso di arte medica se vi dico cosa farei io. Telefonerei semplicemente all’ospedale e cancellerei con piglio deciso ed autoritario gli appuntamenti, spostandoli intanto di 6 mesi. Se invece siete già vittima dell’arroganza terapeutica ufficiale non serve nemmeno che mi interpelliate. Campo tecnico-medico o campo scientifico-igienista della Health Science? Non esistono altre opzioni e vi dovete pronunciare con grande determinazione sulla vostra scelta di campo.
CERCHIAMO FORSE LA CURA FIRMATA E GARANTITA?
Le difficoltà che frapponete alla vostra scelta sono comprensibili dal punto di vista umano ma sono anche prive di significato. Che senso ha parlare di cure mediche garantite? Se uno non guarisce, ma soffre le pene dell’inferno per poi morire in tempi orrendamente prefissati ai minimi termini, cosa se ne fa mai delle garanzie medico-sanitarie? Si va forse a cercare un finale straziante ma almeno corredato da una firma d’autore? Pensiamo forse che un exit firmato e garantito San Raffaele o Clinica del Santo Spirito offra qualche consolazione in più, rispetto a un semplice exit anonimo e casalingo privo di firme? Chiaro che si deve puntare al benessere ed alla guarigione e non all’exit che significa morte.
NIENTE CURE SUL SINTOMO CHIAMATO TUMORE
Valdo Vaccaro non è un ciarlatano medico e non è un ciarlatano di strada. Svolge per hobby il suo ruolo di filosofo ricercatore in tema salutistico. Non è dotato di sfere di cristallo, né tanto meno di sostanze strepitose. Non cura, non illude e non guarisce nessuno. Non prescrive farmaci ufficiali od ufficiosi, né tanto meno pozioni segrete. Ma allora che ci sta a fare?
OTTIENE ALMENO DEGLI OTTIMI RISULTATI?
Non ottimi ma strabilianti. Non ottimi ma strepitosi. Chiederlo in giro. Ovvio che non è lui personalmente a guarire, visto che comunque nessuno al mondo guarisce a dispetto del suo sistema immunitario. Alla fin fine sono sempre i meccanismi interni di auto-guarigione a determinare il salvataggio e il riequilibrio. Non tutte le ciambelle poi riescono col buco. Per guarire occorre:
- Darsi un minimo di preparazione.
- Credere in se stessi.
- Applicare con determinazione e coerenza il pacchetto depurativo previsto dalla Health Science a indirizzo pitagorico-ippocratica.
- Non demordere di fronte ai primi peggioramenti dovuti alle inevitabili crisi eliminative.
- Prendere nota che il vero salto nel buio non è la non-cura del sintomo ma piuttosto l’intervento invasivo, in qualunque modo esso avvenga, visto che in quel modo ci si mette in antitesi con i delicati meccanismi del ripristino immunitario.
CUROMANIA BOCCIATA SU TUTTI I FRONTI
Valdo insegna semplicemente alla gente a credere in se stessa e nei propri meccanismi autoguaritivi. Ennesima fregatura della lunga serie? Non è un guaritore e non è un terapista curomane. Rispetta tutti ma non crede assolutamente alla medicina e alle cure mediche sul sintomo, né crede alle altre tre mila cure alternative proposte dai Bonifacio, dai Di Bella, dai Simoncini, dai Pantellini, dai Vannoni, dagli omeopati, dagli ortomolecolari e da chiunque altro salti fuori con ideologie asportatrici e curative mirate al sintomo e mai al fattore causante.
PER LE LEGGI-MUSERUOLA IDEATE DALLA MEDICINA OGNI RICERCATORE INDIPENDENTE DIVENTA UN ABUSIVO
Già queste semplici parole potrebbero configurare un abuso di attività medica, secondo le leggi-museruola addomesticate ed imposte dalla giustizia dei medici, ma me ne frego altamente. Ho la coscienza a posto e ho il diritto di libera ricerca, di libera parola, di libera risposta a chi mi chiede un parere, e di libera pubblicazione di questa tesina, se non hai nulla da obiettare al riguardo. Sappiamo benissimo che quanto pensiamo e diciamo non conta niente di fronte al parere divino di una medicina prenditutto e ultraprotetta dai codici manipolati. “Andate tutti dal vostro medico della mutua e statevene tranquilli e garantiti”, e ci metto pure un Amen come fine giaculatoria.
OGNI MIO LIBRO E OGNI MIO SCRITTO SONO CONSIDERATI ALL’INDICE
Se qualcuno vuole davvero cercare argomenti ed obiezioni di tipo legale, ne trova già a bizzeffe nei miei libri circolanti e nei libri in preparazione. Sull’argomento dei noduli al seno e dei metodi per venirne fuori con metodi risolutivi e definitivi, ho scritto forse cento tesine. Basterà andare sul blog e inserire nel motore di ricerca nodulo, tumore, cancro, mammella, seno, carcinoma, Hodgkin, diete anticancro, e i titoli delle tesine specifiche da stampare e ristudiare in cartaceo si troveranno all’istante.
COMBATTERE LA TUMOROSITÀ E NON IL TUMORE
Ho detto e ripetuto che non si deve combattere il sintomo tumorale ma la causa del tumore stesso. Ho detto e ripetuto che non si combatte la neoformazione contenente veleni incapsulati intelligentemente dal corpo come ultima ratio difensiva, ma si combatte la tumorosità del soggetto in questione, ossia la tendenza a produrre tumori della persona stessa. Ogni tentativo di usare bisturi, napalm, chemio e radio, incoccia con la tendenza corporale a riprodurre recidive, per cui diventa un gioco al massacro e un accanimento terapeutico.
TUMORE AMICO O TUMORE NEMICO? MALATTIA AMICA O MALATTIA NEMICA?
I malati però non ne vogliono sapere di remissioni spontanee e di remissioni assistite. Sono stati ipnotizzati dalla medicina e vedono nell’incapsulazione tumorale e nel meccanismo tumorale tutti i diavoli dell’inferno con tanto di fiamme e di forche. Se uno la smette di credere a queste incongruenze può anche riattivare il suo cervello e mettersi a ragionare. Se invece ci crede davvero, non ne salta più fuori.
L’ISTRUZIONE CORRETTA INNANZITUTTO
Non esistendo al mondo guaritori magici di tumori e sostanze magiche guarenti, posso solo insegnare alla gente a diventare terapeuta di se stessa, a diventare autonoma, indipendente ed auto-sufficiente.
Meglio un grammo di istruzione che un quintale di terapie è il mio motto, e corrisponde alla cura della non-cura di matrice scientifico-igienista. Il vero abuso di medicina, il vero raggiro mondiale contro sani e ammalati sta proprio nell’illudere la gente, nell’inchiodarla a determinate terapie, nel renderla assetata di cure ad ogni costo, di cure-fantasma che non esistono, di cure che tutto fanno fuorché guarire.
IL BUSINESS DEL CANCRO HA DIMENSIONI IMPRESSIONANTI
Una parte considerevole dell’industria farmaceutica e dell’industria medico-sanitaria vive sul business del cancro. Trent’anni fa i tumori si curavano con la chemioterapia e la radioterapia e non guarivano. Adesso continuano ad essere curati con la chemioterapia e la radioterapia e continuano a non guarire. Trent’anni fa non esistevano l’ecografia, la TAC e la risonanza, mentre adesso esistono apparecchiature in grado di trovare neoformazioni di 1 cm o meno in qualunque parte del corpo. Come dire che mentre la diagnostica ha fatto notevoli passi avanti, la terapia è rimasta ferma al palo.
CHEMIO SBALLANTE E FALLIMENTARE
La chemioterapia, nella maggior parte dei casi, si rileva pratica pericolosa, sballante e fallimentare. Eppure, di fronte alle recidive, si persevera con la chemio, anche quando ormai, diventa chiaro che il risultato è nullo. Non viene presa in considerazione mai, nessun tipo di terapia naturale. Ma possibile che in trent’anni non siano mai state trovate alternative? Da rilevare che per certi medici terapia naturale significa uso di cartilagini di squalo, o di fegato di topi o altre facezie del genere.
COSTI ALTISSIMI MA SCARICATI SULLE PRECARIE FINANZE STATALI
Quanto costa la chemioterapia? Tantissimo. Dipende dal tipo di farmaco ma alcuni di essi arrivano a costare fino a 1500 euro a dose giornaliera. Le terapie alternative ovviamente costano 10 volte meno, ma la gente rinuncia perché sono troppo care dovendo sborsare dal suo portafogli. Nel caso della chemio non sono troppo cari perché paga Pantalone, ossia lo stato.
LA TESTIMONIANZA DEL DR LISSONI
Da fonte Web si apprende il parere competente di Paolo Lissoni, 57 anni, oncologo ed endocrinologo. Lavora all’ospedale San Gerardo di Monza dal 1985. È stato premiato dal National Cancer Institute di Washington per le sue ricerche sulla ghiandola pineale. Su questo argomento ha pubblicato 600 lavori. Il reparto di oncologia di Monza è l’unico in Italia che offre, accanto alle cure tradizionali, una terapia complementare basata sulla melatonina.
TERAPIE ALTERNATIVE PER MODO DI DIRE, ESSENDO SEMPRE ABBINATE ALLA CHEMIO
Il campo delle terapie alternative anti-cancro, usate in abbinamento a chemio e radio, è estesissimo. Vischio, aloe, graviola, veleno di scorpione, curcuma, mirra, pinne di squalo, fegato di topo. Lo chiedessimo al dr Fidel Natarella, che si è spogliato prima del camice di medico convenzionale e poi anche del camice di medico-ricercatore alternativo, tale elenco si allungherebbe a dismisura.
GHIANDOLA PINEALE E MELATONINA
Noi, dice Lissoni, camice tuttora saldamente sulle spalle, abbiamo dato la priorità alle sostanze naturalmente prodotte dal nostro corpo. La ghiandola pineale produce melatonina e altre quattro molecole derivate da aminoacidi. Sono molecole fondamentali nel regolare il sistema immunitario, nel dosare le endorfine del benessere e nel favorire i processi di coscienza, molecole che variano a seconda delle ore della luce.
GLI AMMALATI DI TUMORE SONO CARICHI DI ACIDOSI
Si sa da anni che un ammalato di cancro produce livelli bassissimi di queste sostanze prodotte dalla pineale, melatonina soprattutto. Tutti i processi psico-chimici sono alterati in chi ha un cancro. Date melatonina dopo o durante la chemio? Dopo e durante per ridurre la tossicità dei chemioterapici. La melatonina ha proprietà antiossidanti, azione anti-proliferativa, potenzia il sistema immunitario, accresce il rilascio dell’interleuchina 2 dai linfociti T, contrasta la carenza di piastrine e la cachessia che sono la debolezza e il dimagrimento tipici di chi fa una chemio.
LE SCOPERTE DEL DR DI BELLA E LA MELATONINA DA BANCO
Scusi professore, ma tale scoperta è di Luigi Di Bella. Esattamente, tutto il mondo deve essergli grato per questo. La melatonina mette in moto almeno 20 meccanismi antitumorali. Però non tutti gli oncologi ci informano di questo. Noi lo facciamo. Date la melatonina in ospedale? Anni fa sì, ora non più. La prescriviamo e si compra in farmacia fra i prodotti da banco. Negli anni Ottanta conobbi Luigi Di Bella personalmente. Lo contattai per confrontare con lui i miei studi sulla ghiandola pineale. Trovai un terreno comune ma i miei tentativi di conciliare le due oncologie, la tradizionale e la dibelliana sono tristemente falliti.
LA CURA DI BELLA A VOLTE FUNZIONA E A VOLTE NO
Come mai? Da un lato c’è l’ottusità mentale dell’oncologia tradizionale che non conosce o non vuol conoscere gli aspetti biologici, dall’altro la terapia Di Bella che ha avuto e ha tuttora il grosso limite di non essersi espressa attraverso una sperimentazione clinica. Però c’è chi guarisce dal cancro con la Di Bella. O no? Né sì né no. Non basta dire che uno è guarito. Quanti pazienti sono andati bene e quanti male? Questa situazione va avanti dopotutto da 25 anni.
CHEMIOTERAPICI A PICCOLE DOSI, CON STILE QUASI OMEOPATICO
Esisterà qualche aspetto positivo della terapia Di Bella, oltre alla melatonina? Il fatto di somministrare chemioterapici a piccole dosi è stata una intuizione di Luigi Di Bella. Oggi si inizia a praticare la metronomi, che significa appunto curare con dose minima di chemioterapici a intervalli di tempo brevi. Piccoli dosi per evitare il fenomeno della chemio-resistenza? Questo aspetto va ancora studiato. Quel che è certo però è che le piccole dosi non sovra-intossicano l’organismo e hanno effetti immunostimolanti e antiangiogenetici, ossia impediscono la formazione di nuovi vasi sanguigni necessari al tumore per crescere.
THOMAS HODGKIN NOME RAGGELANTE
Se il termine Hodgkin è il più citato al mondo in campo oncologico, lo si deve a Thomas Hodgkin (1798-1866), medico inglese che nel 1832 descrisse l’omonimo morbo nell’articolo intitolato: On Some Morbid Appearances of the Absorbent Glands and Spleen (Su alcune formazioni patologiche delle ghiandole assorbenti e della milza).
LINGUAGGIO MEDICO FATTO APPOSTA PER NON CHIARIRE E PER SPAVENTARE
Dire Hodgkin equivale insomma dire cancro. Il linfoma Hodgkin è definito come tumore maligno del sistema linfatico, caratterizzato istologicamente da presenza di cellule giganti (Reed-Sternberg cells) associate a piccole e abnormi cellule mononucleate, originate dai linfonodi B (bursa) del tessuto linfoide. Il classico LH o linfoma Hodgkin (95% dei casi) presenta sclerosi nodulare, cellularità mista, ricchezza o precarietà linfocitaria. Il linfoma LNH o non-Hodgkin a preminenza linfocitaria riguarda il restante 5% della casistica. Nell’assieme si tratta di patologia rara con 2,2 casi annui su 100 mila persone, con prevalenza tra i 15 e i 30 anni e poi negli oltre 50.
LA MEDICINA MONATTA CONTINUA A RUOTARE INTORNO ALL’EPSTEIN-BARR
Il virus Epstein-Barr è stato trovato nel 50% delle cellule Reed-Sternberg. Chi ha avuto poi segni di mononucleosi, chi ha fumato e chi ha subito sindromi da immunodeficienza, corre maggiori rischi di insorgenza tumorale. Il LH comincia sempre nei linfonodi e poi può essere anche extranodale al IV stadio di Ann Harbor. I linfomi LNH cominciano anche essi in sedi linfoidi anche se non sempre. In genere i LNH sono considerati i più gravi e i meno operabili.
INCONSISTENTI DIFFERENZE TRA HODGKIN E NON-HODGKIN
Dal punto di vista pratico la differenza tra LH e LNH è del tutto inconsistente, in quanto il linfoma di Hodgkin deriva in realtà da cellule che appartengono al sistema linfatico come i linfomi non-Hodgkin, e nella sua sottoclassificazione esistono forme più o meno aggressive. I linfomi non-Hodgkin comprendono l’intera gamma delle neoplasie originate dal sistema linfatico e sono quindi estremamente eterogenei, sia come sintomatologia che come decorso. Per entrambi esistono delle classificazioni che servono più che altro per comodità mentale, elaborate su basi statistiche, ma nella realtà pratica ogni paziente è un caso a sè e va valutato nel suo complesso.
LINFOMA NON-HODGKIN E SISTEMA LINFATICO
Il LNH è un tumore che si sviluppa nelle cellule del sistema immunitario, il sistema che combattere le infezioni e altri disturbi. Il sistema linfatico fa parte del sistema immunitario e comprende una rete di vasi linfatici, che si diramano e raggiungono tutti i tessuti dell’organismo. Nei vasi linfatici circola un liquido trasparente detto linfa, che contiene globuli bianchi, per lo più linfociti B (da bursa) e T (da timo). I vasi linfatici sono connessi a piccole masserelle rotonde di tessuto, dette linfonodi. I linfonodi sono raggruppati nel collo, sotto le ascelle, nel torace, nell’addome e nella zona inguinale e, al loro interno, conservano i globuli bianchi. Servono per intrappolare ed eliminare i batteri o altre sostanze pericolose che eventualmente possono essere presenti nella linfa. Tra gli altri organi che fanno parte del sistema linfatico ricordiamo le tonsille, il timo e la milza. Il tessuto linfatico si trova anche in altre parti del corpo, tra cui lo stomaco, la pelle e l’intestino tenue.
I MEDICI SONO I PRIMI A NON CREDERE ALLA CHEMIOTERAPIA
Sidney Winawer è un oncologo direttore del Laboratorio di Ricerca per il Cancro al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, uno dei centri più importanti del mondo. Per capirne l’importanza, pensate che è stato l’ospedale a cui si è rivolto Giovannino Agnelli. Per decenni ha praticato la chemioterapia a tutti i pazienti, metà dei quali sono deceduti. Ma un giorno la diagnosi è toccata a sua moglie.
MOGLIE GUARITA MA NON CERTO CON LE CURE CHEMIO
Ci si aspetterebbero di sentire che il dottor Sidney Winawer abbia sottoposto la moglie alle stesse cure che per decenni ha dato, con tanta convinzione, a tutti i malati. Ebbene no. Ben consapevole dei danni catastrofici e dell’inutilità assoluta di quel tipo di cura. Non la sottopone a nessuna chemioterapia o radioterapia, ma si affida alla somatostatina, scimmiottando il metodo Di Bella! E la moglie guarisce!
CURE FALLIMENTARI DIFESE AD OLTRANZA
Secondo lo storico della scienza e filosofo statunitense Thomas Samuel Kuhn, nessuna teoria nuova e rivoluzionaria, per quanto geniale e ricca di prove, può essere accettata dall’establishment medico-scientifico. Tutte le teorie che si scontrano con il paradigma ufficiale vengono sistematicamente demolite e chiunque faccia ricerca indipendente viene attaccato, isolato, licenziato, indagato.
Oggi la Casta del Cancro, interconnessa con Big Pharma, difende a spada tratta la chemioterapia e la radioterapia, nonostante i risultati fallimentari degli ultimi 40 anni!
INCENERIMENTO A 1000 GRADI DI SOSTANZE ULTRATOSSICHE
Non ci viene detto però che la sopravvivenza a 5 anni della chemio supera di poco il 2%. Questo perché le sostanze usate, sono esse stesse cancerogene, mutagene e termogene. Il bugiardino del farmaco Doxorubicina (costo 1743,94€) riporta testualmente che “Tutti gli articoli usati per la somministrazione della Doxorubicina (guanti, maschere, siringhe) dovranno essere posti in appositi sacchi per rifiuti speciali ad alto rischio, e inceneriti a 1000 gradi”.
200 MILA EURO IL COSTO MEDIO PER CIASCUN PAZIENTE
Viene da chiedersi come mai ai malati di cancro siano somministrate sostanze costosissime e altamente tossiche per l’organismo, al punto da richiederne l’incenerimento ad alte temperature?
Ignoranza, malafede, interessi economici? Business is business. Il cancro non è immune da tale logica commerciale. La chemio può costare fino a 50.000 euro al mese, un solo trapianto di midollo 36.000, un ciclo completo di radioterapia 26.000 euro. Il costo medio di un paziente oncologico è di oltre 200.000 euro, e ogni anno in Italia sono 270.000 i nuovi malati.
TORNARE SANI O GUARIRE SIGNIFICHEREBBE ROVINA ECONOMICA PER BIG PHARMA
Non rientra tra gli interessi economici dell’industria farmaceutica prevenire le malattie comuni. Al contrario, il mantenimento e l’espansione delle patologie è una condizione essenziale per la crescita finanziaria di questa industria. Se non comprendiamo questi fatti, continueremo a far parte del club dei terrorizzati.
LE 15 LEGGI DELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA
1) L’industria farmaceutica è tutta basata su investimenti e profitti dei suoi azionisti. Il miglioramento della salute umana non rientra assolutamente nei piani di questa industria.
2) Big Pharma è stata creata e sviluppata dagli stessi gruppi di investimento che controllano le industrie petrolchimiche e chimiche a livello mondiale.
3) Gli enormi profitti di Big Pharma si basano sulla sperimentazione e sulla registrazione di nuovi farmaci.
4) Il mercato dell’industria farmaceutica è il corpo umano, ma solo finché il corpo umano si ammala. Conservare e diffondere la malattia è condizione fondamentale per la crescita dell’industria farmaceutica.
5) Una strategia chiave nel conseguimento di questo obiettivo è lo sviluppo di medicine che si limitino a mascherare i sintomi evitando di curare o eliminare le malattie.
6) Per espandere ulteriormente il mercato farmaceutico, Big Pharma è alla costante ricerca di nuove applicazioni per l’impiego dei farmaci già commercializzati. Ad esempio, l’antidolorifico Aspirina della Bayer viene ormai assunto da 50 milioni di cittadini statunitensi sani con l’illusione che prevenga l’infarto.
7) Altra strategia chiave sta nel provocare nuove malattie e nuovi effetti collaterali. Ad esempio, è noto che tutti i farmaci anticolesterolo attualmente in commercio aumentano il rischio di cancro, ma solo dopo un’assunzione protratta per diversi anni.
8) Gli effetti collaterali mortali dei farmaci con obbligo di prescrizione costituiscono la quarta causa di decesso nel mondo industrializzato, superata solo dal numero di decessi dovuti ad attacchi cardiaci, cancro e ictus (Journal of the American Medical Association, 15 aprile 1998).
9) Mentre la promozione e la diffusione delle malattie consentono di espandere il mercato dell’industria degli investimenti in campo farmaceutico, la prevenzione e il trattamento delle cause delle patologie riducono la redditività nel lungo termine. È per questo motivo che l’ approccio salutistico viene evitato o persino osteggiato da Big Pharma e dall’Ordine Medico legato mani e piedi alle multinazionali del farmaco.
10) L’eradicazione delle malattie è per sua natura incompatibile e diametralmente opposta agli interessi dell’industria farmaceutica. Guarire le malattie e promuovere salute significa autentica bestemmia per Big Pharma, che si vedrebbe volatilizzare e distruggere miliardi di dollari ivi investiti.
11) Le vitamine e altre terapie naturali efficaci sono minaccia per il business farmaceutico.
12) Per proteggere i suoi enormi introiti, Big Pharma utilizza i metodi più sleali, tra i quali 12A) Nascondere alla gente informazioni vitali per la salute umana. È inaccettabile che oggi siano in così pochi a sapere che il corpo umano non è in grado di produrre vitamina C e lisina, due molecole fondamentali per la stabilità del tessuto connettivo e la prevenzione delle malattie, 12B) Screditare le terapie naturali mediante campagne mediatiche organizzate dal cartello farmaceutico al fine di diffondere menzogne in merito ai presunti effetti collaterali delle sostanze naturali, e 12C) Vietare per legge la diffusione di informazioni sulle terapie naturali. A tal fine, l’industria farmaceutica ha inserito i propri attivisti in posizioni politiche chiave nei mercati importanti e in nazioni leader dell’esportazione di farmaci.
13) La malattia è il business più redditizio, ingannevole e fraudolento della storia dell’umanità.
14) La salute al contrario viene negata sistematicamente. I prodotti più spesso forniti servono a promuovere nuove malattie.
15) La sopravvivenza dell’industria farmaceutica si fonda sull’eliminazione ad ogni costo di terapie naturali efficaci. Queste terapie naturali e non brevettabili sono diventate il trattamento scelto da milioni di persone, nonostante l’opposizione economica, politica e mediatica della più grande industria di investimenti mondiale.
Valdo Vaccaro
MI perdoni Valdo, ma in questa sua lunga risposta però ommette la cosa più importante: quale dieta seguire.
So benissimo che cercando sul blog si trovano molte cose, ma per chi, come la persona che le ha inviato quella mail, si approccia per la prima volta a questo sito non è facile.
Grande Valdo! Ti ricordi che anch'io stavo nel club del terrore?! Tumore al seno, 6 aghi aspirati, 3 prelievi di tessuto e quel forbice settimanale per far drenare il nodulo!Senza anestesia! Grazie ai tuoi consigli in giro di tre mesi il mio tumore e' sparito! "E' un caso!" dissero i medici! GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE……per sempre!
Consiglio di leggere anche la mia tesina, "Il calvario del nodulo al seno". Con l'aiuto di quella tesina io ho fatto tre cicli di digiuni. Ogni digiuno era di tre giorni ,bevevo tantissima acqua leggera, poi seguivo per i prossimi tre o quattro giorni con solo frutta. Dopo un mese rifacevo lo stesso. E anche il terzo, quando il tumore spari. Bisogna credere in noi stesse, siamo molto forti, siamo piene di risorse, abbiamo dei figli che noi abbiamo partorito e dobbiamo vivere per loro! Auguri cara mamma e non dimenticare che la guarigione sta nella nostra mente e nelle nostre mani! Nicol Viterbo
Nicol, complimenti a te, però bisogna distinguere fra nodulo e cancro al seno.
La moglie di Winawer non è mai guarita