LETTERA
ASPORTAZIONE TUMORE AL COLON FRA POCHI GIORNI
Buonasera Dr Vaccaro, le espongo molto sinteticamente la questione poiché mi riservo di prendere un appuntamento con lei appena potrò muovermi. Fra pochi gg sarò ricoverata per l’asportazione di un tumore al colon riscontrato dalla colonscopia nel sigma. Sono passati circa sette giorni dalla spiacevole scoperta ma, siccome i medici temono possa sopraggiungere una occlusione, oltre ad avermi raccomandato di non mangiare assolutamente più frutta e verdura (io sono vegetariana da almeno cinque anni quasi vegana, se escludiamo qualche uovo e una grattata di parmigiano ogni tanto) mi ricovereranno a brevissimo per eliminare la questione.
CHEMIO E RADIO PROBABILI
Hanno purtroppo, dall’ecografia, anche visto qualcosa di non chiaro nel fegato che sospettano siano metastasi, cosa che a gg saprò con chiarezza visto che arriveranno gli esiti di Tac, marcatori e istologico. Appena uscirò dall’ospedale toccherà presumibilmente decidere il prosieguo con le varie proposte di chemio, radio o chissà se ci saranno appunto metastasi da eliminare.
VORREI POTERLA INCONTRARE DOPO L’INTERVENTO PER AVVELENARMI IL MENO POSSIBILE
Vorrei dunque poterla incontrare appena mi riuscirò ad alzare dal letto poichè ci terrei a sentire il suo parere per poter seguire una corretta alimentazione che dia un aiuto sostanziale al ritorno alla salute, consentendomi di avvelenare il meno possibile anche ciò che di sano c’è ancora nel mio corpo. Potrebbe dirmi gentilmente quando, dove e come la potrò contattare? Io abito in provincia di Torino ma ovviamente verrò dove la posso trovare.
Molte grazie anticipatamente e cordiali saluti.
Paola
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RISPOSTA
IL TUO APPROCCIO NON È AFFATTO LINEARE E COERENTE
Ciao Paola. Scusa ma devo dirti che non ci siamo. Pur non condividendola, posso capire la tua fede nella medicina interventista e nel campo medico. Non posso capire invece la tua voglia di contattare nel contempo il campo igienista. Pazienza per chi ricorre all’Hygiene nel post-operatorio perché non ne conosceva le virtù e nulla sapeva, ma nel caso tuo stai addirittura pianificando 1° un intervento medico sul sintomo tumorale o cancerogeno e 2° un prosieguo igienistico nel post-operatorio. Una specie di tradimento a doppia gittata.
MATERIA MEDICA E MATERIA IGIENISTICA VIAGGIANO SU BINARI TOTALMENTE DIVERSI
Questo non lo posso accettare. Lo dico in continuazione che non si possono mescolare le carte. Se credi nella medicina e nella capacità di risolvere dei medici sarà bene che li accetti e li rispetti fino in fondo, in fase di prevenzione, di cura e di post-cura. Se credi nella nostra Health Science che non guarisce nessuno e non cura nessuno, ma insegna solo ad auto-guarirsi tramite non cura-sul-sintomo-tumorale e a prendersi con coraggio e coerenza ogni responsabilità rimediale e legale sulle proprie spalle, sarà bene che accetti questa visuale e che rinunci immediatamente all’appuntamento con l’operazione, spostando di almeno 6 mesi la tua decisione e studiando e riflettendo nel frattempo, leggendo le mie tesine sul tumore, sul cancro, sulla chemio, sull’alimentazione, nonché avviando una strategia naturale alimentare di tipo rimediale.
HAI DIRITTO DI PRENDERTI UN PERIODO DI STUDIO E DI RIFLESSIONE
Fra 6 mesi verificherai i risultati e in tutta libertà deciderai sul da farsi. Questo lo posso accettare. Prenditi questo tempo per affinare il tuo pensiero e per decidere. Non cadere nelle trame dell’urgenza e della frettolosità interventistica. Non diventare un paziente numero X, trattato in modo standard secondo gli schemi e gli interessi dell’ospedale.
L’AGO DELLA BILANCIA RIMANE IN OGNI CASO IL TUO MEDICO IMMUNITARIO INTERNO
Non ha senso spaventarsi per la fretta e il panico innescati dalla medicina secondo il suo tipico stile. Il cancro ci ha messo almeno 10 anni per svilupparsi e 6 mesi non cambiano sostanzialmente il problema. L’ago della bilancia, l’autore del tuo salvataggio o della tua condanna, sta sempre e solo al tuo interno. Se sei guaribile e se ti comporti al meglio innescherai sicuramente un processo di autoguarigione e sbalordirai il tuo team ospedaliero. Ogni malattia insorge quando serve e dura finché necessario. Non sei in balia di Belzebù e nemmeno del caso. Esiste una legge di causa ed effetto.
IPOTESI NEGATIVA E ACCANIMENTO TERAPEUTICO
Se la tua situazione fosse invece irrecuperabile (cosa che mi sento di escludere vista la tua grinta curativa, il tuo spirito, la tua fiducia, e la tua voglia di vivere), nessuna tecnica medica o extra-medica, nessuna scelta sanitaria o igienista ti potrebbero salvare. Il ricorso al bisturi e alla chemio avrebbe in tali circostanze ipotetiche e sfavorevoli solo l’amaro e beffardo sapore di un inutile e atroce accanimento terapeutico. Parlandoci francamente: se uno deve morire meglio morire senza essere tagliuzzato, menomato e farmacizzato. Sì o no? Nessuno al mondo ti prolunga la vita al di fuori di te stessa, al di fuori della saggezza e della serenità con cui affronterai il tuo percorso.
IL CASO DELL’INGEGNERE INGLESE ALLAN TAYLOR
Questa è la storia di Allan Taylor, 78 anni, ingegnere petrolifero in pensione, residente a Middlesbrough, passato alla storia per aver guarito il suo cancro al colon, ritenuto incurabile dai medici, modificando radicalmente la sua alimentazione. Nel febbraio del 2011 inizia il calvario di Allan a cui, dopo diverse analisi, viene diagnosticato un cancro al colon. Allan sostiene un intervento chirurgico, durante il quale gli viene rimossa una sezione del colon, inoltre sostiene anche 3 mesi di cicli intensivi di chemio. Ad Aprile Taylor riceve brutte notizie dall’ospedale di North Tees. Il quadro clinico è nettamente peggiorato per metastasi all’intestino tenue. Diagnosi raggelante: cancro inoperabile e pochi mesi di vita. Taylor tuttavia non si perde d’animo e decide di trovare da solo una soluzione per il suo cancro incurabile. Va sul web e digita testuali parole sui motori di ricerca “Cure per il cancro al colon”. Apprende come sia necessaria una svolta radicale, in tema di alimentazione. Si mette d’impegno eliminando completamente carne rossa, latticini, zuccheri raffinati ed integrando, nell’alimentazione di tutti i giorni, 10 porzioni tra frutta e verdura crude di origine biologica. Inizia a camminare tutti i giorni, due volte al giorno per una mezz’ora ogni volta, con l’obiettivo di aumentare i livelli di ossigeno nel sangue.
Il 6 agosto 2011, ripetendo le analisi, i medici stupiti appurano che il tumore è completamente scomparso, sia dal colon che dall’intestino tenue. Una guarigione che la medicina ufficiale non riesce a spiegare e che sembra avere del miracoloso. Grazie alla rete e ad alcuni quotidiani come il Sunday Mirror, la guarigione di Taylor ha fatto il giro del mondo. Questa storia ci fa capire l’importanza di una sana e corretta alimentazione, sia per la prevenzione, che per la cura del cancro.
SIMILITUDINI CON LA STORIA DI CORNARO
La storia di Taylor non è molto diversa da quella di Luigi Alvise Cornaro, al quale i medici avevano dato due mesi di vita. Il gaudente nobile veneziano teneva troppo alla sua pelle. Cambiò radicalmente dieta e stile di vita, sopravvivendo ai suoi medici, ai figli, ai nipoti e ai pronipoti, tanto da scrivere alle soglie dei 100 anni il suo celebre trattato “Intorno alla vita sobria”.
IL CARCINOMA COLON-RETTALE NON È PRIVO DI INSIDIE
Resta il fatto che il carcinoma del colon-retto (o CRC) è un cancro maligno, molto diffuso, originato nel colon, nel retto e nell’appendice. Colpisce circa 610.000 morti all’anno nel mondo, è la quarta forma di cancro più diffusa. Malattia multifattoriale, anche se le cause nutrizionali prevalgono nettamente su tutto il resto. Una dieta ricca di calorie, di grassi animali e povera di fibre, è associata infatti a un aumento dei tumori intestinali. Al contrario, diete ricche di fibre (contenute in frutta e vegetali) hanno di sicuro un ruolo protettivo, di contrasto e di recupero.
FRUTTA E VERDURA CRUDA COMPARSE PREZIOSE DI GUARIGIONE
Ovvio che la frutta e i vegetali, come del resto lo stesso digiuno, non hanno un ruolo centrale da attori protagonisti della guarigione, privilegio riservato ai meccanismi vivi e intelligenti del corpo, ma bensì un ruolo di comparse preziose, in quanto alleggeriscono le fatiche digestive e permettono al sistema immunitario di svolgere al meglio le sue funzioni.
LE STATISTICHE SONO CHIARISSIME, PIÙ CARNE E ZUCCHERO MANGI E PIÙ CANCRO INSEMINI
Questa forma di tumore è la più diffusa nei paesi occidentali, ed è anche quella che provoca più decessi. Non c’è alcun dubbio che la causa prima sia direttamente attribuibile alla costipazione cronica e alle diete alto-grasse ed alto-proteiche dei menù occidentali. I paesi ad alto consumo di carne, specie bovina e suina, come Australia, Usa, Canada, Nuova Zelanda, Inghilterra, Scozia ed Argentina, sono colpite più intensamente da questo triste fenomeno. La Scozia ha il suo punto di massima incidenza intorno ad Aberdeen, grosso centro di allevamento, di macellazione e di consumo. Gli scozzesi consumano il 19% più carne che gli inglesi, e hanno, nemmeno a farlo apposta, il 19% di casi di cancro in più. Come dire che i conti tornano.
CON LA SOPPRESSIONE DELLE CAUSE DI PERVERSIONE METABOLICA I TUMORI TENDONO A SCOMPARIRE
Come dice Herbert Shelton, “Né l’asportazione mediante bisturi o scalpelli, né i raggi, né la chemio sopprimono la causa, per cui i tumori fanno la loro riapparizione e la loro recidiva spesso in forma maligna. Il trattamento di tutti i tumori richiede la soppressione di tutte le cause di perversione metabolica, oltre che il ripristino dell’appetito e di una nutrizione normale. Quando ciò viene fatto i tumori tendono a scomparire, tendono decisamente alla remissione spontanea naturale, senza bisogno di miracoli e di espressioni incredule. La cosa rientra perfettamente nella normalità, visto che il corpo, per una legge naturale assoluta e indiscutibile, è un organismo autoguaente, che piaccia o no alla medicina oncologica.
REQUISITI DELLA REMISSIONE SPONTANEA
Esiste una sfilza impressionante di remissioni naturali registrate ufficialmente tra gli oncologi americani. Il dr E.F. Bashford ha fornito negli anni scorsi un elenco di 13 oncologi testimoni di questi casi. Notevoli i casi del dr Rohdenburg con 302 remissioni, e del dr Lomer con 213 casi. Sir Alexander Haddow 1907-1976) medico inglese leader nella ricerca del cancro, elencò puntualmente i 5 motivi e prerequisiti della remissione spontanea: 1) Capacità residua del fegato, dei reni e degli organi vitali, 2) Capacità rigenerativa del sistema immunitario, 3) Spirito combattente del paziente, 4) Chimica antitumorale (anti-cancer milieu) più capacità distruttiva dell’immuno-competenza in eccedenza rispetto alla capacità proliferava delle cellule, 5) Astensione da interferenze invasive mediche ed extramediche (cosa che raramente avviene purtroppo).
IL PROCESSO CANCEROGENO È REVERSIBILE
Tra le funzioni naturali del corpo esiste pertanto, dimostrata scientificamente, la capacità del corpo di ribaltare e rovesciare il processo cancerogeno, a condizione che esista uno stato di fiducia e di mente attiva capace di sostenere la risposta immunitaria. In altre parole, tutte le cure del cancro vengono attuate dal corpo stesso, non appena diamo al corpo la chance di operare (cosa che avviene oggi raramente per colpa della arroganza “prenditutto” e delle paure ingenerate dalla medicina interventista che odia furiosamente qualsiasi guarigione che avvenga fuori dal suo dominio e per giunta gratuitamente).
SERVE UNA CORREZIONE SIMULTANEA DEI FATTORI AMMALANTI
Ovvio che lo scopo e il metodo della strategia dietetica, combinata con la correzione di altri fattori ambientali e comportamentali, è puramente quello di mettere assieme circostanze favorevoli alla remissione spontanea. Non uno o due, ma ogni singolo difetto deve essere corretto simultaneamente per ottenere dei risultati concreti. Oggi la scienza trasparente è consapevole e sa benissimo che dieta, esercizio fisico, riposo, luce solare, relax e non stress, fiducia e non panico, rispetto del medico corporale interno e delle leggi eterne di Madre Natura (“la Natura è Sovrana Medicatrice di tutti i mali, anche del cancro al colon”, “Primo Non Nuocere”, “Ti facciano da medici 3 cose soltanto: Mente serena, riposo, saggezza e moderazione negli alimenti”.
BELLIGERANZA MEDICA RESIDUO DELLE PAURE E DEI CATTIVI SPIRITI MEDIEVALI
Per la medicina la malattia è sempre un attacco proditorio delle forze misteriose e sconosciute del male. Non si siamo ancora liberati dall’errore medievale che ci ordinava di dare battaglia al male. La confraternita dei medici continua a fare la guerra ad un nemico immaginario chiamato malattia, senza aver ancora acquisito che la malattia è solo un sintomo e che la malattia è amica e non nemica.
Valdo Vaccaro
ben detto Valdo non si puo’ pretendere di essere massacrati dalla medicina ufficiale e poi pretendere di essere risuscitati . oltretutto ma come si fa’ a dire di eliminare frutta e verdura dall’alimentazione che medici sono se sono questi gli unici alimenti che si dovrebbero mangiare e che ti potrebbero dare una speranza di salute oltre al digiuno ?
sono medici che rientrano nella norma e che, per giunta,riscuotono tanti consensi ed approvazione.
Caro Vaccaro, avrei mille domande da farti:ne scelgo UNA: Perchè la MEDICINA UFFICIALE NON ACCETTA LA MEDICINA ALTERNATIVA?
Non credo sia solo x Interessi di Case farmaceutiche…
Se mi azzardo a chiedere al Medico Psichiatra di mio figlio che ha il DISTURBO BIPOLARE e una qualità di vita , a dir poco, schifosa, se gli cala i tantissimi psicofarmaci che danno effetti Collaterali Devastanti….mi uccide e mi dà dell’ Ignorante…
E così x altre patologie che abbiamo in famiglia….