LETTERA
TSH ALTO IN POST-GRAVIDANZA E DIAGNOSI HASHIMOTO
Buongiorno, difficilmente leggerà questa mia, ma provo lo stesso a gettare questa bottiglia in un oceano di dubbi. Ho 39 anni e dal 2007, dopo la prima gravidanza, controllando per volere di mio padre la tiroide ho scoperto di avere il Tsh alto, o meglio la tiroidite di Hashimoto.
MAI AVUTO SBALZI DI PESO
Mio padre mi ha spinta ai controlli avendo dovuto lui medesimo operarsi e farsi togliere metà tiroide, senza usare comunque alcuna terapia sostitutiva tipo Eutirox. Non so se attribuire il mio ipotiroidismo totalmente alla gravidanza, o se ce l’avessi anche prima. Non ho comunque mai avuto sbalzi di peso, mai ingrassata, ho sempre pesato dai 54 ai 56 kg per 1,67 di altezza. Poi, con la ricerca specifica degli anticorpi, ho scoperto che l’irregolarità nel mio caso erano gli anti-tireo-perossidasi.
NESSUNA VOGLIA DI DIPENDERE DAL FARMACO A VITA
Ora, quello che non mi va giù, è l’idea di convivere tutta la mia vita con un farmaco. Anche se considerata terapia sostitutiva della tiroxina, per me sempre corpo estraneo. Dapprima il dosaggio era basso, 25 mg, ora sono arrivata, anche a seguito della seconda gravidanza nel 2012, a 100 mg al giorno per 7 gg. Dall’ecografia la mia povera tiroide è sempre più piccola, e l’endocrinologo dice che fra un po’ non lavorerà più per niente.
SCARSA FIDUCIA NELLE CLINICHE DELLA CAPITALE
Ci sono anche a Roma degli Isituti che, alla modica cifra di 300 e 500 euro ti visitano e ti danno una terapia naturale ma, non so perché, non mi ispirano fiducia. Lei invece sì, la stimo e apprezzerei mi qualche dritta sul come muovermi. Grazie con fiducia e speranza.
Barbara da Senigallia-Ancona
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RISPOSTA
ANTICORPI ANTI-TIREO-PEROSSIDASI O TPO
Ciao Barbara. La tiroide perossidasi (TPO) è un enzima concentrato nelle cellule follicolari della tiroide, fondamentale per la sintesi degli ormoni tiroidei tiroxina (T4) e triiodotironina (T3) a partire dalla tireoglobulina. Se digiti Eutirox e detossificazione da farmaco come motori i ricerca, troverai diverse tesine su tale argomento.
ANTICORPI ELEVATI POSSONO RIGUARDARE ANCHE PERSONE NON AFFLITTE DA IPOTIROIDISMO
Titoli anticorpali elevati si registrano anche in pazienti con malattie autoimmuni organo-specifiche non tiroidee e persino nel circa il 10% dei soggetti normali. Analogo discorso durante la gravidanza, per la quale sussiste un aumentato rischio di sviluppo di tiroidite post-partum in caso di positività agli anticorpi-antitireoperossidasi registrata nel primo trimestre. Gli Anticorpi Anti-Perossidasi Tiroidea non dovrebbero essere presenti in un soggetto sano. Pertanto è la loro presenza, indice di patologie definite autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto, ma anche in pazienti che presentano altre patologie immunitarie quali Morbo di Addison, Anemia Perniciosa, Diabete Mellito.
Il TSH è un valore fisiologicamente variabile e compensativo. Quando è alto indica che la tiroide lavora in modo insufficiente e che ricorre alla collega ipofisi che sta lì anche per quello. Va però evidenziato che, se i valori di prevalente importanza, cioè FT3 ed FT4 sono perfetti, e se uno sta bene di salute in generale, non si dovrebbe affatto perdere energie in preoccupazioni esagerate e fuori luogo.
TIROIDE CENTRALINA DI CONTROLLO DEL METABOLISMO
Posta a livello del collo, la tiroide ha il compito di esaltare l’attività metabolica e l’irrorazione sanguigna di tutti i tessuti, con il risultato di fornire più ossigeno e nutrienti alle cellule e di aumentare la velocità di utilizzazione dei nutrienti a fini energetici evitando così la formazione di grasso in eccesso. La funzione della tiroide è a sua volta regolata dall’ormone TSH, secreto dall’ipofisi, che induce proprio la produzione degli ormoni T3 e T4 da parte della tiroide.
TIROXINA T4 E TRIIODOTIRONINA T3
La tiroide è una ghiandola endocrina il cui compito principale è sintetizzare e produrre l’ormone tiroxina, in due forme contenenti rispettivamente 3 e 4 atomi di iodio, note con il nome di T3 e T4. Nel sangue, però, questi ormoni si legano a proteine che li trasportano nei tessuti, dove poi vengono liberati. Ed è proprio la forma libera quella biologicamente attiva che conta. Nei dosaggi ematici, quindi, non vengono ricercate le T3 e le T4, bensì le forme FT3 e FT4, dove F sta per Free o frazione libera. Sia iI T3, sia il T4 sono fondamentali nella regolazione di numerose funzioni organiche, come la crescita, il metabolismo, la frequenza cardiaca, il ciclo mestruale, il peso corporeo, i livelli di colesterolo, la salute della pelle e il sistema nervoso centrale.
ASSE IPOTALAMO-IPOFISARIO ED IMPORTANZA DEGLI STATI D’ANSIA OLTRE CHE DELLA DIETA
La secrezione e la sintesi degli ormoni tiroidei è controllata da ipotalamo ed ipofisi, ghiandole situate nell’area cerebrale. L’ipofisi ha lo scopo di produrre la tireotropina, l’ormone stimolante la tiroide noto anche con la sigla TSH, che ha il compito di incrementare la produzione di ormoni tiroidei. L’ipotalamo, a sua volta, influisce sulla regolazione del TSH tramite la produzione di un altro ormone rilasciante la tireotropina, noto con il nome di TRH. A seconda delle situazioni e dell’emotività, come stati d’ansia, eccitazione, paura, l’organismo va incontro a naturali alterazioni nella produzione di questi ormoni. Un normale equilibrio dell’asse ipotalamo-ipofisario garantisce una produzione ormonale adeguata alle richieste dell’organismo. A garantire questo equilibrio, però, è anche la dieta. Per produrre normali quantità di ormoni, infatti, è necessario assumere circa 1 mg di iodio alla settimana.
GLI INCONVENIENTI DI UNA TIROIDE SOTTO-ATTIVA
Finché la tiroide funziona bene, non ci si rende certo conto della sua importanza. Ma quando inizia a perdere qualche colpo, producendo ormoni in minore quantità o a lavorare troppo sintetizzando troppa tiroxina, tutto l’organismo ne risente in modo evidente, manifestando quell’insieme di sintomi chiamati ipotiroidismo o ipertiroidismo. Una tiroide che lavora poco comporta diversi inconvenienti:
- Rallenta il metabolismo del corpo,
- Rallenta il drenaggio dei liquidi
- Rallenta il ricambio cellulare
- Rallenta le attività mentali.
Per fortuna, però, la tiroide è un organo che può essere stimolato mediante mezzi naturali.
DEFINIZIONE DI IPOTIROIDISMO
Se la tiroide produce insufficienti quantità di ormoni si va incontro all’ipotiroidismo, anomalia ghiandolare che provoca un inevitabile rallentamento del metabolismo. Chi soffre di questo disturbo accusa una serie di sintomi, con inizio lento e insidioso, caratterizzato da sonnolenza, stipsi, intolleranza al freddo, apatia, aumento di peso senza apparente aumento dell’appetito, voce roca, bradicardia o battito del cuore lento, possibili versamenti pleurici o addominali, parestesie di mani e piedi, formicolii, prurito, menorragia, cioè aumento della durata e dell’intensità del flusso mestruale, ipotermia e spesso anemia.
CALO ESTROGENI ED IMPIGRIMENTO FUNZIONALE DELLA TIROIDE
Se la tiroide funziona a regime impedisce a liquidi e adipe di accumularsi. Se si ha tanto TSH nel sangue significa che la tiroide è piuttosto stanca, per cui lavora con qualche fatica. Col passare del tempo, soprattutto nel sesso femminile, la tiroide tende infatti a impigrirsi e a lavorare meno. Anche il calo di estrogeni, che avviene tra i 40 e i 50 anni, contribuisce a ridurre la quota attiva di ormoni tiroidei presenti nell’organismo. Molte sostanze inquinanti presenti nell’ambiente e negli alimenti finiscono nella tiroide e ne riducono l’attività. Ecco perché spesso vi possono essere nella donna degli stadi intermedi di sofferenza ghiandolare, pur in una condizione di buona salute con valori ematici apparentemente nella norma.
SINTOMI CHE SI POSSONO FACILMENTE OSSERVARE
Anche senza fare gli esami del sangue, vi sono diversi sintomi e segni fisici che possono far sospettare uno squilibrio funzionale della ghiandola.
- Difficoltà a dimagrire nonostante le diete.
- Tendenza a ingrassare sull’addome.
- Polpacci gonfi, mani e piedi freddi.
- Palpebre gonfie e borse sotto gli occhi soprattutto la mattina.
- Viso paffuto e con tendenza al doppio mento.
- Diradamento delle sopracciglia.
- Capelli secchi, fragili, ruvidi, con caduta diffusa.
- Unghie fragili e a lenta crescita.
- Pianta dei piedi di colore giallastro.
- Scarsa sudorazione anche al caldo.
- Intolleranza al freddo.
- Addome gonfio e stitichezza.
- Pelle secca, pallida e ruvida, con ipercheratosi follicolare tipo pelle d’oca soprattutto sulle braccia.
- Gomiti squamosi.
- Stanchezza mattutina.
- Sonnolenza.
- Mancanza di memoria.
- Tendenza alla depressione.
- Rigidità articolare.
- Livelli di colesterolo aumentati.
- Vulnerabilità alle infezioni.
- Micosi e candide recidivanti.
- Dermatiti atopiche.
Qualora questi sintomi siano presenti in numero superiore a 5 e in forma marcata, la funzionalità tiroidea è imperfetta. La tiroide è una ghiandola delicata che non può essere troppo sollecitata.
ALIMENTI CONTENENTI IODIO
Per dare supporto e stimolo a una tiroide sottoproduttiva servono sicuramente alimenti contenenti iodina. La pianta più conosciuta per stimolare la produzione degli ormoni tiroidei è un’alga marina ricca di iodio, frequente lungo le coste dell’Atlantico e del Pacifico, il Fucus vesiculosus. Pesce azzurro, alghe e germogli servono comunque a riattivare il metabolismo. Vegetali comuni e ricchi di iodio sono tutte le alghe, cime di rapa, zucche, anguria, melone, cetriolo, spinaci, asparagi, okra, mirtillo, rapa, radicchio rosso, radicchio, mirtillo, peperone, carciofo, melanzana, pesca, cavolo cinese, cipolla, banana, carota, patata, patata dolce, pomodoro, mela, bietola, cavolo, sedano, limone, tarassaco, prezzemolo, mandorle, pistacchi, pinoli, farina di castagne.
CONSIGLI ALIMENTARI E CLIMATICI, VISTO CHE IL FREDDO INCREMENTA IL TSH
La tiroide funziona a regime se si consumano molta verdura e frutta, e soprattutto insalate di germogli di soia, broccoli, spinaci e rape. Evitare di consumare troppi cereali ricchi di fibre e i latticini che possono determinare un rallentamento metabolico. Preziose pure le vitamine naturali del gruppo B e specialmente la tiamina B1, che si trova nei semini di girasole, lino, sesamo, semi di zucca e di anguria, germe di grano. Tenere presente infine che il clima freddo fa aumentare il TSH, per cui sarà utile tenersi protetti nelle giornate più rigide.
TESINE DA LEGGERE
- Eccellente stato di forma senza Eutirox pur con alto valore TSH
- Tiroide dalla A alla Zeta escludendo bisturi e mutilazioni
- Anti-tireoglobulina alta e ipotiroidismo Hashimoto
- Rispetto assoluto ed indiscutibile per la tiroide
- Guarire del tutto dalla tiroidite e dal diabete
Valdo Vaccaro
Salve
posso prendere un integratore di iodio in presenza di tiroidite di hashimoto con anticorpi antimicrosimi (TPO) a 262,0 e TSH a 5,20.
Mi hanno prescritto IODIO della Oligosol, 1 fiala lu-me-ve.
Cordiali saluti
Romina