LETTERA
FORSE QUALCHE SPERANZA DI TROPPO
Buongiorno Dr Vaccaro, La seguo con interesse ed ammirazione. Nei momenti liberi leggo il Suo blog e le Sue pubblicazioni che trovo estremamente interessanti, anche se onestamente considero il tutto troppo bello per essere vero.
TROVO EHRET TROPPO ESTREMO
Comunque mi stimola il filo logico che riesco a cogliere nelle Sue affermazioni. Mi sono documentato un po’ sull’Ehretismo, che francamente considero troppo estremo e poco applicabile alla mia realtà. Voglio comunque credere nella via naturale alla risoluzione dei problemi. Cosa mi consiglia? Tenuto conto che per questa patologia ogni cambiamento è potenzialmente traumatico, posso pensare di ottenere qualche beneficio?
PATOLOGIE INVALIDANTI INCLUSO L’ALZHEIMER PER MIO PADRE
I miei genitori sono entrambi malati con patologie gravi ed invalidanti. A mio padre è stato diagnosticato l’Alzheimer nel 2012. Parteciperò alla Sua conferenza a Concorezzo il 10/11/13. Vorrei avvalermi di una Sua consulenza specifica ma purtroppo, non essendo residente in zona, non potrò sfruttare i 3 giorni riservati a questo tipo di attività.
POSSIBILE UN SUO INTERVENTO IN ZONA ACQUI TERME-ALESSANDRIA?
Ho visto dal Suo blog che per ora non ha in programma interventi nella mia zona (Acqui Terme, AL). Possiamo rimediare in qualche modo? Grazie in anticipo.
Marco
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RISPOSTA
PROVARE CON GRINTA E CONVINZIONE NON COSTA NULLA
Ciao Marco. Non predichiamo cose utopistiche. Crediamo nella legge di causa ed effetto e puntiamo alla concretezza senza illudere la gente. Ovvio che le cose non riescano in casa medica per i metodi terapeutici ivi usati e per il tipo di diete prescelte in quell’ambito. Ti consiglio di sfruttare il blog e i miei libri in circolazione. Provare per credere e coinvolgere personalmente i tuoi genitori, senza imposizioni.
NULLA VIETA UNA USCITA DALLE TUE PARTI
Le mie uscite nelle varie località dipendono interamente dai circoli, dai gruppi, o comunque da singoli che si associano e si organizzano, trovano una sala adeguata, proponendomi con un certo anticipo una conferenza, un tema, dei colloqui individuali o altro, prospettando un paio di date alternative possibili nella loro rispettiva zona. Nulla vieta che si possa fare qualcosa anche dalle tue parti. In Piemonte me lo chiedono in continuazione, ma poi non si passa dal dire al fare. Probabilmente in zona Torino ci sono già troppe distrazioni filosofiche per dar credito a un igienismo che decapita gruppi sanguigni, zonismo, dukanismo ed altre soluzioni del genere.
LA MEDICINA, COME SUO SOLITO, NON TROVA LA CHIAVE RISOLUTIVA
La causa e la progressione della malattia di Alzheimer, come di altre malattie neurologiche del resto, non sono ancora ben compresi. La ricerca indica che la malattia è associata a placche amiloidi e ammassi neurofibrillari in zona cerebrale. I trattamenti terapeutici utilizzati dalla medicina offrono ben poco. Il ricorso poi agli psicofarmaci nelle varie forme di schizofrenia la dice lunga. Pur essendo stati condotti oltre 500 studi clinici per l’identificazione di un possibile trattamento per l’Alzheimer, non si sono ancora identificate soluzioni che ne arrestino o ne invertano il decorso.
MODIFICHE STILI DI VITA DI TIPO PREVENTIVO
A livello preventivo, sono state proposte diverse modifiche negli stili di vita personali come stimolazione mentale, esercizio fisico e dieta equilibrata (solita dieta medica si intende), ma non vi sono adeguate prove di una correlazione certa tra queste raccomandazioni e la riduzione effettiva della degenerazione.
DATI STORICI SUL MORBO DI PERUSINI-ALZHEIMER
Come scritto nella mia tesina “Brain drain e declino mnemonico Perusini-Alzheimer“, il primo caso documentato della malattia fu quello della signoria Auguste Deter, trattata dallo psichiatra e neuropatologo bavarese Alois Alzheimer (1864-1915). Questi affidò poi a Gaetano Perusini, giovane e brillante neurologo di Cormons-Udine, il compito di raccogliere informazioni e dati su casi analoghi. Perusini (1879-1915) si sobbarcò tale lavoro, descrisse altri casi corredandoli persino di abili disegni a mano e il tutto fu pubblicato nel 1910 sulla rivista Histologische und Histopatologische Arbeiten uber die Grosshirnrinde, ma senza alcuna citazione in favore di Perusini. Un modo come un altro per ignorare l’Italia.
DEMENZA DEGENERATIVA E SINTOMI
Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza degenerativa invalidante. Ha esordio prevalentemente senile oltre i 65 anni, ma può manifestarsi anche in epoca precedente. Nelle prime fasi, il sintomo più comune è la difficoltà nel ricordare eventi osservati recentemente. Con l’avanzare della malattia, il quadro clinico può prevedere confusione, irritabilità e aggressività, sbalzi di umore, difficoltà nel linguaggio, perdita della memoria a lungo termine e progressive disfunzioni sensoriali.
DATI STATISTICI
I dati statistici parlano di circa mezzo milione di pazienti in Italia, di 1milione in Regno Unito e di quasi 30 milioni nel mondo, con prospettive di giungere a 1 persona su 85 intorno al 2050. Per l’igiene naturale non esistono malattie inguaribili. Il Brain Drain o esaurimento cerebrale, è un declino della memoria legato all’età. Eppure è dimostrato il suo alto tasso di migliorabilità. Se questo succede per il Brain Drain perché mai non dovrebbe succedere pure con l’Alzheimer?
LE GUARIGIONI NON MANCANO AFFATTO
Molti casi di guarigione vengono citati non solo da Ehret, ma in particolare da Manuel Lezaeta. La demenza e tutte le affezioni cerebrali hanno origine nell’intestino gravato da permanenti putrefazione e da conseguenti vapori irritanti che si sprigionano e raggiungono la zona cerebrale mantenendola in costante stato di eccitazione, e quindi a un indebolimento dell’organo. Mentre la pazzia è un processo acuto con febbre cerebrale, la demenza è una situazione cronica caratterizzata da anemia e da cattiva circolazione del sangue nel cerebro.
RIMEDI SIMILI A QUELLI DELL’EPILESSIA, CHE È POI PATOLOGIA CURABILE
Il trattamento è simile a quello indicalo per l’epilessia e il mal-caduto. È indispensabile normalizzare la digestione togliendo nell’apparato enterico surriscaldamento e congestione sanguigna, rinfrescando le viscere con una dieta a base di frutta e di insalate crude, incluso limoni, zenzero (in quantità costanti ma limitate), mirtilli, mele, ananas, uva, melegrane, cachi, avocado. Serve nel contempo una forte riattivazione delle funzioni cutanee. La dieta vegancrudista tendenziale, ma vicina al 100% in questo caso, produce sangue puro e fluido e i 5 milioni di pori della pelle si riattiveranno aiutando pure il sistema renale.
RESPIRARAZIONE, ESERCIZIO, IDRO-FANGOTERAPIA E VEGANCRUDISMO
Fondamentale dunque purificare il sangue e respirare aria pura e circolante sia di giorno che di notte, praticando pure moderato esercizio fisico secondo le proprie possibilità. Obbligatori gli esercizi respiratori giornalieri a finestra aperta per un respiro ritmato, profondo e addominale. Evitare l’aria inquinata delle strade e bazzicare boschi e campagne. Camminare scaldi sulla terra umida, sulle pietre bagnate anche per pochi minuti è ottima pratica per tutti i malati di nervi. Applicazione di cataplasmi freddi notturni sul ventre, fregagioni con panno bagnato sulla pelle al risveglio, semicupi frequenti caldi e freddi, sono tutti ottimi aiuti per contrastare l’Alzheimer.
ALLA LARGA DAI METALLI PESANTI E DAI MEDICINALI
Stare inoltre alla larga dall’alluminio, metallo particolarmente tossico al pari del rame, del cadmio, del mercurio e del piombo. L’alluminio viene usato come ingrediente nei medicinali, nelle aspirine, nei vaccini, negli additivi chimici dei cibi conservati.
Valdo Vaccaro
Un approccio medico ovviamente tossico sembra fare qualcosa:
http://www.corriere.it/salute/08_settembre_06/morbo_alzheimer_farmacolo_miracoloso_cura_iniezione_cd57c6ee-7c01-11dd-811a-00144f02aabc.shtml
L'insegnamento da questo non è se utilizzare o meno tale terapia, peraltro costosissima, ma il seguente: l'Alzheimer è una malattia dovuta a tossiemia esattamente come tutte le altre. Più difficile da guarire? Si. Impossibile? Forse. Ma non certo per problemi tecnici, quanto per volontà e conoscenza.
Il conflitto che sta dietro tale malattia è la sindrome di abbandono.
Una domanda mi sorge ormai da diverso tempo: che diritto abbiamo di guarire una persona affetta da Alzheimer che non può decidere per i fatti suoi? Lo sviluppo di tale sintomo riguarda lei, e al più il proprio coniuge. Solo se il Cuore dice di intervenire è giusto farlo, altrimenti è solo accanimento personale.
L'Alzheimer per alcuni aspetti è una malattia meravigliosa. Però va capita e vissuta, anche nel dolore.
Ciao!
Dimenticavo questo:
http://livinlavidalowcarb.com/blog/can-you-heal-alzheimers-with-diet-and-supplements-nita-scoggan-did/8782
Ciao!
Buonasera,
ringrazio il Dott. Vaccaro x il Suo intervento, come al solito chiaro ed efficace. Sto cercando di conoscere gente nella mia zona che segua l'igienismo ma non è impresa facile, molti lo ignorano o non sono interessati. Non ho ben compreso invece il senso del commento di EpiNeo, mi riferisco alla seconda parte, potrebbe essere più chiaro? Grazie.