(Tutte le principali info su come affrontare la colite ulcerosa secondo la visuale igienista le trovate in questo articolo.)
MEMORABILE LEZIONE DI IGIENISMO E DI RECUPERO DA RETTOCOLITE E CALCOLOSI BILIARE
LETTERA DEL 7/12/2019
Gentilissimo Valdo, questa te la devo proprio raccontare. Ho 60 anni, malato dal 1992 di Rettocolite Ulcerosa, e sofferente di calcolosi alla cistifellea, in costante attesa di intervento chirurgico per rimozione della parte di intestino malata e di intervento asportativo della preziosa vescnichetta biliare. Cinque anni fa, e ringrazio il buon Dio di questo, ti trovo per caso su Internet cercando alimentazioni alternative e rimedi per i miei guai.
Dopo anni e anni di alimentazione disordinata a base di tutte le schifezze possibili ed immaginabili, dopo sofferenze atroci per crisi intestinali ripetute con emissione di muco e sangue, debolezza totale, assunzioni massicce di cortisone, Salazopirine, Asacol, e dopo ricoveri intermittenti, colonscopie e biopsie multiple, leggo finalmente i tuoi consigli sulla dieta Vegan-Crudista tendenziale.
Comincio ad applicarla con moderazione e progressione costante, sopportando varie crisi di disintossicazione. Faccio anche diversi digiuni di qualche giorno stringendo i denti, ma tengo duro ed ecco che nel giro di 5 anni mi ritrovo con la rettocolite ulcerosa e la calcolosi alla cistifellea LETTERALMENTE SCOMPARSE.
Permettimi di scriverlo in maiuscolo. Farmaci e bugiardini buttati nella spazzatura, più nessun ricovero, interventi chirurgici evitati, benessere totale e medici increduli, lasciati di stucco. Esami del sangue praticamente con valori perfetti.
Ma non finisce qui, c’è dell’altro. Cinque anni fa pesavo 86,5 kg per 172 cm di altezza. Ora peso 67 kg, in piena forma, faccio attività fisica di Crossfit e Fitness. Mi sento in pieno vigore fisico e mentale come se fossi tornato indietro a quando avevo 20 anni, non prendo nessun farmaco e soprattutto non ho più raffreddori, influenze, bronchiti, niente di niente.
E non finisce qui. C’è ancora altro da aggiungere. Ho fatto l’analisi della composizione corporea tramite l’apposito macchinario ed indovina un po’ cosa è risultato. Proteine perfettamente nei parametri, quasi al livello massimo, lo stesso dicasi per i minerali, massa grassa solo 8%, massa muscolare a livello di un ventenne. Alla faccia di quelli che mi dicono che senza carne e pesce le proteine dove vai a prenderle???
Faccio 3 pasti al giorno, acqua e succo di limone appena alzato, poi colazione con sola frutta fresca, possibilmente agrumi. Negli intervalli a stomaco vuoto o merende, mangio solo abbondante frutta fresca e matura di stagione. A pranzo e cena verdura fresca, numerosi ortaggi crudi, aglio e cipolle crudi in notevole quantità, carciofini sott’olio, olive nere, paté di olive e di carciofi, gallette di mais biologiche, riso integrale biologico, pasta di grano saraceno biologica, frutta secca (mandorle noci nocciole) e zuppe di legumi.
Mangio senza glutine e limito i cibi cotti al solo riso, pasta, legumi, patate dolci, broccoli, cavoli, ecc, ma cuocio molto al dente ed in maniera conservativa, ovvero porto in ebollizione e poi spengo il fuoco e copro con il coperchio della pentola, il tutto in maniera meno invasiva del fuoco continuo.
Qualche rara volta mi concedo del formaggio magro di capra spalmato sulle gallette di mais, e mi concedo pure qualche raro ovetto bio fatto alla coque. Il resto tutto eliminato.
Mi alimento semplicemente fino a sazietà, bevo solo acqua e bevo solo quando ho sete, ma sempre lontano dai pasti. Cerco anche di combinare bene tra loro i cibi, sempre con una certa flessibilità.
Purtroppo, non sono ancora riuscito a coinvolgere in questo mio percorso vegan-crudista tendenziale, nessuno dei miei familiari o dei miei amici, nonostante essi abbiano constatato di persona con i loro occhi la mia trasformazione ed il mio notevole benessere attuale. Essi sono tuttora ancorati al bla bla della medicina tradizionale, dove per un semplice raffreddore ti imbottiscono di porcherie farmacologiche.
Permettimi di dire che bisognerebbe farti un monumento, o come minimo nominarti ministro della salute. Che altro aggiungere? Non posso che ringraziarti infinitamente e per l’eternità. Grazie a Te sono letteralmente tornato a nuova vita. Che il buon Dio te ne renda merito.
Antonio Marelli
RISPOSTA
L’ARTE DELLO STAR BENE È LA PIÙ IMPORTANTE DI TUTTE
Antonio, pur se non ti conosco di persona, ho delle cose importanti da dirti. Mi hai mandato un messaggio semplice, completo, chiaro e genuino. Forse non ti rendi nemmeno conto di aver realizzato una autentica opera d’arte e di scienza, un’opera di tipo leonardesco, basata non su chiacchiere o teorie fumose, non su presunzioni o schemi ideologici dogmatici, ma su esperienza personale e diretta, proprio come faceva sempre il grande Leonardo.
Lettere e testimonianze formidabili ne ho ricevute molte in questi ultimi 20 anni di ricerca e di attività in campo salutistico. Due delle più efficaci e memorabili portano la firma della dottoressa svizzera Natascha da Bellinzona e della lettrice Monica da Napoli, nel dicembre 2014-gennaio 2015, racchiuse in una tesina che tutti dovrebbero rileggere. Questa tua mail è una autentica perla igienistica che va ad aggiungersi e ad arricchire la mia bacheca speciale delle testimonianze esplosive e indiscutibili.
UN PERCORSO NETTO RACCONTATO PER FILO E PER SEGNO
Cos’è un’opera d’arte se non qualcosa che viene dal cuore e dalla mente, rasentando la perfezione? Non hai soltanto superato dei momenti di difficoltà e di disperazione tenendo duro per 5 anni, che già basterebbero a qualificarti come persona dalla tempra eccezionale.
Ma hai saputo pure descrivere per filo e per segno ogni dettaglio di questo tuo magnifico percorso netto, rammaricandoti soltanto del fatto che non sei ancora riuscito a incidere sulle persone a te vicine in famiglia e sulla cerchia di amici che ti attorniano, nonostante siano tutti sbalorditi e increduli al pari dei tuoi medici per i risultati raggiunti.
Hai descritto ogni tuo pensiero ed ogni tua mossa, persino il modo di riporre il coperchio sulla pentola, per cui anche i bambini delle scuole elementari sono in grado di comprenderti.
In altre parole dopo aver applicato con dovizia e precisione ii principi e i suggerimenti della Health Science scherzosamente Valdiana, vale a dire tendenziale vegan-crudista, sostenibile e personalizzata, hai riscoperto te stesso e ti sei trasformato nel corpo e nella mente, ritrovando le energie e l’efficienza psico-fisica dei 20 anni, oltre che il peso forma e 20 chilogrammi in meno.
Oltre a questo, non hai esitato a mettere a disposizione del pubblico, e potenzialmente del mondo intero, questa tua eccezionale performance, evitando il comune ed ingeneroso errore di tenere i segreti del tuo successo e della tua grande gioia solo per te.
LA TUA VITTORIA È DEL TUTTO MERITATA
Questa tua è una grande lezione di vita igienistica acciuffata quasi per i capelli, poco prima di finire nei solito vortice delle cure mediche a base di medicinali e di bisturi.
In questi 5 anni, proviamo a immaginare cosa sarebbe successo con un ipotetico percorso curativo di tipo medico ed invasivo, fatto di menomazioni a carico dell’intestino, della colecisti, del fegato e del sistema renale, fatto di assunzione sistemica di antibiotici, di eparine, di chemio e di quant’altro.
Il corpo è una unità integrale, per cui tutto questo avrebbe prodotto uno sconvolgimento interno e un effetto domino sul sistema immunitario, sul sistema renale, sul sistema emuntorio.
Senza voler infierire sulla medicina soppressiva convenzionale, avresti messo a repentaglio la tua stessa esistenza, vivendo comunque la precaria e penosa esperienza dei tanti soggetti post-operati e ufficialmente guariti. Una differenza abissale.
In questo senso possiamo davvero considerare il tuo caso come una specie di resurrezione. Non ti sei accontentato di quello che offriva il convento medicale. Hai saputo ribellarti allo schema comune e predatorio di chemio-radio-bisturi a cui troppa gente si arrende e si adatta senza lottare abbastanza, senza dare il meglio di se stessa, e hai saputo conquistarti i 3 punti, come si dice in gergo calcistico. Onore e merito a te.
UN REGALO PREZIOSO PER IL MONDO INTERO
Un regalo di incomparabile bellezza e utilità universale che fai non solo a me e alla tua stessa famiglia, la quale dovrà pur trarre le dovute considerazioni dalla tua straordinaria esperienza, ma anche al vasto pubblico che mi segue e a quello ancora più vasto che mi ignora o che mi sottovaluta. Un regalo agli stessi medici trasparenti che non sono affatto sprovvisti di cuore e di cervello.
Vorrei davvero che questa tua lettera facesse il giro del mondo in tutte le lingue possibili ed immaginabili, per cui chiedo a tutti gli amici in giro per il mondo di darmi una preziosa mano nell’inviarmi una traduzione accurata in inglese, cinese, russo, arabo, serbo-croato, greco, egiziano, turco, ebraico, indiano, tedesco, spagnolo, francese, portoghese, giapponese, coreano, vietnamita, malese-indonesiano, rumeno, polacco, bulgaro, ungherese, danese, olandese, svedese, finlandese. Nemmeno nella mitica Scuola della Salute di Herbert Shelton in Texas, fioccavano testimonianze così chiare e nitide!
UNA BENEFICA SCROLLATA ALL’INTERO SISTEMA
Questo non è un messaggio come tanti, ma è uno tsunami purificante, capace di innescare una reazione a catena nelle acque chete e stagnanti proteinomania e della curomania, della cultura medica prevalente, del fortino impenetrabile ed invalicabile del regime sanitario mondiale.
Questa è una formidabile legnata correttiva contro il dogma onnivorista, contro le arroganti certezze dell’Agroalimentare Italiano, Americano e mondiale, contro il dominio incontrastato dei pervertitori e dei distruttori di cibo.
“Masse miedes, masse predes, masse cogos e masse pissighès” (troppi medici, troppi preti, troppi cuochi e troppi becchini) è lo slogan di mio nonno Carlo Marco Vaccaro detto Marchin, che continua a risuonare e a rigirarsi nella mia anima. Ma non lo diceva certo con malanimo e cattiveria.
Teneva in ordine i giardini e i boschetti dei Conti di Prampero in zona Tavagnacco, confezionava mazzi di asparagi pregiati per la sua consorte Marina Chiandetti, e suonava allegro e spensierato la fisarmonica, cantando spesso motivetti licenziosi, spassosi ed irriverenti. Era indulgente e flessibile con se stesso e con chi incontrava.
Era uno che sapeva davvero vivere e spassarsela, senza far male a una mosca o a una formica, pur portandosi spesso in saccoccia il sardellone che lui stesso cuoceva all’alba sulle braci della cucina a legna, abbinato a mezza bottiglia di vino e a una mela che rappresentavano la sua sobria dieta quotidiana, assieme al sole, all’aria buona e alla libertà assoluta dalle incombenze della famiglia e della società.
NON SERVE DEMOLIRE L’AVVERSARIO, BASTA SOLO CORREGGERLO
Qualcosa di lui rimane di sicuro dentro di me. Pure io sono amico di medici e preti, di cuochi e di becchini. Tutta gente che, oltre alla professione giusta o sbagliata, è fornita in ogni caso di un’anima e di una straordinaria dotazione chiamata intelligenza, per cui va criticata e rispettata nel contempo, e quando serve va pure istruita ed ammonita, essendoci ampi margini di miglioramento e di evoluzione per ognuno di essi, più ancora che per noi medesimi.
CHIEDO COLLABORAZIONE AI TRADUTTORI NELLE VARIE LINGUE
Tutti i gruppuscoli che mi seguono un po’ in ogni continente, persino dalle Marianne e dalle Galapagos, dovrebbero farmi questo ulteriore regalo natalizio di spendere 3 ore del loro tempo a tradurre nel proprio linguaggio questa tesina e a farla circolare via internet.
Un regalo non tanto per soddisfare la mia voglia di notorietà e la mia vanità personale che sono sentimenti assai relativi e superati. Me ne frego degli effimeri vantaggi personali, anche se provo un innegabile piacere di fronte a conferme e testimonianze di questo tenore.
Il regalo è prezioso per tutti, soprattutto per il gran numero di persone che tentennano ed esitano, che credono e non credono, che si arenano spesso a metà del guado, rinunciando a fare il passo decisivo. Ho chiamato questa tua lettera come straordinaria opera d’arte, come qualcosa di sbalorditivo e di sconvolgente.
Ma non ho esagerato. Ogni persona al mondo è dotata delle straordinarie energie interiori e della determinazione che tu ha saputo mettere in campo, ma tende troppe volte ad arrendersi alle prime difficoltà. Occorre credere in se stessi e non lasciarsi distrarre, manipolare od infinocchiare dalla troppa gente che rema contro le verità igienistiche per ignoranza, per pregiudizio o per mediocri vantaggi pecuniari.
Non ho altre parole per esprimere la mia gratitudine. Mi stanno giungendo messaggi, doni, lattine di olio pregiato, cestini di frutta e persino supporti in moneta in queste occasioni festive, dove la gente trova il tempo per riflettere e per farsi sentire. Ovvio che ringrazio tutti con affetto e stima. Ma il regalo di Antonio Marelli è di un valore e di una portata straordinaria, e mi ripaga di molte assurdità ed ingiustizie subite in questi ultimi tempi.
Valdo Vaccaro
COLITE ULCEROSA E CURE IMPROPRIE CON MESALAZINA E CORTISONE
LETTERA DEL 29/05/2015
FORMA FISICA E SPORT CARATTERIZZAVANO LA MIA VITA
Buongiorno Dottor Vaccaro, le scrivo solo ora, in primis per ringraziarla e poi per esporle il mio problema. Spero che tra le tante lettere la mia avrà una risposta anche perché credo sia interessante per lei e per il blog. In breve le racconto la mia storia. Ho 35 anni, sempre stato sportivo e salutista, prima di contrarre la mia attuale malattia circa tre anni fa ho passato un periodo stupendo dal punto di vista della forma fisica.
UN KG DI CARNE AL GIORNO MI HA PORTATO ALL’AUTODISTRUZIONE E ALLA COLITE ULCEROSA
Praticavo bodybuilding per mia passione e sono riuscito ad avere risultati straordinari dal punto di vista fisico. In modo naturale sono arrivato ai 90 kg, con 1.83h e 6% di grasso, solo che mangiando 1 kg carne al giorno mi sono autodistrutto. Sono stato sempre un amante della carne ma questo mi ha portato alla rovina. Tre anni fa ho cominciato ad avere scariche incessanti di diarrea e a calare di peso gradualmente fino a 73 kg. Dopo una visita dal gastroenterologo con successiva endoscopia mi hanno diagnosticato una colite ulcerosa pesante. Da lì in poi la mia vita è stata un travaglio continuo.
TONNELLATE DI CORTISONE, DI MESALAZINA E DI AZATIOPRINA
La colite ulcerosa non mi ha dato tregua un attimo. Poco dopo mi è arrivata una pesante artrite reumatoide. Cosa mi hanno fatto i grandi medici? Tonnellate di cortisone, mesalazina a go-go, farmaco biologico remicade per iniezione, una bomba atomica con diversi effetti collaterali e senza alcun risultato utile, azatioprina, altra bomba micidiale e vari altri farmaci rettali. Mi hanno somministrato l’impossibile peggiorando la mia situazione, questi medici killer.
UN SUO VIDEO MI HA SPINTO A DECISIVI CAMBIAMENTI
Disperato, in cerca di altre soluzioni fuori dalla odiosa medicina convenzionale, ho notato il suo blog su internet e ne sono rimasto affascinato. Ho letto varie tesine riguardo al mio caso ma non sono mai riuscito a cambiare la mia alimentazione. Dopo 34 anni non ce la facevo. Piano piano, mentre continuavo ad assumere i miei vari medicinali, mi sono convinto a cambiare qualcosa, dopo aver visto un suo video sul perché noi siamo fisiologicamente vegani.
PER TRE MESI, GRAZIE AL VEGAN-CRUDISMO TENDENZIALE, HO RISOLTO COLITE, ARTRITE REUMATOIDE E REFLUSSO
Ho cominciato ad eliminare definitivamente i latticini e lì ho visto i primi miglioramenti. Mi è sparito completamente il reflusso gastro-esofageo dopo inutili tentativi con gli antiacidi. Poi pian piano anche la carne è stata presa di mira. Ho avviato una cura con carote, sedano e zenzero crudi ogni giorno per un mesetto, poi ho deciso per l’ennesima volta di scalare ed eliminare il cortisone per vedere come andava. Ho notato che dopo una settimana stavo bene. La settimane poi sono diventate 2 e 3 ed ho tolto tutte le medicine. Incredibile per me, dopo tre anni di inferno. In pratica sono diventato vegano non so come, e contemporaneamente sono risorto. Per tre mesi ho risolto nel contempo la colite ulcerosa, l’artrite reumatoide e il reflusso gastro-esofageo.
SCIVOLAMENTO IN NUOVO PERIODO CRITICO
Adesso però ho cominciato di nuovo ad avere scariche di diarrea. Credo sia per lo stress. Infatti è un periodo che mi sto stancando molto sul piano fisico. Vorrei aver qualche consiglio da lei su come agire anche perché alla medicina convenzionale non ci credo per niente minimamente. Ora sono un vegano convinto dopo 34 anni di carne, grazie a lei, e vorrei continuare per sempre. Per finire due domande. È vero che la mesalazina non dovrei mai smetterla di prendere? La colite ulcerosa ha solo periodi di remissione, per cui è attualmente inguaribile come dicono i medici? Grazie. Beppe
RISPOSTA
PER RISTABILIRSI IN MODO DEFINITIVO OCCORRE PAZIENZA
Ciao Beppe. La ricaduta di cui parli può derivare sì da eccesso di dispersione calorica e da stress, ma anche da altri fattori come le variazioni climatiche di questi giorni, con continue perturbazioni non prive di effetti sballanti sul tuo ancora delicato apparato intestinale. Metti pure in conto la possibilità di crisi eliminative da scrostamenti e scioglimenti di vecchi residui fecali nelle tasche intestinali e nei diverticoli.
LE VECCHIE TOSSINE VENGONO SMALTITE GRAZIE AGLI ORGANI EMUNTORI E ALLE CRISI ELIMINATIVE
Le scorie in uscita provocano sempre questo tipo di fenomeni, soprattutto quando si è passati da un lungo periodo di alimentazione carnivora a una rapida e intensa variazione virtuosa della dieta, come nel tuo caso. Non dimenticarti poi delle tonnellate di farmaci che hai dovuto subire nel corso degli anni. La loro espulsione avviene sia nella parte finale del ciclo assimilativo notturno, grazie al digiuno obbligatorio imposto dall’ipotalamo, sia mediante la dieta a prevalenza fruttariana e crudista che hai intelligentemente adottato.
ALLA LARGA DA OGNI FARMACO ED ANCHE DALLA MESALAZINA
La mesalazina è catalogata tra i FANS, ossia tra gli antinfiammatori non steroidei della classe dei salicicati, con azione specifica sul tratto intestinale. Può dare luogo a disturbi gastrointestinali tipo diarrea, nausea, vomito, crampi addominali e, talvolta, a peggioramenti della colite. Altri effetti indesiderati comprendono mal d testa e reazioni da ipersensibilità quali prurito, eruzioni cutanee, orticaria. Il farmaco ha effetti neurotossici che portano all’insufficienza renale, e già questo da solo sconsiglia fortemente l’uso di questa sostanza. Senza contare poi la mesalazina è controindicata in soggetti ipersensibili e in presenza di gravi alterazioni della funzionalità del fegato.
SI GUARISCE DA TUTTO A CONDIZIONE DI RISPETTARE CON RIGORE LE LEGGI DELLA NATURA
Non è assolutamente vero che la rettocolite ulcerosa sia inguaribile e che si possa solo attenuare per determinati periodi di remissione temporanea. Se digiti sul blog come motore di ricerca termini tipo colite, colite ulcerosa, rettocolite, guarigioni, colon e simili, troverai diversi casi di guarigioni totali. Ovvio che coi farmaci e con la curomania medica anche le malattie più semplici si trasformano in croniche e inguaribili, per cui i medici si rendono conto della loro refrattarietà a risolvere del tutto e in modo definitivo questo tipo di patologie. Per la Health Science non esistono malattie inguaribili se soltanto abbiamo la forza, la fiducia e la convinzione di dare al corpo la possibilità di impiegare al meglio le sue risorse. Se il sofferente la smette di abusare del suo stomaco guarirà presto senza alcun tipo di trattamento.
Valdo Vaccaro
RETTOCOLITE, SPIRITUALITÀ E PALESTRA
21/01/2013
LETTERA
INTESTINO IN DISORDINE DA OLTRE DIECI ANNI
Buon giorno Valdo. Mi chiamo Cristiana ho 38 anni, sono sarda e sono affetta da RCU da quando avevo 18 anni, ma in realtà si è scoperta con certezza solo nell’ottobre del 2011. La mia storia ha davvero dell’incredibile. Il mio corpo mi ha sempre parlato, fatto comprendere, ma i condizionamenti e le interferenze di società, famiglia e medici (io poi ho una sorella oncologa), finiscono per farti sviare dalla giusta rotta.
UN MESSAGGIO CHE ASPETTAVO DA MESI
Grazie alla parte spirituale che c’è in me, posso dire di essermi ammalata ma di essere anche già quasi guarita. Ai primi di gennaio attraverso le mie guide extra-corporee mi è arrivato casualmente, sulla bacheca di facebook, un post dove si parlava di Lei e di rettocolite. Davide Giannotti da Lucca, raccontava di sua moglie Michela beneficiata dai suoi metodi, e l’ho contattato subito, avendo intuito che quello era il messaggio che aspettavo da mesi.
DIGIUNO DI TRE GIORNI A SAN MICHELE DI FOGGIA
Premetto che ho fatto diversi percorsi di spiritualità, cercando di ritrovare il mio sé interiore, attraverso meditazione, psicoterapia, metakarma, pranoterapia. Avendo scoperto, sanato e rimosso la ferita dell’anima, mancava solo un neo, il corpo. Ed ecco il contatto con Davide ed anche il sito di Valdo. Il 21/12 avevo iniziato un ulteriore percorso spirituale presso la grotta di San Michele Arcangelo vicino a Foggia, dove per 3 giorni, ho praticato il digiuno (senza manco aver visto nulla del suo blog).
IMPREPARAZIONE SUGLI EFFETTI ELIMINATIVI DEL DIGIUNO
Al mio rientro non sono stata affatto bene, ma non sapevo che era l’effetto della detox e quindi, spaventata da morire, ho ripreso il clipper (cortisone 5 /10 mg per circa 5/8 giorni). Poi ho ripreso il mio nuovo percorso basato sull’esperienza della moglie di Davide e su quella delle altre testimonianze guaritive del suo blog.
HO FINALMENTE PRESO COSCIENZA DI ME STESSA
Ed è a quel punto che ho capito il perché ero risultata intollerante alla mesalazina (mai presa, se non per due o tre giorni). E ho avuto pure conferma di aver fatto bene a rifiutare categoricamente contro tutto e tutti l’uso degli immunosopressori, e della cura biologica. Il corpo era il mio e solo io potevo decidere come era meglio curarlo. Usavo un minimo di cortisone al bisogno, più cure omeopatiche e ayurveda, anche sbagliando. Eppure i miei esami restavano sempre ottimali, nonostante la mia malattia fosse ancora attiva.
MI HANNO COSTRETTA AGLI ANTIBIOTICI SIN DA BAMBINA
Per raccontare tutto ci vorrà del tempo, ma lo farò perché mi sono sempre battuta contro la medicina tradizionale già da bambina, dove non facevano altro che darmi antibiotici ad ogni primo segno di febbre.
STO ADDIRITTURA ASSIMILANDO, COSA CHE NON SUCCEDEVA
Ora mi preme chiederle un consiglio. Sono molto magra (alt 150 per circa 37 kg) e, stando in fase della disintossicativa, credo continuerò a perder del peso, ma non è detto. Vado in palestra circa due-tre volte a settimana per fare pesi. Tutti mi dicono che col nuovo tipo di alimentazione basso-proteica avrò dei seri problemi, e che dimagrirò ulteriormente anzichè metter su muscolo. Secondo lei questo sarà possibile? Io mi sento davvero bene rispetto a come mi alimentavo prima, sento sempre la fame e mi sembra addirittura di assimilare cio che mangio, cosa che prima sicuramente non accadeva.
MIGLIORAMENTI IN SERIE E CONSIGLI PER MUSCOLI E PALESTRA
Sono più energica, la pelle e l’idratazione sono decisamente migliorate grazie al sangue fluido. Il muco e le coliche sono praticamente quasi scomparse dopo solo 12/15 giorni dal cambio e senza prendere nessun farmaco, e nemmeno integratori naturali, avendo interrotto anche il ribes nigrum. Lei cosa mi consiglia riguardo al discorso peso e palestra?
SIAMO APPENA ENTRATI NELLA NUOVA ERA
La ringrazio infinitamente per i suoi preziosi consigli e per cercare ogni giorno di portare avanti questa battaglia, perchè solo in questo modo le cose possono cambiare. La verità deve venir fuori. Siamo nella nuova Era. Il vecchio mondo va lasciato andare. Non ci sarà più spazio per pensieri incompatibili e per azioni in offensivo contrasto col disegno divino. Un abbraccio immenso e grazie ancora. Cristiana
RISPOSTA
CI VUOLE ANCHE DEL CARATTERE
Ciao Cristiana. Intanto complimenti per la tua chiarezza mentale e per la determinazione con cui ti muovi verso l’obiettivo. Andare contro tutto e contro tutti non è cosa facile e richiede forti dosi di carattere. Non ti riusciva da bambina, quando subivi gli ignobili diktat orditi paradossalmente dalla famiglia e dai medici. Oggi sei una libera cittadina del mondo e nessuno ti può più costringere a vivere intrisa di pasticche, di iniezioni e di sostanze chimiche.
INSEGNANTI ILLUMINATI E MUSCOLISTI-DOC
Esistono ottimi insegnanti anche nelle palestre e negli ambienti sportivi a rischio. Tanto di cappello per loro, in quanto assolvono con chiarezza e senso di responsabilità un importante compito. Meno tenero sono nei riguardi dei muscolisti di maniera, che purtroppo non mancano. Non ti farai certamente condizionare dai palestrati-doc, ossia da quella categoria di trainer mediocri e di pseudo-atleti costruiti artificialmente ad aria viziata, a proteine sintetiche, a miscele stimolanti e a integratori-spazzatura? Continua per la tua strada a combattere la tua lotta emancipativa, e i muscoli non tarderanno a darti ragione. Chi pensa di sviluppare muscoli potenti e duraturi a dispetto dalla salute generale del corpo, commette un errore marchiano.
PALESTRE E STADI DEVONO PRODURRE EDUCAZIONE E NON DISEDUCAZIONE
C’è davvero bisogno di una rivoluzione culturale e mentale, prima ancora che ginnica, negli stadi e nelle palestre. Il termine giusto è “rieducazione”, e purtroppo si tratta di un doppio lavoro. Prima occorre demolire i falsi dogmi sulle proteine e sui muscoli, e solo allora si potrà riprendere con gli esercizi respiratori, col corpo libero e con i vari attrezzi di supporto. Chissà che una atleta leggera e di taglia compatta come sei non riesca a dare un ottimo esempio intorno a sé? Sono certo che sarà così. Procedi per gradi, riprendi il peso che ti manca e non esagerare con gli sforzi fisici nella parte iniziale. Intendo dire non strafare e non andare oltre i tuoi limiti.
TESINE DA LEGGERE
- Da palestra carnivora a palestra vegana
- Muscoli d’acciaio e cafonerie proteiniche
- Come risolvere il sottopeso
Valdo Vaccaro
MEMORABILE GUARIGIONE DA COLITE
09/01/2013
LETTERA (inviata a Carmelo Scaffidi, ABIN-Bergamo)
UN ANNO FA ERO MALMESSA, CON STIPSI, REFLUSSO E DEPRESSIONE
Buongiorno Carmelo, a distanza di un anno il mio GRAZIE! Quando intrapresi questo percorso ero davvero messa male, con problemi digestivi, intestinali di stipsi e malassorbimento, reflusso, un pessimo rapporto col cibo, oltre a una depressione che sembrava, a 50 anni ormai cronica.
C’ERA IN BALLO LA MIA VITA
Io però, non sono un militare come te, ma sono comunque una donna di razza combattiva. C’era in ballo la mia salute e la mia vita! Cominciai a leggere i blog di Valdo Vaccaro, preziosissimi, insieme ai suoi libri e ad altri di autori Igienisti. Cambiai radicalmente le mie abitudini alimentari, privilegiando frutta e verdura che da anni i medici mi limitavano a causa, secondo loro, del mio colon irritabile.
LA TUA GUIDA È STATA PREZIOSA
Ma facevo ancora molti sbagli, esageravo nelle quantità, avevo crisi eliminative pazzesche. Insomma, sentivo di aver bisogno di una guida. Ti incontrai a Bergamo in una fredda mattina d’inverno. Fu talmente accogliente il tuo benvenuto che capii subito un fatto. Compresi che un altro tassello della mia guarigione si stava realizzando.
IL MIO RAPPORTO COL CIBO È CAMBIATO
Mi parlasti di cibo, ma anche della necessità di aria aperta, di contatto con la natura. Mi parlasti anche di spiritualità e questo mi piacque tantissimo. Oggi la mia digestione è migliorata, insieme al mio intestino. Il mio rapporto col cibo sta perdendo il carattere di battaglia dura e stressante, e sta assumendo sempre di più quello di una gioiosa riscoperta.
PIÙ SORRISI E PIÙ APERTURA VERSO IL PROSSIMO
Ma soprattutto mi è tornato il sorriso. Il mio spirito è leggero, amo di più, ascolto di più il prossimo! Sto usando poco l’auto perché hai ragione quando dici che ho bisogno di aria. Per ora vivo in una grande città, ma sono aperta a tutti i cambiamenti che la Vita vorrà portarmi!
SONO RICONOSCENTE A VOI E ALLA SCIENZA IGIENISTICA
Concludo questo mio grazie con il cuore pieno di riconoscenza e con il desiderio di “passare il messaggio”. Mi piacerebbe tanto poter vivere l’Igienismo anche a un livello meno personale. Vorrei insomma poter offrire la mia incredibile esperienza al prossimo.
IL KNOW-HOW GUARITIVO NON DEVE ANDARE SPRECATO
Se ci saranno le condizioni, sarebbe bello riparlarne insieme, in modo che tanto dolore risolto non diventi esperienza sprecata, ma acquisti un senso ed un’utilità sociale. Ogni bene a voi in questo nuovo anno! A. M.
RISPOSTA (di VV)
DIAMO AL MAESTRO SCAFFIDI CIO’ CHE GLI APPARTIENE DI DIRITTO
Ciao A.M. Mi fa molto piacere dei tuoi apprezzamenti nei riguardi non solo miei, ma di Scaffidi e dell’ABIN. Parliamo di un Maestro Terapeuta che ha dedicato 35 anni della sua vita all’ideale di una vita sana per sé e per la comunità. Un pozzo di esperienza, avendo lavorato a fianco di igienisti del calibro di Luigi Costacurta, di Michele Manca e del dottor Magnano.
UNA PERSONA UNICA E STRAORDINARIA
La cosa più bella di Scaffidi è la sua semplicità e la sua umiltà, il suo entusiasmo nel portare avanti e promuovere i suoi ideali. Chi lo conosce da vicino sa cosa intendo. Una persona generosa e speciale, oltre che fuori dall’ordinario. Non gli sono state risparmiate delle critiche. Troppo accentratore secondo alcuni, troppo legato ad alcuni prodotti naturopatici per essere igienista secondo altri. Io stesso, a volte, ho dovuto convogliare qualche critica arrivatami fra le righe.
L’UMILTÀ E LA DISPONIBILITÀ A MIGLIORARSI SONO SEGNO DI NOBILTÀ
Mai si è offeso e mai se l’è presa. Ha saputo selezionare un segretario formidabile come Alex, delegando e decentrando finalmente. Sta riducendo al minimo indispensabile le sue curette e i suoi sali di contorno, in ottemperanza ai principi della non-cura igienistica. Insomma sta diventando bravo anche nei punti critici, dimostrando grande carattere.
PROGETTIAMO UNA RETE DI HEALTH-FOOD CENTRES
Per quanto concerne la tua voglia di dedicarti alla causa igienista, posso anticipare a te e ai tanti che vorrebbero entrare con maggiore enfasi nel movimento, che stiamo attivamente lavorando ad un importante progetto. Vorremmo lanciare una rete di cellule economiche-aziendali standardizzate in 2 formati A (soluzione minimale gestibile da 5 persone) e B (soluzione per 10 dipendenti), con dimensioni-design-equipaggiamento-menu standard, includente ristorantino vegancrudista, spaccio prodotti e spaccio libri.
ATTREZZATURE E MENU
Dovrà esserci un efficace reparto per la verdura cruda, un estrattore di succo per verdure, tuberi e per le spremute d’arancia, una gelatiera per il gelato alla banana-avocado-datteri, un forno a legna per le pizze vegane e per il pizzatato (patate grosse scavate un po’ al centro con aggiunta di ottimi stuzzichini), macchina per il pop-corn, friggitrice per patate-cipolla-peperoni-melanzane, peperonata, sfarinata di ceci, panini vegani standard con verdure-carciofino-pomodoro secco-crema di olive-pinoli. Inclusione di frico di patate e di polenta arrostita e formaggio per chi non ce la fa col veganismo integrale. Strudel di mele-pinoli-uvetta-datteri (senza zucchero) e castagnaccio come dessert. Più o meno questo.
TUTTO COME MCDONALDS MA CIBI FRESCHI E INNOCENTI, NIENTE SALME E NIENTE CADAVERINI
Vorremmo fare un paio di cellule pilota, capaci di fungere da scuola preparatoria e formativa per gli altri centri. I centri dovranno saper operare in piena autonomia reperendo i prodotti sul posto secondo criteri precisi che stabiliremo (non potremmo certo mobilitare mezzi di trasporto e depositi sullo stile della McDonalds).
L’IDEA È LANCIATA
Questo tipo di centri potrà essere inserito in pre-esistenti agriturismo, spesso in crisi di idee e risultati, oppure creati all’interno di abitazioni ristrutturate. L’importante sarà di poter disporre delle cose essenziali in modo standardizzato (con aggiunta di una manciata di variazioni di tipo stagionale e regionale) e di rispettare i nostri principi. Daremmo anche modo a molti giovani di darsi una autonomia economica e di crearsi un proprio posto di lavoro. L’idea è lanciata. Vediamo se siamo bravi a passare dal dire al fare. Chi ha delle idee migliorative si faccia pure avanti.
Valdo Vaccaro
RETTOCOLITE E ANEMIA ADDIO
03/10/2010
LETTERA
NOTIZIE ECCEZIONALI E DA PRIMA PAGINA
Ciao Valdo, ribadendo quanto detto alla riunione igienistica di Gandino, ti invio altri dettagli riguardo la patologia di mia moglie. Posso dirti, facendo i dovuti scongiuri, che la rettocolite ulcerosa e la conseguente anemia, di cui era afflitta da ben 12 anni, sono ormai un ricordo del passato, ovvero di 4 mesi fa esattamente. Cosa è successo di così importante e decisivo 4 mesi fa? Abbiamo cominciato entrambi ad alimentarci in stile igienista e crudista.
UNA GUARIGIONE RAPIDA, TOTALE E PROGRESSIVA IN SOLI 4 MESI
In questi 4 mesi sono successe tante cose in progressione, che voglio qui citare in dettaglio. Dopo 20 giorni dall’inizio nuova dieta c’è stato lo stop ai sanguinamenti dovuti alle ulcere interne. Dopo circa un mese e mezzo ha fatto l’esame della PCR (polymerase chain reaction, o reazione polimerasica a catena), che prima evidenziava sempre uno stato infiammatorio attivo (nonostante i farmaci che stava prendendo), e il risultato è stato che la PCR era sfiammata del tutto. Dopo circa 3 mesi, ha fatto anche l’esame-anemia, col sangue tornato sorprendentemente ai livelli sani e normali.
SCOMPARSA RADICALE DELL’INFIAMMAZIONE E STOP A OGNI TIPO DI FARMACO
Praticamente, seguendo i consigli e i principi dell’igienismo, siamo passati da uno stato di costante infiammazione, con annesso anemia e malessere, debolezza e pallore, ad uno stato di perfetta normalità. Siamo riusciti anche a passare da 4 pastiglie di Asalex al giorno a una sola (mantenuta sia ben chiaro per evitare prudentemente eventuali effetti perversi da astinenza, e anche questa pastiglia verrà tolta in questi giorni, prima del semidigiuno di ottobre in programma a Clusone.
ABOLIZIONE RADICALE DEL CORTISONE
Altro dato importante è che prima (cioè fino a 4 mesi fa) l’utilizzo del cortisone, una o due volte al mese, era di routine, mentre adesso lo abbiamo abolito del tutto rigorosamente. Devo anche aggiungere che mia moglie, di tanto in tanto, si permette pure dei peccatucci di gola.
SIAMO A DISPOSIZIONE DEL PUBBLICO TOSCANO ED ITALIANO, PER EVENTUALI CHIARIMENTI
Se c’è della gente in zona Lucca, o da altre parti d’Italia, interessata ad avere qualche informazione in più sull’igienismo, o eventualmente desiderosa di sapere direttamente come abbiamo fatto a ottenere questi sorprendenti ed eccezionali risultati, puoi dare il nostro indirizzo e-mail e il nostro numero di telefono: davidegiannotti@yahoo.it tel 327-3243104. Noi abitiamo a Barga, in provincia di Lucca. Per quel che possiamo, siamo disposti a dare una mano e a fare del bene a chi sta soffrendo, senza altri secondi scopi. Un abbraccio. Michela e Davide
RISPOSTA
UN DOPPIO GRAZIE A UNA GIOVANE COPPIA DI ITALIANI DOTATI DI ALTO SENSO CIVICO
Vi ringrazio, cari Michela e Davide, per aver riportato con precisione le fasi di questa guarigione, ed anche per la vostra apertura mentale e il vostro alto senso civico e divulgativo. Per l’igienismo, la vostra esperienza guaritiva è un fatto normale e di routine, anche se pochissima è la gente che ha il coraggio, la preparazione e la grinta di andare controcorrente, per cui mancano i grandi numeri e le statistiche. Per la medicina il fatto è sicuramente sbalorditivo e inspiegabile. Tireranno fuori mille scuse per sminuire il caso. Lo classificheranno magari come effetto placebo, come guarigione psicologica e addirittura di tipo religioso, oppure ipotizzeranno accordi fraudolenti, mettendo in dubbio l’accaduto.
SE SUCCEDESSE A UN MEDICO DI GUARIRE IL DIABETE, LA PSORIASI, LA RETTOCOLITE, L’EMICRANIA, SAREBBE GIÀ IN LISTA PER IL PREMIO NOBEL
Se succedesse a un medico di guarire il diabete (vedi mia tesina dell’altro ieri dal titolo Movimento, crudismo e niente più insulina, e l’altra dal titolo La sconfitta del diabete, alla faccia dei medici, del 3/7/10). Se gli succedesse di guarire la psoriasi (vedi le testimonianze di guarigione da psoriasi), di guarire emicranie croniche (vedi Emicrania addio e bambini rinati, del 30/8/10), o di guarire crampi e dolori muscolari (vedi Fame placata, colon liberato e niente più dolori muscolari, del 28/7/10), o di guarire la rettocolite ulcerosa dopo 12 anni di sofferenze (come nel caso vostro), ci sarebbe di sicuro la notizia sulle prime pagine e un inserimento per il prossimo premio Nobel.
I VERI CIALTRONI NON MANCANO SU INTERNET
Ma se vai sulla melma ideologica che abbonda purtroppo in rete, è spuntato persino l’attributo di cialtrone. Almeno ci fossero delle spiegazioni. No, offendono punto e basta. Non mi resta che ringraziare questi spara-cazzate a tradimento, rosi da accidiosa invidia o non so da quali altre patologie fisiche e spirituali. Comprendo che si tratta sempre di gente malata e bisognosa di cure, ma non ho alcun rimedio contro due malattie devastanti come la cattiveria e la maleducazione.
UN CONTO È LA CRITICA E UN CONTO È IL LERCIUME
Ho sempre accettato e commentato con pazienza le critiche. Non chiedo santificazioni e iperboli a nessuno, ma un minimo di educazione e di rispetto, se non per me personalmente per gli ideali di salutismo che portiamo avanti, non guasterebbero. Certa gente trova accesso a internet, mentre meriterebbe di appiccicare le proprie teorie e i propri commenti al massimo sulle pareti interne di qualche malandata toeletta pubblica.
LE GUARIGIONI NON SONO OPERA NOSTRA, MA PER VERIFICARSI NECESSITANO DI ISTRUZIONI GENUINE
Le guarigioni non sono certo merito mio, e questo lo ribadisco. Nessuno guarisce in nessun campo. Le guarigioni sono sempre e solo autoguarigioni, generate dal sistema immunitario. Importante però istruire e indirizzare la gente nella giusta direzione. Chiedo soltanto che si valutino le lezioni che sto dando, senza dare del santo o dell’eroe, e senza nemmeno dare gratuitamente dell’imbecille a me o a chicchessia. Anche perché la maleducazione e l’inciviltà si ripercuotono pesantemente sugli sgangherati coglionazzi autori di tali missive.
IL TENTATIVO CONTINUO DI SVALUTARE E RIDICOLIZZARE L’IGIENISMO
Stanno cercando ogni mezzo per demolire la semplicità, la facilità e il successo garantito del sistema igienista, proprio perché esso rappresenta un punto di riferimento preciso per sani e malati, proprio per il suo non prestarsi agli istinti speculativi e ai voraci appetiti di certi gruppi industriali, alimentari, chimici e farmaceutici. Fanno di tutto per ignorare e ghettizzare l’igienismo, come fecero del resto i preti dell’Inquisizione con Pitagora e con le sue opere, perché esso è uno schiaffo continuo al cinismo, alle malattie, alla barbarie anti-animale, alle trasmissioni tele-diseducative tipo Gusto, o iper-macellatorie tipo Cotto e mangiato, alle pubblicità infami e deformanti che occupano in pianta stabile ogni canale televisivo.
QUESTA ODIERNA GUARIGIONE VALE PER TUTTE LE MALATTIE INFIAMMATORIE DEL CATALOGO MEDICO
Tengo a precisare un fatto importantissimo. Tengo a sottolineare che questa incontestabile testimonianza odierna di guarigione dalla rettocolite ulcerosa, non vale solo per la rettocolite, ma per tutte le infiammazioni e le ulcerazioni del corpo umano, poco importa il loro nome. Vasculiti, artriti, spondiliti, otiti, cistiti, vaginiti, lipomi, tumori, sclerosi multiple, Alzheimer, Parkinson, lupus, e chi più ne ha più ne metta, sono tutte patologie in grado di risolversi positivamente puntando alla disinfiammazione sistematica dell’intestino e alla fluidificazione del sangue, tramite stop assoluto ai farmaci e ai vaccini e breve digiuno ripulitivo seguito da semidigiuno e da opportuna dieta vegana tendenzialmente crudista, tramite cioè paziente ricostruzione dell’equilibrio batterico gastrointestinale.
LE FORTUNE IMMERITATE DEGLI ALLERGOLOGHI E DEGLI IMMUNOLOGHI
Come rileva giustamente il valoroso medico italiano Giuseppe Nacci (vedi suo testo Diventa medico di te stesso), la specialità sanitaria più alla moda nei nostri tempi malandati è quella della cura delle allergie. Allergologhi e immunologhi stanno facendo fortuna in ogni angolo del pianeta, sulle spalle della gente sempre più malata, sempre più disperata e sempre più disorientata, sempre più succube di cure strambe, di insegnamenti balordi e di divieti allucinanti.
ALLERGIE E INTOLLERANZE NON ESISTONO, SONO TUTTE INVENZIONI MEDICHE, AL PARI DELL’AIDS
Tutto ciò quando allergie e intolleranze sono tutte riconducibili ad un unico quadro ezio-patogenetico che si chiama squilibrio-immunitario-da-disbiosi-intestinale. Mangiare proteine animali significa condannare il colon umano alle diverticoliti, ai miasmi da topo morto, ai riflussi gastrici, alle incrostazioni fecali decennali, alla disbiosi intestinale che consiste nella modifica del quadro batterico normale ed equilibrato, e nella moltiplicazione patologica di germi anaerobi e putrefattivi, tipo i bacteroides, i pepto-streptococchi, i vibrio-colerae, la shigella dissenteriae, la pseudomonas aeruginosa, la klebsiella, l’escherichia coli, l’helicobacter pilori (quest’ultimo sconfina nello stomaco coi riflussi ed è causa di gastrite e di ulcera gastrica).
EQUILIBRIO BATTERICO UGUALE SALUTE GARANTITA
Il magico equilibrio tra batteri simbiotici-saprofiti e batteri disbiotici-anaerobi è fondamentale, per l’accettabilità dei cibi corretti, compatibili col nostro corpo smaccatamente fruttariano. Abbiamo nell’intestino 500 specie di batteri diversi, e guai se non ci fossero. Il problema è che serve una suddivisione bilanciata tra batteri simbiotici-saprofiti, e batteri disbiotici-anaerobi, i quali, in presenza di sangue denso, di digestioni lunghe e difficili, di stitichezza, di cronico surriscaldamento intestinale con febbre interna che anemizza e raffredda per reazione la pelle esterna e le estremità, rubano spazio ai batteri buoni, ai batteri saprofiti, causando terribili guasti e infiammazioni. Ed è tutto qui il gioco della salute e della malattia.
LE INTOLLERANZE AI VELENI VERI È LOGICO E GIUSTO CHE ESISTANO
Quando il colon è sano non esistono patologiche intolleranze al glutine chiamate celiachie, né tantomeno allergie ai vari frutti, ipocritamente misurate con tanto di scale reattive dagli azzeccagarbugli in camice. Esistono invece soltanto le ovvie intolleranze al latte, al latticino, al fumo e all’alcol, che non sono affatto patologiche, in quanto testimoniano semmai una sana, forte ed auspicabile reattività immunitaria.
DA UN MILIONE A 100 MILIARDI DI BATTERI PER UN GRAMMO DI MATERIA FECALE
Tanto per farci un’idea, la presenza di batteri passa da 1 milione per un grammo di massa fecale, tipica del piccolo intestino, alla iperbolica ed incredibile quantità di 100 miliardi per 1 solo grammo via-via che si scende verso la parte terminale del colon. E gli sviluppi batterici più intensi sono proprio dovuti alle colonie batteriche dei germi cattivi, dei germi anaerobi, essendo essi capaci di svilupparsi anche in piena putrefazione proteica tra cadaverine, ptomaine e ammoniache, cioè in assenza di ossigeno, a differenza dei batteri saprofiti, che pretendono più fibre vegetali imbevute di acqua e più ossigeno. In realtà, non esistono germi buoni e germi cattivi, ma soltanto colonie di batteri che si sviluppano in senso salubre o patologico a seconda di come ci alimentiamo.
LA SOSTANZIALE INNOCENZA DEL’HELICOBACTER PILORI
La furibonda lotta all’helicobacter pilori nelle cure della gastrite, tanto per fare un esempio, è ridicola, e serve solo a rovinare ulteriormente la salute della gente. Non si deve combattere il batterio, ma le scelte che portano all’appestamento proteico e alla moltiplicazione esagerata dell’helicobacter. La frutta, la verdura, ed anche le spezie naturali, forniscono preziose fibre e ottima cellulosa, che favoriscono l’ossigenazione e il controllo batterico lungo il tratto intestinale, e contengono inoltre sostanze germicide, fungicide e parassicide (vedi cipolle, crescione, rucola, peperoni, ravanelli).
LA SALUTE UMANA SI GIOCA TUTTA IN UN CAMPO DA TENNIS
La partita decisiva si gioca interamente nei 400-500 metri quadri di superficie utile gastrointestinale, sul campo da tennis del nostro apparato enterico, dove stanno pure le placche di Peyer, ovvero le centraline linfoidi del sistema immunitario. Non servono a niente 300 lauree specialistiche in medicina, non servono a niente fior di docenti in gastroenterologia, quando manca la voglia genuina di guarire la gente, o quando la ricerca usa il paraocchi del guadagno, e quando opera in totale dipendenza e schiavitù delle multinazionali del farmaco.
IL RICERCATORE IGIENISTA È UNA VERA SPINA NEL FIANCO PER I GROSSI INTERESSI CONSOLIDATI
Ecco perché il ricercatore igienista, medico o non-medico poco importa, viene deriso, dileggiato e chiamato cialtrone. Cialtrone perché rompe tremendamente i marroni alle case farmaceutiche, alle multinazionali della carne, dell’eparina, del farmaco, del vaccino. Ed anche alle multinazionali del cibo ammalante e devitalizzato, delle bevande e della ristorazione, tipo Unilever, Philip Morris, Danone, Nestlè, Kraft, Cocacola, McDonald’s, Eridania, eccetera.
ROMPE I MARRONI ALLA CASA BIANCA, MA ANCHE ALL’AGROALIMENTARE ITALIANO
Rompe i marroni ai ministri e ai presidenti americani, da sempre collusi con Big Pharma, da sempre culo e camicia con la Pfizer e la Glaxo, con i Rockefeller e la Monsanto, coi servizi segreti americani e di Sua Maestà la Regina d’Inghilterra. Rompe pure i marroni ai ministri di casa nostra, al settore sanitario e all’Agroalimentare, al comparto salumi, vini, formaggi, prosciutti, dolciumi, delicato e strategico assai più dei dipinti di Giotto e Raffaello, più delle quartine di Dante, più dei Fioretti di San Francesco e delle opere di Leonardo.
UN DELIZIOSO SUCCO D’ARANCIA E UN SAPORITO PANINO VEGANO RACCHIUDONO L’ESSENZA DELL’IGIENISMO
La semplicità e la facilità dell’igienismo naturale, a livello alimentare, stanno racchiuse in un delizioso bicchiere tutta-salute di succo d’arancia o di succo di carota (ottenibili in qualsiasi bar moderno), e in un panino vegano a base di pane integrale, spalmato di crema di olive o di carciofi, con 5 foglie di lattuga o radicchio, una fetta di melanzana e zucchina, due pomodori secchi, due carciofini e due noci o pinoli (che gli stessi bar potrebbero proporre anche a prezzo congruo, anziché impestare e contaminare i propri banconi-frigo con le carogne affettate e cimiteriali di poveri maiali che nulla hanno fatto di male per finire ingloriosamente nello stomaco infiammato e malaticcio della gente).
IN NOVE RIGHE STA L’INTERO SCHEMA VIRTUOSO DI UNA GIORNATA ALIMENTARE IGIENISTICA
La semplicità e la schiettezza dell’igienismo naturale, a livello dietologico, si esplicano con una mangiata mattiniera di impeccabili agrumi e di altri frutti di tipo acquoso, con una crema di fiocchi di avena e semini pestellati alle 11, con un pranzo delle 13 basato su un’insalatona verde inclusiva di germogli e avocado, seguita da un primo piatto leggero a proprio gradimento (ideale patate-zucche-legumi, oppure cereali integrali e verdure, oppure pasta integrale al dente con verdure, oppure pizzetta vegana alla rucola e alle verdure non di scatola) e da una manciata di mandorle e noci. Per la merenda, due altri pasti fruttariani alle 16 e alle 18. Per la cena delle 19 si ripete esattamente lo schema del pranzo, variando però i componenti (con esordio a base di cavoli e carote, anziché il radicchio e la lattuga, e con piatto di cereali e legumi, anziché le patate e le zucche di mezzogiorno).
D’ACCORDO, HO LASCIATO FUORI LE DELIZIE INSANGUINATE DEL MATTATOIO
D’accordo, ho lasciato fuori le carni bianche, rosse e verdi, le frattaglie, le cervella, il delizioso sangue di maialino rappreso e dolcificato, i fegati, gli intestini, le eparine, la trippa, gli spiedini di pancreas, gli occhi di pecora arrostiti, le palle di toro in salmì, il prepuzio di asino alla romana, le emorroidi di struzzo alla bolognese, la fica di balena alla genovese, apportatrice di magici Omega3 come non esistessero le mandorle e i pinoli, e persino il frullato di scorpioni, formiche rosse, gamberi e granchi, indicato come massimo sostituto del Viagra. Non solo per ovvi motivi etici, spirituali ed estetici, ma anche per le pesanti acidificazioni che causano, per le putrefazioni, le disbiosi e i radicali liberi che producono, per i sostanziali accorciamenti di salute e di vita che comportano.
E HO MESSO PURE IN DISPARTE LE SOSTANZE AMMALANTI, DOPANTI, INCRETINENTI E DEVITALIZZANTI
D’accordo, ho lasciato fuori il latte, i formaggi, il caffè, il the e il fumo. D’accordo, ho lasciato fuori il vino e la birra. D’accordo, ho lasciato fuori la coca-cola e le bevande gassate. D’accordo, ho bacchettato le acque minerali cariche di inutili e dannosi minerali inorganici. D’accordo, ho lasciato fuori i digestivi, i cardiotonici, i febbrifughi e tutti i medicinali droganti. D’accordo, ho messo sul banco degli imputati le vitamine sintetiche, gli integratori, i farmaci e i vaccini.
SI PUÒ SAPERE COSA MAI VOLETE DALLA VITA?
Vi faccio una domanda soltanto. Cosa cercate nella vita? La salute e il divertimento, oppure la malattia cronica e il drogamento? Vi rendete fose conto che, ripulito il mondo da quanto sopra, con tutto quello che ne consegue in termini di macelli, di sangue, di sofferenza, di inquinamento, di desertificazione del suolo, di cinismo e vigliaccheria anti-animale universalizzata, rimangono 600 mila specie vegetali eduli, create per noi da un Dio fin troppo generoso, profumate, colorite, gradevoli e innocenti, da degustare con gioia, serenità, profitto e salute? Tutte sostanze che sprizzano energia e salute, vibrazioni da 10 mila Angstrom e radiazioni non grigie e disperanti ai raggi X, come nel caso della carne, ma solari e rivitalizzanti all’infrarosso, come quelle della frutta.
Valdo Vaccaro
RETTOCOLITE GUARITA, PAPILLOMI, NEI E CDC
LETTERA DEL 15/07/2010
Ciao Valdo, grazie di tutto. Se hai tempo di rispondere vorrei sapere cosa sono i nei, perché marroni, neri, o rossi, grandi o piccini. Sono pericolosi e possono scomparire? Sono stato sintetico, come pretendi giustamente.
A proposito della rettocolite ulcerosa di mia moglie, dopo anni di fastidi irrisolti, ha cominciato finalmente a stare bene. Non ci credeva del tutto, e ha voluto così sottoporsi a nuovi controlli.
Gli esami, e mi pare si tratti di notizia importante per il tuo lavoro, hanno dato esito ottimo. La colite è finalmente sfiammata, e la PCR (polymerase chain reaction, reazione polimerasica a catena) era a 0,37. Come dire a buon punto.
Grazie e saluti Davide
RISPOSTA
Parto dalla rettocolite ulcerosa e chiaramente sono felice per la notizia per certi versi normale, ma per altri straordinaria. La cosa più bella è che tua moglie potrà vivere meglio, e che tutta la famiglia ne beneficierà.
La seconda cosa, non meno rilevante, è che la marea di persone affette da questa patologia, potrà fare le sue appropriate riflessioni su un fatto preciso, e cioè sulla realtà provata e dimostrata che col farmaco non guarisci mai e con l’intelligenza e la cultura guarisci sempre, se ci credi e se ti applichi con criterio.
Molta gente mi chiede per email e telefono da Napoli, da Milano, da Torino e da altre località minori, di essere ricevuta a casa mia. Non sono attrezzato. Non sono medico. Non ho un ambulatorio. Non mi metto un camice per darmi delle arie o per giustificare una parcella.
Non pongo le mie mani sulla parte dolorante. Non ho intrugli omeopatici od erboristici, e nemmeno braccialetti magnetici. Non infilo aghi né prescrivo pillole speciali distribuite da un amico farmacista. Non faccio inchini né segni di croce. Insomma non curo. Sarei anche un pazzo a farlo, avendo in testa la cura della non-cura.
Nutro soltanto un religioso rispetto per la magnificenza e la generosità della Natura, per la sacralità di tutti gli animali, per la bellezza del corpo e dell’anima umana funzionanti.
Ho però una rete di amici naturopati che mi segue in Italia, e che sono in grado di intervenire e di assistere (sempre senza curare) sul loro rispettivo territorio. La credibilità che può derivare da casi come questo, può essere un capitale psicologico e morale che metto ben volentieri a loro disposizione, e a disposizione ovviamente dei loro clienti e del pubblico in generale.
Non ci sono state visite. Non ci siamo incontrati. Ci conosciamo via internet. Non mi sogno di attribuire a me stesso alcun merito particolare, all’infuori di aver dato una corretta informazione igienistica generale e particolareggiata. Non faccio il guaritore e non mi gongolerò di alcun merito. Non si tratta di un miracolo, e nemmeno di un caso placebo.
Si tratta di un semplice e normalissimo caso di auto-guarigione, prodotta non dal succo d’arancia o dall’avocado o dall’anguria o dal radicchio in sé, ma dal sistema immunitario della moglie di Davide, che è stato messo in grado per la prima volta, dopo tanti anni di diete sbagliate e di aggressioni farmacologiche sbagliate, di funzionare come si deve. Questo è il modo corretto di leggere le cose.
Veniamo dunque ai puntini neri o multicolori chiamati nei. Trattasi basilarmente di innocui difetti della pelle di cui non occorre assolutamente allarmarsi. Soli in casi rarissimi possono diventare sedi di consistente tumore.
Ma anche in quei casi, il male, ovvero la neoformazione in crescita, non partirebbe da loro ma dall’accentuato grado di intossicazione interna dell’organismo. È sempre l’uomo che, con le sue scelte nutrizionali e i suoi comportamenti o stili di vita, rappresenta la sorgente o il rubinetto dei veleni interni.
I nei non sono un retaggio di mali infettivi, né tantomeno indice di tare fisiche o mentali, o doni della madre che ha toccato qualcosa di sbagliato o mangiato qualcosa di strambo.
Tutti i nei, siano singoli o in gruppo, siano macchioline piane e brune, o incolori verruche, o bitorzoletti pelosi e scuri, sono tutti, sempre e solo, innocenti doni dovuti ai capricci della Natura, nel suo normale lavoro di sviluppo dell’epidermide.
Così, ogni macchia bruna è data dall’accumulo, in quel punto, di innumerevoli e minutissimi granuli di pigmento, ovvero strati sovrapposti sviluppatisi in quel punto.
Una larga chiazza vinosa, o una piccola macchia rossa e bernoccoluta non sono altro che abnormi sviluppi ed accumuli dei vasi sanguigni della pelle, o piccoli ed estesi tumori di sangue che in dermatologia vengono chiamati angiomi.
In linea generale, qualora dessero fastidio a livello estetico, sono sicuramente asportabili o bruciabili senza conseguenze da un buon dermatologo, trattandosi di operazioni facili e in superficie.
Nel lavoro incessante di sviluppo e di moria cellulare, di anabolismo e catabolismo, siamo tutti produttori a tempo pieno di cistine e tumorini e calcolini che vanno e vengono, che arrivano e scompaiono. È anche per questo che fare degli esami in continuazione è sciocco, stupido, inutile e dannoso. Fai l’esame o la mammografia negativa oggi e lo stress diagnostico ti fa magari crescere una cistina o un fibromino 2 giorni dopo. Che senso ha?
Le crescite più recenti, e comunque le imperfezioni epidermiche, sono sicuramente disgregabili attraverso digiuno. Ogni cannibalizzazione corporale, in fase di affamazione cellulare digiunistica, comporta però una scala di obiettivi prioritari.
Le prime cose a fuoriuscire sono le acqua stanche e il muco, poi i depositi di grasso associati al sangue e ai cuscinetti e agli organi ingrossati, poi le calcificazioni più recenti accumulate nei calcoli, poi i depositi minerali associati al colesterolo, poi gli urati e le stalattiti minerali dei giunti, poi le crescite tumorali partendo dalle più recenti, poi i tessuti irregolarmente cresciuti e sviluppatisi diventando stabili.
Nessuna preoccupazione dunque. Ma, e qui c’è un forte ma, nessuna preoccupazione significa nessun business. Sia mai detto che la medicina non sfrutti il lato terroristico della questione. Già la parola angioma finisce per oma.
In greco, òma e òmatos significano ingrossamento, ipertrofia, processo infiammatorio circoscritto. Le parole con suffisso, o parte terminale in oma, hanno acquisito un particolare significato.
In termini medici correnti, ogni parola che termina in oma, ha un suono sinistro, e vuol dire tumefazione o anche tumore. Ma in ambiente medico il termine oma è musica suadente e confortevole, è denaro contante assicurato.
Per la gente invece, fibroma, linfoma, adenoma, mioma, melanoma, neuroma, sono cose che mai nessuno vorrebbe sentire, ed il neo è un angioma.
In più, ci sono al mondo ditte specializzate a sfruttare al meglio il lato terroristico della questione. La loro dea bendata non è la fortuna, ma la CDC (Central Disease Control) americana, quella che pianifica e inventa con anni di anticipo tutte le pesti vere, false e presunte del pianeta.
Siccome le pesti bubboniche vere non sono mai esistite, mentre l’ignoranza, la superstizione, la credulità e il vuduismo esistono eccome, la CDC è specialista mondiale in ignoranza e in colonizzazione dei popoli mediante le sue leggi. Il suo fatturato netto è tra i più redditizi dell’universo. I suoi sponsor sono l’OMS, la Casa Bianca e i Servizi Segreti.
Come in Italia abbiamo Bertone e Giugiaro che disegnano lo stile delle auto di ogni paese, così la CDC fa lavori di progettazione e di pestilenza, a favore esclusivo della Casa Bianca, della Chiesa medica di Atlanta (FDA, NIC, OMS, WHO), della chiesa farmaceutica di Atlanta (Pfizer), e dei giganti della carne (Robbins, Smithfield) e del latte (NDC, National Dairy Council), localizzati in zona Chicago.
Quella CDC che aveva nei suoi cassetti per anni il progetto GRID (gay related immunodeficiency disease), e che poi dopo averlo lanciato nei primi anni ‘80, lo ha ritoccato in corso d’opera, trasformandolo in AIDS (acquired immunodeficiency disease syndrome), causato da un immaginario, mai esistito e mai isolato HIV.
Quella CDC che ha manovrato tutte le orribili stronzate relative alla pandemia messicana. Quella CDC che soffia in continuazione sul fuoco delle cosiddette pesti, demonizzando virus ignari e defunti, tranquilli e innocenti, che muoiono a frotte in continuazione, come assegnato e disegnato dal buon Dio creatore.
Quella vile e ripugnante CDC che demonizza ogni sana eruzione cutanea, ogni indispensabile scarico veleni, barattandoli per herpes contagiosissimi, per Epstein Barr e per patologie oscure e demoniache, e trasforma ogni avvelenamento epatico con ovvia, pacifica e innocente moria cellulare in zona fegato, in spaventose epatiti virali a copertura di ogni lettera dell’alfabeto.
Quella cinica e criminalissima CDC, che le camere a gas hitleriane non basterebbero in termini di punizione e di commisurata cancellazione reati contro l’intera comunità mondiale.
Quella falsa CDC che estrae dal cassetto in continuazione lo spettro della influenza spagnola e dei 100 milioni di morti, causati dalle cure mediche e non certo da nessun agente batterico-virale.
Quella sorniona, demoniaca e corrotta CDC, che manda i suoi demenziali bollettini di guerra ad ogni cambio di stagione inventando provenienze virali di ceppi fantasiosi, burleschi e inesistenti, indirizzandoli ai suoi servi e ai suoi coloni, ai suoi vassalli e ai suoi leccaculi, ai suoi ministri e ai suoi sottosegretari, ai suoi docenti di virologia ed immunologia, tuitti ben piazzati ed incollati a cadreghe e cattedre, a pensioni milionarie, a treni gratuiti e auto blu, e regolarmente finanziati dalle loro vittime chiamate popoli.
Quella CDC che incarna il peggior monattismo e il più becero untorismo mondiale, e che è circondata da un esercito di gente debosciata ed immorale, priva di scienza e di conoscenza, ma colma di arroganza e di inesistenti certezze.
Quella ipocrita CDC che, essendosi via-via esaurito il filone d’oro dell’AIDS, essendo andato in calo il business rivoltante, meschino e cimiteriale dell’AIDS (salvo il tardivo risveglio di mercati importanti come Vietnam, India e Cina, curati dall’ineffabile cassiere dell’AIDS Bill Clinton), sta puntando tutto sul nuovo AIDS femminile, ovvero del terribile morbo del Terzo Millennio, chiamato PV, che non significa la targa della bella città di Pavia, ma semplicemente Papilloma Virus.
In Filippine la caccia furibonda alle donne con una piccola verruchetta sulle gambe o sul braccio, è partita da diverso tempo. Anzi, non alle donne, ma alle bambine di 5-6 anni, perché è da lì che bisogna cominciare.
I servi filippini dei monatti appaiono su giornali e riviste con tanto di foto, e di sorriso a 500 candele, con la nomea di salvatori della patria. Lavorano per la benefattrice numero uno dell’umanità, la mitica GlaxoSmithKline, capace ormai di insidiare la prima posizione alla stessa Pfizer, se non fosse per l’esclusiva che quest’ultima ha sulle budella di maiale, ovvero sull’eparina mondiale.
Alla ditta inglese non si fermano mai. Tre turni al giorno, e una serie di vaccinazioni per 30 tipi di verruche, a cui le bambine, le giovani, le adulte, dovranno sottostare più volte l’anno, se non vorranno infettare i loro mariti, e finire malissimo tra le atroci sofferenze dei cancri papillo-virali che assediano la popolazione femminile mondiale.
Una ennesima martellata all’attrazione fisica ed erotica tra i sessi. Un ennesimo invito papale a coniugare la frase Chi usa Hatù non cambia più, con grande soddisfazione del mondo del petrolio e della plastica.
Ecco allora, e concludo, caro Davide, come si fa a trasformare una cosa da niente in una cosa da tutto, una innocentissima verruca, che la fai sparire per sempre con poche gocce gialle ripetute per giorni, di una pianticella selvatica chiamata celidonia, l’erba preferita da Maurice Mességué (erba delle rondini, erba dei caproni, erba delle verruche).
Ecco come, col terrore in una mano e la carota corruttrice nell’altra, questa gente si muove, traffica, ordisce e congiura contro l’umanità, contro le donne di tutto il mondo che, ignare, continuano a parlare di creme e di belletti, di ciprie e di rassodanti, di George Clooney e di Grande Fratello, mentre infami macchinazioni si stanno compiendo ai loro danni.
Valdo Vaccaro
LA TESTIMONIANZA DI PAOLA
Anche a me è stata diagnosticata la RCU nel 2006, ho passato 10 anni di inferno per colpa dei medici e ora sto risolvendo la situazione, piano piano, grazie al vegan-crudismo e alla naturopatia. In quest’ultimo caso ho potuto godede dei consulti di Carmelo Scaffidi.
Non abbiate paura di eliminare immediatamente l’assunzione dei farmaci! Io prendevo ogni giorno 1cpr di gastroprotettore, 3cpr di Asalex 800, 1cpr Purinethol (immunosopprsssore) 50 mg e sospensione rettale la sera. Anche a me hanno fatto fare due cicli di cortisone, ma ho avuto delle crisi di astinenza che mi hanno fatto finire in ospedale perché mi si erano immobilizzate tutte le articolazioni e mi hanno sottoposto a trasfusioni di sangue.
Mi hanno trattato come una vera e propria cavia da laboratorio: infusioni con Remicade che hanno provocato solo una gigantesca reazione allergica con eczema microbico estesa in tutto il corpo (al policlinico di Milano mi hanno perfino fotografato perché non avevano mai visto una cosa del genere!); cortisone come se piovesse perché così dovevo fare, senza tante spiegazioni, anche quando ero in remissione.
Per non parlare della dieta che mi avevano suggerito di seguire: carne rossa a più non posso per l’anemia, integratori di ferro sempre x l’anemia e generici integratori vitaminici per tirarmi un po’ su. Con tutti quegli integratori sarei dovuta diventare Hulk, invece non riuscivo nemmeno ad abbronzarmi sotto il sole.
Un giorno ho detto BASTA! e ho iniziato ad informarmi da sola, leggevo libri sulla naturopatia e per fortuna ho scoperto il blog di Valdo. Ho iniziato inserendo nella mia dieta le cetrifughe di frutta e di verdura (se non potevo mangiarle volevo capire se fosse auccesso qualcosa bevendole), ho eliminato la carne dalla dieta e ho notato immediatamente dei cambiamenti, primo fra tutti la scomparsa delle emorroidi che tanto mi facevano penare e che mi hanno costretto a lasciare il lavoro più di una volta.
Poi ho deciso: basta medicine, via tutto, e 5 gg di digiuno bevendo solo acqua con spremuta di arancia e limone. Ovviamente è arrivata la crisi eliminativa che nel mio caso si é presentata con scariche diarrotiche e forte debilitazione. Ero proprio uno straccio, ma capivo che il mio corpo doveva attraversare quella fase per rimettersi in piedi.
Ho interrotto il digiuno con la frutta, le centrifughe, le zuppe di patata e ortaggi, minestrine e pian piano seguendo le indicazioni di Valdo. Poi ho deciso di contattare Carmelo Scaffidi, grande naturopata e grande uomo che mi ha dato delle indicazioni specifiche sulla dieta e sulle tecniche della naturopatia per eliminare “la febbre interna” che scatena la malattia.
Ora sto molto meglio, non tocco medicine o integratori da quasi 2 anni e come per magia la mia pelle é tornata ad abbronzarsi sotto il sole! In questo momento sto attraversando un periodo di down, la mattina, al momento dellevacuazione, le feci sono sempre molli ma per fortuna nn c’è mai sangue. Sicuramente dovuto al fatto che ho sgarrato dalle indicazioni della naturopatia o sto facendo qualcosa di sbagliato nella dieta, sará l’occasione per tornare a far visita a Carmelo!
Tutto questo per dire che se quel giorno non avessi dato ascolto al mio istinto nel diffidare da quello che mi dicevano i medici e prendere tutto quello che usciva dalle loro bocche per oro colato, chissá quanti problemi avrei ancora e in quale reparto ospedaliero sarei ricoverata.
Paola Zecca
Per approfondimenti leggi il mio articolo sulla Rettocolite ulcerosa.
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