LETTERA
LA QUESTIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA
Ciao Valdo. Più di una volta mi sono imbattuta in articoli dove viene esposta la questione della temperatura corporea. In sostanza, sembrerebbe che avere una temperatura corporea al di sotto dei 36,5 possa avere delle ripercussioni negative sulla salute e che l’ideale sarebbe stare tra i 36,5 e i 37. Si tratta di indicazioni che si richiamano alle teorie del famoso medico giapponese Masashi Saito che cura politici e star di Hollywood come Yoko Ono, Bill Gates, Bill Clinton, David Beckham e Alex Rodriguez.
ELOGIO DELLA TEMPERATURA SOSTENUTA DA PARTE DEL DR MASASHI SAITO
Secondo Masashi Saito, l’aumento di un grado della temperatura corporea aumenterebbe del 600% la potenza del sistema immunitario, incrementando, per esempio, l’attività delle cellule natural Killer, linfociti che sono incaricati nella distruzione delle cellule cancerose.
Ti riporto la prefazione di Masashi Saito al suo libro. Tu cosa ne pensi di queste teorie, Valdo? Grazie.
Elena Fasulo
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PREFAZIONE DI MASASHI SAITO (Sintesi, titolo e sottotitoli di VV)
POCHE PERSONE CONOSCONO LA PROPRIA TEMPERATURA CORPOREA
Come medico che opera in Giappone e negli Stati Uniti trovo terribile che davvero poche persone conoscono la propria temperatura corporea, trattandosi di un fattore essenziale per la valutazione del proprio stato di salute. Nel caso di malattie da raffreddamento, per esempio, molti decidono se rivolgersi o meno al medico in base alla temperatura. La maggior parte delle persone pensano che 37°C corrispondano ad una leggera febbre, trattabile con farmaci senza obbligo di prescrizione. Si preferisce invece rivolgersi al medico per una visita quando la temperatura sale a 38°C. Ma il semplice valore numerico della temperatura corporea non è di per sé sufficiente per valutare se si tratti di un lieve rialzo di temperatura o di febbre.
LE PERSONE CON TEMPERATURA INFERIORE AI 36°C SONO IN FORTE AUMENTO
Infatti, per un individuo con una temperatura corporea normale di 36,5°C, i 37°C non rappresentano ancora un lieve rialzo di temperatura, mentre per chi abitualmente registra 35,5°C, una temperatura di 37°C comporta già un certo rischio di febbre. Per il controllo della salute è perciò importante conoscere bene il proprio valore normale. Dunque, quale è per voi questo valore? Di fatto, il numero di persone con una temperatura corporea inferiore ai 36 °C è fortemente aumentato.
LE BASSE TEMPERATURE POSSONO INNESCARE DIVERSE PATOLOGIE
Una temperatura troppo bassa è una condizione non priva di rischi per l’organismo, ma la maggior parte delle persone non ne è consapevole, perciò i più ritengono che non si tratti di un fatto grave e non se ne preoccupano ulteriormente. C’è addirittura chi se ne compiace: “Ho la temperatura bassa per natura”. Ignorare una temperatura corporea troppo bassa è però pericoloso, perché si tratta di una condizione che può portare a diverse malattie, come disturbi lievi della pelle, stitichezza e parodontosi fino a malattie serie come ulcera gastrica, diabete, osteoporosi, colite ulcerosa, cancro, sindrome di Ménière (malattia dell’orecchio interno con vertigini, acufeni e perdita udito), polmonite interstiziale (infiammazione delle aree fra gli alveoli polmonari), Parkinson e demenza. A queste si aggiungono disturbi allergici come l’asma, la neurodermite e il raffreddore da fieno, che una volta comparsi sono difficili da eliminare completamente con le terapie. In presenza di bassa temperatura corporea si ha un aumento del rischio che queste malattie insorgano e si aggravino.
UN ORGANISMO SANO STA FRA 36,5 E 37,0
Probabilmente molti rimarranno sorpresi dal fatto che la temperatura sana sia più alta di quanto si attendessero. La vostra è compresa fra questi due valori? In assenza di sintomi patologici soggettivi come dolori o spossatezza, 37°C non sono una temperatura alta, ma normale e sana.
IN PASSATO LE TEMPERATURE ALTE ERANO TEMUTE
Nel passato, quando le terapie mediche non erano così progredite e diffuse, un alto livello di temperatura era un segnale molto temuto, perché lo si metteva in relazione con il decorso di malattie mortali. Poiché anche in Giappone ci sono stati tempi in cui molti morivano di malattie infettive accompagnate da febbre alta come il tifo addominale o la malaria, la paura della febbre in questo paese appare particolarmente marcata. Ma nella nostra epoca, in cui l’impiego degli antibiotici è una pratica comune e le terapie mediche hanno compiuto grossi progressi, una temperatura troppo bassa risulta in realtà più pericolosa della febbre. Perciò dovrebbe essere chiaro a tutti che quando la temperatura scende al di sotto dei valori sani, si tratta di un segnale di avvertimento inviato dal corpo.
ABBASSAMENTO TEMPERATURA NELLA SOCIETÀ DELLO STRESS
Come si verifica dunque questo abbassamento della temperatura corporea? Il motivo principale è lo stress. Come evidenzia l’espressione “società dello stress”, usata per definire la realtà moderna, la nostra vita è caratterizzata da una tensione costante che si manifesta in molte forme: dallo stress fisico, a quello psichico, a quello determinato dall’ambiente. In termini approssimativi si può distinguere anche fra “stress leggero” occasionale e “stress grave” cronico.
IL SISTEMA SIMPATICO REGOLA LA VITA ATTIVA E IL PARASIMPATICO REGOLA SONNO E RELAX
Il nostro organismo dispone di due metodi per gestire lo stress e conservare la salute. La prima funzione è la creazione dell’equilibrio del sistema neurovegetativo. Infatti con i sistemi simpatico e parasimpatico il nostro corpo dispone di due parti complementari del sistema nervoso, che insieme regolano l’organismo e provvedono all’equilibrio vegetativo. Se ad esempio lavoriamo, pratichiamo sport o ci comportiamo in modo aggressivo, l’organismo è controllato dal simpatico. Se invece dormiamo o ci rilassiamo, il parasimpatico assume il controllo. Anche il nostro sistema immunitario, che ha il compito di proteggerci da tutte le possibili malattie, è programmato in modo tale da funzionare in base all’equilibrio del sistema neurovegetativo. Quest’ultimo regola il sistema immunitario, che protegge l’organismo dall’aggressione di fattori di stress provenienti dall’esterno come i batteri e i virus.
EQUILIBRIO ORMONALE È REGOLATO DALLE GHIANDOLE SURRENALI
Il corpo dispone poi di una seconda funzione che si attiva in caso di danni alle cellule oppure quando insorge un fattore di stress all’interno dell’organismo stesso: l’equilibrio ormonale. Quest’ultimo è regolato dalle ghiandole surrenali, piccoli organi poco appariscenti situati sui reni. La funzione dei surreni non consiste però nel sostenere l’attività renale: questa ghiandola ha semmai il compito di sintetizzare gli ormoni detti corticoidi, grazie ai quali è fra l’altro possibile riparare i danni cellulari.
GLI STRESS PROLUNGATI SOTTOPONGONO SIMPATICO E PARASIMPATICO A FATICA ECCESSIVA, CON CIRCOLAZIONE SANGUIGNA COMPROMESSA E ABBASSAMENTO TEMPERATURA
In questo modo il sistema immunitario e quello ormonale provvedono a proteggere il nostro organismo da diverse forme di stress. Se queste due funzioni operano normalmente noi rimaniamo sani. Ma anche questi sistemi hanno i loro limiti. Se uno stress intenso perdura a lungo, il simpatico e il parasimpatico sono sottoposti a tensione eccessiva e questo porta a disturbi dell’equilibrio vegetativo. Allo stesso modo, anche le ghiandole surrenali si affaticano in caso di grave e prolungato stress, fino al punto che la produzione di corticoidi si arresta. Se l’equilibrio neurovegetativo è disturbato, la circolazione sanguigna peggiora e questo porta fra l’altro anche all’abbassamento della temperatura corporea.
SISTEMA IMMUNITARIO E SECREZIONI ORMONALI FUNZIONANO AL MEGLIO CON TEMPERATURE NORMALI
Se l’equilibrio ormonale è disturbato la rigenerazione delle cellule danneggiate risulta rallentata e poiché in questo modo l’energia cellulare diminuisce, anche questo porta a un abbassamento della temperatura corporea. Quest’ultima è perciò l’indicatore migliore per valutare se queste funzioni siano normalmente operanti oppure no. In parole semplici, sia il sistema immunitario sia le secrezioni ormonali funzionano normalmente se la temperatura corporea è normale. Se questa è così alta da poter parlare di febbre, il sistema immunitario è impegnato a correggere i disturbi subentrati nell’organismo. Se invece è troppo bassa, da un lato la funzione del sistema immunitario risulta rallentata e dall’altro si hanno disturbi della secrezione ormonale.
TEMPERATURA BASSA UGUALE CALO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA
Perché dunque ci si ammala se si ha una bassa temperatura corporea? Anzitutto la temperatura ha una grossa influenza sul sistema immunitario: se scende di un grado, la risposta immunitaria cala del 30% circa. E se cala la risposta immunitaria, l’organismo non può più essere difeso in modo adeguato dai batteri e dai virus. In seguito a disfunzioni può accadere che il sistema immunitario aggredisca le strutture fisiche dell’organismo stesso e che insorgano così malattie.
SCIVOLAMENTO DELL’ORGANISMO IN UNA SPIRALE NEGATIVA, CON ACIDOSI E INVECCHIAMENTO PRECOCE
Una bassa temperatura corporea porta anche all’acidosi e all’accelerazione del processo di invecchiamento. Inoltre il ricambio delle cellule sane subisce un deterioramento, mentre a basse temperature corporee, intorno ai 35°C, le cellule cancerose si moltiplicano a notevole velocità. In breve: se con una bassa temperatura le difese immunitarie calano, questo porta all’insorgere e all’aggravarsi delle malattie. E se in questo modo le condizioni fisiche del soggetto peggiorano e la temperatura subisce un ulteriore abbassamento, l’organismo scivola in una spirale negativa.
IL RIMEDIO STA NEL FAVORIRE L’AUMENTO DELLA TEMPERATURA CORPOREA
Cosa possiamo fare, allora, per rimanere sani? Il metodo più semplice ed efficace per ottenere un organismo sano e immune alla malattia è favorire l’aumento della temperatura corporea. Dovremmo perciò impegnarci a ottenere di tanto in tanto un valore superiore e a mantenerlo costante. A questa procedura ho dato il nome di “Metodo per l’aumento della temperatura corporea”. Se riusciamo ad attuare questi due punti possiamo vivere una vita sana.
UN GRADO IN PIÙ MOLTIPLICA LA FORZA IMMUNITARIA PER 6
Come già affermato, la risposta immunitaria cala del 30% se la temperatura scende di 1° C. Sapete in che misura la risposta immunitaria aumenta con l’innalzamento di un grado della temperatura corporea? La sorprendente risposta è del 500-600 %. Se cioè la temperatura aumenta di un solo grado, la forza immunitaria è moltiplicata per cinque o sei volte. Se in caso di raffreddamento subentra la febbre, si tratta di una reazione di difesa dell’organismo volta a rinforzare le difese immunitarie mediante l’aumento della temperatura corporea. La spirale negativa entra in azione quando il sistema immunitario è indebolito da una temperatura corporea bassa e i sintomi patologici ne risultano ulteriormente aggravati. Se invece si porta consapevolmente la temperatura a valori superiori, il sistema immunitario ne viene rinforzato e i danni cellulari vengono riparati. Questo mette l’organismo in condizione di regolare l’equilibrio ormonale e altre funzioni fondamentali per la conservazione della salute. Grazie all’aumento della temperatura corporea possiamo mantenere un organismo sano e resistente alle malattie e allo stress.
AUMENTO DURATURO DELLA TEMPERATURA MEDIANTE ALLENAMENTO MUSCOLARE
Qual è però il metodo migliore per aumentare la temperatura in modo duraturo? In due parole, la risposta è: con l’allenamento muscolare. I muscoli infatti sono l’organo più grande ai fini della produzione di calore. Anche il fatto che le donne siano più freddolose rispetto agli uomini dipende dalla loro massa muscolare inferiore. A questo riguardo occorre considerare che il punto non è aumentare la massa muscolare, quanto piuttosto allenarla. Se i muscoli vengono allenati, la loro massa in certa misura aumenta, ma di per sé la formazione di muscoli non significa che questi siano allenati. È bene chiarire soprattutto alle donne, che nutrono avversione per una muscolatura particolarmente sviluppata, che allenamento muscolare e bodybuilding sono due cose completamente diverse. Se dico: “Allenate i vostri muscoli!”, molte lettrici si domanderanno preoccupate se questo potrà far loro perdere una linea armoniosa. In realtà, se si desidera mantenerla il più a lungo possibile è assolutamente necessario allenare i muscoli. Purtroppo lo stress continuo a cui è sottoposto il corpo ad opera della gravità fa sì che anche una linea perfetta negli anni si vada perdendo. Se però si tengono in allenamento i muscoli di determinati punti del corpo, il loro lavoro si oppone alla gravità e provvede al mantenimento della linea desiderata. Una bassa temperatura corporea provoca anche danni a livello cellulare. Invece un innalzamento costante della temperatura è la migliore strategia segreta anti-età, perché non solo ci rende più resistenti alle malattie, ma ci mantiene anche più giovani. Come medico posso affermare che se aumenterete la vostra temperatura corporea sarete più sani.
PRESTARE AL CORPO L’ATTENZIONE CHE MERITA E MOBILITARE TUTTE LE FORZE
Quando lo scopo è curare o prevenire la malattia è particolarmente importante preoccuparsi del proprio corpo e mobilizzare tutte le forze di cui esso dispone in origine. E tuttavia, poiché ogni giorno siamo così irrimediabilmente occupati, ci manca il tempo per dedicarci al nostro organismo e curarlo in maniera adeguata. È per questo che molti fra noi non sono in grado di sfruttare pienamente le forze di cui dispongono dalla nascita. A breve termine questo non provocherà gravi danni, ma se trascuriamo a lungo la nostra salute, prima o poi dovremo constatare che il processo di invecchiamento è già nettamente progredito, finché finalmente ci decideremo a prestare al nostro corpo l’attenzione che merita.
IL NOSTRO CORPO DISPONE DI STRAORDINARIE FUNZIONI
Poiché disponiamo di diversi meccanismi di regolazione, fino a un determinato punto i danni restano sotto la superficie, ma quando si va oltre tale punto, spesso si ha un improvviso peggioramento del proprio stato di salute. Il fatto è che le capacità innate del nostro organismo sono assai più straordinarie di quanto normalmente immaginiamo. Quando cominceremo a condurre una vita che abbia più riguardo per le cellule che costituiscono il nostro organismo e dedicheremo loro la dovuta attenzione, faremo sì che le forze originarie del nostro corpo possano essere rapidamente ripristinate. Per prima cosa vorrei comunicarvi un’idea generale delle straordinarie funzioni di cui il nostro corpo dispone, per poi dimostrarvi gli effetti meravigliosi che un aumento della temperatura corporea porta con sé.
È FONDAMENTALE UN MIGLIORAMENTO QUALITATIVO DELLA VITA
Ciò che però mi sta più a cuore è che il lettore integri nella sua vita quotidiana le cose che gli vengono qui spiegate a livello teorico e ne ottenga un miglioramento della qualità della vita. Il mio più grande desiderio è che questo libro vi aiuti ad aumentare la vostra temperatura corporea e che vi consenta così di vivere meglio.
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COMMENTO
GIÀ IL GRANDE PARMENIDE LA SAPEVA LUNGA SULLA FEBBRE ALTA
L’idea che una temperatura sostenuta, compresa tra 36,5 e 37,0°C, rappresenti un buon segnale di salute e di equilibrio la condivido. Come del resto condivido il fatto che una febbre alta abbia spiccate funzioni guaritive. In questo il dr Saito non ha scoperto nulla di nuovo. Ricordo in proposito la frase di Parmenide datata 2500 a.C “Datemi una febbre alta e ne saprò fare mirabile”. L’auspicio di Parmenide nasce pure dal fatto che una persona anziana non riesce a sviluppare febbre altissima, mancandogli l’adeguata forza immunitaria per innalzare la temperatura.
VARIABILITÀ DELLA TEMPERATURA CORPOREA
Occorre anche dire che la febbre, alta o bassa che sia, rappresenta un sintomo, una risultante, una conseguenza di quanto sta avvenendo nel corpo, ed anche un riflesso di quanto stiamo facendo sul piano alimentare e comportamentale. Oltre a ciò, va considerato che la temperatura non è un livello fisso ed immutabile ma che presenta variazioni nei diversi momenti della giornata, del mese e della stagione, e che presenta variazioni legate alla intensità più o meno alta del nostro pensare, agire e sentire, nonché alla struttura globale del nostro organismo, alla formula del nostro milieu interieur, all’ambiente esterno climatico e sociale in cui viviamo, ai cibi ed alle bevande che assumiamo, alle emozioni e ai traumi che subiamo.
NIENTE EQUAZIONI DOGMATICHE
Le affermazioni del dr Saito vanno prese con le pinzette quando pretende di attribuire alla alta temperatura corporea in sé le intere sorti di ognuno, o quando pretende di stabilire una equazione dogmatica tra febbre a 37°C uguale salute, oppure tra febbre a 36°C uguale malattie e uguale cancro. Saito dovrebbe sapere che il corpo si regge su una complessa serie di equilibri e non solo su quello calorico. Dovrebbe pure sapere che l’ordine endocrino e la salute globale non dipendono solo dai corticoidi eccitanti e riscaldanti, dal cortisolo delle surrenali, ma anche dai neurotrasmettitori della calma e del relax come serotonina e melatonina.
QUALCHE PRUDENZA IN PIÙ NON GUASTEREBBE
Maggiore prudenza dr Saito! Dopotutto non è da molto che abbiamo scoperto l’esistenza della ghiandola pineale, la ghiandola sacra, la cui funzione principale è quella di produrre melatonina, un ormone importantissimo che regola i ritmi sonno-veglia e i ritmi circardiani, migliora le difese immunitarie e combatte i radicali liberi. Abbiamo da poco scoperto che persino i geni e il Dna non sono i mostri immutabili che ci condizionavano, ma che variano in base alle nostre scelte e ai nostri comportamenti. Non è davvero caso di procedere come i gamberi e di creare nuovi percorsi obbligati.
OGNI PERSONA HA LE SUE CARATTERISTICHE FISIOLOGICHE
Ogni persona poi è unica e ha le sue personalissime caratteristiche, la sua fisiologia. Andare per schemi fissi non funziona. Se uno assume costantemente sale in eccesso, alimentandosi di pesce e di sushi tutti i giorni come fanno in Giappone, mantiene ovviamente il suo motore in accelerazione stimolata ed in leggero surriscaldamento. Se uno parimenti vive a suon di the e di caffè, o anche di integratori e di zuccheri industriali e di cole e di altri stimolanti, mantiene di sicuro il battito cardiaco alto e la temperatura sostenuta, operando in regime di simpaticotonia, di ipercortisolismo, di iperinsulinismo, di ipertiroidismo. Il che non rappresenta di certo un vivere al meglio in modo equilibrato e stabile.
IN FASE DI ACCELERAZIONE IL RENDIMENTO DEL MOTORE È PIÙ ALTO
Ovvio che in fase di accelerazione e di temperatura sostenuta ne beneficia pure il sistema immunitario. Ma il nostro medico interno non ha bisogno di questi stimoli. Egli richiede soltanto meno interferenze esterne e più rispetto per funzionare al meglio. Inoltre, tale prezioso meccanismo non è per niente ossessionato da una lotta epocale contro batteri e virus.
SENZA IL MICROBIOMA E SENZA BATTERI CESSEREMMO DI VIVERE ALL’ISTANTE
I batteri danno una mano al sistema immune, in convivenza e simbiosi collaborativa. Sanno moltiplicarsi quando serve e sanno autoridursi intelligentemente quando il loro cibo virale preferito è stato ripulito e latita. La spazzatura virale dei nostri detriti cellulari non è materiale vivo e moltiplicante bensì soltanto ostruente, e non si tratta qui di fare barricate e guerre contro dei mostri invasori, ma più semplicemente di funzionare al meglio e di espellere tali scorie in modo regolare, impedendo che la massa giornaliera di cellule morte non trovi i vasi linfatici e i capillari ostruiti, ricreando accumuli di sporcizia cellulare.
NIENTE SCHEMI MA PIÙ DE-MEDICALISMO
Capisco che il dr Saito sia e rimanga innanzitutto un medico, con tutti i suoi pregi e difetti, con tutti i suoi pregiudizi, le sue paure, le sue fisime e le sue fissazioni, ma queste cose vanno affrontate con umiltà e atteggiamento scientifico, e non con i presuntuosi schemi appresi nelle obsolete e colluse facoltà di tecnica sanitaria. Febbre amica e non più nemica? È già qualcosa di apprezzabile sulla via del de-medicalismo, ma non basta. Malattia amica e non nemica vale già molto di più. Batteri e virus endogeni non più mostri in belligeranza ma soci simbiotici e gestibili da un normale grado di immuno-competenza, vale già molto di più.
IL SEGRETO È DI UNA SEMPLICITÀ SCONCERTANTE
Tutto sommato, il segreto della salute, la chiave che porta a stare bene, non si avvale di grosse e cervellotiche teorie sulla febbre e su altri dettagli presi singolarmente. Il segreto della salute è di una semplicità sconcertante. Basta cambiare i propri cibi da innaturali in naturali, da pesanti in digeribili, da devitalizzati in vibranti, ed assisteremo come per incanto al miracolo. Questo è quanto predichiamo delle nostre parti.
PAROLE D’ORDINE BASATE SULLA MASSIMA CHIAREZZA E SUL BUONSENSO
Le parole d’ordine sono 1) Sangue fluido e sgrassato, 2) Depurazione del sistema linfatico, 3) Funzionalità del sistema epatico e renale, 4) Rafforzamento stabile della funzione immunitaria, visto che il crollo della stessa significa cancro assicurato, 5) Particolare rispetto per la vitamina C naturale, antiossidante e amica del sistema immune, nonché basilare per la produzione di collagene, principale sostanza proteica dell’organismo. Vitamina C che si ottiene solo dai vegetali vivi e crudi, e che si distrugge facilmente al ritmo di 25 mg per ogni sigaretta attiva o passiva che fumiamo, ad ogni inspirazione di aria viziata o inquinata che facciamo.
ABBUFFATI DELLE COSE GIUSTE E VEDRAI LA DIFFERENZA
Come sintetizzato magistralmente da Sergio De Gregorio, igienista ligure, “Abbuffati di ossigeno e di aria pura, muoviti e suda, respira e traspira. Il tuo cibo sia frugale perché la vera forza proviene da polmoni sani, oltre che da una mente libera, e da un intestino pulito ed efficiente!”
Valdo Vaccaro
Equilibrio della temperatura interna ed esterna del nostro corpo: vedasi “la medicina naturale alla portata di tutti” di Lezaeta
Ho sempre avuto la T bassissima e veramente pochi problemi di salute. L’ ultima febbre nel 1994. Mio fratello, sempre con T sotto i 36, ne ha avuta solo da bambino, cioè 35 anni fa. Mai stato male.
Questo dottor Saito non la racconta giusta.
Tra l’altro i bagni derivativi hanno lo scopo di abbassare di qualche frazione di grado la T interna. E sembrano funzionare dal punto di vista salutistico. Dunque i conti non tornano affatto.
In castigo insieme a Mozzi e al dottor Calabrese. Così si scambiano nozioni scientifiche.
Il fatto è che le malattie della tiroide sono talmente diffuse che spesso una bassa temperatura corporea è il segnale che fa scattare il sospetto di ipotiroidismo, quindi di un sistema ormonale e di conseguenza anche immunitario sballato. Trentasette gradi per una persona ipotiroidea può rappresentare una febbre alta e debilitante, per esempio. Insomma, la temperatura ottimale va stabilita “al netto” di malattie del sistema ormonale.