LETTERA
GUARIGIONE DA TIROIDITE PER MIA FIGLIA, E VOGLIA DI SALUTE ANCHE PER ME MEDESIMA
Caro Valdo, ho bisogno di un consiglio urgente. Ti avevo scritto alcuni giorni fa per ringraziarti dei tuoi consigli alimentari e comportamentali, grazie ai quali mia figlia Sara è guarita da una tiroidite. Nel messaggio avevo esposto anche il mio problema di frequenti extrasistoli che mi compaiono soprattutto nel periodo premestruale. Premetto che sono vegana, non fumo, non bevo alcolici o caffè, non assumo medicine o antibiotici. Sono però abbastanza stressata per gli eccessivi carichi famigliari e domestici.
LE TROPPE DIFFICOLTÀ MI MANTENGONO IN STATO DI ALLARME CONTINUO
Ho un marito invalido e disoccupato che non può sollevare pesi, né guidare la macchina, per cui tutto il lavoro lo devo risolvere da me. Spese, pulizia domestica, varie manutenzioni nella casa, verniciare le pareti, spostare mobili, portare i due figli sia alle lezioni pomeridiane che alle feste coi loro amici, pagare le bollette e il mutuo della casa, preoccupazioni economiche di non arrivare alla fine del mese solo col mio stipendio, queste ed altre le difficoltà che mi trovo ad affrontare.
SOLITA COMPARSA DEL PROBLEMA IN FASE PREMESTRUALE
Per contenere le varie tensioni mi prendo ogni tanto del biancospino o della valeriana in tintura madre. Per le extrasistoli tu mi avevi consigliato di assumere più prodotti vivi, freschi e crudi, come la frutta e la verdura, e di eliminare completamente il formaggio. Veramente ne mangiavo già pochissimo come residuo casuale nella pizza o nella pasta. Comunque ho seguito tutto con ordine. Mi avevi pure consigliato di migliorare la respirazione. E qualcosa ho fatto pure lì. Ma veniamo al punto. Sono in questi giorni nella mia fase premestruale e mi sono comparse le solite extrasistoli.
DUE EPISODI FASTIDIOSI DI TACHICARDIA E RICORSO ALLE CURE MEDICHE DI EMERGENZA
Questa volta più fastidiose e frequenti di prima, tanto da sfociare in 2 episodi di TPSV (tachicardia parossistica sovraventricolare) con FC220 e malesseri vari come costrizione toracica e sensazione di svenimento, per cui mi sono subito recata al pronto soccorso, entrambe le volte. I medici di turno hanno tentato di ripristinare il ritmo cardiaco con un massaggio del seno carotideo, finendo alla fine per impostarmi una terapia con Ritmonorm 325, due volte/die, perché le extrasistoli erano rimaste abbondanti.
LISTA DI ATTESA PER ABLAZIONE CARDIACA MEDIANTE ELETTROSTIMOLAZIONE
Tutto ciò con un certo smacco per una persona come me che odia le medicine di ogni tipo! Mi ritrovo ad essere una persona medicalizzata. Mi hanno anche consigliata una ablazione con elettrostimolazione, per la quale mi sono messa in lista, con tutte le perplessità del caso, visto il rischio di complicanze e il mio odio per gli interventi chirurgici.
UNA TESINA SULLA TACHICARDIA E UN PARERE SULL’ABLAZIONE
Potresti allora scrivere una tesina sulla TPSV? E nel mio caso, cosa mi consigli? Dovrei fare questa ablazione o no? E per le medicine, devo continuare a prenderle? In fondo le extrasistoli comparivano solo nella fase premestruale, e poi col mestruo scomparivano completamente. Spero tu abbia tempo per rispondermi. Grazie fin da ora. Stefania
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RISPOSTA
UN BATTITO PREMATURO CHIAMATO EXTRASISTOLE. LE CAUSE STANNO NELL’ANSIA, NELLA STITICHEZZA E NELLA CARENZA DI POTASSIO.
Ciao Stefania, l’extrasistole è un battito prematuro, ossia una contrazione del muscolo cardiaco che avviene prima del previsto, alterando con effetto domino la successione regolare dei battiti nel ritmo sinusale. L’extrasistole nasce quasi sempre in sedi diverse dal nodo seno-atriale che rappresenta l’origine fisiologica dell’attività elettrica del cuore. Le extrasistoli, quando sono benigne, sono localizzate in zona sovra-ventricolare. Quando sono casuali e di breve durata non presentano problemi di sorta, e trovano origine nello stress, nell’ansia, nella tensione nervosa, nell’indigestione, nella gastrite, nella stanchezza, nel mestruo in arrivo (ed è il caso di cui stiamo qui parlando), nel clima caldo-umido, nei farmaci, nel fumo, nelle alterazioni elettrolitiche (carenza di potassio).
SITUAZIONI COMPATIBILI CON L’ATTIVITÀ SPORTIVA
Quando le extrasistoli si localizzano a livello dei ventricoli, possono essere a volte la spia di una patologia cardiaca più seria, e meritano dunque di essere indagate. Ci possono essere in questi casi aritmie più rischiose, capaci anche di causare la morte improvvisa. Le extrasistoli e i soffi al cuore sono le condizioni che preoccupano più di frequente gli sportivi. Nella maggioranza dei casi non si tratta di condizioni patologiche, ma di situazioni compatibili con le attività sportive e le competizioni.
FIOR DI CAMPIONI NONOSTANTE LA TACHICARDIA
Famosi i casi di Pietro Mennea, primatista mondiale dei 100 e 200 metri piani, e quello di un ciclista straordinario come Franco Bitossi, che veniva chiamato “cuore matto”, proprio per gli improvvisi attacchi di tachicardia che a volte lo costringevano a fermarsi durante le corse. Questo non gli impedì di vincere 171 gare importanti, tra cui 21 al Giro d’Italia e 4 al Tour de France, una medaglia d’argento ai Campionati del Mondo del 1972 e una di bronzo a quelli del 1977.
L’IMPORTANZA DEL POTASSIO AL NATURALE
Siccome il rapporto sodio-potassio gioca un importante ruolo biochimico nel corpo umano, è importante che la pompa sodio-potassio operi in modo armonioso. La carenza di potassio è comune dei casi delle tachicardie. Utile dunque ricordare le fonti naturali di potassio (cito quelle più semplici e reperibili):
- Semi di girasole (920 mg per 100 grammi)
- Fico secco 640
- Germe di grano 827
- Avocado 604
- Mandorle 773
- Castagne 454
- Uvetta sultanina 763
- Miglio 430
- Sesamo 725
- Tarassaco e Finocchio 347
- Dattero 648
- Carote e sedano 341
UN PANICO CHE NON HA RAGIONE DI ESISTERE
Non esiste cosa peggiore delle extrasistoli per spaventare la gente. Non c’è cosa infatti che allarmi di più i sofferenti di questo tipo di problema, che in apparenza fa sempre prevedere chissà quale evento cardiaco, mentre si tratta di innocente e fisiologica irregolarità, controllabile con qualche attenzione in più. Il panico poi fa aggravare la situazione. La cosa paradossale è che si verifica spesso proprio in soggetti sani e superattivi, e non certo in soggetti linfatici e privi di mordente.
DESCRIZIONE DELLA CRISI E SUPERFLUITÀ DEL FARMACO
Nodo alla gola, angoscia, respiro mancante, sudore freddo che bagna la fronte, perdita di orina. Crisi che durano pochi minuti o mezze giornate, una volta la settimana o due volte l’anno. Le cause sono la stanchezza, notti insonni o agitate, emozioni, squilibri nervosi, disturbi digestivi (vomito, diarrea), tossici (caffè, the, tabacco, ecc), disturbi ovarici, anemie, ipertiroidismo. La mia opinione sui farmaci regolarizzanti e ansiolitici, da prendere o no, è che non si debbano assolutamente prendere, soprattutto per chi ha la consapevolezza che si tratta di un fenomeno benigno e controllabile. I consigli concreti per chi sta subendo una crisi sono di premere gentilmente i globi oculari con le dita, e di eseguire movimenti respiratori ampi e lenti.
L’ABLAZIONE CARDIACA NON È AFFATTO COSA DA NIENTE
L’ablazione cardiaca è una procedura definita dalla medicina “non-chirurgica e relativamente non-invasiva”, che richiede l’inserimento di elettrocateteri (sottili e flessibili fili elettrici) nei vasi sanguigni dai vasi dell’inguine o del collo, e con l’aiuto della cloroscopia che permette di fare un mappaggio elettrico e di localizzare in modo preciso la zona di tessuto causante il corto-circuito chiamato extrasistole.
SEDATURA DEL PAZIENTE E INDUZIONE ALLA TACHICARDIA
L’elettrofisiologo, il cardiologo specialista in aritmie, seda il paziente con dei calmanti, per poter indurre la tachicardia a rimanifestarsi e studiarla strumentalmente. Localizzata la zona critica viene semplicemente distrutta mediante radiofrequenza, o crioablazione (col freddo), o con gli ultrasuoni. In un caso come questo, sono contrario a tale procedura, che non è affatto priva di controindicazioni.
MOLTO MEGLIO CURARE LA RESPIRAZIONE E LA STITICHEZZA
Se la nostra respirazione è eseguita in modo profondo e diaframmatico, ovvero non semplicemente pettorale, si ottengono due importanti risultati. Primo, la circolazione del sangue viene favorita e, secondo, il cuore si riposa. I disordini digestivi, ed in particolar modo la stitichezza e la disbiosi, si ripercuotono sempre sul cuore, in quanto la pressione dei gas intestinali soffoca l’attività cardiaca producendo alterazioni del battito, verificabili controllando il polso. Chi soffre di tachicardia parossistica deve pertanto essere particolarmente sobrio, prudente e metodico nella scelta del cibo.
Valdo Vaccaro
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