STRATEGIE NATURALI DI CONTRASTO AI CALCOLI SALIVARI E A TUTTE LE CALCOLOSI

da 14 Feb 2016Calcolosi salivare

LETTERA

COME SCIOGLIERE VELOCEMENTE I CALCOLI SALIVARI

Gent.mo Dr Vaccaro, ho letto qualche articolo nel suo blog, suggerito da qualche amico. In particolare mi interessa sapere se è possibile sciogliere un calcolo salivare che, alla ecografia, risulta essere di 1 cm. Con una dieta precisa in che tempo si possono vedere i risultati? Grazie e saluti. Salvatore


RISPOSTA

COMPORTAMENTI E SCELTE ACIDIFICANTI ALLA BASE DEI PROBLEMI

Ciao Salvatore. Tutti pretendiamo di risolvere i problemi velocemente. Tutto e subito. Questo non esiste. Occorre essere ragionevoli e realisti. In una situazione di omeostasi, di equilibrio funzionale e di comportamento salutistico, le cellule, i tessuti e gli organi svolgono correttamente le loro funzioni. Scorie e tossine vengono eliminate attraverso il sistema linfatico verso gli organi emuntori ed escretori, come polmoni, intestini, reni e pelle. Se la quantità di tossine è troppo elevata e se la sempre indispensabile reattività immunitaria di supporto viene a mancare, l’eliminazione risulta insufficiente. Ecco allora che vi è accumulo di tossine nei tessuti, negli organi, nel sangue, nel mesenchima, ovvero nel tessuto connettivo embrionale costituito di cellule fusiformi o stellate che formano un reticolato a maglie ampie tra le quali è un liquido intercellulare ricco di mucopolisaccaridi. E si ha così la comparsa di una prima infiammazione generale sotto forma di acidosi metabolica.

ACCUMULAZIONE DI SCORIE INTERNE

La prima fase di infiammazione è già a modo suo una crisi di eliminazione, una strategia ed uno sforzo dell’organismo per riacquistare l’equilibrio. Tuttavia, di fronte a un carico tossico sproporzionato, e magari di fronte alle varie dissennate terapie mediche di soppressione del sintomo, si creano le condizioni perché le scorie interne si accumulino ulteriormente nell’organismo.

NODULI, CALCOLI, INDURIMENTI, RAPPRESENTANO DIFESE ESTREME DI UN ORGANISMO INTOSSICATO

A quel punto l’accumulazione scorie va oltre i limiti di tolleranza, per cui si ha una fase di deposito e di incrostazione tossine, con formazione di cisti, verruche, fibromi, dermatiti, calcoli, seguita da una fase di impregnazione, con disturbi e disfunzioni a tessuti e organi, seguita da una fase di degenerazione, con lesioni profonde ai medesimi, ed infine da una fase neoplastica o di differenziazione, ultima ratio difensiva, ultimo tentativo dell’organismo di isolare le tossine, incanalandole ed incapsulandole o comunque raggruppandole.

NASCIAMO ALCALINI E MORIAMO ACIDI

Nei casi di degenerazione neoplastica (cancro) il riequilibrio del pH diventa di fondamentale importanza. L’acidità decompone le nostre cellule. Il bambino nasce alcalino e l’anziano muore acido. Iniziamo ad essere acidi sin da piccoli durante lo svezzamento a base di eccessi proteici e di cibi non in linea ma in conflitto con le precise indicazioni basso-proteiche del latte materno umano, sostanza meno proteica del globo a 5,9% di percentuale proteico-calorica, quando la frutta acquosa sta al 6,7 e le verdure verdi stanno al 22% in termini di American Standard.

CALCOLI BILIARI, RENALI, URETRALI, PROSTATICI E SALIVARI

I calcoli sono formazioni calcaree, accumulazioni di impurità indurite localizzate in diverse parti del corpo, come nella cistifellea (calcoli biliari), nel sistema renale (calcoli renali), lungo l’uretra (calcoli uretrali), nella vescica (calcoli vescicali), nella prostata (calcoli prostatici), alle ghiandole salivari (calcoli salivari).

I DISORDINI DIGESTIVI HANNO UN RUOLO DETERMINANTE

La causa principale dei calcoli sta nei disordini digestivi cronici del paziente e nel cattivo funzionamento della sua pelle che è disattivata e non trasuda come dovrebbe. L’espulsione naturale e definitiva dei calcoli non avviene in tempi brevi e può richiedere mesi di trattamento. Vale il principio per cui ogni malattia insorge solo quando serve e dura solo finché necessario. Per ottenere ottimi risultati serve una dieta vegan-crudista con abbondanza di frutta acquosa di stagione, intensificazione dell’attività fisica, attivazione trasundante della pelle e 2-3 bagni prolungati giornalieri alla regione genitale. Una dieta inclusiva di arance rosse.

OCCHIO AI VALORI ORAC

Occorre contrastare l’acidificazione corporale con alimenti antiossidanti. Le tabelle ORAC (Oxygen radical absorbance capacity) sulla potenza di assorbimento dei radicali, indicano i seguenti valori: carote 275, arance 750, cipolle rosse 875, barbabietole rosse 2210, cavoletti Bruxelles 2225, spinaci 2450, fragole 2475, more 2650, mirtilli 3750, melegrane 10470. Da altri calcoli si apprende che carote, cetrioli, cipolla bianca, finocchio e pomodoro stanno sui valori delle carote ed oltre. Porro, catalogna, cavolfiore e melanzane stanno sui valori delle arance. Aglio, verza e broccolo stanno sui valori delle cipolle rosse, il radicchio sta sui 1300.

ELENCO DELLE RISORSE ANTI-LITIACHE

Vanno anche messe in conto le capacità disgreganti e scioglienti di vegetali e frutta acquosa nei riguardi delle litiasi biliari, renali ed anche salivari. L’elenco include ananas, asparago, avena, carciofo, ciliegia, crescione, cavolo, cece, dolcetta o valerianella, fagiolo, fragola, lattuga, mandorla, mela, melone, nespola, nocciola, noce, oliva, patata, pomodoro, pesca, porro, portulaca, prezzemolo, ravanello, rafano, rapa, ribes, sedano, tarassaco, uva.

SIAMO CONTRARI A CURE FARMACOLOGICHE E A SOLUZIONI CHIRURGICHE

Occorre chiaramente evitare i farmaci e le operazioni. Occorre sfruttare al massimo mediante i rimedi che la natura generosamente mette a nostra disposizione. L’ho scritto  in diverse tesine come “Sciogliere i calcoli con la natura” e “Calcoli renali e biliari, ultrasuoni, asportazioni e rimedi naturali“. Vale la pena di considerare anche i consigli che appaiono sul sito Armando Spedicato News.

RICETTA TIBETANA A BASE DI AGLIO

Si parla di una ricetta scritta in antichi caratteri e ritrovata in un monastero buddhista fra le montagne del Tibet nel 1972. Pare che funzioni alla grande! È comunque in linea con quanto sosteniamo da anni. Si tratta innanzitutto di fare una settimana a basso regime calorico, per una pulizia accurata degli intestini, prediligendo frutta, verdura, legumi, e lasciando da parte carni, salumi, scatolette, cibi e bevande confezionate. Procurarsi 350 gr di aglio vivo e non irradiato, sbucciarlo e ridurlo a poltiglia. Metterlo in vaso di vetro insieme a 200 gr di alcool a 95 gradi (quello da liquori). Chiudere il vaso ermeticamente e metterlo in frigo per 10 giorni. L’11° giorno, filtrare il tutto con un colino molto fitto o con una garza. Rimettere il liquido ottenuto nel vaso e riporre in frigorifero per altri 2 giorni. Al termine dei 2 giorni il preparato è pronto e si manterrà sempre in frigo. Si comincerà a prenderlo a gocce in un dito d’acqua.

SCHEMA DI ASSUNZIONE

Per i primi 12 giorni le gocce vanno assunte secondo il ritmo sotto indicato.

GIORNOColazionePranzoCena
11 goccia2 gocce3 gocce
2456
3789
4101112
5131415
6151617
7121110
8987
9654
10321
11152525
12252525

POTERI ECCEZIONALI DELL’AGLIO

Si continuerà così a prendere 25 gocce 3 volte al giorno fino a terminare l’intero vaso. Si può ripetere la terapia non prima di 5 anni. Questo estratto di aglio pulisce l’organismo dai grassi, lo libera dai calcoli depositati. Migliora il metabolismo e di conseguenza tutti i vasi sanguigni diventano più elastici. Diminuisce il peso del corpo portandolo al peso forma. Fa sciogliere i trombi, guarisce il diaframma miocardico ammalato. Aiuta a migliorare l’arteriosclerosi, l’ischemia, la sinusite, l’ipertensione, le malattie bronco-polmonari. Fa sparire completamente il mal di testa, cura la trombosi del cervello, le artriti e i reumatismi. Guarisce le gastriti e le ulcere dello stomaco e le emorroidi. Aiuta ad assorbire tutti i tipi di tumori, interni ed esterni. Cura il morbo di Basedow e i vari disturbi della vista e dell’udito. Tutto l’organismo si rinnova completamente.

RIMEDI ALL’ODORE DI AGLIO

Aglio come panacea pertanto. Se la cura tibetana apparisse difficile o complicata, si potrà comunque inserire l’aglio con regolarità nella dieta. L’odore di zolfo dell’aglio si contrasta assumendo salvia fresca, menta, prezzemolo, semi di finocchio, frutti di bosco che contrastano lo zolfo. Anche la masticazione di bastoncini di liquirizia toglie odore all’alito. Esercizi, camminate ed essudazione rendono anche i pori della pelle meno carichi di zolfo.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Tommaso

    Buongiorno Sig. Vaccaro, io vorrei provare la ricetta tibetana, ma soffro di insufficienza renale cronica ed ho paura che le tossine e gli scarti passando anche per i reni possano affaticarli ed ulteriormente danneggiarli, come nel caso dei digiuni prolungati per intenderci.
    Le ha qualche suggeriemnto in merito?
    Grazie in anticipo per la risposta.

    Rispondi

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