LETTERA – SOTTOTITOLI DI VV
REDUCE DA 12 DIAGNOSI PSICHIATRICHE
Buonasera Valdo! Eccoci ancora qui dopo 10 anni dalla sua prima tesina dedicata a me: si ricorda? La tesina su autismo psiche e chelazione. Grazie ai suoi consigli e alle letture dei suoi libri e quelli di Ehret nel 2014 è decaduta la mia diagnosi di lieve autismo. Tuttavia in questi 10 anni ovvero da quando ho iniziato a seguire igienismo, ehretismo e vegan-crudismo tendenziale mi hanno dato 12 diverse diagnosi psichiatriche tutte guarite eccetto una ma attualmente ottimamente compensata con un dosaggio pediatrico di farmaco che so per certo mi verrà scalato gradualmente al più presto e poi tolto perché ho rimosso le cause della malattia alla radice.
INVALIDITÀ 80 PERCENTO E AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
Quindi: vaccini, antibiotici nell’infanzia ad ogni lieve febbre o tosse, alimentazione senza un frutto e una verdura durante l’adolescenza, fumo di sigaretta per 10 anni e terapie psichiatriche per 10 anni hanno avuto una grossa incidenza sul mio sistema immunitario. Nel 2013 in seguito a polmonite e febbre persistente mi hanno diagnosticato Aids conclamato con 64 cd4 e carica virale a 1 milione e mezzo. Trattata per 4 anni con 3 antiretrovirali 2 antivirali come profilassi per citomegalovirus e antibiotici. Tutto questo contro la mia volontà anzi, poiché a parer dei medici rischiavo la vita, mi è stato nominato un amministratore di sostegno e dato un’invalidità dell’80%.
CONTINUA LOTTA A BASE DI DIGIUNI INTERMITTENTI
Sono stata vegana tendenzialmente crudista per 6 anni e nel 2016 prevalentemente fruttariana con carica virale e senza farmaci per 1 anno scesa a 14.000. Ce l’avrei fatta se non mi avessero costretto alle cure con TSO e alla comunità fino al 2017. Concludendo, da 6 pastiglie grosse per “curare” l’Hiv sono passata a 1 piccola e ad un dosaggio pediatrico di psicofarmaco intramuscolo 1 volta al mese. A maggio avevo 751 cd4 e carica virale non rilevabile e proseguo i miei digiuni intermittenti fino a 21 ore e alimentazione il più possibile sana con l’obiettivo di arrivare a 1000/1200 cd4 e sospendere l’antiretrovirale tra settembre e dicembre in accordo coi medici.
UN COLPO AL CERCHIO E UN COLPO ALLA BOTTE
Purtroppo in seguito ai 4 anni di bombardamenti chimici faccio solo 3/4 mesi di alimentazione con tanta frutta poi mi trovo meglio coi digiuni intermittenti e interrompendo con insalata cruda e verdure cotte più un poco di “piatto cucinato”. Sono in contatto da anni con Pietro Bisanti che ha scritto già 2 lettere al centro di salute mentale, ma ho sempre rischiato l’aumento del farmaco e di rovinare il rapporto coi medici a mio discapito, per cui io credo che come mi diceva il ccdu bisogna guadagnare credibilità e fiducia dei medici continuando ad assumere le terapie e togliere prima lo psicofarmaco, avere le dimissioni dal csm e poi togliere anche quella piccola pastiglia di antiretrovirale. Nel frattempo continuare a pulire l’organismo il meglio possibile migliorando sempre più l’alimentazione.
PUNTO A TOGLIERE GLI ULTIMI DUE FARMACI E A DIVENTARE UNA VERA IGIENISTA SENZA PIÙ INTERFERENZE ESTERNE
Inutile dire che dal 2014 ad oggi ho letto tutte le sue tesine sull’argomento e concordo in tutto. Bisogna agire in maniera intelligente. Se desidera mi piacerebbe avere un suo parere e consiglio sul mio caso specifico. La saluto caramente e mi auguro di incontrarla quando finalmente avrò tolto i 2 farmaci e potrò definirmi una vera igienista senza nessuna interferenza esterna che ostacola la vera e autentica guarigione. Silvia
RISPOSTA
CHI HA VERAMENTE CURA DI SE STESSO OTTIENE MIRACOLI
Intanto esprimo la mia sconfinata ammirazione per la perseveranza dimostrata dalla Silvia in questo percorso drammaticamente accidentato. Per fare dei passi avanti senza mai cedere, essendo pure consapevoli delle diverse cose storte che ti vengono comunque rifilate, ci vuole una grandissima forza d’animo. Tra antibiotici, antivirali, antiretrovirali e trattamenti sanitari obbligatori, tutti ovviamente più o meno imposti, non riesco a immaginare come una persona riesca a mantenersi in equilibrio e a non andare in depressione. Per certi aspetti questo caso potrebbe essere visto come una ennesima dimostrazione della incredibile resistenza del corpo umano alle offese che gli vengono inflitte in continuazione. In questo caso occorre anche dire che la controparte medica si è dimostrata mite e ragionevole.
CAMPO MEDICO E CAMPO IGIENISTICO ,
Spesso metto sul chi va là le persone sulla impossibilità di armonizzare cure mediche e non-cura igienistica, essendo i due campi Medicina e Igienismo praticamente incompatibili. Rimango sì della stessa opinione, visto che il percorso igienista va quasi sempre in direzione antitetica rispetto al percorso medico ufficiale. E anche perché l’uso di farmaci in contemporanea a miglioramenti depurativi del sangue, crea spesso il paradosso di moltiplicare l’effetto dei farmaci stessi.
I MEDICI NON SONO SEMPRE DEI SATRAPI
Occorre però dire che in questo caso, grazie a fortunate coincidenze, oltre che a indubbi meriti della Silvia stessa che ha continuato a informarsi e a gestire la propria situazione con l’abilità di un equilibrista, le cose hanno trovato una specie di modus vivendi. Fortunate circostanze anche quella di trovare dei medici tutto sommato comprensivi e tolleranti, che l’hanno assecondata in questa sua opera costante di “ridotta assunzione di farmaci ai minimi termini”, cosa non sempre e non spesso ottenibile facilmente in campo sanitario.
CONTINUARE ALACREMENTE NELLA STRADA INTRAPRESA
Credo che il suo tentativo encomiabile e fuori dagli schemi vada sostenuto e incoraggiato, nella misura in cui la protagonista continuerà a usufruire di questa inusitata flessibilità sanitaria. Si tratterà essenzialmente di abbinare al solito vitto vegan-crudista tendenziale, un rigoroso programma di respirazione aria buona, di cattura energetica dai raggi solari, e soprattutto il mantenimento inalterato di questa sua formidabile forza morale interna che la sostiene e che la interconnette con la coscienza cosmica.
INASPETTATA FLESSIBILITÀ E TOLLERANZA DA PARTE DEI MEDICI
Ovvio che avere un buon rapporto coi medici che ti curano è fondamentale per ottenere da essi un atteggiamento di favore e di quasi complicità. Trovo molto interessante e inusuale il loro spirito costruttivo, tollerante e flessibile in questa circostanza. Faccio presente che i medici, soprattutto quelli coinvolti in trattamenti riguardanti patologie immuno-carenziali, tendono ad essere riluttanti se non addirittura ad avversare e scoraggiare apertamente metodi depurativi e digiunisti proposti o adottati dai loro pazienti, o persino diete vegan-crudiste mirate ad ottenere dei miglioramenti. Ma in questo caso mi devo ricredere. Probabilmente l’atteggiamento della Silvia li ha in qualche modo conquistati e incuriositi, spingendoli a darle corda e a vedere cosa succede realmente.
CHI È MOTIVATO DA UN GIUSTO OBIETTIVO NON VIENE FERMATO DA NESSUNO
Nel caso presente la Silvia non è soltanto riuscita in continuazione nel suo intento di diminuire l’uso dei farmaci in costante progressività, ma si è posta apertamente il compito di liberarsi in modo definitivo e totale di ogni trattamento farmacologico, stabilendolo come obiettivo irrinunciabile per potersi definire una vera igienista. Cosa che, detta ad esempio in ambiente Spallanzani, suonerebbe probabilmente come una dichiarazione di guerra.
Valdo Vaccaro
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