LETTERA
PREZIOSI SUGGERIMENTI TRASMESSI ANCHE AL FIGLIO
Buonasera Valdo Vaccaro, sono da tempo una sua affezionata lettrice e cerco di mettere in pratica i suoi suggerimenti. Suggerimenti che ho trasmesso anche a mio figlio, il quale, dal momento in cui ha letto i suoi articoli, ha cambiato completamente il suo modo di cibarsi, anche se era comunque un salutista con principi di etica verso gli altri esseri viventi.
DIAGNOSI DI EMOCROMATOSI GENETICA
Volevo chiederle un suggerimento. Mi hanno diagnosticato l’emocromatosi genetica e sono stata sottoposta a tre salassi in marzo. Ora devo rifare gli esami del sangue e l’ecografia al fegato il 28 di questo mese. Siccome quasi tutti gli alimenti, anche i vegetali, contengono ferro, che cosa mi consiglia? La ringrazio anticipatamente se mi vuol rispondere.
Maria da Maniago
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RISPOSTA
PIANO CON LE FAVOLE DELLA GENETICA
Ciao Maria. La prima cosa da fare è quella di non credere alla parola genetica, estremamente diseducativa, sviante ed antiscientifica come quasi tutte le cose di provenienza medica. La genetica è in ogni caso una materia caduta in disgrazia e in disgregazione, dal momento che i pilastri ideologici su cui si basava e si basa tuttora, ovvero il dogma della fissità immutabile dei geni e del Dna, sono stati clamorosamente smentiti dai fatti. Chiunque adotti diete e stili di vita compatibili e favorevoli alle proprie esigenze corporali, si ritrova infatti con miglioramenti decisivi e concreti di sue eventuali alterazioni genetiche di partenza.
PIANO COI RIMEDI BASATI SUL SINTOMO
La seconda cosa da fare è non credere nel modo più assoluto alle cure mediche sul sintomo, siano esse basate sulle sanguisughe dei tempi andati, o sui salassi. Ovvio che il ferro in eccesso, il ferro improprio, il ferro in forma inorganica, il ferro-eme da carne rossa o bianca, il ferro da integratori sintetici e da ferritine farmaceutiche, il ferro da cibi in scatola, il ferro da cibi arricchiti, il ferro da cibi supercotti, il ferro da verdure e da cereali cotti ad alte temperature ed in modo prolungato, il ferro da cibi cotti in pentola a pressione e in micro-onde, vada evitato sistemicamente in quanto veleno e in quanto causatore di molti inconvenienti.
PIANO ANCHE CON LE CHELAZIONI, METODI TROPPO VIOLENTI
I rimedi drastici per liberarsi dal ferro accumulato nell’organismo ma non assimilato e non trasformato fisiologicamente in tessuto, si chiamano chelazioni, quasi a simulare l’azione delle chele dei granchi che catturano, prelevano ed estraggono. La cosa migliore da farsi rimane invece quella di far lavorare intensamente ma in modo progressivo e non violento gli organi emuntori, ovvero fegato, cistifellea, bile, milza, reni, vescica, intestino, pelle e polmoni. Puntare insomma all’acqua biologica zuccherina della frutta, alle spremute e al succo verde-amaro della clorofilla, che sconfiggono la sete e idrolizzano il corpo assai di più e meglio dell’acqua, sconfiggendo la disidratazione e facendo lavorare al meglio gli organi escretori-emuntori.
OCCORRE ARMARSI DEI GIUSTI STRUMENTI CONOSCITIVI
Come procedere? I medici dovrebbero saperlo ma non lo sanno, poiché tendono a prescrivere integrazioni ignorando che esiste la legge del Minimo di Liebig, poiché sono incapaci persino di comprendere le differenze tra ferro organicato assimilabile e ferro inorganico non assimilabile, visto che sono bravi da sempre ad esaltare il ferro-eme delle carni per la sua azione intensiva antianemica, e altrettanto bravi a sottovalutare il ferro non-eme delle verdure, visto da loro come una specie di seconda scelta. Il ferro delle verdure crude, accompagnato com’è da acquosità e da vitamina C, nonché dai minerali di traccia necessari, rimane indispensabile e non causa scompensi, dal momento che i suoi eventuali eccessi vengono facilmente smaltiti dai reni e da tutto il resto.
DIETA VITALE E PACCHETTO SALUTE
L’alterazione chiamata emocromatosi parte proprio da tali premesse. Il ferro si accumula in modalità silenti ed insidiose, avvelenando l’organismo e finendo persino nella materia grigia del cervello. L’espulsione di qualsiasi veleno dal corpo umano implica forza disincrostante e forza espulsiva, ovvero forza immunitaria e forza endocrina, e pertanto energia calorica. Basilare dunque adottare una dieta digeribile, vitale, vibrante, sobria, innocente, sostenibile, tendenzialmente vegan-crudista, atta a mantenerci in forma, nonché i soliti comportamenti virtuosi del nostro pacchetto-salute, quali camminate, movimento, essudazione, sole, e sonno notturno, visto che di notte il corpo riposa e di depura al meglio.
TESINE DA LEGGERE
- Emocromatosi da cattive abitudini più che da geni impazziti
- Le gravi insidie del ferro inorganico e del ferro-eme da carne
- Fegato devastato dagli integratori e trapianto in vista
- Enrico Montesano, mondo in ebollizione e legge del Minimo di Liebig
- Incapacità ferro-assimilativa ed analisi del sangue
Valdo Vaccaro
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