LETTERA

Ciao Valdo, mi chiamo Francesco e vorrei sapere da te, quali sono le cause che determinano l’insorgere della leucemia. Chiedo pure se sia possibile curarla con una dieta tendenzialmente crudo-vegana. Grazie.


RISPOSTA

Ciao Francesco, parliamo intanto di midollo e milza.

La milza è un organo con diverse funzioni, come quella di distruggere i globuli rossi invecchiati. Una specie di spugna e di valvola di controllo, preposta al ricambio del plasma, al rinnovo dei globuli rossi, alla produzione di globuli bianchi e di piastrine, alla difesa contro gli agenti infettivi, alle reazioni immunitarie, alla riutilizzazione del ferro da cellule esauste, alla detossificazione da minerali pesanti. Il tutto in stretta collaborazione col midollo osseo.

È il midollo che produce tutte le cellule del sangue (globuli rossi, bianchi e piastrine) partendo sempre dal precursore che è la cellula staminale ematopoietica.

Eppure, la medicina definisce la milza come organo asportabile e non indispensabile, solo perché si sopravvive anche senza di essa. Cose da chiodi. Si sopravvive sì, ma menomati.

In realtà, non appena si toglie la milza, tutte le ghiandole linfoidi si ingrossano, dovendo esse sobbarcarsi tutto il lavoro della milza stessa.

L’INGROSSAMENTO DELLA MILZA È UNA VERA IATTURA

La milza si trova in prossimità del rene sinistro, e si fa sentire se uno ha corso o faticato troppo rispetto alle sue possibilità, per cui si ingrossa e duole sul fianco sinistro in basso. La milza pesa mediamente 190 grammi.

Il suo ingrossamento è una vera iattura. Può derivare da sforzi e da traumi fisici e psichici, ma può anche nascondere malattie come la malaria, la malattia di Hodkin (ingrossamento ghiandolare generalizzato), la febbre tifoide, la febbre paratiroidea, diverse forme di anemia, la tubercolosi ed anche la leucemia.

Non a caso, le più importanti terapie contro la leucemia, hanno come primo obiettivo la riduzione del volume della milza e dei linfonodi ingrossati.

CLAMOROSA GUARIGIONE DA LEUCEMIA

L’importanza della milza si deduce con chiarezza da una testimonianza di guarigione raccontata da Manuel Lezaeta. Nel Settembre 1957, Alessandro Diaz Vog di 10 anni fu visitato dal prof R.E., specialista formatosi alla Harvard University di Boston.

Dopo accurati e minuziosi esami il ragazzo fu dichiarato spacciato per leucemia o cancro del sangue. Gli venne dato al massimo 1 mese di vita, o 6 mesi mediante intense cure farmacologiche. Il ragazzo venne allora portato dal dr Taylor, insigne docente di ematologia all’Università di Chicago, ma anche lì ci fu la medesima diagnosi.

Nel Novembre 1957, il padre di Alessandro, disperato, portò il ragazzino nello studio di Lezaeta a Santiago. Esaminata l’iride degli occhi, Lezaeta rilevò una presenza di sangue denso e alterato oltremisura, e quindi una situazione non esattamente disperata. Bastarono infatti 15 giorni per far sparire dal fluido vitale le cellule cancerose o immature.

Bagni di vapore e di acqua fredda, cataplasmi di fango sul ventre a decongestionare l’intestino intasato, e una rigorosa alimentazione a base di frutta e insalate crude di stagione, accompagnate da noci e mandorle, produssero il “miracolo” di disintossicare e disinfiammare la milza.

Sette mesi dopo, Alessandro venne riesaminato all’Ospedale J. Joaquin Aguirre di Santiago, e venne confermata la scomparsa totale delle cellule immature, nonché la decongestione della milza, che prima era stata definita deformata ed infiammata gravemente.

Otto mesi dopo, senza alcun farmaco, non solo il ragazzo non era morto, ma risultava guarito perfettamente, e aveva recuperato i suoi colori e la sua grande voglia di vivere.

PRECARIETÀ PERSISTENTE DELLE CURE MEDICHE

Tornando ai tempi attuali, non è poi che la medicina abbia capito troppe cose in più e in meglio sulla leucemia, sul come e sul perché succede, e sulle terapie di contrasto.

Prova ne è che ricorre ampiamente a trattamenti sintomatici mediante farmaci, oppure alla chirurgia, con asportazione della milza o con trapianto di midollo osseo.

NON TASTABILE MASSA TUMORALE MA SFUGGENTE PROCESSO PROLIFERATIVO

Cos’è dunque la leucemia? Viene definita come tumore delle cellule sanguigne. Non tumore caratterizzato da una massa tumorale tastabile, trattabile o asportabile, ma da una proliferazione incontrollata di linfociti (globuli bianchi) che invadono tessuti e organi.

Trattare un corpo estraneo è un conto, bene o male lo si fa, ma trattare qualcosa che si chiama proliferazione significa mandare i chirurghi in catalessi. Tiri via al chirurgo il bisturi, lo metti davvero in crisi.

SINTOMI E CAUSE DI LEUCEMIA

Quali i sintomi? Astenia o grave debolezza organica, anemia, tendenza alle emorragie, ecchimosi, sanguinamento gengive, febbre bassa ma persistente.

Quali le cause? Esposizione al benzene, ai pesticidi, ai raggi X, al fumo attivo e passivo, ai metalli pesanti, ai cibi stracotti, all’acrilammide, ai farmaci antitumorali, alle radiazioni (anche di uranio impoverito).

COS’È DUNQUE LA LEUCEMIA

Le cellule normali che si trovano nel sangue di una persona sana (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) prendono origine da cellule immature dette anche staminali, prodotte dal midollo osseo.

Nelle persone affette da leucemia vi è una produzione incontrollata di queste cellule. Una produzione esagerata che interferisce con la crescita e lo sviluppo delle normali cellule del sangue.

In pratica, siamo di fronte a una malattia che colpisce le cellule del midollo osseo, progenitrici dei globuli bianchi o leucociti, caratterizzata da gravi alterazioni dei meccanismi che regolano i processi di sintesi e di maturazione cellulare.

Le cellule immature si sviluppano cioè in modo troppo rapido ed invasivo, sostituendosi a quelle normali e tendendo a invadere milza, fegato e sistema nervoso centrale.

I VARI TIPI DI LEUCEMIA

Quando una delle forme immature (cellule allo stadio intermedio) inizia a riprodursi in modo incontrollato, si ha leucemia. I leucociti in circolazione sono di tipo T (da timo, avendo essi luogo di maturazione nel timo), di tipo B, da Bursa, con riferimento alla borsa di Fabrizio scoperta negli uccelli dal fisiologo veneto Fabrici d’Acquapendente (1533-1619), e di tipo NK (natural killers, nostri linfociti ancestrali).

Mentre i T maturano nel timo, i B e i NK maturano nel midollo. Ci sono poi i granulociti (neutrofili, eosinofili e basofili) e i monociti (che si trasformano in macrofagi o spazzini). I linfociti T e B hanno un progenitore linfoide, mentre granulociti e monociti hanno un progenitore mieloide.

Quando il tumore colpisce i precursori intermedi di T e B, siamo in presenza di leucemia linfoblastica, linfatica o linfoide. Negli altri casi si ha invece leucemia mieloide (mieloblastica, mielocitica, granulocitica).

C’ENTRANO ANCHE I TRAUMI EMOTIVI, MA LA FORMULA RISOLUTIVA RESTA QUELLA IGIENISTICA

La Nuova Medicina Germanica del dr Hamer contesta di sana pianta le tecniche mediche usate per la leucemia, e riconduce tutte le forme di tumore sanguigno a fatti di tipo traumatico-emotivo.

L’igienismo contesta entrambe le scuole e dimostra che con l’adozione di una dieta crudista vegana rigorosa, e con precise scelte comportamentali, si sconfigge la leucemia, come nel caso citato di Lezaeta.

LA LEUCOCITOSI DIGESTIVA

A pensarla bene, gli esperimenti di Paul Kouchakoff dovrebbero già essere di per sé illuminanti. Le leucocitosi digestive che scattano regolarmente ad ogni pasto grasso-proteico, ad ogni pasto carneo, ad ogni pasto cotto, non sono forse delle prove di trasmissione, ovvero degli assaggi leucemici?

Leucosizza oggi e leucosizza domani, midollo e milza finiscono per apprendere a memoria il giochino, e magari imparano anche ad abituarsi e ad affezionarsene. Chi mangia in stile vegano e crudista tendenziale, non sa nemmeno cosa sia la leucocitosi digestiva, e parte con 6-7000 leucociti per mmc di sangue prima di pranzo, per terminare con 6-7000 in fase post-digestiva, in perfetta linea con le esigenze di una digestione virtuosa e temperata.

Chi si abbuffa di proteine animali parte con 6-7000 e si ritrova con 22000 leucociti per mmc a fine pranzo, una vera e propria emergenza patologica, con tanto di accelerazione cardiaca, di surriscaldamento intestinale e di batterosi putrefattiva.

COME PROCEDERE

La procedura è semplice e si parte con uno stop totale ai farmaci (immediato o progressivo a seconda dei casi), un digiuno totale di 3 giorni (acqua leggera a volontà), seguito da 2 giorni di dieta crudista o a base di centrifugati di carote-sedano-ananas, e quindi da adozione in pianta stabile di una dieta vegana tendenzialmente crudista.

Alcune piante tipo il tarassaco, il crescione, le ortiche, le punte di millefoglio, sono preziose nel ridare vigore al midollo osseo. Ma in realtà, la guarigione avviene sempre in modo globale e non a compartimenti stagni.

È sempre il sistema immunitario a condurre la danza. Mangiamo vegano, sgrassiamo il sangue, disinfiammiamo l’intero sistema, e la proliferazione leucemica si sgonfierà senza tanti preamboli.

LA LEUCEMIA È RARA TRA I VEGETARIANI, ED È SCONOSCIUTA TRA I VEGANI

È risaputo comunque che la leucemia è rarissima tra i vegani, e ancor di più tra i vegani-crudisti. Ed è risaputo che, adottando una dieta vegana, carica di succhi rivitalizzanti, rigorosamente priva di grassi e di proteine animali, il leucemico si riprende velocemente e con notevole facilità.

La leucemia, al pari di molte altre patologie gravi, è una perdita di equilibrio conseguente all’impurità del sangue oltre i livelli di guardia. Importantissimo ridare funzione agli organi detossificanti ed emuntori, migliorando la respirazione polmonare e la traspirazione cutanea, migliorando le digestioni mediante dieta vegana.

LE OVVIE DIFFICOLTÀ DELLA SCELTA MEDICO-SINTOMATICA

Ma se è così facile vincere la leucemia, come mai la medicina ufficiale la mette sempre sul lato grave, tragico e pessimistico? Viene naturale porsi una domanda del genere. Rispondo subito.

Per guarire esiste un passo indispensabile, una mossa vincente dalla quale non si può prescindere, ed è quella della detossificazione rigorosa del sangue, mediante ovvia scelta vegano-crudista.

Siccome la medicina esclude categoricamente tale metodologia, e anzi punta ad ulteriori addensamenti sanguigni, mediante farmaci apportatori di altri veleni e di altre acidificazioni, è ovvio che tutte le patologie acquisiscano per i medici aspetti gravi ed inquietanti.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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