SENTIRSI OBERATI DA UN PESO INTERNO SIGNIFICA VIVERE MALE ANZI MALISSIMO
Premetto che c’è stato ieri un colloqui telefonico con Ruggero, sessantenne lombardo che mi ha contattato 3 mesi fa dopo aver provato diverse terapie sbagliate che gli hanno creato ulteriori problemi.
Si parla di stitichezza cronica, qualcosa che ha ormai diffusione epidemica. Gli ho già dato alcune risposte sensate ma, riflettendo sulle sue condizioni precarie e penose, ho pensato che qualcosa di più ancora efficace gli può essere suggerito.
Stavo per richiamarlo al telefono, ma ho invece pensato di approfondire il tutto e di pubblicarlo, sia a suo favore che per le troppe persone che soffrono di condizioni simili senza trovare facilmente una via d’uscita.
QUALCHE ULTERIORE AIUTO FORSE NON GUASTA
Ciao Ruggero, Avendo ascoltato te e l’intera tua famiglia impegnata a fondo nell’assisterti e nel renderti la vita più sopportabile, ho pensato di darti qualche ulteriore aiuto, o almeno di provare a farlo, affinché il periodo natalizio e anche quello successivo ovviamente servano a risollevarti dallo stato di precarietà e di sofferenza nel quale ti trovi.
AFFRONTIAMO IL PROBLEMA CON FRANCHEZZA E SERENITÀ
Affrontare in dettaglio argomenti come feci e urine e gas intestinali genera spesso imbarazzo e questo, per quanto comprensibile possa essere, non è di aiuto nel risolvere i problemi. Si tratta dopotutto di funzioni normalissime e fisiologiche del corpo.
Come non ci sono turbamenti e disagi quando mangiamo il cibo, tanto che a tavola siamo sorridenti, allegri e disinvolti, così dovrebbe essere per la fase evacuativa, dove ci liberiamo del materiale di scarto. È quello che succede con qualsiasi motore, dove il cibo è il carburante e i residui sono i gas di scarico. Non ci si vergogna del cibo quando lo mangiamo, così non ci si deve scandalizzare quando ne evacuiamo i residui solidi, liquidi e gassosi.
STITICHEZZA MADRE DI TUTTE LE PATOLOGIE
Costipazione, stipsi e stitichezza significano irregolarità e difficoltà nel processo evacuativo. Per come mi hai descritto le tue condizioni, la stitichezza cronica che ti sta affliggendo fa da grosso impedimento al tuo recupero, giocando un ruolo notevole nei tuoi attuali patimenti. Non a caso definisco spesso la stipsi come madre di tutte le patologie.
SINTOMI NON FACILI DA SOPPORTARE
Mi hai parlato di sintomi niente affatto leggeri come ad esempio l’ingrossamento altalenante degli arti inferiori, il dolore costante alle cartilagini dell’anca sinistra, le difficoltà di movimento, la carenza di appetito, lo stato di debolezza costante, l’insonnia, lo stato emorroidale, la scarsità di minzione e la impossibilità di “andar di corpo”.
Tutti effetti devastanti e collegati uno all’altro in una specie di malefico vortice patologico che va assolutamente risolto, trattandosi di una reale emergenza.
Non voglio assumere le vesti del medico che prevede il peggio e tende a spaventare più del dovuto il paziente, ma non vorrei che questo trend, prolungandosi, ti portasse a cedere psicologicamente e a demordere, rischiando poi il pronto soccorso.
NON È DA ESCLUDERE IL SOLITO PARADOSSO ELIMINATIVO
Confermo quanto detto ieri, circa la presenza del solito paradosso eliminativo, per cui più uno si depura, adottando dieta sobria e acquosa e altre scelte virtuose di contorno, e più materiale acido e inquinato accumulato nel tempo viene così finalmente intaccato-disincrostato-destagnizzato-espulso.
Il che è di sicuro benefico e necessario nell’economia corporale di lungo periodo, ma nel contempo comporta dolori intensi e fastidiosi a ondate e di breve durata causati dai veleni in uscita attraverso il linfatico e il sangue. I comportamenti virtuosi e depurativi, incluso il digiuno intermittente, sono in altre parole veri metodi di cura attraverso i quali si migliora in definitiva lo stato di forma e si accorciano i tempi di recupero e di normalizzazione della propria salute.
FORMAZIONE DI TAPPO FECALE O FECALOMA
Tuttavia, se le anomalie e le sofferenze si prolungano troppo e non danno segni di tregua significa che il semplice stringere i denti non basta e che c’è dell’altro, per cui occorre tentare qualcosa di più specifico. Andare in bagno con la voglia di liberarsi e non poterlo fare per diversi giorni, non è cosa accettabile.
Si attua nella tua parte terminale dell’intestino chiamata sigma o retto, quella adiacente allo sfintere, la formazione di un tappo fecale secco e duro, non dissimile da quello che blocca e sigilla lo spumante all’interno di una bottiglia. In termini medici tale tappo si chiama fecaloma. Una condizione ostruente può riguardare anche dei diverticoli.
BLOCCARE LE FUNZIONI INTESTINALI SIGNIFICA COMPROMETTERE L’INTERO ORGANISMO
Il tappo nella parte terminale del colon retto causa danni sproporzionati e dissestanti come il blocco totale delle funzioni intestinali, oltre che un aumento del tempo di permanenza delle feci nel colon, e pertanto una condizione infiammatoria permanente, col rischio di formare dei tumori al colon o di aggravare eventuali condizioni tumorali pre-esistenti.
Questa emergenza è spesso associata a ragadi anali, fistole ed emorroidi. Succede anche che il paziente tenda ad evitare oppure a rimandare e procrastinare la defecazione temendone la dolorosità.
Pare incredibile che una cosa del genere, vale a dire un banale e piccolo grumo di feci disseccate e dure possa causare tanti e tali inconvenienti, mettendo in crisi la funzionalità dell’intero organismo. Eppure è così, e si tratta di una situazione molto diffusa.
Anche perché troppa gente non si rende ancora conto che tutte le carni sono prive di fibra, di acqua biologica, di vitamine, di vitalità, di vibrazioni. Non si rendono conto che nessuna carne è digeribile per l’uomo, visto che digestione significa tempo di transito totale e non semplice superamento dello stomaco. Le carni compromettano la peristalsi, affaticano gli organi emuntori e triplicano i tempi digestivi.
ESERCIZIO FISICO E TRASPIRAZIONE CUTANEA INNANZITUTTO
Ovvio che esiste il rimedio del clistere, quello dell’enteroclisma evacuativo, quello del lavaggio intestinale, ma si tratta sempre di metodi invasivi e non privi di controindicazioni, giustificabili come interventi di emergenza e di pronto soccorso ma non come metodi curativi e risolventi.
Ribadisco i miei consigli di fare regolarI esercizi in casa, oltre che ginnastica ventrale, visti i dolori articolari e il clima inadatto e freddo-umido di questi giorni, per cui le camminate all’esterno con l’aiuto eventuale di racchette da trekking, che sarebbero la cura principe per la stipsi, risultano problematiche.
Ottima l’idea della cyclette. Curare in particolare la respirazione di tipo diaframmatico-addominale. Valgono anche i consigli di applicare nella zona ventrale-terminale dei cataplasmi notturni di fango oppure 3 foglie di cavolo associate a della cipolla grattugiata in funzione disinfiammante.
Utili pure dei massaggi delicati in zona sfintere. Importantissimo attivare fortemente la funzione traspirativa-cutanea, che fa da prezioso aiuto vicariante ai reni e all’intestino.
WATER MODERNO STRUMENTO DI STITICHEZZA E DI RITENZIONE IDRICA
Da rilevare inoltre che il moderno water dei nostri servizi igienici, per quanto comodo ed elegante sia, non è affatto di grande aiuto alle funzioni evacuative liquide-solide-gassose le quali avvengono in presenza di autentico sforzo muscolare e di posizione semi-accovacciata, come nei tradizionali gabinetti alla turca, dotati a fianco di un rubinetto d’acqua, molto più igienici del sistema-water, soprattutto per chi soffre di stitichezza e di ritenzione idrica.
In tal modo la pulizia è garantita e si attua anche un notevole risparmio di carta igienica, carta che usata in eccesso è assai poco igienica nel senso che provoca enormi intasamenti nelle tubature di scarico e nei canali stessi delle acque reflue.
LI TURCHI A VOLTE STANNO PIÙ AVANTI DI NOI
Nei tempi andati si diceva “Mamma li turchi!” ma oggi, a livello di servizi igienici, sono decisamente più avanti di noi. L’atto espulsivo finale dei residui implica insomma un certo sforzo dinamico e un certo impegno coinvolgente ogni cellula del corpo, dalla testa ai piedi.
Il water invece incolla ed accomoda la gente in modo tanto beato e passivo quanto innaturale. C’è più di qualcuno che legge il giornale, o magari finisce per appisolarsi sul water, bloccando letteralmente le proprie funzioni, anziché stimolarle. C’è poco da dire. Come esiste la civiltà del mangiare sano ed efficiente, esiste anche la civiltà dell’evacuare sano ed efficiente.
In questo senso il water non aiuta e non facilita affatto, ma tende a far addormentare ed intorpidire, impigrire e paralizzare le funzioni naturali e la spinta evacuativa.
DIETA NATURALE ACQUOSA E STRATEGIE RIMEDIALI DELLA TRADIZIONE
Per quanto concerne il lato alimentare, la dieta vegan-crudista tendenziale-vitale-sostenibile-personalizzata, ad alta acquosità, che stai giustamente applicando va benissimo.
Vietati ovviamente i lassativi, mentre i cibi naturali a leggero effetto lassativo vanno benissimo, e mi riferisco in particolare a patata cruda grattugiata con le carote oppure inclusa nei succhi (una patata medio-piccola), aloe (pezzettini di gel di foglia cruda aggiunta ai succhi), malva come verdura e come tisana (ammorbidente fecale), prugne secche, tarassaco, radicchio, dolcetta o valerianella, puntarelle, cavoli, carciofo crudo, finocchio, mela, pera, kiwi, kaki maturi, mango, papaia, ananas, avocado, insalata di patate, vegetali cotti tipo cavolfiori, cavolini, spinaci, carciofi anche cotti, melanzane, zucchine, patate dolci, topinambur, fagioli, tofu, minestre di verdura. Ciliegie, fragole, lamponi, mirtilli, pesche nella stagione adatta.
Via libera anche ai rimedi della nonna, come l’acqua calda e mezzo limone in succo a digiuno, o come il cucchiaio o due di olio di oliva a digiuno, e qualche tisana depurativa alle erbe. Più grano saraceno, miglio e orzo al posto del troppo riso.
NON ESISTONO ALTERNATIVE VALIDE AL CIBO NATURALE
La salute umana parte dal colon è il titolo di una delle mie prime tesine. Porta la data del 24 giugno 2010, ma non ha perso di valore o di attualità. Oggi si parla soprattutto di microbiota intestinale e di intelligenza spiccata dell’intestino e dell’esercito di batteri che presiede alla nostra salute, producendo peraltro il 90% della nostra serotonina, ormone del buonumore.
L’assunzione di cibi acquosi, fibrosi, vitali, carichi di glutatione, di triptofano e di flavonoidi, è di importanza fondamentale. I nostri organi emuntori, tipo fegato-reni-intestino-pelle vanno utilizzati al meglio. Il sistema immunitario va preservato ai massimi livelli.
Non lasciamoci abbindolare dalle pubblicità devianti, perverse e diseducative sciorinate in modo ossessivo e indecente a tutte le ore.
IMPARIAMO A SCEGLIERE MEGLIO I NOSTRI CIBI, METTENDOCI COSCIENZA E METTENDOCI COMPETENZA
Stiamo attenti e selettivi nelle nostre scelte cibarie. Stiamo attenti a quello che portiamo alla bocca, a quello che immettiamo nel nostro oblungo e sensibile apparato gastrointestinale a disegno costruttivo-biologico vegeto-fruttariano.
Mai staccarsi dal cibo naturale che pende dai rami e dai cespugli, o che proviene dalla generosa madre terra. Cibo naturale e innocente per il quale non esiste del resto alcuna valida alternativa che non sia priva di effetti collaterali e di pesanti controindicazioni.
Gran giorno sarà quando i macellai diventeranno ricchi imprenditori di vita e non mediocri commercianti di morte, deponendo i coltelli e usando le mani per accarezzare gli animali e non più sgozzarli.
Gran giorno sarà quando papi e cardinali smetteranno di fare prediche dolciastre e celebrazioni religiose a base di polli, tacchini, capretti e faraone, mettendo al bando ogni uccisione e ogni salma sul piatto, sia per Natale e Pasqua che per tutti gli altri giorni dell’anno.
Gran giorno sarà quando la gente rinsavirà comprendendo appieno l’orrore, la bruttezza e l’insulto intestinale di tutte le carni sul mercato, senza alcuna eccezione.
Valdo Vaccaro
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