LETTERA 1
TUTTO PARTE DA UN INTERVENTO PER ADENOCARCINOMA ENDOMETRIALE, CON ASPORTAZIONE LINFONODI PELVICI
Caro Valdo, mi rivolgo di nuovo a te in un momento di grande disperazione e di incapacità a gestire una situazione in cui mi sento veramente impotente. Quattro anni fa sono stata operata di adenocarcinoma endometriale stadio 3C isterectomia radicale con asportazione linfonodi pelvici) seguita da 4 cicli di chemio (no radio perché mi sono opposta).
INIZIO DI UN NUOVO PERCORSO
Navigando su Internet mi sono imbattuta nel tuo blog e nei tuoi libri. Da lì è iniziato il mio nuovo percorso. Sono passata al vegan-crudismo tendenziale con ottimi risultati, una sensazione di benessere psicofisico che mi ha ridato speranza e fiducia nella vita. Durante una visita iridologica a cui mi sono sottoposta il medico naturopata a cui mi sono rivolta mi ha proposto un digiuno terapeutico finalizzato sia ad eliminare gli effetti dei chemioterapici sia a scopo preventivo.
DIGIUNO PROLUNGATO, IDROCOLON E INTERVENTI DENTALI
Ho quindi effettuato un digiuno (solo acqua) di 29 giorni ed ho poi mantenuto un giorno alla settimana di digiuno. A giugno mi è stato proposto di effettuare un idrocolon e, non conoscendo ancora la tua opinione in merito, ho accettato. Il mio stato di benessere è rimasto invariato fino alla fine di agosto. Mangiavo con appetito, facevo sport (camminate veloci, tai chi). In quel periodo ho dovuto estrarre delle radici dentali e curare delle carie.
STIPSI OSTINATA, PERDITA PESO, STRESS ED ASSUNZIONE DI TISANE ERBORISTICHE
Ho cominciato a soffrire di stipsi piuttosto ostinata e sicuramente ho sbagliato assumendo il neobioxy, lo psyllogel e altre tisane erboristiche. Crampi addominali, meteorismo e per finire sangue e muco nelle feci. Nemmeno altri 5 giorni di digiuno seguiti da integrazione di fermenti sono serviti e la situazione si è fatta insostenibile di giorno e di notte. A questo si è aggiunto anche lo stress (l’aggravamento del Parkinson di mio marito e il cancro inoperabile al colon di mia sorella!). Dimagrivo ogni giorno (dai 55kg di agosto a 40kg per 1,62 di altezza).
COLONSCOPIA CON DIAGNOSI DI PROCTITE E COLITE ULCEROSA
Sotto la pressione dei miei familiari ho effettuato una colonscopia che ha evidenziato proctite e colite ulcerosa per la quale mi sono stati prescritti asacol e mesavancol). In alternativa alla mesalazina ho assunto novocol e boswellia. Nel contempo ho iniziato a fare cataplasmi di argilla, di cavolo e patata cruda, non ho fatto altri digiuni, se non di un giorno, per paura di perdere ancora peso.
MENU GIORNALIERO DA UN ANNO A QUESTA PARTE
Il mio menu si basava e si basa su acqua e limone al mattino, banana matura o yogurt di soia o crema di avena con semini vari macinati e datteri, pranzo con succo di carote-ananas-sedano-zenzero o peperoncino (la verdura cruda masticata non mi è più digeribile), piselli e fave fresche, passata di zucca con fiocchi di quinoa, passati di verdure o patate o altre verdure al vapore (niente pane pasta riso o legumi cotti), qualche mandorla, pomeriggio succo di cavolo o carote o frutta, cena (non sempre) pere o mele cotte o patate cotte.
PERSISTENZA DI ATONIA INTESTINALE E CARENZA DI STIMOLO EVACUATIVO
Il problema attuale più grande è l’atonia intestinale che mi porta anche a sei giorni di non evacuazione pur avendone lo stimolo impellente. Le feci sono diventate sempre più caprine poi niente. Per paura del blocco intestinale ho preso dei probiotici e un integratore (frutta e fibre) a base di rabarbaro e tamarindo, ma finito l’effetto sono punto e a capo.
NON RIESCO A VENIRNE FUORI
Ho provato i semi di lino in ammollo con le prugne per una settimana, le tisane di malva e psillo, la patata cruda ma niente. Ho letto le tesine ma evidentemente sbaglio perché non riesco a venirne fuori. Aiutami a correggere i miei errori perché sento di non farcela a superare la depressione che si impadronisce ogni giorno di più della mia mente. Con infinita gratitudine per quello che hai fatto e che continui coraggiosamente a fare.
Luciana
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LETTERA 2
OCCLUSIONE INTESTINALE E CRESCENTE DEPRESSIONE
Caro Valdo, sto veramente perdendo la speranza, vengo da un’occlusione intestinale che mi ha portato in ospedale. Avevo provato a scriverti una mail dove riassumevo il mio problema ma forse ho sbagliato il tuo indirizzo o più semplicemente sei talmente sovraccarico di richieste che non puoi rispondermi. Capisco e ti chiedo scusa se riprova a rimandarla in allegato. Sto veramente perdendo la testa! Grazie comunque anche se non potrai rispondere.
Luciana
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RISPOSTA
DEFINIZIONE DI BLOCCO INTESTINALE
Ciao Luciana. Sono costantemente sotto pressione e non sempre riesco a rispondere in tempo.
Il blocco intestinale avviene quando si rallenta o si arresta l’avanzata dei contenuti tipici liquidi, solidi e gassosi dell’intestino. Si parla di occlusione completa quando il passaggio attraverso l’intestino è completamente bloccato, mentre si parla di sub-occlusione quando il percorso è reso più difficoltoso da ostacoli, aderenze o torsioni.
SINTOMI E NECESSITÀ DI RITROVARE PRONTAMENTE LE PROPRIE FUNZIONI
I sintomi più frequenti sono quelli della nausea del vomito, associati al gonfiore addominale, al dolore intenso e lancinante, quindi a volte all’impossibilità di evacuare o scaricare i gas, qualora il disturbo si fosse manifestato nella parte terminale dell’intestino. Se non immediatamente trattato, il blocco può portare alla necrosi della parte d’intestino coinvolta, alla perforazione, alla peritonite e anche allo shock setticemico.
IMPORTANZA DELLE FIBRE VEGETALI, DEL CIBO VITALE E DELL’ACQUA BIOLOGICA
Per contrastare il blocco intestinale si deve ricorrere per prima cosa all’alimentazione, regolandola in modo che la digestione possa trarne beneficio. In particolare, dato che uno dei disturbi quasi sempre associati al blocco intestinale è la stitichezza, introdurre le fibre nella dieta quotidiana diventa un imperativo categorico. Grazie alle fibre vegetali il transito intestinale infatti si regolarizza, e in questo caso la frutta fresca e la verdura sono le benvenute. Anche con la frutta secca si possono ottenere buoni risultati. Se il cibo è importante, l’acqua è fondamentale, lontano dai pasti. Sempre preferibile comunque l’acqua biologica della frutta acquosa e delle crudità.
CIBI AMICI OFFERTI A PIENE MANI DA MADRE NATURA
Esistono dei cibi che più di altri favoriscono la regolarizzazione del transito intestinale. Risorse vegetali amiche e utili a contrastare la stipsi ce ne sono a iosa. Acetosa, albicocca, alghe, arancia, ananas, bietola, carciofo, carota, cavolo, cavolfiore, cerfoglio, cetriolo, cicoria selvatica, ciliegia, cipolla, dolcetta o valeriana, fico, fragola, mora da gelso nero, lampone, lattuga, malva, mandorla, melanzana, melone, mirtillo, oliva, ortica, papaia, patata, pesca, pomodoro, prugna, rabarbaro, ribes, segale, spinacio, tarassaco, topinambur, uva, zucca.
ZUCCHINE E PRUGNE IN PARTICOLARE
La prugna è forse il frutto più conosciuto per le sue proprietà lassative. Prese assieme a del miele grezzo contrastano pure l’eventuale presenza di parassiti intestinali. Le zucchine sono composte per il 90% di acqua e per la rimanente parte di vitamine, il che le rende molto utili in caso di blocco intestinale. L’ideale è mangiarle lesse, condite con dell’olio di oliva di qualità. Sono il vegetale più delicato e digeribile fra gli ortaggi. Il tarassaco saltato in padella è pure ottimo.
IMPORTANTISSIMO IL MOVIMENTO, LA RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA E LA GINNASTICA VENTRALE
Ma quello che aiuta di più rimane il movimento, l’esercizio fisico, la respirazione addominale, un’ora di camminata al giorno aiutandosi con delle racchette da trekking, il nuoto non appena il clima lo permette, ginnastica ventrale e a corpo libero, esercizio di gambe e flessioni di busto, esposizione al sole, bagni alla parte bassa del corpo, frizioni e getti di acqua fredda per riattivare l’apparato digerente e le sue funzioni. La stitichezza è il peggior nemico del fegato e della cistifellea. Consultare pertanto le mie tesine su questi temi. Ovvio che vanno eliminati tutti i farmaci.
IMPOSSIBILE UNA RIPRESA SENZA LA FORZA STRAORDINARIA DEL RADICCHIO BEN MASTICATO
Frutta, specie acquosa di mattina e nel tardo pomeriggio. La verdura cruda abbondante, specie il radicchio tenero, il radicchietto verde zuccherino di Trieste, il variegato di Treviso e simili, le carote, i cavoli, vanno assolutamente reintrodotti in modo urgente e progressivo come piatto iniziale a pranzo e cena. Per inserire il crudo in presenza di infiammazione gastro-intestnale e di intestino irritato occorre prima qualche giorno a base di cotto, tipo carote, cavolo, patate, cavolfiori, purea di patate, minestrine di verdure, creme al semolino. vellutata di zucca. Poi si procede in paziente progressione alla dieta vegeto-crudista tendenziale, sostenibile e personalizzata, provando, sperimentando, dialogando col tuo corpo e i tuoi recettori. Il riequilibrio lo devi guadagnare e riagguantare da te.
DEFINIZIONE DI PROCTITE
Chi ha a che fare con una proctite sta sicuramente passando un momento non facile. La proctite è un’infiammazione del tratto d’intestino retto che porta a stipsi, a stipsi e dissenteria alternate, a fistole e a crisi emorroidali. Occorre non farsi abbattere psicologicamente dal dolore e dal fastidio continuo. Leggere la mia tesina “Rettocolite, proctite e farmaci a pioggia“, e tutte le tesine su colite, rettocolite, Crohn ed emorroidi. Tutto sommato, le infiammazioni del tratto gastrointestonale non sono mai un problema zonale ma vanno letteralmente dalla lingua fino allo sfintere. Serve pertanto una strategia globale di ricostruzione mattone dopo mattone, passo dopo passo. Cibo vitale, leggero e digeribile. Digestioni rapide ed efficaci. Il corpo, trattato con le dovute attenzioni, sa come autoregolarsi.
PARLEREMO DI DIGESTIONE, DI STITICHEZZA E DI INTESTINO IRRITABILE DOMENICA 7 MAGGIO A IMOLA
Nessuno meglio o più di te medesima è in grado di aiutarti dall’esterno. Prendi in mani le redini del tuo corpo e fallo marciare nella giusta direzione. Questa domenica 7 maggio alla HSU di Imola affronteremo esattamente questi problemi, con l’intervento straordinario via skype della dr canadese Guylaine Lanctot (informazioni e prenotazioni tramite Elena al 327-3788838 o elena@aghape.it).
Valdo Vaccaro
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