STENOSI PILORICA E PRESSIONI SANITARIE

da 20 Lug 2014Disturbi gastroenterologici

LETTERA

MI FACCIO OPERARE O DECIDO PER LA STRATEGIA VENGAN-CRUDISTA TENDENZIALE?

Buonasera Dr Vaccaro, Mi rendo conto di intasare la già pesante sua casella mail, ma se riuscirà a leggere la mail capirà il dilemma in cui si trova mia nipote. Mi faccio operare come mi consigliano tutti, o decido di alimentarmi vegan-crudista?

PER DOMANI 21 LUGLIO È PREVISTO IL RICOVERO OSPEDALIERO

Io che sto scrivendo, e che seguo il suo blog da 5 anni, saprei bene quale scelta fare, ma Elena è ancora dibattuta se ricoverarsi lunedì 21 per intervento, oppure proseguire con l’alimentazione che segue rigorosamente dal 4 luglio scorso dopo aver studiato alcune tesine che in queste 3 settimane ha avuto modo di leggere sul suo blog.

È VERO CHE SENZA OPERAZIONE NON RIUSCIRÒ A MANDAR GIÙ NEMMENO UN BICCHIERE D’ACQUA?

Quello che Elena continua a domandarmi è la solita questione. “Se io non introduco più veleni ritornerò ad avere un piloro che funziona o rischio, come mi ha detto il chirurgo, di non riuscire più a mandare giù manco un bicchier d’acqua? La ringrazio anticipatamente Le auguro tutto il bene che una persona come lei merita. Buona notte.
Piera Cogno

*****

LETTERA INVIATA ALLA SILVIA DI ONDE LUCE

IL CASO RIGUARDA MIA NIPOTE ELENA

Gentilissima Silvia, innanzitutto la ringrazio della disponibilità che mi ha dimostrato al telefono.
Vedo di sintetizzarle quanto già le ho anticipato. Conoscendo Valdo non sto ad allegare i diversi esami tipo gastroscopia, istologico, TC. Trattasi di mia nipote Elena anni 46 peso Kg 49,8 per 1,72 di altezza, Kg oggi 50,5 ma non è mai stata in vita sua più di 55 Kg.

NON STOMACO MA WATER INTASATO A INIZIO LUGLIO

Primi sintomi a novembre scorso con tre puntate al pronto soccorso e cure farmaceutiche che non conosco. Sono venuta a conoscenza della situazione di sofferenza solo l’ultima settimana di giugno, quindi ho invitato mia nipote a casa mia ed ho visto la sua gastroscopia del 4 luglio, con stomaco pieno di residuo di cibo delle 24 h precedenti. Mi sono detta che questo stomaco è un water intasato per cui, se ci butto dentro altri cibi solidi, intaso ancora di più.

STENOSI PILORO E INFIAMMAZIONE ESOFAGO

La gastro dichiarava stenosi del piloro e mia nipote durante l’indagine diagnostica sentì dolore, causa infiammazione a tutto l’esofago. Il medico dovette far pressione attraverso il piloro, all’estrazione del tubo venne emesso sangue, si pensa dovuto al raschiamento in trachea. Abbiamo intrapreso, la prima settimana di luglio, un’alimentazione inizialmente di soli centrifugati.

MENU RIMEDIALE DELLA PRIMA SETTIMANA DI LUGLIO

Il menu comprendeva al mattino spremuta di arance, in tarda mattinata centrifugato di ananas, a pranzo centrifugato di sedano, di carote, di mela, di zenzero, più un avocado maturo al cucchiai, nel pomeriggio anguria, a cena idem come pranzo, più crema di anacardi fatta da mia nipote con basilico, olive, aglio. Durante la giornata infuso di the rosso Rooibos. Sera decotto di radice fresca di zenzero.

MENU RIMEDIALE DELLA SECONDA SETTIMANA

Nella seconda settimana, in seguito all’acquisto di un estrattore, abbiamo seguito la stessa alimentazione, inserendo però cipolla, pomodori, aglio col metodo di estrazione, più aggiunta di semi di chia, cumino nero, curcuma, ai beveroni di pranzo e cena. Bacche di goji durante la giornata.

RISULTATI ECCEZIONALI AI QUALI I MEDICI NON HANNO RISERVATO ALCUNA CONSIDERAZIONE

Dopo due settimane di codesta alimentazione Elena ha acquisito circa mezzo chilo e si sente in forza, non accusa dolori, le funzioni intestinali si sono regolarizzate e non si può più parlare di feci caprine.
Notti disturbate da parecchie visioni oniriche con riduzione del tempo di riposo. In pratica dorme e sogna cibo. Dopo appena tre giorni, della prima settimana di codesta alimentazione, assenza di dolori al ventre, assenza di vomito, ottimo umore, ricca di energia. Quanto sopra descritto, sono le azioni intraprese in famiglia ma la diagnostica nel contempo ha fatto il suo corso.

TC ADDOME SUPERIORE ED INFERIORE (S.E.C.C.) DEL 17 LUGLIO

Non significative lesioni focali a carico dei parenchimi splenico, pancreatico, surrenalico e renale sinistro, con piccola cisti renale destra. Non macroscopiche formazioni litiasiche calcifiche a carico dei reni e della milza. Vescica priva di significativi ispessimenti parietali ed impronta dall’utero, inomogeneo. Minima imbibizione fluida nel Douglas. Sovradistensione dello stomaco, reperto abbinato ad un netto ispessimento delle pareti della regione antro-pilorica e che necessita di correlazione clinico-strumentale

MESSAGGIO SBRIGATIVO DEL CHIRURGO ALLA ELENA E PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO

“Lei deve ringraziare che l’ulcera è localizzata al piloro e che data la sua magrezza è stata rilevata alla palpazione del ventre da parte del suo medico di base. Si è potuto diagnosticare in tempo, perché da qui ad un anno avremmo dovuto dire che non era più operabile mentre oggi con un intervento chirurgico di asportazione del piloro risolviamo tutti i pericoli che potrebbero derivare dalle cellule “ad anello con castone”. Inoltre va detto che durante la gastroscopia è stato prelevato un campione per cui potremmo aver lasciato un piloro non cicatrizzato”. Quindi il chirurgo oncologo provvedeva alla preparazione di mia nipote all’operazione. Sono di oggi tutte le varie analisi preoperatorie, lunedì 21 luglio il ricovero e mercoledì 23 luglio l’intervento.

DOMANDE URGENTI DI MIA NIPOTE

1) Corro veramente il rischio di una emorragia devastante? Se sì magari a causa di una botta fisica al ventre, o per l’alimentazione?

2) A quali inconvenienti vado incontro senza piloro? Il chirurgo ha detto che non si può pensare di alimentarsi di soli centrifugati per tutta la vita.

3) Che cosa posso mangiare oltre a ciò che già assumo (sopradescritto) perché la mia ulcera si cicatrizzi e le cellule maligne spariscano?

4) Tutta questa fretta è dovuta allo stato grave? È forse la sollecitudine di un bravo chirurgo oncologo e del suo staff?

ACCANIMENTI E PRESSIONI INCREDIBILI DA PARTE DEL CHIRURGO

Il chirurgo ha affermato che, dopo la gastroscopia del 4/07/2014 ed il rifiuto di Elena di farsi ricoverare lo stesso giorno, egli non ha dormito la notte per averla lasciata libera di andare a casa, certo che sarebbe corsa al pronto soccorso causa vomito. Il reparto chirurgico ha telefonato più volte per sollecitare la colonscopia. Ma la Elena, dopo aver risolto il problema dello stomaco intasato e dopo la sua cospicua ripresa energetica, non voleva più sottoporsi ad esami invasivi e quindi le hanno proposto la TC che è stata eseguita ieri 17/07/2014 con la decisione di intervento mercoledì prossimo.

IL PILORO APPARTIENE ALLA ELENA ED È SOLO LEI CHE DEVE DECIDERE IN PIENA LIBERTÀ ED IN ASSENZA DI PRESSIONI DA PARTE DI CHICCHESSIA

Grazie se riuscirà a dare il suo parere ad Elena. Io lo conosco già, essendo una sua lettrice da oltre 5 anni. Ma mia nipote ha conosciuto il Dr Vaccaro solo 15 giorni orsono ed è lei che deve decidere, il piloro è suo e la sua salute pure. Da parte mia posso solo dirle grazie del bene immenso che diffonde a piene mani, Dio la benedica.
Piera Cogno

*****

RISPOSTA

Ciao Piera e ciao Elena. Ho fortunosamente letto la mail il 20 Luglio alle nove di sera, e la Elena dovrà decidere entro domattina presto, se non lo ha già deciso, quale strada prendere. Ovvio che queste decisioni non si prendono a cuore leggero. Ma si devono comunque prendere.

NESSUNA FRETTA E NESSUNA SOTTOMISSIONE, VISTO CHE BASTA UNA TELEFONATA PER CANCELLARE L’APPUNTAMENTO CON L’OSPEDALE

Nessuna fretta però. Nessuna pressione però. Elena è sovrana assoluta di se stessa. Nessuno al mondo ha il diritto di sostituirsi a lei, poco importa chi è, poco importa se è un irreprensibile e abile chirurgo o se è uno scalcinato filosofo della salute. Ma qui mi pare che qualcuno stia già giocando le sue carte in modo non del tutto lineare e trasparente.

RILASSIAMOCI E RIVEDIAMO ASSIEME DI COSA SI PARLA

Il piloro, dal greco pyloros o guardiano della porta, è un organo appartenente all’apparato digestivo, ed è situato nella parte più bassa dello stomaco. È circondato da un anello muscolare, lo sfintere pilorico. È caratterizzato da una disposizione a valvola della mucosa che ne ricopre la parete interna. Rappresenta anatomicamente l’orifizio inferiore dello stomaco. Al termine della digestione gastrica, il piloro si apre per permettere il deflusso del chimo nel duodeno. I movimenti di apertura e chiusura sono regolati da fattori umorali e nervosi. La valvola pilorica non consente il reflusso del materiale duodenale nella cavità gastrica, tranne il caso di patologie particolari. Si trova a livello della prima vertebra lombare, quando il corpo è in posizione supina e lo stomaco è vuoto.

CHE SIGNIFICA LA STENOSI DEL PILORO

La stenosi del piloro è una patologia tipica dell’età pediatrica e interessa prevalentemente bambini tra la terza e la decima settimana di vita, con una incidenza di circa 3 casi ogni mille nati. La stenosi pilorica può colpire anche gli adulti, ma si tratta di un fenomeno piuttosto raro di natura funzionale, che è dovuto a uno spasmo della muscolatura dello sfintere pilorico più che a vera e propria ipertrofia.

CAUSE DELLA MALATTIA

La causa dello sviluppo della stenosi ipertrofica del piloro non è a oggi conosciuta ma appaiono sicuramente implicati fattori di tipo diverso. La disfunzione non è presente alla nascita, ma si sviluppa successivamente. Nei bambini con stenosi pilorica sembra sia presente una anomala innervazione muscolare. Inoltre sono stati evidenziati elevati livelli sierici di prostaglandine, sostanze ormonosimili derivate dagli acidi grassi essenziali linoleico e linolenico, e ridotti livelli sia di ossido nitrico che di sintetasi pilorica che genera l’ipertrofia muscolare liscia del piloro. Inoltre la stenosi del piloro si associa a diversi quadri patologici come la gastroenterite eosinofila, la sindrome di Apert, la sindrome di Zellweger, la trisomia 18, la sindrome di Smith-Lemli-Opitz e la sindrome di Cornelia de Lange.

COME SI MANIFESTA E COME SI CURA IN TERMINI MEDICI

I principali sintomi della stenosi del piloro, da non confondere con il reflusso gastroesofageo, e i problemi di cardias, sono 1) Vomito violento, 2) Gonfiore localizzato nella parte superiore destra dell’addome, 3) Perdita peso per le ripetute crisi di vomito, 4) Ostruzione che impedisce al cibo di passare dallo stomaco al duodeno. La maggioranza dei casi la stenosi pilorica si cura con un intervento chirurgico. Risultati positivi si ottengono talvolta anche con una terapia a base di preparati antispastici.

IL CORPO UMANO NON È PER NIENTE UN CRETINO O UN INCOMPETENTE

Nella visione olistica, naturopatica ed igienistica, non riteniamo mai casuale e strano che avvengano certe cose o che si soffra di certi disturbi. Ovvero il nostro corpo, molto più intelligente di quello che si è sempre pensato, non commette errori o esagerazioni immunitarie chiamate auto-immuni, ma reagisce in modo sensato a problemi derivanti dalla sfera fisica, psichica, emotiva in modo perfettamente coerente. In questo senso andrebbe verificato lo stile di vita in senso interiore ed esteriore del soggetto, o del genitore nel caso di bimbi piccoli, per poi facilitare il cambiamento attraverso strategie psicologiche e comportamentali e l’aiuto di rimedi naturali.

QUALI I RIMEDI NATURALI

Possono essere impiegati proficuamente i prodotti con proprietà emollienti e cicatrizzanti, in modo da velocizzare ancor più il riequilibrio della funzionalità delle mucose del digerente. Nella scelta, è comunque meglio evitare le preparazioni con alcol, tipo estratti idroalcolici o tinture madri, per non irritare ulteriormente le mucose, preferendo invece le estrazioni acquose. Molto indicate sono la liquirizia, in decotto, aloe vera, mirtillo e incenso, malva, altea e piantaggine in parti uguali in tisana, macerate a freddo per molte ore, camomilla e calendula anch’esse in tisana, argilla verde un cucchiaino mescolato a lungo in mezzo bicchiere di acqua prima dei pasti, fico gemmoderivato, acidi grassi essenziali omega 3. Vanno aboliti grassi e fritti, alcolici, fumo e farmaci antinfiammatori non steroidei, ossia i cosiddetti FANS, tra cui l’aspirina. I medicinali oggi più prescritti, gli inibitori di pompa protonica e gli antiacidi, hanno effetti collaterali anche notevoli, soprattutto quando vengono usati a tempo indefinito.

ALIMENTI PREZIOSI

Esistono poi alcuni alimenti preziosissimi per i loro benefici effetti cicatrizzanti, quali carota, patata e, soprattutto, cavolo. Cicatrizzano anche il peperoncino rosso piccante, lo zenzero-radice pelata e l’aglio. Il succo centrifugato di questi ortaggi, un bicchiere 15 minuti prima dei pasti, diventa risolutivo nel giro di due settimane. Frazionare la quantità quotidiana di cibo in almeno 6 mini-spuntini da consumare nel corso della giornata è utile per tamponare gli acidi e per ridurre la pressione intraddominale.

VEGETALI AMICI

Piante amiche nelle dispepsie di vario genere sono acetosa, ananas, arancia, cavolo, cavolino Bruxelles, cece, lupino, cipolletta, finocchio, lampone, melanzana, orzo, pesca, patata, pompelmo, porro, prezzemolo, rabarbaro, rafano, ravanello, ribes, sedano, topinambur, uva e zucca.

LA COMPONENTE EMOTIVA

Per quel che riguarda invece la componente neurovegetativa, va detto che il reflusso si rinviene spesso in persone ansiose o comunque emotive. La secrezione acida nello stomaco dipende infatti dall’ipotalamo, molto sensibile agli effetti dello stress. Basilare dunque che, a completamento di alimenti e tisane e pacchetto-salute di tipo igienistico, basato su aria, sole, movimento, attivazione cutanea, autostima, pensiero positivo, ci sia anche un reale cambiamento interiore nel soggetto interessato.

FATTORI CHE GIOCANO UN RUOLO NEGATIVO

La causa principale di tutte le affezioni dello stomaco e delle zone limitrofe come il piloro è data dalla alimentazione innaturale ed irrazionale, la quale sottopone l’apparato digerente a sforzi laboriosi che irritano e congestionano le pareti di stomaco e intestini. Anche l’eccessivo lavoro intellettuale, la mancanza d’aria pura e di esercizio fisico sono agenti causanti della cosiddetta dispepsia.

A VOLTE VANNO BENE ANCHE LE MELE COTTE

Sopprimendo le cause sopra accennate, e con una vita igienica e tranquilla, si effettua il primo passo importante verso la normalizzazione. Le malattie dell’apparato digerente si curano meglio dal di fuori che dal di dentro. Frutta cruda, insalata e mandorle dolci sono i migliori alimenti per chi ha problemi e ulcerazioni. Se gli stomaco e gli intestini sono talmente degenerati da non tollerare tale dieta, si comincerà con le mele cotte e le pere cotte per arrivare poi al crudo.

LE EMORRAGIE SI RISOLVONO

Se nelle evacuazioni fecali vi sono di sangue color caffè vuol dire che l’emorragia è intestinale. Al prodursi di emorragia stage calmi e non andare in panico. Rispettare assoluta immobilità coricati a letto, con cataplasma di fango sul ventre. Niente cibo per i primi 2 giorni ma bere solo acqua a piccoli sorsi, alternata a tisana di coda cavallina e fiori di arnica.  Il terzo giorno si passa a centrifugati di lattuga, mele, mandorle, carote, uva, alternati a 3-4 tazzine di tisana di coda cavallina o equiseto e fiori di arnica. Per 10 giorni si va con questo tipo di alimentazione liquida. Al tredicesimo giorno il malato comincerà a nutrirsi con ricotta e yogurt due volte al giorno, con, al pranzo di mezzogiorno soltanto, passati di verdure, brodi vegetali, zucca, patate, semola di grano, orzo, avena e mais. Dopo un mese si passa alla dieta normale e completa.

SMETTIAMOLA DI GIOCARE LA CARTA DEL TERRORE

Non ho davvero capito le paure e le sollecitazioni unilaterali che i chirurghi intendono ingenerare nella Elena. Emoraggie devastanti? Centrifugati a vita? Fretta dovuta alla gravità della situazione?
Senza piloro si vive addirittura meglio? Una valanga ignobile di cose senza senso. Si limitino i cari chirurghi a fare il loro lavoro, attivandosi e dando il loro servizio quando il paziente decide di rivolgersi a loro e non prima. Ovvio che questo appello cadrà nel vuoto. Loro sono nel libro paga dell’ospedale, e spesso anche in quello di Big Pharma.

PARLIAMO DECISAMENTE UN’ALTRA LINGUA

Rinuncino una buona volta di fare i venditori accaldati di se stessi e delle loro terapie! Lascino il diritto di decidere liberamente sulle sorti del proprio corpo alle persone, senza rincorrerle, redarguirle, terrorizzarle, traumatizzarle, ipnotizzarle. Primo non nuocere, secondo La Natura è Sovrana Medicatrice di tutti i mali, terzo, il bisturi è il simbolo del fallimento della medicina, tutti verbi e concetti che non appartengono al loro effimero dizionario!

Valdo Vaccaro

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AGGIORNAMENTO DEL 22/7/2014

PURTROPPO HANNO VINTO LORO

Buonasera Valdo e buonasera Silvia. Grazie innanzitutto per quanto avete fatto. Ho avuto il cambio e sono appena rientrata dall’ospedale. Purtroppo hanno vinto loro. Loro, quelli della migliore sanità al mondo. Elena alla fine è capitolata e ieri mattina ha deciso per l’intervento. Dopo un colloquio di mezz’ora con il chirurgo oncologo alla fine ha accettato il ricovero, domani quindi sarà operata e leveranno il piloro ulcerato, lo manderanno a Torino per l’esame istologico e vedremo se ci sarà la conferma delle cellule maligne.

LA PERDITA DI MIO FRATELLO

A mio fratello, papà di Elena, nel 1992 fecero un bel 7 nella schiena per neoplasia al polmone che poi si rivelò non essere tale. Tutti contenti che non fosse cancro ma lui rimase con postumi, non dovuti al presunto cancro al polmone bensì all’intervento. Nel 2008 per un’artrite si sottopose a cure folli a base di cortisone, lasix e metotrexate. Oggi nessuno mi può levare dalla mente che tutti quei veleni gli distrussero il sistema immunitario, il fegato, il pancreas e cos’altro ancora. Aveva 67 anni. Inoperabile dissero, ed in 15 giorni se ne andò. Purtroppo nel 2008 non conoscevo ancora il dr Vaccaro altrimenti mio fratello avrebbe anche potuto cavarsela.

NIENTE PIÙ MEDICI E NIENTE PIÙ MEDICINALI

Ed io mi feci un’opinione della categoria medico-chirurgica-sanitaria che mi ha fatto bandire tutte le medicine e tutti i medici. Poi un giorno grazie ad un amico incontrai in rete Valdo e divenni vegana, con questi risultati commentati sul mio blog personale, in un post del 2012. Grazie dunque per i complimenti, ma il merito va tutto a lui, Valdo. Io mi sono limitata a diffondere i suoi post con le sue tesi. Da perlomeno un ventennio non seguivo diete, ero una buona forchetta come si dice, buongustaia di tutti i migliori piatti della cucina piemontese.

MI ERO RIDOTTA DAVVERO MALE

Nel marzo 2011, mi sono ritrovata:

  • A non poter più scendere le scale senza avere un conato di vomito ad ogni scalino,
  • Ad aver timore di prendere l’auto per il danno che avrei potuto recare agli altri ed a me stessa, visto che la torsione del collo mi procurava vertigini tali da perdere non solo l’equilibrio ma anche il controllo dello stomaco,
  • A sentirmi improvvisamente inabile e vecchia, e la cosa non mi andava proprio giù.

UN AMICO MI AVEVA PARLATO DI VALDO NEL 2009

Ebbene, ricordai un lungo viaggio in auto, nell’autunno del 2009, con un amico che mi aveva parlato lungamente di Valdo Vaccaro e dei suoi suggerimenti, che applicati facevano sparire certi disturbi che subentrano con l’età. All’epoca io non avevo problemi gravi ed invalidanti ma sicuramente l’acidità del mio sangue era in agguato da tempo. Non mancavano segnali e moniti del corpo.

  • Mani indolenzite dai crampi al risveglio,
  • Dita deformate e iperdelicate, e solo sfiorarle mi recava un vivo dolore, e solo una stretta di mano vigorosa mi faceva sobbalzare,
  • Digestione lunga, con acidità di stomaco placata mediante Malox a colazione, pranzo e cena.

LETTURA TESINE E COERENTE APPLICAZIONE

Quando il mio corpo mi prese a sberle per averlo così maltrattato mi feci una full-immersion di moltissime tesine valdiane e drasticamente tolsi dalla mia dieta caffè, the, bevande gassate, zucchero, pane, pasta, formaggi, qualsiasi tipo di carne fresca o insaccata. Tre giorni di digiuno e poi ripresa alimentazione con soli agrumi a colazione, pranzo e cena. Dopo una settimana ripresi a mangiare soltanto frutta e verdura rigorosamente cruda, fino a saziarmi.

HO RITROVATO ME STESSA

Oggi salgo e scendo le scale, torno a guidare girando il collo a destra e manca, le dita delle mani non mi fanno più male e pare che quella che poteva essere un inizio di artrite deformante si sia fermata.
Esami non ne ho fatti. Preferisco sentire il mio corpo. Se non mi dà segnali di disagio non vedo perché fare esami e aggravare costi al Sistema Sanitario Nazionale. Ora non ho più tempo da sprecare, ho i nipotini che mi attendono all’uscita di scuola. Ma se ne volete sapere di più leggete il blog regolarmente.

CEDIMENTO ALLA TRADIZIONE DEL BISTURI FACILE

Dovevo a lui questa mia testimonianza, visto che ha lavorato, per dare una risposta a mia nipote, domenica scorsa. Elena non ha letto in quanto io ho aperto la posta solo questa sera ed ormai lei ha scelto la sua strada. Farò del mio meglio, affinchè non ceda alle cure chemioterapiche. Conoscenza e consapevolezza, ecco di che cosa dobbiamo nutrirci quando stiamo bene. Quando si è invece preda della malattia, si diventa zimbelli del “Se non ti operi muori” e si finisce per cedere alla tradizione del bisturi facile.

TROPPA GENTE RESTA IMMERSA NELL’IGNORANZA

Se mia nipote ne esce bene abbiamo in testa un piccolo progetto per divulgare nella nostra zona la scienza che Valdo ha donato a tutti noi che giriamo in rete. Troppa gente rimane nell’ignoranza mentre potrebbe vivere meglio ed in salute. Rinnovo il mio ringraziamento e spero di incontrarvi presto. Cordialmente.
Piera

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RISPOSTA

Ciao Piera. Ti sono grato per la testimonianza e per il tuo prodigarti. La preparazione scientifica, accoppiata a uno spirito giovane e spumeggiante, nonché alla determinazione e all’entusiasmo adottati nel superare e vincere le tue difficoltà, rappresentano una magnifica lezione igienistica per tutti.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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