LETTERA
STANCHEZZA E DEPRESSIONE CON LE DIETE BASSO-PROTEICHE E PRIVE DI INTEGRAZIONI
Buongiorno! Ho letto tutte le sue tesine e vorrei avere il piacere di capire il motivo per cui io, che soffro di stanchezza, mancanza di concentrazione, scarsa memoria e leggera depressione, quando mi cibo con poche proteine la mia situazione peggiora moltissimo. Invece, con grandi quantità di proteine animali, oppure con integratori di aminoacidi, la mia energia migliora in modo impressionante, la mia concentrazione è perfetta e la mia memoria è sorprendente.
HA DAVVERO SENSO CHIAMARE VELENI GLI INTEGRATORI?
Eppure stando alle sue tesine ingerirei veleno. Come mai? Potrebbe essere qualche alimento che mi disturba, oppure secondo lei è un sintomo depressivo? Cosa mi consiglia? Grazie.
Nicola
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RISPOSTA
I SENSORI E I MECCANISMI REATTIVI DEL NOSTRO CORPO NON TRADISCONO
Ciao Nicola. Il nostro corpo non è evidentemente un assemblaggio disordinato o comunque inerte di organi e di liquidi e di pensieri. Parliamo di una macchina super-sensitiva, intelligente e reattiva, dotata di sensori e recettori, di antenne e neurotrasmettitori. Ogni cosa che pensiamo, diciamo e facciamo comporta conseguenze. Ogni cosa che accade intorno o dentro di noi produce degli effetti e dei sintomi.
OGNI SOSTANZA SUBISCE UN PROCESSO SELETTIVO
Ogni sostanza che viene a intimo contatto con noi, in particolare ogni materiale ingerito, viene sottoposto a rapido esame selettivo dal nostro sistema ghiandolare ed immunitario, prima ancora di subire i filtraggi, gli smembramenti chimici, le ricomposizioni, i rimescolamenti, le assimilazioni, i collocamenti, le procedure, i depositi temporanei, le trasformazioni e le espulsioni, caratteristiche di un organismo funzionante.
IL VELENO MASCHERATO DA CIBO IMBROGLIA LE CARTE E TROVA ACCESSO TEMPORANEO
Il veleno mortale scatena ovviamente crisi eclatanti, vomiti, diarrea, svenimenti e altro ancora. Il veleno mascherato da cibo trova invece dei pertugi e degli accomodamenti temporanei, ma prima o poi, con le buone o le cattive, durante il ciclo circadiano notturno, o grazie alle nostre scelte virtuose in fatto di cibi vitali e crudisti, o grazie ai nostri digiuni, o grazie a chelazioni di vario tipo, deve essere estromesso ed allontanato dal corpo.
CIBO NUTRIENTE O VELENO DA ESPELLERE? NON ESISTONO VIE DI MEZZO.
Ogni materiale ingerito subisce una valutazione precisa e immediata, una specie di verdetto biochimico inappellabile. Cibo buono, cibo amico, cibo compatibile, cibo adatto, cibo self, cibo digeribile ed assimilabile? Oppure cibo pessimo, cibo ostile, cibo antagonista, cibo disadatto, cibo non-self, cibo indigeribile e non assimilabile? In altre parole, cibo o veleno? Non ci sono vie di mezzo. Il cibo viene accettato ed elaborato secondo i criteri metabolici del nostro corpo. Il veleno viene isolato e spedito per direttissima agli organi emuntori per una rapida eliminazione, coinvolgendo sangue, linfatico, fegato, cistifellea pancreas, milza, intestino, reni, pelle e polmoni.
I MINERALI NON SMINUZZATI DALLA FUNZIONE CLOROFILLIANA CREANO GROSSI PROBLEMI
Solo che alcuni veleni ad elaborata eliminazione non trovano facile via espulsiva. I glomeruli renali, ad esempio sono giustamente gelosi della propria funzionalità, per cui si rifiutano di prendersi carico del ferro inorganico e dei sali minerali inorganici tipici degli integratori sintetici, delle verdure stracotte, delle acque minerali ad alto tenore di residui e di ioni minerali. Se lo facessero, verrebbero intasati e corrosi. Ecco allora che rimandano tali sostanze alla maggiore centrale biochimica del corpo chiamata fegato. E il fegato non può fare altro che depositare questi inquinanti nelle intercapedini, sotto le sostanze lipidiche e persino nel cervello.
DEPURARE IMPLICA COSTI ELEVATI
Questi tentativi di depurazione, queste operazioni detossificanti ed escretorie non sono semplici e non sono gratuite. Esse implicano pesante stress per l’intero sistema. Non a caso innescano decise intensificazioni cardiache, come quando una vettura si ritrova a dover affrontare una ripida salita, per cui occorre cambiare marcia e procedere in accelerazione e ad alto numero di giri.
ESISTE UNA TENDENZA IRRESISTIBILE DEL CORPO A LIBERARSI DEI VELENI INTERNI, MA PER FARLO SERVE FORZA ESPULSIVA, FORZA IMMUNITARIA
Ebbene, questo è quanto accade alimentandosi con cibi carnei, con cibi alto-proteici, con integratori sintetici, con sostanze alcoliche e nervine, con materiale di tipo stimolante. Stimolo e alimentazione virtuosa non sono per niente la stessa cosa. È un po’ come il caffè e il the, il fumo e l’alcol, il minerale inorganico e lo zucchero raffinato, il farmaco e l’integratore, il dolciume e l’alimento-spazzatura. L’organismo li riconosce come sostanze inadatte e cerca subito di espellerle in regime di accelerazione, di tachicardia, di temperatura e pressione incrementate.
VIETATO FINIRE COME DEI CAVALLI ESAUSTI
Questa situazione spinta ed eccitata dà sicuramente la sensazione di caldo, di forza, di energia, tipica poi di ogni sostanza dopante. Trattandosi però non di cibo costruttivo ma di sostanza velenosa che crea dipendenza e crea ulteriore domanda di dosi incrementate, ci si ritrova ben presto in condizioni di squilibrio e di penuria, ovvero in condizioni di depressione. Finiamo insomma come il cavallo che corre sì sotto lo schioccare della frusta o col supporto della pastiglia, ma che diventa ben presto un cavallo stanco, un cavallo esausto e privo di risorse.
I RIMEDI NATURALI ESISTONO E VANNO CERCARTI CON DETERMINAZIONE
Consigli per risolvere in modo costruttivo e non dopante le tue crisi di debolezza e di concentrazione?
Nulla di meglio che applicare con coerenza il nostro pacchetto-salute che contiene tutti gli ingredienti adatti a massimizzare la resa del corpo. Arrivaci magari per gradi e in modi non traumatici. Punta pure a una dieta di transizione, a una politica del passo dopo passo. Devi semplicemente catturare maggiore forza energetica e radiante dagli alimenti vivi ed infrarossi della scala Simeton. Devi semplicemente assorbire maggiore forza elettromagnetica dal sole. Devi camminare di più e respirare meglio, in modo più profondo e addominale.
Valdo Vaccaro
La spiegazione del tuo quesito è piuttosto semplice: il nostro organismo cerca continuamente e in qualsiasi situazione di perseguire il proprio equilibrio (omeostasi) adattandosi alle condizioni vigenti nella situazione data, che nel tuo caso sono quelle di un onnivoro che mangia bistecche e beve caffè ecc., dunque condizioni non certamente virtuose dal punto di vista igienista. Se però tu modifichi queste condizioni correnti variando significativamente la tua dieta in senso vegan-crudista, quell’equilibrio si rompe e l’organismo si mette alla ricerca di uno nuovo che in questo caso (visto che la variazione è di carattere virtuoso) sarà di livello superiore. La rottura dell’equilibrio si manifesta attraverso disturbi e affezioni di varia natura come ad esempio quelli che tu lamenti, che il corpo utilizza in funzione di disintossicazione del vecchio carico tossico e di riparazione cellulare/tissutale/funzionale. Il tuo corpo è in grado di auto curarsi, se gliene dai la possibilità: questo non può succedere finchè mantieni le tue vecchie abitudini (in questo caso il tuo organismo cercherà di restare in equilibrio, finchè ne sarà capace e cioè finchè non incoccerà in qualche patologia degenerativa, magari anche fra qualche decennio o forse prima), mentre succede eccome quando si adotta una dieta frugivora (per la quale siamo costruiti da madre natura), che ha una doppia funzione: ti fa risparmiare un sacco di energia digestiva e ti carica di tanta nuova energia vitale, energie tutte che il corpo utilizza a piene mani per mettere in atto tutti i necessari processi guaritivi (scarico tossico e riparazioni) del caso.
Processi di guarigione che però non sono indolori, ma che anzi si sostanziano in qualche forma di malattia, più o meno rognosa e lunga secondo lo stato di debilitazione dell’organismo. Ovvio che ci sarà una bella differenza fra un ventenne ancora nel pieno del suo vigore, e un cinquantenne infartuato: i processi riparativi saranno profondamente diversi nei due casi, molto più bisognoso di interventi riparativi il povero cinquantenne, ma il concetto vale anche per il ventenne, anche lui avrà le sue piccole crisi, il corpo non si adatta all’istante. Molti igienisti neofiti scrivono a Valdo chiedendo perché non guariscono subito (anzi registrano peggioramenti) nonostante l’adozione della dieta igienista; temono di commettere chissà quali errori: magari qualche errore lo commetteranno pure, ma non è nei loro errori che sta la spiegazione dei loro disturbi, ma nella detox che la nuova dieta ha suscitato, ovvero nelle crisi eliminative/riparative che essi dovranno imparare a gestire nel modo più efficace e intelligente.
Francesco, visto che sei cosi informato sulla disintossicazione: è possibile che questa produca tra i suoi effetti un forte gonfiore addominale. Te lo chiedo perchè da quando sono vegetariano, mi sento molto più gonfio, e i giorni che mi alimento a sola frutta addirittura mi peggiora il disturbo. Oppure è un problema di fermentazione intestinale?
Grazie
Il gonfiore addominale è il più tipico dei sintomi della detox, ed è provocato dall’iperproduzione di bile che si verifica quando si è in fase depurativa (la bile, guarda caso, non serve solo a digerire i grassi ma anche a solubilizzare e ad estrarre le tossine dal sangue): succede allora che la bile (prodotta dal fegato), risalendo fino all’intestino tenue e in parte anche allo stomaco, finisca col suo contenuto altamente alcalino per compromettere la digestione del cibo, anche quello più innocente e facilmente digeribile, come la frutta (che però è anche altamente depurativa e quindi iperproduttrice di bile); di qui insomma tutta una serie di disturbi gastrointestinali (pancia gonfia con meteorismo addominale), destinati naturalmente col tempo a passare, ma inizialmente quasi sempre presenti come male necessario, direi persino beneaugurante.
E’ anche vero che i problemi intestinali sono spesso molto più complicati di quelli di un semplice (comunque sempre antipatico e più o meno problematico, si pensi all’ascite) gonfiore addominale. Molto spesso l’intestino di un onnivoro è piuttosto disastrato, si pensi all’atrofizzazione dei villi intestinali (intestino tenue), alle varie problematiche del colon-retto, ai problemi ormonali che a loro volta interferiscono con le funzioni intestinali ecc. ecc. L’intestino cioè è già incasinato di suo da patologie diverse di carattere degenerativo, che ovviamente si riflettono in una serie di disfunzioni e di sintomi spiacevoli di varia natura. Con la dieta frugivora succede quindi che i disturbi intestinali finiscono per aumentare ancora di più, e non si capisce bene fino a che punto siano dovuti ai vecchi problemi degenerativi o agli effetti recenti della detox. Poco male, però, perché quando si è in detox il corpo inizia a mettere in atto tutti i necessari processi di guarigione (anche quelli relativi alle vecchie patologie degenerative, nella misura in cui non siano irreversibili; si pensi ad esempio al completo rinnovo dei villi intestinali). E’ chiaro che questi processi saranno tanto più efficaci e completi quanto più saremo in grado di offrire al nostro corpo le condizioni più adatte per l’autoguarigione, condizioni, come si sa, che possono variare fra un soggetto e l’altro: per un soggetto, ad esempio, la dieta valdiana (con una robusta presenza di cereali/legumi) può essere sufficiente a risolvere ogni problemi d’intestino, mentre per un altro soggetto (come nel mio caso e di tanti altri) una simile dieta non basta a garantire condizioni idonee alla guarigione ed occorre fare un passo più in là, in direzione della completa eliminazione dei cereali, a cui molti di noi sono intolleranti.
Insomma la casistica è molto varia e ognuno deve cercare di sbrogliarsela da sé, sapendo però che la soluzione esiste e va cercata: il percorso potrà essere breve e semplice (basta la dieta valdiana), oppure potrà essere più lungo e rognoso, fino magari a scoprire che solo rinunciando ai cereali si riesce a venirne a capo. In bocca al lupo.
Nella risposta si parla di veleni che si mascherano da sostanze virtuose e di alimenti dopanti. Ecco un bell'esempio fresco fresco appena fattomi da un tizio che vende macchine e che appena mi vede mi chiede subito se voglio un caffè. Gli ho chiesto quanti ne beveva al giorno e mi ha risposto circa 8, a seconda dei casi. Due domeniche fa è stato invitato ad andare a pesca da amici. Essendo il lago fuori mano, la sera prima ha telefonato ad uno dei suoi compari per chiedere se doveva portarsi il caffè o meno. E' stato rassicurato dal fatto che da quelle parti, non troppo lontano, c'era un bar. Ok, no problem! La mattina successiva è arrivato tutto pimpante al lago, ma dopo un'oretta si è mosso con gli altri per raggiungere il bar, preso dalla voglia del caffè. Peccato per lui che ha trovato chiuso. E ha dovuto trascorrere tutta la mattina senza il suo veleno mascherato da elisir. Mi ha raccontato:"Guarda, Roberto, non puoi capire che ore ho trascorso! Non mi reggevo in piedi e sono stato preda di tremori e forte depressione!!" Mentre rievocava l'episodio, sembrava tornare a soffrire. Naturalmente appena tornato a casa, bianco cadaverico, si è subito tragugiato due bei caffè forti e neri. Si è ripreso alla grande in poco tempo.
Allora, qui siamo in un chiaro esempio di malessere e benessere successivo che sono completamente senza relazione con il reale stato di salute del proprio organismo. Voglio dire che lo stare bene del pomeriggio non è affatto sintomo di salute, così come il malessere della mattina non vuole realmente dire che la salute fosse realmente compomessa rispetto a qualche ora prima. Domanda : siamo sicuri che la dieta alto proteica dà vero benessere a Nicola e l'altra lo porta ad un peggioramento? E' un pò quello che hanno spiegato Valdo e Francesco.
Grazie Francesco, non sapevo che in fase detox ci fosse iperproduzione di bile. Questo forse spiega il mio gonfiore. Quindi vuoi dire che seguendo la dieta "Valdiana" non riuscirò mai a pulirmi sufficentemente e quindi avrò sempre questo gonfiore latente? E se passassi a sola frutta, secondo te quanto mi ci vorrebbe per sgonfiarmi finalmente un pò?
Grazie anche ad Arvo per la storia che ha raccontato; infatti paradossalmente, i giorni che mangio "peggio" ho meno disturbi di quando vado a frutta, evidentemente perchè viene interrotta la detox con i suoi spiacevoli effetti.
l'iperproduzione di bile non è una mia invenzione, è uno strumento di guarigione cui fa ricorso il nostro sistema immunitario quando mettiamo il nostro corpo in condizione di autoguarirsi: una di queste condizioni è la dieta a base di frutta (e verdura); anche la dieta valdiana costituisce una buona condizione di autoguarigione, a condizione tuttavia che il soggetto non sia intollerante ai cereali, nel qual caso è facile incorrere in qualche problema intestinale (diverso dal gonfiore). Quindi nel tuo caso, Giovanni, si tratta di stabilire se è solo una questione transitoria di detox da iperproduzione di bile, che prima o poi finirà (sono cose che succedono, non ci si deve spaventare, certo se si smette di mangiare frutta e verdura e si torna alla bistecca o al riso in bianco la detox sparisce alla svelta, ma in questo modo non si fanno passi avanti verso la vera guarigione, quindi meglio insistere con la dieta virtuosa pur con l'inconveniente del gonfiore, magari si può cercare di alleviare il disturbo aumentando la quota di verdura cotta amidacea); o se invece c'è anche un problema di intolleranza nei confronti dei cereali. Per stabilirlo non resta che provare: se vedi che la dieta valdiana non basta a rimetterti in sesto, probabilmente non ti resterà che fare come me, eliminare cioè i cereali e stare a vedere se le cose finalmente si sistemano. Io ci ho messo quasi un anno (dopo l'eliminazione dei cereali) per rimettere in sesto il mio intestino, magari una persona più giovane e meno disastrata di me può fare anche prima, però in genere i problemi intestinali non hanno una rapida soluzione (il completo rinnovamento dei villi intestinali richiede tempi abbastanza lunghi).
In certi ambienti igienisti queste nozioni sono pane quotidiano. Noi siamo gente semplice, che non sta a guardare se dietro ogni nozione o teoria ci sta l’ipse dixit, l’importante è che funzioni. Se non funziona, anche se lo dice il padreterno, non ci interessa. Per capire se funziona o meno, bisogna mettersi in una condizione di spirito (di ricerca libera da pregiudizi e sincera) che tu chiaramente non hai. E d’altronde io resto del parere che la filosofia igienista sia abbastanza elitaria, poi c’è il gregge dei pecoroni, che non si sforzano di usare il proprio cuore-cervello e si accontentano di quel che viene loro propinato (in modo magari anche ineccepibile dal punto di vista medico-scentifico). Anch’io un tempo appartenevo al gregge, poi ho aperto gli occhi, a volte succede.
In effetti sono un pò confuso… Non mi sembra di essere intollerante ai cereali e ai legumi, anzi digerisco bene entrambi. Il problema avviene quando il cibo raggiunge l'intestino, siano cereali, legumi o frutta.
Non mi resta che provare ad alimentarmi di frutta per almeno un mese e vedere se noto migiloramenti, dato che come giustamente dici, l'intestino ha tempi lunghi.
Andrea, dici che la bile ha un effetto lassativo. Se è così il mio problema non è di certo l'perproduzione di bile …
Giovanni, forse non mi sono spiegato chiaramente: la frutta è particolarmente depurativa, quindi intensifica la detox e dunque anche l'iperproduzione di bile e dunque anche i tuoi disturbi intestinali; i cereali/legumi, al contrario hanno un effetto ritardante sulla detox, quindi non inducono un'iperproduzione di bile e perciò non producono gonfiore intestinale. Se poi tu hai la fortuna di digerire tranquillamente cereali e legumi, ne consegue allora che ti conviene seguire la dieta valdiana (che prevede appunto un ampio ricorso a questi due cibi). Se poi tu vuoi provare, per qualche altro motivo peraltro del tutto legittimo, a fare una dieta fruttariana (o meglio frugivora, se mangi anche la verdura), questo è un altro paio di maniche.
Credo di aver capito, l'perproduzione di bile si ha in piena fase detox. Siccome io seguo la dieta Valdiana, il gonfiore è dovuto ai legumi e non alla bile, infatti non ho nessun effetto lassativo, anzi…
Grazie a tutti, magari in estate provo a darmi alla dieta frugivora, e vediamo che succede 🙂
Comunque tra l'alimentazione alla Valdo e quella di Francesco si può, volendo scegliere una via intermedia ed è ciò che io ho fatto da qualche tempo. Dunque vado con legumi , diciamo, ogni 10 giorni (l'ulima volta 15, ma poteva essere meno) e cereali una volta al giorno. Oggi per es insalata non condita ( non sopporto il sale sopra) e frutta a pranzo. Stasera cereali, credo polenta "grezza" e verdura varia. Ovviamente frutta la mattina e nel pomeriggio. C'è poi la questione glutine e quella della incredibile contaminazione chimica della farina comune, che è stata oggettivamente stabilita da analisi serie. Questo interesserà allora pane e pasta. Dunque o si va con i cereali senza glutine o si fa come faccio io, cioè con essi o con cereali antichi come per es grano sen Cappelli che si usava fin negli anni '70, prima del bombardamento del seme coi raggi gamma e della produzione del creso a scopo commerciale e produttivo. Recentemente ho scoperto che non solo il glutine vi era presente solo per la metà ( si è passati dal 9 o10 % al 18% attuale), ma anche che la qualità stessa della proteina è cambiata; almeno in tal senso ho sentito esprimersi una ricercatrice dell'università Politecnica delle Marche che si occupa di questa materia. Ciò spiegherebbe allora i casi in cui mi sono imbattuto e che ho già citato altre volte. Dove cioè delle persone onnivore intolleranti (attenzione : non allergiche!) al glutine, tolleravano senza apparenti problemi l'uso di questo grano del passato. Detto ciò, resta a mio avviso la problematicità di tale proteina della quale è bene non abusare in ogni caso. Ma come sempre la scelta è libera e ognuno si regola come crede. Esattamente come si fa per eventuali sgarri possibili, specie da parte di chi si sente in buona salute.
Vorrei solo parteciparvi la mia personale esperienza. Dopo quasi 4 anni di nutrizione vegana, mi capita ancora di imbattermi in qualche (dsporica per la verità) piccola crisi eliminativa.
Dico solo che non bisogna mollare.
I benefici, in ogni caso, arrivano.
Vorrei solo parteciparvi la mia personale esperienza. Dopo quasi 4 anni di nutrizione vegana, mi capita ancora di imbattermi in qualche (dsporica per la verità) piccola crisi eliminativa.
Dico solo che non bisogna mollare.
I benefici, in ogni caso, arrivano.
Non credo proprio, Giovanni, che i legumi siano una buona spiegazione del tuo gonfiore intestinale: i legumi possono provocare formazione di gas intestinale (a seguito della scorretta associazione fra amidi e proteine intrinsecamente presenti in questo alimento), specie le prime volte, poi ci si abitua; in tutti i casi non credo che qualche scorreggina possa dar luogo a un vero e proprio problema di gonfiore addominale. Di solito i neofiti crudisti hanno un problema di detox intestinale, ed è per questo che ho citato gli effetti dell’iperproduzione di bile. Ma le cause possono essere anche altre, nel tuo caso ad esempio occorre considerare l’abbinamento delle due circostanze seguenti: da un lato il notevole aumento dei quantitativi di cibo ingerito (più verdure, più frutta, più cereali e legumi), dunque più fibre presenti nell’intestino, dall’altro un certo ristagno nel transito intestinale (per qualche ragione varia anche forse solo di carattere contingente); circostanze da cui non può che derivarne gonfiore addominale.
Ovviamente sei liberissimo di dar credito a uno come Andrea, un disturbatore perdigiorno senza ritegno da cui non c’è da aspettarsi nulla di buono ma solo provocazioni (neppure interessanti tra l’altro, ma sciocche e inconsistenti): come quella di dover citare le fonti. Che le vada a chiedere ai suoi amici torturatori quando tagliano e asportano e applicano le chemioterapie, o che ci spieghi lui i fondamenti scientifici della mattanza di centinaia di miliardi di poveri animali massacrati ogni anno con la scusa di portare sulle nostre tavole le preziose proteine nobili con cui crescere i nostri figli e le nostre famiglie. Noi nei confronti delle fonti medico-scientifiche di varia risma, noi che abbiamo avuto modo di “apprezzare” di che pasta è fatto il sistema medico-sanitario-farmaceutico, ebbene noi nutriamo una sincera diffidenza, anzi ci lasciano del tutto indifferenti; le nostre fonti si chiamano letteratura igienista, dalle più lontane e millenarie origini fino ai nostri giorni, che gli piaccia o meno. Mi auguro che l’amministratore di questo blog sappia trarre da queste ennesime, sterili e purtroppo sempre un po’ squallide e disgustose polemiche, i provvedimenti del caso: io sono del parere che, anche in democrazia sì, sia doveroso difendersi da chi ci danneggia. In caso contrario mi vedrò costretto a farmi da parte.
Infatti Francesco, nemmeno io penso che siano i legumi a gonfiarmi, dato che ne mangio così pochi. E poi, ripeto, sono proprio i giorni che mangio "meglio", ovvero solo frutta, che mi gonfio di più.
Comunque ho deciso, dopo Pasqua inizio un periodo di pulizia totale a sola frutta, vediamo che succede. Sono sicuro che il gonfiore diminuirà man mano che procede la detox
Andrea, che la disintossicazione aumenti la produzione di bile l'ho appurato da diverse fonti, una di queste: http://www.mednat.org/cure_natur/sali_epsom.htm
Uno sbilanciamento della produzione di bile è un segnale del processo rigenerativo del fegato.