LETTERA
LOTTA PERSONALE CONTRO TUTTI
Caro dottor Vaccaro, non avevo mai pensato di doverla disturbare anche io. Ho sempre usufruito del suo blog rubando consigli utilissimi da applicare nella mia crescita personale. Mi scusi per il tono così condidenziale ma la conosco da qualche mese e mi sembra di rivolgermi ad un amico. Per correttezza mi presento brevemente, mi chiamo Giuditta ho 33 anni e sono alla mia prima desiderata gravidanza (settima settimana). Nella costante ricerca di verità nascoste ho intrapreso un percorso di studi divorando decine di libri al mese, iniziando così la mia piccola lotta contro tutti. Vivo in Sardegna dove da sempre il cibo rappresenta il momento di comunione tra amici. Per me che sto cercando di diventare vegetariana, trattasi sempre di un distacco dall’atto conviviale dello stare insieme. Al momento mangio ancora uova, poco pesce e latticini di pecora o capra, consumo molta frutta e verdura biologica.
LA TEGOLA IMPROVVISA DEL TOXOPLASMA
Stesso discorso per il pane, i cereali e la pasta (integrali), niente zucchero a parte miele e sciroppo d’acero. Sono sempre stata magra (49 kg per 165) e adesso che sono in gravidanza la mia alimentazione è ogni giorno motivo di lotta a causa dei miei piatti “poco nutrienti”. Come se non bastasse, oggi, ritirando il primo esame, sono risultata positiva alla toxoplasmosi (valori Igg 19,800 valori Igm 3,330) e quindi a detta della mia ginecologa dovrei iniziare una cura antibiotica con spiramicina, più esami approfonditi settimana prossima. Non le nascondo che sono terrorizzata, temo per questa creatura alla quale volevo regalare il meglio delle mie cure e della mia giovane consapevolezza. E invece dovrei bombardare con farmaci e sperare che questo non sia un incubo ma comunque l’inizio di un viaggio fantastico. Nel mare della mia confusione cerco un aiuto e sono certa che solo lei può darmelo. Capisco quanta gente la disturbi e sarò paziente, in attesa l’abbraccio forte e la ringrazio per rendere questo mondo un posto migliore! Giuditta
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RISPOSTA (da Kuala Lumpur – Malaysia)
LA TOXOPLASMOSI HA LE SUE PRECISE ESIGENZE
Questo tipo di problema, chiamato toxoplasmosi, si verifica a due condizioni. La prima è quella del terreno, ovvero della situazione gastrointestinale della gente, per cui ci deve essere presenza costante e patologica di materiale fecale ed indurito di vecchia data, nonché costante situazione di disbiosi, di candide e micotossine varie. Un terreno insomma invitante e ricettivo sia per i batteri che per i parassiti intestinali. Oltre a questo ci vuole anche un forte indebolimento del sistema immunitario, visto che il toxoplasma è un parassita, un protozoo non tipico e non-self per l’essere umano, per cui dovrebbe essere inglobato dai linfociti. La seconda è quella del contatto patologico con le uova del toxoplasma che si trovano soprattutto nelle carni crude di bovino e di maiale, di pollame e di pesce, e nelle feci dei felini, oltre che sulle verdure eventualmente inquinate dai gatti e dai predatori. Anziché pensare agli antibiotici, suggerirei alla Giuditta di inserire semi di zucca ad ogni pasto, e qualche allicino in più nelle zuppe di verdura e nei gazpacho.
TANTE PROTEINE ANIMALI, TANTA SPORCIZIA E TANTI PARASSITI
Siccome la popolazione mondiale rivela una situazione intestinale sporca a livelli inimmaginabili, per usare le parole di Arnold Ehret, non c’è nulla di strano che un terzo dell’umanità, ovvero 2 miliardi e passa di persone, denotino presenza intensa di anticorpi, di immunoglobuline IgG e IgM (di proteine agglutinanti, fagocitanti, opsonizzanti), e siano classificate come “infette” o “portatrici sane” secondo il solito linguaggio monattistico del terrore, del protozoo chiamato toxoplasma. In ogni caso, la persona che ha tale toxoplasma è normalissima e non presenta sintomi di alcun tipo, salvo qualche filo di febbre e qualche dolore muscolare in più nella prima fase del contatto.
PIÙ CHE RISCHI, TANTE PAURE E TANTO STRESS NEI RIGUARDI DELLE MADRI E DEI LORO BAMBINI
I problemi potrebbero esistere per le persone indebolite e dal sistema immunitario in crisi, incluse le donna in gravidanza, soprattutto quando non sanno badare bene a se stesse. Se il contatto col toxoplasma è avvenuto 6-9 mesi prima della concezione, la donna diventa “immunizzata” al parassita e cade il suo rischio di trasmetterlo al nascituro tramite la placenta. Se il contatto è successivo o recente, il rischio di trasmetterlo al bimbo è valutato intorno al 50% dai medici (probabilmente con margine approssimativo caricato). Un bambino con toxoplasmosi corre dei rischi, sottolineato rischi e non certezze. Si parla di possibili sordità, difficoltà di apprendimento, itterizia, ingrossamento di fegato e milza, encefalite, problemi oculari.
UN TERRORISMO CONTINUO E SENZA LIMITI
Non voglio polemizzare in continuazione, ma anche qui l’impronta del terrorismo si fa sentire. La voglia medica di creare un problema o comunque di ingigantirlo, di impossessarsene e farne un altro bastione, un ennesimo presidio medico-farmacologico, appare più che evidente. Nessuno mai che minimizzi, che predichi calma e relax. Tutti i sintomi e i rischi della toxoplasmosi sono dopotutto quelli della disbiosi e della pigrizia linfatica, nonché della decapitazione immunitaria. La medicina invita le donne gravide a riempirsi di proteine e a sviluppare disbiosi, per poi dar loro cure antibiotiche contro il toxolasma. la medicina invischia e addensa il sangue di uomini e donne, per poi prescrivere loro cure fluidificanti a base di eparina di maiale. Siamo alle solite. Mai un invito alle future mamme a mantenersi leggere e pulite. La medicina non è affatto credibile, questo è il punto chiave.
I BAMBINI VENGONO ROVINATI PIÙ DALLA MALAPEDIATRIA CHE DAI PARASSITI
Creata la paura e creato lo spavento, non ci sono ragionamenti che tengano. Non posso prendermi responsabilità e dare le mie sentenze. So però che, mentre il toxoplasma è un rischio tutto sommato non maggioritario in termini sia percentuali che qualitativi, gli antibiotici sono un danno sicuro e concreto al 100 percento, sia per la madre che per il bambino. Una madre che si tratti bene, che non venga circondata e stressata da familiari ossessivi, da personale sanitario monatto, da sentimenti negativi, ha la possibilità di rinforzare il sistema immunitario e di sviluppare un ottimo colostro umano e un ottimo latte umano, basilari per appianare la strada al suo bimbo, indipendentemente da presenze parassitarie di qualsiasi tipo. La natura dà alla madre e al bambino tutto quello che serve per crescere senza problemi. Chiaro che se poi si vanno a usare antibiotici prima ancora che una creatura veda la luce del sole, e si vanno a fare vaccinazioni non appena un bimbo comincia a respirare e a sorridere, si vanno a fare svezzamenti a suon di proteine caseiniche e cadaverali, non appena il bambino richiede acqua biologica zuccherina e proteine vegetali, ci ritroveremo tutti con bambini carichi di encefaliti, di affezioni parassitarie mai risolte, di autismi e di altre patologie strane chiamate poi autoimmuni e mai medico-causate.
Valdo Vaccaro
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