LETTERA
Salve dr Vaccaro, sono Paolo un caro amico di Alessandro da Rimini. Mi ha chiesto di contattarla, perché in questo momento si trova in un ospedale dell’Emilia-Romagna col valore della creatina a 20. Lo vorrebbero dializzare. Lui ha già avuto in passato dei seri problemi ai reni, vi conoscete già. Lei dovrebbe già conoscere il suo caso. Non si fida dei medici, mi ha detto che si fida solo di lei. Lo potrebbe contattare al più presto? Grazie. Paolo
RISPOSTA
Ciao Paolo e ciao Alessandro. Comprendo le urgenze di Alessandro e simpatizzo per lui, oltre che tifare perché si ristabilisca presto senza cadere nelle maglie inestricabili ed insidiose della dialisi, ma non sono in grado in via generale di seguire i casi singoli uno per uno.
VIETATO CADERE NELLE MAGLIE DELLA PAURA E DI CHI INGENERA PAURA
Darò comunque ad Alessandro, e a chiunque si trovi in condizioni simili, la possibilità di capire ancora di più che non bisogna mai e poi mai farsi irretire dai catturatori dell’altrui buona fede. Non dico che sia sempre così, ma troppo spesso è così.
La curomania medica è costantemente in agguato dietro l’angolo, pronta a fabbricare malati immaginari e a sfornare gente ipocondriaca timorosa di ogni minima alterazione e di ogni minimo asterisco. Questo succede in particolar modo quando si finisce tra le corsie degli ospedali.
TECNICHE TERAPEUTICHE MIRATE A SPEDIRE I PAZIENTI NON VERSO LA GUARIGIONE MA VERSO LA DIALISI
Le paure e le ansie vengono in tali occasioni stimolate ed esacerbate dal solito metodo prediletto dalla medicina convenzionale, basato essenzialmente sull’insicurezza verso l’ignoto e sulla apprensione, anche se prive di ogni ragion d’essere.
Tali stati ansiogeni vengono incrementati da illogici incitamenti alimentari verso le proteine e verso il cibo cotto, da assurdi boicottaggi a danno degli alimenti crudi e in particolare a danno dell’acqua biologica della frutta, nonché da blasfeme spinte verso aberranti assunzioni di integratori sballanti e verso insidiose assunzioni di acque minerali pesanti che, in quantità esagerate, lungi dal chelare e dal depurare, diventano ulteriore motivo di aggravamento renale, di gonfiori e di ritenzione idrica.
COSA È LA CREATININA
La creatinina è un prodotto di scarto derivato dalla creatina, una proteina usata nel muscolo, dove la degradazione avviene in modo piuttosto costante. La sostanza viene eliminata dal corpo interamente ad opera dei reni e la sua misurazione permette quindi di avere informazioni sulla salute di questi organi.
L’analisi avviene di norma su una raccolta di 24 ore dell’urina. In associazione al valore della concentrazione di creatinina nel sangue, permette di calcolare un importante parametro derivato, ossia la clearance ovvero il ritmo eliminativo della creatinina.
LIVELLI SEMPRE ELEVATI E SEMPRE VARIABILI NEI MASCHI
I livelli di creatinina tendono ad essere più elevati negli uomini a causa della maggiore massa muscolare. Uomo adulto: 20-25 mg/kg/giorno (indicativamente 1575 mg/giorno per un uomo di 70 kg). Donna adulta: 15-20 mg/kg/giorno (indicativamente 1050 mg/giorno per una donna di 60 kg). Da notare che la concentrazione della sostanza (espressa in mg/dl) può variare in relazione alla quantità di liquidi assunti e quindi non rappresenta un valore particolarmente utile.
ANALISI VALUTATIVE SULLA EFFICIENZA DEL FILTRAGGIO RENALE
L’analisi del tasso di creatinina è un esame del sangue effettuato per valutare il comportamento e lo stato di salute del filtro renale. Questo test aiuta a calcolare la velocità di filtrazione glomerulare stimata, che serve a sua volta a misurare l’entità di un eventuale danno renale.
Alti livelli di creatinina possono anche essere collegati a un’infezione opportunistica batterica dei reni chiamata pielonefrite (mentre l’igienismo assolve le responsabilità reali dei microrganismi), a calcoli renali o a qualsiasi altro ostacolo alle vie urinarie, o a malattie che riducono il flusso di sangue ai reni, come disidratazione, insufficienza cardiaca congestiziale o diabete non controllato e non contrastato.
VELOCITÀ DI FILTRAZIONE GLOMERULARE
La funzione renale è misurata dalla cosiddetta VGF o Velocità di Filtrazione Glomerulare, o GFR Glomerular Filtration Rate in inglese. La riduzione della VFG è quindi indicativa di una riduzione della funzione renale causata da qualche anomalia del rene.
I valori normali di VFG dipendono dall’età, dal sesso, dalla corporatura, dal peso, dal ritmo di attività muscolare e sono approssimativamente 130 ml/min/1.73 m2 e 120 nella donna, sempre con notevoli variazioni tra un individuo e l’altro.
La VFG diminuisce naturalmente con l’età, anche in assenza di qualsiasi malattia renale. La perdita è stata calcolata intorno ad 1 ml/min per anno, ed è più marcata nelle persone che soffrono di ipertensione. Il semplice stato di stress di un paziente che fa la coda in attesa dei prelevamenti e degli esiti, produce aumenti notevoli dei valori.
INIEZIONI DI INULINA COME SOSTANZA INERTE
La misurazione precisa della VFG è una faccenda piuttosto complessa. Il metodo più accurato si attua mediante la misurazione dei livelli nel sangue e nelle urine di una sostanza inerte, che si chiama inulina (ormone cugino dell’insulina) e che viene iniettata per via endovenosa. Questo metodo non può essere usato nella pratica quotidiana e infatti viene utilizzato solo a scopo di ricerca.
SOVRASTIME E SOTTOSTIME NEI VALORI
I nefrologi hanno così individuato dei metodi alternativi a questo, molto più semplici. Il limite di questi metodi è l’imprecisione, nel senso che alcuni e in alcune circostanze danno un valore più alto o più basso, ovvero sovrastimano e sottostimano, il valore reale della VFG.
Questi metodi si basano sulla misurazione di una sostanza presente nel sangue che è la creatinina, la quale deriva dal metabolismo muscolare della creatina. I valori normali di questa sostanza sono anch’essi abbastanza complessi da definire, sempre caratterizzati da estrema variabilità e da incertezza.
Uno studio condotto in America, sottolineato in America e non altrove, su una grande popolazione di adulti ha stabilito che i valori medi normali sono 1.13 mg/dL nei maschi e 0.93 mg/dL nelle femmine.
IL VECCHIO METODO DELLA CLEARANCE OVVERO DELLO SMALTIMENTO
Il metodo più vecchio è la clearance della creatinina, che richiede la raccolta delle urine delle 24 ore e che si effettua misurando la creatinina sul sangue e sulle urine e immettendo i risultati di queste misurazioni in una formula.
La VFG può essere anche stimata, cioè calcolata per approssimazione, utilizzando delle diverse formule, che richiedono solo la misurazione della creatinina nel sangue e la conoscenza di alcuni dati semplicissimi come età, sesso, etnia e peso corporeo.
L’ACCURATEZZA DEI VARI METODI È SEMPRE ASSAI LIMITATA
Sia la misurazione della clearance della creatinina che la stima della VFG con le formule hanno notevoli limiti di accuratezza. Per esempio la formula MDRD (Modification of diet in renal disease) non è accurata nello stimare la funzione renale nelle persone con VFG normale, perché gli studi che hanno permesso di congegnarla sono stati condotti in popolazioni ad alto livello di insufficienza renale.
LE TABELLE MEDICHE SERVONO A METTERE IN CROCE I PAZIENTI E NON A DETERMINARE EFFETTIVE MALATTIE RENALI IN ESSERE
Quello che è importante sapere è che la semplice misurazione di un parametro come la creatinina o di una misurazione come la clearance non offrono dati sufficienti e sicuri per definire la presenza e tanto meno stabilire la natura di una malattia renale.
Questi parametri, in ogni caso, devono essere correlati con l’età, la presenza di alterazioni dell’esame delle urine, i valori della pressione arteriosa. Se il valore della creatinina è stabile nel tempo, e l’esame delle urine è negativo, è probabile che la riduzione della clearance calcolata rifletta solo la fisiologica riduzione legata all’età.
L’UNICA COSA SICURA È L’ESTREMA VARIABILITÀ DEI VALORI
Il discorso sulla relatività delle tabelle mediche e dei valori del sangue e delle urine viene spesso da me sollevato nelle varie tesine. I dati sono poco predittivi in quanto si tratta di valori istantanei e non di curve di comportamento.
Valori che cambiano in continuazione in base anche allo stress, al tipo di digestione in corso, al clima, al comportamento, al movimento, al tempo di esposizione al sole. Valori poi stabiliti con medie e statistiche fissate generalmente in America, dove la popolazione ha particolari modi di vivere non necessariamente vicini ai nostri.
Una dieta molto ricca di carne, di zuccheri, di integratori e di cocacola o pepsicola può influenzare i valori, così come una corporatura molto muscolosa. Tant’è che i valori delle tabelle variano di molto persino tra un laboratorio e l’altro, tra un ospedale e l’altro.
DIFFIDARE DALLE INDAGINI MEDICHE E FARE AFFIDAMENTO SUL COME CI SI SENTE A LIVELLO DI SALUTE, FUORI DALLE STRUTTURE AMBULATORIALI
Per tutti questi motivi occorre diffidare delle prognosi mediche, specialmente in questo settore. Andiamoci piano nell’accettare diagnosi dogmatiche e inflessibili basate su valori tabellari, e diamo molta più importanza a come stiamo di forma e di salute. Andiamoci piano, anzi pianissimo nel farci mettere a dialisi quando non serve.
AUMENTO CREATININA PER ECCESSO PROTEICO
Quando un aumento della creatinina è legato a danni renali, i nefrologi consigliano di diminuire la quantità di proteine nella dieta. Le proteine, quando vengono scomposte dal corpo per essere assimilate, creano un prodotto di scarto chiamato urea. L’urea CH4N2O è il prodotto finale del metabolismo proteico. Si forma a livello epatico a partire dall’ammoniaca, viene riversata nel sangue e prontamente filtrata dai reni.
Quando la funzione renale è diminuita, il corpo non può liberarsi dei rifiuti e questi si accumulano. La riduzione di proteine nella dieta, specie quelle animali, può aiutare a diminuire la quantità di rifiuti prodotti.
AUMENTO PER ECCESSO DI SODIO
Quando si sospettano malattie renali o ipertensione, il primo cambiamento nella dieta è spesso quello di ridurre il sodio. Gli alimenti confezionati oltre che i cibi pronti sono fonti particolarmente ricche di sodio. Quando mangiano fuori, coloro che cercano di abbassare l’apporto di sodio dovrebbero evitare i fast food e chiedere che gli alimenti siano preparati senza sale.
AUMENTO PER ECCESSO DI ZUCCHERI
Poiché il diabete non controllato può causare danni ai reni, gli alimenti da evitare sono quelli che hanno un maggiore impatto sullo zucchero nel sangue. La farina bianca raffinata dovrebbero essere sostituita con cereali integrali come frumento, avena e orzo. Gli alimenti zuccherati, come torte, biscotti, torte e caramelle dovrebbero essere eliminati.
AUMENTO PER ECCESSO DI DISIDRATAZIONE
Quando la creatinina elevata è causata da disidratazione, è importante evitare alimenti che disidratano ulteriormente il corpo. Bevande contenenti caffeina, come caffè, the e cola dovrebbe essere sostituite con acqua minerale o meglio con succhi di frutta viva ed acquosa.
SCREENING DI VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ RENALE
Tra i sintomi di insufficienza renale ci sono stanchezza frequente, gonfiore ai piedi o alle caviglie, scarso appetito, gonfiore intorno agli occhi, prurito e pelle secca, crampi muscolari, minzione frequente, minzione dolorosa, sangue nelle urine.
CELEBRE CASO CITATO DAL CELEBRE MEDICO NATUROPATA STAN MALSTROM
Meritevole di riflessione il caso citato dal celebre medico-erborista-naturopata americano Stan Malstrom, nel suo best-seller Own your own body. Un giovane di 25 anni era così malmesso da essere portato a spalle davanti alla macchina della dialisi. A quel punto decise per una plant-based diet rigorosa, assumendo anche un litro di tisana alla malva al giorno (la malva è una delle migliori erbe contro le disfunzioni renali).
Fece anche un quasi-digiuno basato su meloni e angurie, oltre che estratti di ananas, sedano e carote. In contemporanea intraprese un piano giornaliero di camminate, respirazione ed essudazioni, oltre che regolare esposizione giornaliera al sole. Nel giro di 3 mesi i suoi reni registrarono un miglioramento e un ripristino equivalente al 75%!
MAGGIORE RISPETTO PER IL SISTEMA RENALE
Ricordiamoci che i reni sono i maggiori organi eliminativi del nostro corpo. Il loro funzionamento è fondamentale per tutte le condizioni, per grandi e piccini, per sani e malati, visto che siamo fatti del 70% di acqua. Essi servono a smaltire ed espellere le tossine del corpo e specialmente i minerali inorganici a difficoltosa eliminazione, quelli da cibi cotti e concentrati e quelli da cibi arricchiti con vitamine sintetiche nonché con integrazioni minerali e saline mai rispettose della legge del minimo di Justus Von Liebig.
ENORME CAPACITÀ LAVORATIVA DEI RENI
I reni filtrano ogni giorno incessantemente, 1500 litri di sangue, ovvero 6-7 litri di sangue per 200 volte al giorno, per 24 ore. L’intestino elimina le sostanze solide, i reni quelle liquide. In ciascun rene si sviluppa una rete di tubuli da 50 km, dotata di 2,5 milioni di filtri speciali o glomeruli per ciascun dei 2 reni. I glomeruli scompongono il sangue fino ai minimi componenti, ai cosiddetti elettroliti, asportano le sostanze tossiche e le scorie. Veleni e scorie vengono sciolti in acqua ed eliminati, trasformati in scarto liquido detto urina.
La nefrite insorge quando i glomeruli vengono sopraffatti da una massiccia ondata di tossine e di minerali inorganici, per cui i filtri soffocano nel pus e nell’immondizia. I reni non provvedono solo alla depurazione del sangue ma anche all’equilibrio idrico. Noi trasportiano 50 litri d’acqua, di cui 30 nelle cellule che vanno mantenuti.
IMPORTANZA FONDAMENTALE DI UNA PLANT-BASED DIET
Da qui l’importanza delle verdure crude, della clorofilla verde e vitale, ma anche della frutta acquosa di stagione. L’importante è che si tratti di risorse vitali e crude, in particolare di succo di anguria, tisana di semi d’anguria frantumati, succo di crankberries (mirtilli rossi), succo di uva ursina, estratto di carote-sedano-ananas, estratto di bietole, succo di pompelmo, ribes, more, mirtilli blu, lamponi, uva spina, corgnoli, uva, aglio, asparago, germogli di pungitopo, equiseto, cavoli, cetrioli, crescione, cicoria, fico, finocchio, lattuga, malva, ortica, orzo, portulaca, dolcetta o valerianella, tarassaco, zucca. Specifico contro l’insufficienza renale il rafano, il cren, le rape piccanti, le bietole e i ravanelli secondo la competente erboristica dei gitani o zingari.
LE CARNI RAPPRESENTANO IL PEGGIOR NEMICO DELLA FUNZIONE RENALE UMANA
Le malattie renali, a conferma di quanto sopra, sono prevalenti nei paesi e nelle comunità dove si eccede con diete alto-proteiche e diete alto-grasse. La carne, e soprattutto la carne cotta, bianca o rossa poco importa, è la peggiore sostanza cibaria sulla crosta terrestre. Le sue implicazioni con le malattie renali è nota non da decenni ma da secoli. Fare anche molta attenzione agli antidolorifici, agli antipiretici e alle pasticche contro l’emicrania.
LE IMPORTANTI INDICAZIONI DEI GRANDI NEFROLOGI LEOPOLD DINTEFASS E MACKENZIE WALSER
Nei suoi studi sulla viscosità del sangue, il dr Leopold Dintefass (1921-1990), celebre nefrologo polacco-australiano, mise in evidenza il fatto che l’incremento di rigidità dei globuli rossi, ovvero l’aumento di concentrazione di eritrociti e di proteine, porta dritto al fallimento renale.
Il dr Mackenzie Walser, celebre nefrologo americano alla John Hopkins e alla Columbia University, ha sviluppato una terapia anti-dialisi che tende ad eliminare tutte le proteine animali rimpiazzandole con frutta e verdura cruda (vedi suo best-seller Copying with kidney disease). Con questo sistema la dialisi renale si evita a patto che la funzionalità renale non sia scesa oltre il livello minimo del 2%.
IL PROBLEMA DEL COLESTEROLO LDL
Zucchero, caffè, cole e bibite varie non contengono colesterolo, ma sono comunque causa di stress biochimico corporale, col risultato di produrre più colesterolo e più trigliceridi. La gente attiva e in forma fisica smagliante, la gente motivata e carica di progetti, la gente dotata di autostima e di valori spirituali, quella che sa esporsi al sole regolarmente senza troppe protezioni e troppe paure, sopporta meglio gli effetti devastanti delle diete alto-proteiche.
ALTERAZIONI E IPERTROFIA DEL FEGATO
Un certo livello di colesterolo è fisiologico, Quello HDL è poi fondamentale in quanto fa da spazzino nei riguardi dei grassi sbagliati e delle tossine in eccesso. Ma gli eccessi di colesterolo LDL a bassa densità creano notevoli depositi nel fegato stesso. Parte di esso serve a creare gli acidi biliari in zona epatica, ma gli eccessi ingrossano e ipertrofizzano la nostra principale ghiandola corporale, alterando la sua funzionalità ovvero le sue oltre 500 funzioni vitali.
OSSALATI DI CALCIO, CALCOLI BILIARI E CALCOLI RENALI
Il colesterolo si dissolve solo in presenza di lecitina e di altri sali. Ma se i suoi accumuli raggiungono alte concentrazioni, esso si trasforma in cristalli puri di colesterolo al 95% e in varie impurità al 5%. Tali impurità, come gli ossalati di calcio, vanno a formare renella e calcoli biliari alla cistifellea, nonché calcoli renali e vescicali. Nelle diagnosi di tumore alla colecisti c’è quasi sempre un precedente di calcoli. Se i calcoli vengono rimossi, subentra ben presto una riformazione o una recidiva lungo il tragitto dal fegato all’intestino.
Esistono 10 tipi di calcoli. L’80 per cento di essi è composto da ossalati di calcio. L’ossalato è un sale dell’acido ossalico che sta nel the, caffè, cacao, verdure tipo spinaci e bietole, pomodoro, piselli, fagioli, cavoli, tutti ottimi vegetali che vanno comunque consumati. Per il resto si tratta di urati o calcoli da acidi urici, da fosfati e carbonati.
CALCOLOSI IN FORTE AUMENTO, MENTRE BASTEREBBERO POCHI SEMPLICI ACCORGIMENTI PER VINCERE LA NOSTRA BATTAGLIA
L’incidenza di calcoli alla cistifellea in USA era 10 anni fa di 1 caso ogni 7 abitanti e 1 caso ogni 3 negli ultra 60enni, con percentuali peggiorative in costante incremento. Gli Indiani Pima dell’Arizona però, fruitori di diete grasse al 55%, vantano lo scomodo primato USA in fatto di diabete, artrite e calcoli alla cistifellea, con 1 ogni 7 dai 15 ai 24 anni, 3 casi su 4 dai 25 ai 34 anni e 4 casi su 4 nei più anziani, quando non crepano prima.
Tutto questo succede in modo assurdo, paradossale ed autolesionistico. Infatti, adottando una dieta regressiva priva di colesterolo, e comportamenti normalmente virtuosi e rilassanti, i calcoli vengono gradualmente riassorbiti per remissione naturale.
TESINE DA LEGGERE
- Sciogliere i calcoli con la natura
- Stop all’insufficienza renale
- Creatinina scesa alla faccia dei medici
- Esame urine, sbalorditivo calo proteinuria e recupero funzionalità renale
- Strategie alimentari e comportamentali per trapiantato di rene e di pancreas
- Stop a dialisi e insufficienza renale mediante risorse vegetali
Valdo Vaccaro
É vero che i valori salgono e scendono ma la creatinina a 20 non può essere un falso aumento quando, tra l'altro, la persona é pure in ospedale e quindi non sta bene.
Se gli interventi sono tollerabili in emergenza lo dovrebbe essere anche la dialisi…
Mi piacerebbe avere qualche aggiornamento ma lo so che é inutile. Mi chiedo però perché andare in ospedale quando non c si fida dei medici.
Perchè il medico consosce la fisiologia del corpo umano ed è l'unico in grado di supplire a situazioni di emergenza urgenza, risultato di cumolo e somma di diversi sbagli nello stile di vita….quindi una volta che ha permesso di superare la crisi ACUTA, bisogna rigare dritti, smettere di cibarsi di elementi non compatibili con la nostra natura e RINGRAZIARLO. Perchè in quel momento ci ha salvato la vita.Poi che non fa esami di alimentazioni e magari utilizza eccessivamente farmaci è sicuramente vero.Ma è formato e vive nella società attuale….quindi bisogna trovare al limte dei PURISTI E FINALMENTE STANNO NASCENDO QUELLI CHE HANNO UNA CRISI DI ONESTA' INTELLETTUALE….ma bisogna cercali purtroppo…..UNO SPLENDIDO INIZIO COMUNQUE.Buona Salute a TUTTI.
In teoria anche chi propone diete e rimedi dovrebbe conoscere la fisiologia…