LETTERA
ULCERA, SCLEROSI, FRATTURE E GASTRITE NEL MIO STRAORDINARIO ELENCO-GUARIGIONI
Caro Valdo (e caro Franco Libero), sono Peppino Monte di Bitonto-Bari. Sono tra quelli che hai dovuto lasciare per strada. Tuttavia, nei momenti difficili mi hai aiutato moltissimo con i tuoi preziosi consigli per affrontare, prima l’ulcera al duodeno in seguito guarita, poi una sclerosi che mi ha colpito le gambe, e infine una prima frattura alla caviglia sinistra ed una seconda alla clavicola per un recupero alquanto difficoltoso. Nell’ultimo periodo ho risolto pure una gastrite durata quattro mesi. Per ironia della sorte, risolta la gastrite, si è manifestata l’ernia al disco, con un calvario durato altri tre o quattro mesi che ha peggiorato la neuropatia. Ora sto decisamente molto meglio e mi accingo a scrivervi.
SONO TORNATO A CORRERE
Ti ricorderai Valdo quando in una precedente e-mail ti chiesi se sarei mai ritornato a correre. Mi hai risposto dicendo che non avevi la sfera di cristallo. Ebbene, malgrado la neuropatia e l’ernia al disco, sono ritornato a correre. Sono pertanto al settimo cielo. Attualmente ho crisi di colite, causata da ansia, con conseguenti insuccessi e forti delusioni temporanee. Ma sono ancora vivo!
MI AVETE TRACCIATO UNA STRADA
Avrete capito che sono un soggetto molto stressato, nonostante tanto movimento. Saranno delle crisi eliminative? Ma sto bene in salute. Tutte queste manifestazioni psicosomatiche le ho affrontate e le affronto in una visuale igienista, grazie a Franco Libero Manco in un primo momento, e in seguito, a te Valdo. Mi avete tracciato la strada. Adesso cammino sulle mie gambe. Senza i tuoi consigli illuminanti e risolutori, e senza una cultura igienista, avrei brancolato nel buio della medicina ufficiale e chissà dove starei adesso!
SONO UNA TESTIMONIANZA DELLA CULTURA IGIENISTA IN ZONA BITONTO
Dire grazie mi sembra ridicolo. Avete impresso una decisa sterzata alla mia vita. In famiglia non si parla che di Valdo Vaccaro e Franco Libero Manco. Anche se mia moglie vi stima, mi vuole cacciare di casa! Concordo con lei! Non so se in seguito potrei vedervi. Se capitate in zona Bari, posso ospitarvi con immenso piacere. Sappiate in ogni caso che sono una testimonianza della cultura igienistica a Bitonto.
TRE QUESTIONI DI CARATTERE STRATEGICO
Dopo questa premessa, è mio intendimento risollevare tre questioni di carattere politico-strategico, delle quali ho già avuto occasione di sollevarle in una precedente e-mail, nella prospettiva di una maggiore affermazione dell’igienismo come stile di vita, sulla base della mia esperienza personale e dei risultati che ho ottenuto. Per il piacere di fornire un contributo di idee se avete la pazienza di ascoltarmi.
PRIMO PUNTO L’ANIMALISMO
Gli allevamenti, con la relativa macellazione, rappresentano una vera degenerazione della società, con i quali devi, purtroppo, convivere, nella consapevolezza di non poter fare niente per fermare questo eccidio. Questo mi ripugna profondamente. Basti pensare alla relazione molto stretta tra carne e violenza, per avere cognizione della gravità del fenomeno. Ma qualcosa si può fare! È incessante e generoso il lavoro di denuncia di Franco Libero Manco, con le sue iniziative a favore degli animali, ma è sufficiente?
NON CRIMINALIZZARE E NON GIUDICARE
È un problema di tipo culturale, fortemente consolidato. Tuttavia, non criminalizzerei chi mangia carne perché è gente del tutto inconsapevole, come lo ero io quando la mangiavo prima dei miei 40 anni. Solo in seguito ho trovato la sensibilità giusta. Non tutti la trovano nel loro percorso di vita. Per questo non è giusto condannare le persone o giudicarle. Gesù Cristo diceva: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.
CONCRETE AZIONI DI DISTURBO PRESSO I MATTATOI
Piuttosto, vedo con crescente interesse quei vegetariani che mettono a repentaglio la loro vita con manifestazioni incisive a favore degli animali, con azioni di disturbo presso i mattatoi per far emergere il problema, rischiando il carcere. Alcuni ci sono già finiti per quanto mi risulta. Non mi sto rivolgendo ai singoli vegetariani ma ad associazioni vegetariane affinchè impostino una strategia comune con varie iniziative di sensibilizzazione pro-animali, nell’ambito delle leggi vigenti e nella prospettiva di cambiare una legislazione ormai inadeguata. Occorre iniziare un nuovo percorso.
CI DOBBIAMO METTERE IN GIOCO
Se diamo uno sguardo alla storia dell’uomo, non è forse vero che i maggiori sconvolgimenti della società sono avvenuti nel momento in cui l’uomo ha rischiato in proprio, per rivendicare principi di libertà, eguaglianza e giustizia sociale? Noi vegetariani ci dobbiamo mettere in gioco. Il destino di milioni di animali innocenti rappresenta il problema dei problemi nel mondo. Occorre scuotere le coscienze delle persone con azioni dimostrative forti, sempre nell’ambito del rispetto di ognuno. È una sollecitazione che rivolgo soprattutto a Franco Libero Manco, Presidente dell’A.V.A.
SECONDO PUNTO LA COMUNICAZIONE DI MASSA.
Quando in una precedente e-mail ho sollevato la questione dell’informazione negli Organi di Comunicazione di Massa, mi hai risposto che “Non ho nulla in contrario a considerare la televisione. Non c’è disinteresse ma solo semplice annotazione di quanto questo mezzo sia colonizzato pesantemente da certi poteri”. Caro Valdo, occorre andare oltre la semplice annotazione. Tutti noi sappiamo come la televisione sia monopolizzata da certi poteri.
L’IGIENE NATURALE DEVE APPRODARE STABILMENTE IN TELEVISIONE
E sappiamo quanto importante ed estenuante sia il tuo rapporto diretto con problematiche di salute serie, ma ora è arrivato il momento in cui l’igienismo approdi in televisione perché solo con questo mezzo il messaggio igienista può arrivare nelle case di tutti gli italiani. Attualmente in televisione, nelle trasmissioni che riguardano la salute, è rarissimo che ci sia un esponente che rappresenta l’Alimentazione Naturale e, di conseguenza, non c’è contraddittorio.
CI DOVRÀ PUR ESSERE QUALCUNO CHE INVITA
Penso che nell’ambito del suddetto monopolio di certi poteri e beneficiando della libera circolazione delle idee, si possa trovare qualche spazio per far arrivare il messaggio igienista o vegetariano. Come? I giornalisti e conduttori di programmi televisivi sui problemi della salute, oppure i direttori di canale, non credo che siano tutti asserviti a certi poteri. Ci sarà qualcuno onesto e indipendente che, con autorevolezza e coraggio, invita il personaggio pubblico Valdo Vaccaro o Franco Libero Manco o altri specialisti, per un contributo tecnico o per un confronto in tema di salute, con tutti i rischi che potrebbero derivarne.
VEDI IL RECENTE ESEMPIO DELLA TRASMISSIONE LE IENE
Qualche precedente c’è. Ultimamente ho visto un video nell’ambito della trasmissione televisiva “Le Iene” nella quale si evidenziava come i centrifugati di frutta, verdure e ortaggi rivitalizzano il Sistema Immunitario per abbattere i rischi di tumore e ripristinare un riequilibrio corporale. Ho visto anche trasmissioni televisive sul vegetarianesimo. Occorre che questi interventi siano ricorrenti.
DIRITTO DI PAROLA E DI PAR CONDICIO AL MOVIMENTO VEGETARIANO
È necessario che la macchina vegetariana, ormai abbastanza poderosa in Italia, soprattutto al Centro-Nord, spinga in tal senso per rivendicare un diritto di parola al pari di tutti gli altri. Secondo me, questo dipende anche da noi, con il nostro impegno, occorre solo arrivare alle persone giuste e lottare per creare degli spazi, con la politica dei piccoli passi.
TERZO PUNTO LA PARTE POLITICA
Le mie osservazioni che seguono non sono dirette al singolo individuo che ha la facoltà di impegnarsi o meno in politica, ma è una sollecitazione che voglio rivolgere all’interno del movimento igienista nel suo complesso, per un confronto di idee. Tutti sappiamo come la politica sia asservita a certi poteri, ma l’uomo deve lanciare una sfida per cambiare lo stato delle cose.
SUPERAMENTO DELLO SCOGLIO BILDERBERG E DELLE COLLUSIONI CON LE MULTINAZIONALI
La politica è solo un mezzo per pervenire alla felicità dei cittadini e si raggiunge, anche, attraverso le istituzioni. Queste ultime, indipendentemente dalle nostre convinzioni, condizionano in modo significativo il nostro modo di vita. Solo attraverso la partecipazione noi possiamo condizionare le scelte dell’Organo Istituzionale per il bene collettivo, e per una maggiore diffusione di uno stile di vita igienista. Caro Valdo, hai prodotto un’analisi serrata e realistica sulla sostanziale collusione del potere politico alle Multinazionali dei vari settori produttivi nell’ambito di uno sviluppo economico manovrato dal gruppo Bilderberg. Ci dobbiamo fermare di fronte a questa realtà o porci il problema di come andare oltre?
RECIDERE GLI INTRECCI MALSANI E SPINGERE GOVERNI NAZIONALI ED ENTI EUROPEI A SERVIRE I CITTADINI
Sembrerebbe, dai tuoi scritti, che ti fermi alla prima opzione, senza minimamente porti il problema di un eventuale cambiamento della situazione. Secondo il mio modesto parere, è un diritto-dovere cercare di recidere questo intreccio e avviare un percorso attraverso il quale promuovere Governi Nazionali o Entità Continentali che siano effettivamente al servizio di tutti i cittadini, in una prospettiva di tipo igienista. Non è facile, lo so, ma occorre partire.
IL VOSTRO LAVORO È AMMIREVOLE MA MERITA MAGGIORE RISONANZA PUBBLICA
Tu e Franco Libero Manco svolgete un lavoro generoso, importante ed encomiabile nel rapporto con chi ha bisogno di salute, ed è un lavoro immane che sostenete, ed io sono un vostro beneficiato, ma temo che questo lavoro venga svolto in un ambito sostanzialmente privato e questo è un limite. Siamo oggettivamente fuori dal sistema, ci considerano come estremisti.
NON ATTACCO ALLA BASTIGLIA MA PENETRAZIONE DELLA CAUSA IGIENISTICA NEI MEANDRI DELLA POLITICA
Non sto proponendo una specie di assalto alla Bastiglia, o un attacco ai potenti della Terra. Sarebbe impensabile e molto complicato, ma occorre che il progetto igienista si integri nelle Istituzioni per determinarne un condizionamento o un cambiamento. Non pensate che sia un ingenuo. Sono consapevole che i due sistemi sono incompatibili e alternativi, ma con le nostre sole forze è improbabile che riusciamo ad incidere, resteremo sempre una cosa a parte. La Medicina Ufficiale ha tutto un sistema dalla sua parte, noi non abbiamo niente. Se avessero l’occasione, rischieremmo anche di chiudere legalmente.
STAR FUORI DAL SISTEMA NON GIOVA
Solo attraverso il mezzo della politica possiamo sperare di diventare parte integrante del sistema collettivo. Noi dobbiamo entrare nelle Istituzioni Pubbliche con le nostre convinzioni, per condizionare le scelte che vengono operate sulla nostra testa, per cui dobbiamo riconoscere che in queste ultime risiede la possibilità per far emergere, da parte nostra, l’inganno e le contraddizioni tipiche di questo sistema sballato. Stare fuori l’attuale sistema non giova.
I MEZZI PERSUASIVI DI UN SINDACO AMERICANO
Per esempio, di recente, ho appreso che un Sindaco negli USA, diventato vegano, invita i suoi cittadini a pranzo e cena per sensibilizzare le persone sulla validità del sistema di vita vegano. Il Sindaco, essendo un Organo Istituzionale, ha maggiori strumenti di persuasione per invertire una tendenza.
SCONFIGGERE L’ISOLAMENTO ED ESSERE PIÙ COINVOLGENTI VERSO LA MASSA
È un percorso molto impegnativo, me ne rendo conto, ma è l’unico capace per farci uscire dall’isolamento in cui ci hanno relegato. Noi dobbiamo coinvolgere più gente possibile nel progetto igienista e abbiamo maledettamente bisogno di tutti gli strumenti che la Società dispone, entrando nelle maglie di questo sistema sballato condizionandolo al suo interno e finalmente si potrà scoprire l’inganno che ci attanaglia. Non dimentichiamo che il potente impero sovietico si è sciolto come neve al sole perché sono emerse, nel tempo, evidenti contraddizioni. Un abbraccio.
Peppino Monte
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RISPOSTA
ALZATI E CORRI
Ciao Peppino. Prendiamo intanto nota della tua performance autoguaritiva, che ha sicuramente dell’incredibile e dello straordinario, al punto di aver sorpreso e sbalordito persino te stesso. Hai dedicato poco spazio a questo aspetto, quasi si trattasse di bazzecole. Passare dalla immobilità per sclerosi e fratture a caviglia e clavicola, a un formidabile recupero meriterebbe di sicuro maggiore risonanza. Passare dalle stampelle al correre fa pensare ai miracoli di vangelica memoria. Non più Alzati e Cammina, come nel caso di Lazzaro, ma addirittura Alzati e Corri!
BITONTO 2015 NON È PALESTINA ANNO 30 DC
Ovvio che tu non ti chiami Lazzaro e che Bitonto non sta in Palestina. Ovvio che né Franco Libero e ancor meno io abbiamo le sembianze e le qualità del Signore, ma il tuo formidabile recupero fisiologico si commenta da sé e smentisce un po’ tutte le osservazioni critiche che hai fatto sui limiti della nostra azione concreta, sui limiti di intervento concreto che riveliamo sui macelli, sui media televisivi e sugli strumenti della politica. Rispondo qui per me medesimo. Franco Libero ha facoltà di darti le sue eventuali risposte dirette.
LA PRIVACY INNANZITUTTO
Non ho inserito i tuoi telefoni e la tua mail in questo articolo, altrimenti saresti invaso da messaggi e correresti forse il rischio di vederti arrivare una processione di curiosi verso Bitonto. Allora sì che tua moglie avrebbe buoni motivi per cacciarti di casa. Nel nome del buon sereno vivere lasciamo il mondo tranquillo com’è e continua pure a correre lungo le stradine di campagna, tra gli olivi centenari e i fichi d’India della splendida regione Pugliese.
TUTTI VORREMMO FARE DI PIÙ E MEGLIO
Il fatto è che tu avresti dovuto chiamarti Peperino più che Peppino. Hai l’irrequietezza di chi chi sta seduto su un sacco di pepe. Non ti accontenti di camminare e correre e fare degli scatti sulle tue gambe miracolate, ma corri pure con la mente. Ci spingi a fare di più e a dare di più, a scalare le ripide e scivolose pareti della politica, a entrare negli insidiosi salotti della televisione. Non ti accontenti di come ci muoviamo e di quanto facciamo. Da una parte ci stai sopravalutando sul piano fisiologico e personale, scordandoti che i nostri mezzi di azione e di sopravvivenza sono oggettivamente modesti, esigui e ristretti. Dall’altra ci sottovaluti pure nei risultati.
NON È AFFATTO VERO CHE OPERIAMO SU BASI RISTRETTE, PRIVATE E REGIONALI
Le mie tesine, se permetti, vengono lette giornalmente ed anche tradotte in diversi contesti mondiali e non solo nel Tacco dello Stivale. Mi giungono messaggi da ogni punto del pianete, persino dalle Isole Galapagos. Vengono anche diffuse dai tanti amici della rete internet. Chi è interessato ad approfondire su basi gratuite, può informarsi accedendo liberamente al blog, e può anche, volendo, contribuire ai nostri sforzi offrendo il suo sostegno economico sul tasto Donazioni. Sono letteralmente invaso da mail e mi chiedi di accelerare, mentre servirebbero dei buoni freni a disco.
C’è molta gente che auto-guarisce e fa da testimonial come succede a te medesimo.
ABBIAMO TUTTI DELLE LIMITAZIONI
Possiamo fare di più? Sicuramente che sì. Nella misura in cui la gente si accorgerà di noi e soprattutto nella misura in cui ci darà qualche supporto in più. Siamo esseri umani con tutte le limitazioni possibili ed immaginabili. Mi ritrovo con una famiglia e con due ragazzi da crescere e perfezionare, con stampelle da accantonare, con bollette salate da pagare in continuazione, con impegni da rispettare. Anch’io, se permetti, corro giornalmente il rischio di essere sfrattato.
Valdo Vaccaro
povero Valdo, hai tutta la mia comprensione, sei già subissato d'impegni fin sopra i capelli, ci manca solo che ti tirino a litigare su qualche tv. E poi non vedo tutto questo interesse ad andare al confronto pubblico in questo momento, ti fai solo il sangue cattivo, senza ottenere alcun risultato perchè il rapporto di forza fra noi e loro è troppo sbilanciato a loro favore. Diverso è il discorso per il vegetarismo, qui il movimento è di ben altre proporzioni rispetto al nostro, questo garantisce ai vegetariani condizioni di netto vantaggio rispetto a noi quando si presentano in un confronto pubblico, e di conseguenza una miglior immagine e anche qualche risultato positivo. Noi siamo ancora lontani da questi traguardi, sarebbe già una gran cosa riuscire a organizzarci decentemente al nostro interno per darci una mano ad affrontare la disciplina igienista/crudista in modo corretto. Ma già qui la vedo dura
Daccordo con Francesco. Certamente per gli animali si può fare di più e contribuire ad una migliore informazione. Per ciò che concerne l'igenismo, anche qui si può cercare di fare maggior opera di diffusione e raggiungere più individui, ma i problemi sorgono quando si cerca di intervenire sulle persone affette da malattia.
In tal caso se si è sotto i riflettori e se la cosa diviene di dominio pubblico, scatta la reazione del sistema sanitario, spalleggiato da tv, giornali, università , istituti di ricerca, politica, magistratura e quant'altro.
Basterebbe un minimo passo falso, che so, un percorso terapeutico non andato a buon fine o cose simili e poi vediamo cosa accade. Basti vedere il caso del dott. Paolo Rossaro, denunciato tra l'altro da un suo ex paziente poi deceduto, e ci si rende conto di chi abbiamo davanti. ( Già , si potrebbe ribattere, ma non sono morti tre suoi pazienti che si sarebbero potuti salvare? Il fatto è che il medico aveva centinaia di assistiti ed ha realizzato percentuali di guarigione molto superiori a quelli di qualsiasi oncologo ordinario….ma lasciamo perdere.) La politica poi non è autonoma, ma ha dei padroni. Immaginiamo per un attimo cosa sarebbe accaduto se il ministro della salute si fosse opposta, nelle recenti vicende, ai vaccini anti influenzali. Non è difficile immaginarlo. Rispetto ai loro veri padroni, questi politici sono pupazzi intercambiabili. E la politica è ormai interamente eterodiretta e autonoma solo nella decisione di cose minori o marginali. Ovviamente in cambio di privilegi….ma questa è un'altra storia.
Concordo perfettamente con Peppino, bisognerebbe partire al contrattacco per sbugiardare ed asfaltare questo sistema macellatorio, sanitario ed ecclesiastico intrecciato con i poteri forti ed occulti che mirano a rendere il pianeta un immenso lager.
proposito ammirevole, ma poco realistico. Ce ne sarebbe già abbastanza di lavoro da fare al nostro interno, senza bisogno di aprire fronti di lotta esterni. Senza contare che mettersi contro il sistema è secondo me velleitario, un confronto impari come fra moscerino ed elefante. Se il moscerino dovesse infastidire, sta pur certo che l'elefante reagirà mettendolo in fuga o schiacciandolo, sarebbe illusorio aspettarsi qualcosa di diverso, è la dura legge del potere, chi ce l'ha fa di tutto per tenerselo, scandalizzarsi non serve a nulla, legittimo mettersi di traverso al potere ma in tal caso meglio prima prepararsi ed attrezzarsi al difficile compito che ti aspetta.
La vera piaga non è lo strapotere mediatico di questi farabutti quanto l'ebetismo dell'enorme substrato che ne è letteralmente succube, nel mio piccolo, nonostante la mia assidua azione divulgativa sia basata su esperienze personali che rasentano il "miracolo", mi trovo ad impattare contro muri di gomma.
beh allora si tratta di una cosa diversa, cioè di come relazionarci col prossimo/onnivoro, problema annoso e che ognuno interpreta a modo suo: in genere col tempo si diventa più comprensivi, o forse semplicemente un pò più cinici (del tipo fai quel che ti pare poi però son cavoli tuoi). La lotta contro il sistema di cui parlava Peppino si svolge su un piano diverso, mediatico e anche politico: su questo piano secondo me non siamo ancora preparati, inutile andare al macello.