LETTERA
NEOPLASIA PROSTATICA DI GRADO 7
Gentile dr Vaccaro, mi chiamo Giuseppe, ho 56 anni e sono un insegnante. Mi hanno diagnosticato poco tempo fa una comune neoplasia prostatica di grado 7. Sono vegetariano e sto mettendo in atto quanto posso per evitare l’intervento, dalla omeopatia alla fitoterapia, passando per una alimentazione vegana, acqua ionizzata e succhi di verdura.
LE MIE CONDIZIONI SONO GIÀ IN VIA DI MIGLIORAMENTO
Mi sento già meglio e il valore del mio PSA va abbassandosi (da 13,8, è ora a 8,3). Per l’urologo io debbo operarmi e sono già in attesa del pre-ricovero, se non posticipo. Tutto dipende da come volgerà nel frattempo il mio stato di salute. L’intervento verrebbe fatto tra circa due mesi.
VORREI PROCEDERE NELLA DIREZIONE DEL VEGAN-CRUDISMO TENDENZIALE
Il suo blog mi è stato indicato dalla dr Visentini. Mi rendo conto che con il suo sistema si va verso il crudismo, con differenze notevoli rispetto a quanto sto facendo. Tuttavia sento di dover procedere in quella direzione. Se può darmi indicazioni alimentari e altro, sono disposto a corrispondere il dovuto. Grazie.
Giuseppe
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RISPOSTA
GLI STESSI UROLOGI STANNO CAMBIANDO STRADA
Ciao Giuseppe. Ormai è una raccomandazione standard degli stessi esperti urologi, quella di adottare un corretto e opportuno stile di vita. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Alcuni carotenoidi, in particolare il licopene, contenuto soprattutto nei pomodori secchi, nelle salse e nei pomodori maturi leggermente cotti, sono in grado di ridurre l’incidenza di cancro prostatico.
IL TUMORE ALLA PROSTATA VA GUARITO E NON ASPORTATO
Si può affermare che le diete vegetariane, grazie al ridotto contenuto in grassi saturi, di calcio e fosforo, e all’apporto di sostanze quali antiossidanti, licopene, fitoestrogeni e proteine vegetali, hanno tutti i requisiti per la prevenzione e la cura del tumore alla prostata. In aggiunta a questo, l’effetto preventivo della vitamina D e pertanto dell’esposizione solare è di grande importanza. Tre semicupi, ovvero 3 bagni al giorno alla zona genitale, aiuteranno la circolazione e avranno effetto anti-infiammatorio.
PREPARAZIONE IGIENISTA E FIDUCIA NELLE PROPRIE RISORSE
Ovvio che per ottenere il massimo vanno privilegiate scelte radicali e sensate nel contempo. Per fare questo serve darsi una adeguata informazione igienistica, acquisendo fiducia nei mezzi della natura, negli strumenti corporali di autoguarigione e nelle proprie risorse interiori. Occorre una coerente applicazione del nostro protocollo salute. Tutte cose che stanno nel blog. Hai il tempo di studiarlo e di cancellare tutte le prenotazioni con la sala operatoria, visto che quella non è per niente la giusta soluzione.
ALLA LARGA DALLE CURE E MASSIMO RISPETTO PER LA PROSTATA
Il mio suggerimento è di evitare cure specifiche di tipo allopatico ed omeopatico, e di non assumere acqua ionizzata, ma semplice acqua leggera. Più starai sul cibo crudo, vale a dire sull’acqua biologica della frutta acquosa e sul liquido verde clorofillato delle verdure crude di stagione, e meno sete avrai, per cui basterà bere 2 bicchieri al giorno. Meglio qualche buon bicchierozzo di estratto di carote-sedano-ananas con aggiunta di zenzero o di curcuma. Basilare il miglioramento della funzione digestiva e la scelta di alimenti ad alta vibrazione e radianza nella scala Simoneton, nonché la conoscenza e l’applicazione dei cicli circadiani.
LA VALIDITÀ DELLA RIMOZIONE PROSTATICA VIENE PESANTEMENTE SMENTITA DAGLI STUDI PIÙ AVANZATI
L’argomento che tiene banco nel settore sono i risultati clamorosi emersi da una maxi-ricerca avviata nel 1994 su 731 maschi con tumore alla prostata. Lo studio si chiama Pivot (Prostate Intervention Versus Observation Trial), e ha dimostrato con chiarezza che i soggetti cancerosi sottoposti a prostatectomia, ovvero a rimozione prostatica, hanno dimostrato minori tempi di sopravvivenza rispetto a quelli cancerosi non operati. Questo fatto non è poi una novità in campo oncologico generale.
IMBARAZZO ED ARIA TOMBALE ALL’ULTIMO CONGRESSO DI PARIGI
All’ultimo Congresso Urologico di Parigi, come riporta l’Independent, il silenzio alla lettura dei risultati di questo studio è stato tombale. Mettere in discussione, dopo tantissimi anni, l’efficacia e il valore dell’intervento chirurgico alla prostata in caso di cancro, ha lasciato tutti di stucco.
RISULTATI STRAORDINARI OTTENUTI DA SHELTON E DALLE CLINICHE PRITIKIN DI MIAMI E DI SANTA MONICA
Herbert Shelton si è distinto per decenni come risolutore positivo di tumori prostatici mediante metodi naturali assai simili a quelli delle cliniche Pritikin, con la sola differenza del ricorso al digiuno in alcuni casi. L’eliminazione dello stress, del superlavoro, dell’alcol, del caffè, del the, delle bibite zuccherate e delle cole, della carne e dei latticini, degli alimenti stracotti, nonché la riduzione dei cereali, ha sempre portato a risultati sorprendenti in tempi brevi, con normalizzazione della prostata sia nelle dimensioni che nella funzionalità.
GLI STRUMENTI NATURALI DI AIUTO NON MANCANO AFFATTO
Oggi, oltre a quelle preziose esperienze, sappiamo che la melagrana in succo allungata con l’acqua e presa regolarmente riduce del 67% la propagazione tumorale prostatica. Sappiamo che ribes, ribes nero, germe di grano, pomodori maturi, kaki, zenzero crudo, cavoli, mezza cipolla cruda al giorno, the di ortica e menta, the di malva, crescione, ravanelli, cavolini e cavolfiori rappresentano tutti importanti alleati nel contrasto alla prostatite. Sempre ricordando che, a condurre attivamente le danze, rimane il fattore autoguaritivo, il vero protagonista, messo finalmente in condizioni operative e funzionali dai preziosi elementi naturali appena menzionati.
TESINE DA LEGGERE
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Valdo Vaccaro
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