LETTERA
Ciao Valdo, sto a Jakarta e nei prossimi giorni sarò in Italia in una delle conferenze a Milano e dintorni. Non ho trovato nel blog la risposta a un problema urgente che affligge un mio caro amico in Italia, afflitto da una micidiale forma di singhiozzo ostinato. Puoi darmi una spiegazione sul perché questo può avvenire e su quali sono i metodi per risolvere il tutto in modo semplice e naturale? Grazie davvero. Giuliano
RISPOSTA
CHE COS’È IL SINGHIOZZO
Il singhiozzo è un fenomeno naturale dovuto a contrazioni ripetute, inaspettate, involontarie e spasmodiche del diaframma. Questi tipi di spasmi sono anche chiamati miocloni e possono avvenire più volte nell’arco di un minuto.
Il singhiozzo è quindi un’azione involontaria determinata da un arco riflesso spinale, cioè un canale neurale che controlla un riflesso. Una volta scatenato, il riflesso causa una forte contrazione del diaframma, il muscolo che separa l’apparato polmonare da quello gastrointestinale e che si contrae durante l’inspirazione per estendersi poi nella fase dell’espirazione, seguita un quarto di secondo dopo dalla chiusura della glottide, la valvola che separa l’apparato respiratorio-polmonare da quello digerente, producendo il classico hic del singhiozzo.
Il singhiozzo può avvenire singolarmente o in maniera ripetuta, con un ritmo tra un sighiozzo e l’altro generalmente costante.
SEGNI E SINTOMI DI SINGHIOZZO
- Un singolo o una serie di spasmi del diaframma, con durata variabile.
- Un breve (meno di mezzo secondo) e inaspettato tremore di spalle, addome, gola o di tutto il corpo.
- Il suono tipico del singhiozzo è un distinto hic, ma può variare, ad esempio nel caso si cerchi di controllarlo.
- Il singhiozzo può essere accompagnato da una veloce ma a volte dolorosa interruzione della respirazione, con disturbo momentaneo alla gola, al torace o all’addome.
CAUSE DI SINGHIOZZO
Il singhiozzo è causato da una serie di motivi, qui sotto andiamo a vedere i principali.
IRRITAZIONE DEL NERVO FRENICO
Il singhiozzo può essere dovuto all’irritazione nervo frenico o dell’area ad esso circostante. Il nervo frenico nasce nel cervello, attraversa l’area cervicale e innerva diversi organi come il diaframma, sottile membrana che avvolge cuore, fegato, stomaco e reni. Se il nervo viene irritato in un qualsiasi punto del suo percorso, può seguire un episodio di singhiozzo.
Il nervo frenico ha origine nel collo, precisamente nel 4˚ nervo cervicale, e riceve informazioni anche dal 3˚ e dal 5˚ nervo cervicale. Quindi il nervo frenico ha innervazioni sia dal plesso cervicale che da quello brachiale. Passa in mezzo a polmoni e cuore fino a raggiungere il diaframma, a cui ha la funzione di trasmettere le informazioni motorie e dal quale riceve informazioni sensoriali, permettendo così la respirazione.
Sono presenti due nervi frenici, uno destro e uno sinistro.
ALTRE CAUSE DI SINGHIOZZO
Altre cause comuni di singhiozzo possono essere:
- Dilatazione dello stomaco (eccesso di alimentazione).
- Disturbi digestivi (dispepsia e reflusso gastroesofageo).
- Ingerimento aria con gli alimenti, scarsa e frettolosa masticazione, e conseguente aerofagia.
- Episodi di emotività, di paura, di eccitazione, di stress.
- Tosse.
- Ernia iatale.
- Reflusso gastroesofageo.
- Bevande gasate, alcool, alcuni alimenti speziati.
- Ridere.
- Utilizzo di oppiacei.
Il singhiozzo si può però verificare anche in associazione ad altre condizioni come:
- Insufficienza renale.
- Infarto.
- Sclerosi multipla.
- Meningite.
- Danneggiamento del nervo vagale.
RIMEDI AL SINGHIOZZO
In genere è sufficiente aspettare pochi minuti perché il singhiozzo si fermi. Come sempre va comunque individuata la causa del sintomo, in modo tale da evitare il ripresentarsi del problema.
Nei casi ostinati però ci sono varie tecniche e rimedi naturali da poter utilizzare, tra cui:
- Inspirazione profonda d’aria, trattenere il fiato e restare in apnea per 10-15 secondi, inducendo così il diaframma a rilassarsi.
- Ingerire acqua rapidamente a piccoli sorsi.
- Assumere posizione distesa.
- Favorire uno starnuto.
- Inghiottire un cucchiaino di miele.
- Assumere dell’aceto per via nasale, stimolando la parete della rinofaringe o nasofaringe.
- Bere qualche tazzina di infuso alla camomilla, al timo, alla lavanda o alla menta.
- Premere con l’unghia dell’indice il punto di agopuntura situato al centro dell’orecchio esterno in mezzo alla conca del padiglione auricolare.
Valdo Vaccaro
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