LETTERA
CASO DI DISMENORREA
Ciao caro Valdo. Sono Elena, ho 32 anni e ti avevo scritto circa 5 anni fa per la mia dismenorrea. All’epoca ero diventata vegana e, seguendo i tuoi consigli con dieta vegan tendenzialmente cruda, i dolori mestruali sono spariti per 1 anno e mezzo circa. Ma poi sono ritornati più forti e invalidanti di prima accompagnati sempre da sindrome premestruale, seno gonfio, anche la vena sefena si infiammava.
DIETA FRUTTARIANA, CRISI ELIMINATIVA E FINALE RIASSORBIMENTO INFIAMMAZIONE
Dopo 4 anni abbondanti di dieta vegan decido di passare a dieta fruttariana. Per 6 mesi ho consumato solo frutta dolce, acida, ortaggi e verdure 100% raw. In questi sei mesi ho avuto una forte ed inattesa crisi eliminativa alla bocca, con gengive infiammate che non mi lasciavano masticare, afte ed altro ancora. Ma ho tenuto duro e, quando il dolore ai denti ha raggiunto il picco, pian piano l’infiammazione si è riassorbita ed ora sto finalmente da Dio.
ENTEROCLISMI E CLISTERI
In questi 6 mesi, oltre alla dieta fruttariana cruda, ho eseguito anche degli enteroclismi sui quali so che non sei d’accordo, alcuni dei quali anche al caffè che mi hanno sfiammata da subito. Solo dopo 3 clisteri e una settimana di crudo il seno si è sgonfiato e la sindrome premestruale non è mai più tornata. Diciamo che la sindrome premestruale l’ho risolta in una settimana di frutta e clisteri.
FRUTTA ACQUOSA, AVOCADO, VERDURA CRUDA E NIENTE OLIO
Ad oggi ho solo inserito un po’ di verdura cotta a cena, continuando a consumare per tutto il giorno solo frutta e verdura cruda. Ovviamente non ho mai usato l’olio e, per circa 6-7 mesi non ho usato frutta a guscio come noci o mandorle, e nemmeno i semini. L’unico grasso che ho consumato è una fetta d’avocado a pranzo e cena, ma non sempre. Il motivo per cui ho eliminato i semi e frutta a guscio è che, studiando, ho capito che sono i grassi a dar fastidio al ciclo mestruale, quindi ho voluto sperimentare i consigli dei fruttariani che eliminano o riducono la frutta a guscio.
CONTINUO SENZA FRUTTA DA GUSCIO E SENZA SEMINI?
Ad oggi ho re-introdotto alcuni semi, per paure o forse per timori di carenze. In una situazione come la mia, dove il flusso mestruale ancora c’è se pur ridotto, e dove rimane ancora il gonfiore addominale e alcuni doloretti ma molto meglio di prima, sorge una domanda. Continuo con la dieta fruttariana cruda 100% senza semi e noci e poco avocado? Oppure può andare bene una dieta fruttariana al 95% con verdura cotta senza olio a cena ed alcuni semi ?
VORREI OTTENERE DAVVERO IL MASSIMO
Il mio obiettivo è la salute totale. Come sono riuscita a sfiammare tutti i denti vorrei sfiammare il mio utero. Seppure i dolori mestruali non siano forti come prima, mi piacerebbe arrivare ad un ciclo di poche gocce e senza dolori con il ventre piatto come ho tutti i giorni. Ora peso 48 kg, e sono alta 173 cm. Ho perso 7 Kg con il fruttarismo ma sto bene !
LA FACCENDA DEI SEMINI OLEOOSI RIMANE PER ME UN REBUS
Questa cosa dei semi oleosi mi tormenta. Ognuno ha la sua opinione. Vorrei capire se ora li devo aggiungere oppure meglio di no per favorire la guarigione, io non ho fretta o necessità di re- introdurli vorrei solo capire se sono necessari. Grazie in anticipo. Saluti.
Elena
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RISPOSTA
SCELTE PERSONALI CONFEZIONATE SU MISURA
Ciao Elena. Tutti vorrebbero ottenere il massimo e tutti vorrebbero vivere privi di dubbi sul cosa mangiare e non mangiare. Purtroppo nessuno al mondo possiede la sfera di cristallo per darti risposte chiare e definitive. Gli schemi alimentari, anche quelli più vicini alla perfezione vanno sempre e comunque personalizzati sulla base delle proprie uniche e specifiche esigenze fisiologiche generali e del momento, vanno conformati alle condizioni stagionali, vanno resi sostenibili ed applicabili. Tutte cose per le quali nessuno più di te è in grado di scegliere meglio, sperimentando passo dopo passo sulla base dei propri sensori e dell’attento ascolto del proprio corpo.
SINDROME PRE-MESTRUALE PMS DA SOVRAPRODUZIONE ORMNALE IPOFISARIA
La Sindrome Premestruale (PMS) è un insieme di sintomi che coinvolgono la sfera fisica e psicologica delle donne nei 10-14 giorni precedenti la comparsa della mestruazione. Fin dagli anni ’60 furono identificati qualcosa come oltre un centinaio di sintomi tipici di questa fase, le cui cause sarebbero dovute in massima parte ad una sovrapproduzione ormonale da parte dell’ipofisi. Il non corretto bilanciamento delle produzione di estrogeni e progestinici, determina un acuirsi di stanchezza e un affaticamento del metabolismo.
SINTOMI A LIVELLO DI FISICO E DI PSICHE
Oltre ai tipici gonfiori mammari, oltre alla cefalea, oltre alla ritenzione idrica, all’asma, ai dolori muscolari e scheletrici, subentrano disturbi di tipo psicologico. Irritabilità, stati di nervosismo, sbalzi d’umore sono causati da uno scompenso ormonale più o meno grave e da un abbassamento dei livelli di serotonina, che comporta agitazione, insonnia, aggressività improvvisa. La serotonina equivale ad un abbassamento di zuccheri nel sangue, in questa fase è infatti forte il desiderio di cibi compensativi come pasta, pane e cibi dolci. Nella dieta pertanto è utile introdurre pasta, riso e cereali integrali, farro, legumi tipo lenticchie, fagioli e ceci, e patate non irradiate almeno in un pasto al giorno, per aumentare i livelli di serotonina.
CONSIGLI ALIMENTARI
L’assunzione di acidi omega-3, contenuti nei semi di lino e nel germe di grano, può favorire la diminuzione delle prostaglandine, che aumentano le contrazioni. Eliminare assolutamente thè, caffè, alcol, zuccheri raffinati semplici e dolciumi. Ridurre drasticamente o eliminare i latticini. Importante introdurre alimenti ricchi di magnesio, come noccioline, cacao, soia, cereali integrali, verdure verdi e vitamina B6, da soia, patate, verdure verdi, cavolo, lattuga, prezzemolo, tuorlo d’uovo.
CONTRASTARE LA RITENZIONE IDRICA
La ritenzione idrica è un problema che si acuisce durante la fase premestruale, pertanto è importante ridurre il consumo di sale, di salse a base di panna, grassi e burro, evitare le acque ricche di sodio. Nella dieta è utile introdurre al posto delle bevande eccitanti, infusi a base di erbe, soprattutto verbena, tarassaco e finocchio, melissa e camomilla, che hanno proprietà calmanti, depurative e diuretiche. Verdure a foglia larga, finocchi, porri, insalate, pomodori, favoriscono un aumento della diuresi e quindi la possibilità di ridurre le tossine e l’accumulo di acqua nei tessuti.
IMPORTANZA DELLA PIRIDOSSINA B6 NATURALE
Anche la pelle subisce danni a causa della variazione ormonale, soprattutto con la comparsa di acne, macchie rosse e un maggior stato di ipersensibilità, a causa dell’aumento dell’attività seborroica. La vitamina B6 piridossina da germe di grano, da miglio e saraceno, da rape, spinaci, bietole ed agrumi, risulta preziosa in queste circostanze. La capacità particolare della piridossina è quella di agire come precursore degli ormoni endorfinici, inoltre è coinvolta nella formazione di neurotrasmettitori quali la serotonina e nella formazione di molecole del sistema immunitario.
IMPORTANZA DELLA RIBOFLAVINA B2, DELLE VITAMINE C ED A NATURALI
La vitamina B2 o riboflavina agisce da antidepressivo e si trova nei pinoli, germe di grano, semi di girasole, funghi, castagne fresche e secche, anacardi, sesamo, broccoli, okra, avocado. La vitamina C, da agrumi, kiwi, ortaggi rossastri quali carote, pomodori, peperoni, ravanelli, è basilare nella riduzione dell’attività seborroica e, nella formazione dei punti neri. Lo zinco, presente nei semi di lino, nei semi di zucca, nei germogli di soia, nelle nocciole, può essere assunto nella prevenzione dell’acne. La vitamina C, la vitamina A (da tarassaco, acetosa, carote, peperoncino, crescione, patata dolce, broccoli, asparagi e radicchi) e lo zinco (germe di grano, semi di zucca, semi di papavero, semi di chia) aiutano a rafforzare il sistema immunitario, rendendolo meno suscettibile all’azione allergenica e batterica.
Valdo Vaccaro
Non capisco perché eliminare l'olio ,ho sempre pensato che faccia bene,specialmente se é un 'extravergine di oliva spremuto a freddo……(in moderata quantità )in sicilia amiamo mangiare il pane integrale appena sfornato,lo apriamo e mettiamo dentro un po d'olio pepe e peperoncino……….ogni tanto si puó ..o sbaglio.?
E pensi bene, specie se si è magri come la signora. L'importante è non friggerlo.
Diversi fruttariani attribuiscono il problema della perdita di peso al consumo eccessivo di frutta acida, per cui raccomandano di eliminarla o di assumerla di rado. Sostengono che gli effetti marcatamente dimagranti di questo tipo di alimento sono più evidenti in chi si sostiene esclusivamente di frutta. Se non sono esperti loro di frutta…
A mio parere esiste un motivo ben preciso dell'abitudine di ungere il pane con l'olio. Non si fa altro che cercare istintivamente di riequilibrare l'originaria integrità del chicco di grano. La frantumazione per ricavarne farina e la successiva cottura in forno vanno ad ossidare il prezioso germe ricco di olio. Questo è una delle motivazioni che spingono i cultori della macrobiotica a preferire l'assunzione dei chicchi integri cotti in acqua piuttosto che i farinacei. L'ossidazione del germe del cereale implica una cattiva digestione dell'amido e la propensione a creare muco nell'organismo. Non a caso le popolazioni orientali che basano la dieta sul riso bollito piuttosto che sui farinacei sono tendenzialmente molto più snelle rispetto ai popoli occidentali tradizionalmente più legati ai prodotti da forno.