LETTERA
DIAGNOSI DI SINDROME ASA E DI SINUSITE CRONICA
Mi chiamo Davide e scrivo per chiedere la vostra opinione riguardo una questione in pieno svolgimento. Mi è stato diagnosticato un quadro clinico racchiuso nella cornice di tal “ASA Syndrome”, che comprende violenta intolleranza all’acido acetilsalicilico, asma bronchiale, reflusso gastroesofageo, con una forma degenerata di sinusite cronica che vede tutte le cavità del massiccio facciale intasate di materiale infiammatorio non meglio definito, con polipi nasali e ingrossamento dei turbinati.
AUTOIMMUNITÀ ED ECCESSIVA REATTIVITÀ IMMUNITARIA
Sembra che l’infiammazione e l’acidità dell’apparato digerente siano contemporaneamente causa ed effetto di un peggioramento di quella alle cavità nasali e alle vie respiratorie, e viceversa, in una continua sinergia che alimenta sé stessa, un cerchio senza principio e senza fine che sembra esser stato generato in principio da una eccessiva reattività del sistema immunitario.
RIMOZIONE POLIPI, CORTISONE E GASTROPROTETTORI NELLA PROPOSTA MEDICA
Intervento chirurgico per liberare le cavità nasali, mascellari e frontali, terapia farmacologica a base di due tipi di cortisone, uno ad uso locale ed uno ad uso sistemico vita natural durante, più antibiotici, gastro-protettori e inibitori di pompa per attenuare la fase acuta, questi sono i rimedi e le proposte della medicina. Il tutto affiancato ad un’alimentazione alcalinizzante e tesa ad eliminare o ridurre drasticamente i cibi acidi o meglio i cibi acidificanti.
ESISTONO ALTERNATIVE A QUANTO SOPRA?
Sono interessato alla vostra opinione, a sapere come vi appare la situazione dal vostro punto di vista, a proposte e modalità di gestione differenti. Ho dimenticato di riportare alcuni sintomi piuttosto fastidiosi che, da qualche tempo a questa parte, accompagnano la mia quotidianità verso una qualità sempre minore.
SONNOLENZA, DEPRESSIONE, ANSIA
Accuso spesso dei cali di energia, come colpi di sonno, una grande distraibilità, con grande fatica a mantenere attenzione e concentrazione anche per brevissimi lassi di tempo, difficoltà ad elaborare informazioni, appesantimento fisico, ansia e tendenza a qualcosa che somiglia alla depressione, indotta dall’impossibilità di avere uno scambio con l’esterno perché tutto troppo faticoso per le mie sempre più ridotte energie.
CARENZA DI SONNO E CARENZA DI OSSIGENAZIONE
Il sapore onirico di questi disturbi mi porta a valutare la possibilità che questa pessima qualità dell’attività mentale e fisica durante la veglia possano trovare origine nell’altrettanto scarsa qualità del sonno, in ragione di una ossigenazione carente e quindi di un mancato riposo rigenerante e ristoratore. Chiedo scusa per la prolissità, il dono della sintesi non mi è stato concesso. Grazie ancora,
Davide
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RISPOSTA
VERIFICARE ANCHE L’IPOTESI DI INSORGENZA DIABETICA
Ciao Davide, Gli ultimi due paragrafi conclusivi, dove lamenti un progressivo calo di energia, colpi di sonno e simili, mi fanno pensare a una forma incipiente di diabete, ovvero a una carenza di assorbimento glucosio per insufficiente presenza insulinica. E questa potrebbe essere una complicazione o, se vuoi, un completamento del quadro patologico che già hai sottomano. Suggerisco di verificare anche tale eventualità. Non hai certo bisogno di aggiungere altre patologie alla tua già consistente lista. Pertanto mi auguro di sbagliarmi su questo.
L’INTOLLERANZA AI VELENI NON VA INTESA COME SEGNO DI DEBOLEZZA
Quanto all’ipotesi medica sulla eccessiva reattività del sistema immunitario, dedotta dalla tua intolleranza all’aspirina, trattasi di concetto che non condivido affatto. Essere intolleranti ai veleni e alle sostanze inadatte al nostro corpo, sia che si tratti di latticini, di alcol, o di acido acetilsalicilico, come nel presente caso, non solo non è necessariamente patologico, ma può essere piuttosto indice di ottima funzionalità immunitaria (e non quindi di “eccessiva reattività immunitaria”). L’eccesso di reazione poi ci può essere in quanto non hai ancora saputo interpretare correttamente i tuoi problemi e non hai ancora adottato una dieta adatta a farli rientrare.
SPIE ROSSE E MALATTIE VERE NASCOSTE A MONTE
Trattasi ovviamente di concetto igienistico e quindi in netto contrasto con le vedute mediche. Non a caso l’igiene, di fronte a febbre, dolori e infiammazioni, non parla di malattie vere e proprie ma piuttosto di sintomi che non andrebbero mai trattati con bisturi o con trattamento farmacologici. Che fare allora coi sintomi se non stroncarli stoppandone la fenomenologia ed i dolori? Semplicissimo. Occorre dire loro “Benvenuti! Grazie di avermi avvertito che sto sbagliando tutto. Grazie di avermi salvato la vita!” I sintomi non vanno toccati perché appartengono al processo di ripristino salute, che parte proprio con la spia rossa (infiammazione acuta e dolorini vari). Spia che lampeggia sul nostro cruscotto corporeo, e segnala malattia di base a monte, da capire ed interpretare proprio in virtù dei sintomi stessi.
RIMUOVERE I SINTOMI È CONTROPRODUCENTE ED INCONCLUSIVO
Rimuovere tali sintomi non significa infatti guarire, ma solo accanirsi contro dei fastidiosi ma innocenti segnali di emergenza, lasciando inalterata al suo posto la vera malattia causante, che quasi sempre è una malattia di tipo gastrointestinale e di tipo ematologico. Rimossi o troncati i sintomi, la guarigione è solo apparente. Nulla si è risolto a favore del vero riequilibrio e, la malattia reale rimane al suo posto, pronta a colpire di nuovo in forme ancora più croniche ed intrattabili.
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TRIADE ASA, OVVERO POLIPI E ASMA, PIÙ INTOLLERANZA ALL’ASPIRINA E AI FANS
La sindrome ASA, o Triade ASA è sempre in termini medicali una patologia oggi molto diffusa. Perché triade e perché ASA? ASA sta per Acetyl-Salicilic-Acid, e triade sta per le tre caratteristiche standard della patologia, che sono 1) Intolleranza all’aspirina e ai FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), 2) Asma, 3) Polipi nasali. I FANS sono farmaci molto diffusi risolvendo in contemporanea tre importanti sintomi come la riduzione della febbre, la riduzione del dolore e la riduzione dell’infiammazione. Sottolineo il fatto di aver detto sintomi e non malattie.
CURE SINTOMATOLOGICHE E NON RADICALI
Alla famiglia dei FANS appartiene non solo l’aspirina, ma intere categorie di farmaci come gli analgesici, gli antipiretici e gli antiartritici. In realtà questi FANS sono il mitra d’ordinanza che ogni medico porta con sé nella sua eterna e banale guerra contro i mulini a vento, ovvero contro quei meccanismi che trasformano un normale evento gastrico in una gastrite, un normale evento renale in una nefrite, un normale evento epatico in una epatite.
RIMUOVERE IL SINTOMO NON È GUARIRE
Come antibatterici e antivirali sono il simbolo della fallimentare medicina pasteuriana, così i FANS sono il simbolo della fallimentare medicina sintomatologica, quella che è da decenni sotto il ciclone della critica, antimedica e persino medica. Rimuovere il farmaco non significa rimuovere la malattia, ma lasciare il meccanismo ammalante acuto al suo posto, trasformarlo in male cronico ed accoppiarlo ad altri fenomeni chiamati malattie iatrogene.
COSA SONO I POLIPI NASALI
I polipi sono presenti nei seni paranasali. Si presentano come sacculi attaccati come un peduncolo ai turbinati. Non dirmi bravo. Ho ovviamente copiato a piene mani dal duro lavoro che molti bravi medici fanno a livello di ricerca pubblicando su internet. Non voglio appropriarmi del lavoro altrui. A Cesare quello che è di Cesare. Faccio in queste fasi lo studente e il giornalista e cerco solo di presentare un quadro logico e comprensibile, visto che spesso i report medici originari non brillano per chiarezza e richiedono un lavoro di sintesi.
I TURBINATI E LA PROPOSTA TERAPEUTICA MEDICA
Chiarito questo, passiamo ai turbinati, che sono strutture ossee rivestite di mucosa iper-vascolarizzata, localizzati internamente nelle fosse nasali. Il numero e la dimensione dei polipi determina il grado di ostruzione delle fosse nasali stesse. I consigli medici spingono in modo inequivocabile verso l’asportazione chirurgica dei polipi. Poi però, lato contraddittorio, avvertono che esiste una marcata tendenza a recidivare, anche a breve distanza, cioè a pochi mesi, dall’intervento chirurgico! Eppure, pur sapendo tutto questo, si continua ad operare, tanto per farlo, per tenere in allenamento i chirurgi facendo scuola dimostrativa e sperimentale dal vivo.
L’OBIETTIVO DA CONTRASTARE È L’AGGREGAZIONE PIASTRINICA
A livello farmacologico, qualche medico suggerisce di usare come antiaggregante piastrinico, ovvero come fluidificante, non la debole e parziale aspirina ma la più efficace e tollerata ticlopidina, che però presenta gravi rischi collaterali, come la neutropenia o granulocitopenia (diminuzione dei granulociti neutrofili e conseguente linfocitosi) e la porpora trombolica trombocitopenica, che a volte possono risultare fatali. Ed è per questo che si sta introducendo il clopidogrel, una tienopiridina con miglior profilo di sicurezza rispetto alla ticlopidina.
ASPIRINA, CLOPIDOGREL E STENT CORONARICI
La duplice terapia antiaggregante con aspirina e clopidogrel è diventata. ad esempio, terapia standard dopo l’inserimento di stent coronarici. Gli stent coronarici sono interventi di cardiologia angioplastica (dal greco angèion = vaso sanguigno), volti ad impiantare nel punto della stenosi (da stenos = stretto) o del restringimento vascolare, uno stent coronarico, ossia un tubicino espandibile a maglie intrecciate, in grado di tenere aperto e dilatato il punto critico dell’arteria. Chiaro che, quando un paziente è messo davvero male, diventa giocoforza dover ricorrere a riparazioni salvavita di emergenza. In questi casi la medicina offre probabilmente il meglio di se stessa.
LA TICOPLIDINA COME INIBITORE PRINCIOPE DELL’ATTIVAZIONE PIASTRINICA
L’ischemia è una diminuzione o un arresto della circolazione per compressione o contrazione delle pareti vascolari in un determinato punto. Usando soltanto l’aspirina, gli eventi ischemici avversi rimangono il più delle volte irrisolti. Con la ticoplidina invece si ha una maggiore inibizione dell’attivazione piastrinica, che avviene 24 ore dopo la somministrazione e raggiungimento dell’inibizione massima dopo 3-5 giorni.
ATTIVAZIONE ED INIBIZIONE PIASTRINICA
L”adesione, l’attivazione e l’aggregazione piastrinica sono processi-chiave nella patologia delle malattie cardiocircolatorie, e specie nella ACS o sindrome coronarica acuta. L’inibizione di tali processi è fondamentale per ottenere l’obiettivo da tutti agognato, almeno a parole se non nei fatti, della fluidificazione del sangue. L’aspirina è stata l’unico antiaggregante disponibile per oltre 100 anni, con risultati che la medicina valuta positivamente. Il problema è che l’aspirina offre una copertura parziale, inibendo soltanto l’attivazione piastrinica mediata dal tromboxano A2, e lasciando libere le altre vie attivanti.
PIASTRINE, TROMBI ED EPARINA DI MAIALE
Occorre tener presente che le piastrine, aderendo alle pareti del vaso danneggiato da lesione aterosclerotica, finiscono per causare dei trombi. Esse si attivano liberando istamina, serotonina e tromboxano A2, che è un eicosanoide addensante. Anche l’omocisteina alta, se ci dovesse essere, rappresenterebbe un fattore di ipercoagulazione. Alla fine, la medicina, tanto per non sbagliare e per non smentirsi, fa ampio ricorso alla eparina di maiale.
LA DIFFERENZA TRA SANGUE MELMOSO E SANGUE SCORREVOLE È DETERMINANTE
Il sangue libero da melmosità e di viscosità è in grado sempre di fare la differenza in termini di normale salute, e ancor più in termini di sopravvivenza nelle emergenze. Dove il punto di vista igienistico differisce maggiormente da quello medico, è proprio il metodo di mantenere il sangue nelle migliori condizioni di fluidità. Se esiste in natura una formula in grado di garantire tale fluidità, abbiamo risolto tutti i problemi e tutti i processi infiammatori, evitando ogni aspirina, ogni FANS, ogni ticlopidina, e soprattutto ogni inutile e dannosa rimozione di polipi.
L’OBIETTIVO SI SPOSTA TUTTO SUL SANGUE
Cos’è dunque che, più di ogni altra cosa al mondo fa fluidificare il sangue? La frutta e la verdura crude, in quanto ci regalano digestioni leggere e rapide, per cui si viene a formare un sangue eccellente. Cos’è invece che al contrario addensa il nostro liquido vitale? Le digestioni prolungate, e pertanto tutti i cibi acidificanti e alto-proteici, nella fattispecie, la carne, il pesce, le uova, i latticini, i ferro-sequestratori (the e caffè, alcolici e cole), i carboidrati stracotti, il sale, i dolcificanti artificiali, i cibi concentrati, i prodotti pastorizzati e privi di enzimi.
AUTOLISI DI POLIPI, NODI, CALCOLI, CISTI, MIOMI, FIBROMI E TUMORI
Quanto ai polipi, devono sparire al pari di tutti gli altri sintomi. È possibile? No, se adotti una dieta medica carica di proteine animali, di cibo cotto, di acqua, di integratori, di caffè e di correzioni farmacologiche. Sì, se adotti una dieta igienistica, e meglio ancora se ricorri prima a un breve riposo fisiologico di 3 giorni (zero cibo e zero farmaci, ma solo riposo totale ed acqua) o a un semi-digiuno crudista, in entrambi i casi seguiti da dieta vegana tendenzialmente crudista.
Valdo Vaccaro
Ciao Davide,hai mai pensato possa trattarsi di sbilanciamento cranio-mandibolare?
Tutto l'intasamento che hai in testa potrebbe dipendere da compressioni che fanno mal defluire il mucco.
Ti lascio il link al sito di M.Formia :www.occlusionegravita.it
PS:io sono solo una persona che segue il metodo e ne sono soddisfatta…non ricevo soldini x sponsorizzare 😉
Ciao Jennifer, grazie per essere intervenuta, hai avuto un'esperienza simile? Stai traendo giovamento dall'applicazione della placca?
Ciao Dave…io non avevo i tuoi problemi ma altri legati DCCM (disfunzione cranio-cervico mandibolare)…ma altri legati a ernie cervicali e dolori all'anca e credimi che sono rinata…un anno fa non riuscivo a muovere il braccio ed alzar la testa,oggi sono pressochè un'altra persona 😉
Se ti va,dai un occhio alla mia testimonianza sul forum OG (Occlusione Gravità),ti lascio il link:
http://forum.occlusionegravita.it/testimonianza-jennifer-t617.html
Fammi sapere!!!!!
Ah,sottolineo che io cmq seguo un'alimentazione il più possibile vegana,il che,a mio avviso,aiuta molto….una "disciplina" non esclude l'altra,anzi 😉
Ciao Davide, per la sindrome ASA pare che si ottengano risultati mediante desensibilizzazione all'aspirina http://www.worldallergy.org/professional/allergic_diseases_center/aspirin/