GRAZIE INFINITE A CHI CI HA REGALATO LA VITA
Ogni nuovo giorno che arriva, non trovo le parole adatte per esprimere la mia gratitudine verso il Grande Spirito. È grazie a Lui che mi viene concesso di aprire gli occhi e di riscoprire la luce del sole. È grazie a lui che mi viene data la possibilità di respirare, di ascoltare, di annusare, di pensare, di amare, di sentirmi immerso e armonizzato con la magnificenza di Madre Natura.
I FRAMMENTI STELLARI NON HANNO LE MANI SPORCHE DI SANGUE
Il minimo che posso fare per sdebitarmi è dare il mio massimo impegno per conoscere me stesso e il mondo in cui vivo, per capire di quale materiale sono composto e di quali sono le ragioni della mia presenza nell’universo. Essere fatto di frammenti stellari tenuti assieme da una colla divina comporta precise responsabilità. Non ci è assolutamente concesso di compiere azioni violente contro la libertà e la vita altrui.
ESSERE UOMINI COMPORTA DELLE RESPONSABILITÀ
So che persino il mio massimo può non bastare. Devo moltiplicare il mio rendimento, e devo saper trasmettere agli altri il mio messaggio affinché pure essi possano usufruire delle mie precedenti esperienze. So che uno degli obblighi più importanti consiste nel difendere tutte le creature che mi circondano in mare e in terra, nel non mangiarle e nel fare in modo che i miei simili non cadano nella grave mediocrità di brutalizzare gli esseri creati con immensa saggezza dal Divino.
L’AMMONIMENTO DI PITAGORA
“Gli uomini continueranno ad ammazzarsi tra di loro fintanto che continueranno a massacrare i loro compagni di ventura, gli animali. Colui che semina morte e dolore non può raccogliere gioia e amore. Fintanto che l’uomo continuerà a distruggere tutte le forme di vita, che egli considera inferiori, non saprà mai cos’è la salute e non troverà mai la vera felicità. Come potrete pretendere giustizia quando voi stessi sacrificate per crudele ghiottoneria o avidità degli esseri legati a noi da fraterna alleanza”? Questo diceva Pitagora (570-495 a.C.).
L’INSEGNAMENTO DI PLUTARCO
Pochi secoli più tardi, Plutarco (46-125 d.C.), filosofo e saggista greco gli faceva seguito con: “Quando si vede un gran numero di uomini aridi, vuoti e crudeli, collerici, avidi, feroci, tirannici assassini dei loro stessi bambini o dei loro genitori, non è una follia pensare che noi abbiamo dei doveri verso di essi solo perché appartengono alla specie umana, mentre verso il bue da lavoro, la mucca da latte, il cane, il mulo, la pecora, il cavallo non ne abbiamo alcuno”?
NECESSITÀ DI SALVAGUARDARE UN INNATO SENSO DI GIUSTIZIA
Soffocare il sentimento di compassione verso i patimenti altrui significa venire meno al senso di giustizia che ci deve caratterizzare per disposizione del Creato, significa in altre parole tradire noi stessi. E mettere a repentaglio la nostra autostima.
I PIÙ GRANDI FILOSOFI ED ARTISTI HANNO DATO IL LORO BUON ESEMPIO
Insegnamenti del medesimo tenore portano la firma di Leonardo e dei maggiori filosofi e artisti che la storia ci ha regalato. Non possiamo fare finta di non essere stati avvertiti.
MANGIARE CARNE IMPLICA UN DEGRADO MORALE
Noi igienisti e naturalisti di oggi siamo in perfetta linea con con questi grandi maestri del passato e ne andiamo fieri. “Noi combattiamo contro il male supremo del carnivorismo, una tendenza che disumanizza l’uomo, che lo rende malato nel corpo e nella mente, che lo assoggetta mentalmente al potere dei forti e che lo condanna al degrado morale, al suicidio spirituale, ad un futuro di desolazione e senza speranza”, e qui uso le parole espresse dal collega Franco Libero Manco della AVA-Associazione Vegana Animalista di Roma.
Valdo Vaccaro
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