LETTERA
IL PROBLEMA DI IN ARTICOLO APPARSO IN SVIZZERA SUI BENEFICI DELLA CARNE
Buon giorno Professor Vaccaro, mi permetto di scriverle a nome dell’associazione a cui presiedo. L’abbiamo contattata tramite Laura Croci Torti per la conferenza di gennaio a Lugano. Oggi sono qui per chiederle una collaborazione ed un aiuto gratuito in risposta ad un problema riguardante la pubblicazione in data odierna di un articolo riguardante i benefici di un’alimentazione a base di proteine animali.
VORREMMO CHIARIRE QUESTO TIPO DI OPINIONI E DI PRECONCETTI RICORRENTI
La nostra neonata associazione si propone sul territorio della svizzera italiana, con lo scopo di divulgare i benefici dell’ alimentazione vegetariana, vegana ed igienista. Proprio per iniziare a coinvolgere i lettori ticinesi, anche in vista del suo prossimo intervento, vorremmo poter rispondere a ciò che il giornalista ha asserito con il suo parere professionale.
ATTENDIAMO SUA RISPOSTA
Le lascio in allegato, oltre all’ articolo citato, il sito della nostraassociazione (in cui inseriremo a breve l’ appuntamento con lei) e il nostro statuto. http://www.tio.ch/News/Partner/762045/La-virtu-della-carne-senza-eccessi Ringraziandola fino da ora per una sua eventuale cortese risposta, colgo l’occasione per porgerle cordiali saluti. Paola Bocchi Associazione Ticinese Sole Verde, Via Carlo Maderno 19, CH – Lugano
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RISPOSTA
LA CONTROPARTE AMA CONFONDERE GLI ANIMI E INTORBIDIRE LE ACQUE
Ciao Paola. Un po’ di maggiore fiducia in se stessi e nella bontà delle proprie scelte forse non guasterebbe. Dovrete sicuramente abituarvi e fare il callo al tutto e al contrario di tutto, ed anche ad affermazioni capziose, ambigue, ingannevoli, condite di tutti i classici ingredienti degli spot pubblicitari. Abituarvi significa non spaventarsi, non scoraggiarsi e non vacillare di fronte a una massiccia controffensiva ideologica imbastita da un regime dominante che fa di tutto per standardizzare bistecca ed hamburger, per dar loro ulteriore accettabilità sociale, dignità e normalizzazione.
GROSSE BRUTTURE DA RIMUOVERE
Siamo di fronte a strutture carcerarie enormi chiamate mega-stalle. Siamo di fronte a una rete di luoghi di esecuzione e di morte chiamati mega-macelli. Siamo di fronte a impietosi e voraci massacratori che assoldano dei miserabili boia a cottimo per compiere un mega-crimine senza sosta e senza fine che alla fine di ogni giornata produce un ammasso e una montagna di cadaveri brutalizzati, equivalenti più o meno a 1 miliardo di creature.
Rimando qui all’articolo “Quelli che la carne non fa mica male“, da leggere con attenzione.
FORZE COSTRUTTIVE E FORZE DISTRUTTIVE
Nel nostro organismo ogni giorno nascono e muoiono milioni di cellule. Il programma di vita funziona per il bilanciamento fra due attività opposte e complementari, ciò che potremmo definire come l’azione congiunta delle forze di costruzione e delle forze di distruzione che si controllano a vicenda. Fino a circa i 21 anni sono le forze di costruzione a prevalere, dopodiché l’equilibrio comincia ad invertirsi. Nutrirci con alimenti contenenti cellule già morte o sostanze che vanno in quella direzione accelera il processo di distruzione.
EFFETTO DI RISONANZA PER LA SIMILITUDINE TRA NOI E LE NOSTRE VITTIME
Esiste inoltre un meccanismo squisitamente energetico che può influenzare il livello di comando delle forze di distruzione, che è quello noto con il nome di effetto di risonanza. Esso si attiva quando si incontrano due energie che contengono vibrazioni simili. La similitudine esiste tra noi e gli animali perché siamo fatti sia loro che noi esseri umani della stessa sostanza organica, della stessa organizzazione strutturale.
TRASMISSIONE DI MEMORIE DALL’ANIMALE ALL’ESSERE UMANO
Un altro meccanismo energetico che va a potenziare l’effetto di risonanza è quello della memoria di morte copiata dalle cellule dell’animale a quelle umane. Ciò avviene sia attraverso gli stimoli che l’acqua contenuta della carne riceve e trattiene (memoria dell’acqua) sia attraverso l’immissione di sostanze biochimiche secrete dagli ormoni dello stress (adrenalina) sia attraverso la trasmissione energetica emotiva (probabilmente anch’essa legata a sostanze biochimiche ancora sconosciute).
LA SCOPERTA DEI NEURONI A SPECCHIO
I meccanismi di copia e risonanza sono tanto più supportati anche dalle nuove teorie e studi sui neuroni. Si è infatti arrivati a constatare che quando un soggetto ne osserva un altro mentre compie una certa azione si attivano anche dentro di lui le stesse aree cerebrali motorie, come se l’osservatore stesse facendo quella stessa azione. Ciò ha indotto gli scienziati a definire la capacità dei neuroni di apprendere facendo una copia di ciò che hanno esperito attraverso l’osservazione che può essere molto spesso anche inconsapevole. Tutta la materia sia organica che inorganica è ormai indubbio che si muova energeticamente in questo modo, ossia che viva facendo e trattenendo in qualche misura memoria di ciò che la circonda.
CARNE, AGGRESSIVITÀ E MEMORIE DI CANNIBALISMO
Tutti noi abbiamo, negli anfratti più reconditi della nostra mente, anche antiche memorie di cannibalismo. L’essere umano, dall’Australopiteco in poi ha, per circa un milione di anni, praticato il cannibalismo cerebrale. A un certo punto abbiamo cominciato a mangiare il cervello (e poi altre parti del corpo) dei dei nostri simili, o nemici o parenti e amici della stessa tribù di appartenenza. La massiccia presenza di ormoni della crescita presenti nelle ghiandole del cervello delle vittime avrebbe consentito verosimilmente un progressivo incremento della massa cerebrale fino all’attuale 400% a fronte di un misero 5% in più totalizzato fino ad oggi dall’evoluzione naturale dei nostri progenitori che sono le scimmie antropomorfe non antropofaghe (orango, gorilla, scimpanzé, bonobo e gibbone). Il cannibalismo cerebrale praticato così a lungo avrebbe determinato la perdita del pelo, la modifica dei tratti somatici e soprattutto l’aumento dell’intelligenza. La teoria è suffragata dai numerosissimi ritrovamenti di teschi che presentano uno strano foro presumibilmente praticato per succhiare il cervello.
SVARIONI E FALSITÀ
Non so chi sia Marco Ceriani, autore dell’articolo in questione. So di sicuro però che il figlio di qualsiasi macellaio d’Italia sarebbe meno bravo e meno disposto di lui a scrivere un tema scolastico carico di corbellerie e idiozie di tale portata, intrise tra l’altro di svarioni e falsità tecniche troppo banali per essere commentate. Solo un pubblicista sgangherato, improbabilmente sovvenzionabile dalla stessa McDonalds o della Cremonini, potrebbe oggi esprimersi in quei termini, con tutto quell’eccesso di zelo. Andiamo dunque a un mio commento sintetico per punti.
LA CARNE PIACE SOLO A CHI BLINDA OCCHI, CUORE E CERVELLO
Punto 1. La carne piace sempre di meno. Vero o falso statisticamente non ne sono sicuro. Certo che usato dal Ceriani come premessa di partenza suona come minimo paradossale e imbrogliante, anche se coerente poi con la finalità globale dello scritto, che è quella di un invito a mangiar cadaveri di coniglio, di pollo, di maiale e di mucca.
LA CARNE INQUINA E AMMALA SIA DENTRO CHE FUORI
Punto 2. La carne fa bene ma inquina. Fa bene ma, o fa bene e basta? Si decida il Ceriani. Riconosce che inquina. Inquina sì, ma molto di più di quanto lui creda. Inquina sia dentro che fuori, sia nel corpo che nell’anima, anche se dal suo tono pare che non ci siano differenze tra staccare una ciliegia o una mela dall’albero e strappare il fegato a un animale caldo appena sgozzato, e avvolto nei suoi fumi mortali.
PROTEINOMANIA SCONFITTA SU OGNI PIANO
Punto 3. Non bastando le carni si invoca il supporto di altre proteine, in una specie di allucinazione proteica. Una vera e propria fiera della disinformazione e della menzogna. Proteinomania a tutto spiano, quasi che proteina dia proteina, carne apporti carne, latte faccia latte e muscolo produca muscolo, quando invece A) Il corpo non è un lego di componenti sostitutivi di quelli esausti ma un trasformatore di sostanze, e quando invece B) La mucca produce ettolitri di latte mangiando erba, l’elefante alimenta la sua tonnellata di muscoli mangiandosi cespugli e banane, il gorilla che a parità di peso ha forza muscolare tripla di quella umana, consuma tanta frutta tropicale e pochissime proteine, e quando invece C) Il tetto proteico di 24 grammi/giorno di proteine è un dato acquisito a livello mondiale.
I PEDIATRI CONSIGLIANO CARNE E LATTE?
È proprio grazie alla loro dieta mediterranea moderna, ridondante di prosciutti, mortadelle, tonni e grana che la popolazione giovanile italiana risulta obesa ai massimi livelli. È grazie a loro che uno su tre sviluppa diabete e tumorosità in età adulta. Leggiti cosa dice dei pediatri il dr Robert Mendelsohn, maggior pediatra mondiale di tutti i tempi. A parte le eccezioni, sono da considerare come la rovina della maternità e dell’infanzia.
COLIN CAMPBELL E MARION NESTLE FARI DEL SETTORE ALIMENTARE
Le autorità più avanzate ed ascoltate nel mondo di oggi risultano alla fin fine il dr Colin Campbell autore di The China Study, medico personale di Bill Clinton, oltre che la Marion Nestle, magnifica rettrice della New York University Dipartimento Nutrizione, che detta le diete e i buffet alle varie catene alberghiere (Hilton, HolidayInn, Marriott, Intercontinental). Gente che possiede gli stessi strumenti linguistici che adopero da anni nel mio blog e nei miei libri. Da rilevare che la quota 24 grammi al giorno dà totalmente ragione alle diete basso-proteiche del grande Pitagora, e che in ogni caso le università americane tutte, la FAO, la stessa CDC (Central Disease Control), sono tutte uniformate sulla medesima quota, con grave scorno dei pediatri e dei servi dell’Agroalimentare.
DISINFORMAZIONE SUL FERRO
Punto 4. Carne fortificante, amica delle donne e carica di ferro assente nelle verdure? Ma da dove mai salta fuori questo Ceriani, forse da una residua caverna di trogloditi? È forse rimasto agli esperimenti fallimentari dei macelli medievali, in cui le donne anemiche e dalla pelle bianca venivano fatte assorbire del sangue caldo direttamente dal bue e dal maiale appena sgozzati? La sberla ferrica del sangue di altre creature sul corpo umano è solo una stimolazione pazzesca che fa vibrare di primo acchito l’intero organismo per poi lasciarlo cadere in una depressione crescente e quindi in doping continuo e dipendenza da cadaverina e grasso. Sul ferro vanno aggiunte subito alcune cose già dette in precedenza.
SIDEREMIA
La sideremia, ossia la penuria di ferro, si verifica per gli uomini sotto i 75 mcg/dL di sangue, e per le donne sotto i 60 mcg/dL. Si contrasta prendendo più sole, mettendo a disposizione del corpo le sostanze generosamente offerte dalla natura, e migliorando la propria capacità assimilativa.
15 CONDIZIONI FONDAMENTALI PER NON ANDARE MAI IN CARENZA DI FERRO
Non si va in carenza di ferro a condizione che: 1) Ci teniamo in buona salute, 2) Respiriamo ritmato e profondo, 3) Mangiamo crudo, 4) C’è nella dieta abbondanza di vitamina-C (agrumi, arance, melegrane, mirtilli, bacche di goji), di vitamina-E (frutta-verdura), di beta-carotene (albicocche, pesche, carote, peperoni rossi, patate dolci, batate rosse, uvetta, datteri, fichi secchi, frutta varia), 5) C’è vitamina B2 (peperoncino, mandorle, tarassaco, sesamo, pinoli, funghi, broccoli, cavoli, cavolo nero, cavolo riccio, cavolo Bruxelles, zenzero, menta, salvia, nocciole, avena, miglio, riso, fagioli secchi, piselli secchi) e c’è acido folico o B9 (germogli, clorofilla, patate, batate rosse, carote, fagiolini, asparagi, arance), 6) C’è cistina anti-anemica (cereali integrali, lupini, germe di grano), 7) C’è glutatione, 8) Non tocchiamo caffè, the, redbull, cole, bibite e alcolici (tutti inibitori del ferro, con assimilazione decapitata al 75%), 9) Non prendiamo integratori di ferro inorganico che diventano facilmente immunosoppressivi e velenosi, 10) Non fumiamo (il fumo dissipa la vitamina-C), 11) Non prendiamo aspirine e simil-aspirine (farmaci antitetici al ferro), 12) Non prendiamo tranquillanti e analgesici (compromettono l’assimilazione), 13) Non prendiamo sale e prodotti salati tipo grana e prosciutti (nel corpo formano acido carbonico distruttivo del ferro), 14) Non assumiamo zucchero raffinato e dolciumi (prelevatori di ferro), 15) Non cuociamo troppo le nostre verdure trasformando il ferro organicato in ferro inorganico e non filtrabile dai glomeruli renali.
GLUTATIONE VITAMINA-C E FERRO
È ancora più efficace della vitamina C, nel migliorare l’utilizzo e la biodisponibilità del ferro, neutralizzando gli effetti tossici di alcuni agenti esogeni come nitriti, nitrati, clorati, anilina, derivati del benzolo, derivati del toluolo. Questi elementi danneggiano l’organismo con un meccanismo insidioso. Producono un’ossidazione del ferro trasformandolo dalla sua naturale forma ferrica (Fe2+) nella forma ferrosa (Fe3+) rendendo così il sangue incapace di trasportare l’ossigeno, causando inoltre un’aumento della metaemoglobina (dall’1-2% fino ad un livello a volte mortale del 20/30%). Attaccando direttamente i composti ossigenati all’interno della cellula, svolge un ruolo chiave riciclando le forme ossidate di vitamina C, ristabilendo così il potere antiossidante di quest’ultima.
FALSITÀ SULLE CARNI BIANCHE
Punto 5. Carni bianche più digeribili? Anche questa è falsità allo stato puro. Ogni tipo di carne, bianca o rossa, ha un carico di purine di 30 grammi per kg. Purine che all’interno del corpo diventano aminoacidi scomodi, indigesti e acidificanti da disgregare con enorme fatica in un apparato costruito apposta per non digerire tale materiale putrefattivi e miasmatico. Carne digeribile? Vediamo come stanno le cose nella realtà.
SIAMO BIOLOGICAMENTE ONNIVORI E DIGERIAMO LA CARNE IN 3 ORE?
Lo scribacchino per conto terzi Ceriani è davvero fuori rotta. Siamo biologicamente non vegetariani ma fruttariani, in quanto capostititi dei primati, a cui appartengono pure gli altri animali umanoidi come le scimmie, dotate dell’identico sistema gastrointestinale. I segni precisi della nostra struttura biologica?
A) Intestino lunghissimo, spugnoso e carico di svolte, tipico dei mangiatori di fibre vegetali e inadatto alle carni, bisognose di intestino corto, tozzo, a rapida espulsione.
B) Sangue alcalino (pH 7,35-7,55) tipico dei primati.
C) Assenza di enzimi uricasi per la demolizione del micidiale acido urico che sta nelle carni rosse e bianche, nel pesce e nei crostacei (28 grammi di purine per kg) che diventano tutti acido urico.
D) Mandibole mobili e non fisse, adatte a sgranocchiare grani e a rosicchiare frutti, semi, germogli e radici, non certo a sbranare altri esseri viventi.
E) Stomaco a bassa acidità e quindi a scarsa capacità disgregatrice nei riguardi delle proteine animali che rimandono in circolo come residui, causando fenomeni putrefattivi.
F) Reazioni leucocitiche ad ogni pasto carneo (esperimenti di Paul Kouchakoff, 1° congresso mondiale di Microbiologia a Parigi nel1930).
G) Valori vibrazionali bassissimi, cancerogeni e mortali delle carni, ben inferiori al minimo di 6500 Angstrom sulla scala Bovis-Simoneton.
H) Sforamento del tetto proteico di 24 grammi/giorno, che già vengono raggiunti abbondantemente con qualsiasi dieta vegancrudista saziante.
I) Impossibilità di raggiungere il minimo di 5000 Orac/giorno in termini di assorbimento stress ossidativo (chi mangia carne non ha certo spazio per inondarsi di bioflavonoidi).
L) Se uno non va in un macello e vede coi suoi occhi cosa significa l’uccisione di un animale, è meglio che non parli.
M) Digestione in 3 ore? Vorrai dire 30 ore. La digestione non consiste nel mettere il cibo in bocca e farlo arrivare allo stomaco, ma nel digerire, assimilare ed evacuare il tutto in modo razionale senza effetti collaterali, senza leucocitosi, senza acidosi, senza fenomeni putrefattivi, senza organi che si ingrossano, senza ritenzioni idriche, senza miliardi di cellule morte o detriti cellulari o virus (perché i produttori fisiologici di virus siamo noi stessi) che rallentano la loro espulsione intasando il sistema, avvelenando il sangue, e compromettendo la funzionalità del nostro intero organismo.
Non confondere poi l’effetto stimolazione che manda in accelerazione il cuore, grazie al veleno cadaverina che il corpo cerrca disperatamente di mandare fuori senza riuscirci, con un effetto magico e rafforzante della carne (la carne comporta ovviamente cadute depressive e richiede urgenti repliche). Impossibile stare su livelli limitati. La carne è droga al pari del caffè e dell’alcol. Gli animali hanno occhi, cuore, sangue, sofferenza. Uno ama masticare cadaveri? Libero di farlo, fin che la legge distorta e miope permette questo massacro quotidiano di 7000 animali al secondo (24 ore al giorno incluso le feste). Libero di farlo, mettendo a repentaglio l’equilibrio ecologico, economico, sociale ed etico del pianeta.
POESIA MACELLATORIA E AVIDITÀ ARTISTICA
Punto 6. Pregiata, tenera e succosa carne di manzo. Ceriani non è scienziato, ma poeta. Chiare, fresche e dolci acque! Benedetto sie mi Signore con tutte le tue creature appese ai ganci e gocciolanti liquidi organici rivoltanti! Sentivamo davvero la mancanza di un Petrarca del sangue e del macello, e di un nuovo San Francesco amante degli animali al punto di imboccarsene con disinvolta e artistica avidità.
VENIAMO DA LONTANO
Farebbe bene il Ceriani, e tutti quelli che amano la carne al punto da succhiarla, centellinarla e rigurgitarla, a prender nota che la scuola salutistica di tipo naturalistico e igienistico non è una invenzione di qualche svitato, ma un sentiero ben tracciato che vede coinvolti Pitagora, Ippocrate, Parmenide, Platone, Socrate, Seneca, Asclepiade, Galeno, Marco Aurelio, Leonardo, Giordano Bruno, Paracelso, Cornaro, Voltaire, e una serie di straordinari medici che vanno da Antoine Bechamp, a Max Pettenkofer, ad Arnold Ehret, a Max Bircher-Benner e a diverse migliaia di medici della scuola igienistica americana, con in testa il grande Herbert Shelton.
HAMBURGER PUNTO MASSIMO DELLA SCHIFEZZA ALIMENTARE
Punto 7. Più che un punto è l’elogio dell’hamburger, grande invenzione a favore dei giovani che assembrano i fast-food del mondo intero. Appagante, saporito, tenero, neutrale e privo di irregolarità. Peccato che non esista un albero che lo produce. Sarebbe davvero la soluzione di tutti i problemi. Peccato che l’accesso alle sue fabbriche richieda le maschere a gas, visto i miasmi che si levano dalle vasche ribollenti e ripiene di lattice biancastro da ossa in disfacimento, a cui si aggiungono sali, zuccheri, aromatizzanti a sacchi, oltre che le parti macinate di interiora e frattaglie di ogni tipo di salma animale.
NON SIAMO TALEBANI
Il punto 8 lo aggiungo io. Alimentarsi correttamente è una cosa seria. Occorre affrontare le evenienze digestive col supporto dei buoni principi ma anche con apertura mentale e con spirito di tolleranza. Niente schematismi esagerati, niente dogmi, niente posizioni rigide e fanatiche. Anche i migliori alimenti possono comportare qualche insidia. Le crisi digestive ed intestinali richiedono tempo e pazienza. Rimettere in ordine funzionale l’apparato enterico non è cosa banale e di breve periodo.
LE SITUAZIONI INTERNE SONO SOGGETTE A CICLI, A STAGIONI, A EVOLUZIONI, A ERRORI E A CAMBIAMENTI
Quando uno va in difficoltà con percentuali zuccherine e saline, per qualche esagerazione alimentare e magari per qualche depurazione di troppo, scattano meccanismi che conosciamo ancora in modo parziale e precario. Quando le cellule morte o i detriti cellulari non vengono prontamente espulsi, perché ci indeboliamo muovendoci poco, respirando male, stando troppo all’ombra, dormendo poco, esiste non solo intasamento e ostruzione (chiamati medicalmente influenze virali) ma anche abbondanza di materiale dolciastro e potassico cellulare che va a compromettere l’equilibrio della pompa sodio-potassio, stimolando anche in persone vegane voglie inconsuete di salato e di proteico, desideri inusitati di pesce azzurro e di alici col cappero, di ovetti ruspanti, di qualche fetta grassa di Asiago o di formaggini crudi di malga.
IL BILANCIO CALORICO È FONDAMENTALE
Quando uno è superattivo e consuma calorie a raffica, o quando è soggetto ai rigori del freddo stagionale, il tetto proteico va giustamente adeguato onde bilanciare l’input-output calorico. Lo stomaco diventa a volte luogo di sensazioni e di compensazioni non sempre tranquille, con sbalzi tra stitichezza e dissenteria, tra anoressia e bulimia, tra irritazione e morsi di fame. Si corre il rischio concreto di finire in un vortice di disadattamento e di disorientamento alimentare, dove anche i cibi solitamente preferiti non suscitano certezze ed entusiasmi. Ovvio che l’abitante dell’igloo non possa sopravvivere a mele e radicchio.
LOTTA CONTINUA PER MANTENERSI NEI GIUSTI EQUILIBRI
Cambiare radicalmente regime alimentare a proprio piacimento non è cosa facile e scontata. Ecco allora che diventa giocoforza personalizzare le soluzioni e i menu, provare e riprovare, viaggiare a vista e liberarsi di ogni pregiudizio. Trovare i giusti equilibri a tutti i livelli, nel pH, nella funzionalità ghiandolare, epatica, renale, respiratoria, resta obiettivo primario per tutti. L’alimentazione va commisurata a tali imprescindibili esigenze fisiologiche. A volte si può anche scivolare di qualche gradino nelle nostre graduatorie di merito e di purezza alimentare.
RIGOROSITÀ E SCELTE DEPURATIVE DRASTICHE COMMISURATE A SPECIFICI PROBLEMI DA RISOLVERE
Ecco perché parliamo sempre di vegan-crudismo tendenziale, a percentuali variabili in base alle nostre possibilità, esigenze, gusti e situazioni contingenti. Le percentuali altamente depurative vanno riservate a periodi limitati, intesi al recupero da determinate patologie, e non necessariamente intese come sistema rigido a vita e standardizzato per tutti.
QUALCHE CLEMENZA IN PIÙ NON GUASTA
Un minimo di comprensione e di clemenza verso se stessi e verso il prossimo non è mai cosa sbagliata. Niente sconti e spazi per l’industria della morte e dei macelli, questo è poco ma sicuro. Qualche forma di tolleranza in più verso chi ricorre talvolta al pesce azzurro lungo le coste marine, avrà invece senso logico e renderà pure le posizioni dell’igienismo e del veganismo meno elitarie, isolate ed utopistiche, e pertanto più applicabili, abbordabili e popolari.
VEGANCRUDISMO TENDENZIALE MA CON CRITERIO
Tutto questo restando saldamente all’interno della nostra filosofia etico-salutistica e della nostra tendenzialità verso il perfezionamento comportamentale ed alimentare. Tutto questo senza scadere nel qualunquismo di chi mangia qualsiasi cosa che capita in base al sapore, fregandosi del tutto della sua provenienza e del suo intimo contenuto. Tutto questo senza inficiare il nostro credo di base.
APERTURA MENTALE NON SIGNIFICA DEBORDARE DALLA STRADA MAESTRA
Non pretendo di dettare le tracce alimentari del futuro mondo vegan, né pretendo che queste considerazioni finali lascino tutti convinti e senza qualche cosa da ridire. Siamo consci e consapevoli che nel nostro sentiero ultramillenario ci sono già ben piantati i paletti entro i quali muoversi e giostrare. Trattasi in ogni caso di tematiche che sarà giusto affrontare di volta in volta, associandole agli sviluppi della scienza e della libera ricerca scientifica.
Valdo Vaccaro
più educato e preparato di ogni provocazione…..
La carne fortifica l'uomo?? e allora chi me la data la forza di raccoglire olive per sei giorni dalle 8 di mattina alle 16 ??
Il tuo commento, Zak, mi fa pensare ad una circostanza della quale ebbi conoscenza qualche anno fa; allora mi chiesi come era possibile una cosa di questo genere. Vale a dire che c'erano, e magari ci sono ancora, dei lavoranti di colore che facevano la raccolta delle arance; ebbene questi tipi, che furono anche intervistati, mangiavano per mesi esclusivamente arance e nient'altro. Gli aguzzini che li tenevano in quella specie di prigionia, non gli portavano altro. E sembravano anche in forma e non troppo magri. Si parlava di 5 o 6 mesi. Se fosse vero quello che vanno blaterando i presunti esperti, quella gente sarebbe dovuta stramazzare al suolo nel giro di un paio di settimane al massimo. Ma non accadeva niente di simile. Se non sbaglio il tutto fu fatto vedere in tv da Report, su Rai 3. Che poi i tizi in questione potessero essere portatori di qualche deficit vitaminico o relativo agli amminoacidi, può anche essere, ma intanto mi pare che questa vicenda sia abbastanza eloquente.
ognuno ha le sue opinione che non sono certo vangelo.
tuttavia è palese che chi è vegano deve ahimè sottoporsi a controlli periodici più spesso per controllare il livello di sideremia nel sangue.
essere carnivori o vegani è una scelta di vita.nessuno deve imporre agli altri la propria scelta come giusta e impeccabile.
per star bene occorre mangiare un po' di tutto nelle giuste quantità .siamo tutti esposti a variabilità biologica.
ci sono persone che conducono uno stile di vita sobrio,e ahimè si ammalano di patologie gravi come il cancro senza una spiegazione.
non cerchiamo di trovare sempre una risposta a tutto.
non sempre è così palese trovare conforto nella medicina,non sempre il nostro modo di vedere e le nostre scelte sono le più giuste.
Ottima tesina sulla carne.
Janet, ti sbagli di grosso. Io proprio da quando sono vegano, sono nella norma con il ferro. Per star bene occorre mangiare un pò di tutto? Certo, come no; mangiare anche quello che non è adatto all'essere umano. Grande filosofia! Salutami quelli di Elisir.
"Per star bene occorre mangiare un po' di tutto nelle giuste quantità ". Un inedito ed originalissimo contributo che ha dell'impressionante, ma sorvoliamo.
I vegani devono sottoporsi "ahilei", a controlli periodici per controllare la sideremia. Perché mai?
"ci sono persone che conducono uno stile di vita sobrio e, "ahilei" si ammalano di patologie gravi come il cancro senza una spiegazione". Bisognerebbe sapere cosa si intenda per "sobrio" poi ne riparliamo.
La Fiera dei Luoghi Comuni si svolge altrove. Questo è un Blog serio, prego.
Non si può dare una risposta a tutto d'accordo, ma neanche ignorare tutte quelle che invece ci sono e possono migliorare nettamente la nostra vita e quella degli animali.
Intanto per tornare alla carne, ho tutti i giorni sott'occhio tre colleghi di lavoro fanatici della carne. Il peggiore è quello di cui parlai a Valdo all'inizio, nel settembre del 2012. Qualcuno non credeva al mio racconto e pensava si trattasse di una frottola; ma la realtà è ancora peggiore di quanto non descrissi allora. Il tizio è andato in crisi prima dell'estate, con dolori diffusi, specie ossei, mancanza di energia, insonnia, sangue nelle feci e altro ancora. Dopo visite varie ( che purtroppo gli hanno sottratto soldi che poteva tranquillamente spendere coi videopoker, le sigarette e i caffè !) gli hanno diagnosticato "deperimento organico", con perdita di massa magra!! Se l'è vista brutta ; si è curato con vit d sintetica e ginnastica. E continua a mettere lacci di frodo nel bosco per catturare animali selvatici e mangiarseli. La dentiera ringrazia, così può stare in esercizio! Peccato che nel frattempo nessun medico gli abbia mai chiesto quale fosse la sua dieta. Ecco dove si va col nutrirsi di cadaveri, interiora, frattaglie e altre schifezze del genere. Gli altri due, un pò più civili, non sono messi troppo meglio, tormentati da problemi ossei e mal di schiena. Uno per es cammina piegato come un cammello a 40 anni. La natura non perdona. Ma nessuno si fa domande. Per fortuna che ci sono i medici che gli dicono di mangiare di tutto un pò……
"è palese che chi è vegano deve ahimè sottoporsi a controlli periodici più spesso per controllare il livello di sideremia nel sangue"
Non ho parole!!!!
Sono piuttosto i così detti onnivori che si sottopongono a periodici controlli non solo del sangue ma di tutto (colesterolo, pressione, pap-test, mammografia ecc.ecc.) proprio perchè mangiano un po' di tutto, schifezze comprese.
janet ma da dove vieni ? parli come un nutrizionista della magnifica dieta mediterranea .. quella che riempie gli ospedali .. ieri ho ribaltato per 45' un copertone da 180 kg e ho corso altri 40' sul prato della mia azienda .. a piedi nudi … Janet , il ferro lo potrei portare all'ILVA …!!! janet , cara , studia , prova , verifica , poi pensa e riscrivi … credimi, ho fatto cosi' anche io .. !!
Valdo ti amo!
Bella tesina!Grazie Valdo!
Ottima osservazione Arvo, oltretutto soffrivo di colesterolo alto che è tornato alla normalità circa due anni fà e mia moglie con l'ipertensione tornata in regola e grande discussione con il medico di famiglia che non ci credeva e voleva farci continuara, a me le statine e a mia moglie le pillole come disse lui "per sicurezza" inutile dire che mi ha rivisto con il binocolo, se stò bene perchè fare esami?
Giusta decisione, Zak.Anche io ho fatto lo stesso con i miei dolori reumatici un pò troppo frequenti per un quarantenne. Mi pare che abbiamo in comune il fatto di non aver avuto patologie eclatanti, ma di aver beneficiato lo stesso di questo modo di mangiare. Io non vado più dal medico da un anno e mezzo.
Comunque per tranquillizzare Janet, noi "ferro privi" dovremmo portare con noi un kit di sopravvivenza che ha ideato lei stessa e che consiste di questi elementi: chiodi morbidi a gambo corto per crisi minori. Chiodi a gambo lungo, croccanti, per crisi più forti; confezione di limatura di ferro, confezione di ruggine ferrosa fresca,bottiglia di binario ferroviario solubile, spinaci scatolati con la figura di Olivia sopra ed infine una buona calamita come cerca-ferro. Il tutto facendo un pò di volontariato in una qualunque ferramenta per almeno un giorno a settimana. Grazie Janet…..come faremmo senza di te?