LETTERA
Ciao Valdo, mi chiamo Anna. Da settembre ho iniziato a seguire i tuoi consigli alimentari. Alcune cose non mi sono ancora chiare abbastanza. Ho così accumulato delle domande per te:
- Visto che l’anguria e il melone non sono reperibili in tutte le stagioni, quali sono gli altri frutti di tipo acquoso? Soprattuto reperibili nel periodo invernale e primaverile?
- Proteine vegetali o proteine animali sono la stessa cosa? Nel senso troppe proteine vegetali provocano gli stessi danni di un eccesso di quelle animali?
- Nel tuo libro scrivi che la frutta aiuta a depurare l’organismo dai rifiuti tossici in quanto si attaca alla pareti e sfalda il tutto sotto forma di feci liquide. Per quanto può andare avanti questo procedimento?
- Spieghi anche che la frutta deve essere consumata rigorosamente a stomaco vuoto, ma va bene combinare insieme frutta diversa? Per esempio, arance e mele? Oppure ci sono frutti che non vanno mai combinati assieme?
- Potresti spiegarmi meglio il discorso delle combinazioni alimentari e in cosa consiste in pratica la cottura conservativa? Si può applicare a tutti i cibi?
- Alla sera dopo la verdura cruda va bene ogni tanto mangiare delle verdure cotte tipo cipolle, porri, zucca, spinaci oppure delle minestre vegetali o zuppe?
- Sempre in internet ho letto che la lattuga contiene lattosio ed infatti chi è intollerante al lattosio non la mangia. Non credo possa essere proprio lattosio ma probabilmente qualcosa di molto simile?
- Fa bene mangiare spesso carote?
Grazie infinite. Anna
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RISPOSTA
FRUTTA INVERNALE E FRUTTA PRIMAVERILE
1) La frutta acquosa invernale comprende i kaki, l’uva, il kiwi, il melone scorza-gialla, il melograno, il corbezzolo, il giuggiolo, le arance, le clementine, i pompelmi, le pere e le mele (che man mano vanno perdendo vitalità). La frutta primaverile comprende i kiwi, le arance, le nespole giapponesi, le fragoline, le more di gelso, le bacche precoci, le ciliege, le primizie. Ananas, banane, datteri, avocadi, manghi e papaie si trovano ormai quasi dovunque, a completamento e integrazione.
PROTEINE VEGETALI E PROTEINE ANIMALI
2) Un eccesso di proteine vegetali produce danni, ma nulla di paragonabile a quanto succede con le proteine animali, causatrici di inquinamento cadaverinico, di danni da salse e da sale, di danni da cottura-grassi saturi, di danni da cottura prolungata delle proteine (carne e pesce si sottopongono a cottura, mentre la frutta secca no, mentre le piante amidacee tipo patate, rape, cavolfiori, porri, cereali integrali tipo avena, miglio, saraceno, riso integrale, subiscono solo cotture conservative.
FRUTTA AMICA INTIMA DEL SISTEMA IMMUNITARIO, DEL SISTEMA LINFATICO E DEL SISTEMA ORMONALE
3) Non è che la frutta va dentro il corpo e gratta via i depositi. La frutta apporta però al corpo acqua biologica e forza elettromagnetica, più preziosi zuccheri naturali, ormoni vegetali, vitamine naturali, food-enzyme per l’assorbimento del cibo naturale a costo digestivo zero, nonchè, dettaglio importantissimo, minerali in forma organicata e quindi adatta al filtraggio renale. Per i minerali anche la clorofilla, dal succo delle verdure crude, ha basilare importanza (ed è per questo che cuocere le verdure è assai negativo, in quanto i minerali vengono ritrasformati in inorganici). Chi è allora l’autore reale delle decalcificazioni, delle autolisi, degli scioglimenti di placche e di calcoli, e delle varie ripulizie interne? E’ il sistema linfatico associato al sistema ormonale, a quello immunitario, a quello epiteliale. La frutta alcalinizza il corpo e rafforza fortemente il sistema immunitario, risparmiandogli fatiche digestive e riparative, e dinamizza il sistema linfatico. I processi detossificanti variano enormemente nella loro durata. Dipendono dall’età e dalla forma fisica del soggetto, dalla quantità e dal tipo di tossine accumulate, dal tipo di detossificazione adottata.
LE GIUSTE COMBINAZIONI
4) E’ meglio prendere la frutta da sola, piuttosto che in macedonia. Questo vale ancora di più se si tratta di angurie e meloni, o anche di agrumi. Mai zuccherare, salare o cuocere la frutta. Anche dal punto di vista gustativo è bene abituarsi a gustare i frutti individualmente. Mela, ananas e papaia si mescolano senza problemi con ogni cosa, essendo dotate di enzimi anti-fermentanti. Ad esempio, nei centrifugati (che servono soprattutto a liquefare i tuberi duri), mela e ananas sono ideali per rendere quei succhi meno amarognoli.
5) Per le combinazioni alimentari vale il principio di partire coi cibi a piu’ rapida digeribilita’. In teoria la frutta acquosa per prima, che in meno di mezzora, se consumata a stomaco vuoto, va già nel sangue. Poi le verdure crude che, ben masticate prendono 1-2 ore, poi le verdure cotte, che prendono 3-4 ore, poi gli amidi cotti e poi le proteine e gli acidi grassi. In pratica però è bene evitare i pasti abbondanti, per cui la frutta va piazzata al risveglio e nel tardo pomeriggio, la verdura cruda a inizio pranzo e cena, seguita da un secondo a piacimento. Le verdure crude si accoppiano con qualsiasi cosa (non con la frutta,, mele e ananas a parte). Evitare invece compresenza di amidi e di proteine, di zuccheri e di proteine. La cucina conservativa consiste nel ricorrere a tutte le tecniche possibili per accorciare i tempi di cottura e abbassare i gradi (vedi cottura al vapore, vedi cereali messi in ammollo prima della cottura, vedi mais cotto all’interno del suo cartoccio naturale, vedi patate mantenute con la buccia, vedi scoppiatura pop-corn). Vietato il micro-onde.
6) A pranzo e cena, dopo il piattone di verdure crude va bene qualsiasi secondo (sempre nell’ambito delle nostre regole vegane tendenzialmente crudiste), con preferenza per patate, legumi, cereali integrali, zuppe non stracotte.
7) La lattuga non contiene lattosio ma lattice leggermente ipnotico e calmante se preso in quantità industriali. Rimane un ottimo vegetale, anche se preferisco le cicorie e il tarassaco per una questione di gusti.
8) Sì, le carote crude, grattugiate o sotto forma di succo ottenuto con estrattore, da sole o col sedano, con la patata cruda (anti-stitica), e le mele, sono favolose in tutti i sensi.
Valdo Vaccaro
Aggiungerei che le proteine vegetali non causano gli stessi danni di quelle animali, in quanto possiedono precursori alcalini che evitano di portare a fenomeni acidogeni come avviene per quelle animali, che invece acidificano l'organismo.
Io ho la fisse delle proteine e dell'acidificazione.
Se mangio una decina di mandorle dopo la banana a metà mattina e poi, il resto della giornata mangio frutta e verdura a volontà, succhi etc etc, rischio comunque di andare in acidificazione o la situazione cambia assumendo solo proteine NON di origine animale??
Non esistono proteine animali o vegetali, esistono proteine da fonte animale e da fonte vegetale.
è possibile portare a maturazione datteri raccolti quando cominciano a diventare rossi ?