LETTERA
PRIMA ESTATE DA VEGAN CON ESITO FORTEMENTE POSITIVO
Ciao Valdo! Sono Alberto, 34 anni e vegan-crudista da quasi un anno. Ti ho già scritto in un paio di occasioni su altri argomenti e mi hai risposto sempre e in modo esauriente. Ora sono tornato dalla stagione lavorativa all’isola d’Elba. Si è trattato della mia prima estate da vegan e devo dire che sono stato benissimo, con tanta frutta e insalata. Bene, bene e bene. Ho fatto gli esami del sangue e anche lì tutto a posto, con ottimo calo del colesterolo da 180 a 120.
C’E’ SOLTANTO UN FASTIDIOSO PRURITO DA RISOLVERE
Ora c’è una cosa che mi disturba la notte e arriva sempre in questo mese, anche nei due anni passati, e d’estate niente. Un fastidioso prurito alle spalle che mi prende la notte e che non capisco. Anche l’anno scorso, quando non ero vegan, succedeva la stessa cosa. Ho pensato ad un allergia alla soia, visto che in questo periodo mangio molta soia gialla, e bevo latte di soia con fiocchi d’avena. Se puoi dammi una mano a far luce su questa faccenda, te ne sarei grato.
LA SERENITÀ D’ANIMO NON HA PREZZO
So che hai moltissime mail da leggere e sei molto impegnato. Ti leggo sempre, anche per smantellare le varie teorie strambe che purtroppo hanno le persone su tutto. Tu mi aiuti a smontare i loro i fastidiosi pregiudizi. Sei diventato un punto di riferimento importante e, da quando sono vegan, ho acquisito serenità interna, un feeling che non ha prezzo. Non ho più paura che mi venga qualcosa di brutto. Mi sento forte fisicamente e mentalmente. Grazie Valdo. Un abbraccio e buona giornata! Alberto
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RISPOSTA
TRA UN BANALE PRURITO E UN FEELING EMOZIONALE POSITIVO NON ESISTE PARAGONE
Ciao Alberto. Non vorrai spero paragonare il tuo feeling positivo con un banalissimo pizzicore alla spalla! La capacità di pensare in modo positivo e gioioso porta con matematica certezza a raggiungere risultati positivi su tatti i fronti. Aver sconfitto ed esorcizzato la paura vale davvero quanto una Ferrari e un conto in banca per pagarne le tasse e i salatissimi rifornimenti di benzina. Da cosa derivi quel prurito non è facile stabilirlo. Allergia alla soia? Taglia subito col latte di soia e opta in alternativa per il latte di riso, o di grano saraceno, facendo attenzione che la soia sia farina grezza biancastra, e non fiocchi marrone precotti. Siccome è un fastidio di vecchia data, e siccome succede dopo l’estate, lo inquadrerei nel campo dei disturbi eliminativi, innescati da un sistema immunitario rafforzato e rinvigorito dal sole estivo e dalla frutta viva assunta tra giugno e settembre.
LA CUTE VA CAPITA E RISPETTATA
Eruzioni cutanee, flussi, fistole, fitte, herpes, bruciori, pruriti, arrossamenti, rivelano una maggiore difesa organica e, per quanto fastidiosi possano essere, sono da considerare manifestazioni amiche e salvatrici. In pratica il corpo sta chelando e rimuovendo del materiale tossico espulso in materia liquida o gassosa, e qualche residuo tossico rifiutato da reni o polmoni si sta disperdendo con lentezza, progressione ed intelligenza, per via cutanea.
IL DECALOGO DI LEZAETA
Lo stato perfetto di ripristino-salute, secondo Manuel Lezaeta, si misura mediante controllo iridologico. Ma ancor di più serve superare 10 piccoli esami:
1) Polso. Deve riprendere il ritmo normale dei 70 battiti al minuto per l’adulto, o dei 75 battiti per l’adolescente, senza irregolarità, tachicardie ed intermittenze. 2) Digestione. Eliminazione del bolo escrementizio regolare su bali giornaliere. 3) Calore della pelle. Uniforme su tutta la superficie del corpo, specie mani e piedi (negli infermi sono sempre parti fredde). 4) Orina. Colore e odore normale, a indicazione di un buon stato funzionale dei reni. 5) Respirazione. Ritmo normale profondo. 6) Appetito. Il suo ritorno significa ristabilimento della capacità digerente, ed ha dunque importanza fondamentale. 7) Sonno. Il suo ritorno significa ripristino della capacità rigenerativa. 8) Stato energetico. Il suo risvegliarsi significa ripresa dell’equilibrio funzionale dell’assieme, e l’espressione del volto ne sarà la conferma. 9) Lingua. Deve essere pulita e priva di patina biancastra. 10) Alito. Fresco e leggero.
SINTOMI, SPIE ROSSE E PRURITI, AMICI PIÙ CHE AVVERSARI
Il prurito lo puoi dunque considerare un collaboratore e non un avversario, un sintomo costruttivo e non devastante, per cui lo sopporterai pure meglio. Chi è morto non sente pruriti e non si gratta. Vuoi davvero liberartene? Fatti una cura dell’uva o una cura del kaki o una cura del melograno. Mangiati mirtilli. Preparati del latte di mandorle. Inserisci un centrifugato di carote, sedano e mela, con una radichetta di zenzero e una manciata di tarassaco (oppure radice di fitolacca, o foglie di bardana, acetosa, piantaggine, malva, crescione, portulaca, carciofo), alternato a bietola rossa, sedano, mela, aloe e germogli tipo alfa-alfa o simili.
UNA BUONA SCUSA PER SPERIMENTARE QUALCHE BUON MASSAGGIO
Se il fastidio va oltre i limiti, è consigliabile applicare sulla zona topica un cataplasma di fango termale attivo o uno di 3 foglie sovrapposte di cavolo. Ma c’è di più. Perché non trasformare il prurito in un alleato? Perché non considerarlo un alibi ed una buona scusa per ricorrere a qualche buon massaggio?
Valdo Vaccaro
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