(Conferenza di Imola del 25 Settembre 2016, interna alla Health Science University)
ISPIRAZIONE DELL’ULTIMO MOMENTO
Pare incredibile. Ho avuto tre mesi per riflettere e preparare i documenti di oggi per Imola. Ma non ho prodotto niente. Tutto quello che vi presento è rigorosamente sbocciato, come spesso succede, il giorno prima ed inoltre in piena emergenza, ispirato da quella forza magica che arriva al momento clou, ingenerato dal fuoco irresistibile che continua a bruciarmi dentro.
PARLIAMOCI CHIARO UNA BUONA VOLTA
Rispetto tutti, l’ho detto e l’ho ridetto, che ho il massimo rispetto per tutte le persone coinvolte in questa insidiosa e gravissima vicenda, in particolare per gli avvocati che mi difendono e che hanno un compito davvero improbo. Rispetto chiunque faccia il proprio lavoro con coscienza e con quei toni di tolleranza e di umanità che servono a smussare gli angoli e gli eccessi di zelo. Documenti e persone parlano di sequestro ma è una parola di comodo, un eufemismo. Sequestro dei miei strumenti di lavoro, del mio computer, del mio cuore, delle mie ultime 16 agende dal 2000 in avanti, con migliaia e migliaia di dati, di appunti sulle mie ricerche e con fatiche di Sisifo. Sequestro degli unici tesori di famiglia per i quali mi feci 30 anni fa disegnare un mobile espositivo apposito. Sequestro è un’azione provvisoria, con pronta restituzione. Non qualcosa che si prolunga per giorni, settimane e mesi. Blitz dei carabinieri? No, questa è azione bellica contro un cittadino italiano dal comportamento impeccabile fino a prova contraria. Questa è letteralmente un’ azione riprovevole. Non un sequestro dunque, ma un cinico e disinvolto ladrocinio di stato.
SOTTRAZIONE ABUSIVA A NORMA DI LEGGE
Assai peggio che una ruberia o un furto. Se ti vengono malauguratamente dei ladri, la polizia riesce spesso a recuperare la refurtiva. Qui no. Il furto e la sottrazione sono avvenuti a norma di legge! Ogni minuto e ogni giorno che passa il danno si aggrava pesantemente. Io sono una persona viva e attiva che tutti i giorni e a tutte le ore lavora, consulta, ricerca, studia, produce, divulga. Qui si lavora e si produce per il rotto della cuffia e per grazie divina, non certo nella bambagia, nella sicurezza e nella consolazione del giorno di paga al 27 del mese, al giorno della tredicesima e della quattordicesima.
IL DANNO DEI SEQUESTRATORI DI STATO È INCALCOLABILE
Il sequestro delle agende è per me anche sequestro di persona! Mi hanno portato via tutto. Persino gli appunti con i telefoni delle persone care, i vari compleanni, con le sintesi delle mie riflessioni giornaliere. Mi apprestavo a partire per Imola venerdì e pensavo fosse sabato. Questa è l’incredibile situazione in cui mi hanno fatto precipitare. Gli agenti del NAS lo hanno fatto con apparente nonchalance ma, nei fatti concreti, con cinica disinvoltura e faciloneria, quasi con volontà esplicita di danneggiare, offendere e di creare danno, di fare del male. Sequestro a tempo indeterminato? Ma cosa cavolo vanno cercando? Forse qualche nome di collegamento mafioso?
MODALITÀ E CRITERI DELLE INIZIATIVE
Prima ancora di intraprendere alla leggera iniziative demonizzanti e traumatizzanti nei riguardi dei propri cittadini e delle loro famiglie, dovrà sì o no uno stato serio e responsabile prendere in debita considerazione l’integrità, la moralità, la credibilità dei medesimi e di tutte le parti sotto indagine? Dovrà sì o no mettere in conto la reputazione, la fedina penale, il percorso di vita, il curriculum comportamentale, professionale e giudiziario di chi sporge denunce più o meno anonime e di chi viene denunciato?
LA BUONA REPUTAZIONE NON CONTA E NON VALE FORSE UN FICO SECCO?
O si procede invece a casaccio, in modo scriteriato e squinternato, dando magari credito al più forte ed al più influente? Conta sì o no la reputazione che una persona ha messo assieme in una vita, o si procede invece alla rinfusa, con cieca e cinica indifferenza contro chiunque, sia egli persona cristallina agli occhi della famiglia, dei vicini e del vasto pubblico che lo segue?
DOMANDE PER ORA SENZA RISPOSTA?
Dove sta la logica? Dove sta la coscienza? Dove sta il buon senso? Dove sta la giustizia? Dove sta l’intelligenza? Ve lo dico io dove sta. Sta nel cesso di questa stolta, maleducata, venduta, decadente e degradata repubblica italiana, di questa repubblica delle banane ma senza le banane. I vari Portorico, Costarica, Somalia, Filippine, sono paese seri, hanno almeno le banane. Questo non è uno stato di diritto ma una barzelletta stonata che non fa ridere nessuno. Questo è alto tradimento dei codici, della costituzione, del diritto di parola, di pensiero e di opinione. Niente logica e niente buonsenso. Solo bieca violenza priva di reali motivazioni, solo servilismo e vassallaggio a favore della criminalità della peggiore specie, quella che fa denunce anonime, quelle che è legata al Bilderberg e alle multinazionali.
CHE SORTA DI STATO È MAI QUESTO?
Sto offendendo forse gli organi dello stato? Ma è forse questo uno stato? Forse sì. Uno stato pietoso, uno stato sbandato, uno stato senza nerbo e senza anima. Un luogo ed una accozzaglia di malaffare, di prostituzione e di contrattazioni clandestine. Un apparato costoso e macchinoso, al servizio dei colonizzatori, colluso con le televisioni e coi media pubblici e privati, specializzati a diffondere pubblicità svianti e menzogne seriali a pagamento. Sono costretto a dire e a dichiarare pubblicamente che, se questa è la vera Italia, mi vergogno profondamente di essere italiano.
MISTERIOSA SORTE DI 16 AGENDE
Per mia fortuna so che questa ridicola baracca dei palazzi romani non è lo stato ma la presa in giro di quello che si chiama stato, di quello che si chiama legge, principi e regolamenti del buon vivere. Qui siamo tutti nelle mani dell’arroganza al potere. Un sequestro che dura dal 20 luglio! Che si vuole fare con le mie agende? Forse qualcuno fa collezione di agende? Fotocopiare pagina per pagina? Applicare ad esse delle micro cimici? Lasciarle giacere sotto numerose pratiche inutilizzate? Dove sta l’anima, dove sta il cervello, dove sta la trasparenza? Tutto svenduto ai malfattori di Mediaset, delle Iene e di ben note multinazionali.
RISCALDAMENTO DEGLI ANIMI PRESENTI E LONTANI
Lo Stato vero non sono di certo i mediocri e i servi del carrozzone Aids, lo stato vero siete voi che mi circondate di affetto con grande determinazione ed incredibile coraggio. Ho riscaldato, spero, la sala dell’Hotel Olimpia. Vorrei riscaldare in via telepatica tutto l’enorme pubblico e che ci segue e che segue Madre Natura in queste delicatissime circostanze. In questa fase mi rendo conto di essere andato in eclatante contrasto con mi chiedeva di chetare le acque e di non sollevare ulteriori perturbative. E così subentrerà inevitabilmente il silenzio e mi diranno magari che ho esagerato, che sono andato oltre i limiti del dovuto, che non esiste marciume ma al massimo banale inefficienza burocratica, che tutto si scioglierà come neve al sole o come una bolla di sapone non appena capiranno di aver preso un granchio enorme e di aver commesso imperdonabili errori di valutazione, di calcolo e di misura.
RIABILITAZIONE IN DIRETTISSIMA
Non mi interessa affatto una blanda riparazione a posteriori, un dissequestro nel 2017 o comunque nel futuro. Non vado cercando riabilitazioni postume. Io vivo rigorosamente nel presente, giorno per giorno. Ogni istante ha per me la sua incredibile valenza. Enzo Tortora, celebre ed onesto personaggio televisivo del recente passato, lo hanno rovinato. Che bella soddisfazione la sua, in questo momento. Potrà al massimo rivoltarsi nella tomba. È una ginnastica che non mi interessa e non mi attrae per niente. Voglio una riabilitazione in direttissima, allo stesso modo che il ladrocinio di stato è avvenuto, cioè in direttissima, su ordine di persone e di gruppi di potere che hanno nome e cognome depositati presso i miei legali di Udine.
ENORMI DANNI MORALI
Chiederò danni morali per milioni di euro a questo stato arrogante, imbelle ed incapace di badare ai suoi veri interessi e soprattutto ai suoi doveri. Non sono un cadavere in balia dei peggiori lestofanti in circolazione. Non mi sento tale anche se ne faccio 75 il prossimo anno. Ho tanti libri importanti da studiare, sono un creatore di ricerca scientifica, libera, autonoma e non sovvenzionata. Sono un produttore di verità straordinarie. Ho il piacere e il dovere di capire, di riflettere e di aggiornarmi tutti i giorni. Non lo posso fare senza i mei strumenti di lavoro. Se mi intrufolassi nel laboratorio di un falegname e gli sequestrassi pialla, scalpello e sega lo annienterei. Se mi intrufolassi nella caserma dei carabinieri e sequestrassi loro divise, armi, vetture e registri li demolirei. Qualcuno si è intrufolato a casa mia e ha compito esattamente questo tipo di soprusi, di razzie e di devastazioni.
NON FACCIAMOCI TRARRE IN INGANNO
L’apparenza imbroglia e confonde. Se poi si tratta di apparenza manipolata ad arte inganna ancora di più. Se poi aggiungiamo che noi siamo quelli delle verità autentiche e delle armonie nascoste, a fianco dei Socrate, degli Eraclito, dei Zarathustra, dei taoisti tipo Lao Tze e Chung Tze e contro gli inquadrati tipo Aristotele in occidente e Confucio in oriente, le differenze diventano baratro.
UNA TELEFONATA STRAORDINARIA
Stanno accadendo in questi giorni cose straordinarie, sto ricevendo lettere incredibili e testimonianze di guarigione che pochi medici al mondo, credo, ricevono in tutta la loro carriera. Ma ieri ho ricevuto la telefonata di una persona radiosa che non cito mai essendo essa il fulcro e il cuore degli affetti. Mi riferisco a mia sorella, unico appiglio che mi rimane in via consanguinea. Lei è del 1948, 5 anni più piccola, ma ha sempre avuto l’ambizione, il ruolo e la capacità di mamma, prima ancora che di sorella. Il ruolo di bussola orientante e di faro di saggezza. Ho deciso di rivelarvelo in questa circostanza del tutto speciale.
CONTENUTO DELLA TELEFONATA
“ Ti voglio fare un discorso, mi ha detto. Voglio farlo alla persona che amo e che stimo di più, e questo si estende a tua moglie e ai tuoi figli. Facciamo pure una premessa, ed è che viviamo in un mondo troppo spesso non corrispondente ai nostri valori ideali e alle nostre aspettative. Viviamo, francamente, in un mondo di ladri, di ignoranti e di furfanti da strapazzo. Hai dedicato te stesso alla libera ricerca e alla promulgazione di verità eclatanti, avanzate, e di notevole importanza. Di verità cristalline in forte anticipo sui tempi. Le hai rese semplici, chiare e comprensibili persino ai ragazzi delle elementari. Lo hai fatto in modo appassionato ed intensivo per una ventina di anni almeno ad uso e consumo di tutti, bravi e non bravi, bianchi e neri, sani e malati. Conoscendoti avresti potuto guadagnarti centinaia di migliaia di euro in qualsiasi posto del mondo, dall’America all’Australia, alla Cina, al Sud Est Asiatico, in qualsiasi realtà economica, sia nelle tue competenze di vita che in quelle salutistiche. Però non ti è mai piaciuto venderti a qualcuno subendone l’arroganza e i diktat. Non hai fatto questo per spirito ribelle. Hai preferito operare in piena libertà e discrezione, a favore del popolo e della gente. Tutto gratuito. Sacrificando notti e giorni, coinvolgendo moglie e figli, costringendoli a rinunce e a sacrifici non sempre logici e giustificati. Potevi continuare a girare il mondo e a divertirti ancora più di quanto hai fatto prima. Hai invece sacrificato gli anni tardivi della maturità, non della vecchiaia e della disgregazione fisica e morale, cose a te ignote grazie a una vita dedicata con costanza e coerenza alla salute senza compromessi. Invece hai dato tutto te stesso alla causa. Ti è sfuggito un dettaglio, oppure lo sapevi ma lo hai ignorato e sottovalutato. Il dettaglio è che da quando il mondo è mondo chi dice verità, che rivela in particolare verità importanti su temi scottanti come la politica, la scienza, la salute, la morale e il comportamento, viene sempre perseguitato e fatto fuori dal sistema. Un sistema cinico che poi si appropria delle tue ricerche, delle tue verità rivoluzionarie, divulgate in modo gratuito. E questo è il massimo della irriconoscenza. In passato ti ho ammonito più volte. Ti ho detto fatti furbo. Ho cercato egoisticamente di dissuaderti, di indurti ad una sterzata, ma tutto è stato inutile. Oggi la situazione è quella che è. Non mi sento più di farti rimproveri e correzioni, so soltanto che stima ed affetto si sono moltiplicati, non certo di meno di quelli che già ottieni preso il tuo pubblico mondiale.”
ASSUNZIONE DI RESPONABILITÀ
La mia risposta a tutto questo è che nessuno deve pensarsi immune, inattaccabile, protetto da scudi fasulli, da corazze che fanno acqua da tutte le parti. Nessuno deve pensare di passarla comodamente liscia. Niente vendette, non siamo vendicativi. Ma chi ha responsabilità deve rispondere delle sue magagne, sia che porti distrattamente una canottiera o che indossi l’onorata divisa dell’Arma o la parrucca del Giudice. Intendo denunciare al pubblico prima ancora che alle leggi non solo una singola persona ma un’intera filiera schizofrenica, inclusiva dei sibillini mandanti e dei zelanti esecutori.
RISCHI E PERICOLI
Niente vittimismi però. Io sono, oggettivamente, una persona perseguitata. Un indagato, una persona presa di mira, una persona a rischio. Potrebbe non succedere niente ma potrei anche essere fatto fuori per vie legali o per vie di fatto da chi ha poteri e motivazioni criminali per farlo. I personaggi in questione sono degni di ogni azione, sono mossi da cinica cattiveria. Per uno capace di organizzare a pagamento un tranello come quello attuato dalle Iene e da Mediaset nei miei riguardi e in quelli del dr Domenico Mastrangelo, non sarebbe per niente difficile organizzare altri tipi di dissuasione. Nel mondo attuale esistono manovali del crimine e sicari comprabili con quattro soldi bucati. Purtroppo è così. Non ho la voglia, l’intenzione e nemmeno i mezzi per ricorrere a guardie del corpo, men che meno punto alla santità e alle aureole, alla fama e alla nomea di eroe, e tanto meno mi interessano i cippi e i monumenti.
LE CELEBRAZIONI A FAVORE DEI CADUTI
I caduti vengono celebrati il 4 novembre ma sento da sempre le loro voci. Bestemmiano e si rivoltano nelle loro tombe. Chiedono schifati a chi compie i riti e le celebrazioni di farsi da parte e di vergognarsi. Gli è stata tolta la vita a 20 anni, per chi e per che cosa? Per conquistare forse una insignificante collinetta di sterpi e di sassi nel Carso? Per guadagnarsi forse una medaglia al valore ammazzando coetanei infangati nella trincea nemica. Quante migliaia di essi sono stati trucidati dal piombo italiano, mentre giustamente cercavano di fuggire dalla immane, assurda ed inutile carneficina di Caporetto?
L’ITALIA TRISTEMENTE CAMPIONESSA IN FATTO DI ARMI
Più che giusto comunque inginocchiarsi, onorarli, dedicargli dei sacrari. Hanno versato il sangue per il loro paese, per garantire una continuità, una indipendenza all’intera nazione e ai posteri. Ma molto meglio sarebbe stato caricare tutti i fucili con dei fiori anziché con dei proiettili perforanti. Più che giusto sarebbe ricordarli tutti, qualunque sia stata la loro uniforme e la loro bandiera. Ma i signori della guerra sono sordi e se ne ridono di questi messaggi. Nel campo delle munizioni, dei proiettili, delle rivoltelle, dei fucili e delle mine siamo, tra l’altro, primi al mondo, grazie alle industrie di Brescia e dintorni.
GLI INSEGNAMENTI DI UN MILITARE IN FAMIGLIA
Mio padre Valter, sergente maggiore dell’Esercito Italiano, invalido di guerra, capo di guarnigione italiana sul fronte orientale ( Monte Nevoso-Istria) circondato per tre anni dai partigiani Titini e dalle terribili foibe, seppe sopravvivere con i suoi 300 soldati senza sparare un colpo e senza subire rappresaglie. Uomo di pace e di diplomazia, applicata abilmente nelle più drammatiche condizioni, non nel far fuori il nemico ingenerando contraccolpi per i suoi uomini, eroe nello sposare in quei tempi pericolosissimi mia madre italo croata, con un cognato pilota delle forze italiane in Africa e nel contempo con altro cognato militante tra gli agguerriti partigiani di Tito. Erano, tanto per intenderci, i tempi insidiosi e vendicativi della rivoltante strage di Porzus, quando la vita valeva meno di niente. Mio padre mi ha insegnato tante cose come “Non fare del male a nessuno e sarai ampiamente ricompensato”.
LA VIOLENZA NON PAGA
La nostra vita è legata a un filo. Vale semplicemente fino a che Dio, la Natura e la buona sorte ce la concede e ce la garantisce. Questo vale sia per chi è a capo di una nazione sia per chi è l’ultima ruota del carro. Abbiamo tutti sotto gli occhi la fine atroce, in diretta televisiva, del colonnello Gheddafi che, a parte i sospetti mai provati per il Jumbo americano disintegratosi sui cieli del Regno Unito, era diventato amico dell’Italia e di Berlusconi per essere poi tradito, vilipendiato e massacrato, su pressioni mercenarie francesi ed anglo-americane.
UN PIZZICO DI SPIRITUALITÀ CI AIUTA A VIVERE
Alla fine della giornata per quanto circondati di un fantastico cordone di simpatia e di supporto siamo destinati ad essere tremendamente soli e tremendamente vulnerabili. Questa è la realtà dei fatti, dobbiamo pertanto rassegnarci a tutto questo. La scorza esterna corporale può essere colpita in qualsiasi momento. L’unico valore che ci rimane e che possiamo e dobbiamo salvare è quel corpo causale, chiamato anche anima immortale e che pare essere imperituro, che pare sintetizzare e raccogliere tutte le nostre esperienze accumulate in tante vite precedenti, un capitale destinato forse a nuove esperienze migliorative, almeno per chi ci crede.
UN LEGAME INDISSOLUBILE CON LA VITA PRESENTE
Siamo tutti legati ed affezionati, come è giusto che sia, a questa vita presente, alle persone che amiamo, alle idee e convinzioni che professiamo, persino a cose banali come la raccolta di francobolli, di cartoline e di monete. Non vorremo mai andarcene via, verso mete che a malapena percepiamo, per cui siamo vittima delle nostre stesse paure e delle angosce assolutamente non giustificate. Non andiamo affatto a cercarle, non andiamo affatto a complicare la nostra esistenza ma, ciononostante, il nostro è un vivere sul filo del rasoio.
QUANTO NOI FACCIAMO HA VALORE STRAORDINARIO
Questa vicenda ci induce a fare delle importati riflessioni anche sul piano concreto. Quello che più salta agli occhi in modo drammatico ed urgente è la necessità di dare senza paure e senza esitazione una maggiore dignità a quanto facciamo. Una dignità sia sul piano professionale che su quello monetario. Chi crede nella medicina e nei suoi metodi di curomania sul sintomo, sempre lontani ed incompatibili con le leggi di Madre Natura, è liberissimo di rivolgersi ad essa.
SIAMO GENTE CHE VALE E CHE PERTANTO COSTA
Ma chi al contrario fa autonomamente una scelta diametralmente opposta, optando per la nostra Scienza della Salute e per i nostri metodi di cura della non cura e della non interferenza sul sintomo, è bene che non cada nel solito errore di pensare a noi come a una soluzione cheap, a una soluzione comoda ed economica volta ad ottenere delle istruzioni corrette a buon prezzo. Non è così e non può essere così. Che ognuno si tolga questa illusione dalla testa. La vita costa carissima per tutti. Fare lavoro di ricerca e di aggiornamento. Fare conferenze. Venire incontro alla gente senza essere coperti da stipendi o pensioni decenti, ha dei costi salatissimi. Nessuno pensi di cavarsela con un bianco e un nero, con l’alibi che l’igienista non è medico, o con altri pregiudizi contorti che non stanno in piedi. Il ragionamento va semmai rovesciato. È il medico convenzionale a non essere igienista e a valere pertanto assai meno, al di là delle sue abilità chirurgiche e professionali, e delle sue esperienze giuste o sbagliate che nessuno intende contestargli.
NON SIAMO AFFATTO SECONDE SCELTE
Il ricercatore igienista di esperienza e di valore, e non parlo necessariamente di me stesso, visto che sarà sempre il pubblico, i risultati e le referenze a dargli la corretta collocazione, non è affatto una seconda scelta, una alternativa di serie B alla medicina. Un buon igienista deve guardare il medico convenzionale dall’alto in basso e non viceversa, e deve anche guadagnare possibilmente il doppio del medico, visto che rispetta le leggi, rispetta il primo non nuocere, rispetta la Natura e il sistema di autoguarigione, e non produce risultati aberranti, non causa effetti collaterali e malattie iatrogene o medico-causate a ripetizione.
LA DIVINA MEDICINA DI STATO NON C’ENTRA CON LA HEALTH SCIENCE, NON NE HA LE QUALITÀ INTRINSECHE
Fin quando il pubblico non si rende conto che la nostra è una Scuola Superiore di Salute e che, proprio in forza delle sue originali ed avanzatissime idee dalle origini ultramillenarie, supera e banalizza la comune medicina sotto ogni punto di vista esclusa la vera emergenza e il pronto soccorso, continueremo ad essere considerati insegnanti di riserva, insegnanti inaffidabili ed impreparati, ciarlatani senza arte né parte, cialtroni privi della mitica laurea in medicina, gente non qualificata che si permette di mettere il naso nelle questioni esclusive, monopolizzate e legalmente protette della Divina Medicina di Stato.
LO STATO E LA MEDICINA SONO CULO E CAMICIA, OVVERO UN ASSIEME PATOLOGICO INDISSOLUBILE
Continueremo in altre parole ad essere obiettivo vulnerabile di qualsiasi iniziativa da parte di uno stato prepotente e violento venduto, colluso e corresponsabile dei misfatti medici, delle chemio, degli accanimenti terapeutici e dei milioni di morti in sofferenza ed anticipo sui tempi, che superano in quantità le vittime delle guerre mondiali e di tutti gli incidenti stradali e non stradali degli ultimi decenni.
NOI DIAMO SPIEGAZIONI CHIARE SENZA ILLUDERE E SENZA GUARIRE
L’insegnante di Salute e Comportamento Igienista è mosso da giuste motivazioni, ed è tenuto a dare giuste e complete risposte, giusti chiarimenti e giuste priorità, senza mai spaventare la gente, senza indurla a fare test inutili e macchinosi, senza farla andare fuori dalla carreggiata dell’autoguarigione e del buonsenso, visto che niente e nessuno al mondo guarisce. Non guarisce il medico e non guarisce l’igienista. Guarire non è affar nostro. Men che meno è affare della medicina, al di là delle semplici riparazioni di emergenza di tipo infermieristico. Guarire non è competenza esterna del farmaco, del medico e del nutrizionista, ma appartiene alle qualità intrinseche del medico interno che fa monitoraggio e supervisione di ogni corpo, secondo i principi del Primo non Nuocere, Secondo non curare il sintomo ma va alla causa, Terzo la Natura è Sovrana Esclusiva Medicatrice di Tutti i Mali.
MENO SI INTERFERISCE E MEGLIO SI FA
L’unico agente di guarigione rimane in realtà il fattore di autoguarigione interna, visto che il corpo umano è in ogni caso, grazie a precise leggi naturali, health programmed ed health oriented. Il miglior insegnante è pertanto quello che riesce meglio a rilassare e rassicurare il paziente, quello che sa mantenerlo a suo agio senza mettere a soqquadro le capacità autoguaritive dell’asse ipotalamo-ghiandolare-immunitario.
ABBIAMO L’OBBLIGO STORICO DI SPIANARE LA STRADA AGLI IGIENISTI IN ERBA
Se tutto questo non verrà chiarito, capito, preso in considerazione ed applicato, si finirà per svalutare irrimediabilmente la nostra professionalità e il nostro carisma, finendo così per scoraggiare i tanti giovani che si apprestano a fare delle scelte igieniste, del tutto alternative a quanto pensa, afferma e fa la medicina. Mi sia concesso di dire che l’intervento del dr Pietro Bisanti, che mi ha appena preceduto, è stato di una portata superlativa. Oltre che essergli grato per gli apprezzamenti, mi ha davvero commosso il fatto di attribuire ed accreditare parte delle sue straordinarie qualità alla mia persona.
PRATICHIAMO STRADE SICURE, PROVATE E DIVERSE
Non ci misuriamo e non ci scontriamo con la medicina, ma semplicemente pratichiamo strade del tutto diverse. Siamo totalmente in grado di convivere civilmente con chiunque. Ma non è concepibile che la nostra grandissima Roma Imperiale conquistatrice e bussola del Mondo Occidentale, col suo Mens Sana in Corpore Sano e col suo Secundum Naturam Vivere, abbia per 600 anni di seguito vietato severamente e messo al bando ogni attività medica, e che oggi quella stessa medicina, retrograda, corrotta e peggiore in tutto e per tutto rispetto a quella antica, nonostante le fumose apparenze e i presuntuosi ed insensati trionfalismi, pretenda di essere la sola scelta obbligata per chi va in cerca di star bene!
Valdo Vaccaro
commovente. grazie sempre. non sentirsi soli in certe battgalie è determinante per gli spiriti consapevoli e liberi. grazie del tempo, delle riflessioni, di non farci sentire uno ma tanti e follemente saggi.
sta tranquillo. hai mille sorelle.
Caro Valdo, mi sono chiesta cosa fare per esprimere la mia solidarietà e ho pensato che il modo più concreto potesse essere quello di fare una piccola donazione, nella speranza che altri facciano lo stesso, se non altro come contributo per le spese legali, nella speranza che i tuoi avvocati riescano a risolvere questa situazione indegna quanto prima. un abbraccio, Antonella
Caro Valdo, capisco perfettamente il tuo legittimo risentimento e non entro nel merito. Spero che tu ti renda conto che non sei le tue agende e tutto il materiale che ti è stato sottratto, tu sei la cosa piu' grande e importante dell'UNIVERSO e nessuna istituzione e niente altro potra'sminuire.Sono certo che lo spirito guerriero che è in te, esca rafforzato da questa vicenda.Accettare l'impermanenza delle cose è la via dell'illuminazione.Namastè!!!!!
..con queste parole mi hai toccato nel profondo dell'animo, tanto quanto lo
sconforto, il senso di impotenza e di amarezza di fronte alla tua condizione e
dei tuoi cari..
mi allineo ad Antonella con un contributo che possa unirsi ad altri,
sperando che l'unione dal basso possa scardinare un sistema corrotto e maleodorante
Enzo