SENSIBILITÀ CHIMICA E VULVODINIA

da 4 Mar 2015Vulvodinia

LETTERA

SINTOMI DI MCS O SENSIBILITÀ CHIMICA MULTIPLA

Ciao Valdo, mi chiamo Laura ed è un po’ che ti seguo, precisamente da quando ti ho scoperto nel dicembre del 2013 in preda alla disperazione per una situazione che mi stava travolgendo e che non sapevo come risolvere. Incominciavo a soffrire di MCS ed il mondo mi si rivoltava contro in mille modi.

ASPORTAZIONE MILZA, CHEMIO, AUTOTRAPIANTI STAMINALI E BRONCOPOLMONITI

Ora ne sono consapevole ed ho accettato la cosa. Vivo in maniera diversa rinunciando alla chimica e alla vita sociale e con una dieta abbastanza stretta. Devo premettere che 14 anni fa mi sono ammalata di linfoma mantellare ed ho avuto l’asportazione della milza, 8 cicli di chemio-terapia ad alte dosi e 2 autotrapianti con le cellule staminali. Soffro di reumatismi e sovente di affezioni bronco-polmonari. Ho subito due broncopolmoniti negli ultimi 2 anni, e l’ultima affrontata con 5 cicli di antibiotici diversi e conclusa in ospedale.

DIETA ADATTATA E FAI DA TE

Per l’MCS due naturopati e uno specialista informato su questa sindrome mi hanno suggerito diverse diete, puntualizzando che è bene mantenere bassi i livelli di insulina ed avere un pH basico. Guardando un po’ in giro e testando le risposte del mio corpo, ho scelto una dieta priva di carni rosse, prodotti caseari, crostacei, pomodori, melanzane, peperoni, patate, olive, mandorle, agrumi, frutta secca, sughi, sottaceti, sughi e simili. Dieta che ho un po’ adattato e che porto avanti da due mesi.

DESCRIZIONE MENU QUOTIDIANO

Il menu comprende al risveglio tre mele, a metà mattina spuntino con succo spremuto a freddo di rape rosse, bietola, finocchio, ravanelli, sedano, carote, zenzero e, a volte, cipolla o cavolo.
A pranzo verdure crude ed un piatto di cereali integrali o miglio, o quinoa, o grano, saraceno, o mais con verdure cotte senza sale, con zenzero o cannella, olio di oliva o di lino. Spuntino pomeridiano, succo come quello di mezza mattina. A cena verdure crude più legumi o verdure cotte con pesce o proteine vegetali. Una volta a settimana carne bianca senza sale con zenzero o cannella olio di oliva o di lino. Saltuariamente albicocche secche, banane, prugne secche, semi di lino o girasole tritati.

INTEGRAZIONI E CLISTERE

Ho 60 anni, sono alta 1,55 e peso 44 kg. Prendo un po’ di vitamina D della quale ero mancante
e ogni 15 giorni la B12 con una puntura di Dobetin 5000. Ogni settimana circa effettuo due clisteri, uno con acqua e il giorno successivo uno con il caffè per detossificare. Mangio tutto biologico. Soffro di disbiosi e mi sono stati consigliati fermenti lattici tipo Citogenex, Bifiselle, Ramnoselle. Prendo lo Stimulbios o curcumina tre volte al giorno. Ho provato a prendere olii essenziali per contrastare batteri intestinali evidenziati dal gut-screen ma in quel momento il mio intestino era completamente furioso ed ho deciso di sospenderli e vedere di riprenderli magari dopo. Ti allego i risultati dell’esame per un tuo giudizio.

DOLORI IMPROVVISI IN ZONA CLITORIDE

Quello che vorrei chiedere è come mai secondo te in questo ultimo periodo incomincio a soffrire anche di dolori improvvisi e momentanei alla zona del clitoride. Durano una mezzora o un’ora, non posso camminare bene e neanche sedere bene, e poi passano. La dieta non dovrebbe portare infiammazione credo, o forse un eccesso di vitamine e sali minerali può fare l’effetto contrario?
Ho sempre molta aria nell’intestino che prima di inziare questa dieta non avevo. Grazie in anticipo per il tuo contributo e la cortesia.
Laura

*****

RISPOSTA

UNA SINDROME CHIAMATA VULVODINIA

Ciao Laura. Una sindrome dolorosa a carico della regione vulvare è inquadrabile in quella patologia comunemente chiamata Vulvodinia. Il fastidio comporta bruciore, dolore, irritazione, sensazione di gonfiore o arrossamento. Il dolore può essere costante o intermittente, localizzato o diffuso. La gravità del problema varia da un lieve fastidio a un dolore molto intenso e debilitante.

FATTORI CAUSANTI

Ci sono diversi problemi che possono causare un dolore vulvare e devono essere trattati ed esclusi prima di diagnosticare la vulvodinia. Queste condizioni possono comprendere infezioni, malattie cutanee benigne come dermatiti, lichen sclerosus, esiti di traumi, lesioni pre-cancerose o tumorali nei casi più gravi e fortunatamente assai rari.

RIMEDI NATURALI DELLA HEALTH SCIENCE

Quanto ai nostri soliti rimedi naturali della Health Science, sono sempre validi, sempre efficienti e soprattutto privi di controindicazioni. Oltre ad essi, vanno rispettate le norme logiche e di buon senso valide per il caso specifico, come:

  • Semicupi tiepidi prolungati nel bidè e terminanti con mezzo minuto di bagno freddo
  • Evitare bagni schiuma e prodotti simili
  • Mantenere l’intestino regolare e in massima efficienza
  • Non trattenere le urine
  • Evitare la bicicletta e la cyclette, nonché gli esercizi implicanti sfregamenti e frizioni sulla regione vulvare
  • Evitare i salva-slip
  • Usare assorbenti in puro cotone
  • Evitare gli ossalati di calcio
  • Evitare i prodotti acidificanti come i crostacei e le fritture di pesce
  • Detossificare il corpo con le verdure di stagione e verdure di campo, ed in particolare con carciofi, tarassaco, ortiche ed asparagi

FRANCAMENTE C’È POCA CONDIVISIONE CON LE TUE ATTUALI SCELTE

Per quanto concerne la tua dieta, i tuoi integratori, i tuoi clistere e i tuoi metodi rimediali avrei in realtà molte cose da ridire. Non condivido affatto le 3 mele a digiuno, e nemmeno un succo con troppi componenti. Privarsi poi di agrumi, melanzane, patate, pomodori, olive e mandorle, mi pare poco conveniente. D’altra parte il tuo corpo ha sopportato interventi invasivi niente affatto di poco conto, per cui è giusto che tu cerchi di adattare e personalizzare la dieta. Facciamo però attenzione alle integrazioni e ai farmaci. La carne bianca poi nulla ha di meglio o di meno dannoso di quella rossa. A mio avviso faresti meglio ad essere più sobria e semplice nelle tue scelte, optando comunque per l’intera gamma delle risorse che la natura offre.

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

6 Commenti

  1. Francesco

    Per capire come affrontare meglio la tua situazione, è opportuno rifarsi ai principi base dell’igienismo. Secondo il quale il nostro organismo tende costantemente all’autoguarigione (intesa sia come mantenimento della salute che come ripristino della stessa in caso la sia persa), a condizione che esso disponga di energia sufficiente, cosa che avviene quando si adotta un salutare (igienista) stile di vita, di cui una corretta dieta alimentare è una componente fondamentale. Succede infatti che l’adozione di una dieta lontana da quella igienista (come ad esempio quella onnivora convenzionale) comporta un tale spreco energetico (indotto dalle enormi difficoltà digestive) che all’organismo non restano poi le forze necessarie per l’autoguarigione, finendo anzi per peggiorare progressivamente la condizione dello stesso. Sempre secondo l’igienismo, lo strumento che l’organismo concretamente utilizza per l’autoguarigione quando gliene viene offerta la possibilità (grazie ad es. a una dieta corretta) è costituito dalle crisi eliminative (in breve, detox), con cui esso si libera del carico tossico in eccesso e procede al tempo stesso ad ogni necessario processo di riparazione e di rinnovo delle cellule/tessuti/funzioni: crisi eliminative che consistono semplicemente in qualche disturbo/malanno/affezione, insomma in qualche forma di malattia (raffreddore o altra affezione alle vie respiratorie, febbre, mal di testa, disturbi gastrointestinali, eruzioni cutanee, dolori articolari, depressione ecc.ecc.) più o meno forte secondo la gravità della condizione tossica e patologica di partenza, oltre che secondo la disponibilità di energia residua da parte del soggetto.
    Venendo al tuo caso, per capire se il cambio di dieta cui ti sei recentemente sottoposta va o meno nella giusta direzione, si tratta di vedere se questa nuova dieta sta producendo della detox (qualche crisi eliminativa) oppure no. I disturbi intestinali che lamenti e l’infiammazione nella regione vulvare parrebbero effettivamente elementi a conferma della bontà della dieta. Tuttavia non vi è dubbio che, sul piano dietetico, si possa fare meglio (eliminando alcuni cibi controindicati, come pesce carne bianca cereali con glutine/legumi ecc) e di più (maggiore ricorso a frutta e verdura cruda): quanto di più dipende solo fino a che punto sei in grado di sopportare la detox indotta dal cambio di dieta in senso virtuoso.

    Rispondi
  2. Francesco

    La dieta igienista ideale prevede frutta e verdure crude, cibi questi che garantiscono una digestione molto leggera e che perciò ci fa risparmiare enormi energie che l’organismo poi utilizza prontamente per l’autoguarigione. Se poi frutta e verdura sono consumate in succo, l’effetto è ancora maggiore, in quanto è più facile digerire, ad esempio, il succo di carota che la carota nella sua interezza. Quindi possiamo senz’altro dire che il succo che prendi a mezza mattina e nel pomeriggio è un alimento altamente depurativo, cioè induce molta detox. D’altra parte i cereali (specie quelli con glutine), i legumi, la carne e il pesce, vanno nella direzione opposta, cioè rallentano il processo di guarigione/detox. Anche le verdure cotte rallentano la detox, anche se bisogna dire che la verdura cotta non produce in genere danni all’organismo, cosa che invece fanno carne pesce e cereali con glutine/legumi. Poi c’è la questione dei grassi, che vanno mantenuti entro la quota del 10% (max 15%): se si va oltre si compromette seriamente la detox; quindi massima attenzione sia ai cibi intrinsecamente grassi (carne, pesce, latticini, noci varie, semi vari ecc) sia ai grassi aggiunti come condimento (olio compreso). Una dieta che potresti opportunamente adottare dovrebbe quindi a mio avviso esser costituita da frutta e verdura crude (in parte sotto forma di succo, ottimo il succo di carota), integrate da una quota di frutta e verdura cotte (ottimi i carciofi) in funzione di rallentamento della detox, oltre che da una piccola quota di cereali senza glutine/legumi con la stessa funzione. Infatti se tu ti mettessi a dieta esclusiva di frutta e verdura crude (tanto più se sotto forma di succo), il tuo organismo sarebbe presto investito da crisi eliminative talmente forti e virulente da risultare difficilmente sopportabili (senza contare che queste hanno anche un loro grado di rischio, come ogni malattia del resto, pensa ad esempio ad una grave crisi epatica e renale). Altra raccomandazione è quella di mangiare a sufficienza, non cioè meno di quanto richiesto dal tuo fabbisogno calorico, perché questo alleggerisce ulteriormente la digestione e dunque favorisce una maggiore detox. A maggior ragione quindi sono sconsigliati il digiuno e il semidigiuno, che oltretutto nel tuo caso sono tassativamente controindicati dato che sei già in sottopeso e piuttosto indebolita. Quanto agli integratori di ogni tipo, dalla b12 alla vitamina D ai fermenti lattici ecc. ecc., il mio consiglio è che sono inutili e anzi dannosi. Il tuo intestino è in disbiosi da una vita, i tuoi villi intestinali sono intasati e atrofizzati, dunque non assimilano più a sufficienza, dunque le tue carenze derivano da incapacità assimilativa non da carenza di nutrienti; i nutrienti ci sono tutti nei cibi, ma il tuo organismo è incapace di assimilarli, dunque è perfettamente inutile che tu gliene procuri degli altri (io ho avuto questo tuo stesso problema, che ho risolto solo ripristinando la funzionalità/efficienza intestinale grazie a un lunghissimo periodo di dieta esclusiva di frutta e verdura durante il quale mi son deciso ad eliminare ogni tipo di integratore). Infine sono perfettamente d’accordo con i clisteri di caffè, non però con quegli altri normali. I clisteri di caffè sono previsti dalla terapia Gerson, non hanno funzione evacuativa ma di annientamento delle tossine messe in circolo dalla detox (indotta a sua volta dalla dieta di frutta e verdura); quando si è in detox infatti il nostro torrente sanguigno è molto carico di tossine, che rischiano persino di intossicarci se non riusciamo a liberarcene rapidamente. I clisteri di caffè hanno appunto questa funzione, di accelerare questo processo di liberazione dalle tossine in circolo. Anzi il clistere di caffè potrebbe diventare una pratica quotidiana (anche più volte al giorno per i malati di cancro in terapia Gerson), in caso ve ne fosse bisogno. Purtroppo sono molto “brigosi”, ma efficacissimi.
    Un grandissimo in bocca al lupo.

    Rispondi
  3. Francesco

    Qualche ulteriore considerazione sul tuo caso, Laura. Una situazione, come puoi ben immaginare, niente affatto semplice, comunque rimediabile: tale è sempre del resto la nostra condizione, finchè il corpo non abbia esaurito il suo potenziale energetico (come ad esempio in certi casi di cancro in avanzato stato di metastasi), cosa che nessuno è veramente in grado di predire con certezza e che non mi pare comunque certamente il tuo caso. Di certo però, ripeto, la situazione è complessa, in via crescente nel corso degli anni e decenni, dunque i tempi di guarigione non potranno del pari essere brevi: qui occorre parlare di qualche anno, due almeno, forse anche tre o quattro, con miglioramenti sostanziali non prima di un anno e alcuni primi segnali in tal senso dopo alcuni mesi. Questo a condizione che tu sia in grado di assicurare al tuo corpo condizioni operative adeguate se non proprio ideali, attraverso l’adozione di un corretto stile di vita e in particolare di una dieta sana e leggera e di pensieri positivi. E ora veniamo al tuo menù quotidiano.
    Non ho nulla in contrario alle mele a colazione. Una valida alternativa potrebbe essere una colazione a base di cibi acquosi, come gli agrumi (arance, clementine, pompelmi) e kiwi, oppure il melone/anguria d’estate. Buono anche il succo di carote/arance/pompelmo (con o senza zenzero). Nulla in contrario al succo di verdure di mezza mattina: l’osservazione di Vaccaro ha a che vedere col numero di alimenti coinvolti, che per semplicità digestiva è meglio limitare a due/tre massimo, meglio se uno solo (per volta, cioè alternati). Ottimo ad esempio il succo di carota, il succo di rapa rossa poi è molto depurativo.
    E’ chiaro che più si introducono cibi acquosi nella dieta, e più la detox ne viene sollecitata, e questo potrebbe non essere facilmente gestibile da parte tua. In questi casi può essere di grande aiuto il clistere di caffè, che potrebbe diventare una pratica quotidiana (al posto del normale clistere a scopo evacuativo), al limite anche due volte al dì. (continua)

    Rispondi
  4. Francesco

    (segue) A pranzo una valida alternativa può essere costituita dalle banane: ad esempio mezzo chilo di banane con un etto di lattuga frullate. Le banane crude (ma mature) non sono un cibo troppo depurativo (come la frutta acquosa), tuttavia lo sono più della verdura cotta e dei cereali senza glutine (quelli con glutine non li considero nemmeno). Se però le banane hanno qualche pesante effetto depurativo su di te, puoi ripiegare sulla verdura cotta o su cereali senza glutine (accompagnati o meglio preceduti da un po’ di verdura cruda), oppure (perché no) sulle banane cotte.
    Per lo spuntino pomeridiano vale quanto detto per quello di mezza mattina. Una valida alternativa al succo di verdure restano comunque le mele.
    Per la cena direi che l’ideale nel tuo caso sono le verdure cotte, precedute dalla solita razione di verdura cruda. Una verdura che dovrebbe essere quasi sempre presente è il carciofo, per le sue proprietà disintossicanti e particolarmente benefiche per il fegato, che è uno degli organi più provati in fase di pesante detox. Carciofi cucinati in tutti i modi, a vapore o in padella (cuori di carciofi a spicchi, con patata a cubetti, cotti in padella con un goccio d’acqua e spicchio d’aglio, insaporiti a fine cottura con battutina di prezzemolo e aglio e (eventuale) filo d’olio. In fatto di verdure, le alternative (in funzione stagionale) non mancano certo: ci sono le zuppe varie, le verdure a vapore (broccoli, fagiolini, zucca, patata, asparagi, cipolle, carote ecc.) oppure in padella in ratatuia (zucchine e altre verdure miste tagliate a cubetti).
    Per quel che riguarda le quantità, devi fare in modo di coprire il tuo fabbisogno calorico giornaliero, che nel tuo caso potrebbe essere di poco meno di 2000 calorie (dipende molto da quanta attività fisica si fa), per recuperare il tuo peso forma e per evitare il deficit calorico che ha pesanti ripercussioni sulla detox (accelerandola e mandandola fuori controllo) e in termini di rischio denutrizione. Per controllare le calorie puoi servirti di qualche tabella che puoi scaricare sul tuo pc, come la tabella delle calorie/grassi messa a disposizione da Marco Urbisci sul suo sito internet. Tra l’altro questa tabella, di facilissimo utilizzo, ti consente di controllare anche la quota di grassi della tua dieta, che non dovrebbe mai superare il 15% (meglio ancora il 10%), cosa tutt’altro che semplice se consideri che un semplice cucchiaio d’olio costituisce circa il 7% di una dieta di 1800 calorie giornaliere (aggiungici i grassi propri di ciascun cibo e sei già ben oltre il 10%, anche senza altri grassi di condimento aggiunti).
    Mi dispiace molto che tu sia costretta a limitare la tua vita sociale, in parte succede anche a parecchi di noi, per via delle nostre scelte alimentari, ma certo il tuo caso è più esasperato per via della sensibilità chimica. A proposito della quale io confido fortemente che, col miglioramento progressivo delle tue condizioni, anche le tue potenzialità di utilizzo delle sostanze chimiche traggano grandi benefici.
    Se ti va di scrivermi, anche privatamente, non ho nulla in contrario.

    Rispondi
  5. Emanuela Selle

    Ciao Francesco ma qual'è il tuo indirizzo di posta privato.?
    Vorrei scriverti
    Grazie mille
    Emanuela

    Rispondi

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