LETTERA
IL PROBLEMA DEI PIEDI FREDDI
Egregio Dottore, un mio familiare soffre di disturbi di termoregolazione (eccessiva sensibilità al freddo). Mi potrebbe segnalare un medico a Roma che può curare questo sintomo? La ringrazio e la saluto.
Alexander
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RISPOSTA
NON ESISTE ALTRO MODO CHE ACCORCIARE I TEMPI DIGESTIVI
Ciao Alexander. Ovvio che a Roma esistono migliaia di medici, tra i quali ci saranno pure quelli bravi. Ma, da filosofo della salute, mi fido poco dei medici. Posso sempre suggerirti di contattare il mio grande amico Franco Libero Manco, presidente dell’AVA (Associazione Vegetariana Animalista). Posso anticiparti che i disturbi di supersensibilità al freddo nascono da digestioni lunghe e difficili, produttive di congestione intestinale e di surriscaldamento al basso ventre, con conseguente anemia e freddolosità nei punti periferici (piedi-gambe-mani e pelle in generale). In pratica, il maestro vero in questo caso rimane Manuel Lezaeta.
LA DIFFICOLTÀ STA TUTTA NELLA DISTRIBUZIONE DEL SANGUE
In pratica, le difficoltà e le lungaggini digestive-assimilative-evacuative comportano un richiamo stabile di sangue da ogni parte del corpo, visto che la digestione di cibi sintetici-cotti-proteici implica intenso lavorio e intenso apporto ematico, lasciando le parti periferiche a corto di sangue e quindi smorte e vulnerabili al fattore climatico.
LA MIGLIORE RISPOSTA STA NEL CRUDISMO
Non esistono altri rimedi se non quelli di cambiare regime alimentare, puntando a pasti leggeri e vitali, tendenzialmente crudisti. Il cavolo crudo richiede due ore per essere digerito. Quello cotto richiede 4 ore. È solo un esempio. Va pure alla mia tesina “Schema nutrizionale vegano tendenzialmente crudista” e adattalo alla situazione e ai gusti del tuo familiare.
SBAGLIATO CERCARE DEI MEDICI, VISTO CHE SI TRATTA DI UNA QUESTIONE DI CARRELLO SPESA
Non esistono medici capaci di risolvere questo problema, né a Roma né altrove. Non esistono farmaci. Va modificato il carrello spesa. Servono cibi di una speciale caratteristica. Cibi a costo digestivo zero. Cibi che si autodigeriscano da soli e che non vadano a creare scompigli interni tipo leucocitosi, tipo cattura-enzimi in zona pancreas, tipo richiami biliari in zona cistifellea, tipo lavorio epatico, renale e immunitario. Il cibo che risponde meglio a queste caratteristiche è il succo zuccherino della frutta.
UNA BUONA APPLICAZIONE DI FANGO TERMALE PUÒ RISULTARE DECISIVA
Si raccomanda, oltre al crudismo tendenziale e al veganismo, anche più movimento, più respirazione ritmata e profonda, e il ricorso a cataplasmi notturni di fango termale tensio-attivo da applicarsi sul ventre. Se hai voglia e tempo di andare a fondo nella questione, il mio blog ti può aiutare. Sulla rubrica Conferenze Valdo 2013 è indicato che sarò ad Ascoli il 4 maggio. Non è lontano da Roma.
Valdo Vaccaro
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