COSA È SCIENZA E COSA È CONFUSIONE
Scienza non significa circondarsi di 100 volumi. Scienza non è questione di dati, di esperimenti, di statistiche, di medie aritmetiche. Scienza è molto più di tutto questo.
Scienza è soprattutto discernimento e saggezza. È soprattutto osservazione e sperimentazione personale e diretta.
Scienza è saper scegliere tra il bene e il male, tra il giusto e l’errato, sulla base dei buoni principi che oggettivamente esistono. Scienza è non perdersi nei dettagli superflui. Scienza è non innamorarsi delle teorie che piacciono o convincono, ma accettare la verifica rude con il polo opposto.
LA SCIENZA NON È COMPUTISTERIA BUONA PER LE SCARTOFFIE DI POLVEROSI ED INUTILI MINISTERI
La scienza non prevede un grande universo di numeri e di test riuniti in sommatoria e divisi per un certo numero al fine di ottenere una media insignificante.
Quella è computisteria, ragioneria zoppa, buona per le scartoffie di qualche ministero inutile ed impolverato.
In mezzo alla nebbia dell’ignoranza, quello che ti aiuta è l’equilibrio, la prudenza, l’indipendenza del pensiero, il non fidarsi delle apparenze, la giusta scelta operativa.
Occorre insomma portare sempre con sé la propria bussola direzionale capace di dirti costantemente dove sta il Nord, dove sta il polo magnetico.
CI SONO MEDIE REALISTICHE, MEDIE FASULLE E MEDIE TRUFFALDINE
Non si fanno le medie aritmetiche tra il vero e il falso sperando assurdamente di trovare in mezzo al guado la mitica nuova verità.
Non si fa la media tra tanti veri e tanti falsi, o peggio ancora tra pochi veri e tanti falsi, pretendendo di ottenere indicazioni più affidabili.
Se vuoi proprio operare sui numeri, allora devi scegliere 10 o 100 verità, o almeno 10 e 100 quasi-verità e solo poi fare la media.
Ma in quel caso, interviene necessariamente la selezione e il personale discernimento.
LO SCIENZIATO È FORTEMENTE ORIENTATO VERSO LA VERITÀ SENZA ESSERE MAI FIDEISTA O FANATICO
Scienziato è solo chi sceglie in base ai buoni principi, è una persona orientata fortemente verso la verità. Non è un fideista, o peggio un fanatico, ovvero uno che sceglie per partito preso e che è pronto ad estrarre la spada per difenderlo. Lo scienziato è un grande osservatore della natura, è un filosofo, un poeta e un pensatore.
Un fine selezionatore che trovata la strada giusta, non si fa distrarre e non fa i giri di valzer coi finocchietti e le sirenette che gli fanno i fischi e i lazzi a destra e a sinistra.
Sa che le vere donne, quelle con culo e tette grandi o piccole, ma mai rifatte o gonfiate o siliconate, quelle che rappresentano la bellezza vera e la verità vera, sono in quella direzione e non nelle tante deviazioni distraenti lungo la rotta.
IL FULGIDO ED ATTUALISSIMO ESEMPIO DI PITAGORA L’ILLUMINATO
Pitagora, massimo prototipo storico del filosofo e dello scienziato, operava in quel modo. Sentiva le diverse campane. Ci mise metà esistenza ad ascoltarle. Ma poi decise di operare in modo incrollabile verso una sola direzione.
I suoi teoremi sui triangoli, le sue idee sui numeri e sulle note musicali sono validi ancora oggi. Stanno pure sui libri di scuola dell’umanità intera. Anche su quelle degli arabi, dei cinesi e dei giapponesi. Se arrivassero i marziani, dovrebbero usare gli stessi teoremi pure loro.
Le sue diete basso-proteiche, le sue teorie educative, le sue leggi eugenetiche, il suo drastico vegetarianismo crudista, sono validi ed intatti più che mai ancora oggi, a 2500 anni di distanza, e lo saranno anche tra 100 mila anni. Pitagora non andò a cercare medie ed esperimenti di altri, quando scoperse di essere sulla strada giusta.
SBAGLIANO PURE I MIGLIORI, INCLUSO NICO VALERIO, INCLUSO VALERIO PIGNATTA
Pitagora non ha adottato il procedimento tipico di certi chimici, incluso il bravo Nico Valerio, che mi sono permesso di bacchettare nella mia tesina Un maestro a corto di bussola, e incluso l’altrettanto bravo Valerio Pignatta della Macro Edizioni, il quale, per descrivere la Vitamina C, cerca aiuto in un motore di ricerca dove escono un milione di confusionanti pagine nelle quali si legge tutto e il contrario di tutto, dove si legge da una parte che la vitamina C causa il cancro, e dall’altra che è il massimo rimedio contro il cancro.
In effetti, la vitamina C è il massimo agente anticancro conosciuto, ma deve essere vitamina C naturale, e non la si deve mescolare o intercalare con alimenti cancerogeni tipo carne-pesce-latte-uova, tipo cibi stracotti e in scatola, e compagnia brutta.
LA VERITÀ STA MOLTO LONTANA DALLE MEDIE E DAI LIBRI NORMALMENTE PUBBLICATI E CIRCOLANTI
I libri veri non vengono alla luce o vengono distrutti, come ha fatto l’Inquisizione Cattolica coi libri di Pitagora. La verità, signori miei, sta molto lontana da quegli esperimenti e da quelle medie.
Ha forse senso credere alle migliaia di esperimenti scientifici che si fanno da ogni parte? Non ha nessun senso, perché essi vengono quasi sempre commissionati da chi ha grosso interesse economico a dimostrare qualcosa.
Nessuno vi ha forse mai detto che negli USA, se uno studente in medicina vuole vedere la sua tesi considerata e pubblicata con successo, serve l’appoggio della Regina mondiale delle bibite?
Essi hanno pertanto un basso indice di affidabilità. Troppo spesso, i dati vengono distorti e stravolti nella loro interpretazione, o addirittura vengono nascosti ed inasabbiati quando dimostrano verità incontrovertibili e scomode, come è successo clamorosamente con l’esperimento-clou, quello di Cambridge2000.
A CHI CREDERE E A CHI NON CREDERE
Credo agli scoiattoli del bosco sottocasa. Mi fregano regolarmente le noccioline, le noci e le castagne che tengo nelle cassette del giardino, ma la cosa alla fine mi fa piacere. Fanno parte anch’essi della famiglia.
Credo ai fagiani dai colori sgargianti che si chiamano tra di loro col caratteristico linguaggio gutturale, e ai leprotti loro amici, che radunano intelligentemente i loro piccoli in mezzo ai rovi più impenetrabili per difendersi dalla criminale maleducazione dei cacciatori e dei loro infami cagnacci.
Credo alla natura, al sole che si ripresenta puntuale ogni mattina non appena si diradano le nuvole.
CREDO AL DR FRANCO LIBERO E AL MAESTRO CARMELO SCAFFIDI
Credo al dr Franco Libero Manco il quale, pur trovando da ridire sul mio spiritualismo-sessualismo, a cui contrappone il suo ascetismo spiritualista, mi continua a supportare (che è assai diverso da sopportare) nella grande AVA di Roma, impegnata nell’estenuante lotta contro i torturatori, i persecutori e gli accoppatori delle creature quadrupedi e piumate che ci fanno compagnia nella nostra breve apparizione terrena.
Credo al Maestro Carmelo Scaffidi che, se vivesse in America avrebbe una clinica coi fiocchi e sarebbe portato alla Casa Bianca a visitare in segreto il presidente e la famiglia, e che invece qui da noi viene troppo spesso capito ed apprezzato solo a metà, da gente che non ha ancora inteso la grandezza sua e della causa per la quale sta combattendo, da autentico e isolato Don Chisciotte.
Non a caso, viviamo in un’Italia ultra-medicalizzata e ultra-ipnotizzata dai titoli e dai dottorati in medicina. Un’Italia-Medica che distribuisce patenti di ciarlataneria e di dilettantismo a chiunque non sia chirurgo e trapiantatore, come se la vera scienza medico-ippocratica consistesse nell’aprire il corpo, nel sottoporlo a radiazioni ed a chemioterapie, nel vaccinare e nel trapiantare, e non invece, soprattutto, nel non nuocere, nell’istruire, nell’informare, nell’assistere, nello spiegare che ogni possibile malanno viene alla fine guarito solo dal medico che sta dentro noi stessi e da nessuno altro al mondo.
CREDO AL DR BRUNO GIOVANNETTI E AL DR ROBERT MENDELSOHN
Credo al prof Peter Duesberg, demolitore della farsa AIDS, e alle ormai centinaia di medici igienisti che curano davvero e istruiscono davvero.
Credo al dr Bruno Giovannetti che, pur dichiarandosi in leggero disaccordo sui latticini (che lui tuttora include a volte nella sua dieta), ha l’estrema onestà intellettuale di mandarmi stasera una e-mail illuminante dove l’INRAN (Istituto Nazionale Ricerca Alimenti Nutrizione), col suo Lab di Ricerca sugli Antiossidanti coordinato dal dr Mauro Serafini, scopre altri importanti aspetti negativi dei latticini, in quanto gli alimenti ricchi di antiossidanti, tipo ad esempio mirtilli, the verde e cacao, se associati al latte, perdono potere antiossidante per la ridottissima biodisponibilità dei composti fenolici.
Credo dunque ai medici sinceri e veraci, come Giovannetti e Mendelsohn.
Come credo al grande Peter Duesberg, che ha smontato pezzo per pezzo l’assurdo imbroglio dell’AIDS/HIV, adottato opportunisticamente dal gruppo Soros-Clintoniano, segugio sniffatore mondiale di denaro sporco.
NON CREDO ASSOLUTAMENTE ALLA FDA E ALLA CHIESA MEDICO-FARMACEUTICO-ALIMENTARE DI ATLANTA
Non credo invece nel modo più assoluto a una FDA che si è prestata e continua a prestarsi vergognosamente al gioco dei suoi sinistri manovratori esterni, a una FDA che fa passare per buone e impone al mondo intero tabelle alimentari abominevoli (300 gr di proteine al giorno contro i 25 gr corretti reclamati da sempre dall’igienismo americano, 40 mg di vitamina C al giorno contro i corretti 300-500, e che va a ritoccare in alto i livelli minimi della B12 contro la stessa WHO portandoli dai corretti 80 pg/ml ai balordi 156 odierni).
Non credo a una medicina mondiale che ha contratto un matrimonio indissolubile con un presuntuoso ed impostore Luigi Pasteur, scartando un vero scienziato come Antoine Béchamp, al fine di avere il via libera con la mostruosa pratica delle vaccinazioni.
NON CREDO ALLE ASL E AI MINISTERI DELLA SANITÀ, E CREDO POCO AI GOVERNANTI
Non credo alle USL ed alle ASL, le quali, pur avendo al loro interno anche degli ottimi medici, sono letteralmente colonizzate dalla FDA e ripetono meccanicamente a papera le piramidi alimentari americane.
Non credo al Ministero della Sanità che ha avuto sì nelle sue file gente ammirevole, tipo la democristiana ma non corrotta Tina Anselmi e il grande Umberto Veronesi, ma anche persone che si sono rivelate deboli e comprabili, tipo De Lorenzo.
Non credo troppo neppure al Governo di questa Repubblica, per quanto il gruppo Berlusconi-Fini-Bossi e colleghi sia quanto di meglio esista attualmente in questo paese.
Tendo a credere piuttosto a chi grida Piove, Governo Ladro. È vero che la pioggia non c’entra col governo. Ma è pure vero che il governo tende comunque ad essere ladro.
SOLO UN RICERCATORE INDIPENDENTE È IN GRADO DI PARLARE IN MODO CORRETTO ED ESAUSTIVO DELLA VITAMINA C
Tutte queste cose era necessario premetterle, prima di cimentarsi su un argomento basilare ed importantissimo quale la vitamina C.
Negli ultimi mesi ho dovuto parlare e riparlare della più sporca, scema e infida delle vitamine, di quella vitamina B12 che pare sia diventata l’imperatrice delle vitamine, per merito di chi ama veder scorrere il sangue nei mattatoi vecchi ed in quelli che verranno, mentre nessuno mi chiedeva della plebea vitamina C.
Ben venga dunque questo cambio. Ben venga parlare non più della B12, della cobalamina, nobile vitamina della morte e dell’ictus e del cancro, ma dell’acido ascorbico o vitamina C, che è la vera vitamina principe degli umani.
LA MAGICA VITAMINA C ERA GIÀ STATA INTUITA NEL 1700 DAL DR BRITANNICO JAMES LIND
L’acido ascorbico, chiamato poi vitamina C, venne isolato chimicamente nel 1932 alla University of Pittsburgh, Pennsylvania.
Ma non ci si deve dimenticare che, 200 anni prima, il dr James Lind, medico britannico, scoperse un fatto essenziale, e cioè che lo scorbuto non colpiva mai i regolari consumatori di agrumi.
Dal punto di vista chimico, la vitamina C (sia essa ascorbil palmitato, sodio ascorbato, calcio ascorbato o magnesio ascorbato), è idrosolubile come le vitamine del gruppo B, cioé si dissolve con facilità nell’acqua, ma non invece nel grasso e negli oli (come succede alle liposolubili vitamine A, D, E e K).
La vitamina C e la più volatile, distruttibile e termolabile di tutte le vitamine. Il calore e la luce la guastano facilmente.
LA DABBENAGGINE DELLE SUPPLEMENTAZIONI DROGANTI
Ogni forma di vita, ogni organismo vivente sintetizza la vitamina C di cui ha bisogno, per cui non ha bisogno di correttivi.
Supplementare della vitamina C (sintetica) significa dare una sferzata stimolante all’organismo ed illudersi di essere ri-vitaminizzati, mentre tutto quanto si è ingerito, e tutto quanto il corpo riesce con fatica ad espellere, va a scaricarsi nelle proprie urine.
Questo fenomeno accade in pratica con tutte le supplementazioni sintetiche, vitaminiche o minerali che siano, ma anche col sale e lo zucchero da cucina, veri supplementi di uso comune che il corpo subisce malvolentieri e spesso non riesce nemmeno a mandar fuori.
Questo accade perché i micronutrienti in natura non stanno mai da soli come dei bei papaveri impettiti, ma si presentano piuttosto mescolati con enzimi e microsostanze note e sconosciute, il tutto allungato e modulato dalla presiosa acqua biologica zuccherina.
L’IMPORTANZA ESSENZIALE DELLA VITAMINA C, SOPRATTUTTO IN RELAZIONE AL CANCRO
La C è molto importante in diverse funzioni basilari, quali la formazione del tessuto connettivo, la formazione della struttura ossea e delle cartilagini di supporto alla stessa, la formazione delle pareti di tutta la tubistica del sistema circolatorio.
Senza la C il corpo non avrebbe alcun potere auto-riparante, per cui l’acido ascorbico è un grande amico del sistema immunitario.
Ma è anche indispensabile per il metabolismo cellulare, per il metabolismo del ferro e dell’acido folico (vitamina B9, vicariante della B12, soprattutto nei vegani), nonché per la produzione ormonale delle ghiandole adrenali.
Non a caso, tutti i malati di cancro hanno una cosa in comune, ovvero una bassissima presenza di vitamina C nel sangue, che non è poi risolvibile mediante supplementazione.
Con buona pace del dr Giorgio Calabrese e di chi gli sta alle spalle.
IL FABBISOGNO GIORNALIERO DI VITAMINA C
Ci sono molte controversie storiche che permangono tuttora sui quantitativi indispensabili.
La RDA parla di 100 mg/giorno, la FDA di 20-40 mg, mentre il fanatico della C, il professor Linus Pauling, scomparso nel frattempo, pretendeva 10 g/giorno, cioè 100 volte più della quota RDA.
Il basilare ed illuminante esperimento di Cambridge (maggiore test mondiale medico sulla nutrizione), quello dell’ormai celebre five per day, cioè dei 5 pasti minimi di sola frutta al giorno indispensabili per stare alla larga da infarto e cancro, ma anche di ogni altra malattia grande e piccola, ha dimostrato in concreto e in venti anni di tempo, due cose fondamentali:
– Che servono almeno 300 mg al giorno di vitamina C
– Che tale apporto deve arrivare sempre e solo da vitamina C naturale e non certo sintetica
LA FORMULA VINCENTE PALEOLITICA DEL TWELVE PER DAY (DODICI AL GIORNO)
La famosa incompatibilità tra l’acido ascorbico e la cobalamina.
Chi ci dice poi che l’uomo non abbia in realtà bisogno di 12 volte tanto, visto che l’uomo delle palafitte, secondo gli studi del leader mondiale della nutrizione paleolitica dr Boyd Eaton, si alimentava di frutti, di fitonutrienti e di fibre vegetali crude non 5 volte, ma bensì 12 volte al giorno, per cui la formula vincente potrebbe essere quella del twelve per day, per cui la quota vitaminica ascorbica salirebbe a 1000 mg/giorno, con abbassamento conseguente della B12 a molto meno ancora degli 80 pg/ml della WHO, visto che più vitamina C prendiamo e meno B12 abbiamo, data la forte incompatibilità tra le due vitamine.
Infatti la vitamina C sta alla vitamina B12 come la vita sta alla morte, questi sono i termini della proporzione.
Basilare ricordare che caffè e the, fumo e farmaci e aspirine, alcol e cole, cibi cotti e conservati, sono tutti razziatori interni di vitamina C, e che anche gli integratori minerali di ferro e rame danneggiano il nostro capitale ascorbico.
Attenzione dunque a come ci comportiamo, e a quanta vitamina C buttiamo via malamente, prima ancora che a quanta vitamina C ingeriamo con gli alimenti.
IL MISERO FALLIMENTO DELL’IPOTESI PAULING
In pratica qualche ragione ce l’aveva il dr Linus Pauling.
Solo che lui commetteva l’errore comune alla stragrande maggioranza dei medici (e dei loro pazienti), che è quella di credere ciecamente alle confezioni farmacologiche, viste come formidabili stampelle chimiche correttive.
Come dire l’irresistibile e seducente attrazione non per la bella farmacista, che ci potrebbe pure stare, ma per quello che la farmacista ti propina.
UNA DIETA IGIENISTICA BASATA SU ALIMENTI VIVI E PACIFICI GARANTISCE LA VITAMINA C E LA VITA
La realtà è molto semplice.
Una dieta igienistica, basata su alimenti vivi e pacifici, cioé uomo-compatibili, vale a dire rigorosamente di origine vegetale, a patto di non essere disturbata-inquinata-contraddetta-impedita da cibi opposti ed incompatibili di carattere carneo-animale, è sufficiente a garantire e a mettere assieme oltre 500 mg al giorno di vitamina C reale-naturale, senza alcun bisogno di supplementi.
Il dr Linus Pauling, che già era arrivato benissimo agli 85 senza alcun supplemento, scoperte che furono le vitamine sintetiche, si buttò a capofitto sulle medesime, adottando in particolare la vitamina C in pillole, cercando di dimostrare a se stesso e al mondo intero che grazie ad essa avrebbe agevolmente passato i 100 anni. L’esperimento, purtroppo per lui, è clamorosamente fallito.
Gli ultimi esperimenti 2008 di Atlanta sulle supplementazioni sintetiche (che ho citato nella tesina La caduta definitiva degli integratori), ha dimostrato ancor più clamorosamente quanto fallaci e precari siano stati gli ultimi 20 anni di pratiche mediche incentrate sulla falsa magia delle integrazioni.
Valdo Vaccaro
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