(Dal meeting igienista Open Day di Bologna, 26 gennaio 2020)
UN’IMPRONTA CARATTERIZZANTE SUI SAPIENS E SUI NON-SAPIENS
Essendo consapevole di trovarmi davanti a un pubblico genuinamente e spontaneamente motivato e sensibile oltreché preparato, mi premeva di fare una premessa globale. Lo fanno un po’ tutti come apertura di un anno di nuovi lavori ed impegni, come ad esempio anno accademico, anno giudiziario, ecc.
Noi parliamo di nuovo anno salutistico o di Open Day Igienista. Vorrei per l’occasione dare una impronta, un senso e un significato al fatto di trovarci qui, sala strapiena al Ramada Encore di Bologna in questa domenica 26 gennaio.
Come categoria siamo Homo Sapiens e anche Homo Non-Sapiens, soggetti spesso a errori, a scelte di vita deleterie e autolesioniste, a comportamenti persino abbietti e inqualificabili sia per noi stessi che per chi ci sta appresso, incluso l’ambiente che ci ospita.
SMISURATI QUANTITATIVI DI DROGA IMMESSI SUL MERCATO
Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che oggi, proprio mentre vi parlo, si producono nel mondo non solo anfetamine, stimolanti, calmanti, psicofarmaci, antidepressivi di vario genere, legali ed illegali, ma anche 2000 tonnellate, cioè 2 milioni di kg/anno, di cocaina pura che, opportunamente tagliati, si moltiplicano a dismisura per 18 milioni di cocainomani ed eroinomani ufficiali, e un numero sconosciuto e crescente di consumatori occasionali.
UN BUSTONE DI PLASTICA TRASPARENTE CON UN KG DI COCAINA PURA
Avete mai preso in mano una busta standard piena di 1 kg di cocaina? Una confezione in plastica trasparente carica del suo contenuto di morte, con su stampigliato Grade One, del valore commerciale di mercato di qualche milione di euro? Non penso. Succede solo a chi bazzica nel settore, cioè ai produttori e ai trafficanti, oppure alle squadre anti-narcotici e alle forze dell’ordine.
A me è successo pure questo. Qualcuno me l’aveva inserita nella valigia tagliata in un angolo in un volo Seoul-Hong Kong di 30 anni fa. Quel giorno molte valigie erano giunge squarciate sul nastro trasportatore, e diversi passeggeri facevano le fila all’ufficio reclami della Cathay Pacific Airways del vecchio aeroporto Kai Tak di Hong Kong.
Non mi ero messo in fila ma mi ero spostato su una panchina per verificare se mi fosse stato sottratto qualcosa. Non vi dico la sorpresa e lo stato di agitazione che mi prese quando la apersi. Evidentemente, gli addetti corrotti al recupero buste di droga in Hong Kong, avevano recuperato le buste da tutte le valigie squartate dimenticandosi per sbaglio o per la concitazione del recupero, del malloppo rimasto nella mia valigia (o forse qualcuno di essi lo aveva fatto volutamente per fare il furbo e tentare di impossessarsene in qualche modo). Che fare? Andare dalla polizia e magari subire interrogatori a non finire, e restare magari pure bloccati a Hongkong per ulteriori verifiche o testimonianze?
UNA ESPERIENZA A DIR POCO SCIOCCANTE
Queste non sono circostanze semplici e di routine. In ogni città asiatica esiste pena di morte per quantitativi di droga superiori a due decine di grammi. Ed io ne avevo un chilo nel bagaglio. Presi il carrello e mi spostai verso un angolo dove c’era un cesto rifiuti. Con grande circospezione guardai a destra e a sinistra e vi gettai la busta. E via di corsa a prendere un taxi per il New World Hotel di Kowloon.
Tutto liscio e tutto a posto? Nemmeno per sogno. Cominciai a pensare e a filare che sulla mia valigia c’era il talloncino di riconoscimento con nome-cognome indirizzo e persino telefono e che comunque non era pensabile che i trafficanti all’aeroporto di partenza e a quello di arrivo avessero perso una parte del loro bottino così ingenuamente, senza nemmeno prender nota delle valigie prescelte. Ripartii da Hong Kong per Singapore come da programma di volo 3 giorni dopo, ma vi garantisco che rimasi in ansia per diverse settimane.
PRETESTI BELLICI E FABBRICANTI DI ARMI
Ovvio che la parte marcia della società umana Non-Sapiens non si limita a questo. Pensiamo ai fabbricanti di armi, ai casus belli creati appositamente per favorire stati di tensione e di guerra, come ad esempio successe in Vietnam con l’incidente del Tonchino del 1964 che consentì a Lyndon Johnson di chiedere autorizzazione al Congresso di avviare il conflitto e i bombardamenti su Hanoi e sul sentiero di Ho Chi Min lungo il Mekong, o come successe con la 2° Guerra del Golfo del 1990 e le armi segrete fantasma di Saddam Hussein, alibi usato da George W. Bush per giustificare tale conflitto. A beneficiarne una lobby coalizzata degli armamenti, alla quale non è certamente estranea lì’Italia.
GENTE INSOSPETTABILE CHE FA USO DI SOSTANZE VIETATE
Armi e droga dominano la scena mondiale. Noi siamo qui a bacchettare sia pur giustamente caffè-cole-tè-integratori-zucchero, materiale dentistico al mercurio e ai metalli pesanti, mentre ci sono al mondo 270 milioni di consumatori ufficiali di narcotici, e almeno altrettanti non registrati. Tra di essi avvocati, politici, medici, professionisti, artisti, impiegati, operai, studenti, gente insospettabile, gente che guida lungo le strade.
7000 BARBARE UCCISIONI AD OGNI MINUTO SECONDO
E ci sono pure diversi miliardi di persone ignare, bonarie e beate che masticano disinvoltamente carne, contribuendo a causare 7000 uccisioni e patiboli di animali senzienti come noi, ad ogni secondo che passa, 24 ore al giorno, incluse feste, domeniche, natali e pasque. Ed è qui che intendo oggi soffermarmi.
Smettiamola per favore di tollerare e sopportare con malcelato fastidio il veganismo e l’animalismo, ovvero l’amore per gli animali tutti, che sono autentiche ancore di salvezza e cinture di salvataggio fisico e morale per l’intera società umana.
Questo è il messaggio cardine che vorrei trasmettere non tanto e non solo a voi qui presenti, accomunati in questa idea-forza preponderante e travolgente, ma al mondo esterno che ci segue a volte intensamente e a volte di riflesso e di rimbalzo.
IL FULCRO CENTRALE DELL’ANIMA UMANA BRILLA DELLA STESSA LUCE IN OGNI REGIME DEL MONDO
Siamo in Emilia-Romagna, terra di alta civiltà e sviluppo. Bologna la Dotta più che Bologna la Grassa. Bolognesi, Parmensi, Ferraresi, Ravennati, Modenesi, Reggiani, Riminesi sono a mio avviso troppo intelligenti, aperti, operosi, curiosi, auto-ironici per essere classificati come dei mediocri pappatori di lardo, come mangiatori seriali di salme impacchettate in mortadelle e in gambe di maiale dissanguate e iper-salate chiamate prosciutti.
C’è e si sente da queste parti la presenza di Leonardo, la tomba di Dante, la cinematografia di Fellini, le allegre fisarmoniche della Romagna, la genuina voglia di vivere e di lasciar vivere, il desiderio di divertirsi, di votare comunista con la Ferrari nel garage, di scordare gli atroci trascorsi e le vendette sanguinarie dell’ultimo conflitto e del recente passato, ci sono le ricette sfiziose e prevalentemente naturali di Pellegrino Artusi.
Direi che tutti gli italiani dal Friuli alla Val d’Aosta, alla Calabria, Sicilia e Sardegna rientrano più o meno in tale discorso. E tutti gli altri collocati oltre la catena alpina, oltre il Mare Nostrum e al di là dei vari oceani?
Gratta gratta, sotto sotto e dentro dentro, tutti esattamente sullo stesso piano, gialli, rossi, mori e neri, dai vichinghi, ai lanzichenecchi, ai Gengis Khan, ai Tamerlano, ai Mamma Li Turchi. Tutti fratelli nel profondo e tutti interconnessi, ma bisognosi di essere messi nelle condizioni di istruirsi, di vivere pacificamente, di pensare, riflettere e meditare.
I CAPOLAVORI DA MACELLO NON CI APPARTENGONO
Questo paese poi non è affatto il paese macabro e infelice dell’Agroalimentare cinico e indifferente promosso da un certo manipolo di soggetti e di gruppi di potere distratti dalla proverbiale voracità per il danaro.
Questa non è la comunità bacata e pervertita che certi manipolatori si ostinano a proporre e promuovere. Non è il paese basato sui capolavori da macello, sui camion carichi di maialini o di manzi ammassati uno sull’altro, gelati, spaventati e piangenti nel loro ultimo e fatale trasferimento lungo le autostrade.
Questo non è il paese basato sulla trippa, sui testicoli di bue, sulle orecchie-coda-musetto-zampone del suino, sui salumi e le frattaglie avvolti nelle budella intestinali svuotate, appartenenti alle stesse povere vittime brutalizzate, o basato sulle zampe di polli e gallinelle spennate, sul fegato delle magnifiche oche ed anatre strozzate da mani crudeli e meccaniche senza alcuna pietà.
EQUIVOCI IRRISOLTI E SVIANTI SUL RUOLO DELLE PROTEINE
Se l’Italia ha subito una trasformazione iniqua ed abusiva in tale direzione ciò è dovuto ad una epocale devianza di rotta, a un madornale equivoco non ancora chiarito, studiato, sviscerato, compreso e deprecato.
Un equivoco fatto di sconvolgenti errori di valutazione sulle proteine animali e sulla loro presunta e smentita nobiltà. Proteine causatrici semmai della Putredine Reale per pochi eletti dei secoli scorsi, diventata oggi Cancro Popolare e diffuso senza più limiti e barriere tra le comunità adite al consumo di carni bianche e rosse.
Un equivoco basato sulla loro pretesa necessità, digeribilità e adattabilità all’organismo umano, e sulla loro compatibilità con l’estetica e l’etica dell’uomo civile e risvegliato dal seme della violenza e della sopraffazione.
Oggi tutte queste menzogne e questi falsi dogmi sono finalmente emersi e sono venuti a galla in tutta la loro precaria stupidità, sotto le prove schiaccianti ed inoppugnabili della ricerca scientifica libera e indipendente che noi ci onoriamo di condividere e rappresentare. (Invito chiunque abbia dei dubbi al riguardo, ai tanti atleti ipnotizzati dalle svianti e superate ideologie-da-palestra, di scaricare dal web illuminante documento di Michael Bluejay).
MASCHERE BEFFARDE ED ETICHETTE INFAMANTI
Ci hanno incollato sulla fronte una etichetta infamante e ci hanno forniti di un biglietto da visita inopportuno ed alterato. Ci hanno appiccicato addosso una maschera beffarda e mostruosa, una caricatura deformante di noi stessi.
Questo non è il paese del prosciutto e dell’hamburger, non è il paese della Cremonini e dei McDonalds, non è il paese della voracità convinta, inveterata e senza frontiere, priva di reflusso e rigetto fisiologico e spirituale per gli affettati e per il sangue.
Questo è il paese della Dieta Mediterranea originaria a base di olive, arance, ciliegie, carciofi, pomodori, peperoni, melanzane, cipolle, aglio, cavoli, carote, radicchi, spinaci, zucche, fagioli e lenticchie, uve, cocomeri, meloni, datteri, lamponi, more, mirtilli, patate e cereali, fichi freschi e secchi, kaki freschi e secchi, funghi e tartufi, noci e castagne, crauti e brovade.
Al massimo è il paese di riso, pasta e pizza, di gnocchi e zuppe di verdure, o anche di qualche sardina occasionale, di qualche scaglia di grana e di qualche ovetto ruspante, tre alimenti opzionali e da compensazione calorica, trascurabili e rinunciabili volendo.
NON ABBIAMO VELLEITÀ CANNIBALISTICHE
Non siamo nemmeno il paese del caffè e del tè, della sigaretta e dell’alcol, degli zuccheri lavorati e degli integratori. Se oggi cadiamo in questi traviamenti di massa è solo perché siamo stati indotti e indottrinati malamente in questo, trascinati più per forza che per amore in tale allucinante baratro di indecenza.
C’è evidentemente qualcuno che ci vuole sviliti e affetti da schizofrenia acuta cannibalistica, quando invece fegato, reni, intestino, cuore, microbiota, mente e anima esprimono con sempre maggiore sdegno, ribellione ed effetti collaterali spaventosamente avversi la loro incompatibilità a tali brutture.
NESSUNO OSI SOTTOVALUTARE E DEFORMARE LE NOSTRE MIGLIORI CARATTERISTICHE
Questo è il paese delle casette di proprietà e degli orti annessi, troppo spesso trascurati, incolti e sottovalutati. Questo è il paese dalle magnifiche campagne con campi, declivi e boschi offesi e contaminati, messi a dura prova da un inarrestabile ed immorale inquinamento chimico. Terreni e falde acquifere in trepida attesa di essere riportati alla purezza e alla normalità.
Questo è un paese dove i giovani studiano e pensano, dove la gente tende a evolvere, progredire e intraprendere, a non sciuparsi e a non lasciarsi andare. E, se in troppi casi non è così, lo è invece nelle nostre aspettative, nel nostro immaginario e nei nostri sogni stile “I have a dream”, ai quali non intendiamo rinunciare.
LE PROFEZIE DI LEONARDO SI STANNO REALIZZANDO
Questo non è a caso il paese della Gioconda, il paese di Archimede, Giotto, Raffaello, il paese di Pitagora e Leonardo. Leonardo la cui eredità spirituale conta, ci impregna, ci modella e ci sommerge come un enorme benefico macigno, spingendoci a venirne fuori e a non rimanerne schiacciati. Leonardo, il cui lascito culturale e scientifico riecheggia e riappare ammonitore in ogni angolo. “Verrà il giorno in cui ogni uccisione di un singolo animale sarà giudicata come orrendo delitto, orrendo, delitto”.
GLI ANIMALI ANIME SUPERIORI
Gli animali per molti versi sono migliori di noi, ci superano in tutto e per tutto, fuorché nella scrittura, nei disegni, nelle formule, nelle chiacchiere, nelle tecniche produttive, nel consumismo e nello spreco, nelle presunzioni e nelle perversioni.
Obbediscono, si affezionano a vita in modo commovente, ti riconoscono fra una grande folla, ti aspettano, non ti tradiscono, non sgarrano, non imbrogliano, non mentono, non ti fregano, non accumulano, non offendono, non sparano, non accoltellano, non tolgono la libertà e la vita al prossimo se non nei casi di fame estrema.
Fanno insomma le cose giuste. E noi, per sdebitarci della loro preziosa compagnia e del loro buon esempio, come premio di riconoscimento, li continuiamo a massacrare.
IL NOSTRO MARCHINGEGNO VA INTUITO, COMPRESO E RISPETTATO
Il mio intento è quello di aiutarvi a comprendere che una alimentazione naturale innocente, priva di sangue e di violenza angosciante e di viltà imperdonabile, migliora in tutti i sensi la vostra salute nei 4, 40, 4.000 o 40.000 altri giorni di permanenza turistica e provvisoria su questo pianeta.
Una alimentazione virtuosa e semplice vi dona molta più energia, equilibrio, entusiasmo, valore, gioia, divertimento, serenità, autostima, voglia di vivere e di contare. Vi connette con l’Intelligenza Creativa Universale, con la sorgente di forze eteriche e sottili di cui è intriso l’Immenso Marchingegno di cui facciamo parte integrante.
Una alimentazione saggia secondo natura e secondo disegno vi rende anche più simpatici al Divin Creatore il quale ha concepito sia noi che loro gli animali tutti con identico affetto, amore e maestria.
Che vi piaccia o no “Dio non ama chi uccide, Dio non ama chi si rende corresponsabile di crimini, di atti barbarici e di orrendi delitti contro chiunque, ed in special modo contro creature sue e prive discolpa, di iniquità, di protezione, e talmente prive di difetti da costituire il buon esempio.
L’ULTIMO EPISODIO
Ve ne racconto una. Sabato mattina ore 8, poco prima di andar giù a Udine-stazione e prendere il treno per Bologna. La mia anatra volata dal bosco sottostante e atterrata sapientemente sul cortile di casa, mi marcava a vista e ha sentito che armeggiavo in bagno. Ha cominciato a colpire col suo ridicolo becco sul vetro opaco della porta-finestra, come da sua solita abitudine. Ho aperto la finestra protetta da una grata metallica.
La chiamo Ahk, come dal suo suono stabile, o anche Pipi che sta per Poche Parole. Ciao Pipi come stai? Ahk, Ahk, Ahk, mi ha risposto. Sono uscito e le ho dato due manciate di farina grezza di cereali con accanto un piccolo vassoio d’acqua. Piena di gratitudine si è lasciata accarezzare sulla testa e sulle piume dorsali, immobile e senza un pizzico di paura.
Una beccata al cibo, una all’acqua e due alle mie dita, ripetuto per 5 o 6 volte. Poi la ho afferrata con cura, un immancabile bacione sull’occhio, e l’ho lanciata in volo dalla terrazza verso gli alberi e verso il suo laghetto, felice di far compagnia a Remo, l’oca rumorosa che starnazza di gioia al rientro di Pipi, e alle tre caprette incuriosite.
Vero è che ad ogni sua visita scagazza e lascia il segno sul terrazzo e sul porfido, con vivaci e comprensibili rimostranze della Kathleen, ma per me, Francesco e William, e in fondo in fondo pure per lei, è già diventata una mascotte, un autentico capitale della famiglia. Basta che per qualche ora o che per un giorno solo scompaia alla vista, per causare in noi qualche timore e qualche assillo.
PASSIAMO ORA AL DOCUMENTO ORIGINARIO DI PARTENZA
Quella che voleva essere una premessa è diventata una parte preponderante della mia esposizione. Quanto allo stile sobrio e naturale degli stili di vita, dovrò fare necessariamente una sintesi, per rimanere entro il tempo concessomi e non togliere spazio agli illustri docenti che completeranno la nostra giornata, e mi riferisco in particolare a Luigi Montano, Leonardo Pinelli, Volfango Perotti, Marilina Piscolla e Manuela Raja.
CIRCONDARSI DEI GIUSTI MAESTRI È DI BASILARE IMPORTANZA
Maestri importanti che lasciano traccia ne abbiamo tanti, per nostra fortuna. L’importante è non smarrire le loro preziose indicazioni, non disperdere il capitale di esperienza e le ispirazioni che essi ci continuano a distribuire a piene mani. Abbiamo non solo l’interesse concreto, ma anche l’obbligo morale di ricordarli.
Uno di questi è Manuel Lezaeta Acharan (1881-1959), immortale maestro di salute do Santiago del Cile, istruito a sua volta dall’anziano e straordinario frate cappuccino in missione sudamericana Padre Taddeo da Wiesent-Baviera (1858-1926), ex medico tedesco di nobili origini dal vero nome Joan Baur.
Lezaeta ci ha lasciato un’opera che non ha precedenti e che non ha perso di franchezza, di mordente e di attualità con l’andare del tempo. Mi riferisco a “La salute alla portata di tutti”, dove per molti aspetti siamo in assoluta linea di condivisione e di armonia.
Per quanto semplice ed elementare sia il modo di esprimersi di Lezaeta, esso contiene tante e tali verità che merita di essere riportato in auge, come contromisura alle scelte e alle imposizioni spesso innaturali e deleterie che la vita contemporanea comporta.
Affronterò oggi i temi tipici della scienza igienistica con un piglio marcatamente lezaetiano, e con l’inserimento di alcune sue battute tipiche sulla medicina convenzionale, senza perdere di vista gli indispensabili aggiornamenti.
PATOLOGIA E TERAPEUTICA FONDAMENTI DI UNA MEDICINA CHE PARTE COL PIEDE SBAGLIATO
Allontanandosi dalla natura l’uomo perde progressivamente la salute. Servono idee e pratiche di vita sana, stili di vita innovativi e coraggiosi, se vogliamo compensare gli inganni della civilizzazione e del progresso.
La medicina, qualunque sia il suo nome, poggia su due fondamenti convenzionali che sono la Patologia (studio delle cosiddette malattie) e la Terapeutica (metodo per combattere le malattie).
Già all’inizio la medicina parte dunque col piede sbagliato, demonizzando la malattia anziché darle il benvenuto. Lo fa al pari di un pugile suonato e impotente che lotta contro la propria ombra, o al pari di uno che lotta per invertire la luce della luna o per invertire la rotazione della terra intorno al sole.
Le università di medicina insegnano una boxe assurda-improduttiva-impotente formando schiere di pugili suonati e disorientati in partenza. Gli ospedali (tolte le medicine di urgenza e il pronto soccorso) sono dei ring di battaglie perse in partenza. I medici più bravi sono e più suonati sono, imbattibili nel formare pazienti suonati come loro.
UNA SOLA MALATTIA CHIAMATA IGNORANZA E UN SOLO RIMEDIO CHIAMATO ISTRUZIONE
Le malattie hanno tutte la stessa origine che è mancanza di salute e di equilibrio. Non si tratta di entità negative o di mostri esterni, ma al contrario di processi naturali e di cantieri riparativi tipo lavori in corso.
Malattie benefiche mirate a fare da sentinella e da segnale d’allarme, e a scaricare nel contempo veleni accumulati nei mesi e negli anni, e a riportare il soggetto malato al suo riequilibrio funzionale, al suo benessere fisico-mentale-vitale-alcalino-termico.
L’unica vera malattia esistente, pur presentandosi con diversi aspetti e sfaccettature, è l’ignoranza della salute. L’unico rimedio possibile alla alterazione e alla perdita della salute, alla perdita dell’equilibrio e della omeostasi, è l’istruzione dell’individuo. Vale più un grammo di buon insegnamento che un quintale di curomania e di terapeutica medica.
DIGESTIONE, DEPURAZIONE E SANGUE PURO
Occorre istruire sani e malati a praticare vita sana, basata su buona digestione e attiva depurazione, con particolari attenzioni al sistema escretore-emuntorio formato essenzialmente da fegato-bile-reni-pelle-polmoni-intestino.
Queste sono le basi per regalarsi un sangue pulito-fluido-scorrevole e anti-ischemico, allontanando ogni tipo di indisposizione. È necessario saper scegliere gli alimenti adeguati al nostro disegno corporale, e saperli masticare-insalivare-digerire-smaltire. Non deve mancare l’esercizio fisico, l’esposizione al sole, la corretta respirazione addominale di aria il più pura possibile.
Mediante regolari e buone digestioni si genera sangue puro e, con attiva eliminazione intestinale, renale e cutanea si espellono tutti gli umori malsani e pregiudizievoli. La normale funzionalità corporale richiede 70 battiti al minuto e 37°C di temperatura tanto all’interno (non misurabile) quanto all’esterno (misurabile col polso e col termometro), nonché un pH 7.35-7.55.
La salute diventa pertanto una questione energetica, termica, vitale ed elettromagnetica, e mai una questione microbica. Sgarrando dal pH alcalino si scivola nella maggiore disgrazia corporale chiamata acidificazione.
Assumi oltre 24 grammi di proteine al giorno e vai a sfondare il tetto proteico, finendo in acidificazione, dove le migliaia di enzimi corporali, quelli che rendono possibili tutte le funzioni del corpo vengono disattivati ed inibiti causando in tal modo ogni sorta di inconveniente e di alterazione.
BASILARE CONOSCERE NOI STESSI E LE LEGGI UNIVERSALI CHE REGOLANO LA NOSTRA VITA
La conoscenza di noi medesimi, di come siamo fatti e di cosa abbiamo realmente bisogno, delle regole che dobbiamo rispettare e delle leggi universali che governano il mondo è di una importanza stratosferica.
Vivere secondo natura non prevede visite, iniezioni, vaccini, farmaci, integratori, bisturi, eccezion fatta per gli autentici casi di emergenza. Ci ammaliamo per i nostri errori, per il nostro modo sbagliato di pensare, di valutare, di vivere, di percepire quanto accade dentro e fuori di noi.
Per arrivare alla salute gli animali, specie quelli liberi, ricorrono al loro istinto primordiale e sanno sempre cosa fare e come alimentarsi e comportarsi nelle varie condizioni e nei climi che si ritrovano a dover affrontare.
Per noi umani la situazione è ben diversa. Siamo condizionati dal fattore sociale e culturale. Occorre pertanto conoscere, interpretare, discernere ed applicare correttamente le leggi universali ed eterne della natura, distinguendo i buoni insegnamenti e i buoni esempi da quelli che portano alla sofferenza e al disagio.
IMPORTANZA FONDAMENTALE DELL’ARIA PURA
L’aria pura è il primo cibo capace di rifornire le nostre necessità fisiologiche. Pertanto nei campi, nei boschi, in montagna e al mare si può vivere principalmente di aria e di sole, e secondariamente di alimenti vitali-sobri-digeribili-innocenti destinati all’uomo.
L’aria entra mediante polmoni e pelle. Da qui l’importanza assoluta dei bagni di aria, di sole e di acqua, specie se acqua marina salata e non troppo inquinata. Purtroppo la vita nelle grandi città, per quanto motivata, stimolante, redditizia e divertente essa possa essere, non rappresenta il massimo in termini di salute. In particolare, l’aria che si respira è carica di polveri sottili e di gas di scarico, oltre che di rumore, stress e tensioni di vario genere.
Più ci alimentiamo di aria e meno necessità abbiamo di alimento stomacale. Tant’è vero che i tisici che difettano d’aria e soffrono di insufficienza polmonare, hanno un grande e costante appetito mai abbastanza soddisfatto.
Come per una buona digestione serve l’arte del saper mangiare, per una buona respirazione serve l’arte del saper respirare, l’arte di cercare aria pura a tutte le ore essendo essa l’Alimento Principe per conservare la propria salute, e in particolare per sconfiggere l’ansia e le paure.
TUTTE LE CARNI VANNO ESTROMESSE DALLA DIETA UMANA
L’ordine naturale stabilisce che il regno minerale alimenta il vegetale, e che il regno vegetale alimenta quello animale. Ingerendo sostanze minerali-chimiche, prodotti farmaceutici, prodotti di mattatoio, tutto materiale inadatto ed estraneo, la malattia trova ampio spazio. Con i suoi stessi denti l’uomo scava la propria fossa.
Nessun dubbio sul fatto che l’uomo sia frugivoro per costituzione, mentalità e sensibilità. Facendosi cuoco e facendosi onnivoro, ha cambiato-scompaginato-compromesso-alterato la sua identità biologica, abbreviando e rovinando la sua esistenza. La carne non è destinata ad essere alimento per l’uomo, essendo carica di creatinina, cadaverina, grasso, purine, acido urico.
Se per natura l’uomo fosse davvero carnivoro, si sentirebbe attratto dal sangue e dai cadaveri, mentre nel suo intimo inorridisce davanti alla morte e alla violenza, anche se poi con l’andare del tempo impara a rimuovere la propria ribellione morale e a costruirsi una scorza di abitudine alla brutalità.
INSIDIE DEL CIBO COTTO, DEL CIBO GRASSO E DEL CIBO PROTEICO
La menzogna più diffusa nella nostra civiltà è quella dell’alimento cotto e dell’alimento carneo alto-grasso e alto-proteico. L’uomo per disegno naturale è uno degli esseri più frugali del creato. Più che sufficienti per lui 3 pasti sazianti al giorno, con principale quello di mezzogiorno, più merenda di frutta verso le 17, o anche in alternativa 5 pasti di frutta durante la giornata e con pasto verduriano serale.
Ognuno è libero comunque di confezionarsi la formula più confacente alle sue personalissime e variabili necessità, sempre rispettando però i principi-base del cibo leggero-digeribile-sobrio-innocente. Meglio attenersi il più possibile ai cicli circadiani, con la mattinata di tipo fruttariano-acquoso e ripulente, e i pasti solidi dalle 12 alle 20.
ACQUE LEGGERE DI QUALITÀ E BREVI DIGIUNI DEPURATIVI
Il digiuno idrico ad acqua, e ancora di più il digiuno secco, sono il mezzo più efficace per dare una accelerata depurativa al sistema e risanare le malattie digestive. Digiunando un giorno a settimana, o una volta al mese per 2-3 giorni (mediante digiuno secco intermittente), si favorisce il riposo funzionale degli organi digestivi e l’espulsione delle tossine accumulate.
L’acqua leggera e pura di sorgente, o anche quella di bottiglia a bassissimo livello di minerali (qui un elenco delle acque leggere), si può bere con moderazione e lontano dai pasti. L’aggiunta di cloro alle acque degli acquedotti rende purtroppo l’acqua della rete soggetta a insidioso inquinamento, per cui, soprattutto ad alte temperature il cloro si trasforma in diossina, dannosa sia all’interno del corpo che sulla pelle.
Assunta durante o poco dopo il pasto l’acqua diluisce i succhi gastrici e ritarda la digestione, anche se mezzo bicchiere si può tollerare a tavola. Le acque pesanti e mineralizzate non sono per niente raccomandabili perché obbligano i reni a un aggiuntivo lavoro espulsivo-drenante che li indebolisce.
Le acque alcaline sono equiparabili a delle integrazioni minerali e vanno decisamente omesse. L’alcalinità corporale si ottiene solo da frutta agra ed acquosa e da verdure crude ben masticate. La questione renale è della massima importanza visto che siamo fatti di acqua in forte prevalenza. Ne ho parlato a fondo nella tesina “Attentati non-stop alla salute del sistema renale” pubblicata il 9 gennaio scorso.
CARBURANTE PULITO PER UN MOTORE AD ALTO RENDIMENTO
Un motore è potente, ad alto rendimento, quando è ben pulito, mentre perde la sua efficienza e la sua forza vitale quando è sporco. Il messaggio che ne consegue è che tutte le malattie sono facilmente evitabili e curabili rettificando la dieta impropria e le abitudini malsane.
La chiave di lunga e di piacevole vita è un sangue puro e pulito e ben ossigenato, ed è proprio su questo concetto che si basa l’intero testo Health Revolution di Ross Horne, in perfetta linea poi con Nathan e Robert Pritikin (Longevity Centers di Miami e Santa Monica), in linea con le terapie anti-tumorali di Max Gerson ed anche con la Health Science Igienista in genere.
FUNZIONI STRAORDINARIE DELLA PELLE
La nostra pelle, tramite oltre 5 milioni di pori, esercita doppia funzione di eliminazione ed assorbimento. La pelle da sola elimina un 30% di rifiuti organici liquidi. Il sudore è prodotto escrementizio al pari dell’orina. Oltre che eliminare, la pelle assorbe ossigeno dell’aria, assorbe calore e luce solare, emanazioni magnetiche ed elettriche dell’ambiente.
La pelle ha bisogno quotidiano di luce-aria-sole e di quotidiane abluzioni di acqua, meglio se con frizioni di panno bagnato sul corpo, a temperatura ambiente, passandolo lungo il corpo dalla punta piedi fino al collo sulla parte anteriore e dal collo ai talloni su quella posteriore. Compatibilmente col clima e con la zona di residenza, ideale è fare tutti i giorni una camminata a piedi scalzi su sabbia, su erba o su terra umida.
CORRETTA IMPOSTAZIONE MENTALE E MORALE
La vita tranquilla e motivata, senza sproporzionate mire di possesso e di dominio sugli altri, libera il più possibile da intense preoccupazioni e di paure, è condizione indispensabile per conservarsi in buona salute. Odio, orgoglio, invidia, sentimenti negativi in genere, seriosità eccessiva e musi lunghi sono fattori di avvelenamento e acidificazione del sangue.
Il corpo sano gode di pace spirituale. di mente chiara e di cuore allegro. L’uomo che gode di salute fisica e morale procura il bene a se stesso e al prossimo, perché desidera che il proprio benessere diventi benessere comune.
SIAMO VITTIME DI UN REGIME MEDICO MILITARE E PRIVO DI SCIENZA
È la natura che cura, non la chimica. L’azione tossica dei veleni da farmacia deprime e paralizza la forza auto-guaritiva dell’organismo. Cosciente della fragile fonte delle proprie conoscenze, la Medicina si è organizzata a livello mondiale in modo ferreo e politico-militare. La forza legale-istituzionale supplisce alla scienza che latita gravemente o manca del tutto. La medicina tutto sommato, nel ristabilire la salute, è un vero fiasco.
Seguendo Padre Taddeo e Luis Kuhne (1835-1901), Manuel Lezaeta approda alla sua dottrina termica che insegna a mantenere e recuperare la salute mediante l’equilibrio delle temperature interne ed esterne del corpo. Già Kuhne sosteneva infatti che non esiste malato senza alta febbre interna.
INNOCENZA BATTERICO-VIRALE
La febbre è un fenomeno di natura infiammatoria e congestiva. La febbre che giunge alla superficie è curativa perché, tramite la pelle, favorisce l’eliminazione delle impurità.
La febbre gastro-intestinale interna è invece rovinosa visto che indebolisce e denutre, altera la digestione, rallenta la circolazione e indebolisce le funzioni cutanee di secondo rene e secondo polmone, demolendo anche la potenza nervosa.
Tutte le malattie sono di carattere generale e non locale. Vige inoltre il principio della innocenza batterico-virale, visto che la presenza intensiva ed infiammante di batteri vivi è conseguenza e non causa di malattia, e visto che l’accumulo intensivo ed ostruente di detriti cellulari morti chiamati virus endogeni è anche qui conseguenza e non causa di malattia, poiché in un corpo alterato da patologie pregresse o pre-esistenti, e quindi da un corpo in stato di prostrazione e depressione immunitaria, il regolare e pronto smaltimento delle morie giornaliere a miliardi di cellule morte prodotte fisiologicamente dal corpo stesso non avviene con la dovuta celerità.
I batteri sono agenti di vita e non di morte come sostenuto dalla medicina pasteuriana. Forza vitale equivale ad energia nervosa e dipende dalla salute dei nervi che sono nutriti dal sangue.
LA MEDICINA CONVENZIONALE NON HA ANCORA CAPITO CHE SOLO UN CADAVERE È PRIVO DI SINTOMI
Tutte le attività difensive dell’organismo sono per la medicina convenzionale manifestazioni negative ovvero malattie. Così è male avere il vaiolo, l’eruzione cutanea, il morbillo, il raffreddore, l’influenza. Secondo questo criterio la salute perfetta sarebbe quella di un cadavere privo di reazioni e di segnali.
La medicina curomane soffoca i sintomi, stermina i microbi, demolisce il microbiota, produttore tra l’altro del 90% della serotonina. Attaccando i sintomi la medicina lascia in piedi inalterata la causa del male, la causa reale del disordine funzionale. Le difese naturali del corpo, ossia le malattie acute sempre curabili, vengono in questo modo paralizzate e si trasformano in malattie croniche di complicata risoluzione.
MEDICINA NATURALE ELIMINATRICE E MEDICINA CONVENZIONALE SOFFOCATRICE
Al contrario, la dottrina termica lezaetiana, combattendo non la febbre esterna ma la febbre interna ovvero l’infiammazione, ristabilisce la digestione che produce sangue puro, rimedio infallibile per riportare forza, salute e vitalità. L’organismo viene condotto per mano verso la normalità funzionale che è poi la sua naturale tendenza, visto che l’uomo è health-oriented.
La medicina naturale è Eliminatrice perché favorisce l’espulsione delle materie inquinanti accumulate. La medicina convenzionale-curomane è al contrario Soffocatrice in quanto impedisce l’eliminazione di queste morbosità interne.
IL SANGUE RISPETTA IL PRINCIPIO DEI VASI COMUNICANTI
Nella dottrina dell’equilibrio termico trova spiegazione e conferma la legge fisica dei vasi comunicanti che porta a ristabilire la normalità funzionale. Nel corpo esistono 2 sistemi comunicanti: la rete dei capillari cutanei e la rete dei capillari delle mucose che tappezzano le cavità interne dell’organismo.
Quando il sangue, per congestione e dilatazione, sale nella rete della pelle esterna, si abbassa automaticamente la sovrabbondanza sanguinea nella rete capillare delle mucose. Come rileva l’iridologia, tutte le infiammazioni interne sono di natura congestizia.
Nella stessa proporzione in cui aumenta la pletora sanguinea all’interno del corpo, diminuisce di conseguenza l’attività circolatoria del sangue nella pelle, nelle estremità e nel cervello, producendo stato di ischemia generalizzata.
IL GIOCO DEGLI SBALZI TERMICI TRA MUCOSE INTERNE E PELLA ESTERNA
Ogni malattia è una infiammazione (tutte le parole terminanti in “ite” sono tali). Ogni malattia è una congestione delle mucose stomacali e intestinali che altera il normale funzionamento del corpo per eccesso di temperatura.
Succede che congestionando-accalorando-stimolando-febbricitando la pelle esterna, si decongestionano simultaneamente le mucose interne, riportandole alla normalità funzionale chiamata omeostasi. Questo vale per qualsiasi malattia in qualunque parte del corpo. Realtà semplici e basilari di cui la medicina non tiene conto e anzi ignora completamente.
MEDICINA NATURALE TOGLI-CAUSA E MEDICINA INNATURALE TOGLI-SINTOMI
La medicina naturale ippocratica-lezaetiana è medicina rigenerante (o medicina togli-causa, o togli-stronzate direbbe la dr Gabriella Mereu) mentre la medicina ufficiale è medicina aggravante e iatrogena (medicina togli-sintomi). Le due medicine vanno dunque per opposte strade.
Nelle affezioni acute la febbre esterna, che si origina sempre all’interno dell’addome, si propaga a tutto l’organismo, manifestando reazioni salutari e difensive che producono la purificazione del corpo. La febbre interna, che non viene alla superficie del corpo, è tipica di tutti i malati cronici e rivela uno stato di insufficiente protezione.
LE PAROLE VANNO USATE CON CRITERIO ALTRIMENTI NON CI SI CAPISCE
La medicina è spesso semplicistica. Parla di latte, ma il latte in realtà non esiste. Esistono semmai tanti tipi di latte diversissimi. Latte di donna, latte di mucca, latte di pecora. Parla di zucchero senza dire che esiste lo zucchero saccarosio lavorato e dannoso ed esiste lo zucchero naturale della frutta che è totalmente benefico.
Parla di vitamine, senza distinguere tra vitamine naturali e vitamine sintetiche. Parla di minerali, senza distinguere tra minerali inorganici e minerali organicati. Parla di febbre senza distinguere tra febbre interna ed esterna.
SQUILIBRIO TERMICO MASSIMO NEI MORIBONDI
La febbre interna consuma la vita delle persone e ha due cause:
- Congestione dell’apparato digerente, e continui sforzi causati da alimenti difficili da digerire e da smaltire
- Indebolimento della pelle e suo raffreddamento.
Nel moribondo lo squilibrio termico arriva al massimo grado poiché, mentre il freddo si impossessa della sua pelle e delle sue estremità, la febbre interna lo consuma e lo divora internamente, come comprovato dal polso e dall’iride degli occhi.
LE MALATTIE ESANTEMATICHE SONO PREZIOSI SFORZI DEPURATIVI DI UN ORGANISMO INTOSSICATO
Malattie eruttive ed esantematiche come rosolia-vaiolo-scarlattina-morbillo sono destinate a purificare l’organismo che si trova in stato di malattia cronica. Le affezioni acute senza febbre sono le più difficili da risolvere.
Negli infermi cronici estremamente abbattuti per vitalità indebolita dall’intossicazione, per le difese soffocate dai farmaci, è comune vedere che il termometro sotto il braccio segna 35 mentre la febbre interna sta a 40 e oltre, con un polso alterato a 120 battiti. Il termometro dunque imbroglia, ma l’iride e il polso no.
Freddo a pelle e zone periferiche denuncia una febbre interna con deficiente circolazione sanguigna ed ischemia o scarsità di flusso in zona cutanea. Il sangue che manca esternamente si trova stagnante all’interno dell’organismo, specie in zona ventrale (vedi putrefazione del colon).
LE DISFUNZIONI DIGESTIVE RENDONO IL SANGUE VISCOSO
Malattie e infermità non vengono dal di fuori per infezioni e contagi, ma si originano sempre e solo all’interno, sempre e solo per disfunzioni digestive. Le alterazioni della salute sono sanzioni imposte dalla natura per la trasgressione delle leggi che regolano la vita.
Una vita giudiziosa, con nutrizione adeguata e con attiva eliminazione, modifica la composizione del sangue ereditato e la qualità dei propri geni, rigenerando l’organismo intossicato per errori, vizi, abitudini sbagliate dei genitori (vedi epigenetica).
Pertanto serve conveniente nutrizione e conveniente eliminazione. Questo si dovrebbe insegnare fin dai primi anni di scuola affinché i bambini imparino ad essere i guardiani della propria salute e non più soggetti da esperimento.
PROCESSO DIGESTIVO A FREDDO SENZA LEUCOCITOSI
La vita innaturale frenetica-sofisticata-consumistica è all’origine di tutti i mali. Si annienta la vitalità mediante intossicazione continuata, risultato logico di nutrizione impropria e di disattivazione organi emuntori.
Un motore a combustione interna richiede carburante giusto (più aria e acqua di raffreddamento, più olio lubrificante). Richiede pure pulizia e attiva eliminazione gas tramite libero scappamento, onde evitare surriscaldamento e disfunzioni interne.
Stessa cosa nel corpo umano, dove non possono mancare una buona nutrizione, una attiva eliminazione cutanea, una refrigerazione interna del ventre ad evitare le micidiali putrefazioni intestinali che si riscontrano in tutte le malattie gravi e in tutti i decessi. La febbre interna congestiona-indebolisce-distrugge gli organi del corpo.
Per una alimentazione corretta serve un processo digestivo a freddo, a temperatura di 37°C (vedi concetti di Paul Kautchakoff sulla leucocitosi intestinale presentati alla Sorbona al 1° Congresso Mondiale di Microbiologia del 1930).
I conti tornano. Se mangi frutta e verdura cruda, e poi fai la conta del polso prima e dopo il pasto, non ci sono variazioni! L’attività cardiaca parossistica si accelera col calore.
MALATTIE ACUTE E MALATTIE CRONICHE
Le malattie acute sono proprie dell’infanzia e degli adulti sani. Il malato cronico convive invece col disordine funzionale solo perché gli manca sufficiente energia vitale per avviare e condurre in porto un processo di purificazione. I mali cronici prevalgono nella vecchiaia rassegnata, negli individui indeboliti per malnutrizione-intossicazione-medicalizzazione.
Per sanare una infermità cronica è necessario convertirla prima in acuta, facendo riapparire i sintomi soffocati in precedenza, processo che avviene naturalmente man mano che uno migliora le sue condizioni. Non esistono alternative alla depurazione.
IL NOSTRO CORPO È GOVERNATO DA PRECISE LEGGI
La medicina curomane confonde il sintomo col male. Pretende di guarire il male sopprimendo dolorini e fastidi con sostanze tossiche che abbassano l’energia vitale e ostacolano le difese. La medicina sintomatica è anti-scientifica poiché disconosce il fatto che il nostro corpo è governato da leggi immutabili. Le malattie acute, sempre curabili, si trasformano in malattie croniche a difficile risoluzione.
Così si spiega la progressiva diminuzione di decessi da vaiolo-scarlattina-tifo e la diffusione moltiplicata di malattie croniche cardiache-cerebrali-epatiche-renali, oltre che di diabete, cancro e malattie mentali.
LINGUA PULITA, PIEDI CALDI E SUDORE INOFFENSIVO
Grave errore parlare di infermità all’udito, all’appendice, alla cistifellea, al fegato, agli occhi, al cuore, ai reni, dal momento che il corpo non si ammala mai in una sola sua parte.
Le malattie poi non possono essere contagiose perché sono originate da disordine funzionale, un fattore sempre personalissimo, al massimo simile, non replicabile e non sovrapponibile. Le malattie epidemiche sono semmai concomitanti, ovvero caratterizzate da cause comuni e ampiamente condivise da gruppi di persone che hanno le stesse diete, che soffrono lo stesso freddo, che subiscono le stesse tensioni e le stesse paure, gli stessi accumuli tossici.
Lingua e alito puliti, piedi sempre caldi e sudore corporale non offensivo e maleodorante sono caratteristiche tipiche di chi ha sangue pulito ed evita ogni tipo di carne e quindi ogni processo putrefattivo. Salute, bellezza, allegria, entusiasmo per la vita si mantengono con le giuste scelte culturali, alimentari e comportamentali.
Basilare formare in continuazione sangue puro mediante digestioni normali. Perché le digestioni siano normali serve temperatura tassativa di 37°C all’interno del sistema enterico, cosa che si ottiene solo con alimenti sobri e vivi allo stato naturale, con alimenti leggeri e innocenti.
RIPETIZIONE CONCETTI RESA NECESSARIA DAL MARTELLAMENTO MEDIATICO DI SEGNO OPPOSTO
Perché mai insistiamo tanto sulle stesse cose, col rischio concreto di essere scontati e di fare delle prediche ripetute, fino alla noia nostra e di chi ci ascolta? Il fatto è che il principio latino del Repetita Iuvant rimane più che mai attuale.
La verità e il buon senso devono essere ribaditi in continuazione poiché l’errore e i misfatti vengono predicati in modo osceno e martellante a tutte le ore da stampa e televisione, trovando poi conferma e appoggio nelle enciclopedie, nelle scuole, nelle università, nelle religioni e nei governi. L’errore insomma tiene banco e non dà tregua.
PROPAGANDA NAZISTA E CONTROLLO DEL PENSIERO VENGONO TUTTORA IMPIEGATI
George Orwell (1903-1960), celebre narratore britannico e autore di “1984”, aveva preannunciato l’arrivo dell’apocalittico meccanismo totalitario del controllo del pensiero al fine di generare persone non-pensanti, consumatori non-pensanti.
Se vogliamo salvarci o crescere come individui liberi, dobbiamo saperci liberare di ogni cosa insegnataci con l’inganno. Joseph Goebbels, ministro della propaganda nazista del Terzo Reich conosceva a menadito i meccanismi del controllo del pensiero. Una grande menzogna ripetuta con enfasi e continuità fa sì che la gente inizi a crederci. Questo il prezioso insegnamento offertoci da Orwell.
DIETE VEGETARIANE CONTRO DIETE CARNIVORE
Concludiamo con la controversa questione chiamata carne. Sembra che esista una vera e propria coalizione a difesa di questa avvilente e sconsiderata abitudine umana alla violenza, alla cattiveria e all’avvelenamento del proprio corpo e del proprio spirito.
Il ricorso inopportuno e deplorevole al cibo animale è un tema ormai millenario che già si affrontava al tempo dei romani, ma che oggi riappare in tutta la sua drammaticità, essendo la carne prima responsabile dei gravi dissesti fisici e mentali che riguardano la salute umana e lo stesso ambiente.
Eppure non esiste pietanza naturale che non venga inquinata e contaminata dal sangue. Non esiste panino senza orribili mortadelle e fette di gamba suina iper-salata chiamata prosciutto, non esiste pasta senza ragù di carne macinata, non esiste minestra senza lardo di maiale e senza dadi di carne, non esiste pizza senza salame, non esistono pani e piadine senza grassi animali.
È INDISPENSABILE DEBELLARE DALLA DIETA OGNI CIBO DISGUSTOSO
Nella splendida isola di Sicilia, ricca di fantastiche arance e persino di manghi e di litchi, si mettono succhi di carne persino nei dolci. C’è davvero di che disgustarsi. Regna sovrana la diseducazione alimentare.
Pochi sanno che la rinuncia al cibo animale è la chiave della rigenerazione umana. Gli ultimi papi si sono spinti a dire che “Dio non ama chi uccide”, salvo poi non disdegnare affatto tavole imbandite che emanano il sapore nauseabondo e contaminante del sangue.
Dalle cucine, delle cantine, dai refrigeratori stracarichi di materiale cimiteriale, oltre che dall’alito e dal sudore dei mangiatori di carne, l’odore di cadavere continua a devastare e spoetizzare l’ambiente umano.
CERCHIAMO DI ESSERE MENO SUSCETTIBILI E PERMALOSI
Se poi ti azzardi a toccare le diete carnivore, le paleo diete, le life120 e le diete mediterranee a base di pesce e di hamburger te li trovi tutti contro, come nel caso del mio recente articolo “Dieta Panzironi o dieta per cani?”.
La verità dà evidentemente un grosso fastidio. Dopotutto pure i carnivori mi dovrebbero ringraziare. Sto infatti cercando di aprire gli occhi e la mente anche a loro e verrà il giorno in cui mi ringrazieranno. Personalmente non odio nessuno e cerco di non offendere nessuno.
D’accordo che “Dieta per cani” può suonare eccessivo e poco rispettoso, ma il tutto rientra nella normale belligeranza verbale tra due sponde opposte. Non sarà che certa gente si accende come un fiammifero a difesa del proprio castello ideologico? Non è che qualcuno è troppo suscettibile e permaloso?
D’accordo che in passato ho fatto delle battute irriverenti contro la dicitura Life120, trovandola fuorviante e diseducativa, oltre che irrealistica, ma non mi sono mai permesso di fare delle battute offensive contro le persone coinvolte. Non mi sogno di fare delle critiche demolitive verso Adriano Panzironi in particolare, come persona.
PANZIRONI NON È AFFATTO UNO SPROVVEDUTO COME ORGANIZZATORE
Al massimo, quando digitando tra le opzioni televisive Panzironi appare ad ogni ora, cambio canale e tutto finisce lì. Per certi aspetti tuttavia lo ammiro. Sa fare certamente bene il suo mestiere e sa vendersi al meglio, altrimenti non avrebbe ascolto e non troverebbe tanto spazio televisivo. Un autentico dottore in comunicazione.
Non lo critico di sicuro per il fatto di essere un ex-idraulico che parla in continuazione di anatomia, di salute e di malattia. Un idraulico può benissimo cambiare attività diventando valido terapeuta o anche salutista autodidatta, con idee e risultati a volte decisamente superiori a quelli raccolti dalla medicina ufficiale la quale, come ben sappiamo, forte del suo monopolio intoccabile, è spesso arrogante, presuntuosa, dannosa e inconcludente.
Dopotutto basta davvero poco per ottenere dei risultati. Primo non nuocere e non interferire troppo, secondo tira via gli errori dietetici più evidenti e insensati, ossia quelle che la Gabriella Mereu chiama stronzate e, terzo, il gioco è fatto: la gente auto-guarisce da sola. Sublata causa tollitur effectus! Che è poi il tema da me affrontato in dettaglio al 1° convegno igienista del 2019 a Castel S. Pietro Terme.
CONFRONTI IMPROPRI SULLA CAPIGLIATURA
In questa polemica a distanza, qualcuno ha voluto persino fare dei confronti tra Panzironi, dotato di lunga capigliatura e me medesimo dotato di capelli meno lussureggianti. Rispondo a costui che si può stare magnificamente sia con una chioma abbondante che con una capigliatura meno folta.
Avendo provato entrambe le condizioni e sempre in splendide condizioni di forma fisica e di spirito, spero che i miei capelli non mi facciano oggi dei brutti scherzi mettendosi a ricrescere come già successo a diversi igienisti. Si sta troppo bene senza, con una savanina e non con un bosco di capelli, e si risparmia pure un mucchio di soldi dal parrucchiere.
Fino ai 60 anni tenevo nel mio borsello da bagno almeno 2 pettini e una spazzola, mentre adesso non mi servono più. Mi passo la mano sui capelli costantemente corti e mi accarezzo la cute provando sollievo e piacere, oltre che una sensazione di maggiore pulizia, visto che i capelli fitti incamerano e catturano polveri in continuazione, per cui si è costretti a tenersi dello sporco in testa, salvo che uno non viva costantemente sotto la doccia calda, con tanto di cloro e diossina.
Credetemi, una incombenza di meno e tanto più tempo dedicabile a cose più interessanti. Ovvio che per la bellezza femminile il discorso ha un diverso impatto.
UNA QUESTIONE DI TESTOSTERONE
Quella che è chiamata perdita di capelli con l’andare del tempo è per l’uomo un fatto piuttosto naturale, determinato anche dalla presenza intensa di testosterone, ormone maschile la cui abbondanza fa notoriamente diradare i capelli. Pare insomma che le fantasie erotiche più o meno sublimate, per quanto salubri ed auspicabili in linea generale, non si addicano affatto alla proliferazione dei capelli, non almeno in tutti i soggetti allo stesso modo.
Così è se vi pare. Vuol dire che dovrei togliermi di dosso ogni residua ambizione erotica. Ovvio che giunti a 77 anni, può essere giunto il momento di sotterrare l’ascia di guerra, salvo non chiamarsi Thomas Parr (1483-1635) (vegetariano, giardiniere alla corte britannica, sessualmente attivo fino all’ultimo dei suoi 152 anni), Henry Jenkins (1501-1670) litografo inglese, Shirali Muslimov (1805-1973) pastore vegetariano dell’Azerbaijan, o Li Ching Yuen (1677-1933) mitico erborista e vegetariano cinese, capace di sposarsi 23 volte e di generare oltre 200 figli. Ognuno ha i suoi limiti. Io di figli ne ho 2 che sono per mia fortuna magnifici. Due e non 200.
I CAPELLI LEONINI NON SIGNIFICANO SEMPRE SALUTE E LONGEVITÀ
Scherzi a parte, quella della capigliatura è comunque una questione seria che vale la pena di approfondire, interessando un vasto pubblico. Non è necessariamente questione di salute e nemmeno di estetica. C’è spazio per tutti. Del resto, scusate il dettaglio macabro, i cimiteri solo strapieni purtroppo di gente che ci abbandona temporaneamente con in testa una chioma leonina che non è servita a prolungare la permanenza dei rispettivi possessori.
Voglio semplicemente dire che, almeno per il genere maschile, non esiste nei fatti una equivalenza automatica tanti capelli tanta salute. Ognuno è libero di pensarla come vuole, o di affannarsi con creme, lozioni e istituti di tricologia.
IL CASO DI YUL BRINNER
E c’è pure d’altro canto un sacco di gente che senza chioma se la cava al meglio. Ricordo che Yul Brinner (1920-1985), attore russo-americano celebre per la sua totale calvizie, stazionava spesso all’Intercontinental Hotel di Manila nelle Filippine, proprio dove pure io, dotato allora di splendida chioma, andavo spesso per lavoro in quegli anni ruggenti.
All’Intercont era normale incontrare artisti, registi, politici e personaggi famosi, essendo l’albergo numero uno di quegli anni. Mi successe anche di prendere un succo d’arancia al bar a fianco dei giovani cugini, figlio e figlia di John Kennedy e di Robert Kennedy, e anche di incontrare i rampolli di Ferdinando Marcos e della Aquino, impegnati nell’aspra contesa elettorale di allora.
UNA DOMENICA ASSOLATA NELLA PISCINA DELL’INTERCONT DI MANILA
Una domenica assolata, venni contattato per uno spot pubblicitario gratuito e istantaneo a favore dell’Hotel mentre stavo rilassato a una sdraio della super-piscina tropicale, per una scenetta dove una addetta dell’hotel mi serviva una birra presa dal suo carrello-bibite.
La richiesta mi venne dalla responsabile dell’Art Studio dell’hotel, che realizzava pubblicità televisive e film autentici, ma che provvedeva pure belle ragazze e accompagnatrici a pagamento a chi le prenotava.
Nessuno pensi male: ovvio che non ero nella lista dei suoi clienti. Parlando del più e del meno mi confidò che Yul Brinner, loro frequentatore fisso da anni, non si accontentava dei semplici massaggi in camera, ma veniva accompagnato nei dintorni dove si circondava di 7 ragazze al giorno, sbalordendo tutti per la sua proverbiale salute e virilità.
Brinner era molto popolare oltre che generoso, e quindi molto conteso e ammirato in quel tipo di ambiente femminile. Oggi verrebbe dipinto come un perverso attore opportunista e frequentatore di giovani prostitute a basso costo. Non ne voglio pertanto fare un mito. Chiaro poi che il mondo è pieno di maschi con tanta chioma e con non meno caparbietà erotica.
LODI SMISURATE PER LEWIS HAMILTON E VITTORIA BRAMBILLA
Esprimo invece le mie lodi per un grande campione vincente come Lewis Hamilton per la sua straordinaria sensibilità verso il mondo animale, e per aver aperto 15 ristoranti vegani-vegetariani a Londra e dintorni, oltre che verso la Vittoria Brambilla per le stesse ragioni.
Due noti personaggi legati da un filo magico che si chiama Sensibilità-Amore-Rispetto, mentre nei riguardi dei vari Bastianich e Panzironi, e dei troppi personaggi che continuano ad arrabattarsi e affaccendarsi per un pugno di dollari, a scapito delle magnifiche persone chiamate animali, stendo un velo di autentica pietà.
Come diceva il grande Cicerone (107-43 a.C), “L’uomo è destinato a una occupazione migliore dello sgozzare e sventrare impunemente esseri indifesi ed innocenti, o del favorire tali ripugnanti azioni. Nulla al mondo è utile, salubre, conveniente e redditizio se basato sulla crudeltà e sulla sofferenza del prossimo”.
QUALCHE BACCHETTATA ANCHE AI POLITICI MALACCORTI
Oggi 26 gennaio si vota in Calabria e qui in Emilia-Romagna. Niente propaganda a favore e contro nessuno. Ma qualche pizzicata non guasta. Sono critico verso i personaggi della politica che scadono in comportamenti sguaiati senza nessuna necessità di farlo. Anche se per altri aspetti essi risultano accettabili, e non inguardabili al pari dei loro concorrenti e contendenti.
Come non mi piaceva Silvio Berlusconi masticatore di prosciutto e mortadella in pubblico (diventato oggi vegetariano per necessità), così non mi piace Matteo Salvini che si butta indecentemente sul vitellone, su cotto di Parma e sulla costa di maiale, a difesa di un Agroalimentare Italiano di qualità, nel proporre al mondo le peggiori mercanzie possibili sul piano della salute, come salumi, zamponi, prosciutti crudi e cotti, carni fresche e in scatola, panettoni, pandori, caffè, gelati chemicalizzati al latte.
Manca solo che ci mettiamo a produrre delle cole per completare un quadro disarmante e desolante. Molto più accorte e gradevoli in questo le superlative Giorgia Meloni e Bianca Berlinguer verso le quali provo francamente grande stima. Non è una retorica di genere. Ci sono persone valide ed effervescenti sia tra i maschi che tra le femmine, ma negli ultimi tempi trovo che le donne se la cavino assai meglio dei maschi.
Su Vittorio Sgarbi nulla da ridire, un vulcano di reattività e di sana ribellione in tutto e non soltanto in argomenti di arte. Sul piano del giornalismo e dei commentatori televisivi apprezzo Mario Giordano, e anche Vittorio Feltri, direttore di Libero. Malissimo ha fatto però a pronunciarsi in favore del tabacco, aggiungendo che le sigarette le fuma da quando aveva 14 anni e grazie ad esse è arrivato ai 77 stando in ottima forma.
Gli auguro di vivere a lungo, ma non lo farà di certo grazie alla nicotina. Si penta di questo messaggio diseducativo e lo faccia pubblicamente, evitando di dare pessimo esempio al suo vasto pubblico. Ha una ottima forma fisica e mentale grazie alla sua scorza e alla sua lungimiranza mentale e spirituale, non certo grazie alle Marlboro.
L’ELENCO DI GRANDI MAESTRI CONTRARI ALLA CARNE È SENZA LIMITI
Ho mio malgrado un alto concetto dell’Homo Sapiens e del suo ruolo nell’universo. Mi chiedo, e chiedo a voi tutti, se può essere proteso verso il divino un uomo che mangia carne.
Se non bastano i nostri sensi, le nostre emozioni, il nostro amore per la conoscenza, riscontriamo pareri u informi e universali come quello di Krishna: “La carne degli animali è come la carne dei nostri figli”, di Buddha: “Si diventa degni di salvezza solo quando non si uccide alcun essere vivente”, di Zoroastro: “Solo chi rinuncia a cibarsi delle carni martoriate degli animali avrà lo spirito santo e la verità”.
O anche quello di Confucio: “Tratta gli animali con affetto. Non tiranneggiarli e sfruttarli da vivi, e non avere l’iniquità e l’indecenza di mangiarli da morti, dopo averli assassinati o fatti assassinare”, e quello di Friedrich Nietzsche: “Le menti più profonde in tutte le epoche hanno avuto pietà e rispetto per gli animali”.
VERITÀ, SACRALITÀ E BELLEZZA ROVINATE DALLA CATTIVERIA E DAL CINISMO
Omraam Michael Aivanhov: “Le tre caratteristiche più importanti che possiamo osservare nell’universo sono la verità, la sacralità e la bellezza. Queste qualità sono contenute in ciascuna cosa, dalla più grande alla più piccola. La violenza può rovinare tutto. È nostro dovere preservare queste qualità in ogni cosa che ci circonda e in ogni pensiero che ci anima.
Questo principio va applicato ad ogni luogo, oggetto, persona, albero, animale. Tutto va trattato con rispetto, dedizione e attenzione. La violenza può essere fisica (collera, rabbia, guerra), verbale (offesa e parole usate senza la necessaria maestria), mentale (desiderare il male di qualcuno è già una forma di violenza).
Mangiare è già una forma di violenza in quanto utilizziamo risorse universali e condivise. Ma è inevitabile per la nostra sopravvivenza, per mantenerci in salute, energetici, puliti e leggeri. Il corpo produce un grande sforzo nell’atto di digestione.
L’energia del cibo in eccesso induce ad essere iperattivi e stressati nel contempo. Diventiamo pure ladri nei riguardi di chi non ha abbastanza. Possiamo cambiare stile di vita avvicinandoci al sistema logico che fa di noi persone più contente ed equilibrate. Una persona contenta mangia di meno. Essere vegetariani implica mangiare sobrio e innocente”.
UN IMMONDO PERCORSO DI BRUTALITÀ E DI SANGUE NON È LA MIGLIORE TRACCIA PER UN ESSERE UMANO INTELLIGENTE
Un maschio americano di 70 anni ha consumato in media 150 bovini interi, 225 agnelli, 310 maiali, 26 pecore, 2400 galline e 5000 pesci-gamberi-crostacei. Potrà mai essere sana, felice ed equilibrata una persona di questo tipo?
Valdo Vaccaro
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