LETTERA
ESAMI, ALLARMISMI E PAURE
Caro Valdo, Spero di non arrecare troppo disturbo. Mia moglie ha, da oltre un anno, schiuma bianca persistente nelle urine. Nessuno dà alcun peso al fatto. Esami dell’epoca dicono che non si rilevano proteine. Tre mesi fa vengono riscontrate le proteine, peraltro non individuando il tipo.
Colesterolo schizzato a 400, Bence-Jones positivo, il nefrologo invia all’ematologo. L’immunometria parla di componente monoclonale di tipo IgG kappa nella frazione gamma. Il dosaggio proteico che la delimita è di 12.6 g/L.
Rifacciamo il BJ. L’ematologo dice che le quantità non sono tali da indurre ad investigare ulteriormente per mieloma.
IRIDOLOGO E CURE NATURALI
Rimanda quindi al nefrologo. A questo punto andiamo dall’iridologo che ci prescrive cure naturali. La paziente però è estremamente debole. Dopo un mese, la schiuma nell’urina continua ad esserci. Quale delle tue tesine mi consigli di leggere? Ti ringrazio sentitamente per qualsiasi informazione mi fornirai cortesemente.
Gino
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RISPOSTA
LE TROPPE PROTEINE SONO ALL’ORDINE DEL GIORNO
Ciao Gino, non ho una tesina specifica da segnalarti, ma ho spesso trattato il tema dello scombussolamento dei valori nei test condotti in fase di crisi eliminativa. Come può essere che vi siano eccessi proteici, in una persona che si alimenta in stile basso-proteico? La risposta è che tale eventualità non è affatto peregrina.
CHI SI DEPURA È OBBLIGATO A CAPIRE I PERCORSI DELLA DETOSSIFICAZIONE
La gente è tutta acidificata da eccesso proteico. Solo che i mangiatori indefessi di carne non ricevono alcun sintomo immunitario, tanto grave e cronica è la loro situazione, e sono destinati ai temibili nodi che vengono regolarmente al pettine. Da parte loro, i vegani indecisi e i nuovi adepti, che dovrebbero al contrario gioire dei segnali di pericolo, e che dovrebbero rasserenarsi al buon funzionamento delle spie rosse sul cruscotto, si spaventano per un niente e vanno a sciupare negligentemente tutto il buon lavoro fatto in sede di detossificazione.
INVASIONE PROTEICA SIA IN ENTRATA CHE IN USCITA
Primo, non è affatto difficile superare il tetto proteico di 24-30 grammi al giorno di proteine, anche con una dieta vegana, e qui ci limitiamo all’alimentazione corrente. Secondo, non è mai da scartare la possibilità di un transito nel sangue di vecchie albumine in disgregazione e anche di vecchio colesterolo, per crisi espulsiva conseguente a miglioramento dieta.
LE INAFFIDABILI SENTENZE DELLA STRUMENTISTICA
Potremmo chiamare questo fenomeno come “le disgrazie della virtù e dell’eccesso di zelo medicale”. La gente pensa che più analisi si conducono e più si guadagna in salute, cosa che non corrisponde affatto alla realtà. Le crisi eliminative possono durare giorni, settimane e mesi, essendo determinate dall’imperscrutabile saggezza del sistema immunitario. Fare degli esami del sangue, o comunque sottoporsi a dei test in tali circostanze, porta inevitabilmente a risultati aberranti, visto che gli strumenti ti danno sì i valori relativi e del momento, ma senza mai specificare da dove provengono.
È FONDAMENTALE CAPIRE IL PROPRIO CORPO E AVERE FIDUCIA NELLE SUE CAPACITÀ AUTOGUARITIVE
La stessa valutazione a occhio della propria salute è soggetta a condizionamento. Il semplice sentirsi stanchi e depressi, in un periodo nel quale si sono eliminate sostanze nervine tipo the e caffè, e sostanze velenose-stimolanti tipo cadaverine e acidi urici, è giusto e logico, e non dovrebbe causarci paure e sorprese negative, dannosissime per il nostro equilibrio psicofisico. Vivere in stato di tensione comporta sicuramente ulteriori conseguenze in termini di debolezza.
I CANGIANTI COLORI DELLE URINE
L’osservazione giornaliera delle proprie urine è sicuramente importante. Il loro colore normale è quello giallastro tipico della birra, ma senza alcuna schiuma. Se il giallo paglierino diventa giallo scuretto si può supporre una situazione di scarsità idrica. Se il colore si fa più scuro ci può essere in atto uno scarico di tossine, simile a quello che avviene durante il digiuno igienista.
CAROTE, ZUCCHE, BIETOLE ED ASPARAGI PRODUCONO COLORAZIONI INNOCENTI
Mangiando rabarbaro e bietole le urine diventano rossastre. Assumendo zucca e succo di carote la pelle del viso e delle mani giallastre (ma il bianco degli occhi no, e questo differenzia enormemente uno stato di buona alimentazione con uno stato di itterizia, dove il bianco degli occhi diventa pure giallo). Con gli asparagi l’urina assume un colore verdognolo accompagnato dal tipico odore di asparagina.
IL PROBLEMA DELLA SCHIUMA
La schiuma biancastra viene invece associata a proteine riscontrate nelle urine (proteinuria), ed in particolare ad albumina, che è la frazione proteica maggiormente perduta (albuminuria). A volte anche la perdita di sali biliari (colaluria), derivante da ostruzione della cistifellea per calcolosi, provoca della schiuma, generalmente grigiastra. Un eccesso di leucociti o di pus, un eccesso di proteine o di grassi stanno alla base del problema. Il fenomeno della schiuma pare rafforzarsi quando si assumono integratori, cole e succhi di frutta confezionati. Basta bere più acqua e farsi qualche buon centrifugato di carote-sedano e mele, e tutto si appiana.
HONY SOIT QUI MAL Y PENSE, OVVERO LA MALEDIZIONE DEL PENSAR MALE
Le proteine di Bence-Jones sono catene immunoglobuliniche leggere e libere, di tipo kappa e lambda, che vengono filtrate dai reni in particolari stati patologici di tipo tumorale. Ma a esame negativo di tale valore, non avete affatto tirato un sospiro di sollievo, chiudendo l’intera questione. Subito via a caccia di altre eventuali disgrazie nascoste!
IL CATASTROFISMO È LA PEGGIORE CATASTROFE
Ovvio che in teoria per ogni minima anomalia si possono fare ipotesi catastrofiche. La schiuma nelle urine, se prolungata, forte ed inarrestabile, può davvero significare diverse problematiche tipo insufficienza renale e cardiaca, ipertensione e diabete, lupus eritematoso e altre cose ancora. Ma, se la mettiamo su questo piano pessimistico, non finiremo più di entrare e uscire dagli ambulatori medici, e ci ritroveremmo a procurarci davvero con le nostre stesse mani le patologie che tanto temiamo.
SMETTIAMOLA DI INTOSSICARCI CON EMOZIONI NEGATIVE
Quando si vive nella paura della malattia, si vive male e si tende ad aggravare le patologie esistenti, oltre che a crearne di nuove. Non bisognerebbe poi dare troppo peso alle anomalie riscontrate nelle urine. Trattasi sempre di processi di autoregolazione utili al corpo. Se la gente imparasse ad aver tanta paura dei propri mal-comportamenti, delle proprie inopportune scelte alimentari e dei propri pensieri negativi, e ad avere nel contempo meno timore dei sintomi prodotti dall’intelligenza corporale, guadagnerebbe molto in termini di salute e di benessere.
Valdo Vaccaro
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