SCELTE AMICHE E NEMICHE NELLA CALCOLOSI RENALE

da 7 Apr 2014Coliche e calcoli renali

LETTERA

CALCOLO AL RENE DA ELIMINARE

Salve Dr Vaccaro, ho scoperto da poco il suo blog e i suoi insegnamenti, ho letto molte delle sue tesine sull’argomento di mio interesse, ma ho comunque bisogno del suo prezioso parere. A gennaio del 2014 mi è stato diagnosticato mediante Tac ed eco addominale, un calcolo a stampo al rene sinistro superiore di circa 3 cm per 2,5 cm. Tre anni fa non era affatto presente dalla ecografia addominale che feci allora. Non si conosce la natura di tale calcolo ma so che devo eliminarlo. O almeno così dice l’urologo.

DIETA APPROPRIATA PER RIDURLO

Visto che il calcolo è di grandi dimensioni volevo chiederle se esiste una dieta appropriata che possa in qualche modo farlo ridurre non tanto fino a farlo scomparire (sarebbe quasi utopico) quanto meno fino a ridurlo a dimensioni tali da permettermi una operazione non troppo invasiva. Non ho disturbi evidenti, fino ad oggi, a parte una sporadica e minima ematuria. La ringrazio per la eventuale risposta che vorrà darmi e per il tempo che mette gentilmente a disposizione di molti. Cordiali saluti. Carlo


RISPOSTA

INDISPENSABILE FARE BUON USO DEL MATERIALE ESISTENTE

Ciao Carlo. Raccomando di fare un buon uso del blog, dove alle parole-chiave calcolo, cistifellea, reni, colica, calcificazioni, inseribili come motori di ricerca, si ottengono decine di tesine specifiche. Leggere anche “La formidabile controprova dei Pimas“, “Magie del glutatione e del resveratrolo” e “Radicali liberi, stress ossidativo e chiave flavonoica al benessere“.

DEFINIZIONE DI CALCOLO

Per calcolo si intende qualsiasi tumefazione od accumulazione di impurità indurite, ovvero qualsiasi formazione calcarea originata nelle diverse parti del corpo. I calcoli possono sorgere nella cistifellea o sacchetto biliare, nei dotti biliari, nel fegato, nel pancreas, nei reni, negli ureteri, nella vescica, nella prostata, nelle ghiandole salivari ed in altre parti impensate. Per Manuel Lezaeta, sia il calcolo che i sedimenti arenosi che lo accompagnano, sono risolvibili con una semplice dieta a base di arance e di frutta di stagione. La calcolosi o la nefrolitiasi si prevengono con un menu a base di frutta fresca e acquosa che alcalinizzi l’urina, eliminando renella e ostacolando la formazione di calcoli.

ACIDO OSSALICO E CALCIO

I calcoli renali sono normalmente composti di acido ossalico e di calcio. Alcuni sono chiamati pietre uriche e sono causati dalla formazione di acido urico in sovrabbondanza. Tutti i calcoli sono conseguenza ovvia e diretta di dieta sbagliata. Tenderanno a ridursi e a risolversi gradualmente non appena si correggeranno in modo drastico gli spropositi dietologici.

PIETRUZZE E SABBIOLINE CARICHE DI COLESTEROLO

Il corpo fabbrica il suo colesterolo nelle misure  logiche e limitate. Parte del colesterolo è contenuta nel fegato allo scopo di fabbricare gli acidi biliari. Il colesterolo assunto in eccesso mediante la dieta viene depositato tra i vari tessuti del corpo, e si dissolve solo in presenza di lecitina e di determinati sali. Quando ce n’è troppo, esso si trasforma in cristalli ed altre impurità calcaree chiamate calcoli. Se la cistifellea viene rimossa, come spesso avviene, la formazione di pietruzze tra fegato e intestino non si blocca affatto.

IL POCO INVIDIABILE RECORD DEI PIMA DELL’ARIZONA

Gli indiani Pima dell’Arizona, ormai celebri per la loro dieta basata su grassi animali al 55%, hanno il più alto livello di diabete, di artrite e di calcoli biliari. Adottando una dieta regressiva e vegetale cruda, priva di grassi animali, le pietruzze vengono progressivamente riassorbite.

DUE MILIONI E MEZZO DI NEFRONI

Il nefrone è l’unità funzionale del rene, ed è lì che avviene la filtrazione del sangue e la produzione di urina. Ciascun rene contiene oltre un milione di nefroni. Una dieta alto-proteica aumenta l’acidità, mentre una dieta vegetale alcalinizza il sistema.

DIETE SBALLATE, CARENZA DI ESERCIZIO FISICO, DISIDRATAZIONE E SISTEMA CUTANEO INATTIVO

I calcoli renali e il Bright disease o nefrite sono causati da diete sballate ed incompatibili. Anche la carenza di esercizio fisico porta alla formazione di calcoli. Se il sistema cutaneo funziona poco e male come apparato escretorio, i reni ne soffrono sensibilmente. Dolori al fondo schiena indicano possibile presenza di calcoli renali. Dolori al retto e ai genitali indicano probabile presenza di calcoli al sistema uretrale.

FILTRAZIONE, RIASSORBIMENTO E SECREZIONE

I reni sono un organo meraviglioso e resistentissimo. Svolgono una funzione vitale nella formazione e nell’escrezione dell’urina. Regolando la presenza percentuale di acqua e di sali minerali, i reni, più di qualsiasi altro organo, sono determinanti nel mantenere in equilibrio funzionale e in salute l’organismo, e lo fanno attraverso tre processi ininterrotti che sono fltrazione, riassorbimento e secrezione. L’ultrafiltrazione da parte dei micro-setacci glomeruli richiede un adeguato ammontare di pressione. Il flusso di urina dipende pertanto dalla pressione del sangue, e si tratta di mantenere efficace un processo che si svolge attraverso una rete di capillari renali, che per ciascuna capsula è lunga 100 chilometri.

SCELTE AMICHE

Cibi naturali amici del sistema renale sono:

  • Cavolo, crescione e crucifere, ricchi di nutrienti utili a disintossicare, come vitamine C, K, B6 e B9, e poveri di potassio, caratteristiche adatte a proteggere il sistema renale.
  • Peperoni rossi, ricchi di fibre, vitamine A, C, B6 e B9, poveri di potassio affaticante per i reni, e ricchi di licopene utile pure a proteggere l’organismo dall’insorgenza e dalla  crescita tumorale.
  • Pomodori maturati al sole, ricchi pure di licopene.
  • Mais, cereale depurativo e ricco di complesso vitaminico B, vitamina A, calcio, potassio, fosforo e magnesio. Alimento che facilita la diuresi. Ottima la polenta usata regolarmente.
  • Lattuga, con effetto saziante e depurante.
  • Diuretici e drenanti naturali, tipo tarassaco, ortica, germogli di pungitopo, asparago, finocchio, cavolino Bruxelles, insalata belga, carota, portulaca, malva, bietola, rafano, ravanello, melone, anguria, mirtillo, fico, lampone, ribes, sidro di mele, ananas, uva.
  • Aglio, aglio ursino, cipolla, porri, erba cipollina, scalogno, tutte risorse naturali ricche di B1 e B2 capaci di alleggerire il lavoro renale.
  • Verza dal potere disintossicante, con presenza di antiossidanti e di zolfo.
  • Orzo, cereale a basso indice glicemico, dall’effetto drenante e depurativo. La sua stessa acqua di cottura può essere bevuta mezzo bicchiere al giorno per una settimana.
  • Ciliegie, il migliore frutto per i reni. Sono diuretiche, prevengono e contrastano la ritenzione idrica, eliminano le tossine e si oppongono alla stipsi. Essendo povere di ossalati affaticatori dei reni, risultano preziose per il sistema renale.
  • Fagiolini azuki, alimento salva-reni, anche sottoforma di acqua di cottura, per cui, come citato per l’orzo, si può assumerne mezzo bicchiere al giorno per una settimana, mangiando ovviamente i fagiolini stessi.
  • Fragole, ricche di vitamina C, manganese e fibre. Protettive di cuore e reni. Ottime contro renella e calcoli renali.
  • Glutammina, ottimo aiuto per detossificare l’ammoniaca e gli ioni di ammonio, oltre che ottimo contrastante per la caduta dei capelli e ottimo rafforzante muscolare. La troviamo nello yogurt, nella frutta da guscio, nei fagioli, nei piselli, nei lupini, nella soia e nei fagiolini.
  • Luteina, sostanza carica di vitamina B1, e si trova nei fiori di zucca.
  • Melanzana, carica di acido aspartico e di acido glutammico, di valina, alanina, arginina, prolina e colina, con funzioni antiossidanti, diuretiche e disintossicanti.
  • Carciofo, carico di acido magico, di sostanze amarotiche, di tannino e cinerina, depuratrice del fegato.
  • Tisane e infusi ai semi di finocchio, alle ortiche, al tarassaco foglie e radici, alla malva.
  • Glutatione, resveratrolo e bioflavoni vari (leggere tesine relative).

SCELTE NEMICHE

Stare invece alla larga da:

  • Caffeina, theina, teobromina, nicotina o fumo, alcolici di ogni tipo.
  • Cibi contenenti ossalati di calcio (rabarbaro, spinaci, bietole).
  • Dolcificanti, zuccheri industriali e aspartami, sostituibili con stevia, agave, miele, frutta secca.
  • Carne bianca e rossa che implica fatica renale, acido urico e calcolosi renale.
  • Pesce, carico di purine che portano acido urico.
  • Sale che aumenta la ritenzione idrica e impedisce lo smaltimento del sodio, mettendo a rischio reni e pressione sanguigna.
  • Bevande gassate, salate e dolcificate.
  • Succhi di frutta confezionati e pastorizzati (meglio succhi di mirtilli, limone, melograno allungati, o anche frutti di bosco freschi o anche congelati nel fuori-stagione).
  • Formaggi e latticini.
  • Cibi conservati, specie patatine, mais, soia e vari cibi OGM che inibiscano il corretto funzionamento del fegato.
  • Farmaci, vaccini, coloranti e pesticidi.
  • Integratori minerali e vitamine sintetiche, ossia materiale privo di vitalità e di acquosità naturale. Materiale che porta a ulteriore acidificazione e che, come ogni farmaco, non può in alcun modo essere di reale aiuto alle problematiche renali.
  • Proteine animali, sostanze che affaticano ulteriormente i nefroni stanchi ed ammalati, aumentando la pressione interna ai glomeruli. Diminuendo invece le proteine animali riduciamo il carico di lavoro dei nefroni.
  • Acqua in eccesso. Stiamo pure attenti ai pessimi consigli medici sulla tanta acqua da assumere giornalmente. Pure l’acqua aggrava la fatica del sistema renale.

DIFENDERE ANCHE LE SORTI DELLA VESCICA

L’infiammazione della vescica poi dipende molto da una dieta stressante a base di troppi amidi e troppi zuccheri, con putrefazioni nel colon e assorbimento nella vescica. L’aderenza a una dieta vitale fruttariana per alcuni giorni (specie frutti di  bosco), e poi a una dieta mista di frutta e verdure, con ampio uso nei cibi e nelle tisane, di malva, di menta, di ortiche, di peperoncino, di zenzero, di prezzemolo, di frutti di bosco, risolve i problemi del sistema uretrale.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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