LETTERA
VITA SANA, ARIA BUONA E OTTIMA SALUTE
Ciao Valdo, come dice Abatantuono sarò breve e circonciso. Premetto che ti seguo da tempo e devo dire che mi hai illuminato con i tuoi saperi, grazie davvero. Mio padre di 75 anni, vedovo da 10 anni, ottima salute, non ha mai fumato e ha usato pochissimi farmaci in vita sua perche ha fatto sempre una vita sana, da sempre coltiva un orto e fa spesso passeggiate, viviamo vicino la montagna e anche l’aria buona non manca.
PROSTATA INGROSSATA E DUE ANNI DI INUTILE TERAPIA MEDICA
In questi ultimi 2 anni ha spesso lo stimolo ad urinare e dalle varie visite risulta una prostata molto ingrossata. Il medico urologo gli aveva prescritto dei farmaci da prendere tutti i giorni mattina e sera. Dopo sei mesi di terapia la situazione rimase quasi invariata perciò, armato delle mie conoscenze apprese dal tuo blog, ho deciso di far smettere i farmaci e cercare quanto più possibile di migliorare l’alimentazione.
POLLO AL WEEKEND, ORATA IL GIOVEDI’, PASTA E PANE TUTTI I GIORNI
Da circa 8 mesi, o giù di lì, sono riuscito con grandi sforzi a togliere vino, latticini, latte e caffè. Di carne mangia solo il pollo di sabato e domenica. La cosa che non riesco a togliere è pasta e pane che lui non vuole sostituire con quella integrale. Quindi i suoi “sgarri” sono la pasta, che cerco di evitare quanto posso, e il pane a cui cerco di togliere la mollica. Ah, dimenticavo, a volte il giovedì mangia un’orata.
MODIFICA DRASTICA DELLA DIETA E SENSIBILI MIGLIORAMENTI SALUTE
La mattina sempre aranciata fresca (3 arance), gli faccio mangiare molta frutta, a pranzo e cena gli faccio mangiare sempre una manciatina di semi di zucca, mangia spesso insalata dell’orto, spesso a mezza mattina spremuta abbondante di carote. Insomma, con grande sforzo, ho modificato drasticamente la sua dieta seguendo quanto possibile i tuoi dettami e credo di aver migliorato la sua già ottima salute.
IRRISOLTO PROBLEMA PROSTATA, E APPUNTAMENTO CON L’UROLOGO PER RIPRENDERE UNA QUALCHE CURA FARMACOLOGICA
Ieri mattina, dopo un esame di ecografia prostatica, la prostata risulta ingrossata ancora di più e tutti questi immani sforzi giornalieri sembra siano serviti a poco, almeno per quanto riguarda la prostata. Settimana prossima prenderò un appuntamento dall’urologo e sicuramente gli darà farmaci.
TENSIONI IN FAMIGLIA SULLA STRADA SEGUITA E SU QUELLA DA SEGUIRE
Mi trovo in una situazione molto difficile, la scelta di interrompere la terapia convenzionale e il risultato negativo dell’ecografia mi ha messo contro mio fratello, che da tempo vuole che mio padre mangi ciò che gli piace e che, se vuole bere vino, lo deve fare, e che io sono un pazzo! Com’ è difficile confrontarsi con la mentalità convenzionale, caro Valdo cosa mi consigli di fare? Sarà dura per me ora dire a mio padre di provare a fare cataplasmi e togliere pasta e pane. La mia “terapia lacrime e sangue”, agli occhi della famiglia, non ha ottenuto risultati, anzi sta mettendo in pericolo mio padre, ed io ne esco come uno “svitato con la fissa di mangiare solo erba.” Scusa se mi sono dilungato troppo. Ti saluto con grande stima. Luciano
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RISPOSTA
UN INVITO ALL’ARMONIA E AL CHIARIMENTO IN AMBITO FAMILIARE
Ciao Luciano, non sono in grado di mediare le vostre tensioni familiari, derivanti da forti disparità culturali ed ideologiche su concetti basilari di vita, di alimentazione e di cura. E’ un vero peccato che in una famiglia, dove c’è la fortuna di un figlio che cerca di fare del suo meglio per il padre, con scelte virtuose ed avanzate, testate ed assolutamente prive di controindicazioni, ci siano altri componenti che, anziché impostare un discorso coscienzioso, trasparente, aperto, su quanto si sta facendo, inseriscono astio, disarmonia, critiche ed ostacoli a un determinato processo di guarigione naturale in corso d’opera. Questo non è voler bene a un padre, ma fare dello sciacallaggio interno, e mi spiace di dover usare questo termine.
NESSUNO SI PERMETTA DI OFFENDERTI
Gli svitati, con l’idea fissa di mangiare cadaveri e innaffiarli di vino, sono eventualmente loro e non tu. Se tuo padre, in un ambiente ideale come il vostro, avesse davvero adottato una dieta virtuosa, non sarebbe assolutamente nelle pessime condizioni prostatiche in cui si trova. Aggiungo che la responsabilità della prostatite paterna è sua personale, ma anche familiare. I colpevoli recitino il mea culpa e non si permettano di alzare la cresta e criticare chi cerca di porre dei rimedi logici alla situazione creatasi in precedenza.
NON BASTA SAPER IMPOSTARE UNA DIETA, MA SERVE ANCHE INTERPRETARE CORRETTAMENTE LE FASI SUCCESSIVE
Va pure menzionata una cosa importante, che non avete preso in alcuna considerazione. Siamo sì o no in fase di lavori in corso? Non basta lavorare di fino nel miglioramento dietologico e comportamentale, ma occorre anche dotarsi di validi strumenti interpretativi. Come non è sbagliato ipotizzare il peggioramento prostatico in termini di scarsa rigorosità, o di altri errori, o anche di fattori climatici ed ambientali, non è ancor meno fuori luogo ipotizzare una fase eliminativa in pieno svolgimento.
MAGGIORE REATTIVITÀ IMMUNITARIA UGUALE INTENSIFICAZIONE TRANSITO TOSSINE IN USCITA
Sono solo otto mesi che tuo padre ha cambiato dieta. Gli anziani hanno reattività rallentata a questi cambiamenti. Il presente stato di infiammazione accentuata potrebbe essere benissimo conseguenza positiva di crisi espulsiva-tossine, provocata da una ripresa e da un rafforzamento del sistema immunitario. Una maggiore reattività immunitaria significa più veleni temporaneamente in arrivo tramite il sistema linfatico e il sangue. In altre parole, correte pure il rischio di confondere un segnale positivo e costruttivo di guarigione, con un segnale di peggioramento. È per quello che gli esami clinici valgono relativamente. Molto meglio chiedere a vostro padre come sta e come si sente.
TUTTO PARTE DALLA STITICHEZZA, DAL PANE BIANCO, DALLA PASTA BIANCA, DAL POLLO E DAI CIBI MORTI
Detto questo, in tutta franchezza, rivediamo alcuni concetti generali. La causa più comune della prostata è la stitichezza. E i conti tornano tutti con tuo padre, visti i suoi gusti che poi sono quelli comuni della gente comune appartenente a una società comune. Peccato che comune significhi mediocre e stitica. Viviamo in una società di stitici, e siamo curati da medici stitici con farmaci che aumentano e cronicizzano la stitichezza, anziché risolverla.
LA MALA-ALIMENTAZIONE COME CAUSA PRIMA DI PROSTATITE
La prostata è una ghiandola spugnosa che circonda in modo avvolgente il collo della vescica. Tende ad infiammarsi, a congestionarsi, a gonfiarsi, ad aumentare di volume, a causa di indigestioni, di sangue denso, di urine cariche di ammoniaca e di creatinina (e di batteri che, innocenti e utili, vanno a mangiarsi le porcherie introdotte nell’organismo con la mala-alimentazione animal-proteica). Aumentando essa di volume, va a creare pressioni ed impedimenti all’uretra, impedendo il flusso di urina e causando pericolose ritenzioni urinarie, cagionevoli per la vescica e per i reni.
SPASMI E DOLORI, CON PSEUDO-MINZIONI A SECCO
A quel punto uno ha frequenti stimoli, frequenti inviti alla minzione, ma sempre privi di buon scarico urinario. Da non confondere assolutamente con chi ha frequenti stimoli e produce abbondante scarico di urina, di giorno come di notte, facilitando un eccellente e salutare ricambio idrico. Spasmi e dolori dunque, ma non diuresi effettiva. I medici, nella maggior parte dei casi, capiscono poco o niente di queste cose, vista la loro scarsissima preparazione nutrizionale e vista la loro tipica idiosincrasia nei riguardi della frutta. Medici pronti ad etichettare chiunque vada in bagno più del necessario (più di 1-2 volte al giorno per alcuni di loro) come prostatico, diabetico, e altre cose del genere.
MAI TROVATO UN MEDICO CAPACE DI MANGIARSI DIECI KAKI AL GIORNO
I veri malati sono loro. Devo ancora trovare un medico che si mangi dieci kaki al giorno. Preferirà fumarsi la sigaretta e bersi il suo caffè, estraendo poi dalle tasche qualche farmaco diuretico che lo aiuti a mandar fuori faticosamente i suoi veleni. Se uno pratica il five-per-day di frutta, avrà sanissime e logiche minzioni (cariche di liquido espulso realmente) per dieci volte al giorno. Se pratica il ten-per-day, potrà andarci anche venti, e sempre in modo sanissimo, senza nessuna complicazione prostatica o diabetica. Potrà perdere magari anche delle ore di sonno, se questo lavorio idrico avviene nelle ore notturne. Ma un buon ricambio idrico vale, nel lungo periodo, molto di più delle ore di sonno eventualmente perse.
NEL MIE VENE SCORRE SUCCO DI KAKO E NON SUCCO DI CADAVERE
Picchi glicemici? Non facciamoci ridere. Il diabete non arriva per colpa della frutta, ma di ben altre cose. Un mio albero sacro, a differenza degli altri 7 kaki che possiedo, produce in media 600 frutti/anno. E’ da quando ero ragazzino che me li pappo tutti tra novembre e febbraio, senza nessun problema di diabete, di prostata o di altre disfunzioni urinarie. Tiriamone via 200 per il resto della famiglia e per qualche regalia, ne ho consumati 400 l’anno per 50 anni, e quindi 20 mila kaki, senza contare quelli, freschi e secchi, che consumo tra Cina, Hongkong, Korea e Giappone. Servono forse test e raffronti? Vadano i signori medici a prendersi l’americano medio, quello che trasforma il suo intestino in un loculo cimiteriale, quello che in una vita diventa tomba ambulante di 21000 creature torturate ed ammazzate, e gli facciano un accurato controllo glicemico, un controllo epatico, un controllo renale e un controllo pancreatico, se vogliono scoprirne delle belle.
ANDARE DALL’OSTE, DAL MEDICO O DA LEZAETA?
Torniamo però al caso presente, al papà che si ritrova con la prostata ingrossata e con la prospettiva della visita urologica, con tanto di cura farmacologica e magari pure di qualcos’altro. Che fare a questo punto? Mangiare di tutto e bere vino? Tutto è possibile nella vita, anche il suicidio. Manuel Lezaeta è uno che ha salvato centinaia di gente dalla prostatite, tirandoli via letteralmente dagli ospedali e dalle cure mediche.
SISTEMATICHE GUARIGIONI COL METODO LEZAETA
Cosa dice, in parole povere, il grande Lezaeta? “Trattata con gli abituali mezzi della medicina, questa affezione, chiamata prostatite acuta, diventa prostatite cronica, causando mali peggiori e gravi conseguenze orino-ritentive a carico della vescica e del sistema renale”. “Affermo di aver visto e trattato diversi casi di prostatite, trattati dai medici senza alcun risultato per 10 e più anni, sparire definitivamente in poche settimane, seguendo il mio regime di salute, basato su bagni genitali 3-4 volte al giorno, fasciature notturne di fango sul ventre e sui reni, e dieta vegana rigorosamente crudista”.
MOLTE PROSTATITI ACUTE E CRONICHE RISOLTE ANCHE NEL GIRO DI UNA SETTIMANA, SENZA FARMACI E SENZA BISTURI OVVAMENTE
Lezaeta uomo del passato? Andiamo allora nelle cliniche igienistiche odierne dei Cinque e dei Sabatino, o in quelle del dr Robert Pritikin a Santa Monica-California e a Miami-Florida. Qui si guariscono non centinaia ma migliaia di casi/anno. Gente che entra con la prostata gonfia all’inverosimile e che spesso si ritrova con la prostata normalizzata nel giro di una settimana! Chiaro che si fanno degli esercizi di stretching e di rilassamento, degli esercizi di contrazione muscolare in zona basso-ventre, chiaro che si ricorre a centrifugati di carote-sedani-ananas-topinambur-bietole-zenzero-mele, chiaro che a volte si ricorre a un digiuno di 3 giorni a sola acqua, chiaro che non si beve vino, non si mangia pollo, non si sbafano orate a metà settimana, né si mangiano carboidrati vietati come pane bianco e pasta bianca. Chiaro che nessun familiare va a rompere i coglioni all’unico in famiglia che ha capito qualcosa sul che fare per salvare il padre.
SERVONO SCELTE DI TIPO MILITARE PER UN OBIETTIVO STRATEGICO COME LA SALUTE
La cosa migliore da farsi in concreto è eliminare all’istante ogni ansia, ogni stress, ogni tensione, ogni paura. Avete aria buona dalle vostre parti? Che la respiri profondamente tutti i giorni. L’eliminazione delle cose sbagliate deve essere non approssimativa ma di tipo militare. Via il caffè, l’alcol, il the, le sostanze acidificanti e stimolanti, i farmaci tutti, gli integratori tutti, il sale, lo zucchero, la carne, il pesce, il latte i formaggi, i cibi stracotti. Ho detto niente farmaci nel modo più assoluto.
CENTRIFUGATI, DIETA VITALE E TISANA DI MENTA E ORTICHE
Si preda pure qualche tisana di coda cavallina, di menta e ortiche, da prendersi con un goccetto di miele in 3 tazze giornaliere, utili in tutte le affezioni genito-urinarie. Non manchino semi di zucca e i vari semini con la crema di avena a metà mattina, e non manchino le verdure crude a inizio pranzo e cena, anche per smorzare l’appetito verso il secondo piatto di pasta. Per il resto valgono i centrifugati, vale mantenere le spremute di agrumi di prima mattina. Vale lo schema nutrizionale vegano tendenziale crudista che vi ripropongo in allegato, assieme a qualche tesina sulla prostata.
SERVE UNA PRECISA SCELTA DI CAMPO
Se il soggetto si è riempito di sostanze vive e vitali, e dunque di nutrienti di prima classe, potrà anche mangiarsi della pasta (meglio se integrale, meglio se cotta al dente), della pizza vegana alle verdure e del pane di ottima qualità (non certamente bianco), a condizione che ogni piatto di compromesso sia regolarmente preceduto da una terrina di verdure crude. Quanto sopra rappresenta una precisa strategia igienistica, non mediabile e non confondibile con la scelta medica. Si interpelli il papà, lo si informi, e che sia lui a decidere sulle sue sorti. Serve una urgente scelta di campo. Se è per la medicina, vada pure per quella e si seguano le prescrizioni dei medici dalla A alla Z, senza indecisioni e senza interferenze di tipo esterno.
Valdo Vaccaro
non trovo l'allegato scheda nutrizionale….
Schema nutrizionale vegano tendenzialmente crudista