LETTERA
ESPRIMO GRATITUDINE PER IL SUO BLOG
Carissimo Valdo, vorrei restituire una mia testimonianza ed esprimere gratitudine per le informazioni che fornisce nel suo blog che mi hanno aiutato di cambiare rotta prima di danneggiarmi la salute oltre l’irrimediabile.
PERSUASO ED IPNOTIZZATO DALLE DIETE IPERPROTEICHE E CHETOGENICHE
Due anni fa ho incominciato un percorso di rinascita psicofisica, dopo anni di vita sedentaria. Pur essendo stato uno sportivo in passato, a 42 anni decido di rimettermi in carreggiata. Inizio ad informarmi e ovviamente vengo persuaso dalle diete iperproteiche e chetogeniche. Premesso che già da tempo avevo incominciato a consumare molta carne e pesce pensando come è prassi oggi che i carboidrati siano il male assoluto.
PERDERE PESO RAPPRESENTAVA UNA PRIORITÀ
Pesavo 97 chili (sono alto 1,85) con una massa grassa al 26%. Iniziare a perdere peso ebbe un grande effetto volano per ricominciare seriamente a praticare sport. Arrivato sotto i 90kg a settembre dello scorso anno, oltre ai trekking in montagna dove fin da giovanissimo ho imparato ad andare da solo per sentirmi “a casa”, riprendo un’altra passione giovanile, l’arrampicata sportiva, andando in palestra e in falesia. Le cose sembravano andare bene se non fosse che malgrado l’entusiasmo convivevo con una costante ansia che riuscivo a mandare via soltanto con l’esercizio, grazie alla forza di volontà di fare sport malgrado le sensazioni di stop fisico.
FIDUCIA ILLIMITATA NELLA PALEO DIETA
Nell’arco di 8 mesi, pur avendo perso altro peso, fino ad arrivare intorno agli 80 kg (e 17% di grasso) quest’estate, e pur tenendo l’alimentazione controllata e non in deficit calorico, sentivo mancarmi sempre più le energie. Purtroppo il bias ultraproteico non accennava a lasciarmi. Le testimonianze parlavano di incredibili benefici per la salute seguendo l’alimentazione paleo o addirittura paleo chetogenica.
ARRIVAI A OLTRE 200 GRAMMI DI PROTEINE AL GIORNO
Non poteva che essere colpa mia. Non ero abbastanza bravo a seguirne il protocollo alla lettera. Anche se mangiavo abbondanti verdure crude insieme alle dosi da leone di carne e pesce. La soluzione che trovai fu aumentare ancora di più le proteine (doveva essere quello!) fino ad arrivare a 200gr al giorno e oltre (come raccomandato da tanti per chi fa sport intensivamente). L’altra idea geniale del momento fu aggiungere proteine in polvere e integratori di ogni tipo.
CHETOSI CHE TI LIBERA DAL GLUCOSIO, OVVERO DAL MALE DEL SECOLO
A metà dell’estate arriva il primo crollo psicofisico, le energie scendono a picco malgrado avessi iniziato da due mesi ad aggiungere i carboidrati “sani” come consigliato dai vari guru ma sempre con quote proteiche altissime e carne/pesce tutti i santi giorni. Ecco che mi balena l’epifania autolesionistica più oscena: non sono ‘keto adapted’, la chimera dell’alimentazione, questa chetosi costante che ti libera dal male del secolo, il glucosio, in tutte le sue forme e origini.
GIRAMENTI DI TESTA E FIACCA LA FANNO LA PADRONI
Intraprendo questa strada con rinnovato entusiasmo ma il corpo è disintegrato. Gli allenamenti si sono ridotti all’osso. Lasciata la palestra già in aprile, riesco a malapena a fare le mie trazioni quotidiane ma anche queste sono dimezzate. Il giramento di testa e la fiacca la fanno da padroni. In montagna mi capita anche un incidente maldestro e prevedibilissimo per cui riporto un’ustione da cui per fortuna guarisco. In tutto questo ritorna una vecchia amica, l’ansia, e anche qualche attacco di panico notturno, coadiuvati dal ritorno della rinite.
STOP AL FUMO ED AUMENTO DI MUCO
Paradosso ha voluto che almeno questa depressione alimentare mi abbia aiutato a smettere di fumare. Ma ho la sensazione che il fumo, mentre mi intossicava i polmoni perennemente intasati di muco, nel contempo tenesse i turbinati un minimo vasocostretti. A questo punto invece il muco inizia ad aumentare (segno di disintossicazione o meglio di tentativo di disintossicazione, come spiega nelle sue tesine, ma che non si risolveva mai non rimuovendosi le cause) e da settembre la notte mi riserva apnee come non ne ricordavo più.
QUATTRO MESI DI CHETOGENICA PERSEGUITI CON OTTUSA TENACIA
Con ottusa tenacia arrivo al fatidico quarto mese di chetogenica (agosto-novembre), laddove l’adattamento dovrebbe renderti energizzato oltre misura potendo attingere alle illimitate riserve di grasso del corpo, così dicono. Per arrivare alle quote chetogeniche, avendo tolto anche quel poco di verdure e patate o riso che ancora mi concedevo, il colpo di genio volle che reintroducessi pure i latticini (almeno quelli li avevo tolti) e non solo stagionati, quelli freschi e grassi, per arrivare alle quote mostruose di 200/300gr di lipidi al giorno.
PIÙ MANGIAVO E MENO NUTRITO MI SENTIVO
Avocado e latte di cocco infatti non bastavano. Pure il famoso burro da pascolo (non mangiavo burro da anni), a quote di un panetto al giorno. Tali quantità aumentavano nel tentativo di sentire finalmente le energie tornare, non per gola o ingordigia. Ma più mangiavo meno mi sentivo nutrito. Mi sentivo a pezzi e mi ero convinto che i grassi non fossero abbastanza. In questo delirio sono ingrassato di 7-8 chili.
FORFAIT TOTALE DEL CORPO A NOVEMBRE
La fine del calvario arriva a novembre in un modo che non ho potuto ignorare. Il corpo ha dato forfait, un dolore al fianco sinistro è diventato costante da novembre e sempre più forte, come un sasso, ma che si sposta dal fianco alla pancia. In concomitanza una dispnea costante che sento localizzata sul polmone sinistro, accompagnata ovviamente da ansia (che attribuisco erroneamente a cause psichiche) e panico notturno che tengo a bada con la respirazione e l’autocontrollo, ma è devastante.
LA MIRACOLOSA CHETOSI MI STA QUASI MANDADO AL CREATORE
Inoltre un fischio latente e costante all’orecchio sinistro. Non riesco più nemmeno a pensare ad altro. Il lavoro già trascurato va alle ortiche. Resta solo l’ossessione alimentare e una fiacca psicofisica indescrivibile. Naso chiuso come non ne avevo avuto neanche nei momenti peggiori (convivo con la rinite da 10 anni, non ho voluto fare l’intervento, unica soluzione indicatami dall’otorino). Capisco infine che la miracolosa chetosi mi sta mandando al creatore.
RINITE E FISCHI ALL’ORECCHIO SINISTRO
Torno a quella che credevo la dieta sana (dato che la avevo retta per molto tempo), ovvero iperproteica con ricariche di carboidrati e tornano le verdure. Un leggerissimo miglioramento si sente ma ormai il corpo è a pezzi. Temperatura basale a 35,5 gradi, giramenti di testa costanti, il costante fischio all’orecchio sinistro e la rinite di cui sopra che vanno a peggiorare, insieme al dolore al fianco e alla dispnea, seppure il tutto mi conceda ogni tanto una mezza nottata decente e mi fa sperare che devo solo perseverare per sentirmi rinascere, tuttavia la privazione di sonno si sente.
IL DOGMA CHE SENZA PROTEINE NON SI FA SPORT
Arrivo a dover stare anche 12 ore a letto sentendomi comunque distrutto al risveglio. Dieci giorni fa il muro crolla. Metto in discussione tutto, anche le sante proteine, che siano delle mucche sacre (da pascolo), di pecora libera o del sanissimo pesce azzurro. Per etica e rispetto della vita animale ne avrei fatto volentieri a meno già da parecchio, ma c’era ancora il dogma nella mia testa: senza proteine animali non si fa sport e sarei ingrassato.
RICORSO AL DIGIUNO INTERMITTENTE
Quello che forse mi aveva mezzo salvato era il digiuno intermittente (molto simile a quello che lei consiglia, ovvero una pausa di 16 ore tra cena e colazione solida) che riuscivo non solo a seguire ma era una necessità imprescindibile per dare tempo al corpo di smaltire i pesantissimi pasti della sera. Ricorrere al digiuno di più giorni era un’altra cosa che sentivo istintivamente necessaria, ma date le condizioni di affaticamento e astenia ho sentito anche che avrei solo ulteriormente stressato un fisico probabilmente in “falso digiuno” da troppo tempo.
PULIZIA AD ACQUA E SALE E GRANDE SENSAZIONE DI BENESSERE
5 giorni fa, esausto, eseguo una pulizia dell’intestino “dall’alto” col metodo dell’acqua e sale grezzo. Funziona! Mi servono 4 litri di acqua e almeno 10 scariche, le feci nerastre, tremendamente puzzolenti, fino a vedere solo acqua. La sensazione di benessere e leggerezza che sento dopo è indescrivibile. Non ricordo di essermi mai sentito così leggero. Tutti i sintomi regrediti all’istante. Impressionante! Ho intrapreso dalla sera una dieta crudista senza difficoltà, almeno di verdure crude ne mangiavo già abbastanza, la frutta invece era assente dalla mia tavola.
RINASCITA IMPROVVISA GRAZIE A FRUTTA E VERDURA
Ho sentito che non fosse momento di digiunare. Sto consumando frullati o porzioni di varietà di mele, sedano, finocchio, cavolo rosso, zenzero, carote, menta, avocado e mandorle e tutto quanto trovo di fresco. Tra l’altro, con grande piacere, adoro frutta e verdura, tutta e in tutte le salse. In pochissimi giorni sono rinato! Non sapevo di avere queste energie!
RITORNO DEL BUONUMORE E DELL’ENERGIA
Da tre giorni ho ripreso gli allenamenti con una resistenza inaspettata e forza aumentata, provato con i massimali delle trazioni, e soprattutto nessun giramento di testa o ansietà. Buon umore tornato a livelli che non ricordavo più. La rinite è regredita moltissimo! Il dolore al fianco sparito (tuttavia lo sento ancora latente). I frullati mi energizzano senza appesantirmi, però alla sera sto consumando abbastanza riso basmati o gallette di segale oppure fagioli bianchi, oltre le verdure.
QUALCHE INCREDULITÀ DI FRONTE AL MIRACOLOSO STATO DI BENESSERE FISICO E MENTALE
Dopo le esperienze precedenti sono inevitabilmente scettico e so per esperienza che i segnali del corpo possono ingannare quando si cambia alimentazione e magari si vive di interessi da quanto accumulato mesi prima. Per un bilancio serve qualche mese. Però il naso quasi del tutto sgombro nel giro di pochissimi giorni, lo stato di benessere fisico e mentale, è qualcosa che sa di miracolo autentico. La notte ancora il naso tende a chiudersi, mentre al primo mattino si sblocca e riesco a dormire decentemente qualche ora. Il fischio all’orecchio si è ridotto, ma è ancora presente. L’ansia è sparita! Ho ancora delle scatolette di pesce e un po’ di carne surgelata, penso che renderanno felici i gatti del cortile. Indietro non si torna!
ELOGI PER LA BATTAGLIA CULTURALE E SANITARIA CHE STA PORTANDO AVANTI
È davvero preziosa la battaglia culturale e sanitaria che porta avanti in questo vuoto assurdo e colpevole della medicina ufficiale e la ringrazio di cuore per qualsiasi suggerimento voglia darmi su quanto sto facendo o dovrei fare (che ne pensa se eseguo un secondo lavaggio fra qualche giorno, stresserei l’intestino?). Nell’augurarle uno splendido 2017, vorrei firmarmi come un salvato. Con grande affetto.
Marco
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RISPOSTA
LA TUA È UNA ESPERIENZA INCREDIBILMENTE EDUCATIVA
Ciao Marco. La tua testimonianza riveste un’importanza fuori del normale. Hai saputo descrivere per filo e per segno gli errori e gli strafalcioni tipici di chi viene sviato e messo sulla cattiva strada dalle teorie ripugnanti e mostruose delle diete no-carb, firmate dai vari ciarlatani e cialtroni alimentari vivi e morti, si chiamino essi Robert Atkins, Michél Montignac, David Servan-Schreiber, Pierre Dukan, Peter D’Adamo, Alberico Lemme, Barry Shear, e diversi altri ancora. Stendo un velo di pietà sui morti che non hanno la capacità di difendersi e di scusarsi e che in ogni caso meritano rispetto, ma i danni spesso irreparabili prodotti contro milioni di persone nel mondo intero rimangono e lasciano il segno. Come rimangono anche i segni, i vuoti e le colpevoli lacune della medicina ufficiale.
HAI SAPUTO RITROVARE IN EXTREMIS LA STRADA GIUSTA
I soli suggerimenti che mi sento di fare a questo punto sono di non perdere di vista la giusta strada che hai saputo ritrovare e riacciuffare per i capelli, dopo aver sfiorato la catastrofe corporale. Il percorso non sarà facile e privo di ostacoli. Importante sarà stringere i denti e tener duro di fronte ai fastidiosi ma preziosi effetti eliminativi che si presenteranno a ondate. Non servono a mio avviso grandi ricorsi a lavaggi e a chelazioni. Prosegui piuttosto con una saggia e paziente politica del passo dopo passo.
VEGETARIAN-CRUDISMO TENDENZIALE E SOSTENIBILE
Come sai sosteniamo una dieta vegetariana tendenzialmente crudista, sostenibile e personalizzata, basata non su schemi fissi ma piuttosto sulle esigenze e sulle comunicazioni continue che il corpo ci manda a getto continuo. Puntiamo a una dieta vitale, acquosa, leggera, sobria, innocente e digeribile. Frutta preferibilmente in mattinata, a stomaco vuoto e lontano dai pasti principali.
ABBONDANZA DI VERDURE CRUDE COI DUE PASTI PRINCIPALI
Pranzo e cena (o anche uno solo dei due in caso di insufficiente appetito) consistente in un primo piatto abbondante di verdure crude singole o miste (massimo una manciata di diverse verdure) da masticare con cura, seguito da un secondo piatto di cibo cotto ma non stracotto a scelta tra gnocchi di patate o di zucca, minestra di verdure, verdure saltate in padella, legumi, cereali, pasta, pizza alle verdure, peperonata, polenta e funghi. La scelta tra veganismo spinto e semplice vegetarianismo più tollerante e concessivo viene lasciata al buon senso e ai gusti individuali, oltre che alle esigenze sempre mutevoli che ognuno presenta di volta in volta.
DOCUMENTARSI SUI FALSI MITI DEL CIBO PROTEICO
Ti suggerisco di seguire il blog e i miei libri in generale, incluso l’ultimo sul diabete. Sui falsi miti del cibo proteico il consiglio è di tradurre dall’inglese questa pagina, dove viene evidenziato come sia facile costruire muscoli e ottenere strepitosi risultati sportivi con una dieta vegana, contrariamente a quanto molta gente disinformata e disorientata pensa.
Valdo Vaccaro
Dieta e attività fisica devono andare a braccetto e una sola delle due spesso non è sufficiente. Nel mio caso la sedentarietà mi portava spesso a dolorose contratture alla schiena perché ogni sforzo che facevo finiva per essere un piccolo trauma. Questo nonostante all’epoca del cambio di alimentazione ne ricevetti subito vantaggi evidenti che continuarono nel tempo. Tuttavia proprio quest’estate ho avuto una fastidiosa e dolorosa lombalgia che non voleva andarsene. A questo punto mi sono dovuto schiodare dalla sedia e darmi una mossa.
Viceversa un mio amico fa un lavoro piuttosto pesante e nel tempo libero va in bici e gioca a tennis, oltre a qualche partita di calcetto. Ma nonostante questo ha sbalzi di pressione ed è in cura con farmaci che prende regolarmente. Ovviamente è onnivoro e se ne deduce chiaramente che lo sport intenso non gli basta per mantenere la salute.