(Conferenza di Lantau Island-Hongkong del 23 Luglio 2011, presso la residenza della prof Jenny Quinton, insegnante di ecologia ed organizzatrice di environmental workshops per le scuole di Hongkong)
DALLA VEGAN ASSOCIATION A UN ANGOLO DI PARADISO NATURALE
Un saluto a tutti voi, che con fatica, coraggio e determinazione, state qui radunati in questo incredibile lembo di Lantau Island, ospiti di una persona rara e magnifica che ha aperto con generosità la sua residenza alla nostra iniziativa ecologica e culturale.
La scorsa settimana eravamo alla Vegan Association di Hongkong, dove abbiamo apprezzato pure le delizie della cucina vegana, con una chef deliziosa come Natalie Lau.
Il menù comprendeva cibi leggeri e saporiti che ci hanno letteralmente conquistati: celery salad, marinated cold cucumber, braised bamboo shoot, mix vegetable rolls, marinated cold bean pastry, eggplant in special sauce, spicy bean starch vermicelli, Chinese cabbage with seitan, mixed fruits with veggie nugget, shredded potato fried with colorful veggies, stewed fresh mushroom and vegetables, stir fried tofu puff with sprouts. Esprimiamo affetto e riconoscenza agli organizzatori, a Shara Ng, a Tevinny Liu, al dr Fok, e alle decine di amici e amiche conosciuti in tale frangente.
UN ANGOLO SELVAGGIO CHIAMATO ARK EDEN
Oggi siamo di fronte a qualcosa di estremamente diverso. Mezz’ora di traghetto da Central a Lantau, e mezz’ora di salita lungo la stradina boschiva, hanno valso davvero la pena. Ci è dato modo di scoprire un angolo di Hongkong davvero inaspettato, e un modo di vivere coraggioso e totalmente alternativo.
Essere qui, con la frutta e le bacche selvatiche che pendono dagli alberi, è davvero eccitante.
Ringraziamo Jenny e la sua famiglia, nonché i 5 simpaticissimi cani e il maiale dormiglione.
I CINESI MANGIANO OGNI COSA CHE SI MUOVE
Perché promuovere con insistenza uno stile di vita vegano? Non è che stiamo magari perdendo il nostro tempo? Siamo dopotutto in terra cinese.
“The Chinese will always eat anything which has a motion” (I cinesi mangiano tutto quello che si muove), mi disse anni fa Sunny Yong, cinese singaporiano, irridendo il mio essere vegano.
“The ant, the worm and the crab move? We eat them. The snake creeps around? We eat it. The birds fly? We eat them. The frogs jump? We eat them. We are like cats. We feel excited by movement and life, and we love capturing them” (Formiche, vermi, granchi, serpi, rane, uccelli si muovono tutti. Movimento e vita ci eccitano, per cui li catturiamo).
SE L’OCCIDENTE HA PITAGORA E LEONARDO, LA CINA VANTA PURE GRANDI MAESTRI
Non tutti i cinesi sono così. Abbiamo pranzato regolarmente presso il ristorante Loving Hut di 256 Hennessy Road a Wanchai, e il numero di gente che lo frequenta è in continua crescita.
Non pensiamo affatto che la razza cinese sia destinata a masticare in eterno granchi, serpenti e scorpioni. Se noi vantiamo Pitagora e Leonardo, la Cina vanta maestri altrettanto grandi.
CONFUCIO, MENCIO E LIEN CHIH
“La vera nobiltà proviene non dal sangue nobile, ma dall’animo nobile”. “Prima viene il popolo, poi lo stato, e poi per ultimo l’imperatore”.
Questi aforismi la dicono lunga su Confucio o Kung-Fu Tze (551-479 a.C).
“Se tu lo vedi vivo, non puoi sopportare di vederlo ammazzare e morire”.
“Il grande uomo è colui che non perde il suo cuore di bambino”.
Tali massime arrivano da Mencio o Meng Tzu (370-289 a.C), altro filosofo della Cina antica.
“A questo mondo nessuno può raggiungere i vertici di crudeltà, di malessere, di atrocità e di sconcezza, di un uomo che uccide il vicino, umano o non umano, e ne mangia il cadavere”, scrisse mille anni fa Lien Chih, uno dei maestri taoisti della setta buddhista Pure Land, comprendente Hui Yuan (334-416), Tan Luan (476-542), Tzu Min (680-748), Tao Chao (562-645) e Shan Tao (613-681).
UNA VEEMENTE ONDA VEGANA STA INVESTENDO L’ASIA
Andiamoci piano dunque nel dipingere i cinesi come mangiatori di schifezze, di carogne e di cadaveri, come razza grande in quantità ma scadente in qualità spirituale. Questi sono i preconcetti e le etichette di chi vuole denigrare. I mangiatori di sconcezze e di oscenità si trovano in Cina, come anche in Italia ed in Europa
Una delle voci più nobili è quella di Ching Hai, Suprema Maestra di veganismo da oltre 30 anni.
Il suo buon esempio viene seguito da schiere di giovani asiatici. È un onore per me dare un piccolo contributo all’onda vegana che sta investendo con veemenza l’intero continente orientale.
UN PULCINO E UN VITELLINO, DUE NEONATI CHE DOVREBBERO FARCI RIFLETTERE
Vi mostrerò due foto prese da un libro di Bruna D’Aguì, una gentilissima donna romana che vive da anni in funzione animalistica. La foto A riprende un pulcino neonato, bianco e innocente, accanto a un uovo. “Io sono una persona”. “Sono nato per me stesso”. “Non sono il tuo cibo”, questa è la traduzione del suo “pio-pio”. La foto B ci mostra un vitellino venuto alla luce un paio di giorni prima.
“Sono un vitellino”. “Mi hanno tolto a mia madre”. “Sono solo e disperato”. “Mi uccideranno”. “Cadrò in ginocchio piangendo”. “E tu, che farai?”
Una terza foto virtuale, foto C, non esiste, ma potremmo immaginarla con un granchio o un gambero, o con un tonno, una sardina, un delfino o una balena, tutti rispettabili abitanti del mare.
Queste foto dovrebbero già farci riflettere. Dovrebbero già trasformarci in vegani rigorosi e convinti.
LA MATTANZA CONTINUA A RITMI SPAVENTOSI
Anche perché, non dimentichiamolo, 7000 creature grandi e piccole, alcune identiche a quelle illustrate nelle foto, vengono ammazzate ad ogni scoccare di un secondo. “Tac, tac, tac, tac, tac”, cinque secondi e siamo a quota 35000. La cosa accade non-stop, 24 ore al giorno, 7 giorni la settimana, incluso le vacanze di Pasqua, Ferragosto e Natale.
E, mentre noi stiamo qui sicuri e in pace, in questo pacifico rifugio di Hongkong, l’orribile mattanza prosegue. Bambini pelosi o piumati, bambini innocenti a quattro gambe, tremanti e smarriti di fronte a un boia che gli ruba l’unica cosa che hanno, cioè il diritto alla vita.
Ma pare che anche questo non vi basti.
SERVONO FORSE ALTRE RAGIONI?
Probabilmente vi servono altre ragioni ancora per smettere col pesce, la carne, i formaggi, il latte e le uova. Anche perché serpeggia in voi il solito sospetto che senza le proteine cosiddette nobili non sia possibile vivere bene e vivere sani.
Vediamo allora di portarvi qualche altro elemento convincente.
Il corpo umano è in realtà un corpo vegano-fruttariano come progetto e come disegno, sia nelle forme esteriori che nelle strutture e nei meccanismi operativi interni.
Come provare tutto questo? Proviamoci a dirlo in 10 punti.
DIECI PUNTI FONDAMENTALI PER DIMOSTRARE CHE IL NOSTRO CORPO È VEGANO, INDIPENDENTEMENTE DA COME CI STIAMO ALIMENTANDO
Punto 1. Il sangue umano è alcalino, e non può mai muoversi da un pH oscillante tra il 7.30 e il 7.50 della scala acida-alcalina, mentre negli animali carnivori il pH è attestato su valori acidi.
Punto 2. Gli umani non hanno alcun enzima uricasi capace di disgregare l’acido urico del caffè, delle cole e del the, ma soprattutto l’acido urico delle carni (28 grammi per 1 kg) e del pesce (30 grammi per 1 kg).
Punto 3. La reazione immunitaria umana alle proteine animali si chiama leucocitosi, e scatta ad ogni cibo carneo introdotto, portando i normali leucociti dalle normali 6000 unità per mm3 di sangue a 18000-22000 leucociti, come dimostrato dagli esperimenti presentati già nel 1930 da Paul Kouchakoff al 1° Congresso Mondiale di Microbiologia di Parigi.
Punto 4. Il corpo umano ha bisogno di alta forza vibrazionale per poter emettere la quota standard di 6500 Angstrom, che colora la sua aura di benefici raggi all’infrarosso, e tutta la frutta fornisce al corpo 8000-10.000 Angstrom, mentre la carne e gli altri cibi cotti e pastorizzati offrono materiale scadente ed ammalante, decisamente al di sotto della quota salutare, con radiazioni deboli, grigie, nerastre e ai raggi X, trasformando il nostro corpo in una trappola assorbente, in una specie di buco nero, per chiunque lo avvicini.
Punto 5. L’intestino umano non è adatto alla carne e alle proteine animali. Troppo spugnoso, troppo stretto, troppo lungo, troppo delicato, troppo complicato, troppi gomiti verso l’alto e verso il basso, troppi villi intestinali (5 milioni, e ciascuno di essi dotato di tante paginette assorbenti che messe assieme formano la bellezza di 400-600 metri quadri, equivalenti a due campi da tennis).
Le carni, immesse in questa realtà, non possono che stazionare malamente per una quarantina di ore e imputridire, causando sviluppi batterici disbiotici in zona colon e miasmi pericolosi che risalgono verso l’alto creando danni allo stomaco e poi in zona cranica e cerebrale.
Punto 6. Il colon umano lavora bene con un appropriato equilibrio tra batteri disbiotici e anaerobi, da tenere sotto controllo, e i batteri simbiotici, aerobi e saprofiti, di derivazione vegetale.
Punto 7. Le mani umane, non hanno artigli ma dita disegnate per raccogliere e staccare i frutti dagli alberi.
Punto 8 La pelle umana forma un organo a sé caratterizzato da oltre 4 milioni di pori traspiranti, e serve da secondo rene e da secondo polmone, oltre che da apparato di raffreddamento adatto a mantenere una temperatura costante sui 36.7 gradi centigradi.
Punto 9. Le mandibole umane sono mobili e non fisse, adatte a frantumare la frutta da guscio e non certo a strappare carni dai corpi altrui. Gli occhi umani sono posti in senso frontale e non laterale, come negli animali cacciatori in costante ricerca di prede.
Punto 10. Lo spirito, la mente e il cuore umano sono basilarmente contrari al sangue e alla violenza, a meno che non siano stati rovinati, pervertiti, brutalizzati in modo irrecuperabile.
IL CARBURANTE UMANO NON È QUELLO DEI DIETOLOGI DA STRAPAZZO, CONDANNATI DALLA SCIENZA E DALLA STORIA
Alla fine di questo piccolo decalogo comprendiamo come il nostro motore sia davvero speciale, e come il carburante richiesto per mandarlo avanti sia pure di tipo speciale.
Quale è dunque il carburante umano? Non sarà mica quello auspicato dai farabutti delle diete americane stile Atkins (Low-carb), Sears (Zona), D’Adamo (Gruppi Sanguigni), Agatson (South Beach), auspicanti enormi quote grasso-proteiche utili solo a tagliaossa, becchini e onoranze funebri.
L’INDICAZIONE FRUTTARIANA ARRIVA DAL LATTE MATERNO UMANO
Il carburante umano è quello indicato già dal latte materno, che non a caso rivela la stessa composizione dei succhi di arancia, di uva e di mela. Quello con il 90% di carboidrati (glucosio), col 4-5% di aminoacidi, col 3-4% di minerali, con l’1% di acidi grassi e con meno dell’1% di vitamine.
Quale è il cibo naturale che più si avvicina a tale composizione ideale?
La frutta, integrata da verdure crude, da semi e cereali, da germogli e radici.
Se alimentiamo la nostra macchina col carburante appropriato, la malattia diventerà per noi un fenomeno estremamente raro.
Più trasgressioni faremo e più nodi al pettine prepareremo per il nostro futuro.
IL MARCIO CONSORZIO MONDIALE MACDONALDIANO
In altre parole dobbiamo renderci conto che stiamo pilotando una macchina a-proteica e a-lipidica che funziona perfettamente con uno speciale carburante chiamato succo zuccherino naturalmente mineral-vitaminizzato. È ovvio che le micidiali abitudini alimentari prevalenti in questa nostra malandata società carnivora e consumistica, in questo nostro marcio consorzio mondiale MacDonaldiano, portino a una sequenza interminabile di patologie.
GRAVISSIMI DANNI PROVOCATI DALLA CARNE E DAL PESCE AL CORPO UMANO
Le carni e i grassi animali sono già in condizioni precarie ed in avanzato stato di putrefazione quando si presentano sul mercato, per quanto mascherate e camuffate siano le loro reali condizioni, grazie ai sali, agli antimicrobici, ai conservanti e ai refrigeranti.
Canalizzate poi in uno stomaco umano che ha pochissimo acido cloridrico per disgregare il guscio proteico e liberare gli aminoacidi (20 volte minor acido cloridrico che nello stomaco dei cani e dei gatti, tanto per intenderci), le carni disseminano l’intestino di materiale putrefattivo che va ad avvelenare l’intero organismo, compromettendo l’assimilazione, rallentando il metabolismo, affamando le cellule, producendo nel colon miasmi che risalgono il corpo e provocano riflussi, gastriti e ulcere in zona digestiva, per finire in zona cranica, causando emicranie, otiti, riniti e congiuntiviti, e soprattutto in zona cerebrale, producendo danni al sistema endocrino e persino patologie di tipo neurologico e mentale.
LA CARNE È CAUSA DI FAME E CARESTIA CELLULARE, DI RITENZIONE IDRICA E DI ADDENSAMENTO SANGUIGNO
La carne è causa di costante fame cellulare. Il che spinge i sensori calorici a cercare compensazioni amidacee e zuccherine che provocano carenze di sodio organico (il buon sodio del sedano, dei cavoli, della rucola e del crescione). La scarsità di sodio porta il corpo verso il grana, le salse, i cibi cotti e salati (tutti basati sul sodio inorganico).
Alla fine, i 40 litri di acqua del corpo umano, includenti i 6 litri di sangue e di materiale linfatico, assumono una formula distorta che comporta ritenzione idrica, debilitazione nervina, irritazioni chiamate “iti” (gastriti, coliti, epatiti, meningiti, ecc), e tutte le varie complicazioni che portano alle patologie killer di tipo cardiaco e cancerogeno.
PRIMA COSA CHIUDERE IL RUBINETTO DEI VELENI
La gente continua a non capire i meccanismi della malattia e va alla ricerca del cibo magico, del rimedio speciale, del superfarmaco, del supervaccino, del superintegratore, del superchirurgo.
Tutti ansiosi di essere rimessi in ordine ed in piena efficienza.
La soluzione è in realtà molto semplice.
Chiudere il rubinetto dei veleni è il primo passo, e questo significa minimizzare davvero l’uso del cibo spazzatura, dando sfratto completo a proteine animali, a cibi stracotti, a zuccheri e dolci industriali, a cole, caffè, the, farmaci, vaccini, vitamine sintetiche e integratori minerali.
Il secondo passo è la ristrutturazione del respiro e il ripristino della traspirazione cutanea, mediante esposizione solare ed esercizi aerobici.
Il terzo passo è quello di portare il consumo di frutta e verdura cruda ai massimi livelli.
ARIA, ACQUA, LUCE E SOLE
Soltanto le piante, dotate di apparati fogliari simili ai pannelli solari, sono in grado di catturare la luce, il calore e la forza elettromagnetica del sole, depositando il tutto nei germogli, nei fiori, nei semi, nelle radici e soprattutto nei frutti. Ecco il perché una dieta basata sulla frutta e sui vegetali crudi è in grado di fornire cibo solare operante a livello atomico.
Rimane però importante il corredo fatto di aria fresca, di luce solare, di innocenza animalistica, di pensiero positivo e di altri valori a completamento del quadro.
IL CASEO-CARNIVORISMO COME IMBROGLIO UMANO A LIVELLO PLANETARIO
C’è una generale carenza di calcio, di sodio, di magnesio, di potassio e di boro tra la popolazione, e intendo i vari minerali nella forma ovviamente organica, visto che per la versione inorganica abbiamo già troppe calcificazioni e troppe calcolosi.
Ed esiste anche una cronica carenza di sole e di vitamina D naturale, che opera in simbiotica associazione col calcio.
Ecco allora la grande importanza dei bagni d’aria, dei bagni d’acqua (specie acqua marina), dei bagni di sole, al fine di stimolare tutte le ghiandole endocrine, ipofisi, epifisi, tiroide, timo, Langerhans (cellule pancreatiche alfa e beta), adrenali e gonadi.
Cos’è invece il caseo-carnivorismo se non un miserabile processo di imbroglio sistematico dell’umanità, dove il popolo viene illuso di trovare, nella carne e nel pesce, il calcio, lo zinco, la ferritina, gli Omega3, le proteine nobili e la potenza fisica, mentre vi troverà sempre e solo l’acidificazione, l’osteoporosi, l’artrite, la rettocolite, la sclerosi, il diabete e la dialisi?
CARNE, PESCE E LATTICINI, OVVERO OSTRUZIONE, OVVERO DEVITALIZZAZIONE
Servono prove e dimostrazioni? Ne abbiamo a bizzeffe.
Tra le tante, mi viene in mente la semplice e significativa formula del dr Arnold Ehret, per cui
V (vitalità) = P (potenza) – O (ostruzione).
Chiaro che se vogliamo mantenere la vitalità e la potenza ai massimi livelli (100%), occorre ridurre a zero il peso morto dell’ostruzione, per cui V = 100 – 0, cioè vitalità al 100%.
Ma cos’è l’ostruzione se non il cibo sbagliato e le digestioni difficili, cause prime del sangue lipotossico?
CONSUMARE CAROGNE DI TERRA E DI ACQUA È UN ATTO INCOSCIENTE
In realtà, il gioco della salute e della malattia si svolge tutto nell’imbroccare la giusta soluzione mineralvitaminica e nel trovare un buon assorbimento nutritivo in zona intestinale, mantenendo puliti e ricettivi i villi ed evitando che i famosi campi da tennis non si riducano a una decina di metri quadri per colpa della caseina del latte o delle altre storture che inventiamo quotidianamente a danno di noi medesimi.
Chi accetta di consumare nonostante ciò proteine animali e cibi per lo più cotti, non può essere chiamato un uomo saggio e cosciente.
L’ENORME POTENZA DI UNA MELA, DI UN’ARANCIA, DI UN GRAPPOLO D’UVA
La semplice mela contiene dentro di sé 191 sostanze chimiche conosciute ed altrettante non ancora studiate a fondo. Un morso a quella mela e un’energia atomica comincia a circolare dentro di noi, con 1300 reazioni chimico-enzimatiche per disgregare le molecole della mela e piazzarle nelle varie parti di destinazione nel corpo. La pectina va all’intestino, il retinolo o vitamina A va al globo oculare, le antocianine vanno a rinforzare i capillari, il licopene va ai genitali ed anche a contrastare i radicali liberi.
La preziosa acqua biologica fa da preziosa rugiada che va a raffreddare la surriscaldata mucosa intestinale. E questo succede la bellezza di 1300 volte.
Abbiamo detto mela, ma le cose non sarebbero cambiate di molto se avessimo detto kaki, mango, ciliegia, uva, e così via. Se poi pensiamo che sotto il sole esistono 160000 specie eduli tra piante e frutti, comprendiamo quanto generosa è con noi la natura, ed anche quanto stupidi ed ignoranti noi siamo.
I CIBI DEVITALIZZATI SONO CIBI LADRI E CIBI GUASTATORI
Cosa succede invece coi cibi pesanti e concentrati, mangiati con gusto dalla maggioranza?
Cosa succede con le delizie industriali addolcite, salate, lavorate, trasformate e ornate dagli chef?
Non succede forse la stessa cosa e le stesse reazioni chimiche viste per la mela?
Assolutamente no. I cibi devitalizzati e i cibi cotti fanno un percorso totalmente diverso.
Devitalizzare un cibo, de-enzimizzarlo, significa portargli via ogni caratteristica di reale biodisponibilità.
Il cibo devitalizzato è qualcosa di estremamente diverso dai generosi cibi allo stato naturale.
Il cibo devitalizzato è un ladro di nutrienti interni. Rappresenta una imposizione chimica, una violenta aggressione contro il proprio corpo che ben presto si troverà a dover reagire con dei sintomi chiamati
costipazione, influenza, epatite, crisi pancreatica e crisi renale.
UN MATERIALE MORTIFERO DA CAMPOSANTO NON PUÒ ESSERE IMMESSO IMPUNEMENTE NEL CORPO UMANO
La carne, sia ben chiaro, non è un cibo ma è piuttosto materiale in avanzata decomposizione, destinato al cimitero e non al nostro apparato gastrointestinale.
Persino i cibi naturali, quando scaldati, cotti e trasformati dall’azione umana, perdono i loro enzimi e la loro acqua biologica, naturalmente vitaminizzata e mineralizzata, perdono cioè quel pacchetto prezioso e tipico di nutrienti offertoci da quelli che sono i nostri esclusivi interlocutori in fatto di cibo, che rimangono senza alcun dubbio, la pianta, il cespuglio e l’albero.
CORTICOPRINA, GLUCAGONE E INSULINA
A volte sarà utile fare un digiuno purificante. Per il resto dobbiamo puntare sempre al cibo vivo e nutriente, evitando di cadere in situazioni di fame e di ipercortisolismo.
Il cortisolo è l’ormone dello stress e l’ACTH (adeno-corticoprin hormone) è il precursore del cortisolo.
Il valore medio del cortisolo nel sangue è di 10-70 ng/L, ma alle 8 di mattina sta su 100-200 ng/L, mentre cala a 100 ng/L alle ore serali.
ACTH e cortisolo sono stimolanti e acceleratori del corpo, aumentano il flusso circolatorio, il battito del cuore, ed anche la glicemia. Tutto succede nel fegato quando lo stomaco non offre materiale nutritivo e l’ipotalamo, ricevuta la segnalazione di fame cellulare, ordina al fegato di procedere alla gluconeogenesi epatica, una conversione compensativa dell’aminoacido alanina in glucosio, con stimolazione del glucagone (ormone peptidico di natura proteica emesso dalla parte endocrina del pancreas, ovvero dalle cellule alfa delle isole di Langerhans) e un contemporaneo calo di attività dei recettori insulinici (l’insulina è l’ormone antagonista del glucagone e viene emessa dalle cellule beta delle stesse isole).
CORTISOLO, ALDOSTERONE E MORBO DI ALLISON
Un modo come un altro per dire a voi tutti di “mangiare sempre e solo il cibo giusto, e farlo spesso, senza lasciare il corpo in situazioni di fame prolungata”. Quando, a causa di gravi patologie, viene a mancare nel corpo la presenza dei mineral-corticoidi, ossia di cortisolo (ormone che controlla lo stress) e di aldosterone (ormone regolatore della pompa sodio-potassio, trattenenitore di sodio ed eliminatore di potassio), si va verso il temibile morbo di Addison (mal bronzino), con debolezza, impotenza, amenorrea patologica, disidratazione, perdita peso, vertigini, sete, desiderio di cibi salati.
TROPPE ORE A STOMACO VUOTO SONO CAUSA DI FAME E DI STRESS ORMONALE
Il cortisolismo diventa fattore giornaliero di stress per gli studenti che vanno a scuola senza prendersi con sé delle mandorle, un panino, una mela e una banana. La prova evidente è che i nostri ragazzi tornano da scuola alle 13 e 30 esauriti, tesi, intrattabili, contraffatti. Stesso discorso per i lavoratori.
Bisognerebbe dare a tutti la possibilità di fare dei piccoli stop ogni due ore, non certo per la fumatina ma per la mangiatina, visto che le nostre cellule non possono aspettare troppo a lungo.
LA PERICOLOSITÀ DI CERTE SOSTANZE IN LIBERA CIRCOLAZIONE
In altre parole, cari studenti e professori di Hongkong, schivare le prime due colazioni di frutta del primo mattino, o peggio sostituirle con caffè, cola e sigarette (come fanno scioccamente troppi italiani), in attesa di rimpinzarsi alle 13-14 in occasione del pranzo, significa sottoporre il corpo a gravi forme di stress e di ipercortisolismo.
Ricorrere a bevande stimolanti è un errore davvero terribile. Un bicchiere di cola contiene non solo abbondante caffeina, non solo pessimo e dopante zucchero o cancerogeno aspartame, ma anche un pH ultra-acido di 2.80, per il suo acido fosforico. Tale bevanda, per essere neutralizzata, richiederebbe 32 bicchieri di acqua pura a 7.00 di pH.
Dare le cole e le bevande gassate ai nostri ragazzi non è un errore ma è un autentico crimine!
IL CASO DEL DR SANDLERS E DEI CONIGLI POLIO-RESISTENTI
Lo sapeva molto bene il dr Benjamin P. Sandler, medico dell’Otean Veterans Hospital di Asheville-North Carolina (vedi mia tesina “Il caso Sandler e i conigli polio-resistenti, del 30/4/09).
Sandler fu quello che riuscì ad abbattere i casi di polio in North Carolina da 2498 casi (nel 1948) a soli 229 casi nel 1949. “Cestinate farmaci, sieri e vaccini. Eliminate dalla vostra dieta dolciumi, carni, latticini, cole e cibi-spazzatura!”, gracchiava in continuazione alla radio. “La sola immunità possibile sta nella vitalità ottimale del vostro corpo”, era il suo motto, inequivocabilmente franco e veritiero. Le multinazionali del tempo non persero tempo a farlo fuori e a sfrattarlo dalla radio. E, già nel 1950, la polio si riportò a oltre 2500 nuovi casi/anno.
DIECIMILA SANDLERS PER GUARIRE LA CINA
La storia Sandlers, estremamente educativa, è una delle tante storie insabbiate con cura dal sistema medico-farmaceutico mondiale. Non ho sottomano le statistiche polio per la Cina. Mi basta però sapere che i giovani affetti da autismo sono purtroppo 7 milioni e stanno pure crescendo spaventosamente. Polio, autismo, sclerosi multipla, lupus e malattie classificate come autoimmuni, sono tutte sulla stessa linea, dove i meccanismi neurologici del corpo vengono disintegrati non a caso e non per ragioni misteriose, ma per evidenti e continui spropositi comportamentali, terapeutici ed alimentari.
Per la Cina ci vorrebbe non un dottor Sandlers, ma 10 mila Sandlers disposti a gracchiare sui microfoni delle televisioni locali e nazionali. Accetterebbe tutto questo un sistema politico che ha preso disinvoltamente dall’America le cole, i latticini, i salumi e i fast-food, ovvero il peggio del peggio?
La domanda la giro con ogni possibile rispetto alle autorità di Pechino.
ALLEVARE ANIMALI DA MACELLO È OMICIDIO SERIALE PREMEDITATO
Torniamo però alle nostre fotografie iniziali. Allevare degli animali per destinarli ad essere assassinati e mangiati appare già un atto diabolico in partenza. Non ci sono scuse e non ci sono sconti di pena. Non è omicidio preterintenzionale ma pianificato, pensato, organizzato e prestabilito. Il massimo della premeditazione e della criminalità per qualsiasi giudice terreno e divino. Il fatto poi che sia concepito a danno di vittime non umane, ma di vittime animali, innocenti e indifese, prive di avvocati difensori e prive di strumenti culturali per manifestare il loro pensiero nella nostra lingua, non fa che aggravare ulteriormente l’abominio del crimine. Da qualunque angolo visuale noi partiamo, l’allevamento di animali per uso macello si conferma una scelta assurda, angosciante ed insostenibile. Qualcosa che ci deprime e ci ammala tutti nel corpo e nello spirito, e che produce pure gravissimi problemi in termini di ecologia.
SIAMO ALLA SVOLTA CRUCIALE
Sprechiamo enormi quantità di acqua, di energia, di terra. L’allevamento contribuisce al 51% delle emissioni gassose responsabili dell’effetto serra. Metano atmosferico e CO2 stanno causando effetti catastrofici sul clima. Come predica la venerabile Ching Hai, l’umanità è giunta al punto estremo, al punto chiave per una svolta cruciale. Dobbiamo agire immediatamente. Dobbiamo farlo adesso e non domani o dopodomani.
L’UMANITÀ DEVE SCEGLIERE TRA EMANCIPARSI CON UN SALTO DI QUALITÀ O SPROFONDARE INVECE NELLE SABBIE MOBILI DELLA MALATTIA E DELLA DISGRAZIA
Dobbiamo adottare una dieta benevola, rispettosa, vitale, basata sulle piante e non sugli animali, ricordandoci però che anche le piante vivono, per cui dovremo trattarle al meglio, privilegiando la frutta e i semi che non soffrono, e minimizzando sempre i fastidi causati alle pianticelle da taglio.
La scelta è chiara e semplice. Vogliamo entrare in una nuova era d’oro e di pace, di bellezza e di amore universale, o preferiamo sprofondare nelle sabbie mobili dell’indifferenza, della violenza, della crudeltà, della malattia e della disgrazia?
Valdo Vaccaro
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